All’ospedale Santa Rosa di Viterbo il primo intervento complesso su un paziente sveglio e “distratto” con la realtà virtuale

VITERBO- Un visore applicato a inizio intervento. Pochi secondi e il paziente entra in un altro mondo, dimenticando la sala operatoria, i medici e le voci che lo circondano.
Si chiama sedazione virtuale ed è una metodica innovativa, recentemente introdotta nella Asl di Viterbo e basata su un approccio non farmacologico e non invasivo, utilizzabile per interventi in anestesia locale o spinale. All’ospedale Santa Rosa di Viterbo viene già applicata a interventi di chirurgia vascolare, endovascolare e di radiologia interventistica che avvengono, nella maggior parte dei casi, proprio in anestesia locale.
Nei giorni scorsi un ulteriore passo in avanti: presso la struttura sanitaria del Capoluogo, la sedazione virtuale per la prima volta è stata utilizzata per un intervento chirurgico complesso, un aneurisma dell’aorta addominale pararenale, generalmente condotto in anestesia generale.
L’intervento è stato eseguito dalle equipe delle unità operative di Chirurgia vascolare e di Radiologia vascolare e interventistica. Obiettivo: alleviare i disagi legati a una procedura lunga e a volte dolorosa.
“In accordo con i professionisti della Radiologia interventistica e dell’Anestesia e rianimazione del Santa Rosa – afferma Antonio Lorido, direttore della dell’unità operativa di Chirurgia vascolare – abbiamo deciso di impiegare questa metodica all’avanguardia per un paziente di 80 anni con diverse comorbidità e ricoverato per un aneurisma dell’aorta addominale pararenale. La distrazione cognitiva devia parte dell’attenzione dallo stimolo doloroso e dalla paura dell’intervento. È stato, infatti, dimostrato che i pazienti, tra il 60 e l’80% dei casi, sperimentano ansia acuta durante le procedure mediche”.
Davanti agli occhi del paziente, invece, attraverso la sedazione virtuale, passano solo immagini rilassanti: dai delfini che nuotano nell’oceano a mongolfiere in 3d, con in sottofondo una voce capace di allontanarlo dalla realtà chirurgica. Una distrazione in grado di ridurre, non solo la paura e l’ansia legate all’intervento, ma anche la percezione del dolore.
“Nel caso specifico – aggiunge Stefano Donato, direttore dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione –, il paziente è stato collaborante durante tutto l’intervento ed è rimasto ‘concentrato’ sulle immagini di realtà virtuale riprodotte nel visore. Il paziente, dunque, non ha avuto necessità né di sedazione farmacologica, né di terapia per controllo pressorio. Soprattutto, non abbiamo dovuto ricorrere all’anestesia generale, sempre rischiosa per i pazienti anziani”.
“La nostra azienda – sottolinea il Direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – si conferma ancora una volta pronta a recepire tutte quelle innovazioni tecnologiche in grado di migliorare l’efficacia delle cure, ridurre l’invasività dei trattamenti, alleviare il dolore ricercando il benessere del paziente”.