Biblioteca Consorziale di Viterbo, Pelliccia: “Arrivati altri importanti contributi”

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo) e pubblichiamo: “Dopo il grande seguito e – mi si permetta – il grande successo della campagna di donazioni del 2021, la Biblioteca Consorziale di Viterbo, registra nuovi e importanti contributi. Offerte, aiuti, sostegni che provengono da singoli cittadini e imprese del nostro territorio che per spirito di Comunità, attenzione all’ambito della cultura, e grande interesse per l’operato del Consorzio a pro della cittadinanza, ci onorano di un atto di fiducia e generosità.

Ringrazio quindi: Dott.ssa Chiara Frontini, Dott.ssa Antone Mattioli-Ronchini, Dott. Marco Naldi, Dm – Ecologia della famiglia Delle Monache, Bevilacqua s.r.l. del Dott. Giovanni Bevilacqua, Telligraf s.r.l. di Paolo Costanzelli, Avv. Carlo Maria Aliprandi, Terme Salus di Viterbo

Colgo però anche l’occasione di questa comunicazione per ringraziare pubblicamente il dott. Luigi Lambertini di #Sutri, amico di lunga data del Consorzio, che nello scorso anno ha donato alla Biblioteca una serie di importanti volumi sull’arte contemporanea ma soprattutto alcuni memorabilia, tra cui una preziosa copia autografata del meridiano delle poesie di #GiuseppeUngaretti. Infine mi preme sottolineare l’importanza dell’operato della Biblioteca e dei nostri collaboratori in questo periodo pandemico. Il servizio di consegna libri è stato non solo portato avanti, ma anzi, potenziato, e di questo sono testimonianza numerose distribuzioni di libri, ma anche di beni di prima necessità, alimentari e sanitari, che il nostro personale ha voluto consegnare, aiutando persone in difficoltà quali anziani e disabili. Tutto questo è uno specchio dell’operato del Consorzio, perché la biblioteca è sì la casa del sapere, ma è anche la casa di una comunità, che si rispecchia in valori inviolabili come la generosità e il senso di appartenenza e fratellanza di un intero territorio”.




50mila euro di donazioni alla Biblioteca Consorziale, i ringraziamenti del commissario Paolo Pelliccia

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo) e pubblichiamo: “Un passo molto famoso di Seneca recita «Beneficium non in eo, quod datur, consistit, sed in dantis et facientis animo» che tradotto suonerebbe più o meno «il beneficio non consiste in ciò che si dà, quanto più nell’intenzione di chi lo dà e lo fa».

Come spesso accade i classici sono la risposta a tutti ciò che pensiamo, e in loro è possibile trovare massime che calzano sorprendentemente bene alle nostre esperienze quotidiane. E proprio di doni e benefattori, ancora una volta, vengo a parlarvi.

Perché lo storico risultato di 50,000 euro di donazioni ricevute per la campagna acquisto libri di quest’anno è un qualcosa che ci riempie di orgoglio e per il quale non possiamo e non dobbiamo smettere di ringraziare.

Vengo quindi a sottoporre all’attenzione pubblica i nomi di alcuni benefattori che hanno voluto contribuire in maniera sostanziosa al raggiungimento del nostro obiettivo. Nella fattispecie tengo a ringraziare per la donazione ricevuta il dott. Marco Santoni, presidente dell’ODCEC – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Viterbo, persona squisita e di grande disponibilità, sensibile agli aspetti culturali della nostra città.

Il nostro sentito grazie va poi al dott. Domenico Merlani per un’importante donazione, cui uniamo le nostre congratulazioni per l’elezione a Presidente della Camera di Commercio, congratulazioni queste che arrivano solo in apparenza in ritardo, ma che in realtà esplichiamo adesso per non sovrapporci ai tanti che giustamente gli hanno tributato felicitazioni.

Inoltre è giusto ringraziare il fraterno aiuto del dott. Ettore Bacchelli, che per ben due volte nello stesso anno ha donato alla biblioteca.

Allo stesso modo anche l’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, guidata in maniera sensibile e decisa dal dott. Andrea Belli, che ha voluto donare per due volte alla biblioteca una importante somma che concorresse al raggiungimento del nostro obiettivo di raccolta fondi.

Infine debbo un sentito grazie anche all’ing. Sergio Saggini, presidente di Unindustria Viterbo, un amico sempre a disposizione per le piccole e grandi esigenze della Biblioteca, istituzione cui, solo quest’anno, ha donato per ben due volte.

A tutti voi il sentito ringraziamento di tutta la Biblioteca Consorziale di Viterbo, cui sono certo, vorrà aggiungersi quello collettivo di tutta la Comunità viterbese e della Provincia”.




Biblioteca consorziale di Viterbo, i ringraziamenti di Pelliccia

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia, commissario Straordinario della Biblioteca Consorziale di Viterbo e pubblichiamo: “Carissimi Utenti, come ormai da tradizione, vengo ancora una volta a rendere noto alla Comunità della Biblioteca un importante gesto. Ancora una volta un dono, ma questa volta, mi sia permesso di infrangere i miei usati modi, si tratta di un gesto che mi ha colpito nel profondo.

La Biblioteca d’altra parte è un luogo che unisce persone e spiriti, che permette di entrare in contatto con il passato, il tutto in nome della cultura, quindi non ci si può stupire dei corsi e ricorsi storici, di contatti e amicizie che durano oltre il tempo e lo spazio. In questo caso a bussare alla porta della Biblioteca Consorziale è stato un amico personale, una persona con la quale vanto un’amicizia più che quarantennale. Il dott. PIETRO SERAFINELLI di Ronciglione e il suo studio SERAFINELLI BANNETTA E ASSOCIATI, avendo letto e seguito la campagna stampa per le donazioni e credendo fortemente nei nostri ideali di cultura e gratuità, hanno deciso di aiutarci e sostenerci nell’aggiornamento del catalogo con una generosa donazione. Tutto ciò che si dona alla biblioteca, lo si dona alla Comunità, e la Biblioteca Consorziale è la biblioteca del Capoluogo di Provincia, e questo gesto ci riempie di orgoglio, perché ci attesta come il nostro operato non si riverberi solo su Viterbo, ma su tutta la Provincia”.

 




Biblioteca Consorziale, Pelliccia: “Da Arena e Michelini importanti donazioni”

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale Viterbo) e pubblichiamo: “Credevo, e tutta la Biblioteca con me, che la campagna di donazioni fosse ormai conclusa per quest’anno. Lo strabiliante successo dei 43.000 euro destinati all’implementazione del nostro catalogo librario era già qualcosa che ci riempiva di gioia e di orgoglio, un obiettivo raggiunto grazie a tutti i donatori, amici vecchi e nuovi della biblioteca, ma, alla luce dei fatti questa risposta massiccia dei nostri concittadini non era che una prima ondata. Ci sbagliavamo insomma credendo che le sorprese fossero finite.

Invece per una bellissima congiunzione, sia l’ex sindaco di Viterbo, ing. Leonardo Michelini, sia l’attuale primo cittadino, dott. Giovanni Arena, hanno deciso di farci sentire il loro appoggio per continuare ad acquistare libri e portare avanti la nostra missione di cultura e civiltà. Un segno del profondo amore che i due nutrono per la nostra città e per la nostra comunità: un gesto simile, gratuito e non dovuto, ci riempie di orgoglio, perché è segno di un indirizzo comune, di una voglia di partecipazione e di aiuto.

Allo stesso modo anche altri due amici della Biblioteca hanno deciso di sostenerci, e non posso esimermi dal ringraziarli pubblicamente per la bellezza del loro gesto. Il dott. Alvaro Ricci, consigliere comunale e l’amico Rolando Ciucciarelli che ci hanno aiutati, dimostrando la propria generosità e quella delle loro famiglie.
A tutti voi donatori, di oggi e di ieri, va il più commosso ringraziamento da parte mia e di tutto lo staff della Biblioteca Consorziale di Viterbo, e sono certo, anche il plauso dei nostri concittadini”.




Biblioteca Consorziale, Pelliccia: “Il progetto di indicizzazione dei Fondi Manoscritti andrà avanti anche nel 2022”

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale) e pubblichiamo: “Con profonda gratitudine, immenso orgoglio e grande speranza la Biblioteca Consorziale di Viterbo è lieta di annunciare che il progetto di Indicizzazione dei fondi manoscritti andrà avanti anche nel 2021/2022 e tutto questo a fronte del generoso e lungimirante rinnovo del finanziamento già messo a disposizione per l’anno 2020/2021 dalla Fondazione CARIVIT, istituzione sempre attenta alle esigenze culturali della Tuscia e della Biblioteca.

Si tratta di una notizia importante, che dovrebbe rendere orgogliosi tutti i viterbesi, perché grazie alla Fondazione CARIVIT, nel primo anno di vita di questo progetto è stato possibile portare avanti un complesso recupero dei fondi archivistici e dei manoscritti conservati nelle due biblioteche che compongono il la Biblioteca Consorziale. Difatti, grazie all’azione determinata del responsabile del progetto, il prof. Lorenzo Abbate, è stato possibile mettere in sicurezza questo importantissimo patrimonio storico e culturale, formato da oltre duecento metri lineari di materiale d’archivio che rappresentano una delle più importanti fonti storiche e culturali di Viterbo e della Tuscia intera. Un lavoro impegnativo, ma denso di soddisfazioni, che sta permettendo al Consorzio di dotarsi di uno strumento di facile accesso, che permetterà a tutti di poter conoscere e consultare i materiali che compongono questo immenso tesoro culturale. La Fondazione CARIVIT ha capito l’importanza di questo lavoro e le prospettive che ne conseguono, e la Biblioteca non può che dire grazie, ma dire grazie con il consueto impegno, affinché la nostra biblioteca e la nostra storia possano divenire accessibili a tutti. La collaborazione poi dei privati e delle aziende, tra cui quello di Ecologia Viterbo e dell’avvocato Antonio Delli Iaconi, ci ha permesso l’acquisto di specifici faldoni da conservazione.

Per tutto il lavoro svolto, ma anche per quello che resta da portare avanti non posso che dire ancora una volta grazie alla Fondazione CARIVIT, ma anche ai dipendenti del Consorzio, che in questo anno sono stati sempre disponibili e pronti a un lavoro anche fisicamente duro e stancante. Mi preme però esprimere anche un sincero plauso alla Soprintendenza bibliografica e archivistica del Lazio, nella persona della Soprintendenze dott.ssa Aurora Raniolo, che non posso non ringraziare di cuore per le facilitazioni e il costante aiuto prestato. La mia speranza è quella di poter presto promuovere nuovi progetti comuni, che attestino ancora di più alla cittadinanza l’importanza delle Fondazioni bancarie come la CARIVIT, ma anche la rilevanza delle istituzioni periferiche dello stato come la Sovrintendenza nella lotta per la difesa del nostro patrimonio“.




“Salvare il laboratorio provinciale di restauro”, Allegrini: “Condivido l’appello di Paolo Pelliccia”

VITERBO – Riceviamo la nota dell’assessore ai lavori pubblici e al centro storico Laura Allegrini a seguito dell’appello lanciato dal commissario straordinario della biblioteca consorziale Paolo Pelliccia per salvare il laboratorio provinciale di restauro e pubblichiamo: “Ho letto con molta attenzione l’appello lanciato dal commissario straordinario della biblioteca consorziale Paolo Pelliccia per salvare il laboratorio provinciale di restauro. Un appello che condivido pienamente. È giusto salvare una simile struttura che nel tempo ha restituito alla fruizione grandi capolavori del nostro patrimonio. Capolavori recuperati, studiati, restaurati. Un laboratorio importante, la cui presenza e la cui attività vanno a incidere proprio sul tessuto culturale e sociale del nostro territorio che ha tante ricchezze storiche e artistiche. Voglio però riallacciarmi anche a un altro appello lanciato in passato sempre dallo stesso commissario straordinario Pelliccia. Mi riferisco al recupero urbano di piazza Campoboio e del collegamento che si potrebbe creare tra la stessa piazza e piazza Verdi, attraverso il recupero di Palazzo Santoro. Argomento sul quale ero già intervenuta nei mesi scorsi. Ricordo che il Consorzio biblioteche, a Palazzo Santoro, sta già portando avanti, con un finanziamento regionale, un importante intervento che vede l’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso la realizzazione di un ascensore. Ritengo che il complessivo recupero urbano della zona sia di straordinaria importanza, significherebbe salvare una delle principali direttrici “culturali” del centro cittadino, che riunirebbe, o quantomeno avvicinerebbe teatro e biblioteca, insieme al suo immenso patrimonio storico. Questo progetto è comunque nel solco dell’amministrazione comunale che continuerà, nel tempo, a investire anche su quella zona. Non a caso sono stati già stanziati dei fondi, circa 90mila euro, per la riqualificazione della pavimentazione di via di Porta Murata e via del Cunicchio, le cui procedure di gara sono state espletate e presto verranno affidati i lavori. Un intervento indubbiamente propedeutico alla realizzazione di tale progetto, che mi auguro possa essere quanto prima realizzato”.

 




Biblioteca Consorziale, Pelliccia: “Donare non è scontato. Grazie all’amico Enrico Panunzi”

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo) pubblichiamo: “Una celebre lettera di Leopardi contiene una frase che continua a colpirmi per arguzia e verità: «io vi dedico un dono che voi mi avete fatto». E proprio questo è il senso della comunicazione odierna, dedicare un dono che un singolo componente ha fatto ad un’intera Comunità. La Biblioteca è infatti stata nuovamente beneficiaria di un’importante sovvenzione destinata all’acquisto libri. Il dott. Enrico Panunzi, consigliere regionale e amico di lunga data della Biblioteca, sempre pronto ad aiutarne la comunità in momenti e circostanze diverse, è tornato – per altro a pochissima distanza dalla precedente campagna di raccolta fondi – a donare alla Biblioteca. A lui, come a tutti gli altri che hanno già contribuito, e ancora più a coloro che vorranno aiutarci in questa nostra battaglia di civiltà per una lettura pubblica e gratuita, va il nostro sentito ringraziamento. Perché chi dona alla Biblioteca, e ci tengo a ribadirlo e sottolinearlo con forza, non dona a un’Istituzione, ma dona alla collettività. La trasparenza di gestione e la destinazione univoca di quei fondi è infatti a pro esclusivo di questa famiglia di lettori, di questa famiglia fondata sui valori della cultura e del rispetto, di questa comunità di amici che si sostengono e prevengono nei singoli bisogni, appunto, donando in maniera disinteressata. Se la donazione non è un fattore scontato e che anzi ci commuove ogni volta, al contrario il rendere omaggio, il ringraziare e l’attestare pubblicamente il merito di un gesto così semplice eppure così raro è invece un nostro precipuo dovere. C’è chi aiuta con un mattone, chi con una trave, chi con la propria forza, ma il senso di fondo è sempre lo stesso e la missione chiara e precisa: costruire una casa per la comunità, riempire di idee un luogo di tutti, aiutare chi non può ad avere possibilità di crescere”.




Donazioni estate 2021, Pelliccia: “La Biblioteca che raccoglie è la stessa che si impegna a restituire alla città”

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo) e pubblichiamo: “In una comunità come la nostra, colpita così duramente dalla pandemia da Covid-19, e direi quasi, sconquassata in tutti i suoi ambiti, siano essi sociali o economici, lavorativi o turistici, l’atto del donare è un gesto che non può e non deve passare sotto silenzio.
Donare alla Biblioteca infatti è un donare alla comunità, a una comunità che si ostina in maniera quasi eroica a stringersi intorno a un focolaio di conoscenza e sapere, di svago, di lettura, di volontà di comprendere e comprendersi.
E proprio con l’atto del donare si favorisce la comunità, ma ci si scopre anche parte di essa: un insieme di persone, aziende, imprese, che ognuno a suo modo e per quanto in suo potere, non perde occasione per far sentire la sua voce, la sua forza, la sua speranza e la sua lungimiranza. Donare un libro, donare i soldi per l’aggiornamento del catalogo è parte di un moto di orgoglio e di umanità insieme, un orgoglio che fa sentire ognuno parte di un ciclo virtuoso di umanità, perché donare alla cultura è donare alle persone, ai cittadini di oggi, ma soprattutto ai cittadini di domani. Perché le biblioteche sono un organismo vivo, pulsante, che disseta gli interessi di molti, rende ogni cittadino libero di spaziare all’interno delle curiosità più recondite e sazia le persone nella propria voglia di conoscere. In questo senso infatti non esistono per definizione libri buoni e libri cattivi, e il compito della Biblioteca dovrebbe essere solo quello di mettere in atto un primo e doveroso vaglio, ma non con lo spirito dell’arcigno censore, ma piuttosto con quello amicale della guida e dell’instradamento, fermo restando che ogni richiesta è stata nel tempo esaudita, e chi cercava qualcosa non disponibile, lo ha presto trovato nelle nostre sale. E questa ricerca, questo tentativo di mettersi al servizio della comunità non sarebbe stato possibile in passato, come non sarebbe stato possibile oggi, senza il contributo lungimirante delle persone e delle aziende che di seguito citerò. Perché la cultura purtroppo viene ancora oggi vista da molti come un qualcosa di superfluo, ma al contrario è la malta che lega insieme il muro della nostra civiltà, unico argine alla barbarie e alla disgregazione.
Speriamo che al più presto sarà possibile riprendere a incontrarci, a stringerci le mani, ad abbracciarci, ma per ora quello che possiamo fare è stringerci a distanza, incontrarci tra le pagine di un libro, e sorridere pensando che persone come noi hanno permesso ad altre persone che forse non conosceranno mai di poter leggere in maniera totalmente gratuita ciò che di meglio la mente umana ha prodotto e continua a produrre.
A tutti voi donatori di oggi, cui si somma il ricordo dei donatori di ieri, e soprattutto la speranza dei donatori di domani, ma anche a tutti voi utenti va il più sincero e commosso ringraziamento della Biblioteca Consorziale di Viterbo e il mio personalissimo tributo non può esaurire una stima e una riconoscenza che spero possa essere unanime e corale.

Come molti già sapranno, la Biblioteca non pubblica le cifre delle donazioni ricevute, e questo perché riteniamo che l’entità di un contributo non sia il fattore di importanza primaria sul quale porre l’accento: crediamo fortemente invece che il gesto del donare, dell’aiutare, e del farlo gratuitamente in nome di alti ideali, sia la cosa che conta.

Vorrei quindi ringraziare le aziende che hanno contribuito all’acquisto dei molti volumi che andranno ad arricchire il nostro catalogo, già primo per quantità e qualità di acquisti nella Regione Lazio. Ringrazio quindi in ordine alfabetico:
Audiotime s.r.l., vicina alla biblioteca per le piccole esigenze come per i grandi progetti
Banca Lazio Nord, sempre presente per la realizzazione delle nostre idee e generoso e importante partner locale a tutti noto
Bevilacqua Ufficio di Giovanni Bevilacqua
Caseificio Cioffi, nelle persone di Deborah e Ornella Caporossi, a me care anche in virtù del ricordo del loro padre, Franco, cui va un mio personalissimo e sentito tributo postumo. Un amico personale, un dipendente modello e soprattutto una persona di indicibile disponibilità, che per anni è stata al mio fianco, e senza il cui aiuto, tutto per me sarebbe stato differente.
Confagricoltura Viterbo-Rieti, dove non posso che ricordare il gentilissimo Direttore Daniele Ciorba e il pres. Giuseppe Ferdinando Chiarini.
Gruppo Balletti di Luca Balletti, presidente della Federalberghi Viterbo.
Nautica Fiorò di Luciano De Fermo.
Stilgo s.r.l., nella persona di Stefano Celestini.
EcoSantagata nella persona di Pamela Di Giovenale.
Terme Salus, azienda sempre vicina alla Biblioteca, ove non posso che ringraziare Tiziana Governatori e la sua famiglia, soprattutto per l’aiuto prestato in un momento così critico per il comparto turistico.
Gruppo Giannelli, la cui disponibilità di operatore culturale ci aiuta a gestire con trasparenza e competenza una parte dei nostri acquisti librari.

Ma vorrei, anzi debbo, porgere il mio ringraziamento sentito anche a chi, singolarmente, ha deciso di donare un contributo alla biblioteca, un gesto che, mi si permetta, è davvero commovente ed elogiabile. Li citerò in rigoroso ordine alfabetico, sperando che questa tabula non sia che l’inizio di un tributo doveroso e piacevole insieme:
Dott.ssa Laura Allegrini, Assessore Comunale.
Sen. Francesco Battistoni, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali.
Dott. Domenico Canzoniero.
Ombretta Ciorba, giovane e forte imprenditrice, che nel piglio e nell’amore per la cultura dimostra di essere degna figlia del padre Alberto, amico del bello e del nostro territorio che ha difeso e amato per tutta la sua vita.
Avv. Giuseppe Fraticelli.
Sen. Umberto Fusco.
Dott. Marcello Mancini, ortopedico di Roma, generoso contribuente di squisita cultura.
Dott. Giulio Marini, Consigliere Comunale.
Avv. Antonio Maruccio.
Dott. Pietro Nocchi, Presidente della Provincia di Viterbo.
Dott. Enrico Panunzi, Consigliere Regionale.
Ing. Federico Purchiaroni, amico sempre presente per le necessità piccole e grandi della Biblioteca.
Dott. Francesco Serra, Consigliere Comunale.
On. Mauro Rotelli.
Dott.ssa Alessandra Troncarelli, Assessore Regionale.

Dopo questo lungo e sentito elenco che – posso già anticipare – si allungherà presto di molti altri amici e benefattori, non posso che sottolineare ancora una volta il senso di comunità che lega insieme le singole esperienze e le singole donazioni. Un ringraziamento adeguato a ognuno, e una testimonianza del fare e dell’impegno non può però escludere un mio “grazie” anche ai dipendenti e collaboratori del Consorzio, senza il cui impegno e senza la cui passione quotidiana nulla sarebbe possibile e funzionante all’interno della macchina-biblioteca, dall’acquisto alla catalogazione, dalla distribuzione all’assistenza al pubblico. Il nostro lavoro è quello di assicurare a Viterbo un servizio quanto più impeccabile possibile, e speriamo di assolvere a questo nostro dovere con amore e dedizione, ma le sorprese non finiscono qui, perché la Biblioteca che raccoglie donazioni è la stessa Biblioteca che si impegna in prima persona nel donare, nel restituire. A presto”.




Il ringraziamento di Paolo Pelliccia a chi ha a cuore la cultura e le Biblioteche di Viterbo

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo – ” Che la biblioteca sia formata di persone prima ancora che di libri, che sia formata dalla sua comunità di utenti, sostenitori, sponsor e amici prima ancora che da servizi, è fatto veritiero e quanto mai attuale oggi. La Biblioteca Consorziale ha dimostrato, e continua a dimostrare una doverosa attenzione e un servizio che – senza voler mettere in auto una auto-laudatio, non trova facilmente pari a livello nazionale.

Di tutto ciò è testimonianza diretta il grande riscontro di utenza che abbiamo saputo attrarre e soddisfare durante il lockdown, ma anche più in generale durante questa difficile e lunga ondata pandemica.

Proprio perché siamo sicuri che la Biblioteca giochi un ruolo importante in una fase come quella che stiamo vivendo, abbiamo messo in piedi alcuni nuovi servizi, e nuovi progetti che non guardino solo al presente, ma che al contrario, ci possano mettere in grado di ripensare la Biblioteca, nella prospettiva di poter offrire, non appena i tempi lo permetteranno, un orizzonte culturale nuovo, più completo, più aperto e soprattutto, competitivo anche con le più grandi realtà.

Ho avuto modo di ribadirlo in più occasioni, e anche recentemente: neppure un giorno è stato perso, e neppure un giorno siamo stati mani in mano. Al contrario la pandemia è coincisa con una fase di fortissimo mutamento, analisi e ricerca.

In quest’ottica il servizio di consegna a domicilio dei libri è stata una scommessa e insieme una vittoria. Siamo partiti già da prima dello scoppio della pandemia da COVID-19, ma proprio nel periodo del lockdown il servizio ha ricevuto un impulso maggiore. Avevamo già provveduto all’acquisto di un mezzo appositamente dedicato, che correndo per tutta la Provincia è divenuto velocemente un simbolo vero e proprio di cultura e vicinanza. Ma le ragioni di questo successo, che ci fa credere che questo diventerà un servizio fondamentale anche in futuro della Biblioteca, si deve anche alla determinazione e all’a voglia mettersi in gioco a pro della comunità dei nostri dipendenti, che hanno abbracciato questa idea e la portano avanti con determinazione. Ma il successo è anche da addebitare ai nostri utenti che non hanno mai voluto rinunciare ad un servizio culturale essenziale come quello della lettura, e dei mezzi gratuiti che la ne permettono l’esistenza.

Ma il nostro ringraziamento va soprattutto a tutte quelle istituzioni che hanno voluto aiutarci in questo periodo, e che già in passato hanno permesso di portare avanti i nostri progetti e le nostre attività, e che oggi, hanno deciso di sposare la nostra visione e il nostro progetto di biblioteca, donando alla biblioteca e quindi alla comunità fondi necessari per l’aggiornamento del nostro catalogo libri. Non è un misero che il tenere il catalogo aggiornato, l’acquistare tutte le novità, portare avanti collane fondamentali e continuare ad arricchire collezioni particolari abbia un costo, spesso fuori dalla portata delle economie proprie della Biblioteca. Eppure chi ci ha aiutato ha permesso tutto ciò: a loro va il nostro ringraziamento più sincero, al quale, siamo certi, vorranno implicitamente associarsi tutti i nostri utenti.

Non è nel nostro stile e non sarebbe neppur giusto effettuare delle classifiche e tantomeno esporre le cifre di questi aiuti, perché il dono, indipendentemente dalle cifre, rimane un gesto commovente e di grandissima importanza, e come tale vogliamo celebrarlo. Abbiamo fatto della gratuità e della missione cultura il nostro emblema, e i nostri sostenitori siamo certi che saranno d’accordo con noi. Ma non ci è possibile e non sarebbe neppure giusto non sottolineare l’estrema generosità del sussidio della Fondazione Carivit, che ancora una volta si è dimostrata partner strategico e fondante della Biblioteca. Il nostro ringraziamento, la nostra gratitudine e l’onor che spetta ai mecenati va quindi, a nome di tutta la Comunità, alla Saggini Costruzioni, a Ecologia Viterbo, a Unindustria, alla FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani, alla Merlani Costruzioni, all’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, ma anche a Ettore Bacchelli e alla Audiotime di Viterbo. Insieme a loro la Biblioteca continua a crescere, e se la Biblioteca cresce, automaticamente la Comunità ha strumenti per evolversi, per crescere, per migliorare, e per guardare al futuro con occhi rinnovati e pieni di speranza. Grazie a tutti voi.

In conclusione tengo a sottolineare come la Biblioteca non si sia però arricchita solo di libri acquistati, che anzi rappresentano solo una parte del patrimonio entrato a far parte della nostra Istituzione in questo tormentato anno. Proprio la nostra idea di biblioteca, la nostra grande attenzione ad ambiti disparati della cultura e alla raccolta di libri rari e di pregio, ci ha permesso di entrare in possesso di importanti fondi privati che vengono ad arricchire ancor di più il nostro e il vostro patrimonio. Ho il piacere infatti di ricordare come la Biblioteca si sia arricchita dell’importantissimo fondo librario appartenuto a Giulia Battaglia, artista e storica dell’arte composto da oltre 650 volumi che spaziano dalla Storia dell’Arte alla fotografia, dalla letteratura internazionale alla poesia, tutti elementi che ne hanno nutrito l’esperienza artistica e umana, e che ora sono a disposizione della pubblica fruizione. Non si può in tal senso tacere come molti di questi libri siano un vero unicum, arricchiti da dediche autografe degli autori, un vero tesoro insomma, che aspetta solo di essere scoperto dalla nostra comunità, che ringrazierà la famiglia Battaglia nel modo migliore che sia immaginabile in tali occasioni: facendo vivere tramite la lettura questi importanti doni. Inoltre anche il fondo librario appartenuto a Barbara Tosi, storica dell’arte e docente universitaria presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha arricchito notevolmente la disponibilità di importanti monografie artistiche, ma anche di classici tra i più ricercati della letteratura italiana ed europea, spesso in edizioni prestigiose: un fondo di circa ottocento volumi preziosi che viene ad arricchire in maniera decisiva il nostro patrimonio librario. Sempre durante quest’anno la Biblioteca ha ricevuto il graditissimo dono di oltre trecento importanti volumi da parte di Claudio Brachino, giornalista e saggista, che spaziano tra critica letteraria, narrativa e filosofia. E infine un sentito ringraziamento va anche a Gianni Ponzi che ha voluto regalare alla Biblioteca un’importante edizione Gallimard de La ricerca del tempo perduto di Proust, che abbiamo già provveduto a far restaurare e rilegare, e che senza dubbio rappresenta oggi un fiore all’occhiello della nostra Istituzione. Questi fondi, questi doni, sono la testimonianza di come la Biblioteca sia il luogo della memoria, un luogo dove però il sapere non viene musealizzato e dimenticato, ma al contrario messo a disposizione di tutti e fatto vivere, giorno dopo giorno, libro dopo libro, esperienza umana dopo esperienza umana. “

Paolo Pelliccia
Commissario Straordinario
Biblioteca Consorziale di Viterbo




Il Consorzio Biblioteche si unisce al cordoglio per la scomparsa di Mario Brutti

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo) e pubblichiamo: “Purtroppo la giornata odierna rimarrà nei nostri ricordi come un giorno di perdita, di perdita immensa a livello personale, ma anche per la Biblioteca Consorziale e in particolar modo per tutta la Comunità di Viterbo.
Abbiamo infatti ricevuto la triste notizia della scomparsa del dott. Mario Brutti, già Presidente della Fondazione CARIVIT e tra i più cari amici della Biblioteca Consorziale.

Durante il suo mandato come Presidente ha voluto supportare le nostre iniziative, le nostre idee e le nostre visioni con un costante aiuto, sia materiale che intellettuale, aiutandoci, sostenendoci, ma soprattutto spronandoci ad andare avanti. Anche quando l’abbattimento e la desolazione erano al loro massimo grado, Mario Brutti ci ha incoraggiato, ci ha spinto, ricordandoci sempre come l’obiettivo fosse il miglioramento per la Comunità, e si trattava di un obiettivo che non poteva essere disatteso.

Il rapporto che legava il sottoscritto al dott. Brutti è stato da sempre improntato sulla più forte lealtà e sulla più grande disponibilità immaginabile, valicando senza dubbio i rapporti istituzionali e concretandosi in una sicura e affidabile amicizia. Ricorderò sempre le discussioni amichevoli, i confronti aperti e sinceri, la condivisione di sogni e progetti che vedessero al centro non solo Viterbo, ma soprattutto le persone che compongono questo reticolo sociale che chiamiamo Comunità. Perché Mario Brutti, prima ancora che un professionista di enorme caratura, è stato un uomo raro, un uomo il cui ricordo rimarrà indelebile nella memoria di chiunque abbia avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne la forza, la determinazione, ma soprattutto quella innata capacità di dare consigli saggi e di mostrare soluzioni intelligenti in molti più ambiti che quello strettamente legato al suo lavoro. La sua cultura e la sua capacità di comprendere le persone lo hanno reso un riferimento non solo per la Biblioteca, ma anche per tutte le persone che avessero idee e voglia di lavorare per il bene comune.

Tutta la Biblioteca Consorziale di Viterbo tiene in questa triste occasione a stringersi attorno alla famiglia, a farle sentire il cordoglio e la riconoscenza perpetua che porteremo a questo grande uomo. Sappiamo bene che in questi momenti ogni parola potrebbe suonare di circostanza, ma il nostro dolore e la nostra riconoscenza sono più sinceri di quanto questo commosso comunicato possa far trapelare, proprio come sinceri erano i rapporti di amicizia e condivisione che ci legavano al dott. Mario Brutti.

Vogliamo rivolgere infine un sincero cenno di vicinanza anche alla Fondazione CARIVIT, al suo presidente dott. Marco Lazzari, e al segretario dott. Marco Crocicchia e a tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, che certamente più di noi hanno potuto apprezzare e conoscere le qualità umane e professionali di Brutti.

Avrei preferito rispettare il silenzio – che d’altra parte mi auguro tutti scelgano di osservare quando anche io, semplice peccatore di nessuna levatura, sarò chiamato al sonno dei giusti – e sono decisamente certo che anche Mario avrebbe preferito il tacere a mille parole, ma non mi era possibile in nessun modo esimermi da un cenno pubblico, perché la porta di Mario è sempre stata aperta per me, e la sua persona è sempre stata a disposizione con immensa generosità, e tutto ciò, non può passare sotto silenzio”.