Manifestazione a Viterbo: un grido di giustizia e dignità per i braccianti agricoli

di REDAZIONE-

VITERBO- Un appello per i lavoratori, cittadini, studenti, donne e uomini di Viterbo e della Tuscia ad unirsi oggi pomeriggio in una manifestazione in piazza della Repubblica alle 17,30. Un giorno importante per tutta la provincia, un giorno per dire BASTA! Basta morire di fatica nei campi, basta allo sfruttamento dei braccianti agricoli.

La morte di Naceur Messaoudi, avvenuta mentre lavorava, ha scosso le coscienze e ha portato l’attenzione sulla difficile condizione dei braccianti agricoli, tra cui molti stranieri. La loro umiliazione, lo sfruttamento subito e le condizioni di vita precarie richiedono giustizia e dignità. La manifestazione è un appello a tutti per lottare per i diritti e la libertà di questi lavoratori, che rappresentano la principale forza lavoro organizzata della regione.

I sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stanno sostenendo con determinazione le ragioni dei braccianti agricoli, e il prossimo rinnovo del contratto di lavoro sarà l’occasione per rivendicare i loro bisogni e prospettive. L’appello è rivolto a tutti, uomini e donne, cittadini di questo paese, per partecipare alla manifestazione e dire basta alla fatica e all’oppressione dei braccianti agricoli.




Piazza della Repubblica, divieto di sosta per tutti i veicoli

VITERBO – Piazza della Repubblica, istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata 0/24 per tutte le categorie di veicoli, compresi ciclomotori e motocicli, dalle ore 16 di oggi 12 marzo alle ore 24 del 14 marzo. Il provvedimento (n. 119 del 12/3/2021, Polizia locale), fa seguito all’ordinanza del sindaco Arena, la n. 19 del 9/3/2021, con cui viene disposta la chiusura di alcune vie e piazze del centro cittadino. Piazza della Repubblica rientra tra le piazze individuate nella suddetta ordinanza sindacale.




Vallerano, rubato defibrillatore in piazza della Repubblica

di Redazione –

VALLERANO ( Viterbo) – Inqualificabile furto a Vallerano: rubato il defibrillatore sito in piazza dlla Repubblica, strumento necessario per situazioni di istantanea emergenza.

Ad annunciare lo sgradito evento alla popolazione il sindaco Adelio Gregori che ha commentato così. “Cari Valleranesi, è con estremo rammarico  e personale disgusto che ci troviamo a dover condividere con voi un’incresciosa notizia che ci ha colpito come amministrazione ma ancora di più come comunità. Ci siamo accorti non più di 24 ore fa che il defibrillatore sito in piazza della Repubblica è stato rubato. Abbiamo lavorato duramente e a lungo affinché Vallerano potesse a breve diventare un comune cardioprotetto. Invece ci troviamo purtroppo a dover denunziare questo irrispettoso atto di inciviltà. Quest’anno è stato difficile per tutti noi, ma constatare che ci sono persone così incivili e abbiette ci fa riflettere su quanto alcuni non hanno la benché minima consapevolezza del vivere in sana armonia con la propria comunitá e, aggiungiamo, con sé stessi. Non crediamo sia stata una bravata o semplice vandalismo. Piuttosto siamo convinti della malafede e pochezza di chi ha osato un gesto così insano. Abbiamo avviato le indagini, con la volontà precisa di assicurare questi “delinquentelli” alla giustizia e ovviamente, nelle giuste sedi, chiederemo conto del furto in nome e per conto della comunità valleranese tutta“.

A rimarcare la triste vicenda anche il gruppo  politico “Vallerano Tricolore” che, nella persona di Jacopo Polidori, ha espresso rammarico e disappunto: “Anche il nostro gruppo politico Vallerano Tricolore si associa allo sdegno per il furto del defibrillatore sito in Piazza della Repubblica. Un gesto vergognoso e meschino, che genera ribrezzo. Speriamo che i responsabili vengano subito individuati e sanzionati secondo legge. Ci auguriamo che questa crisi, che stiamo vivendo da mesi, non porti a un proliferare di simili azioni ingiustificate, da parte di chi, approfittandosi dell’emergenza sanitaria o versando in situazioni economiche difficili, pensasse di risolvere i suoi problemi causandone altri. Non è questa la strada. Se fosse così sarebbe davvero preoccupante, molto più di quanto non lo sia ora“.




Nuova ordinanza del sindaco Arena: chiusura al pubblico di alcune vie e piazze, si aggiunge piazza della Repubblica

VITERBO – Contenimento della diffusione del virus Covid-19, chiusura al pubblico di alcune vie e piazze del centro abitato cittadino: da oggi c’è anche piazza della Repubblica. Lo ha stabilito il sindaco Arena con apposita ordinanza (n. 99 del 10/12/2020).

Con precedente provvedimento (ord. n. 97 del 4/12/2020), il primo cittadino aveva già disposto la chiusura al pubblico, tutti i giorni, dalle ore 18 alle ore 22 di largo Marconi, piazza Unità d’Italia, parco di Valle Faul, via Valle Piatta (zona delle scale che conducono alla chiesa di S. Maria della Salute), via San Clemente (zona delle scale che conducono a piazza S. Lorenzo), viale Trento.

È consentita – si legge nell’ordinanza – la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, compreso – a tal fine – l’accesso con i veicoli ai passi carrabili e alle aree di parcheggio. “In questi giorni – ha spiegato il sindaco Arena – sono state diverse le segnalazioni riguardanti il reale pericolo di assembramento in piazza della Repubblica, nonostante i vigenti divieti e nonostante le numerose raccomandazioni. Pertanto, per evitare la concentrazione di persone, ho ritenuto opportuno e necessario ricomprendere tale piazza tra i luoghi già interessati dallo stesso provvedimento restrittivo”.

Sono previste sanzioni per i trasgressori: in caso di inottemperanza sarà applicata la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da € 400,00 a € 1.000,00. L’ordinanza, in vigore da oggi, ha efficacia fino al prossimo 15 gennaio. In considerazione della continua evoluzione della situazione epidemiologica, il provvedimento ha natura sperimentale e potrà essere sottoposto a modifiche o integrazioni alla luce delle eventuale nuove disposizioni legislative e dell’evoluzione delle necessità legate al contenimento della diffusione del contagio. L’ordinanza è consultabile sulla home del sito istituzionale www.comune.viterbo.it (sezione Coronavirus > le ordinanze del Comune) e all’albo pretorio.



Mobilitazione Lgbt sabato 17 ottobre in piazza della Repubblica

VITERBO – Le associazioni ed i gruppi LGBT di Viterbo e provincia organizzeranno sabato 17 ottobre dalle 16:30 alle 19:30 un sit-in presso piazza della Repubblica in occasione della mobilitazione nazionale a sostegno dell’approvazione di una legge contro l’omontransfobia e la misoginia.
La legge in questione attualmente in discussione alla Camera dei Deputati sarà esaminata il prossimo 20 ottobre.
È fondamentale condannare ogni forma di discriminazione e violenza basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Durante l’arco dell’evento sarà rispettato il distanziamento sociale e le norme sulla prevenzione del Covid-19, compresa la distribuzione di gel igienizzante.
Ribadiamo dunque l’importanza di una partecipazione attiva della cittadinanza a questa manifestazione al fine di garantire diritti uguali per tutti, poiché solo lottando insieme ci si può definire una giusta società.

Comunità LGBT Viterbo




Coronavirus, Caporal Maggiore Scelto Giada: “Gente chiede quando finirà”

ROMA- Piazza della Repubblica, a Roma, in un primo pomeriggio di giorno feriale non è più la stessa. Serrande abbassate, pochissime macchine, nessun brusio. “E’ molto strano il deserto, la desolazione che si vede a Roma in questo periodo. Le persone ci ringraziano e ci chiedono quando finirà”.
A parlare del suo impiego in ‘Strade Sicure’, dell’incontro con i pochi che passano da quelle parti, e’ Giada Piras, Caporal Maggiore Scelto, di base al “152mo, alla Brigata Sassari”, che “da dicembre 2019 e fino a giugno” è coinvolta nell’operazione che vede l’Esercito italiano e le Forze dell’Ordine insieme “per il controllo del territorio”. Un presidio che “soprattutto ora” Giada definisce “intenso”, di particolare importanza nello scambio e nelle rassicurazioni che i cittadini chiedono. “Mi sono arruolata nel 2009 – ha ricordato il Caporal Maggiore Scelto alla Dire – perchè l’Esercito era il mio sogno fin da bambina”.
Decisa e determinata non ha nascosto la sua paura per il rischio di contagio: “Paura del Covid ovviamente sì – ha detto – ma cerchiamo di tenergli testa”.

Agenzia Dire