Polizia di Stato: controlli ai Night club insieme all’ispettorato del lavoro

VITERBO- Nell’ambito del costante esercizio di controllo dei locali pubblici e delle attività di intrattenimento svolto dalla Polizia di Stato per assicurare il rispetto della normativa vigente in materia nonché per garantire la sicurezza degli avventori e dei cittadini, nello scorso fine settimana la Questura di Viterbo ha effettuato uno specifico servizio finalizzato alla verifica della regolarità dei locali notturni con il supporto di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Viterbo.
Durante i diversi controlli effettuati, gli operatori hanno proceduto all’identificazione di tutte le persone presenti tra dipendenti e avventori, verificando eventuali precedenti di polizia degli stessi o situazioni limitative della loro libertà, accertando la regolarità della posizione sul territorio nazionale per quelli stranieri e controllando il rispetto delle prescrizioni della licenza di esercizio e della normativa di settore.
In particolare, in un locale della provincia viterbese è stata riscontrata la mancata sottoposizione del personale dipendente del night club da parte del datore di lavoro ai corsi previsti per assicurare a ciascun lavoratore una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza.
Pertanto al responsabile è stato contestato quanto indicato nell’articolo 37 comma 1 del Decreto Legislativo n. 81 del 2008 che prevede quale sanzione al successivo articolo 55 comma 5 l’arresto da due a quattro mesi o l’ammenda da 1.709 a 7.404 euro.




Deteneva cocaina ai fini di spaccio nella propria abitazione, arrestato dalla Polizia di Stato

VITERBO – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile traeva in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un cittadino italiano di 50 anni con precedenti penali e di polizia.
In particolare, gli agenti, nel corso di un servizio antidroga, eseguivano una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, rinvenendo e sequestrando un involucro di cellophane trasparente contenente 21.02 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, un bilancino di precisione, unitamente a del materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza.
L’uomo è stato arrestato nella flagranza di reato e messo a disposizione dell’A.G.




La Polizia di Stato chiude rivendita di armi nel territorio del Comune di Viterbo

VITERBO – Nei giorni scorsi personale della Polizia di Stato ha notificato al titolare di una importante ditta attiva nel settore della rivendita di armi e munizioni ubicata nel territorio del comune di Viterbo due provvedimenti a firma, rispettivamente, del Prefetto e del Questore di Viterbo con i quali è stata disposta la chiusura dello stesso esercizio per un periodo di quindici giorni.
Tali provvedimenti sono stati adottati a seguito di quanto emerso durante gli ordinari controlli di polizia effettuati nel capoluogo dagli operatori della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Viterbo, nell’ambito dei quali sono state riscontrate alcune violazioni attinenti alla mancata trascrizione delle operazioni di acquisto e di vendita di armi e munizioni come previsto dall’articolo 55 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, la detenzione di armi oltre il limite consentito nonché l’avvenuta vendita di armi nei confronti di persone prive di idoneo titolo europeo, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente.
Violazioni, queste, che rappresentano un abuso delle prerogative di cui alla particolare licenza di polizia rilasciata in capo al titolare di queste specifiche tipologie di esercizio commerciale che, come noto, richiede un elevato livello di diligenza e perizia nell’esercizio delle attività di concreta quotidiana gestione degli affari correnti.




Polizia di Stato: D.A.SPO di cinque anni al calciatore violento che aveva aggredito l’arbitro

CORCHIANO (Viterbo) – Non potrà accedere e partecipare alle competizioni sportive per un periodo di cinque anni il calciatore ventisettenne del Corchiano che durante la partita contro la squadra del Cellere, valevole per il Campionato Provinciale di 3^ Categoria, aveva colpito violentemente con un pugno all’avambraccio sinistro il direttore di gara a seguito di una decisione di gioco non condivisa. L’aggressione si era verificata lo scorso 30 novembre al campo sportivo “Santa Maria” di Corchiano dove allo scadere del primo tempo dell’incontro di calcio, il giocatore destinatario della misura si era scagliato contro l’arbitro che aveva intimato l’espulsione ad un suo compagno di squadra, aggredendolo e procurandogli una frattura al braccio giudicata guaribile con trenta giorni di prognosi.
La minuziosa ricostruzione dei fatti curata dagli operatori della Polizia di Stato della Digos e della Divisione Anticrimine hanno consentito l’emissione del provvedimento del D.A.SPO con il quale il Questore di Viterbo ha vietato al calciatore violento l’accesso alle manifestazioni agonistiche indette dalle federazioni sportive per i prossimi cinque anni. Rimane sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato per garantire il regolare e corretto svolgimento di tutte le gare e gli eventi sportivi che si svolgono nell’ambito della provincia di Viterbo.




Polizia di Stato: controlli amministrativi ad agenzie di affari e servizi vari

VITERBO- Nei giorni scorsi sono stati effettuati da parte di personale della Polizia di Stato numerosi controlli alle agenzie di affari e servizi vari operanti in questa provincia. Il settore rientra tra le occupazioni previste dall’articolo 115 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza ora di competenza dei Comuni e riguarda attività di vario genere tra cui vendita di auto usate conto terzi, organizzazione di eventi, intermediazione a favore di terzi con finalità di lucro, trattazione professionale di affari altrui.
I controlli sono stati effettuati dagli operatori della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Viterbo nei confronti di quelle attività riguardanti le agenzie di affari, la preparazione di documenti e il supporto specializzato alle funzioni d’ufficio, quali ad esempio le copisterie e similari. Stante il ricorso da parte delle Pubbliche Amministrazioni all’invio telematico delle varie richieste, il controllo è stato in particolare indirizzato alla verifica della regolarità di trattazione di ogni pratica in modo che non ci fosse il ricorso all’intermediazione con lucro senza la prescritta licenza comunale.
I vari servizi forniti da dette attività, inoltre, sono utilizzati anche da cittadini stranieri i quali non sono dotati di strumenti idonei alla trattazione di istanze da inviare telematicamente. Il controllo alle agenzie di affari e di servizi, ubicate principalmente in questo capoluogo, ha fatto emergere il rispetto di massima degli ambiti delle rispettive competenze, così come previsto dai codici Ateco (classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat per finalità statistiche).
Continueranno anche nelle prossime settimane nell’intera provincia i controlli alle attività amministrative disciplinate dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.




Polizia di Stato: #cuoriconnessi, tre storie vere protagoniste del nuovo documentario “Non ne vale la pena”

VITERBO – Ieri mattina, a Roma, è stato presentato in anteprima “Non ne vale la pena”, il nuovo documentario del progetto #cuoriconnessi di Unieuro e Polizia di Stato. Il docufilm lancia un messaggio importante alle nuove generazioni: ogni azione online ha le sue conseguenze.

Angela, Andrea e Islam, tre ragazzi come tanti, hanno una storia da raccontare. Una storia che parla di errori, di conseguenze e del percorso intrapreso per prenderne coscienza e superarli.

Il documentario, interamente girato a Reggio Calabria, racconta senza filtri come le azioni online, anche quelle apparentemente innocue, possano avere ripercussioni devastanti nella vita delle persone. I tre protagonisti sono stati sottoposti alla “messa alla prova”, un percorso alternativo al procedimento penale a determinate condizioni, che prevede l’impegno ad aderire a un programma di risocializzazione e rieducazione e che ha l’obiettivo di far comprendere che l’errore e il reato commesso possono diventare un momento di maturazione e di crescita.

Un’esperienza che ricorderanno per tutta la vita.  Nel documentario alla loro voce è affidato il compito di sensibilizzare i coetanei a un utilizzo consapevole della tecnologia. L’obiettivo, attraverso le loro testimonianze, è quello di promuovere valori quali il rispetto per gli altri e l’empatia, fondamentali per costruire una società migliore.

Con la regia dello storyteller Luca Pagliari “Non ne vale la pena” si inserisce all’interno del progetto #cuoriconnessi, nato nel 2016 dalla collaborazione tra Unieuro e Polizia di Stato che, attraverso la Polizia Postale, si impegna quotidianamente in progetti di educazione digitale rivolti ai ragazzi per promuovere un utilizzo responsabile della tecnologia e contro il cyberbullismo. Il documentario è disponibile gratuitamente, come tutti gli strumenti di #cuoriconnessi, da oggi per tutte le scuole che ne faranno richiesta sul sito www.cuoriconnessi.it.




Viterbo, evaso dagli arresti domiciliari e denunciato dalla Polizia di Stato

VITERBO – Nella serata dello scorso 26 novembre, a Viterbo, personale della Polizia di Stato è intervenuto in piazza del Plebiscito a seguito di segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 di una persona ferita in forte stato di agitazione.
Sul posto gli Agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo accertavano che il soggetto si identificava in un 29enne di nazionalità italiana con precedenti di polizia, che risultava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dall’Autorità giudiziaria a seguito di procedimento penale per gravi delitti contro la persona.
Trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale “Belcolle” per le necessarie cure sanitarie, l’uomo è stato piantonato fino alla sua uscita.
Gli operatori lo hanno poi denunciato per il reato di evasione all’Autorità giudiziaria che ha disposto il ripristino del provvedimento restrittivo nella propria abitazione presso la quale è stato ricondotto.




Polizia di Stato: rinnovata la campagna “Questo non è amore” contro la violenza di genere

VITERBO – In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato rinnova il suo impegno con la campagna permanente contro la violenza di genere “Questo non è amore” a diffondere, attraverso l’informazione e la prevenzione, la cultura del rispetto e della consapevolezza.

Questa mattina il Questore di Viterbo dott. Luigi Silipo ha incontrato presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Leonardo da Vinci” diverse classi di studenti del triennio in un evento finalizzato a far conoscere ai ragazzi come si sviluppano alcuni comportamenti violenti per cercare di prevenirli prima che degenerino, attraverso l’illustrazione di un caso concreto del passato.

Nello scorso fine settimana altre iniziative di sensibilizzazione sono state organizzate dalla Polizia di Stato a Viterbo con la presenza di personale specializzato nelle giornate di sabato e domenica presso il Camper antiviolenza in piazza dei Caduti e lo stand informativo all’interno del Centro commerciale “Tuscia”. Inoltre la Questura di Viterbo ha aderito all’iniziativa “Orange the World”, promossa da UN Women ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, illuminando ieri simbolicamente la facciata di ingresso di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere.

Nei primi 6 mesi del corrente anno nella provincia di Viterbo sono stati commessi complessivamente 159 reati inerenti alla violenza di genere, di cui l’87% con vittime di sesso femminile. Nello specifico 71 reati di atti persecutori (+109% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), 74 di maltrattamenti contro familiari o conviventi (+14%) e 14 di violenze sessuali (-36%).

Le attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno assicurate dalla Polizia di Stato attraverso l’utilizzo degli strumenti di tutela delle vittime previsti dalla normativa vigente hanno prodotto, nei primi mesi dell’anno 2024, nella provincia di Viterbo, l’emissione di 55 provvedimenti di ammonimento a firma del Questore di Viterbo notificati ad altrettanti soggetti responsabili di condotte di violenza in ambito familiare, mentre nel 2023 i provvedimenti erano stati 11; nello stesso periodo del 2024 i provvedimenti di ammonimento in materia di atti persecutori sono stati 7, a fronte dei 24 emessi nel 2023.

Estate 2024

In tutti i citati casi i maltrattanti sono stati avviati ai percorsi di recupero anti-violenza promossi gratuitamente attraverso il Protocollo Zeus stipulato dalla Questura di Viterbo con le associazioni aderenti.

Sempre nei primi 11 mesi del 2024, la Questura di Viterbo ha notificato 6 misure di sorveglianza Speciale Codice Rosso, di cui 4 con controllo elettronico emessi dall’A.G. sulla base dell’istruttoria curata dalla Polizia di Stato.




“La Polizia è vicino a te, non sei sola”: l’impegno della Questura di Viterbo contro la violenza di genere

di ANNA MARIA STEFANINI –

VITERBO –  Anche la Questura di Viterbo partecipa con impegno al difficile percorso di civiltà contro il femminicidio; la lunga scia di sangue che vede centinaia di donne vittime della violenza maschile. In pratica un “terrorismo interno” non meno selvaggio e sanguinoso di quello politico o religioso; persino più insidioso, perché incubato al chiuso degli ordinari ambienti domestici.
Non tutte le stratificazioni della violenza di genere finiscono sui giornali: quotidianamente centinaia di donne sono vittime di botte, pestaggi, soprusi, minacce e umiliazioni.

La violenza di genere è una piaga sociale che colpisce donne e uomini in misura diversa, ma che ha un impatto predominante sulle donne. Essa si manifesta in varie forme, includendo violenza fisica, psicologica, economica e sessuale. Questo fenomeno non è soltanto una questione privata, ma un problema sistemico che richiede un approccio globale e coordinato da parte delle istituzioni, della società civile e delle forze dell’ordine. In Italia e in molti altri paesi, la polizia gioca un ruolo cruciale nel prevenire e affrontare questo grave problema.

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, il 23 e 24 novembre, la Questura di Viterbo ha mostrato ancora una volta il proprio impegno nell’ambito della campagna permanente “Questo non è amore”, promossa dalla Polizia di Stato per prevenire e contrastare la violenza di genere.

Per sensibilizzare la cittadinanza e offrire supporto alle vittime, la Polizia di Stato è stata presente con un camper antiviolenza, posizionato in Piazza dei Caduti e con uno stand informativo presso il Centro Commerciale Tuscia. L’obiettivo dell’iniziativa è fornire informazioni utili e concrete sul fenomeno della violenza di genere, grazie anche alla distribuzione di opuscoli, volantini e brochure alla cittadinanza.

Le postazioni mobili sono state presidiate da un’equipe multidisciplinare composta da personale della Polizia di Stato specializzato nei reati contro la persona e nella lotta alla violenza di genere.

“La Polizia è vicino a te, non sei sola” è lo slogan dell’iniziativa, volta a trasmettere un messaggio di vicinanza e supporto alle vittime di violenza e ad incoraggiarle a rivolgersi senza timore agli uffici di Polizia per ottenere consulenza e supporto, anche attivando una rete di servizi territoriali in grado di offrire assistenza legale, psicologica ed economica.

Secondo i dati forniti da diverse organizzazioni e istituzioni, la violenza di genere ha registrato un aumento preoccupante negli ultimi anni. Le statistiche rivelano che molte donne subiscono violenze domestiche, spesso da parte di partner o ex partner, con conseguenze devastanti per la loro salute fisica e mentale. Inoltre, la violenza è spesso accompagnata da un contesto di isolamento sociale, che rende difficile la denuncia e la ricerca di aiuto.

La Polizia di Stato ha un’importante responsabilità nel contrastare la violenza di genere. L’ impegno si articola in diverse azioni:

1. Prevenzione. Le forze dell’ordine sono coinvolte in campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione sulla violenza di genere. Attraverso incontri nelle scuole, workshop e collaborazioni con associazioni locali, la polizia cerca di diffondere la consapevolezza e di promuovere il rispetto delle differenze di genere.

2. Formazione. Gli agenti di polizia ricevono formazione specifica per riconoscere e trattare i casi di violenza di genere. Questa formazione è fondamentale per garantire che le vittime siano trattate con empatia e professionalità, riducendo il timore di non essere credute o di essere giudicate.

3. Accoglienza delle Denunce. La polizia ha il compito di garantire un’accoglienza adeguata alle vittime. È essenziale che le denunce siano prese seriamente. Negli ultimi anni, sono stati istituiti sportelli dedicati alle vittime di violenza di genere, dove possono ricevere supporto e informazioni sui percorsi di protezione legali e sociali.

4. Collaborazione Interistituzionale. La polizia collabora con altre istituzioni, come i servizi sociali e i centri antiviolenza, per creare una rete di supporto per le vittime. Questa rete è fondamentale per offrire assistenza non solo legale, ma anche psicologica e sociale.

5. Interventi Sul Territorio. La polizia effettua controlli mirati e pattuglie in aree a rischio, aumentando la presenza sul territorio e garantendo un maggior senso di sicurezza per le potenziali vittime. Interventi tempestivi possono fare la differenza in situazioni di emergenza.

6. Sanzioni e Giustizia. Essenziale è anche il lavoro di indagine per assicurare alla giustizia gli aggressori. La polizia deve raccogliere prove, ascoltare testimonianze e lavorare in sinergia con l’autorità giudiziaria per perseguire penalmente i responsabili di violenza di genere.

La violenza di genere rappresenta una sfida complessa che richiede dunque un impegno coordinato da parte dell’intera società. La polizia, attraverso diverse strategie e un approccio umano e professionale, gioca un ruolo fondamentale nel combattere e prevenire questo fenomeno. È cruciale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica, formare adeguatamente gli operatori e garantire risorse sufficienti per le vittime. Solo con un impegno collettivo possiamo sperare di sradicare la violenza di genere e costruire una società più giusta e sicura per tutti.

Durante l’iniziativa viterbese, la Questura di Viterbo ha spiegato come la normativa italiana preveda diverse misure di protezione per le vittime. Tra queste:

• Ammonimento del Questore: su richiesta della vittima, il Questore può intervenire contro chi esercita atti persecutori o maltrattamenti in ambito domestico.

• Allontanamento del maltrattante: su denuncia della vittima, l’Autorità Giudiziaria può disporre l’allontanamento dalla casa familiare o applicare misure restrittive nei confronti del responsabile.

L’iniziativa ha voluto ribadire che nessuno è solo e che ogni donna vittima di violenza può contare su una rete di supporto pronta ad aiutarla a uscire da situazioni difficili. La Questura di Viterbo ha lanciato un appello a tutte le donne: “Il problema si risolve, basta che tu lo voglia! La tua tutela è un nostro dovere.”

Questa iniziativa dimostra l’impegno concreto della Polizia di Stato nella lotta alla violenza contro le donne, rafforzando la fiducia tra istituzioni e cittadini.

Per approfondire il tema, dal punto di vista della neuroscienze, sappiamo che la violenza è controllata dal cervello; malgrado centinaia di migliaia di anni di evoluzione nel nostro cervello resistono strutture antiche, come l’amigdala, che il neuro-scienziato americano Paul D. MacLean ha definito “cervello rettiliano”; più o meno il piccolo cervello del dinosauro. E’ esattamente da qui che hanno origine e si scatenano gli attacchi violenti. Fortunatamente l’evoluzione ci ha regalato anche una grande risorsa: la “corteccia cerebrale”, una super-struttura di circa 16 miliardi di neuroni altamente connessi; quella che chiamiamo “materia grigia”. L’arte, la scienza, la filosofia, il pensiero razionale etc., ossia tutto ciò che ci rende umani, abitano lì. Una struttura che può arrivare a “porre il veto” alle pulsioni violente.
La narrazione biblica della donna che viene a schiacciare la testa del serpente; un’immagine di straordinaria icasticità; che trova riscontri anche nelle neuroscienze.
Sfortunatamente i circuiti neurali che dalla genesi rettiliana conducono ai centri motori attuatori degli attacchi violenti, in alcuni casi, possono bypassare la zona corticale; in questi casi il passaggio dall’ira all’attacco violento è immediato e incontrollato; per questo lo chiamano “raptus”.
La donna vuole sottrarsi al rigido controllo del compagno? Il maschio percepisce tutto questo come una minaccia mortale al suo potere di controllo e il suo cervello rettiliano ordina la reazione di attacco; se la corteccia cerebrale viene bypassata il maschio si risveglierà dal raptus con ancora il coltello in mano e la compagna a terra in una pozza di sangue. A quel punto la corteccia cerebrale riprende il controllo della scena e il maschio-assassino non può che rendersi conto di quello che ha fatto: cercherà allora di inventare una messinscena, o andrà dalla Polizia o dai Carabinieri o ritornerà alla fase del rettile, uccidendosi.
La cruda spiegazione neuro-scientifica racconta che il femminicidio è dunque inevitabile? Non esattamente: sentite cosa dice l’importante psicologo americano Daniel Goleman (1946), l’autore di “Intelligenza emotiva”: “il temperamento non è destino…i circuiti cerebrali interessati sono straordinariamente plastici; gli insegnamenti emozionali che apprendiamo da bambini a casa e a scuola plasmano i nostri circuiti emozionali, rendendoci più o meno abili nella gestione degli elementi fondamentali dell’intelligenza emotiva…”.
Vogliamo costruire seriamente un percorso anti-violenza? Vanno benissimo le manifestazioni pubbliche ma se non investiamo sulla famiglia e sulla scuola possiamo già darci appuntamento al nuovo femminicidio e ai nuovi articoli sul femminicidio. Fortunatamente l’uomo è educabile e l’educazione può completare la volontà della donna biblica; non sprechiamo questa risorsa. Viterbo ha già iniziato proponendo la “didattica emotiva”.




La Polizia di Stato presenta il calendario 2025

VITERBO- Sarà presentato oggi presso il Gazometro di Roma il Calendario 2025 della Polizia di Stato, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani. Il progetto fotografico di quest’anno porta la firma di Eolo Perfido, maestro della street photography e fotografo di fama internazionale, che ha immortalato con il suo obiettivo il lavoro quotidiano della Polizia di Stato.
In un suggestivo bianco e nero Perfido ha saputo raccontare non solo le attività operative, ma anche momenti più intimi, gli scambi di sguardi e le interazioni con i cittadini che rafforzano il legame della Polizia con la comunità. Un lavoro che celebra il motto dell’istituzione “esserci sempre”, come parte integrante e attiva del tessuto sociale.
L’intero ricavato delle vendite sarà destinato a scopi benefici: una parte sosterrà il Piano Marco Valerio, un progetto che aiuta le famiglie dei poliziotti con figli affetti da gravi patologie, mentre l’altra contribuirà a finanziare l’iniziativa “School in a Box” del Comitato Italiano per l’UNICEF finalizzato a garantire il diritto all’istruzione anche nei contesti di crisi, fornendo strumenti essenziali per l’apprendimento. L’evento, condotto da Eleonora Daniele, vedrà la partecipazione di illustri personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Bruno Vespa, Beppe Vessicchio, Gigi Marzullo e Alessandro Siani.
La diretta della presentazione potrà essere visibile al seguente link https://www.youtube.com/live/nBeSp93QW0I. La novità di quest’anno è la possibilità di acquistare il Calendario 2025 sulla piattaforma Amazon al link https://www.amazon.it/UNICEF-Calendario-Polizia-Stato-2024/dp/B0CMTKBRZ5.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale https://www.poliziadistato.it/ 




Viterbo: 49enne arrestato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti dalla Polizia di Stato

VITERBO – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue. Nella serata dello scorso 30 ottobre personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un cittadino italiano di 49 anni con numerosi precedenti penali.
In particolare, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Viterbo in servizio di pattuglia per le strade del capoluogo, notavano un uomo sospetto alla guida di un’autovettura e immediatamente procedevano a fermarlo per un controllo di polizia. Nel corso dell’operazione il soggetto tentava di disfarsi di un involucro di forma circolare di colore bianco, lanciandolo dal finestrino del veicolo.
Tale gesto non sfuggiva ai poliziotti che, dopo aver recuperato l’involucro, appuravano trattarsi di sostanza stupefacente del tipo cocaina dal peso di 32 grammi e mezzo. Per questi motivi l’uomo è stato arrestato e accompagnato presso la sua abitazione per essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.




Polizia di Stato: Daspo “Willy” e avviso orale a pregiudicato italiano

VITERBO – Nell’ambito della costante attività preventiva finalizzata a contrastare il fenomeno dei comportamenti violenti e del bullismo presso i locali pubblici il Questore di Viterbo, su istruttoria curata da personale della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine, ha adottato un provvedimento di Divieto di Accesso ai Locali Pubblici o esercizi analoghi per il periodo di due anni (DASPO WILLY) nei confronti di un pregiudicato italiano di 63 anni, resosi protagonista di diverse condotte delittuose. Lo stesso è stato poi sottoposto anche alla misura di prevenzione dell’Avviso Orale.
L’uomo nei giorni scorsi era stato denunciato da militari dell’Arma dei Carabinieri per aver minacciato con un’ascia la proprietaria di un bar ubicato a Corchiano. Nell’occorso, solo l’intervento del figlio della donna aveva consentito di disarmare il soggetto e di evitare il peggio. Alla luce di quanto sopra, ravvisate le condizioni di necessità ed urgenza e considerato che dalle condotte dell’uomo potesse derivare un pericolo concreto e attuale per la sicurezza pubblica, è scattata la misura della Polizia di Stato che lo costringerà a rimanere lontano dai locali pubblici o esercizi analoghi ubicati nel territorio del Comune di residenza, nonché di stazionare nei pressi degli stessi. Tenuto conto, inoltre, che l’uomo, già in passato arrestato per violazione della normativa inerente alle sostanze stupefacenti e segnalato per uso di droga, potesse essere ritenuto persona socialmente pericolosa, è stato sottoposto anche alla misura di prevenzione dell’Avviso Orale, con la quale viene invitato a mantenere una condotta di vita conforme al rispetto della legge e ad evitare la frequentazione di persone pregiudicate.




Prevenzione e controllo del territorio: l’attività della Polizia di Stato nel mese di ottobre

VITERBO- E’ stata intensificata nel capoluogo viterbese nel mese di ottobre l’attività della Polizia di Stato finalizzata a prevenire tutte le forme di illegalità e a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono stati disposti numerosi servizi straordinari di controllo del territorio che si sono aggiunti all’ordinaria attività garantita quotidianamente nell’arco delle 24 ore dalle pattuglie della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo.
Particolare attenzione è stata dedicata ai quartieri più sensibili della città, quali le zone di San Faustino, del Sacrario, di Viale Trento, di Prato Giardino e di Riello, anche con l’ausilio di equipaggi della Sezione Polizia Stradale di Viterbo e del Reparto Prevenzione Crimine di Roma nonché unità della Squadra Mobile e del Reparto Cinofili. Complessivamente sono state identificate 613 persone e 340 automezzi, elevate 8 sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della Strada con il ritiro di due patenti di guida e il sequestro amministrativo di un veicolo, segnalati 3 soggetti inottemperanti agli obblighi imposti loro dalla misura di prevenzione dell’Avviso Orale di cui erano gravati, controllati due esercizi commerciali i cui esiti saranno oggetto di approfondimento da parte della Divisione Polizia Amministrativa, sequestrati 10 grammi di droga rinvenuti sulla pubblica via.
Nello stesso periodo è stata intensa anche l’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione per garantire il rispetto della normativa vigente in materia di soggiorno degli stranieri. In particolare, sono stati adottati 13 provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale, di cui 6 accompagnamenti al Centro di Permanenza per il Rimpatrio, 2 accompagnamenti alla frontiera, 4 Ordini del Questore e 1 esecuzione come misura alternativa al trattenimento.
Sempre ad ottobre fervente è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha visto impegnato personale della Squadra Mobile della Questura di Viterbo.
Nell’ambito del settore antidroga è stato dato esecuzione ad un ripristino dell’ordine di carcerazione per l’espiazione della pena di reclusione di un anno a carico di un cittadino italiano di 47 anni condannato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre sono state eseguite tre perquisizioni, due ordini di carcerazione, denunciati due uomini per il spaccio di droga, sequestrati 29 grammi di hashish, 13 di cocaina, una pistola e contestate due sanzioni amministrative ai sensi dell’articolo 75 del Decreto del Presidente della Repubblica 309/1990. Sul fronte della violenza di genere è stata eseguita la misura cautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare nei confronti di un 46enne indagato per aver aggredito più volte l’anziana madre procurandole lesioni giudicate guaribili in 30 giorni ed è stato eseguito un ulteriore provvedimento di custodia in carcere a carico di un cittadino italiano di 48
anni, già sottoposto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per il reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
Infine sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità giudiziaria 4 cittadini stranieri per tentato furto in abitazione ed eseguiti una decina di provvedimenti cautelari per reati contro la persona.




Viterbo, arrestato in flagranza dalla Polizia di Stato per atti persecutori

VITERBO- Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per
quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Lo scorso 5 ottobre una donna residente nel capoluogo si è presentata presso la Questura di Viterbo denunciando di essere da tempo vittima di atti persecutori da parte di un uomo conosciuto precedentemente. Lo stesso nel corso del tempo ha tempestato di messaggi la donna cercando di convincerla ad instaurare con lui una relazione sentimentale.
Vedendosi rifiutato ha iniziato a seguire la parte offesa che, nel frattempo, aveva anche intrapreso una relazione sentimentale con un altro uomo. Lo stalker, venuto a conoscenza della nuova situazione, ha minacciato di morte il nuovo compagno della donna tramite social network.
Al fine di proteggere le due vittime personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile ha predisposto un servizio di osservazione per prevenire l’eventuale offesa che l’aggressore aveva preannunciato. Dopo alcune ore gli operatori notavano la presenza dello stalker nelle vicinanze delle due vittime.
L’uomo, un 50enne italiano, veniva immediatamente fermato e tratto in arresto nella flagranza del reato di atti persecutori. Il provvedimento è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria, che ha disposto per l’indagato la misura cautelare del Divieto di avvicinamento alle parti offese con applicazione del braccialetto elettronico.




Controlli amministrativi della Polizia di Stato nella Provincia di Viterbo

VITERBO – Nell’ambito dell’attività di prevenzione e di controllo del territorio disposta dal Questore di Viterbo personale della Polizia di Stato della Divisione Polizia Amministrativa ha effettuato nei giorni scorsi mirati servizi nei confronti di attività che utilizzano materie esplodenti ed esercizi di raccolta di scommesse, finalizzati ad accertare la loro regolarità e il rispetto della normativa vigente in materia. Nel primo caso sono stati effettuati dei controlli nei luoghi ove viene impiegato il materiale esplosivo ad uso civile per attività estrattive.
Detto settore è regolamentato da normative in linea con le vigenti direttive europee finalizzate alla prevenzione sui luoghi di lavoro e alla salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità pubblica. E’stato riscontrato l’idoneo impiego dell’esplosivo, secondo procedure già standardizzate ed in completa sicurezza.
L’attività degli operatori si è poi estesa ad esercizi di raccolta scommesse operanti in questa provincia. Sono stati verificati il rispetto della normativa del settore, soprattutto quella rivolta a prevenire il rischio di ludopatia ed il divieto di gioco ai minori. A tal proposito si segnala che in un pubblico esercizio è stato accertato che un minore di anni 18 stava giocando davanti ad un apparecchio elettronico (videogioco), con vincita in denaro, in violazione da quanto previsto dal Decreto Legge n. 98/2011.
Al titolare è stato notificato dalla Questura di Viterbo, congiuntamente alla Sezione Operativa Territoriale di Viterbo dell’Ufficio dei Monopoli per il Lazio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il verbale di violazione amministrativa che prevede il pagamento della sanzione pecuniaria in misura ridotta di 6.666,67 euro e la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per un periodo compreso tra dieci e trenta giorni.




Polizia, controlli straordinari a San Faustino nel weekend

VITERBO – Nell’ambito dell’intensificazione delle attività di prevenzione nel centro storico del capoluogo con particolare attenzione al quartiere di San Faustino, negli ultimi due fine settimana il Questore di Viterbo ha disposto un servizio di controllo straordinario del territorio con l’ausilio di equipaggi della Sezione Polizia Stradale di Viterbo e del Reparto Prevenzione Crimine di Roma.
E’ stata garantita una vigilanza dinamica della zona e sono stati effettuati diversi posti di controllo; complessivamente sono state monitorate oltre 300 persone, numerose delle quali con precedenti di polizia e 164 veicoli. Inoltre gli operatori hanno provveduto a segnalare 3 soggetti, due dei quali di nazionalità extracomunitaria, resisi responsabili dell’inottemperanza agli obblighi previsti dalla
misura di prevenzione dell’Avviso Orale della quale erano gravati. Durante il servizio sono state anche elevate 5 sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della Strada con il ritiro di due patenti di guida. Il dispositivo è stato integrato da controlli mirati nei vicoli del centro storico e negli esercizi pubblici finalizzati, in particolare, al contrasto del fenomeno criminale dello spaccio di
sostanze stupefacenti e al rispetto della normativa che vieta la vendita di bevande alcoliche ai minorenni.




Viterbo: la Polizia di Stato celebra il suo patrono, San Michele Arcangelo

VITERBO- Domenica 29 settembre 2024 verrà celebrata la ricorrenza di San Michele Arcangelo, proclamato Patrono e Protettore della Polizia di Stato da Papa Pio XII nel 1949, quale emblema della lotta quotidiana contro l’illegalità e simbolo di tenacia nell’impegno professionale di ogni poliziotto al servizio dei cittadini.
La Polizia di Stato di Viterbo festeggia il suo Santo Patrono con la tradizionale celebrazione religiosa presso la chiesa di Sant’Angelo in Spatha in piazza del Plebiscito. La Santa Messa avrà inizio alle ore 10.00, officiata dal Cappellano Provinciale della Polizia di Stato don Flavio Valeri, alla presenza delle massime Autorità cittadine, dei familiari delle Vittime del Dovere, dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, degli esponenti delle Sezioni Provinciali dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, dei Funzionari e
del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno in servizio presso gli Uffici della Polizia di Stato della provincia di Viterbo.
All’evento religioso, alla quale è invitata a partecipare l’intera cittadinanza viterbese, sarà presente anche un gruppo di ragazzi speciali dell’Associazione Juppiter.
La celebrazione sarà accompagnata dal Coro della Questura di Viterbo, diretto dal Maestro Alberto Guerrini, compositore anche di un inedito “Inno a San Michele Arcangelo” che sarà suonato e cantato a chiusura del rito religioso.
Inoltre, in occasione della Festa di San Michele Arcangelo, venerdì 27 settembre si svolgerà anche l’evento “Family Day” con le porte della Questura di Viterbo che saranno aperte dalle ore 9.00 alle ore 13.00 a tutti i familiari dei polizotti e a numerose classi di scuole primarie e secondarie del capoluogo che hanno aderito all’iniziativa. Nel cortile interno della struttura sarà allestito un circuito seguendo il quale i visitatori avranno l’opportunità di conoscere alcuni aspetti dell’attività della Polizia di Stato.
Nelle varie postazioni allestite gli Istruttori di Tecniche Operative e di Addestramento al Tiro della Questura di Viterbo, i poliziotti del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, della Sezione Polizia Stradale di Viterbo e del Compartimento di Polizia Ferroviaria di Roma mostreranno i vari materiali in dotazione ai Reparti della Polizia di Stato, inscenando anche alcune simulazioni interattive. Inoltre gli operatori della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico illustreranno le funzionalità e le caratteristiche delle autovetture specializzate e delle motociclette utilizzate per il servizio di controllo del territorio.
Infine sarà presente un atleta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato e una pattuglia ippomontata della Questura di Roma. Il percorso si concluderà con una visita alla Sala Operativa della Questura di Viterbo e con un momento di intrattenimento finale per una merenda e la consegna di un gadget della Polizia di Stato.




Al via la campagna “Roadpol Safety Days”.

Ha avuto enorme successo il pomeriggio dedicato all’educazione stradale organizzato dalla Polizia di Stato nel centro storico di Viterbo, in occasione dei Roadpol Safety days nel corso della settimana europea della mobilità.

Gli operatori della Sezione Polizia Stradale e della Questura di Viterbo hanno intrattenuto i partecipanti nella splendida cornice di Piazza San Lorenzo, nel cuore del capoluogo della Tuscia, incuriosendoli con preziosi insegnamenti e consigli sul tema della sicurezza stradale.

La giornata educativa sulle specifiche tematiche di prevenzione ha visto la partecipazione di cittadini di tutte le età accolti dai poliziotti, che si sono avvalsi delle apparecchiature in dotazione e dei tappetini abbinati ai visori che simulano lo stato di alterazione da alcol o sostanze psicoattive.

Nell’occasione è stata fornita una vera e propria lezione di sicurezza su strada ad un gruppo di adolescenti, frequentatori delle locali scuole secondarie di primo e secondo grado, che si sono lasciati intrattenere dagli insegnamenti e dagli esperimenti somministrati dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato e si sono messi in gioco con le diverse attività a loro disposizione.

Degna di nota la presenza del Vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza che, incuriosito dall’allestimento e dalla presenza dei ragazzi intorno agli operatori, si è unito all’incontro incoraggiando la ripetizione di eventi di promozione della cultura della sicurezza soprattutto tra i più giovani e ha ricevuto una breve spiegazione sul funzionamento delle apparecchiature in dotazione alla Specialità.