Lazio, bando da due milioni di euro per la promozione dei prodotti agricoli

di REDAZIONE-
VITERBO- Conferenza stampa pre zona rossa questo pomeriggio per Forza Italia e prima uscita per Francesco Battistoni come sottosegretario all’Agricoltura. Presenti anche il responsabile provinciale Andrea Di Sorte, il commissario comunale Mauro Proietti, il capogruppo in Comune e consigliere provinciale Giulio Marini ed il sindaco Giovanni Maria Arena. Battistoni ha subito voluto sottolineare che con la pandemia siano calate le vendite dei prodotti agricoli, per effetto della chiusura delle attività di ricezione e dei ristoranti. “Molti agricoltori si stanno specializzando nelle vendite online, in particolare per la vendita di vino e di olio, sopperendo in parte alle perdite”- ha aggiunto. Battistoni ha anche sottolineato come sia stato felice di essere stato indicato da Draghi su una materia, l’agricoltura, che conosce bene. Ha poi rimarcato come vada tutelato il nostro patrimonio nazionale e come si impegnerà anche per il territorio locale, incontrando tutte le realtà. Il sottosegretario ha già incontrato la Coldiretti locale ed il presidente nazionale di Confagricoltura. Andrea Di Sorte ha aggiunto: “È questo un momento positivo per Forza Italia. Siamo in risalita nei sondaggi. Mancavamo al governo da 10 anni”. Ma per quanto riguarda la Tuscia, quali saranno i prossimi impegni politici di Forza Italia? Intanto le elezioni comunali, che sono state rinviate tra settembre ed ottobre. Di Sorte ha sottolineato come Fabrica di Roma sia tra le realtà importanti che si hanno sul locale, grazie al
lavoro del sindaco Scarnati. Proprio a Fabrica di Roma c’è pronta già una lista. Per quanto riguarda poi la gestione della pandemia, Di Sorte ha evidenziato come si siano comportate con responsabilità molte realtà tra cui Viterbo e Bolsena. Per il primo cittadino Giovanni Maria Arena il 2021 sarà l’anno di numerosi interventi che si stanno mettendo in campo, dal decoro della città, al piano per le periferie, ma anche gli interventi sui parchi, a partire da Prato Giardino. Infine, il commissario comunale Proietti ha sottolineato come il governo Draghi sia l’ultima speranza per il Paese, mentre il capogruppo in Comune e consigliere provinciale, Marini ha evidenziato le numerose risorse a disposizione della Provincia, quali i 32 milioni per l’edilizia scolastica. “Tante risorse così non le avevo viste neanche quando ero presidente”- ha rimarcato.
ROMA- “E’ inaccettabile che Roma Capitale nel bando di gara per le mense scolastiche abbia quasi totalmente dimenticato il territorio regionale e il suo immenso patrimonio agricolo. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, responsabile del Dipartimento Agricoltura Lazio per la Lega Salvini Premier in merito alla scadenza prevista per il prossimo 4 marzo per presentare le offerte relative al Bando di gara per i Servizi di ristorazione scolastica che dovranno essere erogati nei prossimi nei 15 Municipi del Comune di Roma per un valore complessivo di circa 710.000.000 di euro.
“Nel capitolato si mostra attenzione ai menù sociali, prodotti provenienti da operatori nazionali dell’agricoltura sociale, e ai menù solidali, realizzati con prodotti provenienti dalle aziende delle zone terremotate del centro italia, ma quello che manca è un’attenzione strutturata e diffusa ai prodotti Made in Lazio così come avviene in altre realtà. La Regione Lazio peraltro è la solita illustre assente. Sono queste le occasioni per aiutare lo sviluppo del territorio e dare concreta visibilità alla produzione Made in Lazio, da utilizzare quale marchio di qualità per contraddistinguere i numerosi prodotti agroalimentari della nostra Regione, inclusi i 27 già riconosciuti di cui 16 DOP ed 11 a Indicazione Geografica, e i 36 vini di cui 27 DOC, 6 IGT e 3 DOCG” conclude Santori.
ROMA- La pandemia da Covid-19 non ha arrestato il lavoro di tutela dei prodotti agroalimentari “made in Italy” da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Sono in fase di emanazione, infatti, sia il decreto ministeriale che proroga l’obbligo di indicazione dell’origine per la pasta, il riso e il pomodoro, attualmente in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, sia il decreto sull’origine di latte e formaggi, ora alla firma del Ministro dello Sviluppo economico. Infine, è stato di recente inviato a Bruxelles il decreto ministeriale riguardante l’origine delle carni suine trasformate, il cui termine di stand still terminerà il prossimo 2 luglio. A ribadirlo, oggi, in Commissione Agricoltura al Senato è stato il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate rispondendo ad una interrogazione parlamentare del Senatore Taricco.
“La tutela dei prodotti agroalimentari ‘made in Italy’ è una priorità assoluta che il Ministero persegue da tempo – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole – anche attraverso una etichettatura sull’origine degli alimenti in grado di garantire al consumatore la massima trasparenza sulle materie prime utilizzate. Si tratta di provvedimenti nazionali che rafforzano il primario dell’Italia e che vedono il Ministero delle Politiche Agricole adoperarsi attivamente anche sul versante europeo. Tra i punti cardine che la Commissione europea pone nella strategia ‘Farm to Fork’, infatti, vi è anche l’estensione a nuovi prodotti di tale obbligo – prosegue Giuseppe L’Abbate – e la posizione italiana è stata favorevolmente espressa dai ministri Bellanova e Patuanelli in una nota congiunta già trasmessa a Bruxelles. L’Italia, inoltre, appoggia l’iniziativa dei cittadini europei ‘Eat original’ che ha raccolto oltre 1 milione di firme in 7 Paesi e che ora dovrà essere esaminata dalla Commissione”.
Alla tutela dei consumatori, compresa l’etichettatura dei prodotti alimentari e la conformità alle relative norme commerciali e di qualità, è delegato l’ICQRF (Ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) organo tecnico del Ministero delle Politiche Agricole che svolge attività di controllo. Per l’aspetto sanzionatorio, l’ICQRF, infatti, si adopera costantemente nella verifica dell’indicazione dell’origine riportata sui prodotti agroalimentari anche effettuando, a campione, controlli di rintracciabilità per accertarne la veridicità e contrastando, al tempo stesso, il fenomeno dell’Italian sounding, a tutela dei prodotti made in Italy, con particolare riferimento ai prodotti DOP e IGP e a quelli commercializzati sul web, dove sono stati attivati, nel solo 2020, ben 571 interventi a tutela delle produzioni italiane, con il 100% di successi.