Polizia di Stato: rinnovata la campagna “Questo non è amore” contro la violenza di genere

VITERBO – In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato rinnova il suo impegno con la campagna permanente contro la violenza di genere “Questo non è amore” a diffondere, attraverso l’informazione e la prevenzione, la cultura del rispetto e della consapevolezza.

Questa mattina il Questore di Viterbo dott. Luigi Silipo ha incontrato presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Leonardo da Vinci” diverse classi di studenti del triennio in un evento finalizzato a far conoscere ai ragazzi come si sviluppano alcuni comportamenti violenti per cercare di prevenirli prima che degenerino, attraverso l’illustrazione di un caso concreto del passato.

Nello scorso fine settimana altre iniziative di sensibilizzazione sono state organizzate dalla Polizia di Stato a Viterbo con la presenza di personale specializzato nelle giornate di sabato e domenica presso il Camper antiviolenza in piazza dei Caduti e lo stand informativo all’interno del Centro commerciale “Tuscia”. Inoltre la Questura di Viterbo ha aderito all’iniziativa “Orange the World”, promossa da UN Women ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, illuminando ieri simbolicamente la facciata di ingresso di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere.

Nei primi 6 mesi del corrente anno nella provincia di Viterbo sono stati commessi complessivamente 159 reati inerenti alla violenza di genere, di cui l’87% con vittime di sesso femminile. Nello specifico 71 reati di atti persecutori (+109% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), 74 di maltrattamenti contro familiari o conviventi (+14%) e 14 di violenze sessuali (-36%).

Le attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno assicurate dalla Polizia di Stato attraverso l’utilizzo degli strumenti di tutela delle vittime previsti dalla normativa vigente hanno prodotto, nei primi mesi dell’anno 2024, nella provincia di Viterbo, l’emissione di 55 provvedimenti di ammonimento a firma del Questore di Viterbo notificati ad altrettanti soggetti responsabili di condotte di violenza in ambito familiare, mentre nel 2023 i provvedimenti erano stati 11; nello stesso periodo del 2024 i provvedimenti di ammonimento in materia di atti persecutori sono stati 7, a fronte dei 24 emessi nel 2023.

Estate 2024

In tutti i citati casi i maltrattanti sono stati avviati ai percorsi di recupero anti-violenza promossi gratuitamente attraverso il Protocollo Zeus stipulato dalla Questura di Viterbo con le associazioni aderenti.

Sempre nei primi 11 mesi del 2024, la Questura di Viterbo ha notificato 6 misure di sorveglianza Speciale Codice Rosso, di cui 4 con controllo elettronico emessi dall’A.G. sulla base dell’istruttoria curata dalla Polizia di Stato.




Viterbo, lite nel centro storico: arrestati e allontanati dai locali pubblici della provincia

VITERBO – Nei giorni scorsi il Questore di Viterbo, a seguito di una scrupolosa attività istruttoria operata dal personale della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine, ha adottato nei confronti di due cittadini italiani, di ventotto e ventidue anni, il divieto di accesso ai locali pubblici della provincia.

Il provvedimento è scaturito a seguito di un intervento effettuato dagli equipaggi della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo e del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Viterbo in Piazza del Plebiscito, su segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 di una lite violenta tra due persone.

Giunti sul posto gli operatori intercettavano i due soggetti che stavano creando scompiglio nella zona e che, per sottrarsi ai controlli, inveivano con parole irripetibili nei loro confronti fino ad aggredirli fisicamente. I due venivano poi bloccati anche con l’utilizzo di strumenti di contenimento e per uno di loro si rendeva necessario ricorrere all’intervento del personale del 118. Ma al momento del soccorso dei sanitari, l’uomo minacciava gli stessi e, salito sul mezzo, danneggiava alcune strumentazioni presenti sull’autoambulanza.

I due, entrambi pluriupregiudicati per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti, venivano tratti in arresto per lesioni personali, resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.

Inoltre, nei loro confronti, già destinatari della misura di prevenzione dell’Avviso Orale, ritenuto che dalle condotte delittuose messe in atto possa derivare un pericolo concreto e attuale per la sicurezza pubblica è scattato il provvedimento del Questore che li costringerà per due anni a rimanere lontano dai locali pubblici e di pubblico intrattenimento ubicati nella Provincia di Viterbo, nonché di stazionare nei pressi degli stessi.

L’inosservanza della misura di prevenzione è punibile penalmente, ai sensi della Legge n. 173 del 2020, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da diecimila a ventiquattromila euro.




Polizia, quattro avvisi orali ed altrettanti ordini di allontanamento

VITERBO – Quattro Avvisi Orali e altrettanti Ordini di Allontanamento. Sono queste le misure di
prevenzione messe in atto, in settimana, dal Questore di Viterbo per garantire la sicurezza del
territorio, a conclusione di una scrupolosa istruttoria degli uomini della Polizia di Stato della
Divisione Anticrimine. In particolare gli Avvisi Orali sono stati adottati d’iniziativa tutti nei
confronti di soggetti pluripregiudicati e ritenuti socialmente pericolosi.
Gli Ordini di Allontanamento, due d’iniziativa della Polizia di Stato e due su proposta
dell’Arma dei Carabinieri, hanno riguardato gli autori di diversi reati quali rapina, resistenza e
minaccia alle Forze di Polizia, percosse e reati contro la Pubblica Amministrazione.
Nello specifico un soggetto individuato dai Carabinieri di Montefiascone quale l’artefice di
minacce telefoniche nei confronti di un istituto scolastico della provincia, si scagliava nei
confronti dei militari tentando di colpirli. Condotto in caserma veniva denunciato per resistenza
a Pubblico Ufficiale. Il secondo caso segnalato dall’Arma ha riguardato un cinquantunenne,
residente in provincia di Roma, denunciato dai militari per essersi introdotto all’interno di un
supermercato da dove aveva trafugato diversi prodotti.
I provvedimenti scaturiti dai servizi della Polizia di Stato, invece, hanno riguardato un
cittadino nigeriano, denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale per aver aggredito gli
operatori di polizia che lo avevano fermato per un controllo e un cittadino italiano, residente in
provincia, resosi responsabile di aggressione in danno di un operatore della Squadra Volante,
sempre in occasione di un servizio di controllo del territorio. Anche in questo caso l’uomo era
stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico Ufficiale.
La tempestiva adozione delle citate misure di prevenzione adottate dal Questore sulla base
delle segnalazioni degli Uffici operativi della Polizia di Stato e dei Comandi territoriali
dell’Arma testimonia in modo tangibile la collaborazione tra le Forze di Polizia per garantire la
sicurezza del territorio.




Polizia, Daspo “Willy” nei confronti di tre pregiudicati di età compresa tra i 22 e i 25 anni

VITERBO – Il Questore di Viterbo dott. Fausto Vinci ha adottato, su proposta della Compagnia Carabinieri di Montefiascone, la misura di prevenzione del D.A.Spo “Willy” nei confronti di tre giovani pregiudicati italiani. Nelle scorse settimane i tre ragazzi, con età compresa tra i 22 e i 25 anni, si erano resi responsabili di più episodi di violenza all’interno di locali pubblici, di cui uno di particolare gravità avvenuto nelle immediate vicinanze dei locali pubblici di divertimento “Bora Bora” e “Cube” ubicati sul lungolago di Capodimonte.

Nella circostanza il gruppo aveva brutalmente aggredito per futili motivi un 31enne di Montefiascone, colpendolo ripetutamente con violenti calci e pugni senza smettere neanche quando era a terra inerme e sanguinante, senza alcuna possibilità di potersi difendere. La vittima ha riportato diverse lesioni e la frattura della mandibola per le quali ha dovuto subire un lungo ricovero in ospedale.

I tre aggressori sono stati poco dopo identificati da una pattuglia di militari dell’Arma all’interno di un vicino bar dove si erano recati a bere al termine del pestaggio come se nulla fosse accaduto. Nei loro confronti è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di lesioni personali aggravate in concorso.

Il provvedimento, emesso al termine di una scrupolosa istruttoria curata da personale della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Viterbo per evitare il ripetersi in futuro di analoghi episodi di violenza, ha interdetto ai giovani per il periodo di un anno la frequentazione e lo stazionamento nei pressi di tutti i locali pubblici con somministrazione di bevande, bar o esercizi pubblici assimilabili ubicati nel comune di Capodimonte per uno di loro, nei comuni di Capodimonte, Vetralla e Caprarola per un altro e in tutta la provincia di Viterbo per il terzo. La differenziazione nell’applicazione della misura è dovuta alla diversa gravità dei precedenti specifici di ciascuno di loro.




Bevande alcoliche a minori di 18 anni, bar chiuso per dieci giorni

VITERBO – Ieri il questore di Viterbo ha emesso un decreto ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, sospendendo per un periodo di 10 giorni l’attività di un bar ubicato in un comune della provincia di Viterbo.

Il provvedimento è stato adottato a seguito della segnalazione pervenuta dal comando dell’Arma dei Carabinieri competente per territorio, successiva all’accertamento della violazione di norme che vietano la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 18 anni.

L’emissione del decreto che sospende la licenza comunale per 10 giorni, anche in conseguenza di altri episodi verificatisi nell’esercizio pubblico nelle scorse settimane rilevanti sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, è finalizzata a produrre un effetto dissuasivo teso ad evitare il ripetersi di situazioni pericolose per la collettività ed a tutela della salute e dell’incolumità dei minorenni.

Rimane alta la vigilanza della questura di Viterbo, in collaborazione con le altre forze di polizia, sul rispetto della normativa vigente in materia di polizia amministrativa.




Il vescovo Piazza in visita alla Questura di Viterbo

VITERBO – Nella mattinata odierna il nuovo vescovo di Viterbo, Oreste Francesco Piazza, a pochi giorni dal suo insediamento alla guida della diocesi cittadina, ha fatto visita alla questura di Viterbo.

Il vescovo, accompagnato dal vicario della diocesi don Luigi Fabbri, è stato ricevuto dal questore Giancarlo Sant’Elia insieme al cappellano provinciale della polizia di Stato don Flavio Valeri e ad alcuni funzionari della questura.

Monsignor Piazza ha voluto salutare i poliziotti che svolgono con dedizione e passione un importante servizio in favore della cittadinanza viterbese, esprimendo la massima vicinanza e disponibilità dell’intera comunità ecclesiale per le esigenze spirituali e materiali di tutti gli operatori.

Il questore Sant’Elia ha ringraziato il vescovo della visita dall’alto valore simbolico rinnovandogli le congratulazioni per l’importante missione a cui è stato chiamato nel capoluogo della Tuscia. Poi lo ha accompagnato all’interno della questura illustrandogli il funzionamento della struttura e le impegnative sfide quotidianamente svolte per garantire il controllo del territorio e l’ordine e la sicurezza pubblica in città e nell’intera provincia.

L’incontro si è concluso ribadendo il reciproco impegno a continuare una proficua collaborazione finalizzata alla risoluzione dei problemi della realtà territoriale.




Amelia Priaro è il nuovo Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Viterbo

VITERBO – Il Primo Dirigente della Polizia di Stato dott.ssa Amelia Priaro è il nuovo Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Viterbo.
Originaria di Roma, proviene dalla Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza all’interno della quale si è occupata, tra i vari incarichi ricoperti, della validazione di numerosi progetti europei volti a favorire lo sviluppo della legalità nella popolazione giovanile delle zone più disagiate del Mezzogiorno d’Italia nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON Legalità) e della gestione della Banda Musicale e della Fanfara della Polizia di Stato.
Diventata Funzionario al termine della frequentazione del corso quadriennale presso l’allora Istituto Superiore di Polizia, ha prestato servizio nella sua carriera anche presso la Questura di Milano e la Scuola Allievi Agenti di Roma.




Emergenza Ucraina, rilasciato passaporto ad operatore della Croce rossa

VITERBO – Rilasciato in mattinata, dal personale della polizia di stato della questura di Viterbo, in servizio presso la Pasi, il passaporto a un volontario della Croce rossa italiana che dovrà raggiungere i territori limitrofi all’Ucraina, per l’emergenza umanitaria verificatasi a seguito delle operazioni militari in atto.

La Croce rossa sarà infatti impegnata nei prossimi giorni a supporto della popolazione e delle attività dell’Ucraina, colpita dalla guerra.

Considerata la nobile missione, i poliziotti della divisione polizia amministrativa, espletati i necessari accertamenti, in tempo di record hanno rilasciato il passaporto e lo hanno consegnato al volontario in procinto di raggiungere la base estera.




Il bilancio 2021 della Questura di Viterbo

VITERBO – L’anno 2021 sta giungendo al termine ed è tempo di bilanci per la Questura di Viterbo. La provincia di Viterbo conta oltre 308.000 abitanti e nel suo territorio insistono 60 comuni. Il numero complessivo di delitti* commessi è di 8.192 con un indice di 3.246 ogni 100.000 abitanti, al di sotto della media regionale di 4.671 (la media nazionale è 4.006). I reati con maggiore commissione in provincia risultano essere quelli contro il patrimonio.

L’anno che si sta concludendo è stato ancora caratterizzato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono sempre stati presenti sul territorio per limitare in ogni modo la diffusione del contagio. Sono state innumerevoli le attività che hanno visto il coinvolgimento della Questura di Viterbo per assicurare il rispetto delle misure normative finalizzate a contenere l’emergenza epidemiologica. L’impegno profuso è stato anche riconosciuto dalla Città di Viterbo che lo scorso 30 novembre ha conferito alla Polizia di Stato di Viterbo la Civica Benemerenza “per l’abnegazione, il senso del dovere e l’encomiabile spirito di servizio con cui hanno operato a vantaggio della collettività nella fase più critica dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Una presenza costante di presidio e controllo su tutto il territorio a tutela della sicurezza e della salute pubblica dei cittadini”. Oltre a questo, ovviamente, non è mai mancata l’attività in tema di prevenzione e repressione dei reati, senza mai abbandonare il concetto di prossimità e di vicinanza ai cittadini.

Sono state 1280 le ordinanze emanate dall’Ufficio di Gabinetto con le quali il Questore ha disposto i servizi di ordine e sicurezza pubblica per rendere sicuro lo svolgimento degli eventi che si sono svolti in tutta la provincia di Viterbo. Di particolare rilievo i servizi predisposti in occasione del rave non autorizzato occorso a Valentano nel mese di agosto e i numerosi impegni per gestire le partite di calcio di due squadre militanti nel campionato di Lega Pro ospitate settimanalmente allo stadio “Rocchi”.

Nel 2021 la Sala Operativa ha gestito complessivamente 14.014 chiamate di emergenza giunte direttamente al numero 113 fino al 14 settembre e, successivamente, gestite dal 112 NUE mediante la ripartizione tra Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri secondo il Piano Coordinato di Controllo del Territorio. La diminuzione nel numero di chiamate rispetto al periodo precedente è dovuto principalmente all’annullamento delle c.d. “chiamate improprie” (scherzi, fruscii, interferenze e telefonate non inerenti al servizio di soccorso pubblico) ora filtrate dalla centrale unica regionale del NUE 112.

Gli interventi gestiti tramite la Squadra Volante sono stati 3.158, dei quali 764 per soccorso pubblico, 681 per lite, 152 per furto e 103 per maltrattamenti (questi ultimi a caratterizzare ancora una crescita dovuta verosimilmente anche al prolungamento delle restrizioni per l’emergenza sanitaria), oltre a 2.552 segnalazioni di anomalie provenienti dallo schedario degli alloggiati nelle strutture ricettive della provincia.

L’attività degli equipaggi della Questura di Viterbo (compreso il Commissariato di P.S. di Tarquinia) sul territorio provinciale ha consentito complessivamente l’arresto di 55 persone e la denuncia in stato di libertà di 313 persone a fronte di 1.158 delitti denunciati dei quali 366 risolti con l’identificazione dei responsabili. Tra i reati più denunciati 352 furti, 162 truffe, 139 danneggiamenti e 63 lesioni dolose.

Nella sua specifica attività in materia di misure di prevenzione la Divisione Polizia Anticrimine ha emesso 37 Decreti di Ammonimento (28 per atti persecutori, 9 per violenza domestica e 1 per cyber bullismo nei confronti di un minorenne), 144 Avvisi Orali (di cui 42 per reati inerenti al “Codice Rosso”), 8 Fogli di Via Obbligatori, 78 Divieti di Ritorno, 10 Sorveglianze Speciali (di cui 6 per atti persecutori) e 7 D.A.S.P.O. (divieti di accesso alle manifestazioni sportive). In materia di misure di sicurezza sono stati trattati 17 provvedimenti di libertà vigilata e 13 cautelari alternativi alla detenzione.

Un giovane pregiudicato resosi responsabile della violazione della misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione, alla quale era sottoposto per maltrattamenti ripetuti in danno dei genitori, è stato tratto in arresto, così come previsto dalla recente legge 134/2021 che ha introdotto l’arresto obbligatorio per la violazione delle misure previste per i reati di violenza di genere.

La Divisione Polizia Amministrativa, in materia di armi nel corso del 2021 ha rilasciato complessivamente 1.774 autorizzazioni (di cui 936 licenze per uso caccia e 690 per uso sportivo), revocato 94 titoli con ritiro di armi ed effettuato 15 sequestri penali con ritiro cautelare di armi. Inoltre sono stati rilasciati 2.844 passaporti e 16 licenze per attività di preziosi e raccolta scommesse.

Sono stati eseguiti oltre 200 controlli di polizia amministrativa nei confronti di locali pubblici e attività commerciali, con particolare riferimento alla verifica del rispetto delle normative emanate in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica, che hanno portato complessivamente alla contestazione di 20 sanzioni amministrative, alla chiusura di 3 locali e alla revoca di 1 licenza.

L’Ufficio Immigrazione ha gestito la presenza sul territorio provinciale di oltre 16.000 stranieri, trattando 5.893 permessi di soggiorno (tra rilasci e rinnovi) e 295 richieste di protezione internazionale accettate. Inoltre sono stati eseguiti 111 provvedimenti di espulsione a carico di cittadini extracomunitari (52 ordini del Questore, 33 con accompagnamento presso un CPR – Centro di Permanenza per il Rimpatrio, 22 con accompagnamento in frontiera e 4 misure alternative al trattenimento presso un CPR) e 11 provvedimenti di allontanamento di cittadini comunitari (di cui 2 con accompagnamento in frontiera).

La D.I.G.O.S. ha assicurato la raccolta delle informazioni necessarie per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, mantenendo costanti rapporti con enti, sindacati, associazioni e società sportive, al fine di rendere più proficuo il canale informativo.

Tra le principali attività investigative svolte nel corso dell’anno si evidenziano le indagini che hanno portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di coloro ritenuti, a vario titolo, gli organizzatori del noto rave abusivo svoltosi nel mese di agosto nel territorio del comune di Valentano.

Tra le molteplici investigazioni curate nel corso dell’anno dalla Squadra Mobile si segnalano: una complessa indagine finalizzata alla repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina e del c.d. “caporalato” conclusasi con l’esecuzione di 2 ordinanze di custodia cautelare; una incessante attività di contrasto al fenomeno della “violenza di genere” divenuta nel corso di questo anno una vera e propria emergenza (verosimilmente anche a causa delle restrizioni di mobilità per contenere la diffusione del virus), con la ricezione di 26 denunce per maltrattamenti subiti da donne; le numerose attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che hanno portato complessivamente all’esecuzione di 24 perquisizioni con sequestro di quasi 8 chilogrammi di droga tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e droghe sintetiche; 2 importanti operazioni volte alla repressione dei reati contro il patrimonio che hanno consentito l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti appartenenti alla comunità “Sinti” responsabili di una serie di furti ai danni di esercizi commerciali, nonché l’arresto di 3 cittadini di nazionalità albanese specializzati in furti in abitazione. Degna di nota, infine, la brillante operazione che nella notte della Vigilia di Natale ha consentito alla Squadra Mobile, unitamente alla Squadra Volante, di trarre in arresto un nigeriano che poco prima, in un appartamento del centro cittadino, aveva accoltellato un suo connazionale poi deceduto.

 




Spaccio di droga, arrestato dalla polizia ed allontanato da Viterbo

VITERBO – Nella giornata di lunedì 11 ottobre 2021,  personale della Polizia di Stato della  Squadra Mobile della Questura di Viterbo, nell’ambito di specifici servizi mirati alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha proceduto in flagranza di reato al deferimento in stato d’arresto di un giovane cittadino romano, responsabile del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Gli operatori lo hanno notato raggiungere il quartiere “Salamaro”, luogo in cui abitualmente si traffica droga, a bordo di un’autovettura dalla quale è sceso iniziando a fare alcune telefonate.

Il soggetto è stato avvicinato dagli operatori che, dopo averlo identificato, hanno esteso il controllo anche al veicolo, considerato l’ingiustificato ed evidente stato di agitazione evidenziato dal ragazzo.

Tale verifica ha sortito esito positivo, in quanto è stato rinvenuto uno zaino sul tappetino lato passeggero all’interno del quale era celata una busta in plastica di colore celeste contenente 6 involucri di sostanza resinosa solida di colore marrone, successivamente accertato trattarsi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, per un peso complessivo di quasi 600 grammi.

Durante la perquisizione è stata altresì rinvenuta, ubicata nel cassettino porta oggetti del mezzo, una custodia per occhiali contenente la somma di denaro di 400 euro, suddivisa in banconote di vario taglio.

Ultimati gli adempimenti di rito, il malvivente è stato tratto in arresto e sottoposto a Giudizio Direttissimo presso la locale Procura della Repubblica.

Nei confronti dello stesso è stata altresì applicata la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per un anno nel comune di Viterbo.

 




Minaccia e insulta i calciatori, emesso provvedimento di Daspo nei confronti di un tifoso

VITERBO – Gli occhi della Questura sono  puntati  anche sui campionati di calcio  dilettantistici. Non sono passati inosservati,  infatti,  i recenti comportamenti di un gruppo di tifosi a Civita Castellana nell’ambito degli incontri sportivi.

L’ 11 aprile scorso, infatti, durante l’incontro di calcio valevole per la serie D tra la A.S.D. FLAMINIA CALCIO  la A.S.D. SANGIOVESE 1927, tenutosi presso lo stadio comunale di Civita Castellana, un piccolo gruppo di tifosi non identificati si posizionava nel parco pubblico adiacente al campo da calcio, effettuava cori di stampo fascista  e si rendeva responsabile di  danneggiamenti alla rete di delimitazione prima di allontanarsi.

Successivamente, al termine dell’incontro, un tifoso, in maniera prolungata ed insistente, poneva in essere minacce ed insulti nei confronti di giocatori ed appartenenti della società di casa, nell’occasione sconfitta sul campo. In particolare l’uomo tentava di arrivare allo scontro fisico con un calciatore, che doveva ricorrere all’ausilio dei Carabinieri per uscire in sicurezza dall’impianto. In tale frangente, i militari lo indentificavano, facendolo desistere dalla condotta.

A seguito di tali avvenimenti il Questore di Viterbo, ha emesso il provvedimento di Daspo per la durata di anni 2 nei confronti del soggetto.

Il regolare svolgimento delle manifestazione sportive rappresenta un obiettivo primario della Polizia di Stato, nell’ottica della diffusione della cultura di partecipazione ad eventi sportivi secondo i principi cardine del  “rispetto dell’avversario” e della “non –violenza” .




Questura di Viterbo, insediato il capo di gabinetto e il nuovo dirigente della squadra mobile

VITERBO – Il Vice Questore della Polizia di Stato dott. Roberto D’Amico è il nuovo Capo di Gabinetto e Portavoce della Questura di Viterbo. Prende il posto della dott.ssa Tiziana CENCIONI che, promossa Primo Dirigente, ha assunto la direzione della Divisione Polizia Amministrativa,  Sociale e dell’Immigrazione.

49 anni, romano, laureato in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni presso l’Università degli Studi di Catania, il dott. D’AMICO si è arruolato  nella Polizia di Stato nel 1990 e  nel 1998 è stato nominato Vice Commissario,  dopo aver frequentato il corso quadriennale presso l’allora Istituto Superiore di Polizia.

Nella sua carriera ha prestato servizio quale dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orgosolo (NU) e del Centro Operativo Autostradale di L’Aquila, oltre ad aver ricoperto vari incarichi presso la Questura di Nuoro e il Compartimento Polizia Stradale dell’Aquila.

A fine 2009 è approdato alla Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dove ha svolto a livello centrale un importante ruolo di gestione di delicate situazioni di carattere nazionale, prima della prestigiosa nomina a Capo di Gabinetto della Questura di Viterbo.

Cambiamento anche alla Squadra Mobile. Il Commissario Capo della Polizia di Stato dott. Alessandro TUNDO è subentrato a Gian Fabrizio Moschini trasferito a Pistoia come dirigente della Squadra Mobile.  Originario di Galatina (LE), 39 anni, coniugato con 2 figli,  il dott. TUNDO proviene dalla Questura di Roma,  dove ha ricoperto l’incarico di Vice Dirigente della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso pubblico.

In precedenza, nella sua carriera, aveva prestato servizio presso la Questura di Palermo, il Centro Operativo Telecomunicazioni della Questura capitolina e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

I funzionari si sono insediati lo scorso 19 aprile.




Aggressione a colpi di bastone a Roma Termini, arrestato 43enne

ROMA – Controlli della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie del Lazio: una persona arrestata, due indagate e 3.382 controllate. 185 le pattuglie impegnate nelle stazioni ferroviarie, 222 treni e 63 stazioni controllati e 97 bagagli ispezionati.

Questi sono i risultati delle attività compiute nelle giornate del 19 e 20 gennaio dal compartimento polizia ferroviaria per il Lazio nell’ambito dell’azione di controllo straordinario disposta dal servizio di polizia ferroviaria su scala internazionale denominata Rail action day – “Active shield”. Iniziativa finalizzata ad attivare contemporaneamente in tutti i paesi aderenti, controlli preventivi a viaggiatori e relativi bagagli, presenti a bordo dei convogli ferroviari, in particolare quelli ad alta velocità ed internazionali, nonché all’interno delle stazioni più importanti.

“In particolare, il 19 gennaio, all’ingresso della stazione di Roma Termini, è stato arrestato un 43enne nigeriano per tentato omicidio. L’uomo, per motivi ancora da accertare, verosimilmente legati all’occupazione di un giaciglio per la notte, avrebbe aggredito un 26enne tunisino colpendolo alla testa con un bastone e accanendosi sulla vittima nonostante fosse caduta a terra per i colpi ricevuti; i poliziotti, che hanno assistito alla scena, sono intervenuti, evitando l’epilogo peggiore”.

La vittima, soccorsa dai sanitari del 118, è stata trasportata in ospedale per le cure del caso. L’aggressore, pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, oltre ad essere risultato irregolare sul territorio nazionale, era ricercato poiché doveva scontare una pena di 10 mesi di reclusione per il reato di danneggiamento. Per lui si sono aperti i cancelli del carcere.

Nella stessa giornata del 19 gennaio, la Polfer di Roma Tiburtina ha denunciato un nigeriano di 28 anni‎ per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e tentate lesioni. Il ragazzo dopo essere stato fermato presso il varco d’accesso della stazione dagli agenti in pattuglia con i militari dell’esercito italiano, ha dato in escandescenza, tanto da costringere gli operatori ad immobilizzarlo e richiedere l’intervento dei sanitari del 118. L’uomo è stato poi trasportato in ospedale.




Licenze di porto di fucile, scadenza prorogata al 30 aprile 2021

VITERBO – La legge 27 novembre 2020 numero 159 ha prorogato lo stato di emergenza conseguente all’epidemia da Covid 19 fino al 30 aprile 2021.

In conseguenza di ciò, tutti i titoli abilitativi di polizia, tra i quali ovviamente tutte le licenze di porto di fucile, la cui scadenza sia prevista entro la data del 30 aprile 2021, sono prorogati di validità fino al 29 luglio 2021 (novanta giorni successivi alla data di scadenza dello stato di emergenza).

Con lo stesso pacchetto di misure è stato, altresì, stabilito che i documenti di riconoscimento sono invece prorogati di validità fino al 30 aprile 2021.

Tra i documenti di identità e di riconoscimento vi sono anche i libretti personali sui quali viene rilasciata la licenza di porto d’armi ed i libretti personali delle guardie giurate, equipollenti alle carte di identità.

Ciò posto, atteso che si verifica in tal modo un disallineamento tra la validità dei predetti libretti (scadenza 30 aprile) e le rispettive licenze (scadenza 28 luglio), si rassicura l’utenza che, essendo il titolo abilitativo ancora valido anche dopo il 30 aprile, potrà avvalersene essendo l’identità personale comprovabile esibendo uno degli altri documenti di identità indicati nel D.P.R. 445/2000.

Si vuole anche raccomandare l’utenza di produrre comunque con largo anticipo l’istanza di rinnovo del titolo abilitativo perché essendo tutti in scadenza per il 28 luglio si potrebbero, al contrario, determinare lunghi tempi di attesa nel rilascio degli stessi.

Resta inteso che, salvo ulteriori proroghe dello stato di emergenza, al momento i titoli in scadenza dal 1 maggio 2021 devono essere rinnovati nei tempi previsti.




Nuovo vicario in Questura, è la dottoressa Rosa Angelo

VITERBO – Da oggi in questura c’è un nuovo vicario. Il primo dirigente Rosa Angelo ha preso il posto del primo dirigente Carmine Ingrosso, già trasferito come vicario alla questura di La Spezia.

La dottoressa Angelo questa mattina è stata presentata dal questore,  Giancarlo Sant’Elia, ai dirigenti degli uffici della questura di Viterbo.

La dottoressa Angelo al termine del corso di formazione il 10 novembre 1993 è stata assegnata alla questura di Asti, dove ha diretto l’ufficio personale e l’ufficio Immigrazione per poi ricoprire l’incarico di vicedirigente  della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale.

L’11 dicembre 1995 è stata trasferita alla Questura di Lucca  come Vice Dirigente della Squadra Mobile e Dirigente dell’Ufficio Minori assumendo poi  in quella sede l’incarico di dirigente dell’Ufficio Personale, dell’Ufficio Prevenzione Generale e della Divisione  Polizia Amministrativa e Sociale.

Il 12 gennaio 2000 è stata trasferita alla Questura di Livorno ove ha diretto l’Ufficio del Personale  e nel  2002  alla Questura di Cagliari ove   ha ricoperto gli incarichi  di reggente della Divisione Polizia Anticrimine e di Dirigente dell’Ufficio Personale.

Nel 2006 viene trasferita  alla Questura di Napoli  assumendo  diversi  incarichi all’Ufficio Personale  e  alla Divisione Polizia Amministrativa quale  dirigente in via di supplenza.

Promossa primo dirigente della Polizia di Stato nel 2015, la dottoressa Angelo è stata assegnata alla Questura di Isernia come Dirigente della Divisione Anticrimine per poi ricoprire dall’aprile scorso l’incarico  di Vicario del Questore di  Grosseto.




Viterbo, 34enne maltrattata e minacciata dal compagno e dal padre del compagno

VITERBO – Nella mattina del primo dicembre, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, gli uomini della polizia di Stato della squadra mobile della questura di Viterbo, insieme al personale del corrispondente ufficio della questura di Roma, hanno proceduto ad eseguire la misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, a carico di un cittadino italiano di 45 anni, residente a Viterbo ma di fatto domiciliato a Roma, nonché a carico del padre, 75enne residente in provincia di Roma.

“Il 45enne  – si legge nella nota della questura – è indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, commesso nei confronti della compagna, italiana di 34 anni residente a Viterbo.  Il padre risulta, invece, indagato per i reati di atti persecutori e diffamazione, sempre commessi nei confronti della stessa donna, la compagna del figlio”.

Per il più giovane dei due indagati il Gip ha anche disposto, sulla base di quanto previsto dalla Legge di Riforma “Codice Rosso”, l’applicazione del sistema di controllo a distanza – braccialetto elettronico – che determina l’attivazione di un alert direttamente collegato alla centrale operativa 113 qualora l’indagato si avvicini in maniera indebita alla parte offesa, dotata a sua volta di ulteriore strumento elettronico.

Questa innovazione tecnica è stata, infatti, introdotta con la specifica finalità di operare un più incisivo e puntuale controllo, meglio tutelando quindi l’incolumità della vittima del reato.




Sobria cerimonia per l’insediamento del questore Giancarlo Sant’Elia

VITERBO – Giancarlo Sant’Elia, dal 1° novembre scorso, ha preso il posto di Massimo Macera, che è andato a svolgere la funzione di Questore di Parma.
In occasione dell’insediamento, in Questura, si è svolta in modo sobrio per le misure di contenimento dell’epidemia in atto, la cerimonia commemorativa dei Caduti della Polizia di Stato.
Il Questore SANT’ELIA è nato a Napoli il 01/12/1959 ed ha conseguito nel 1984 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli.
Entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel Marzo 1986, dopo la frequenza del corso di formazione, viene destinato al Reparto Mobile di Bologna, ove permane fino al 1988, allorchè viene trasferito presso la Scuola Allievi Agenti di Roma.
Nel 1991 viene trasferito presso la Questura di Roma, ove permane fino al 2005. In questo periodo dirige diversi Commissariati Sezionali della Capitale, maturando una importante esperienza nella gestione dell’Ordine Pubblico.
Nominato Primo Dirigente, nel 2005 viene trasferito alla Questura di Perugia, ove assume la Direzione della Divisione Polizia Anticrimine, prima di rientrare nella Capitale, nel 2007, per assumere la Direzione di diversi Commissariati Circoscrizionali e Distaccati.
In tale veste, si occupa della organizzazione e della direzione in prima persona di moltissimi grandi eventi, anche di portata internazionale, che si svolgono sul territorio della città e della Provincia di Roma.
Nel 2016, viene trasferito presso l’Ispettorato “Vaticano”, ove si occupa dei servizi di scorta e sicurezza al Santo Padre, soprattutto fuori dallo Stato Vaticano, sull’intero territorio nazionale.
Promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato nel 2019, viene assegnato al Compartimento della Polizia Stradale “Trentino Alto Adige – Belluno”.

 




Questura di Viterbo, proroga scadenza licenze di pubblica sicurezza

VITERBO – La normativa relativa al Covid-19 ha inciso anche sulla durata dei provvedimenti amministrativi durante l’epidemia, prorogando la loro scadenza fino alla cessazione dello stato di emergenza.
La rimodulazione poi del “termine dello stato di emergenza” fino al 15 ottobre prossimo comporta, conseguentemente, che le autorizzazioni e le abilitazioni assoggettate alla legislazione di pubblica sicurezza, scadute tra il 31 gennaio e il 31 luglio scorso, conservino la loro validità per i 90 giorni successivi a tale data e vengano quindi a scadenza il prossimo 13 gennaio 2021.
Riepilogando, la validità di tutte le licenze di pubblica sicurezza (porto d’armi per uso caccia, porto d’armi per uso sportivo-tiro a volo e porto d’armi per difesa personale), scadute o in scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020, sarà prorogata fino al 13 gennaio 2121.