Mancata raccolta dell’umido nelle campagne Montaltesi

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Brancoliamo ancora nell’umido! A più di 3 mesi dall’insediamento dell’Amministrazione comunale, come Orizzonte, vogliamo ritornare su un argomento per noi molto importante e che la giunta a guida Sergio Caci non ha voluto affrontare, nonostante le numerose segnalazioni. Stiamo parlando della gestione della raccolta differenziata, in particolare della mancata raccolta dell’umido nelle zone di campagna. Scorrendo il programma della lista “Idee in Comune”, a pagina cinque, viene data molta importanza alla raccolta dei rifiuti con iniziative e progetti lodevoli riassunte nelle 4R: Riduzione, Riutilizzo e Riciclo dei rifiuti nonché il Rispetto delle Normative. A nostro avviso andrebbe aggiunta una quinta R, quella della Raccolta dell’Umido nelle Campagne. Servizio quest’ultimo assente nonostante i cittadini residenti nelle periferie di Montalto e Pescia paghino le tasse comunali come tutti.

Ci chiediamo se sia giusto che chi abita in campagna debba pagare come chi riceve un servizio a loro negato. In passato è stato risposto che ci sono le compostiere dove trasformare l’umido in compost. Questa, però, non è una soluzione valida per tutte le realtà. Infatti, chi vive in periferia, non sempre dispone di un terreno dove disporre la compostiera e, nel caso fosse possibile metterla nelle vicinanze dell’abitato, resterebbe il problema del cattivo odore della fermentazione e maturazione del compost . Un altro problema, inoltre, sono gli animali selvatici che vengono attirati da questi rifiuti, come anche ratti e serpenti. Infine la trasformazione di rifiuti come le ossa non sono facilmente degradabili nel breve periodo.

Vorremmo sapere qual è il pensiero del Sindaco e dei suoi consiglieri riguardo questa problematica e chiediamo se sia possibile intervenire per sanare questa problematica discriminatoria. Come Orizzonte non possiamo accettare di vedere cittadini che pagano le tasse andare a fare buche x i terreni dove smaltire quello che non viene raccolto.

Confidiamo che questa Amministrazione, a differenza della precedente, non faccia distinzione tra cittadini di serie A e di serie B. Orizzonte si rende infine disponibile nel caso l’amministrazione voglia un incontro diretto con i suoi rappresentanti per parlare di questa problematica”.

Sebastiani Stefano

Segretario regionale Orizzonte




Estendere la raccolta dell’umido anche alle campagne: la proposta di Orizzonte Lazio per Montalto e Pescia Romana

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Purtroppo, sostiene Stefano Sebastiani, Segretario regionale di Orizzonte, la raccolta dell’umido non è stata pensata bene. Quest’estate i ristoratori di Marina di Montalto si sono trovati in forte disagio, costretti a lasciare sacchi di materiale deperibile sotto il sole all’esterno dei locali con relativo “odorino” che si diffondeva per il lungomare facendo storcere le narici dei turisti. Anche nelle campagne la situazione è drastica. Infatti qui non viene effettuata nessuna raccolta dell’umido. Alla domanda del perché non avvenisse il ritiro, come invece viene fatto nelle zone centrali del paese, la risposta è stata il consiglio di scavare buche nel giardino o nel proprio campo o, in alternativa, comprare delle galline. Come se le galline fossero dotate di denti atti alla triturazione di ossa e lische. Il problema peggiora in estate quando anche i turisti si trovano a vagare per il paese non sapendo dove gettare l’umido e l’indifferenziata. Come biasimarli quando esprimono pareri del tipo “ma chi cavolo vi amministra” o “peggio del terzo mondo”. Perché si fa di tutto per cacciare i turisti invece di fornirgli dei servizi? Possibile che l’unica soluzione che questa amministrazione sa proporre è qualcosa che forse aveva validità 50 anni fa? Non tutti hanno giardini che si prestano ad essere bucherellati come immagina chi amministra il Comune, né il compostaggio risolve il problema di quei materiali a lenta deperibilità come le ossa. Figuriamoci la possibilità di tenere le galline. Eppure i cittadini pagano le tasse. Per quanto riguarda la mancanza di cassonetti adibiti alla raccolta dell’umido sarebbe facilmente risolvibile adottando misure che altri comuni turistici hanno adottato. Sempre riguardo al compostaggio, se proprio non c’è alternativa, si potrebbe pensare per chi lo fa ad una riduzione delle tasse come avviene già in molti comuni, garantendo comunque un minimo di ritiro del materiale a lunga deperibilità. Un’altra ipotesi è quella di creare a Pescia Romana una isola ecologica dove poter smaltire anche l’umido. Orizzonte, che è nuovo partito di livello nazionale che nasce “dal basso” e vuole camminare con la gente comune, partirà a breve con una raccolta firme tra i cittadini in cui chiederemo che l’Amministrazione estenda la raccolta dell’umido anche nelle campagne o in alternativa si muova per facilitare e rendere meno gravoso il problema. Non vorremmo arrivare al punto tale da promuovere un “umido-day” dove indicheremo ai cittadini di portare l’umido in piazza del comune o davanti alle abitazioni di vicesindaco e assessori. Il fatto che gli abitanti delle periferie di Montalto di Castro e Pescia Romana siano trattati come cittadini di serie B deve cessare”.