Elezioni, Ciambella presenta la sede del comitato con Grippo, Raffaelli e Sterpa: “Chi sceglie noi sceglie la concretezza”

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Questo pomeriggio alle ore 18 la candidata al collegio uninominale del Lazio 2 nella lista di Azione- Italia Viva Luisa Ciambella ha inaugurato la sede del suo comitato, a piazza del Teatro, vicino alla farmacia insieme a Mario Raffaelli, candidato al proporzionale e già sottosegretario,  il prof. Alessandro Sterpa, candidato al senato uninominale e Valentina Grippo, candidata alla Camera dei deputati. “Quando un partito diventa solo gestione di potere a noi non interessa”- ha esordito Ciambella facendo riferimento al Pd, da cui lei ha preso le distanze per partecipare alle comunali con le due liste civiche “Per il bene comune” e “Viterbo la splendida”. “Era ora di trovare una casa per le nostre battaglie (acqua, ambiente) e contro le ingiustizie di una politica trasversale. Ho riflettuto molto quando mi è stato chiesto di candidarmi con Calenda, ma dal momento in cui siamo stati scelti vuol dire che questo progetto ha un orizzonte diverso e per questo ho aderito. Ci sono aspetti diversi, ma sappiamo che c’è la concretezza di base, che è mancata alla politica. Il fatto che oggi siete qui così numerosi vuol dire che questa percezione l’avete avuta. Oggi siamo di fronte ad un percorso di responsabilità che oltre al gruppo che si è visto ha ricevuto la partecipazione di tanti amici, socialisti, di Italia Viva”. Ciambella ha poi spiegato come il programma di Calenda abbia al centro l’istruzione e la sanità. “Siamo il paese delle follie, ma anche delle responsabilità – ha sottolineato – Questo è il momento più basso della storia repubblicana. Chi sceglie noi sceglie la concretezza e di lasciare a casa il politichese. Bisogna dare risposte con soluzioni tecnicamente sostenibili per risolvere il problema energetico e aggiustare la sanità: assumere medici che mancano, ma abbiamo tanti giovani che vorrebbero entrare a Medicina e poi non passano i test.  L’equilibrio e la concretezza di questo gruppo è l’unica possibilità per questo Paese. La rigenerazione della politica deve partire dal basso. Il mondo reale lo possiamo rappresentare solo noi. Il problema delle bollette dipende anche da questo voto, aggregando le persone di responsabilità”. Ha preso, quindi, la parola Raffaelli che ha spiegato come si debba puntare in primis su quella fetta di persone che non andranno a votare. “Il vero pericolo è la ripetizione dello stesso copione. Pensate che questo centrodestra può rispondere ai vari problemi quando loro stessi sono divisi su molte questioni? Ciò vale anche per il centrosinistra. Dobbiamo capire che non solo la ripetizione del vecchio stanchi, ma questa volta proprio non possiamo permettercelo più. C’è crisi economica, pandemica, ambientale e crisi della sicurezza e per rispondere a tutto ciò c’è bisogno di una classe dirigente che si fa sentire nel mondo e noi avevamo Draghi per questo, ma è stato cacciato. Questo nostro polo deve diventare un progetto politico nel lungo periodo e questo sarà possibile anche grazie alla qualità dei nostri candidati”. Il prof. Sterpa, insegnante di diritto all’ateneo viterbese ha precisato. “Noi ci troviamo come forza politica ad offrire soluzioni di merito. L’azione di Draghi è l’avvio di un metodo di gestione del cambiamento veloce, rapido. Ci sono due strade: quella percorsa dai sovranisti–populisti, quella cioè della paura e poi c’è la strada degli altri, la nostra. Noi siamo quelli che davanti al cambiamento dicono che sì c’è un rischio, ma come dal cambiamento si possa trarre anche innovazione. Il tema energetico, ad esempio, va accompagnato con le imprese che su quelle energie tradizionali hanno fatto ricchezza. Questa è una campagna in cui i temi di merito possono fare la differenza. Draghi, quindi, non solo è una persona, ma un metodo. Sto preparando il primo disegno di legge che chiamerò  delle giovani generazioni. Una parte del reddito di cittadinanza dovrebbe andare ai cittadini che fanno i percorsi di formazione come  a coloro che stanno in regola con gli esami. Hanno diffuso l’idea che si possa stare senza fare niente”. Hai poi evidenziato l’articolo 4 della Costituzione in cui tutti siamo chiamati a concorrere allo sviluppo naturale o spirituale della nazione. “Questa è la lista della competenza e della caparbietà”- ha concluso. Infine, è stata la volta di Valentina Grippo, ma prima Ciambella ha posto la questione  della presenza di un volantino del Pd all’interno di una busta inviata all’estero per votare: “Una mia amica in Inghilterra ha ricevuto il plico dal consolato italiano con questo volantino”. “E’ una cosa che va sicuramente attenzionata” ha detto Grippo, che ha poi proseguito: “Solo la portavoce nazionale di Azione ed ero con Calenda due anni fa agli albori della costituzione di Azione. Sono stata anche con Renzi alle prime primarie nel Lazio. Sono sempre stata in prima linea. Parto dal motivo per cui siamo qui: sono stata tra quelli del faticoso lavoro di composizione delle liste del terzo polo a livello nazionale. Noi non volevamo votare a settembre, c’era uno dei migliori italiani al Governo e che stava rimettendo in sesto la macchina Italia, ma hanno interrotto questo percorso, mettendo a rischio il nostro Paese. Il 25 settembre dobbiamo dire a queste persone che non ci rappresentano”. La Grippo ha poi spiegato come abbia dovuto comporre la squadra in 3-4 giorni. “Conoscevo Mario e ad un certo punto mi è arrivato il nome del prof. Sterpa. Bisogna avere un target alto nella vita. Io ho fatto tutti gli step amministrativi ed oggi se vado a fare una legge dello Stato so come scriverla. Ho pensato di coinvolgere Luisa perché la considero una persona che se ci si mette va avanti come un treno. Lei mi ha detto dammi 24 ore e dopo poche ore ha accettato. C’è qui una sede, uno spazio fisico, c’è la sua credibilità, la sua reputazione. La sfida di Luisa è complessa. Siamo per lo sviluppo, siamo contro il reddito di cittadinanza che non sia finalizzato al lavoro, perché questo è diseducativo per i nostri figli. Questo è lo stato etico e responsabile che costituiremo. Mettetevi al lavoro con noi, basta solo una croce al nostro simbolo”. L’incontro si è concluso con un brindisi finale.




Cultura, progetti e identità nazionale al centro dell’incontro promosso da Azione, Calenda e Italia Viva

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Sabato 10 settembre, alle ore 19,30, al teatro Bistrot di via Cavour, si è svolto l’incontro “La cultura per l’Italia, sul serio”, promosso da Azione, Calenda, Italia Viva.
Sono intervenuti: Valentina Grippo, Filippo Rossi, Mario Raffaelli, grande esperto di politica internazionale, il prof. Alessandro Sterpa, docente di diritto istituzionale all’Università della Tuscia. L’avv. Giacomo Barelli ha presentato i relatori, sottolineando l’importanza del prestigioso curriculum dei candidati del terzo polo. Filippo Rossi, candidato al Senato in seconda posizione, ha sottolineato di esser entrato da poco in Azione, ma ha dichiarato di essersi sentito subito a casa, soprattutto quando si parla di investimenti su cultura, formazione, ricerca, università per costruire un’Italia del futuro.
“Senza questi investimenti l’Italia non sarà più tale. – ha ribadito Rossi – Per costruire l’identità di un Paese bisogna investire sulla cultura. Noi di Azione siamo gli unici a fare questo discorso politico. Noi, anche per questo, stiamo crescendo ogni giorno nei sondaggi”. Il prof. Alessandro Sterpa, candidato al Senato, ha parlato del grande privilegio di chi insegna. “I temi della cultura sono al centro del cambiamento – ha evidenziato – La cultura è la coscienza del proprio io. Abbiamo corsi di laurea ancora legati alla professione, invece sarebbe necessario leggere il mondo ed essere aperti alla trasformazione dei modelli di formazione. Il nostro è il voto del cambiamento”. Sul reddito di cittadinanza dice che è inaccettabile che il sussidio venga dato a chi non contribuisce allo sviluppo della nazione. Richiama quindi l’art. 4 della Costituzione, che traccia l’idea di un Paese che aiuta i bisognosi, ma che deve anche incentivare il merito e l’impegno. Mario Raffaelli, candidato alla Camera dei Deputati, ricorda l’importanza dell’identità del Paese, paragonando l’Italia agli altri Stati europei. “Noi abbiamo avuto una storia caratterizzata da cambiamenti per implosione, ma il nostro secolo è andato verso un processo di ignorantizzazione.”
Ricorda poi alcuni interventi importanti che fece alla Camera durante il governo Amato, parlando dell’importanza della transizione, contro l’implosione, per un sistema politico nuovo ed efficiente. Alla prima repubblica fatta di ladroni, alla seconda fatta da escort e festini, dobbiamo aggiungere una terza repubblica fondata sulla cultura e sull’identità nazionale.”.
Ha concluso l’incontro Valentina Grippo, candidata alla Camera dei Deputati: “Sarebbe necessario superare la litigiosità nei dibattiti perché è tanta e tale la responsabilità che abbiamo ora  (a causa del Covid, della guerra, delle imprese che chiudono) di ricostruire il Paese rimboccandoci le maniche grazie anche alle risorse europee da usare al meglio. Ci piacerebbe lasciare un’Italia che ha la possibilità di scegliere”

. Ha parlato anche della Macchina di Santa Rosa, dell’importanza di mantenere vive le tradizioni e della presa di coscienza di formare insieme una nazione fondata sulla cultura. “Azione è il partito del merito e il presidenzialismo e la riforma istituzionale vanno spiegate bene alla cittadinanza” ha ribadito con decisione Giacomo Barelli.