Redditi, Viterbo al 72° posto, Lupidi (CNA): “Le istituzioni partano da qui per sviluppare strategie di crescita”

VITERBO – “Non è una situazione lusinghiera, ma può essere lo spunto per fare qualche passo in avanti. Si guadagna poco, anche se nel Lazio c’è chi sta peggio. Nella provincia di Viterbo il reddito disponibile pro capite delle famiglie è di appena 18.872,10 euro, che colloca la Tuscia al 72° posto su 107 province”. È il commento del segretario della Cna di Viterbo e Civitavecchia, Attilio Lupidi, su quanto emerge dall’analisi di Unioncamere – Centro studi Tagliacarne sul 2023. E se si guarda all’incremento nell’arco 2021-2023 va anche peggio, perché qui la posizione è la numero 79.

A guidare la classifica italiana è Milano, con 34.885,27 euro: quasi il doppio di Viterbo. La media italiana è di 22.358,58 mentre quella del Lazio è leggermente superiore e pari a 23.348,11. Entrambe risultano quindi ampiamente superiori a quella della Tuscia. Il traino a livello regionale è ovviamente Roma: la Capitale si attesta in Italia all’11° posto con 25.507,93 euro. Con i suoi 18.872,10 Viterbo nel Lazio è seconda, seguita da Latina (18.033,79 euro e 75° posto nella classifica nazionale), Rieti (16.619,08, 89°) e Frosinone (15.358,18, 102°).

L’analisi mette in luce anche la variazione percentuale del reddito disponibile pro capite delle famiglie tra il 2021 e il 2023. Qui la piazza numero 79 di Viterbo è dovuto a un incremento del 10,6%, laddove la media in Italia è dell’11,6 e nel Lazio del 9,8. Guardando solo alla regione, guida Frosinone con l’11,25 (66° posto in graduatoria nazionale), poi leggerissimamente sopra la Tuscia c’è Rieti con il 10,61 (78°), quindi Latina con il 10,36 (84°), chiude Roma con il 9,48 (94°).

“Il 72° posto della Tuscia su 107 province in base al reddito disponibile pro capite delle famiglie – dice Lupidi – può essere interpretato in diversi modi. Da un lato, si tratta di una posizione medio-bassa, il che potrebbe indicare che molte famiglie affrontano difficoltà economiche rispetto ad altre aree del paese. Questo potrebbe riflettere una serie di fattori, come l’occupazione, il costo della vita, o la presenza di settori economici che offrono salari più bassi”.

L’altra faccia della medaglia è questa: “Dall’altro lato – continua – è importante considerare che il reddito disponibile pro capite non è l’unico indicatore del benessere economico e sociale di una provincia. Viterbo, ad esempio, è conosciuta per la sua bellezza naturale, il patrimonio culturale e la qualità della vita, che potrebbero attrarre residenti e turisti nonostante un reddito pro capite inferiore”.

La posizione non eccellente in graduatoria, infine, “può spingere le autorità locali a implementare politiche economiche e sociali volte a migliorare la situazione economica delle famiglie, favorendo investimenti e iniziative che possano aumentare il reddito disponibile nel lungo termine”.

Tirando le conclusioni sull’indagine, “mentre il 72° posto indica delle sfide economiche – conclude Lupidi – offre anche l’opportunità per sviluppare strategie di crescita e miglioramento delle condizioni di vita per i residenti”.




Redditi dei politici di Viterbo: Emanuele Aronne il più ricco, seguito da Laura Allegrini e Chiara Frontini

di REDAZIONE-

VITERBO- Nel comune di Viterbo, i redditi dei consiglieri comunali e dei membri della giunta sono stati recentemente resi pubblici, rivelando un panorama variegato delle dichiarazioni fiscali relative al 2022. Al vertice della classifica dei più facoltosi c’è Emanuele Aronne, assessore all’Urbanistica, con un reddito complessivo di 404.665 euro. La sindaca Chiara Frontini segue con un significativo distacco, dichiarando 121.218 euro.

Laura Allegrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, risulta essere la consigliera comunale più benestante con un reddito di 115.782 euro. Altri membri del consiglio con redditi considerevoli includono Umberto Di Fusco (102.580 euro), l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Floris (101.634 euro), Pietro Maria Amodio di FdI (100.261 euro) e il presidente del consiglio Marco Ciorba (100.071 euro).

Tra gli esponenti dell’opposizione, spicca Alessandra Troncarelli, ex assessora regionale del Pd, con 84.469 euro, seguita dall’assessore Silvio Franco (75.227 euro) e dal capogruppo di Viterbo 2020 Giancarlo Martinengo (74.307 euro).

Altri redditi rilevanti comprendono l’assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi (64.844 euro), Alvaro Ricci del Pd (61.081 euro) e Simone Onofri di Viterbo 2020 (61.607 euro). Lina Delle Monache (Pd) e Paolo Moricoli (Viterbo 2020) dichiarano rispettivamente 56.096 e 50.679 euro.

Scendendo nella graduatoria, troviamo l’assessora al Bilancio Elena Angiani (47.049 euro) e la collega ai Servizi Sociali Patrizia Notaristefano (46.475 euro). Tra i consiglieri con redditi più bassi si annoverano Francesco Buzzi (43.380 euro), Letizia Chiatti (37.913 euro) e altri che si attestano intorno ai 30.000 euro.

I redditi più bassi, sotto i ventimila euro, appartengono ad Antonella Sberna (16.990 euro), Daniele Rossi (15.763 euro), Alessandra Purchiaroni (14.749 euro) e altri ancora.

Unica assenza notevole è quella di Vittorio Sgarbi, neo-nominato assessore, i cui redditi non sono ancora stati pubblicati.




Prefettura di Viterbo: “Obbligo anche per i titolari di cariche elettive presso enti, istituti e società di enti, di rende nota propria situazione patrimoniale e reddituale”

VITERBO- La Prefettura di Viterbo comunica quanto segue: “La legge 5 luglio 1982, n. 441 ha introdotto l’obbligo, anche per i titolari di cariche elettive presso enti, istituti e società di enti, di rendere nota la propria situazione patrimoniale e reddituale al fine di portarla a conoscenza dei cittadini.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha diramato il bollettino riportante i predetti dati relativi all ‘anno 2022 (redditi 2021).
Gli stessi sono disponibili alla consultazione presso l’Ufficio di Gabinetto di questa Prefettura. Chiunque ne abbia interesse potrà prenderne visione ed altresì, ove richiesto, estrarne copia cartacea o elettronica, previo appuntamento”.