Incendio in un ristorante di piazza della Morte a Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- La squadra dei Vigili del fuoco della sede centrale di Viterbo è intervenuta in piazza della Morte, per un incendio all’interno di un ristorante. I vigili sono stati chiamati ad intervenire intorno alle ore 19. L’incendio ha coinvolto un forno al gas. Il locale era ancora chiuso al pubblico ed il personale all’interno ha tentato di estinguere l’incendio con gli estintori. La squadra dei vigili del fuoco ha poi finito il lavoro. L’incendio non ha provato danni alla struttura o ad altro materiale all’interno del locale.




Soriano nel Cimino, inaugurata la nuova gestione del ristorante “Taverna dei Frati”

SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Alla “Taverna dei Frati” cucina casareccia, si, ma senza penitenza. Firmato “Padre Priore”.
Con questo slogan sono stati riaperti i battenti ieri, 10 aprile, con signorile inaugurazione, di uno dei più caratteristici locali della Tuscia. Infatti trattasi di un ristorante pressoché unico, sia per la sua caratteristica strutturazione in peperino completato da alte colonne a crocera, e ubicato da un vasto salone terraneo con sale e salette disposte a galleria, che sicuramente soddisferà i desiderata di famiglie, privati, giovani e comitive. Il tutto confortato da un fornitissimo bar e una grandiosa cucina che, per le sue strutturazioni, desterà particolare interesse nel visitatore. Compresa la particolare enoteca scavata sulla viva roccia, da dove saranno esposti con sfoggio i vini più pregiati e prelibati. A completare l’opera, un grande piazzale esterno in bollettonatura di peperino, che offrirà al visitatore una stupenda visione panoramica da dove verranno organizzati intrattenimenti musicali, serate di cene con delitto e danzanti, piano bar.
Un grandioso doppio parcheggio poi, permetterà una comoda sosta. Di questa grandiosa opera, da cui la Perla dei Cimini trae particolare vantaggio da ben 50 anni per il richiamo e la valorizzazione del turismo, va attribuito il merito originario al nostro concittadino Dott. Carlo Pennazzi, che all’epoca (siamo nell’ottobre del 1972), senza lesinare nell’ingente spesa sostenuta, volle dare l’attestazione di affetto alla sua città natale. Come all’ora, anche oggi i cittadini e le personalità presenti all’inaugurazione, si sono potuti rendere conto che sono esistiti sorianesi con la “S” maiuscola. Questa volta gli onori di casa sono stati fatti dal nipote di Carlo Pennazzi, il sorianese Sebastian Serafini che per l’occasione, a nome di tutta la famiglia Pennazzi e Siena ancora oggi titolare dell’immobile, ha simbolicamente preso in consegna il testimone dell’amato nonno. Hanno tagliato il nastro la figlia ed il genero del “Sor Carlo Pennazzi”, cioè la Signora Maria Grazia ed il Dott. Siena Tarcisio. Ospiti d’eccezione Sua Eccellenza il Prefetto di Viterbo Dott. Giovanni Bruno; dal Vaticano, l’Arcivescovo Mons. Claudio Maria Celli, che ha provveduto alla benedizione del locale, ed il Rettore dell’Accademia Internazionale Mauriziana, nonché Accademico della Cucina Italiana, il Duca Dott. Fabrizio Mechi di Pontassieve; il Sindaco di Soriano Dott. Roberto Camilli; il Comandante della locale Stazione CC Luogotenente Paolo Lonero. Ad allietare la circostanza sono state dapprima le note della Banda Musicale di Soriano, e poi le stupende strofe in dialetto sorianese declamate da Caterina Pandimiglio. Corollario più che perfetto l’ottima cucina dei nuovi gestori Antonio e Maurizio, cui va il plauso di aver investito tempo e non poche risorse pur di riportare la Taverna dei Frati agli onori di un tempo, che di sicuro non tarderanno a venire. Ed allora non resta che dire “benvenuti alla Taverna dei Frati”.



A Bassano in Teverina il nuovo ristorante di Salvo Cravero

BASSANO IN TEVERINA ( Viterbo) – Lo chef Salvo Cravero ha oggi un ristorante che porta il suo nome. Il Salvo Cravero Ristorante aprirà il 13 aprile 2022 a Bassano in Teverina e sarà il cuore pulsante dell’Olivo Country Club (in Via di Pantanetta), il progetto di Alessandra Boselli che punta a creare un vero salotto di campagna.

La collaborazione tra la struttura bassanese e Cravero nasce dalla condivisione di un’idea: esaltare il sapore della campagna della Tuscia nelle sue varie declinazioni, dando rilievo alle materie prime, al gusto, all’eleganza e all’accoglienza, tenendo sempre presente la cura della convivialità. Per questo Salvo Cravero ha elaborato un menù ispirato ai colori e ai sapori della terra, senza dimenticare un’eco di quel mare di ere geologiche lontane che ancora oggi lascia tracce fossili sul terreno. Una cucina che va all’essenza del gusto e trova la sua cifra stilistica nel gioco consapevole degli accostamenti e in una morbida armonia.
Dopo essersi diplomato all’alberghiero di Termoli (CB), Salvo Cravero ha mosso i primi passi in cucina, scalando le posizioni con determinazione fino a diventare capo partita al Grand Hotel Salus di Viterbo. Si trasferisce poi tra i fornelli dello storico ristorante romano Le Sans Souci (1 stella Michelin), dove lavora con lo chef Patrice Guillet del vivaio Bocuse. Successivamente entra come chef a L’Antico Bottaro, sempre a Roma. L’incontro con Sara Perelli, la sua compagna, lo spinge a tornare nella Tuscia, a Vetralla, per aprire L’Etoile, un ristorante gourmet che trova subito spazio su tutte le principali guide. Dopo la conclusione di questa esperienza viene assorbito dalle consulenze e dalla didattica, insegna in diverse scuole di cucina e presso la Gambero Rosso Academy. Incaricato da Alitalia, ora ITA Airways, di curare il menù per la prima classe “Magnifica“, nel 2019 è stato anche nominato Ambasciatore del gusto DOC Italy.
Per orari di apertura e ulteriori informazioni: www.olivocountryclub.it – info@olivocountryclub.it – tel. 0761.407253.



Carenze igienico sanitarie e strutturali, chiuso ristorante

VITERBO – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Viterbo e alla A.S.L. di Viterbo, hanno effettuato una serie di controlli a ristoranti della zona, riscontrando in un locale ristorante importanti carenze igieniche, sanitarie e strutturali, tali da imporre la chiusura a tempo indeterminato dell’attività di ristorazione e del locale oltre ad elevare una sanzione di 1000 euro.




“Mi piacerebbe aprire un ristorante nella Tuscia”

TARQUINIA (Viterbo)  – “Mi piacerebbe aprire un ristorante nella Tuscia”. Andrea Selvaggini, 25enne di Tarquinia, chef stellato, con esperienze in Francia, Italia, Spagna, Messico, Lussemburgo e Norvegia, svela il suo futuro ne “Le interviste al Gravisca”.

“La passione per la cucina – ammette il giovane chef tarquiniese – mi è stata tramandata da mia nonna. Sin da piccolo sono rimasto affascinato dai piatti genuini, dai prodotti del nostro territorio, dalla pasta fatta in casa. Così, dopo aver completato gli studi scientifici, mi sono iscritto all’accademia Boscolo di Tuscania. Terminato lo stage ho preso la macchina, sono partito, direzione Francia, nel nord del paese, cercando lavoro. All’inizio non è stato facile in quanto oltre ad aver appena iniziato la professione mi scontravo spesso con i miei colleghi di cucina francesi i quali mi ostacolavano in tutto. A partire dalla comunicazione: io usavo l’inglese, loro il francese. Nonostante ciò, dopo pochi mesi, al “bullo di cucina” non è stato rinnovato il contrato mentre io sono stato promosso al suo posto. Una bella rivincita”. Dopo aver fatto palestra oltralpe, in Spagna (Quique Dacosta), in Messico (Quintonil), con un passaggio anche da Pascucci al Porticciolo (Fiumicino) Andrea ha scelto di temprarsi le idee al freddo di Oslo, precisamente al Maemo, il primo ristorante norvegese: già a 23 anni ricopriva il ruolo di junior sous chef. “In Norvegia mi trovo benissimo – aggiunge Andrea – ci sono tante opportunità però il mio cuore batte per Tarquinia e la Tuscia in generale. Mi piacerebbe ritornare per aprire un ristorante. Insieme alla mia compagna stiamo valutando se aprire un’attività in zona. Ci piacerebbe lavorare qui, ci piacerebbe creare nuovi piatti approfittando degli ottimi prodotti, delle eccellenze agricole del nostro territorio. Vedremo”.