Teatro di Roma, Rocca: “Mantenute promesse di stabilizzazione”

ROMA- «Grazie all’emendamento approvato ieri in Parlamento, dopo dieci anni finalmente arriva il via libera alla stabilizzazione dei lavoratori precari del Teatro di Roma. Avevamo promesso che la Regione Lazio si sarebbe impegnata per arrivare a dare sicurezza e prospettiva alle famiglie dei dipendenti del Teatro di Roma e lo abbiamo fatto. La Giunta Regionale ha stanziato le risorse necessarie e ha avviato una proficua collaborazione istituzionale con il governo, il Parlamento, il Comune di Roma Capitale, il presidente del Teatro di Roma Siciliano e il direttore artistico De Fusco. Ringrazio per l’impegno il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, con il quale fin da subito abbiamo lavorato per arrivare a questo risultato che restituisce dignità ai lavoratori del Teatro di Roma dopo dieci vergognosi anni di incertezza. Sull’occupazione e sulla serenità delle famiglie non devono esistere bandiere politiche e la Regione Lazio è orgogliosa di aver fatto fino in fondo la propria parte mantenendo gli impegni presi».

Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca




Il Presidente Rocca proroga l’incarico per Commissario e Sub Commissario «Continueremo a lavorare per promuovere lo sviluppo industriale del Lazio»

Pubblicato sul Burl di questa mattina il decreto del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, con cui ha prorogato per un anno l’incarico di Commissario del Consorzio Industriale del Lazio al prof. Raffaele Trequattrini e l’incarico di Sub Commissario del Consorzio Industriale del Lazio a Riccardo Roscia.
«Accolgo con profonda gratitudine la proroga del mio incarico di Commissario del Consorzio Industriale del Lazio – ha affermato il prof. Raffaele Trequattrini – Questa conferma rappresenta un riconoscimento dell’impegno e del lavoro svolto nel primo anno di attività, durante il quale abbiamo avviato numerose iniziative volte allo sviluppo e all’ammodernamento delle aree industriali del Lazio. In particolare, ci siamo concentrati su interventi infrastrutturali, promozione dell’innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e supporto alle imprese locali. Tutte queste attività sono state portate avanti in sinergia e in piena collaborazione con la Regione Lazio e con l’Assessorato allo Sviluppo Economico, la cui presenza costante è stata decisiva per il raggiungimento dei risultati ottenuti. Un lavoro di squadra che ha visto anche una proficua collaborazione instaurata con la Commissione Sviluppo Economico del Consiglio regionale del Lazio, e in particolare con il Presidente Enrico Tiero e il Vicepresidente Daniele Maura, con i quali si è costruito un rapporto di confronto aperto, costruttivo e orientato alla crescita del sistema produttivo regionale. Un ringraziamento sentito va anche alla Direzione generale del Consorzio e a tutta la struttura, il cui impegno quotidiano ha reso possibile il raggiungimento di risultati concreti. Il lavoro svolto finora è stato, e continuerà ad essere, il frutto di una squadra coesa, competente e motivata. In quest’ottica è stato fondamentale mantenere un dialogo costante con i soci del Consorzio e con tutti gli stakeholder di riferimento: ascoltare, incontrare e confrontarsi con chi opera quotidianamente sul territorio è stato, e continuerà ad essere, uno dei cardini della nostra azione. Un sincero ringraziamento al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e al Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, per il rinnovo della fiducia e per il sostegno convinto al percorso di rilancio e valorizzazione del sistema consortile. Guardiamo al futuro con determinazione, consapevoli che la crescita del Lazio industriale passerà attraverso quattro assi strategici: valorizzazione degli asset del Consorzio nella prospettiva della transizione energetica; attrazione degli investimenti attraverso il miglioramento dei servizi e il recupero dei siti dismessi; interventi infrastrutturali mediante la realizzazione di opere strategiche capaci di generare valore duraturo per il territorio; piena sostenibilità economico-finanziaria per i conti dell’Ente. Sarà proprio su queste linee d’indirizzo che si concentrerà l’impegno dei prossimi mesi, con l’obiettivo di costruire un Consorzio sempre più moderno, efficiente e vicino alle esigenze del sistema produttivo regionale».
«È un onore poter continuare a contribuire a un progetto strategico per lo sviluppo e la competitività del nostro territorio – ha aggiunto il Sub commissario del Consorzio Industriale del Lazio, Riccardo Roscia – Anche in questa nuova fase, il mio impegno sarà massimo, nella consapevolezza dell’importanza di proseguire un lavoro fondato sulla responsabilità, sull’ascolto e sulla concretezza. In tal senso, sarà fondamentale il lavoro di squadra che continuerò a portare avanti, in piena sintonia e collaborazione, con il Commissario Raffaele Trequattrini, con cui condivido una visione improntata all’efficienza, all’innovazione e alla valorizzazione delle risorse locali. Un ringraziamento lo rivolgo al Presidente Rocca e alla Vicepresidente Angelilli per la fiducia che hanno deciso di accordare».




Il presidente della Regione Lazio, Rocca alla cerimonia per il 52esimo anniversario della strage di Primavalle

ROMA- Roma ricorda con commozione Stefano e Virgilio Mattei, due giovani vite spezzate in una tragedia che ha segnato profondamente la nostra città. “È dovere di tutti custodire la memoria di quel dramma, rifiutando ogni forma di odio e violenza politica. In questo spirito voglio anche ricordare il lavoro di Walter Veltroni, che da Sindaco seppe promuovere un percorso di riconciliazione e memoria condivisa, fondamentale per una città più unita e consapevole. Roma non dimentica”. Così il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca,  avvenuta nel cortile del palazzo in via Bernardo da Bibbiena, dov’è stato inaugurato un murale dedicato ai fratelli Mattei. Il “Murales per Stefano e Virgilio Mattei” è realizzato dall’artista Massimiliano Carli, conosciuto come Negus e sorge sulla facciata di un palazzo di proprietà dell’Ater, di fronte alla finestra della famiglia Mattei. L’opera nasce da una proposta di Stefano Oddo, capogruppo di Fratelli d’Italia del municipio XIV, in collaborazione con la Regione Lazio.

 




La Regione Lazio a New York, Rocca: “Talento e creatività più forti della

ROMA- Si è conclusa la prima delle tre giornate della missione della Regione Lazio a New York, guidata dal presidente Rocca. La delegazione, insieme con oltre 60 aziende e start up del territorio, ha fatto tappa al Brooklyn Navy Yard, uno dei luoghi simbolo dell’innovazione e della rigenerazione urbana di New York, e al New Lab, che accoglie alcune delle realtà più all’avanguardia nel campo della tecnologia e della sostenibilità. È stata una giornata particolarmente intensa di incontri con imprese, investitori e realtà internazionali, che ha offerto – e continuerà a offrire – alle aziende del Lazio presenti, nuove possibilità di scambio e sviluppo con importanti realtà imprenditoriali della grande mela. «Anche in un periodo di contrazione dei mercati globali, ci sono elementi che continuano a emergere senza ostacoli: il talento, la creatività, la capacità di innovare. Sono tratti distintivi dell’Italia, riconosciuti e apprezzati ovunque. Questa missione, che continuerà nei prossimi giorni, si inserisce nel percorso che vede il Lazio come “Regione d’Onore Niaf 2025”: un’opportunità preziosa per promuovere, anche oltreoceano, la visione, la forza e il potenziale del nostro territorio», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. La missione della delegazione del Lazio continua oggi al Civic Hall, all’interno del Centro di Tecnologia Civica e Innovazione Pubblico-Privato di NYC, per una discussione con gli investitori dell’ecosistema di New York.

A seguire, sempre oggi, la delegazione si recherà al Consolato generale d’Italia a New York, per un evento sull’Open Innovation nei settori strategici delle scienze della vita, della mobilità, delle tecnologie urbane e dell’aerospazio. Al termine dei lavori, il presidente Rocca terrà un punto stampa.

 




Sanità, Rocca: “Dispiaciuto per Francesca Mannocchi, liste d’attesa priorità assoluta”

ROMA- «Sono sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto a Francesca Mannocchi, così come lo sono ogni volta che accade ad un nostro cittadino un problema simile. L’errore di comunicazione che ha determinato questo intollerabile inconveniente è stato immediatamente corretto.

Il tema delle liste d’attesa non è solo al centro della mia agenda: è una priorità assoluta. Abbiamo raggiunto un livello di rispetto dei tempi che si avvicina al 96%, ma è proprio su quel 4% residuo che si concentra il mio impegno più profondo. Perché in quel 4% ci sono storie, persone, sofferenze. Non avrò pace finché la sanità pubblica del Lazio non garantirà a tutti, davvero a tutti, il diritto di essere curati senza sentirsi lasciati indietro». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.




Università, Rocca: “Con contributo alloggio Regione Lazio vicina a studenti”

ROMA- «Dopo il provvedimento sulle borse di studio, arriva un’altra misura a sostegno degli studenti del Lazio: tutti gli idonei sono vincitori del contributo Alloggi 2024/2025. A 3243 ragazze e ragazzi verranno erogate risorse, per un totale di 9 milioni di euro, così da poter contare su una soluzione abitativa nei pressi dell’università frequentata. Ringrazio l’Assessore Luisa Regimenti e il Presidente di DiSco Lazio, Simone Foglio, per mettere sempre al centro il diritto allo studio dei nostri giovani». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.




Sanità, presidente Rocca: “Concluso l’ampiamento del PS Santo Spirito”

ROMA– «Conclusi definitivamente il rinnovamento e l’ampliamento del pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito. Un’operazione strategica in questo Anno Santo: 1200 mq per accogliere al meglio i pellegrini e i cittadini. Consegnati gli spazi della sala ortopedica e della sala visita protetta, nonché la sala d’attesa esterna (30 mq) e quella per la breve osservazione con 10 posti letto dotati di tende elettriche finalizzate a garantire la privacy dei pazienti. Attivate anche 3 centrali di monitoraggio. Sono molto lieto di questi importanti e indispensabili lavori che rimarranno ben oltre il Giubileo, per garantire migliori servizi sanitari ai nostri cittadini e consentire agli operatori di lavorare in luoghi confortevoli e dotati di tecnologie all’avanguardia». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

 




Agesci, Rocca: “E’ una scuola di vita che forma cittadini responsabili”

ROMA- «L’Agesci lo scorso anno ha compiuto mezzo secolo. Per l’occasione dei suoi festeggiamenti insieme al suo presidente, Francesco Scoppola, ho partecipato alla presentazione del libro “Per strade non battute”. In questi cinque decenni, l’Agesci non è stata solo un’associazione: ha rappresentato una casa, una scuola di vita, un’opportunità per crescere come individui e come comunità. Attraverso l’avventura, il servizio, la fede e la natura, ha aiutato ragazzi e ragazze a diventare cittadini responsabili, con il cuore aperto agli altri e alla società». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

 




Strage di via Fani, Rocca: “Giorno crudele e drammatico”

ROMA- «In pochi minuti, quella mattina del 16 marzo 1978, cambiò il corso della storia politica del Paese. Un giorno crudele e drammatico, come anche gli altri 55 che videro il Presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, ostaggio e poi vittima delle Brigate Rosse. Ricordarne il rapimento e l’assassinio degli uomini della scorta, è un prezioso esercizio di memoria affinché anni duri e pesanti come il piombo non tornino mai più». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.




Niaf, Rocca: “Lazio, regione d’onore grande opportunità”

ROMA – «Il 2025 è un anno davvero straordinario per il Lazio: il Giubileo, l’Expo di Osaka e la Regione d’Onore alla Niaf. É una congiuntura importante. Riguardo alla Niaf, per noi questa collaborazione è una grande opportunità di promozione delle innumerevoli eccellenze del territorio, delle attività produttive e delle imprese che ci accompagneranno in questo eccezionale viaggio. Ma quello che mi colpisce di più è la grande eredità valoriale di questa organizzazione, il vero segreto del loro successo. Un altro elemento che mi emoziona particolarmente è l’opportunità che sarà data a tanti ragazzi, specialmente quelli meno fortunati, di conoscere i luoghi della loro storia familiare, grazie a viaggi appositamente organizzati. Sento molto la responsabilità di rappresentante al meglio questa Regione promuovendo, anche grazie alla Niaf, il turismo delle radici. Il Lazio offre meraviglie uniche, tutte da conoscere e riscoprire. C’è un potenziale che dobbiamo saper coltivare in questa relazione importante e pulita con gli italoamericani, fondata da una condivisione di principi e valori che formano la nostra comune identità». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.




Meloni, Rocca: “Piena solidarietà a Premier”

ROMA- «Alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprimo la mia piena solidarietà, unitamente a quella della Giunta regionale del Lazio, per l’ignobile episodio avvenuto al Carnevale di Poggio Mirteto in cui è stata bruciata la sua effigie. A Carnevale ogni scherzo non vale se lede la dignità e l’autorevolezza di chi, ogni giorno, lavora per il bene comune del Paese». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

 




Le Province del Lazio chiedono un incontro urgente al presidente Rocca per il ristori delle risorse impiegate per le funzioni conferite

VITERBO- Ieri mattina, il Presidente della provincia di Viterbo e di Upi Lazio, Alessandro Romoli, insieme ai Presidenti delle province di Frosinone, Latina e Rieti, ha sottoscritto una lettera indirizzata al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per richiedere un incontro urgente volto a definire un percorso condiviso per l’attuazione dell’articolo 3 della legge regionale 17/23.

Le Province del Lazio stanno collaborando con la Regione per dare attuazione alle disposizioni relative alla riallocazione delle funzioni non fondamentali, in risposta ai rilievi sollevati dalla Corte dei conti sul rendiconto 2022 della Regione. Tuttavia, le risorse stanziate risultano insufficienti a coprire il complesso dei fabbisogni finanziari certificati nei rendiconti provinciali.

“È necessario individuare al più presto un percorso che garantisca il pieno ristoro e un più generale riordino delle funzioni delle funzioni esercitate dalle Province per conto della Regione, per assicurare il buon funzionamento dei servizi essenziali ai cittadini e alle imprese del territorio”, ha dichiarato il Presidente Romoli.

Provincia di Viterbo




Sabatini (Fdi): “Ferma condanna per atto vandalico contro sede lista Rocca”

‘Esprimo la più ferma condanna per l’atto vandalico compiuto a Viterbo contro la sede della lista civica che fa riferimento al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e da questi recentemente inaugurata. Episodi del genere non possono non indignare chi concepisce la politica come un servizio per la comunità e le sedi dei partiti e dei movimenti come fondamentali presidi di democrazia e di libertà. Al presidente Francesco Rocca, alla consigliera comunale del gruppo “Per Il Bene Comune” Luisa Ciambella e ai militanti del Movimento esprimo la massima solidarietà, sperando che gli autori siano al più presto individuati”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini.




Regione, Regimenti: “Lazio tornato a correre grazie a buongoverno giunta Rocca”

ROMA- «Dopo due anni di governo di centrodestra, la Regione Lazio è tornata a correre su tanti fronti, dalla sanità alle infrastrutture, dal sociale alla sicurezza. Abbiamo raccolto una eredità complessa, ma con il Presidente Francesco Rocca e la squadra di governo regionale, senza aumentare la spesa pubblica ma anzi riducendo il debito, abbiamo messo in campo tante misure, penso ad esempio all’assunzione di 14mila nuovi professionisti della salute, la costruzione di nuovi ospedali, la riduzione delle liste di attesa, all’aumento delle prestazioni sanitarie, che stanno iniziando a dare risultati importanti. La serietà e il buongoverno della Giunta Rocca stanno rilanciando il Lazio, ora abbiamo tre anni per portare a termine quelle riforme che i cittadini aspettano da tempo». Così Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali, all’Università della Regione Lazio.

«Sul tema della Sicurezza la Regione Lazio è tornata di nuovo protagonista sostenendo i Comuni, le forze dell’Ordine e le Polizie locali con un investimento di oltre sei milioni di euro. Attraverso tre avvisi pubblici abbiamo distribuito risorse complessivamente a 262 Comuni ed Enti locali della Regione per il rinnovo del parco auto e moto delle Polizie locali, la partecipazione al corso professionalizzante per piloti di droni, progetti per la videosorveglianza e il recupero di aree degradate, riqualificazione di beni sottratti alla criminalità organizzata. Non abbiamo trascurato il diritto allo studio ampliando la platea dei beneficiari delle borse di studio DISCo Lazio, garantendo agevolazioni agli studenti con fragilità e investendo sulla costruzione di nuovi alloggi per studenti. Un impegno su molteplici fronti che stiamo onorando con una politica del fare in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle comunità locali», conclude Regimenti.




Sanità, due anni di governo Rocca

Sin dal suo insediamento l’amministrazione Rocca ha dovuto correre ai ripari della grave situazione contabile ereditata che minava la sostenibilità del Servizio sanitario regionale e, dunque, dell’intero bilancio dell’ente:

il disavanzo di 132 milioni di euro della sanità per l’esercizio finanziario 2022, con una proiezione negativa di 738 milioni di euro per il 2023.
Nei bilanci delle Aziende sanitarie, inoltre, erano presenti fondi di dotazione negativi per quasi un miliardo. In parole semplici che significa tutto questo? Significa che se la Regione Lazio fosse stata un’azienda privata, avrebbe dovuto portare i libri in Tribunale e dichiarare il fallimento;
la Corte dei conti, nell’ambito del Giudizio di parifica del rendiconto regionale 2022, non ha certificato i conti della sanità del 2022, con la conseguente apertura di due inchieste della magistratura, penale e contabile. Tale era lo stato di incertezza riscontrato nei documenti contabili presentati. Tanto che la Procura della Repubblica di Roma, nell’autunno del 2023, ha avviato indagini su ben 8 Direttori generali, i quali, nonostante sia stata chiesta l’archiviazione, hanno redatto “bilanci ideologicamente falsi” a causa dei “decreti commissariali 52/2017, 521/2018 e 297/2019. Si tratta di una responsabilità politica e non di natura penale sindacabile”.
L’Amministrazione regionale s’è rimboccata le maniche, mettendosi a ricostruire i conti del Servizio sanitario del Lazio. Sono state inviate:

· 7mila richieste di conferma per i soli fornitori di beni e servizi;

· oltre 700 lettere indirizzate agli avvocati delle Aziende sanitarie per ricostruire il reale stato del contezioso.

Al tempo stesso, l’Amministrazione ha eliminato la spesa improduttiva e ha puntato sulla “spesa buona”, in grado di tradursi in servizi per i cittadini. I risultati prodotti:

la riduzione dei fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni di euro a favore delle Aziende sanitarie per la definitiva chiusura del problema dei fondi di dotazione negativi;

i conti sono stati portati in equilibrio, chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile e il 2024 con 40 milioni di euro di utile;

lo scorso 1° ottobre la riunione congiunta di Tavolo adempimenti e Comitato dei Lea si è espressa con una valutazione positiva e sono stati svincolati 134 milioni di euro, tenuti bloccati a causa dell’incertezza sui conti. Fondi che si sono tradotti in servizi per i cittadini.

Tutto questo ha consentito:

da un lato di creare le precondizioni per uscire dal piano rientro;
dall’altro, di creare le precondizioni per abbassare le tasse regionali dal 2027.

 

INVESTIMENTI

Parallelamente, il governo Rocca ha pianificato importanti risorse per potenziare la sanità pubblica, a partire dal più grande investimento degli ultimi 20 anni, pari a 661,5 milioni di euro annui, per il reclutamento del personale sanitario:

sbloccate oltre 14mila assunzioni, di cui 4.581 operatori già assunti e operativi negli ospedali e nelle strutture delle Aziende sanitarie. Sono stati banditi, inoltre, concorsi per 2.659 unità e saranno avviate le procedure per altre 3.588 unità;
l’Amministrazione regionale ha, inoltre, ridotto il precariato del Servizio sanitario regionale, dando il via libera alla stabilizzazione di 3.332 professionisti, di cui
1.271 stabilizzazioni concluse, mentre 1.879 sono in corso e 182 sono da avviare.

Non solo, l’Amministrazione regionale ha investito altri fondi per migliorare la qualità dei servizi dei cittadini:

329 grandi apparecchiature, di cui ben 308 macchinari già attivi negli ospedali del Lazio, per un investimento di 102 milioni di euro, tra cui le prime due risonanze magnetiche nucleari per i residenti della Asl Roma 5. Prima dell’arrivo dei due macchinari, i cittadini del territorio della Asl Roma 5 erano costretti a ricorrere a strutture private. Ben 31 macchinari in più rispetto alla precedente programmazione;

35 ospedali di comunità e 131 case di comunità per complessivi 263 milioni di euro;

59 Centrali operative territoriali, per 20 milioni di euro e già attive.

Sono partiti i lavori – e in molti casi sono anche conclusi – per ammodernare e ampliare i pronto soccorso e i reparti dei nosocomi del Lazio, grazie a 155 milioni di euro.

Inoltre, l’Amministrazione regionale ha riprogrammato 1,2 miliardi di euro (dall’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali per 335 milioni di euro e 375 milioni di euro, fino all’acquisto di nuovi macchinari) e ha reperito ulteriori finanziamenti, pari a oltre 2 miliardi di euro (fondi Inail), per la costruzione di nuovi ospedali, a cui si aggiungono circa 115 milioni di euro per le attrezzature. Nel dettaglio:

nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo di euro);
nuovo ospedale tiburtino (379 milioni di euro);
nuovo ospedale di Latina (261 milioni di euro);
ospedale del Golfo (178 milioni di euro), più 32 milioni di euro di attrezzature;
nuovo ospedale di Rieti (204 milioni di euro), più 12 milioni di euro di attrezzature;
ospedale di Acquapendente (30 milioni di euro);
riapertura dell’ospedale San Giacomo (145 milioni di euro, non sono di Inail).
Tutto questo anche grazie ai fondi del Pnrr e per il Giubileo.

Non è finita qui.

LISTE D’ATTESA SPECIALISTICHE AMBULATORIALI

L’Amministrazione regionale ha integrato tutti i Cup regionali nel sistema unico di prenotazione. Da dovunque oggi puoi prenotare ovunque. È stata informatizzata la gestione delle liste d’attesa. In questo momento basta schiacciare un tasto del computer per conoscere i ritardi delle prestazioni, dove sono e a quanto ammontano. Questo consente oggi all’amministrazione di investire in maniera mirata esclusivamente sulle carenze di prestazioni. Questo vuol dire fare “spesa buona”.

L’Amministrazione regionale ha fatto una scelta netta sulle liste d’attesa specialistiche ambulatoriali, obbligando i privati accreditati a integrare 4,8 milioni di prestazioni all’interno del Recup e sospendendo l’accreditamento a 17 strutture che non si sono integrate. La riforma del Recup ha determinato, gradualmente, un aumento delle prestazioni erogate e contestualmente una riduzione dei tempi di attesa:

per chi ha prenotato una visita dal 1° gennaio 2025 a oggi (oltre 700mila cittadini che hanno prenotato sul Recup), nel 95,7% ha ricevuto un appuntamento nei tempi di garanzia previsti dalla legge. La percentuale sale al 96,5% per le oltre 470mila prestazioni critiche monitorate e prenotate sul Recup;

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i tempi medi di attesa di gennaio 2023-2024-2025 si sono ridotti da 31 giorni nel 2023 a 9 giorni nel 2025, con un abbattimento del 70% dei tempi, a fronte di un aumento di oltre 70mila prestazioni erogate in più nel mese di gennaio 2025 (356.201) rispetto al mese di gennaio 2023 (280.623);

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nell’anno 2024 la Regione Lazio ha messo a disposizione quasi un milione in più di prestazioni critiche, quelle più sensibili per i cittadini, che passano dalle 2.927.553 del 2023 (con un rispetto del tempo di attesa del 78,9%) alle 3.792.851 nel 2024 (con un rispetto del tempo dell’85,3%), migliorando quindi il rispetto dei tempi di garanzia.

Ora la Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria è in grado di monitorare il rispetto dei tempi e delle classi di priorità (urgenti, brevi, differite e programmabili) delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, potendo così intervenire immediatamente sulle prestazioni “fuori soglia” e bucate dalle Aziende del Servizio sanitario regionale, investendo, al tempo stesso, sulle carenze professionali e sulle grandi apparecchiature.

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Tale cruscotto sarà messo a disposizione dei Direttori delle Aziende sanitarie.

LISTE D’ATTESA CHIRURGICHE

Il Lazio è tra le prime regioni d’Italia ad aver istituito dal luglio 2023 il sistema informativo lista di attesa per intervento chirurgico (laic), su cui è stato effettuato un primo aggiornamento a dicembre 2023.

Ogni settimana le strutture pubbliche e private aggiornano i dati relativi alle liste d’attesa (Ida). Prossimamente sarà operativo anche il registro elettronico regionale, grazie al quale i livelli di performance delle sale operatorie e i tempi legati ad ogni singolo intervento chirurgico saranno monitorati per ogni Azienda pubblica e per tutte le strutture private-accreditate.

Si tratta di una vera e propria visione globale del Servizio sanitario regionale, che era privo di qualsiasi controllo e analisi da parte della Regione Lazio.

Il cruscotto delle liste di attesa chirurgiche assicura un flusso di informazioni settimanale delle strutture pubbliche e private-accreditate.

Nella prima fase di attivazione della piattaforma è stata effettuata un’importante attività di pulizia delle liste d’attesa (pre-31 dicembre 2023), attraverso un’incessante attività straordinaria di recall da parte delle Aziende sanitarie, interessando tutti i pazienti coinvolti.

Sono state altresì eliminate tutte le prestazioni risalenti al 1918 e al 1946, insieme con gli interventi non coerenti con le classi di priorità, partendo dai parti cesarei pre-2021.

Sono state raggiunte così:

la riduzione del 62,5% delle posizioni in lda, da 125.231 (rilevazione gennaio 2024) a 46.992 (rilevazione gennaio 2025);

la diminuzione del 74% delle classi di priorità A e B, da 66.063 (30.616 classe A e 35.447 classe B) a 17.145 (5.026 classe A e 12.119 classe B);

il calo del 64% delle posizioni in lda per la patologia oncologica maligna, da 1.926 (agosto 2024) a 772 interventi (gennaio 2025). Soltanto attraverso l’informatizzazione messa a terra dalla Regione Lazio è stato possibile rilevare gli interventi chirurgici per la patologia oncologica maligna ancora in attesa.
Così la Direzione Salute ha potuto monitorare la programmazione chirurgica pianificata dalle singole Aziende sanitarie.

I nuovi strumenti digitali saranno a disposizione dei Direttori delle Aziende sanitarie.

POSTI LETTO PER OGNI STRUTTURA

 

Il cruscotto permette di conoscere in tempo reale i posti letto attivi, liberi e occupati per ogni ospedale e struttura pubblica e privata:

i posti letto attivi sono attualmente 17.328 sui 18.245 accreditati per 119 strutture e 996 reparti, di cui 2.678 posti letto liberi in questo momento.

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Descrizione generata automaticamente

È stata istituita una centrale operativa regionale, attiva presso la sede di Ares 118 e coordinata da un medico e da dieci infermieri, che supporta le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate nella gestione dei flussi di ricovero, intervenendo direttamente con il bed-management e le direzioni sanitarie per individuare la disponibilità di posti letto del Servizio sanitario regionale.

A oggi i dati presenti sulla piattaforma sono legati alla disponibilità in tempo reale dei posti letto, permettendo alla centrale regionale, attraverso la dashboard di monitoraggio, di verificare i posti letto attivi, liberi e occupati nei singoli reparti ospedalieri.

L’attività di monitoraggio della gestione dei posti letto è strettamente correlata con il controllo delle situazioni di sovraffollamento dei pronto soccorso, consentendo al personale della centrale operativa regionale di intervenire sulle singole strutture lì dove si rilevano situazioni di criticità in termini di sovraffollamento, difficoltà nelle dimissioni e nei trasferimenti dei pazienti.

BOARDING NEL PRONTO SOCCORSO

La dashboard garantisce il monitoraggio costante delle situazioni di sovraffollamento dei pronto soccorso alle Direzioni aziendali e alla Direzione regionale.

Il sistema informativo fornisce dati sugli accessi volontari dei pazienti in pronto soccorso, gli accessi dei pazienti attraverso i mezzi di soccorso, i pazienti in attesa di ricovero o di trasferimento, i pazienti dimessi, ricoverati o trasferiti. L’incrocio delle informazioni dà la lettura in tempo reale della situazione di attività e sovraffollamento dei pronto soccorso agli operatori e alle Direzioni aziendali e regionali.

Nel 2024 nei pronto soccorso sono state curate 1.712.897 persone, 159.098 in più rispetto al 2022 (+10,2%).

Nonostante gli accessi siano aumentati nei pronto soccorso, i pazienti hanno atteso in media un’ora e 44 minuti in meno rispetto al 2022, con una riduzione del tempo medio di attesa dalla visita medica al ricovero in pronto soccorso del 7,5% (da 1.389,6 minuti a 1.285,8 minuti).

Gli accessi in pronto soccorso con esito “ricovero” tra il 2022 e il 2024 hanno avuto
un incremento del 5% (da 232.312 a 244.036).

In riferimento ai tempi medi di attesa dalla visita medica al ricovero, su alcuni ospedali sono stati raggiunti risultati eccezionali:

ospedale di Colleferro: da 1.655 minuti nel 2022 a 426 minuti nel 2024, con una riduzione di 20 ore e 29 minuti pari a -74%;
ospedale di Tivoli: da 1.348 minuti nel 2022 a 564 minuti nel 2024, con una riduzione di 13 ore e 4 minuti pari a -58%;
ospedale Sandro Pertini: da 2.540 minuti nel 2022 a 1.408 minuti nel 2024, con una riduzione di 18 ore e 52 minuti pari a -45%;
ospedale Santo Spirito: da 1.522 minuti nel 2022 a 870 minuti nel 2024, con una riduzione di 10 ore e 51 minuti pari a -43%;
ospedale Goretti di Latina: da 2.136 minuti nel 2022 a 1.393 minuti nel 2024, con una riduzione di 12 ore e 22 minuti pari a -35%;
ospedale di Rieti: da 2.059 minuti nel 2022 a 1.348 minuti nel 2024, con una riduzione di 11 ore e 50 minuti pari a -35%;
ospedale San Giovanni Addolorata: da 1.277 minuti nel 2022 a 917 minuti nel 2024, con una riduzione di 6 ore pari a -28%;
ospedale Sant’Eugenio: da 1.563 minuti nel 2022 a 1.164 minuti nel 2024, con una riduzione di 6 ore e 39 minuti pari a -26%.
Il tempo medio di permanenza in pronto soccorso (dal triage alla dimissione) tra il 2022 e il 2024 è diminuito dell’11,2%, pari a circa 1 ora in meno per singolo accesso
(da 560 minuti a 497,2 minuti).

Tra il 2022 e il 2024 il tempo medio di attesa dalla visita medica alla dimissione in pronto soccorso è sceso del 12,4% (da 479,5 minuti a 419,8 minuti), pari a circa 1 ora in meno per singolo accesso.

Tali riduzioni, oltre allo sforzo del personale sanitario, sono il frutto anche dei progetti sperimentali per la riduzione dei tempi di attesa nei pronto soccorso e dei posti letto acquistati con la chiusura dell’ospedale di Tivoli. Tali acquisti straordinari, nel corso del 2025 sono stati resi ordinari con la delibera di giunta regionale 1186 del 30/12/2024 “Definizione dei livelli massimi di finanziamento, dei criteri di assegnazione dei budget 2025 e delle regole di remunerazione. Modifiche allo schema di Accordo/Contratto ex art. 8 quinquies D. Lgs. n. 502/92 e s.m.i. per gli anni 2025-2026”.

CODICI PER ACCESSI NEI PRONTO SOCCORSO

Di seguito, l’analisi dei codici bianco e verde nei pronto soccorso del 2024:

il 36% è in codice verde, pari a 639.395 accessi, di cui 254.851 (40% dei codici verdi e 14% del totale degli accessi nei pronto soccorso) hanno effettuato solo la visita medica e nessun esame di diagnostica ed esami microscopici;
il 3% è in codice bianco, pari a 51.667 accessi, di cui 33.890 (66% dei codici bianchi e 2% del totale degli accessi nei pronto soccorso) hanno effettuato solo la visita medica e nessun esame di diagnostica ed esami microscopici.

BLOCCO AMBULANZE

La dashboard di monitoraggio del blocco ambulanze, sviluppata da Ares 118, è in dotazione sia alla Direzione regionale Salute sia alle Direzioni delle Aziende sanitarie:

il tempo totale di blocco giornaliero si è ridotto di 2.664 ore
(- 43,7%), passando dalle 6.088 ore del 2022 alle 3.424 ore del 2024;
con il cruscotto è in rete tutta l’emergenza-urgenza del Servizio sanitario regionale;
la dashboard mostra lo stato dei mezzi di soccorso in tempo reale su eventuali blocchi nei pronto soccorso degli ospedali;
la task force regionale ha la possibilità di intervenire con le singole Direzioni delle Aziende sanitarie per facilitare lo sblocco dei mezzi e gestire le situazioni di criticità.

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Descrizione generata automaticamente

Si tratta di una svolta digitale per la sanità regionale, permettendo la trasmissione e la condivisione delle informazioni della rete emergenza-urgenza. L’operatore del triage sbloccherà il mezzo di soccorso quando il paziente è preso in carico dal personale di pronto soccorso e permetterà una nuova missione all’ambulanza.

 

ATTIVITÀ IN CORSO

Per raggiungere l’obiettivo dei 1.000 minuti medi di attesa tra la visita medica e il ricovero, oltre a ridurre i tempi medi di permanenza nei pronto soccorso, il Nucleo ispettivo regionale sta effettuando delle ispezioni nei pronto soccorso maggiormente critici.

Nel corso degli ultimi mesi le ispezioni effettuate hanno riguardato l’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea, il Policlinico Tor Vergata, il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli. Le ispezioni stanno proseguendo anche in questi giorni.

Per contenere il fenomeno del blocco ambulanze sono state acquistate 398 barelle, necessarie per consentire lo sblocco dei mezzi di soccorso. Le ambulanze, infatti, rimanevano bloccate perché nei pronto soccorso mancavano le barelle.

 

FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO

Il Lazio è la prima Regione in Italia per completezza e servizi offerti dal fascicolo sanitario elettronico (Fse):

sono stati definiti 19 corsi di formazione per 74mila professionisti del Servizio sanitario regionale, erogando il primo corso a 250 figure apicali delle Aziende sanitarie nello scorso ottobre;

la formazione è stata avviata anche a 234 corsisti per la Medicina generale e per le infezioni ospedaliere, insieme con i manager e i middle manager del Servizio sanitario regionale.

ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA

Nel 2024 sono stati assistiti a casa 140.119 persone di età superiore ai 65 anni, più del doppio (+118%) rispetto al 2022.

Oggi il 10,73% della popolazione di età maggiore ai 65 anni viene assistito in casa:
la Regione Lazio ha già superato nel 2024 l’obiettivo nazionale previsto nel 2026 dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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La tendenza generale mostra, comunque, un progressivo miglioramento del servizio con incrementi costanti negli ultimi due anni, a dimostrazione dell’efficacia degli investimenti e delle politiche adottate.

TELEMEDICINA

Anche sulla telemedicina nel 2024 la Regione Lazio ha ampliamente superato gli obiettivi,

assistendo 18.572 cittadini di età superiore ai 65 anni rispetto ai 3.410 previsti, corrispondenti a + 444% rispetto all’obiettivo minimo.

Complessivamente le prestazioni di telemedicina eseguite sono state 25.328.

Tra le branche cliniche più utilizzate spiccano la Diabetologia, la Endocrinologia, la Cardiologia, la Neurologia, le Malattie infettive, l’Ematologia, l’Immunologia, la Senologia e la Geriatria, a cui si aggiungono il rinnovo dei piani terapeutici.

Analizzando il report 2024, il Servizio sanitario regionale ha assicurato 13.809 tele-consulti e ha coinvolto 9.361 pazienti (1,48 teleconsulti a paziente), permettendo una gestione puntuale delle criticità, governando la presa in carico ospedale-territorio, intervenendo tempestivamente con le cure sul territorio ed evitando l’accesso nei pronto soccorso. Nel dettaglio:

5.244 teleconsulti sulle malattie infettive;

3.622 teleconsulti sulla emergenza per gli adulti;

2.383 teleconsulti sui traumi;

1.856 teleconsulti per ictus.

Grazie al servizio di teleconsulto 2024 sono stati evitati almeno 7.367 trasferimenti dai Dipartimenti di emergenza e accettazione di I livello ai Dea di II livello. Nel dettaglio:

7.367 pazienti (72,2% delle richieste di teleconsulto) hanno evitato il trasferimento nei pronto soccorso;

1.178 pazienti (11,5 delle richieste di teleconsulto) sono stati trasferiti nei pronto soccorso, a seguito di un’indagine clinica;

1.666 pazienti (16,3% delle richieste di teleconsulto) sono stati trasferiti immediatamente nei pronto soccorso, a seguito di un approfondimento clinico.

Nell’ambito del Pnrr la Regione Lazio ha ricevuto 33,9 milioni di euro per potenziare la telemedicina del Servizio sanitario, in particolare 22,8 milioni di euro sono stati investiti per la nuova piattaforma regionale di telemedicina. La quale erogherà i seguenti servizi:

le tele-visite, assicurando il contatto on line tra il paziente e il medico specialista per le visite di controllo;

il teleconsulto, permettendo l’interlocuzione tra un medico richiedente con un medico di un centro di riferimento per i chiarimenti necessari su un caso clinico;

la piattaforma in uso “Teleadvice” garantisce, attualmente, circa mille teleconsulti al mese nella rete emergenza-urgenza e collega i pronto soccorso delle strutture periferiche (Spoke) con gli specialisti delle strutture sanitarie di riferimento (Hub);

il telemonitoraggio è dedicato ai pazienti cronici presso il proprio domicilio, grazie ai dispositivi medici che inviano dati vitali e notizie cliniche ai sanitari di riferimento;

la teleassistenza corrisponde alle prestazioni sanitarie con cui i pazienti interagiscono con i professionisti sanitari (infermieri, fisioterapisti, logopedisti…).




Sanità, Rocca: “Solidarietà a operatori Grassi aggrediti”

ROMA- «Piena solidarietà agli operatori sanitari dell’Ospedale Grassi di Ostia per la vile aggressione subita ieri, nel tardo pomeriggio, all’interno del Pronto Soccorso della struttura, perpetrata da parte di un utente. Queste violenze devono finire, non smetteremo mai di dirlo a gran voce e di fare tutto il possibile per arginare l’odioso e insensato fenomeno. Un plauso particolare all’Oss e ai quattro infermieri coinvolti che, nonostante la delicata situazione, hanno continuato a garantire il loro servizio e hanno deciso di sporgere denuncia soltanto alla fine del turno di lavoro. Siamo e saremo sempre al fianco – con gratitudine – di chi presta un fondamentale servizio in favore della collettività». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

 




Sanità, Rocca: “La riforma guarda al futuro, i cittadini giudicheranno quando avranno una copertura h24”

ROMA- «Questo a me non risulta. La riforma va fatta pensando anche al futuro, alla necessità di farsi carico di una popolazione sempre più anziana. Poi, certo, dovremo comunicarla bene ai cittadini. Che si esprimeranno quando avranno una copertura sanitaria h24 e 7 giorni su 7”». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in un’intervista al quotidiano la Stampa nell’edizione on line, rispondendo alla domanda: ‘La Meloni avrebbe espresso il timore che i cittadini si schierino con i medici anziché con voi…’




Sanità, Rocca: “Un medico di famiglia costa 120 mila euro l’anno, serve una formazione specialistica ripensata”

ROMA- «Dico solo che in media un medico ospedaliero costa 70mila euro l’anno, uno di famiglia 120, esclusi gli extra che spendiamo per fargli fare come le vaccinazioni». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in un’intervista al quotidiano la Stampa nell’edizione on line, sul fatto che girano tabelle che indicano in 5 miliardi il costo del passaggio dei medici di famiglia alla dipendenza. E alla domanda: «Oggi i medici di famiglia si sentono però dei passacarte dei loro colleghi specialisti: come li riqualifichiamo? ha aggiunto: «Offrendo ai giovani una formazione specialistica ripensata in base alle esigenze attuali».