Rotaract e Rotary Club Viterbo: uova di Pasqua in dono ai bimbi ricoverati e in casa famiglia

VITERBO – Le tradizioni si rispettano e all’arrivo delle festività Rotaract e Rotary Club Viterbo sono di nuovo insieme per un pensiero verso i bambini e chi si trova in difficoltà.

Ancora una volta si sono aperte le porte del reparto di Pediatria a Belcolle, accolti dal primario dottor Bracaglia e dalla sempre cortesissima caposala Maria Cristina. L’occasione è stato l’omaggio di uova e campane di cioccolato, prodotte dalla pasticceria Santori di Castiglione in Teverina, donate dalla delegazione rotariana composta dal presidente Lamberto Scorzino, dal segretario Stefano Bianchini e dai giovani presieduti da Matteo D’Angelo, insieme al prefetto Riccardo Giusti, dal tesoriere Simone Pippolini e dai neo soci Sara Valentini e Riccardo Binelli.

L’incontro con i piccoli ricoverati in pediatria è stato celebrato con due loro rappresentanti, Greta e Samuele, accompagnati dai genitori, che hanno ricevuto direttamente il dolce omaggio.

Ancora soddisfazione per il dottore Bracaglia: “C’è grande attaccamento del territorio per questo reparto, non manca mai occasione in cui lo dimostrano, standoci vicino”.

Gli auguri di buona Pasqua sono stati estesi anche ai bambini e ai ragazzi della Casa Famiglia Sacro Cuore, straordinariamente presenti perché in vacanza dalla scuola, chiamati a raccolta da suor Maria per prendere ciascuno un uovo da mostrare orgogliosi, insieme alla delegazione rotariana ulteriormente arricchita da altri giovani soci.

Anche questo gesto pasquale è stato legato alla raccolta fondi realizzata attraverso la vendita a soci ed amici delle uova, che sarà poi donata a favore della onlus A.pro.t.i.on., che sostiene i malati di leucemia della divisione Ematologia del Gemelli, da utilizzare nel reparto o per le famiglie dei ricoverati.




Resoconto incontro Rotary Viterbo “Giovani e prevenzione andrologica e ginecologica: perché aspettare?”

VITERBO – Parlare di salute ai giovani, specie sull’importanza della prevenzione: operazione riuscita per il Rotary Club Viterbo che ha portato in città un progetto del Distretto 2080 dedicato al delicato argomento dell’andrologia e della ginecologia.
L’Auditorium Carivit di Valle Faul, ieri mattina, era pieno di studenti dell’Istituto Orioli, quelli delle classi terze, quarte e quinte del socio sanitario e moda e il quarto anno dell’agrario, accompagnati da docenti e dalla dirigente Simonetta Pachella.
Per loro l’accoglienza del presidente Scorzino, che non ha nascosto l’emozione di vederli così numerosi: “Questa è una giornata importante per voi, per conoscere qualcosa di utile. In passato, fino al 2004, almeno i ragazzi avevano l’occasione di sottoporsi a un controllo andrologico durante la visita militare, oggi proviamo a darvi qualche nozione, estesa anche alle ragazze, avendo allargato l’incontro alla parte ginecologica”.
Saluti anche dall’amministrazione comunale, presente con una delegata del sindaco, e dalla direttrice Pachella, che ha ricordato l’importanza del benessere dei ragazzi: “Hanno diritto all’educazione per capire che ci vuole più rispetto per il proprio corpo, su cui restano impresse tutte le nostre azioni compiute negli anni”.
Medici e professionisti sono stati presentati dal prof. Stefano De Spirito, pres. comm. Sanità Rotary club Viterbo, a partire dalla dottoressa Stefania Villarini (Dir, serv, prevenzione Tarquinia): “La salute è benessere fisico, mentale e psicologico, il nostro compito è migliorare lo stato di salute e per questo serve la partecipazione di tutti, modificando gli stili di vita ed eliminando i fattori di rischio come fumo, alcool e abusi”, ricordando il Pap, piano aziendale prevenzione, che interviene su persone e gruppi, imponendosi di raggiungere tutti. “Per questo sono fondamentali le scuole – ha concluso – e voi giovani potete diventare testimoni delle giuste azioni da seguire e diffondere tra amici e famiglia”, un progetto seguito dal dottor Francesco Di Cesare che ha ricordato come nelle scuole che promuovono salute gli studenti raggiungono l’obiettivo scolastico più facilmente.
Il progetto è stato presentato dalla professoressa Daniela Tranquilli, biologa e docente a La Sapienza, che all’interno del Rotary ha avviato questa iniziativa sulla salute: “I ragazzi spesso si fanno domande tra loro, vergognandosi di parlare a casa o con il medico, spesso si basano su internet e passaparola, facendo grandi errori. Oggi esamineremo elementi di biologia che si basano sull’apparato riproduttivo, superate l’imbarazzo e se avete dubbi chiedete, perché prevenire è meglio che curare” ha concluso ricordando il depliant realizzato per il progetto, dove sono descritte le possibili malattie sia maschili che femminili.
L’intervento del dottor Lanzetti, pres. Ordine Medici Viterbo, è iniziato con un accorato appello per la diminuzione delle liste d’attesa: “La prevenzione è importante anche per ridurre i costi e l’accesso alle cure, per questo dobbiamo cambiare le cose. A voi – ha proseguito rivolgendosi direttamente ai ragazzi – spetta fare scelte di vita adeguate per ridurre l’incidenza delle complicanze future. E’ importante anche la psiche, perché il corpo esegue gli ordini ricevuti e questo è patrimonio per il rispetto del proprio corpo. La vostra generazione è molto attenta all’ambiente ma prestate attenzione su fumo, alcool e soprattutto droga, sapete quanto è nocivo questo comportamento e va contro la salvaguardia di voi stessi”.
L’incontro è proseguito con la disamina delle cure primarie, grazie alla dottoressa Giulia Corradi che ha ricordato l’importanza degli interventi territoriali prima di giungere in ospedale: “Dobbiamo mettere la salute al centro, con un lavoro di rete e prossimità degli interventi” ha precisato annunciando la nascita delle Case delle comunità, presidiate da sanitari tutti i giorni e ad ogni orario, una micro-comunità con centri specifici, come ad esempio quello anti fumo, nella Tuscia ne sorgeranno 11 con un raggio d’azione di 20 chilometri, o l’infermiere di famiglia, le Uca (Unità di continuità assistenziale), che mutuando l’esperienza della pandemia proseguiranno nell’assistenza dei pazienti, e infine la telemedicina per le malattie croniche.
Dopo l’organizzazione è iniziato il focus dell’incontro incentrato sulle problematiche del convegno. Per primo è intervenuto il professor Antonio Rizzotto (direttore UOC Urologia Belcolle) che ha spiegato la distinzione tra urologia, che riguarda entrambi sessi, e l’andrologia, dedicata all’apparato riproduttivo maschile. “Oggi siamo qui per dare informazioni di base per stare bene e prevenire” commentando le slide illustrative dedicate a possibili rischi dell’apparato maschile, con situazioni da non sottovalutare e ricordando la prevenzione dei tumori.
Il mondo femminile è stato affrontato dalla dottoressa Maria Rita Primeri, anche lei partita dall’apparato riproduttivo per ricordare il suo funzionamento e le possibili patologie: “Un corretto stile di vita aiuta, come lo fa l’attività fisica ma ci sono situazioni da conoscere, affrontare e trattare subito per evitare eventuali problemi futuri”, concludendo ricordando le malattie sessualmente trasmissibili, la vaccinazione e l’importanza dello screening da fare a seconda della propria età.
L’incontro si è concluso con il saluto di Matteo D’Angelo, presidente Rotaract Viterbo, che parlando a ragazzi poco più giovani di lui ha apprezzato il progetto: “E’ bello avere questi incontri così formativi, perché è giusto conoscere e adottare comportamenti corretti, sia per se stessi che per il prossimo, lo dobbiamo fare tutti perché così dimostriamo di volerci bene”.
Plauso dal dottor Luigi Berdini, ex rotariano, che si è complimentato per aver proposto argomenti così importanti: “Ritengo giusto che voi sappiate i rischi corsi, fate attenzione alle vostre scelte”.
Qualche timida domanda, ed era comprensibile visto l’argomento trattato e la presenza di tanti amici, e la certezza che parlare ai giovani è sempre la scelta utile per costruire un mondo migliore, come ha precisato ai ragazzi il presidente Scorzino chiudendo i lavori: “Il vostro futuro dipende da ciò che farete oggi”.

 




Svolta la tradizionale cena natalizia del Rotary Club Viterbo

VITERBO – Una serata trascorsa in armonia pensando agli altri: il Rotary Club Viterbo ha celebrato la cena degli auguri con una conviviale finalmente in presenza, con l’accoglienza a due nuove socie, la piacevole visita del vescovo Mons. Piazza e la nomina a socia onoraria del sindaco di Viterbo, Chiara Frontini.

E’ il presidente Lamberto Scorzino a fare da padrone di casa, accogliendo soci ed ospiti: il segretario distrettuale Francesco Palomba, l’assistente del Governatore Bruno Nigro, i presidenti dei club Civitavecchia, Angelo Midei, e Ceverteri-Ladispoli, Federico Paris, del Rotaract Matteo D’Angelo, e quelli dei service Fidapa, Miranda Bocci, Soroptimist, Sabrina Borgia, e Panathlon, Alessandro Pica.

Il presidente Scorzino ha poi accolto il vescovo Piazza, appena giunto in città, che ha salutato i presenti: “Ho seguito negli anni diversi Club, specie nelle tante attività culturali e sociali organizzate e chiedo ai ragazzi del Rotaract di mantenere vivo questo impegno, perché credo che la qualità umana della vita passi attraverso le relazioni. Vi auguro Buon Natale – ha concluso – non posso rimanere con voi ma sono già pronto per organizzare incontri. Che il Signore vi consegni serenità e salute”. Al vescovo sono stati consegnati il gagliardetto del club, un libro in dono e un’offerta per le famiglie bisognose.

Subito dopo il presidente: “Questa è una serata speciale per il ritorno in presenza, dopo due anni lontani e con incontri virtuali, e per l’ingresso di due nuove socie”.

Rosita Ponticiello ha presentato Alexia Paolocci: “Persona umanamente eccellente, avvocato  ed ora Cancelliere in Procura, molto attiva nel mondo associativo” seguita da Stefano Bianchini per Silvia Roti: “Collega avvocato, una combattente di piglio, merito dei suoi trascorsi da pallavolista agonista, dotata di tanta caparbietà. Si è avvicinata a noi per mettersi in gioco, come è solita fare nella vita”. Dopo la presentazione è stato il momento del giuramento per l’ingresso al Rotary Club e la cerimonia della “spillettatura”.

La serata ha visto anche l’arrivo di un’altra nuova socia, stavolta onoraria, Chiara Frontini, nominata per il suo mandato da prima cittadina, come ha spiegato il presidente: “Per la fattiva collaborazione con il Club durante l’organizzazione di Macchine di Pace, che ha visto il Rotary protagonista insieme alla Rete delle Grande Macchine a Spalla, con il Comune di Viterbo pronto ad ospitare il primo concerto in programma”.

“Voi come club service siete al servizio proprio come noi – ha precisato il sindaco Frontini ricevendo la spilletta – e intorno al concetto di servizio la nostra collaborazione può e deve andare avanti. Le Macchine di pace ora diventano una mostra e andranno nei luoghi di guerra, da Gerusalemme a Kiev, se sarà possibile. Sulla base di questo primo percorso di grande valore morale sapremo tracciare quello comune che ci porterà lontano”.

La serata, perfettamente organizzata da Nando Al Pallone, è stata allietata dalle note del violino dell’apprezzata artista Flavia Fazzi, che si è esibita in brani classici, natalizi e sulle colonne sonore più belle. Le varie portate gourmet sono state accompagnate da un abbinamento di vini scelto e presentato dai sommelier della Fisar Nazionale, provenienti dalle delegazioni di Viterbo e Civitavecchia.

La serata si è conclusa con una raccolta fondi, associata a consegne di omaggi natalizi, che sarà presto destinata ad iniziative benefiche del territorio.




Rotary Club Viterbo: “Tutti dobbiamo diventare veicolo di diffusione della festa di Santa Rosa”

VITERBO – Il Rotary Club Viterbo, attraverso il presidente Lamberto Scorzino, ha partecipato ai festeggiamenti di Santa Rosa, ospiti del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa al raduno nel Teatro dell’Unione e dell’amministrazione comunale a Palazzo dei Priori, in una giornata fortemente dedicata ai viterbesi e all’amore per la Patrona.

Luoghi speciali in un giorno speciale, nel cuore della città, come sottolinea il presidente Scorzino: “E’ stato un Trasporto meraviglioso, che conferma l’importanza delle nostre tradizioni. Rivedere la Macchina dopo due anni è un emozione indescrivibile: stamani, prima di entrare a teatro con i Facchini, ho fatto due passi in piazza e ogni sguardo che incontravo diventava un saluto, tutti ci salutavamo cordialmente, cosa che di norma non succede, ed è proprio questo il valore della festa e della nostra tradizione, un’area di pace che coinvolge tutti. Le nostre tradizioni e il nostro territorio sono un tesoro e tutto questo va fatto conoscere al di fuori di Viterbo, tutti dobbiamo impegnarci a farlo. Per questo la direzione di Federitaly, di cui ricopro la carica di segretario nazionale, oltre ad essere presidente del Rotary club Viterbo, ha deciso di far uscire uno speciale su Santa Rosa nella nostra rivista ‘Consulenti & impresa’, nel numero di ottobre, una pubblicazione che viene letta in tutto il mondo, con una media di 75mila visualizzazioni online. Un impulso ancora maggiore per far conoscere le nostre tradizioni e il nostro territorio”.

Non solo, il 21 settembre Federitaly ha organizzato a Viterbo il convegno “Sostenibilità integrata e impatto sociale: un’opportunità per il Made in Italy”. patrocinato dal Comune di Viterbo, dal Rotary club e dalla Camera civile di Viterbo.

“Le opportunità per un futuro migliore passano anche dalla nostra storia – conclude Scorzino -, è il made in Italy è un marchio straordinario perché solo in Italia abbiamo questi valori unici di fede, storia, tradizione e conoscenza, e la Macchina di Santa Rosa ne è esempio e simbolo”.




Da Viterbo un omaggio al grande regista Giorgio Capitani (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – Stamattina, giovedì 1° settembre, alle ore 12, è stata inaugurata una targa dedicata al grande regista Giorgio Capitani, presso il civico 19, di via di Santa Rosa, dove il regista ha vissuto con la moglie Simona Tartaglia dal 1996 fino al 2017, anno della sua scomparsa.

Presenti, fra gli altri, all’inaugurazione il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Viterbo col.Massimo Friano, il cap. Maurizio Iannaccone, che ha recitato in molti episodi dello sceneggiato “Il maresciallo Rocca” e che ha collaborato con Capitani, il sindaco Chiara Frontini, il presidente della Fondazione Carivit dott. Luigi Pasqualetti, il presidente del Touring Club Italiano Vincenzo Ceniti, che nel marzo scorso dedicò a Capitani una conferenza del ciclo “Vip in Tuscia” 2022, il presidente del Rotary Club di Viterbo dott. Lamberto Scorsini, la segretaria dell’Inner Wheel Viterbo Anna Maria Stefanini, in rappresentanza della presidente Claudia Testa, il presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini, l’avvocato Stefano Marini Balestra, il famoso fotografo Paolo di Paolo, 97 anni,
giunto da Roma, che conobbe Capitani sul set e per “il quale – ha affermato – sarebbe andato anche al Polo Nord.”.
“Ci legava una profonda amicizia, fondata su semplicità e forza morale”- ha aggiunto il fotografo.

Paolo Di Paolo, dal 1954 al 1966, è stato il fotografo più pubblicato su Il Mondo, rivista fondata e diretta da Mario Pannunzio, realizzando esclusivi reportage e ritratti tra i quali si ricordano: Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Anna Magnani, Giorgio De Chirico, Ezra Pound, Marcello Mastroianni, Luchino Visconti, Oriana Fallaci, Giuseppe Ungaretti e moltissimi personaggi e avvenimenti legati alla cultura, alla politica e all’arte di quel periodo.

Il dott. Ceniti del Touring Club ha evidenziato “il profondo amore per Viterbo della quale Giorgio Capitani voleva far conoscere le bellezze fra cui la macchina di Santa Rosa”. In una puntata de Il maresciallo Rocca infatti fu mostrata la Macchina di Santa Rosa e Massimo Mecarini ha ricordato oggi il fatto che si è vista percorrere via Cavour al contrario, grazie al rewind. “La valenza di questo momento è importante anche per ciò che Viterbo vuole investire come città del cinema.- ha sottolineato Chiara Frontini – Questo spazio vuole valorizzare il cinema e ciò che è legato al mondo cinematografico.”

Il capitano Maurizio Iannaccone, Simona Tartaglia e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Viterbo col Massimo Friano

Capitani era anche carabiniere onorario. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha evidenziato che, nonostante gli impegni della giornata, non si poteva mancare e non ricordare ciò che fece Capitani per diffondere i valori dell’Arma, colti anche nella semplicità dei piccoli gesti quotidiani. Il neo Comandante ha ringraziato inoltre per la meravigliosa accoglienza a Viterbo.

Capitani, storico regista dello sceneggiato televisivo “Il Maresciallo Rocca”, ha notevolmente contribuito ad accrescere la notorietà di Viterbo a livello nazionale. Fu anche insignito del titolo di cittadino onorario della Città dei Papi prima ancora che diventasse residente. Gli è stato anche attribuito il riconoscimento di “Ambasciatore della Macchina di Santa Rosa” dal Sodalizio dei Facchini.

Simona Tartaglia e Anna Maria Stefanini

Il suo rapporto con Viterbo è cominciato con Il maresciallo Rocca: stava cercando una città non troppo grande, non troppo piccola, bella, ma che non soffocasse la storia con il lato turistico. Si è fermato subito a Viterbo, perché era esattamente quello che cercava.
Era andato solo una volta a fare un giro per la città e la scelse per girare lo sceneggiato e per fare le riprese anche di altri film fra i quali Un prete tra noi, Edda Ciano, Callas e Onassis.

 

 




Rotary club Viterbo: passaggio della campana tra Bianchini e Scorzino

VITERBO – La tradizione va rispettata e dopo un anno di presidenza Bianchini il Rotary Club Viterbo ha celebrato il “Passaggio della campana” passando il collare al presidente Lamberto Scorzino che programmerà insieme al direttivo e a tutti i soci l’annata 2022/23.

La conviviale a Villa Giulia è stata allietata dall’ottima performance musicale del duo Rocca Benigni e dalle incursioni magiche di Stefan Clod, che ha lasciato la toga in studio per vestire i panni della sua passione più grande, il mago, coinvolgendo gli ospiti in giochi di carte e soprattutto in due esperimenti di mentalismo che hanno lasciato tutti piacevolmente sorpresi.

Presente per un saluto anche la prima cittadina di Viterbo, Chiara Frontini, freschissima di elezione.

Dopo gli inni e il saluto alle bandiere, doveroso il bilancio del presidente uscente, ormai past president: “Chiudiamo questo anno dopo tante iniziative rotariane che hanno dato impatto alla città. Saluto chi è stato coinvolto e chi è stasera con noi, dal nostro vescovo Fumagalli, simbolo di unità per tutti, a Bruno Nigro, assistente del governatore, dal Club Rotary Passport sempre presente, ai presidenti incoming dei Club Rotary Flaminia Romana, Mauro Barlozzini, e Ducato di Castro, Gastone Nencini. E ancora gli amici del Rotaract sempre vicini, e saluto il presidente Federico Salucci e l’incoming Matteo D’Angelo. Claudia Testa, nostra socia, anche in veste di presidente Inner Wheel Viterbo, e gli ospiti Stefano Peruzzo, dirigente  Comune Viterbo. e Carlo Verdone presidente Federitaly, che stasera è qui per complimentarsi con Lamberto.

E’ stato un anno di transizione – ha concluso prima di passare la carica a Scorzino – non conoscevamo a priori la possibilità o meno di fare eventi, abbiamo scelto di limitarci per essere certi di realizzarli, ho puntato sull’equilibrio, che dava certezza. Non abbiano mai lasciato indietro la comunicazione, sia per diffondere quanto di buono fatto che, soprattutto, per essere da esempio.

Ultimo atto da presidente la consegna del riconoscimento pià importante per un rotariano, la Paul Harris a Simona Tartaglia, che non ha nascosto l’emozione: “Sono davvero sorpresa, complimenti a Stefano per il suo anno, siamo fieri e felici e siamo pronti a credere nell’anno di Lamberto”.

Cambio del collare e inizio del nuovo anno rotariano targato Lamberto Scorzino, che ha presentato il suo discorso programmatico, dopo i saluti di rito: “E’ con forte orgoglio e soddisfazione, con disponibilità e spirito di servizio, che assumo la Presidenza del Rotary Club di Viterbo, un club prestigioso fondato 68 anni fa, ricco di storia e grandi tradizioni”.

Il neo presidente si è poi concentrato nel cambiamento dell’associazione, un’evoluzione naturale da quel 1905, anno di nascita, per arrivare quasi a fine secolo per l’ingresso di una donna, e quest’anno, con la prima donna presidente del Rotary International. Jennifer Jones.

“Quest’anno il tema scelto dalla nostra Presidente è ‘Immagina il Rotary’, un tema forte, un tema innovativo – ha aggiunto Scorzino – che ci spingerà all’azione, a realizzare i sogni di chi è meno fortunato. I nostri valori, le nostre tradizioni sono un ponte che percorriamo per arrivare al futuro solo se saremo al passo con i tempi e innovativi. Per fare questo dobbiamo mantenere il Rotary semplice, perché noi non dobbiamo fare ‘filosofia rotariana’, dobbiamo ritrovare, mantenere e rafforzare il gusto e il piacere di stare insieme, di coltivare la nostra amicizia, i nostri valori, e impegnarci al di sopra di ogni interesse personale”.

Presentata poi la programmazione annuale, che vede già molte idee in cantiere, tra cui incontri e  conferenze, sulla violenza di genere che coinvolgerà le scuole e i giovani, su  Cybersecurity e utilizzo delle nuove tecnologie, e ancora bandi europei e sostenibilità, investimenti, sviluppo in agricoltura, senza tralasciare un focus sulla città, parlando di rilancio del centro storico come opportunità di sviluppo, con associazioni locali ed esperti del settore.

“Tutto questo non sarebbe possibile se non avessi al mio fianco uno straordinario Direttivo – ha concluso il presidente Scorzino – che invito a raggiungermi; Claudia Testa, vice presidente, Angelo Landi, tesoriere, Francesco Tomassoni, prefetto, Stefano Bianchini, segretario, Angela Grifa, Ignazio Tricomi, Paolo Cegna, Alfredo Fioramanti, Fosca Mauri Tasciotti, Simona Tartaglia. A loro si aggiungono Ermanno Cammarano, Rosita Ponticiello, Alessandro Bruni  e Lorenzo Grani che questa sera non sono con noi per impegni pregressi”.

Torta e brindisi per gli ultimi momenti di festa, ultimo suono della campana a due, prima di affrontare un nuovo impegnativo anno dedicato al prossimo. Il primo impegno subito, il giorno seguente, con tutti i presidenti del Distretto 2080 (Lazio-Sardegna), voluto dal nuovo governatore Guido Franceschetti, insieme al past Andria, per depositare una corona all’Altare della Patria.




Rotary Club Viterbo, successo per il convegno “Risorse idriche e geopolitica. La guerra dell’acqua”

VITERBO – Successo per il convegno “Risorse idriche e geopolitica. La guerra dell’acqua”, organizzato dal Rotary Club Viterbo e tenuto dallo storico e giornalista Marco Fabio Fabbri.

Un argomento molto attuale, come ha precisato il presidente Bianchini aprendo l’incontro: “Proviamo ad analizzare insieme il problema delle risorse idriche, alla fonte di tanti conflitti nel mondo, sia interni che esterni. Oggi c’è molta attenzione sul tema, perché appena si perde l’abbondanza, dal momento che l’acqua è vita, ci si rende conto che nulla è scontato. La nostra era la città dell’acqua, sia per le terme che per le fontane, che oggi purtroppo le vediamo tristemente chiuse. Passo la parola al nostro relatore, ringraziando lui per quanto ci dirà, soci ed amici presenti e l’ordine dei Cavalieri di Malta, per la concessione della sede e il patrocinio della sezione di Viterbo e Rieti”.

Davanti una platea attenta il prof. Fabbri ha illustrato la sua visione dell’attuale situazione geopolitica, che si riflette sulle materie prime: “La guerra in Ucraina ha ricordato cosa vuol dire riorganizzare il Pianeta. Cento anni fa un Nuovo ordine mondiale era nato dal disfacimento di quattro Imperi: Zarista, Austro-ungarico, Germanico e Ottomano. Da quel momento, ignoranza socio-geografica, molti egoismi, dittature, rivalse, hanno accompagnato l’umanità verso il Secondo conflitto bellico, confermando il quasi totale fallimento del Nuovo ordine mondiale nato dalla fine della Grande Guerra.

Oggi ci troviamo di fronte a un palcoscenico internazionale dove alcuni attori, che poi sono le nazioni, che cento anni fa dovettero adattarsi a nuove dimensioni e nuovi sistemi di Governo, rivendicano e riesumano nostalgiche magnificenze per giustificare la loro ‘missione divina’. Il neo Cesare russo, lo ‘Zar Vladimir Putin I’ – prosegue Fabbri – riesuma la necessità di far rivivere il concetto di Mondo russo, per giustificare il suo riassetto geopolitico.

La ‘guerra del grano’ fa sentire il suo enorme peso sulla bilancia dei negoziati, tutto questo corroborato dalla ‘guerra mediatica’ che coltiva propaganda, depistaggi, menzogne e false speranze di ogni genere e in ogni schieramento. Manca però all’appello una tipologia di guerra, presente, opprimente e globalizzante: quella dell’acqua.

Sappiamo che l’acqua è una questione chiave nei conflitti armati. Ed è una sfida che gli strateghi russi e ucraini, in guerra dal 24 febbraio, stanno affrontando. L’acqua ha spesso rappresentato l’agnello sacrificale per determinare l’esito di una guerra. Infatti, dalla fine del Secondo conflitto mondiale a oggi, l’acqua è stata un’arma di guerra strategica, come accaduto a Sarajevo, causando la paralisi anche degli ospedali, o durante la guerra del Vietnam, in Iraq o nella guerra civile in Yemen, dove dal 2015 sono fuori uso le stazioni di produzione dell’acqua e i siti di trattamento delle acque reflue, una situazione che ha portato, tra il 2017 e il 2018, a una grave epidemia di colera.

Ora, in Ucraina, il Canale Nord, che collega il fiume Dnepr alla Crimea, è parte degli obiettivi strategici dell’offensiva militare russa nella parte meridionale del Paese invaso. Così la diga costruita dagli ucraini nel 2014, durante l’annessione della Crimea alla Russia, è stata distrutta il 24 febbraio da genieri militari russi. Questo permise immediatamente all’acqua di defluire nuovamente nel Canale verso la Crimea. Inoltre, i russi hanno occupato il bacino idrico di Kakhovka situato a monte del Canale Nord, scaricando quantità di acqua tali da allagare la città.

Ricordo anche le tecniche di avvelenamento e di sabotaggio, che sono sempre state armi di guerra in tutti i conflitti – aggiunge -: l’aggressore cerca di inquinare serbatoi o linee di rifornimento idriche per indebolire gli avversari. Nel caso del conflitto ucraino, è certo che la logistica russa abbia in dotazione unità mobili di trattamento per utilizzare le acque superficiali e sotterranee. Ricordo quanto affermò nel 2009 un alto ufficiale statunitense di ritorno dalla guerra in Afghanistan, il quale dichiarò che il peso logistico legato all’acqua in questa missione è stato del 45 per cento: metà impegno bellico”.

Fonte dell’argomento: articolo a firma Marco Fabio Fabbri




Belcolle, le uova di Pasqua ai piccoli ricoverati di Pediatria dal Rotaract e Rotary Club Viterbo

VITERBO – Si rinnova la tradizione degli omaggi per i piccoli ricoverati nel reparto di Pediatria a Belcolle: lo aveva promesso il presidente del Rotary Club Viterbo, Stefano Bianchini, “Torneremo presto da voi”, e lo ha fatto supportando la consegna delle uova di Pasqua organizzata dai soci del Rotaract Viterbo.

Un gesto di gioia per rallegrare bambini e bambine nell’imminente festa pasquale, raccogliendo fondi  a favore della onlus A.pro.t.i.on., che sostiene i malati di leucemia della divisione Ematologia del Gemelli. Anche quest’anno l’associazione riceverà il ricavato della vendita delle gustose uova realizzate artigianalmente dalla cioccolateria Santori di Castiglione in Teverina, che ha coinvolto i soci, sia per la consegna a Belcolle che per un dono ai propri familiari.

Nell’atrio del reparto di Pediatria la consueta gentile accoglienza del primario Giorgio Bracaglia, dei medici Barbara Cuomo, socia rotariana, e Federico Mecarini, insieme alla caposala Maria Cristina D’Angelo. Per loro la visita di Federico Salucci, presidente del Rotaract, accompagnato dal prefetto Riccardo Giusti e dalla segretaria Federica Critelli, insieme al presidente Bianchini e alla past president Simona Tartaglia, sempre in prima fila nella solidarietà. Una consegna formale, a nome di tutti i piccoli amici ricoverati, per Damiano e Nouyous Tania, sotto gli occhi delle mamme, proseguita poi in reparto, effettuata dal personale sanitario, a tutti i bambini e le bambine. Un tocco di colore e di dolcezza per chi trascorrerà le festività pasquali in ospedale, una coccola con l’augurio di una veloce guarigione.

“Come sempre siamo lieti di darci da fare – sottolineano i presidenti Bianchini e Salucci – per essere vicini ai più piccoli, a chi ha bisogno anche di un solo gesto, nello spirito solidale delle nostre associazioni. Visto il difficile momento che sta attraversando il mondo, speriamo che le imminenti festività pasquali portino un messaggio di pace e si possa davvero tornare alla serenità ovunque sulla terra, per grandi e piccini. Buona Pasqua a tutti”.




Belcolle, un monitor per misurare i parametri vitali donato a Pediatria dal Rotary Club Viterbo

VITERBO – Consegnato l’apparecchio acquistato dal Rotary Club Viterbo dopo la raccolta fondi della conviviale “Una pizza in compagnia… per la corsia di Pediatria”: nel reparto di Belcolle è ora a disposizione un monitor multiparametrico, corredato di un kit di bracciali adatti ad ogni età dei ricoverati in pediatria, indispensabile per la rilevazione immediata dei parametri vitali, dell’azienda “Bialma”.

A consegnarlo è stato il presidente Stefano Bianchini insieme ai soci Angela Grifa e Lamberto Scorzino, accolti nell’atrio del reparto dal primario, dottor Giorgio Bracaglia, insieme alla rotariana dottoressa Barbara Cuomo e alla caposala Maria Cristina D’angelo.

Un apparecchio importante, come spiegato dal primario: E’ sempre bello ricevere regali per il reparto, e lo è anche di più quando non c’è materiale di consumo per utilizzarlo, così da essere utile per sempre. Per questo abbiamo scelto e individuato questo monitor – precisa il dottor Bracaglia -: quando il Rotary ci ha chiesto cosa servisse eravamo nella fare post lockdown e abbiamo evidenziato molti traumi tra i bambini, un fatto che richiede una monitorizzazione veloce. Questo monitor e i relativi bracciali, adattabili dai neonati di 6 mesi ad un ragazzo di 14 anni, permette al personale di avere i primi dati vitali subito e in modo non invasivo. Ormai siamo una rete di comunità, grazie al supporto di tutti, associazioni, cittadini e personale sanitario. Sono orgoglioso di ricordare che da quattro mesi l’Università Cattolica invia due medici specializzandi, dopo aver selezionato questo reparto e un altro a Brescia, una conferma di professionalità e una crescita continua per loro e tutti noi. Il lavoro fatto bene si vede, siamo una bella squadra che sta portando un calo della mobilità passiva, molte famiglie portano sempre più bambini evitando di andare altrove, speriamo aumentino anche le nascite, ora puntiamo a questo obiettivo”.

Donare al reparto di Pediatria è già un gesto che riempie d’orgoglio, farlo con un apparecchio così utile e per un gruppo che opera così bene lo è anche di più, come precisa il presidente Bianchini: “Finché non si ascoltano parole come queste non ci si rende conto quanto possa essere importante un gesto, che sappiamo benefico, ma aumenta molto di valore perché può immediatamente aiutare a comprendere la situazione di salute di un bambino. Siamo davvero felici come rotariani di essere stati d’aiuto e possiamo promettere che ci rivedremo presto”.




Il Rotary club Viterbo si stringe intorno al presidente Stefano Bianchini per la perdita della mamma Carla Belli

VITERBO – Il Direttivo e tutti i soci del Rotary Club Viterbo si stringono con affetto intorno al Presidente Stefano Bianchini, per la dolorosa e grave perdita della mamma Carla Belli.
La ricordiamo felice accanto al marito ,il magistrato Bruno Bianchini, la scorsa estate, vicini al figlio Stefano nel giorno in cui si insediò come Presidente del club viterbese. Esprimiamo il nostro sincero cordoglio a tutta la famiglia, all’amico e Presidente.
L’ultimo saluto alla signora Carla sarà celebrato venerdì 7 gennaio alle 10, nella Chiesa di Sant’Amanzio a Vitorchiano.

 




Rotary Club Viterbo, regalati libri sulla Francigena alle scuole viterbesi

VITERBO – Si avvicinano le vacanze di Natale nelle scuole e, come per quelle pasquali, il Rotary club Viterbo ha deciso di impreziosire le biblioteche degli istituti comprensivi cittadini con una nuova  pubblicazione.

E’ stato infatti consegnato nelle mani delle dirigenti scolatische di Ellera, Carmine, Fantappiè, Vanni e Fedi il libro guida per bambini “In cammino verso Roma, lungo la via Francigena… tra sogno e realtà” di Flavia Bronchini, Alessandra Croci e Chiara Porcari.

Ad effettuare la consegna il presidente Stefano Bianchini e una delle autrici, e storica camminatrice lungo le vie dei pellegrini, la professoressa Croci.

E’ lei a spiegare alle colleghe il senso della pubblicazione: “Si tratta di una guida speciale, dedicata ai bambini che diventano protagonisti del.cammino sulla Francigena. All’interno viene spiegata in modo adeguato ai piccoli la via che collega l’Europa a Roma, mentre la seconda parte diventa una favola che descrive un sogno di Giorgia, una bambina diversamente abile, che percorre il tratto tra Viterbo e Roma, accompagnata da Sigerico e Leone, un bambino dell’anno Mille: insieme incontrano luoghi e persone reali, che ogni giorno accolgono i pellegrini. Il libro si conclude con una guida vera e propria, dove sono indicati i servizi disponibili e viene spiegata la simbologia dei cartelli. All’interno lo spazio per scrivere un proprio diario, incollare foto, e una carta del pellegrino dove ogni bambino potrà inserire i timbri, diventando protagonista”.

Molte insegnanti già conoscevano la pubblicazione, altre approfitteranno di questo nuovo mezzo per avviare o proseguire progetti sulla via Francigena.

La consegna rientra nello spirito rotariano, come precisato dal presidente Bianchini: “Abbiamo deciso di acquistare questi libri e promuoverne la diffusione nelle scuole per sottolineare messaggi quali solidarietà, amicizia e speranza per i più piccoli, evidenziando l’inclusione e l’amore per questo territorio attraversato dalla Francigena”. Ad ogni incontro è stata messa in luce la necessità di realizzare progetti ed iniziative nelle scuole e il club viterbese si è reso disponibile nell’ascoltare e magari supportare nella realizzazione degli stessi.

Il libro è stato già presentato in una scuola di Santa Marinella, diretta da Velia Ceccarelli, autrice della prefazione. In quell’occasione un bambino ha proposto di effettuare un tratto di Francigena con i suoi amici, a patto che fosse presente Irene, una bambina diversamente abile. Pensando a lei e ad ogni piccolo che ne avrà bisogno in futuro, l’associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo ha avviato la raccolta fondi “Una joëlette per Irene”, per l’acquisto di una speciale carrozzella da fuori-strada, che permetta a lei e ad altri ragazzi di partecipare ad un tratto di cammino.

Foto di rito finale, con il libro e un simbolo: il bordone, il bastone di sostegno del pellegrino.

Per chi fosse interessato alla pubblicazione, è in vendita alla libreria Etruria e Straffi.




Il Rotary Club Viterbo accoglie il governatore Gabriele Andria

VITERBO – Il Rotary Club Viterbo, guidato dal presidente Stefano Bianchini, ha accolto il governatore del distretto 2080, Gabriele Andria, nella tradizionale visita programmatica che ha visto anche l’ingresso di tre nuovi soci, Rosita Ponticiello, Barbara Cuomo ed Emanuele Bruni.

Un incontro organizzativo, sfociato poi nella tradizionale conviviale, di nuovo in presenza, nel pieno rispetto delle normative in vigore. Prima della cena il governatore Andria si è intrattenuto con il direttivo e poi ha incontrato e conosciuto i soci presenti, in una sorta di tavolo tematico per pianificare le attività.

“Una grande giornata quella odierna – ha sottolineato il presidente Bianchini – con la visita del nostro Governatore e soprattutto l’ingresso di nuovi soci, pilastri della nostra associazione, che ci consentiranno di proseguire nelle iniziative di service che ci contraddistinguono. Dopo due anni di difficoltà per la pandemia possiamo guardare al futuro, con le iniziative in presenza. Scopo della mia presidenza sarà rinsaldare l’unione dei soci, per raccogliere idee, potendo finalmente scambiarci pareri di persona. Solo così il Rotary può progredire, perché fare progetti non è solo impegnarsi ma anche ricevere dagli altri”.

Momento istituzionale con la presentazione dei curricula dei nuovi soci: entra nel Rotary Club Viterbo, presentata da Lamberto Scorzino, Rosita Ponticiello, avvocatessa, presidente camera civile di Viterbo e coordinatrice nazionale della commissione pari opportunità camere civili, inserita nel mondo culturale e assitenziale della città; Fosca Mauri Tasciotti presenta poi gli altri due neo soci: Barbara Cuomo, pediatra, dirigente medico di primo livello, che conobbe il club ricevendo in dono uno stetoscopio pediatrico, ricercatrice allergologa, attiva nel mondo associativo e medico volontario nei soggiorni estivi dei bambini con asma, amante della vita e del supporto agli altri, e ancora Emanuele Bruni, imprenditore, amministratore della società assicurativa di famiglia, dotato di una forte propenzione all’associazionismo.

Tutti leggono il giuramento che conferma la volontà di diventare rotariano e di impegnarsi per azioni concrete in supporto degli altri.

In conclusione le parole del Governatore, presentato dal segretario distrettuale Innocenzo D’Erme. “E’ un grande piacere vedere nella mia visita l’ingresso di forze fresche, pronte a dare la spinta al vostro club – ha precisato Gabriele Andria -. Ho l’onore di visitare un Club storico e importante, che nei suoi 70 anni ha espresso anche un governatore. Stiamo attraversando una fase di cambiamento, da sempre, fin dalla costituzione del 1905, abbiamo caratterizzato un’azione di servizio, questo non cambierà mai. Apprezzo il vostro stile nel dare comunicazione dei gesti compiuti e il collaborare con le istituzioni, che devono guardarci come persone che sanno proporre progetti validi. I rotariani sono dei visionari, con una capacità profonda di visione lontana, che può portare fortuna a chi ha bisogno di aiuto. Il nostro presidente internazionale, Shekhar Metha. indiano, ha scelto come logo una mano che sostiene il mondo, vuol dire servire, una mano distesa ad aiutare, che sia sprone per essere di aiuto e bisogno a chi necessita. La nostra battaglia principale, la lotta per sconfiggere la poliomielite, mi ha visto protagonista in prima persona nella vaccinazione in India, è stata un’esperienza bellissima, una sensazione unica, vedere le facce delle mamme di quei bimbi, la loro gioia e gratitudine, nata da un rotariano, Albert Bruce Sabin, che scoprì il vaccino e non volle brevettarlo. Si apre la porta a nuovi impegni umanitari per il Rotary, dare una collaborazione contro il covid. Il nostro Distretto sarà presente, forte della sua componente femminile più alta, il 25% e il vostro Club supera anche questa percentuale, e con i giovani, che ringrazio per la presenta di questa sera. Il Rotaract è un’entità pienamente integrata nel Rotary, e sono felice di sapere che state in crescita e siete pronti a credere insieme negli stessi ideali. Volate alto, insieme si può realizzare quello che una persona da sola può solo pensare”.

Il governatore Andria e il segretario D’Erme hanno anche visitato il centro storico di Viterbo, restandone affascinati.




Rotary club Viterbo: domani 8 settembre inaugurazione della mostra per il centenario dalla nascita di Fellini

VITERBO – Fellini torna protagonista in città con la mostra pensata per il centenario dalla nascita, organizzata per lo scorso anno e non realizzata per l’emergenza sanitaria. Domani, finalmente, le preziose opere degli archivi Baglivo, Burchiellaro e Catozzo saranno esposte nella Chiesa degli Almadiani, arricchite dal documentario che racconta episodi ed aneddoti unici, “100 volte Fellini”, proiettato nella versione con sottotitoli in inglese e, a richiesta, audiodescritto per non udenti.

Una vera soddisfazione per il Rotary club Viterbo, sia della past president che l’aveva pensata lo scorso anno, Simona Tartaglia, oggi anima del progetto, insieme al Rotary Club Civitavecchia, che per il presidente del club viterbese, Stefano Bianchini, che sottolinea: “Sono orgoglioso che il nostro Club, ed in particolare la nostra socia Simona Tartaglia, abbiano realizzato una mostra di tale livello e vorrei che tutta la città di Viterbo partecipasse a questo importante evento culturale”.

Fellini: Viterbo e il sogno” raccoglie l’animo personale del regista, quello dietro le quinte, vissuto in prima persona da uno dei sui scenografi più amati, Giantito Burchiellaro, che ha aperto il suo scrigno segreto fornendo i bozzetti realizzati per  “Casanova” e “Giulietta degli Spiriti”,  restituendo tutta la magia “dell’onirico felliniano” riscontrabile anche nel libro sui sogni descritto nel documentario dal dottor Pierluigi Innocenti. Si racconta poi il lato ludico di Fellini attraverso bozzetti, disegni e caricature del Maestro, conservati dall’archivio privato di Leo Catozzo, grazie agli eredi che li rendono disponibili insieme alla storica “pressa Catozzo”, ideata dal montatore per adeguare i tempi e le richieste del regista, un oggetto diventato poi indispensabile in ogni sala montaggio analogica, utilizzata per decenni fino all’arrivo del digitale, ed oggi ancora necessaria nei restauri delle pellicole storiche. Infine gli scatti fotografici unici delle scene dei backstage provenienti dall’archivio di Donatella Baglivo, che restituiscono il Fellini dietro le quinte.

I tre protagonisti, Donatella Baglivo, Giantito Burchiellaro e Alberto Catozzo, figlio di Leo, incontreranno i visitatori dopo la cerimonia inaugurale per una conferenza sul Maestro.

Sempre nella sala saranno esposte opere scelte e premiate realizzate per il concorso “100 volte Fellini”, indirizzato agli studenti del Liceo Artistico Francesco Orioli di Viterbo e le opere dedicate al Maestro da Fiorenzo Mascagna, artista viterbese che ha saputo, con la sua multidisciplinarietà, imporsi nel panorama culturale nazionale.

L’esposizione si concluderà il 14 settembre con un finissage animato da Antonello Ricci, folletto narrante del documentario, e alcuni ospiti che porteranno la loro testimonianza ed esperienza.

La mostra sarà inaugurata domani, 8 settembre 2021, alle 18 presso la Chiesa degli Almadiani e resterà visitabile ogni pomeriggio fino al 14 settembre, dalle 16 alle 20 (sabato 11 anche al mattino dalle 10,30 alle 12,30) con il rispetto della normativa vigente anti-covid.

Il Rotary Club Viterbo ringrazia il Comune di Viterbo per il patrocinio e il sostegno.




Passaggio della campana, il bilancio tracciato dal Rotary Club Viterbo

VITERBO – Un anno di emergenza trasformato in opportunità e successi: questa la sintesi della presidenza Rotary Club Viterbo vissuta da Simona Tartaglia e dal suo affiatato staff, che ha tracciato un bilancio nella tradizionale conviviale del passaggio della campana, lasciando la responsabilità dell’anno rotariano nella mani del neo presidente Stefano Bianchini.

Velata malinconia per un’esperienza che si conclude ma anche la certezza di aver fatto bene, facendo del bene nel vero spirito associativo. “Sono tanto emozionata, cosa che non mi capita quasi mai e invece molto spesso quando sono con voi – ha confessato la presidente, ormai Past, Simona Tartaglia dal tavolo di presidenza -. Una grande emozione per questo passaggio di stasera e per le tante cose fatte, merito della collaborazione con i due prossimi presidenti, Stefano Bianchini e Lamberto Scorzino, il fondamentale lavoro di Alfredo Fioramanti e la collaborazione con tanti club, tra cui Sabina Tevere, Castelli Romani e Civitavecchia, questi ultimi che ringrazio anche per essere qui a testimoniare affetto in questa serata speciale. Grazie a tutti voi per le cose fatte e anche quelle che arriveranno dai prossimi presidenti, alcune già avviate insieme. Grazie al Comune che ci è stato molto vicino e che stasera vede qui con noi il sindaco Arena e gli assessori De Carolis e Mancini”.

Come ricordo è stato mostrato un video con le immagini più salienti delle iniziative portate a termine e annunciate in questo anno. La serata è stata inoltre allietata dalle note di un quartetto d’archi che è si esibito durante la cena.

Una cerimonia testimoniata dal primo cittadino, che ha salutato i presenti: “Emozione comprensibile al termine di un mandato pieno di risultati – ha sottolineato Arena -. Capisco la difficoltà di questi tempi nel realizzare progetti ma il Rotary ha sempre scelto le persone giuste che sono state in grado di farli, noi siamo a disposizione”.

Come da tradizione sono stati salutati i nuovi soci entrati nell’anno ed è stata consegnata la “Paul Harris”, la spilla assegnata per meriti speciali dedicata proprio al fondatore Rotary. Il riconoscimento del 2020/21 è stato consegnato a Claudia Testa, che saluta l’anno da president Past per lasciare il posto a Simona.

Poco prima del taglio della torta l’atto cerimoniale più atteso, il passaggio del collare composto da tutti i distintivi dei presidenti passati nella storia del Club e le prime parole del presidente 2021/22, l’avvocato Stefano Bianchini: “Abbiamo vissuto questo anno lontani, per motivi di emergenza, ora vedremo di rafforzare le attività in presenza, dopo due anni di pandemia dobbiamo ritrovarci insieme e utilizzare questo tempo per ragionare di progetti ed idee. Accolgo questa carica ma preciso da subito che il lustro non è del presidente ma di tutti i soci, l’annata è di tutti noi. Un dare e ricevere che ci ricorda quale sia la bellezza nel fare insieme. Solo in questo modo possiamo trasmettere e supportare gli ideali dei nostri soci”.

La serata si è conclusa con il suono della campana da parte del presidente Bianchini, tra gli applausi dei soci e degli ospiti presenti.




“Il Rotary per i caduti nel contrasto alla pandemia”, consegnate le borse di studio

TORRI IN SABINA – Toccante mattinata, sabato 12 giugno, nel suggestivo parco dell’antico e meraviglioso Santuario di Vescovìo, che ha ospitato la cerimonia di consegna delle borse di studio “Il Rotary per i caduti nel contrasto alla pandemia”, organizzato dai club Sabina Tevere  e Roma Circo Massimo, supportato dai club del Distretto 2080: Fiuggi, Monterotondo – Mentana, Passport Italia District 2080, Rieti, dai romani Cassia, Eur, Experience Academy, Foro Italico, Giulio Cesare, Leonardo da Vinci, Ovest e Sud, da Tempio Pausania e Viterbo.

Padroni di casa Alessandro Colli e Claudio Icardi, presidenti dei club Sabina Tevere e Roma Circo Massimo. Insieme dal palco hanno ringraziato il Governatore Mollicone, che ha patrocinato l’evento, le autorità istituzionali, in prima fila il sottosegretario alla Salute, sen, Pierpaolo Sileri, e religiose presenti, presente il vescovo, S.E. mons. Ernesto Mandara, i numerosi sindaci, i club che hanno aderito, sempre attivi sul territorio, specie in questo momento, gli sponsor e due privati cittadini che hanno donato in via confidenziale senza voler apparire in pubblico.

Le borse sono state assegnate analizzando le storie di caduti per Covid-19, professionisti che esercitando la propria attività e continuando a lavorare con passione e amore hanno contratto il virus e purtroppo perso la vita, lasciando figli ancora impegnati negli studi.

“Abbiamo lavorato in sinergia per aiutare, ma ci sono state persone che, mentre il resto d’Italia era chiusa in casa, erano in prima fila senza protezioni. Sono atti di eroismo che oggi vogliamo riconoscere. In tutto il territorio, fino alle porte di Roma, abbiamo cercato di esercitare appieno l’attività rotariana. Così esprimiamo un messaggio di gratitudine – ha sottolineato il presidente Colli – con un sostegno a cinque orfani a cui assegniamo le borse, donando tutto l’importo, mentre le spese sono state coperte dai club”.

Un momento particolare, questo dell’emergenza, ricordato anche nelle parole del governatore Mollicone: “Abbiamo reagito, come tutti, in una situazione tutta nuova, mai sperimentata prima. Sono medico, un dentista e ho sempre lavorato in sicurezza ma abbiamo rimodulato tutto, aggiornandoci alla pandemia, la nostra categoria è stata presa di mira e molti colleghi non ce l’hanno fatta. Il Rotary si è guardato intorno e ha messo a disposizione le proprie professionalità, da subito a caccia di mascherine, visiere, barelle di contenimento, un box di visite a distanza allo Spallanzani. Poi in Sardegna, dove abbiamo fatto tamponi a raffica, e la Regione Lazio, con cui stiamo collaborando negli hub vaccinali con nostri medici e volontari. Abbiamo dimostrato quanto si può fare, il Rotary c’è e complimenti agli organizzatori”.

“Un ingranaggio ben rodato e che si presta perfettamente alla ruota, simbolo dell’associazione” come ha aggiunto Icardi e ancora Stajano, Rotary Circo Massimo: “Gesti simbolici di gratitudine, sia per chi abbiamo selezionato oggi ma anche a tutti gli altri, nell’addestramento alle virtù e agli ideali di servizio, sperando che su questo virus possa ricostruirsi una società attiva e piena di coraggio”.

La parola è poi passata al sen. Sileri, sottosegretario alla salute, professione medico, che da mesi ormai parla agli italiani dalla Tv, provando a rassicurare: “Oggi stiamo raggiungendo obiettivi con i sacrifici fatti, ma ricordiamo i 130mila morti, quanti i civili durante la Seconda guerra mondiale, centinaia di medici, ma anche infermieri, operatori sanitari, farmacisti e tanti sacerdoti, spesso cappellani di ospedali. Si deve migliorare dagli errori visti, pur possibili, perché ci siamo trovati davanti a qualcosa di nuovo. Dovremo farci trovare pronti alla prossima pandemia, questo deve insegnarci a migliorare, anche se nessuno può dare indietro un familiare deceduto.

Quando studi medicina non pensi di andare a morire ma a lavorare, aiutare, dare supporto alla tua famiglia ma mai morire in corsia, non certo in tempo di pace, combattendo la malattia altrui. Oggi trasmettiamo affetto a queste famiglie, facciamo sentire un senso di società, di comunità, vicinanza l’un con l’altro, ogni guerra si vince insieme. Davanti c’è ancora confusione e mi chiedete cosa dobbiamo aspettarci? Che andremo avanti grazie alle cure, alle regole e soprattutto ai vaccini, che crediamo siano validi anche con le varianti. Speriamo presto di togliere la mascherina, ora va tenuta perché è per legge, ma come qui, all’aperto, non vedo la logica. Non dimentichiamoci mai quello che abbiamo vissuto – ha concluso il senatore – e chi abbiamo lasciato indietro. Questa è una giornata di ricordo e vicinanza ai familiari, ci siamo, ci saremo e da qui si guarda avanti”.

Toccante la dedica ai caduti proposta dalla storica Banda nazionale Garibaldina di Poggio Mirteto, con un giovane solista che ha eseguito alla tromba il “Silenzio”.

Un culmine emotivo che ha avviato la consegna delle borse ai cinque ragazzi, un figlio e due coppie di fratelli, chiamati sul palco insieme alle mamme e accompagnati dai sindaci del proprio Comune.

Questi i ragazzi a cui è stato assegnato il riconoscimento: Michael Cerquetani, studente di medicina, pronto a seguire le orme di papà Maurizio, un uomo descritto con passione dal sindaco “al suo nobile sacrificio diamo onore”; Federica e Lorenzo Valentini, dedicato a papà Roberto, di Montelibretti, artigiano: “un idraulico che portava sorrisi nelle case altrui, un caduto di questa guerra”; e infine Eleonora e Pasquale Andrea Briglia, per papà Giovanni, medico al San Camillo, “uomo e dottore buono e profondo, pieno di premura, empatia e saggezza”.

In chiusura le parole del vescovo, S.E. mons. Ernesto Mandara: “In un luogo simbolico come questo, che era sede vescovile, oggi i vostri gesti simbolici diventano reali. I miei parroci hanno sempre detto che la gente ha partecipato, facendo sentire il valore della solidarietà. Grazie al Rotary per tutto questo, e per quanto fate sempre. Il mio messaggio di speranza è anche di impegno, come dice Papa Francesco ‘il mondo è un unico e tutti siamo coinvolti’. Ora la nostra impresa è far ripartire la realtà e servono segnali di sicurezza, per questo ringrazio il senatore Sileri, sempre pronto a rassicurarci”.

Alla cerimonia hanno partecipato rappresentati della Regione Lazio e i sindaci di Casperia, Cantalupo in Sabina, Collevecchio, Fara Sabina, Magliano Sabina, Montebuono, Montelibretti, Montopoli di Sabina, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Ponzano, Selci, Stimigliano, Tarano, Torri in Sabina, Torrita Tiberina. Il supporto finanziario è stato fornito dai club Rotary e dagli sponsor Mondo Riabilitazione Srl, Aurogene Srl, Tecnocasa Gruppo Sabina, Analisi Cliniche Bianchetti Gastone e C., Poliambulatorio Physio Logos, Gentileschi Fausta Assicurazioni Srl, Farmacia Borgo Sant’Antonio, Farmacia Pace Torrita Tiberina.




Viterbo, Rotary Club: “Un pomeriggio emozionante con i ragazzi di Con-tatto”

VITERBO – Un’emozione incredibile ha accompagnato l’arrivo dei gruppo di pellegrini di “Con-tatto”, il progetto realizzato dal distretto Rotary 2031 e Asl Torino, a cui hanno dato supporto il Rotary Club Viterbo e l’associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo, assistiti lungo il percorso dal Corpo Italiano di San Lazzaro, gruppo Civitas Romae.

Nei giardini di Palazzo dei Priori, accolti dal padrone di casa, il sindaco Arena con l’assessore De Carolis e il consigliere Buzzi, era presente il Gruppo Avis Viterbo e l’associazione Eta Beta, con la presidente Burla, alcuni consiglieri e ragazzi.

“Ci aspettavamo un percorso bello, ma fare questo tratto da Montefiascone a Viterbo, con dei colori bellissimi, i fiori, il verde, ci ha davvero riempito il cuore” commentano gli accompagnatori, che hanno anche ringraziato la Polizia locale per la scorta nel tratto urbano.

Tante le occasioni offerte dall’intenso pomeriggio, iniziato con i saluti e l’accoglienza istituzionale, culminata con i doni. Il sindaco, la presidente Tartaglia e il prefetto Rotary Scorzino hanno donato a Carmelo Velardo, Luca Rivoira, del Distretto Rotary 2031, e Roberto Keller, Asl Torino, un piatto in ceramica realizzato da Cinzia Chiulli, raffigurante un albero, simbolo metaforico del percorso della vita. A tutti i ragazzi l’assessore De Carolis ha invece consegnato i “piedini”, simbolo del pellegrino, sempre in ceramica griffata dall’artigiana viterbese, offerti da Bruna Capitani, la cognata del regista Giorgio, torinese d’origine, che, venuta a conoscenza del progetto ha voluto partecipare in prima persona. Per i ragazzi anche la pergamena del 100° chilometro dalla tomba di Pietro, consegnata da Alessandra Croci, per conto dell’Associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo. Tutte le realtà coinvolte sono state poi premiate con targhe evento e gagliardetti del Rotary torinese.

Un breve riposo concesso ai 12 ragazzi con disturbo dello spettro autistico, e ai loro accompagnatori, ospitati in varie realtà cittadine, e di nuovo nel centro storico, accolti da Gianni Cesarini e dallo staff di Viterbo Sotterranea, che dopo aver donato cartoline e magneti raffiguranti la città hanno portato il gruppo alla scoperta del Museo dei Templari, dei suoi sotterranei e della cisterna etrusca restata intatta nei secoli. Una visita che ha appassionato i ragazzi, incantati da armature, bandiere e castelli e ogni traccia degli storici cavalieri.

Un ultimo passo verso San Pellegrino, per la firma del sasso del viandante, un’opera che Cinzia Chiulli compone assemblando rocce dedicate ai pellegrini transitati da Viterbo. Infine la cena, sotto gli archi dello storico quartiere, ospitati dall’Osteria dal Sor Bruno, che ha concluso l’intensa giornata con una tradizionale cena a base di piatti tipici viterbesi.

“E’ stata davvero una giornata bellissima – conclude Simona Tartaglia, presidente Rotary Club Viterbo -. Abbiamo aderito con gioia e condividere con loro questa esperienza è stato emozionante. Saluto gli amici rotariani coinvolti, certi che ci ritroveremo, ed auguro a tutti ‘buon cammino’, verso la tomba di Pietro, sperando che riusciranno ad incontrare Papa Francesco”.




Rotary Club, a Magliano Sabina la visita del Governatore del Distretto 2080

MAGLIANO SABINA ( Rieti) – Due Club Rotary uniti per accogliere il Governatore del Distretto 2080, il dottor Giovambattista Mollicone, in presenza, provando a cercare un po’ di normalità, pur sempre  nel rispetto delle normative d’emergenza in corso.

I Club Sabina Tevere e Viterbo si sono così ritrovati a Magliano Sabina, con una minima rappresentanza di soci, mentre altri si sono collegati via zoom per assistere all’incontro e ascoltare le parole del Governatore.

Un incontro fortemente voluto dai due presidenti, come ha sottolineato il padrone di casa Alessandro Colli, presidente Sabina Tevere: “Accogliere il Governatore è il momento più rappresentativo insieme al Passaggio della campana, da vivere con gioia e simpatia, anche se limitato dal rispetto delle regole. Abbiamo bisogno di ripartenza e di momenti come questi in cui ci si scambia consigli e pareri”.

Parole condivise da Simona Tartaglia, presidente viterbese: “Sono emozionata e non mi capita molto spesso, invece con voi mi emoziono ed è un significato profondo, merito della vita rotariana che ci vede lavorare in sinergia, come oggi. Gli intenti sono gli stessi, dare aiuto e implementare supporto al territorio, è stato un periodo difficile ma abbiamo fatto molto e siamo qui a testimoniarlo al Governatore”.

Presente anche il Rotaract Viterbo, rappresentato dal Prefetto Riccardo Giusti, che ha ringraziato il Rotary Club Viterbo per la collaborazione e le iniziative realizzate insieme.

Unione di intenti e obiettivi comuni, il modo migliore per accogliere il Governatore Mollicone, che ha salutato presenti e collegati virtualmente con un discorso che sia bilancio e sprone per i giorni che verranno. “Sono davvero felice di essere con voi, in ogni club ci si sente amici; il virus ha cambiato le nostre abitudini, ma nonostante tutto siamo qui insieme. Tra i miei ruoli c’è il gran tour tra i club – ha precisato il Governatore – per portare a tutti l’esperienza raccolta sul campo, per ricordare da dove veniamo e quanto siano in grado di fare. La nostra stessa esistenza è trovarci nelle conviviali, dobbiamo mantenere intatte queste abitudini, pur rispettando le regole. Prendiamo il lato positivo, in questi mesi è stato possibile parlare e confrontarsi con tutto il mondo nelle riunioni, e altrettanto immediato è stato il collegamento tra Lazio e Sardegna del nostro Distretto, azzerando le distanze.

Stiamo cambiando, come fu previsto all’assemblea internazionale presieduta da Holger Knaack: prima della pandemia, lo stesso presidente aveva fatto appello per cambiare il Rotary, poi l’emergenza sanitaria ci ha costretti a farlo. Il Rotary sa trasformare una crisi in opportunità – ha proseguito elencando gli impegni di questi mesi -: ricordo che da agosto l’Africa è libera dalla polio, deve ancora sparire da Pakistan e Afghanistan e non ci fermeremo, anche se ora i nostri laboratori sono convertiti alla produzione del vaccino Moderna. Abbiamo fatto molto altro, ad esempio abbiamo speso gli 85mila euro in dotazione per l’emergenza Covid dedicata ai ragazzi nell’acquisto di 300 tablet per gli studenti che ne erano privi; così la conviviale Rotary day, dedicata a mense e istituzioni sociali con centinaia di ristoranti coinvolti e tantissime persone che hanno avuto un pasto. Registro una grande crescita del Rotaract, che entra di diritto con noi, e lo sviluppo delle belle idee che giungono dall’Interact. Infine ringrazio i medici dei nostri club, che da due giorni sono a supporto nella vaccinazione nelle strutture e tanti altri soci come volontari. Vi saluto ricordando il 75°anniversario dell’Onu, a cui siamo vicini e con cui condividiamo metodo e ricerca della pace. Siamo riusciti tutti insieme a realizzare progetti, il Rotary è vivo e procede”.

Il Governatore ha concluso ripetendo il rito delle quattro domande, invitando i presenti a rispondere dentro di sé: “Sono certo che tutti abbiamo in testa la stessa risposta, con la capacità di servire al di là del proprio interesse personale. Il cambiamento è però inesorabile, i valori lasciati dai nostri nonni non bastano più, è cambiato tutto rispetto a ‘quel prima’, con i social che alimentano l’individualismo. Noi, per questo, dobbiamo riscoprire le tradizioni e metterci al servizio delle comunità puntando alla qualità, creiamo opportunità restando fedeli ai valori. Mettiamo il nostro impegno per realizzare innovazione nella tradizione, così da portarci nel Rotary dei prossimi decenni, per lasciare un Rotary migliore di quello che ci è stato lasciato, come accade sempre nei nostri club” ha concluso tra gli applausi.

Saluto ufficiale con lo scambio dei gagliardetti e il foulard del distretto donato dal Governatore Mollicone alla presidente Tartaglia.

Un momento conviviale ha concluso la giornata, con l’augurio che sia stato un primo piccolo passo che porti i rotariani a condividere ancora insieme esperienze ed emozioni.




Il Rotary club Viterbo dona alle scuole il libro “Dislessia come compagna”

VITERBO – Il Rotary club Viterbo sempre più vicino alla comunità e ai soggetti più deboli, in questo caso gli allievi delle scuole primarie e dell’infanzia, specie chi è in difficoltà.

I rotariani viterbesi hanno sposato la causa del maestro Fiorenzo Mascagna, relativa alla pubblicazione “Dislessia come compagna”, realizzata artigianalmente dall’artista e docente, che nel libro ha portato la sua esperienza diretta e ha consigliato soluzioni e accorgimenti, fondamentali per un bambino che presenti i primi segni del problema.

L’opera è fondamentale in quanto scritta da un dislessico, lo stesso Mascagna, che attraverso la sua storia ha potuto raccontare come combattere il disagio provato nei primi anni di scuola, consigliando come rapportarsi e dimostrando come un dislessico può arrivare ad insegnare, scrivere e lavorare come tutti.

Il Rotary Club Viterbo ha commissionato al maestro i libri necessari alla consegna a tutti gli istituti comprensivi della città, declinati nei plessi di infanzia, primaria e secondaria di primo grado, nello specifico consegnandone copie ai dirigenti e responsabili degli istituti Canevari, Vanni, Fantappiè, Ellera, Carmine e Fedi.

“Siamo stati davvero felici dell’accoglienza avuta nelle scuole – ha precisato la presidente Simona Tartaglia – che ho visitato nel rispetto delle regole attuali di emergenza, consegnando i libri necessari a coprire tutti i plessi degli istituti. I dirigenti scolastici hanno capito pienamente l’importanza del progetto, coinvolgendo spesso il docente dedicato alle disabilità. Ora nelle biblioteche delle scuole è presente uno strumento utile per tutti i professori, che potranno individuare subito il disagio degli eventuali allievi dislessici, spesso scambiato per disattenzione, quando invece nasconde una serie di difficoltà nel seguire le lezioni. Ci riempie d’orgoglio pensare che alcuni bambini e ragazzi potranno trovare soluzione ad un problema talvolta complesso da individuare”.

Il progetto è stato antesignano di un supporto che sarà fornito alle scuole anche dalla Regione Lazio. E’ di questi giorni infatti l’approvazione di un finanziamento che supporterà le scuole della provincia di Viterbo e i genitori di ragazzi dislessici, e in futuro in tutto il territorio regionale, a cui sarà donato il libro che già il Rotary ha consegnato agli istituti viterbesi. Il maestro Mascagna organizzerà presto delle conferenze streaming sui vari temi trattati nella pubblicazione, e appena sarà possibile sarà avviato un laboratorio della parola, per supportare i ragazzi dislessici nell’associazione con le immagini.