Bagnoregio, riapre la scuola in presenza

BAGNOREGIO (Viterbo) – “Lunedì 17 gennaio riprenderà, come già stabilito settimana scorsa, la scuola in presenza. Scelta condivisa questa mattina anche dalla dirigente scolastica a cui ho comunicato che come amministrazione, forniremo alla scuola, una dotazione di mascherine ffp2.

Ho sentito molte chiacchiere in questa settimana ma la verità è soltanto una e cioè che io sono responsabile della salute dei miei cittadini ed abbiamo deciso di tenere chiuso in un momento dove c’era molta confusione ed io ho l’obbligo di decidere per il bene di tutti, non per il comodo di qualcuno, dal divano di casa è tutto molto semplice. Tutto il resto, soprattutto a chi ha detto che non eravamo pronti per la riapertura dico questo, pensate in casa vostra, visto che l’unico comune che ha acquistato un macchinario per processare i tamponi è stato Bagnoregio, quando voi il covid forse nemmeno sapevate cosa fosse. Buon rientro a scuola ai bambini, alle bambine, ai ragazzi, alle ragazze, ai docenti, a tutto il personale, noi per qualsiasi cosa ci saremo”. Lo dichiara sui social il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili.




Rifondazione comunista Civita Castellana: “Il comune distribuisca le ffp2 gratuite nelle scuole”

CIVITA CASTELLANA (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Come gruppo Consiliare e come Circolo di Rifondazione Comunista abbiamo espresso la nostra contrarietà all’ordinanza emanata dal Sindaco riguardo la chiusura delle scuole di Civita Castellana fino al 21 gennaio.
La nostra contrarietà non è stata dettata da un ragionamento di mera speculazione politica ma dalla volontà di sottolineare come la tecnica dello ‘’scaricabarile’’ sia una pratica largamente usata da questa amministrazione, e che la stessa concorra solamente ad aumentare i disagi per ragazzi, bambini e genitori in un periodo già critico di suo.
Abbiamo quindi delle richieste e delle proposte da fare che speriamo vengano accolte nel più breve tempo possibile.
Chiediamo in primis al Sindaco di provvedere a distribuire gratuitamente nelle scuole le mascherine FFP2 , che il governo vuole far comprare alle famiglie mentre si limita a distribuire ancora l’ormai celebre, ahinoi!, mascherina “mutanda” , di convocare le Commissioni da noi richieste sull’edilizia scolastica, ed in particolare sulla scuola G.Rodari e Sassacci, per iniziare un percorso di adeguamento degli edifici scolastici comunali, chiediamo che venga inoltre convocata una Commissione sui trasporti (l’abbiamo richiesta ad agosto dell’anno scorso ed ancora nessuno si è degnato di risponderci !!!) che come appurato sono spesso luogo di trasmissione del virus al fine di implementare le corse ed i mezzi sui quali gli studenti ed i pendolari viaggiano quotidianamente.
Vogliamo che si smetta di andare avanti a colpi di slogan e di propaganda e che si agisca subito per fare in modo che si torni a scuola in presenza ed in sicurezza nel più breve tempo possibile, altrimenti questi giorni di stop forzato alle lezioni rappresenteranno nient’altro che l’ennesima occasione sprecata”.

Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista – Comune di Civita Castellana
Circolo E.Minio – Rifondazione Comunista Civita Castellana




Covid e scuole: è pressing sul rientro di domani

di REDAZIONE-

Domani, lunedì 10 gennaio, si torna a scuola, nonostante il numero dei contagi in aumento per via della variante Omicron e le rimostranze di numerosi presidi e governatori regionali. Il Governo non ne vuole sapere e tira dritto per la sua strada, con la scuola che riaprirà domattina in presenza, nonostante gli appelli ad un posticipo in presenza. Intanto il numero dei contagi torna a sfiorare quota 200 mila. Il ministro Bianchi ha incontrato i sindacati per illustrare le nuove misure emanate dal Consiglio dei Ministri, indicando come siano state approvate una serie di provvedimenti articolati, anche per la scuola, con la Dad per 10 giorni per casi specifici. Le regioni hanno chiesto senza risultati uno slittamento della data della riapertura delle scuole. Il presidente del Veneto Zaia torna a chiedere un intervento del Cts perché, a suo dire, si rischia “una falsa riapertura” in uno scenario fatto di assenze e quarantene. In Campania il governatore De Luca si appella alle “circostanze di eccezionale e straordinaria necessità” nell’ordinanza con cui ha disposto fino al 29 gennaio il ricorso alla dad per le scuole medie, elementari e dell’infanzia. Ma il Governo ha annunciato che impugnerà questa ordinanza, mentre il Tar ha chiesto alla Regione di presentare ulteriori documenti. La Sicilia, dal canto suo, fa slittare di tre giorni il rientro a scuola. C’è poi il Trentino che annuncia che non applicherà le nuove norme sulla quarantena a scuola e sul super pass per i trasporti.

Intanto, la curva dei contagi non cessa a calare e dai dati dell’Iss sembra che i più colpiti siano proprio i bambini tra i 5 e gli 11 anni e i ragazzi tra i 16 ed i 19 anni. Il presidente di Anp, Antonello Giannelli ha dichiarato come già in queste ore il numero degli studenti positivi abbia raggiunto l’ordine delle decine e addirittura centinaia e rende impossibile attuare le procedure previste. “A mio avviso – ha dichiarato –  è molto improbabile che il sistema sanitario, nonostante il supporto delle farmacie nell’esecuzione dei tamponi per gli studenti della scuola secondaria, possa smaltire tempestivamente l’enorme carico di lavoro. Stimiamo che lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti della scuola su un milione,  tra docenti e personale Ata,  ovvero un 10% del totale, per le più svariate questioni legate a Covid, quarantene, vaccini eccetera”.

Il Miur precisa sul suo sito i requisiti per frequentare in presenza, alle medie e alle superiori con due positivi in classe, requisiti che “durante il regime di autosorveglianza, devono essere dimostrati dall’alunno”. Quindi, la norma “autorizza le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy.
Con due casi di positività nella stessa classe, precisa il Miur, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, i guariti da meno di 120 giorni, chi ha fatto la dose di richiamo, possono frequentare in presenza, in regime di autosorveglianza. Infine, si prevedono tamponi gratuiti per chi è in regime di autosorveglianza. Tamponi che potranno essere effettuati presso le farmacie e le strutture convenzionate. Ma servirà la prescrizione medica.




Provincia di Viterbo, il 10 gennaio si rientra a scuola: “Chiuderle in questa fase non provocherebbe nessun giovamento per il contenimento del Covid”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Si è svolto nel pomeriggio di oggi un incontro dei Sindaci della Provincia di Viterbo convocato dall’Amministrazione Provinciale, nel quale si è affrontato il tema relativo la riapertura delle scuole prevista il giorno 10 Gennaio.
La provincia nel ruolo di “Casa dei Comuni” , al fine di assicurare quanto più possibile un confronto costruttivo, ha richiesto la partecipazione della ASL di Viterbo rappresentata dalla dott.ssa Brustolin e dai dott.ri Carai e Chiatti e dell’Ufficio Scolastico Provinciale rappresentato dal dirigente Prof. Daniele Peroni, i quali ognuno per gli aspetti di propria competenza hanno tratteggiato ai Sindaci un quadro specifico della situazione.
I Sindaci quali autorità sanitaria locale, hanno partecipato nella quasi totalità dei Comuni, motivati da senso di responsabilità e animati dalla convinzione che l’istituzione scolastica rappresenta un pilastro fondamentale delle comunità locali e della società civile .
Rispetto al tema della scuola, proprio nella giornata odierna è stata emanata un’ulteriore circolare congiunta tra il Ministero della Salute e quello della Pubblica Istruzione, nella quale vengono prese in esame in modo puntuale le modalità specifiche di contenimento del diffondersi del virus nei plessi scolastici .
La scuola è e rimane lo spazio più sicuro. L’andamento della pandemia è sicuramente preoccupante per il diffondersi del contagio che però si manifesta per il 90 % dei casi asintomatico o in forme lievi.
Il Combinato disposto di questi due elementi ha trovato nell’assemblea dei Sindaci, oltre alla volontà di adottare per quanto possibile un atteggiamento unitario sul territorio provinciale, l’assoluta consapevolezza che chiudere le scuole in questa fase non provocherebbe nessun giovamento per il contenimento del covid 19 .
Si è tornati sull’opportunità di sensibilizzare anche la popolazione scolastica sulla necessità di sottoporsi al vaccino anti covid .
Naturalmente occorre da parte delle amministrazioni comunali, delle istituzioni scolastiche e sanitarie coinvolte un monitoraggio quotidiano il quale consentirà ai Sindaci di poter adottare, ove le condizioni sanitarie lo richiedessero, i necessari ed adeguati provvedimenti”.

Provincia di Viterbo




Rientro a scuola: oggi tavolo tecnico con sindaci, presidente di Provincia e commissario Scolamiero

di REDAZIONE-

VITERBO- Mentre arrivano notizie di alcuni sindaci della Tuscia che hanno preso la decisione di rinviare il ritorno a scuola del 10 gennaio, è stato fissato per questo pomeriggio alle ore 19 un tavolo tecnico con il il presidente della Provincia, i vari sindaci del Viterbese ed il commissario prefettizio Scolamiero per prendere una decisione univoca sul rientro in classe. La commissaria prefettizia Scolamiero ha, comunque, espresso la a volontà di non chiudere le scuole a Viterbo perchè vuole seguire le direttive governative. Ha poi ricordato come nelle prossime ore, da domattina,  per le scuole sarà aperto il nuovo drive in che sarà installato nel parcheggio dietro la Cittadella della salute per semplificare la situazione.




Rientro a scuola, a Montefiascone il sindaco comunicherà decisione dopo tavolo tecnico provinciale previsto questo pomeriggio

MONTEFIASCONE (Viterbo)- “Nel pomeriggio si terrà un tavolo tecnico Provinciale alla presenza di tutti i Sindaci e delle autorità competenti per discutere riguardo la riapertura delle scuole. A conclusione dello stesso comunicherò la decisione presa”. Lo dichiara la sindaca di Montefiascone, Giulia De Santis.




Civita Castellana, ordinanza chiusura scuole di ogni ordine e grado in presenza fino al 21 gennaio

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – “Dopo un continuo confronto con i dirigenti scolastici, si è deciso di non far rientrare gli studenti in presenza fono al prossimo 21 gennaio. L’ordinanza che verrà firmata oggi riguarderà tutte le scuole di ogni ordine e grado di Civita Castellana che potranno organizzare la modalità di didattica a distanza. L’ingresso sarà consentito ai dirigenti, insegnanti, personale tutto e agli studenti appartenenti alle categorie speciali (disabilità, riconoscimento 104/92, BES, DSA)”. A scriverlo Luca Giampieri, sindaco di Civita Castellana.




Scuola, Di Berardino: “Nel Lazio riapertura per tutti il 10 gennaio”

VITERBO- Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza per la riapertura delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado del Lazio e delle Istituzioni Formative che erogano percorsi triennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) che riprenderanno in presenza il giorno 10 gennaio 2022.

“Nel Lazio la riapertura della scuola in presenza il prossimo 10 gennaio, data unica per tutti gli Istituti della Regione, è un segnale molto importante di continuità che vogliamo dare agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e al personale scolastico. Ricordiamo infatti che era prevista per circa il 20% degli Istituti la riapertura venerdì 7 gennaio e grazie a questo provvedimento il rientro a scuola in presenza sarà per tutti lunedì. Vogliamo continuare a garantire il diritto allo studio in presenza e in sicurezza. Inoltre sarà potenziato, a partire da venerdì prossimo, il contact tracing con drive-in a disposizione degli studenti in tutte le zone del Lazio. Infatti lavoriamo, come già fatto per permettere la riapertura in presenza lo scorso settembre con un impegno straordinario da parte della Giunta Zingaretti, con l’obiettivo di permettere alle ragazze e ai ragazzi della nostra Regione di andare ogni giorno a scuola, ma è necessario non abbassare la guardia e avere comportamenti responsabili che serviranno a garantire la possibilità di completare un anno in presenza. Riconfermiamo l’appello alle vaccinazioni, al rispetto delle regole, con il massimo impegno da parte di tutti in questa direzione”, spiega l’assessore regionale alla Scuola Claudio Di Berardino.  Per il contac tracing si ricorda che sarà possibile prenotare sulla piattaforma (https://prenota-drive.regione.lazio.it/main/home) con la tessera sanitaria e indicando l’Istituto scolastico.




Covid, il 7 gennaio scuole chiuse a Canepina e Vallerano

di REDAZIONE-

CANEPINA (Viterbo) – Per via dell’impennata di contagi da Covid anche nella Tuscia il 7 gennaio le scuole a Canepina e a Vallerano resteranno chiuse. La decisione è stata presa dalle due amministrazioni comunali. Il sindaco di Canepina sta per firmare così un’ordinanza con cui verrà disposta la chiusura del nido comunale nei giorni 4,5 e 7 gennaio, della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di I livello per il 7 gennaio. Inoltre, si chiede alla famiglie di prestare la massima attenzione per il rientro del 10 gennaio, accertandosi della presenza o meno di sintomi nei bambini. Anche a Vallerano l’amministrazione comunale ha preso la stessa decisione stabilendo la chiusura delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado per la giornata del 7 gennaio.

 




Covid, Regione: “Fake news dad nelle scuole superiori del Lazio”

ROMA – “Sta circolando in queste ore sui social una fake news in cui si annuncia una imminente ordinanza per avviare la didattica a distanza nelle scuole statali superiori del Lazio fino al 18 gennaio. Si tratta di una notizia falsa e la Regione attiverà fin da subito tutte le azioni legali per individuarne gli autori. E’ utile ribadire che tutte le misure applicate nella gestione dell’epidemia Covid-19 vengono comunicate esclusivamente sui canali ufficiali della Regione Lazio”.

Lo comunica in una nota la Regione Lazio.




Piano di dimensionamento delle Istituzioni scolastiche 2022/23 IS Cardarelli

TARQUINIA (Viterbo) – Tra le questioni emerse in sede di incontro per il dimensionamento, il 22 dicembre 2021, è stata analizzata la proposta della provincia di Viterbo di aggregare all’ITE Savi di Viterbo il liceo Scientifico di Tuscania, che verrebbe a distaccarsi dal’IIS Cardarelli di Tarquinia. AnpLazio si è espressa con parere assolutamente contrario, dal momento che tutta la comunità educativa del Cardarelli ha manifestato con forza il proprio dissenso, attraverso le delibere degli Organi Collegiali e di libere manifestazioni. Oltre a questo è da considerare che, pur ritenendo importante salvaguardare l’autonomia scolastica dello storico ITE Savi, ciò non può avvenire a danno di altre scuole, ma dovrebbe essere esito di un piano concertato di supporto e di orientamento delle nuove iscrizioni. Tra l’altro, per il 2022-23 per il Savi non c’è rischio di perdita dell’autonomia e quindi si avrebbe a disposizione il prossimo anno 2022 per cercare le migliori strategie adeguate al territorio e alle esigenze degli studenti. La proposta della provincia di Viterbo non ha considerato gli aspetti sopra indicati mostrandosi come piano semplicemente numerico, non rispettoso della volontà di studenti e docenti e delle deliberazioni dei Comuni di Tarquinia e Tuscania. L’assessorato alla Regione ha sostenuto il consigliere provinciale delegato di Viterbo, che non ha rappresentato in quella sede la delibera assunta dalla sua Amministrazione Provinciale, la quale aveva esplicitamente indicato tale scorporo quale ultima ratio e solo nel caso in cui non fosse stato possibile far salva altrimenti l’autonomia del Savi e non ha accolto le osservazioni delle parti sindacali, contraddicendo il parere tecnico espresso dalla Regione stessa (contro l’accorpamento) attuando un diverso trattamento rispetto alle altre province del Lazio, in cui si è lasciato il quadro inalterato e in cui si osserva la presenza di istituzioni autonome con circa 300 alunni (l’ITE Savi ne ha quasi 500).
In vista della seduta della Giunta Regionale che prenderà la decisione definitiva sulla questione, si auspica un’attenta considerazione degli aspetti a favore del mantenimento dello status quo, prendendo l’impegno ad aprire un tavolo di programmazione per trovare la strada migliore per il consolidamento dell’autonomia dell’ITE Savi

 




Rotary Club Viterbo, regalati libri sulla Francigena alle scuole viterbesi

VITERBO – Si avvicinano le vacanze di Natale nelle scuole e, come per quelle pasquali, il Rotary club Viterbo ha deciso di impreziosire le biblioteche degli istituti comprensivi cittadini con una nuova  pubblicazione.

E’ stato infatti consegnato nelle mani delle dirigenti scolatische di Ellera, Carmine, Fantappiè, Vanni e Fedi il libro guida per bambini “In cammino verso Roma, lungo la via Francigena… tra sogno e realtà” di Flavia Bronchini, Alessandra Croci e Chiara Porcari.

Ad effettuare la consegna il presidente Stefano Bianchini e una delle autrici, e storica camminatrice lungo le vie dei pellegrini, la professoressa Croci.

E’ lei a spiegare alle colleghe il senso della pubblicazione: “Si tratta di una guida speciale, dedicata ai bambini che diventano protagonisti del.cammino sulla Francigena. All’interno viene spiegata in modo adeguato ai piccoli la via che collega l’Europa a Roma, mentre la seconda parte diventa una favola che descrive un sogno di Giorgia, una bambina diversamente abile, che percorre il tratto tra Viterbo e Roma, accompagnata da Sigerico e Leone, un bambino dell’anno Mille: insieme incontrano luoghi e persone reali, che ogni giorno accolgono i pellegrini. Il libro si conclude con una guida vera e propria, dove sono indicati i servizi disponibili e viene spiegata la simbologia dei cartelli. All’interno lo spazio per scrivere un proprio diario, incollare foto, e una carta del pellegrino dove ogni bambino potrà inserire i timbri, diventando protagonista”.

Molte insegnanti già conoscevano la pubblicazione, altre approfitteranno di questo nuovo mezzo per avviare o proseguire progetti sulla via Francigena.

La consegna rientra nello spirito rotariano, come precisato dal presidente Bianchini: “Abbiamo deciso di acquistare questi libri e promuoverne la diffusione nelle scuole per sottolineare messaggi quali solidarietà, amicizia e speranza per i più piccoli, evidenziando l’inclusione e l’amore per questo territorio attraversato dalla Francigena”. Ad ogni incontro è stata messa in luce la necessità di realizzare progetti ed iniziative nelle scuole e il club viterbese si è reso disponibile nell’ascoltare e magari supportare nella realizzazione degli stessi.

Il libro è stato già presentato in una scuola di Santa Marinella, diretta da Velia Ceccarelli, autrice della prefazione. In quell’occasione un bambino ha proposto di effettuare un tratto di Francigena con i suoi amici, a patto che fosse presente Irene, una bambina diversamente abile. Pensando a lei e ad ogni piccolo che ne avrà bisogno in futuro, l’associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo ha avviato la raccolta fondi “Una joëlette per Irene”, per l’acquisto di una speciale carrozzella da fuori-strada, che permetta a lei e ad altri ragazzi di partecipare ad un tratto di cammino.

Foto di rito finale, con il libro e un simbolo: il bordone, il bastone di sostegno del pellegrino.

Per chi fosse interessato alla pubblicazione, è in vendita alla libreria Etruria e Straffi.




Covid, Asl Lazio: “Nessuna richiesta di anticipare chiusura scuole, priorità è campagna di vaccinazione”

ROMA – “I direttori generali delle Asl: Roma 1, Angelo Tanese, Roma 4, Cristina Matranga, Roma 6, Narciso Mostarda, Viterbo, Daniela Donetti e Latina, Silvia Cavalli, non hanno mai richiesto ai Prefetti di andare a chiusure anticipate delle scuole, la situazione è
costantemente monitorata e ogni azione deve essere proporzionale all’andamento della curva epidemiologica che vede il nostro territorio in zona bianca dove non sono previsti ulteriori misure di restrizione. Oggi la priorità è correre velocemente con la campagna di vaccinazione che parte domani”. Lo comunicano in una nota congiunta i Direttori generali delle Asl: Roma 1, Angelo Tanese, Roma 4, Cristina Matranga, Roma 6, Narciso Mostarda, Viterbo, Daniela Donetti e Latina, Silvia Cavalli.




Orari scaglionati delle scuole: alcuni rappresentanti delle scuole chiedono al Prefetto di comunicare la sua decisione

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Siamo arrivati ai primi di dicembre, e sono proprio questi i giorni in cui il Prefetto dovrà comunicare la propria decisione riguardo agli orari scaglionati. Dall’ultimo incontro fatto con gli studenti in prefettura il 9 novembre, infatti, sono ormai passate le tre settimane in cui Cotral e Provveditorato avrebbero dovuto organizzare il cambio degli orari, e al termine delle quali il Prefetto avrebbe dovuto comunicare la sua decisione. Ci aspettiamo, dunque, che in questi giorni i discorsi e le posizioni prese durante gli incontri diventino fatti.

Tutti i componenti del tavolo si erano detti favorevoli alla proposta, e il Prefetto stesso ha affermato che, al termine delle tre settimane necessarie per l’organizzazione logistica avrebbe ufficializzato la decisione, salvo stravolgimenti della situazione pandemica. Stravolgimenti che non si sono verificati. Nonostante l’aumento dei contagi, infatti, il Lazio è ancora in zona bianca, e la capienza dei mezzi di trasporto è ancora all’80%, cosa che rende ancora perfettamente attuabile il piano proposto dalla Cotral. Piano che, ricordiamo, non porterebbe a un ulteriore aumento dei contagi, visto che comunque sui mezzi non si supererà la capienza dell’80%.

La valutazione del rischio di contagio sui mezzi deve tener conto anche del fatto che gli studenti sono tra le fasce di popolazione più vaccinate, e che dal 6 dicembre per salire a bordo sarà necessario avere il Green Pass, cosa che garantisce un rischio di diffusione del virus ancora minore sui mezzi e nelle fermate.

Temiamo però che queste motivazioni non bastino e che il Prefetto si rifiuti di prendere la decisione discussa nei tavoli.

Una decisione negativa in questo senso rappresenterebbe per gli studenti una grande delusione: la situazione non sta migliorando. I problemi di ordine psicologico, fisico e didattico che gli studenti vivono da quasi un anno persistono, e se ne aggiungono di nuovi. A causa degli scaglionamenti orari, ad esempio, in molte scuole gli sportelli di recupero delle materie, così come corsi o laboratori pomeridiani, non stanno partendo o stanno partendo in didattica a distanza a causa della difficoltà di trovare un orario accessibile a tutti gli studenti. In altre, invece, si stanno fissando le attività pomeridiane in orari in cui ancora alcuni studenti sono in classe, di fatto impedendo a molti ragazzi di partecipare alle attività proposte dalla scuola.

Ci auguriamo, in conclusione, che le settimane di protesta e contrattazione che gli studenti hanno portato avanti nell’ultimo periodo, e che hanno avuto risposte positive da tutti gli interlocutori, non vengano vanificate da un passo indietro del Prefetto, e che le necessità dei ragazzi non vengano ancora una volta ignorate”.

I rappresentanti di varie scuole della Provincia




Partiti i seminari nelle scuole per promuovere la cultura d’impresa e del lavoro

VITERBO- E’ partita con la partecipazione di 81 studenti di 5 classi terze dell’Istituto di istruzione superiore di Rieti “Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi” la serie di eventi online promossi da Junior Achievement Italia e Camera di Commercio di Rieti-Viterbo per promuovere la cultura d’impresa e del lavoro. Durante gli incontri vengono presentati i programmi “Idee in azione” e “Impresa in azione” e i dati della piattaforma camerale Excelsior, uno strumento estremamente utile nella definizione del contesto economico alla base dell’ideazione di ogni progetto di impresa. Il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, a cui contribuisce per quanto riguarda i dati locali la Camera di Commercio di Rieti Viterbo attraverso rilevazioni periodiche, fornisce annualmente i dati di previsione sull’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese.

“Impresa in azione” è il più diffuso programma di educazione imprenditoriale rivolto agli studenti tra i 16 e i 19 anni degli ultimi 3 anni delle scuole superiori di tutta Italia. Per le sue peculiarità, può essere personalizzato nella durata e nei contenuti e adottato da tutte le tipologie di Istituti Superiori: dai Licei, ai Tecnici e Professionali. Le classi partecipanti, coordinate ciascuna da un docente dell’Istituto, costituiscono delle mini-imprese a scopo formativo e ne curano la gestione, dal concept di un’idea al suo lancio sul mercato. Questo processo, ricco di contenuti e strumenti consolidati, offre un’esperienza professionalizzante a stretto contatto con le aziende e il mondo esterno. Per la sua praticità e vicinanza alla realtà, agevola lo sviluppo di un set di competenze tecniche e trasversali, fondamentali per tutti i giovani, indipendentemente dai loro interessi lavorativi futuri. La metodologia di apprendimento, che segue logiche esperienziali di learning-by-doing, è in grado di appassionare e coinvolgere attivamente tutti i partecipanti.

“Idee in azione” è un programma di educazione imprenditoriale che introduce i giovani alla cultura del lavoro di oggi. Il programma è gratuito e adattabile in classe o da remoto. Si articola in quattro moduli didattici digitali che costituiscono un percorso specifico di educazione imprenditoriale. Il percorso utilizza una metodologia didattica esperienziale che prevede principalmente attività di gruppo da svolgersi in aula o sul territorio, mettendo a disposizione dei partecipanti il materiale multimediale dedicato. Il programma è guidato da un docente coordinatore della classe e può essere fruito con la massima flessibilità durante tutto l’anno scolastico. A supporto sono disponibili un ricco kit didattico digitale e una guida per il docente per una migliore fruizione in completa autonomia.

Le classi partecipanti costituiscono dei team imprenditoriali e ne curano la gestione, dal concept di un’idea alla realizzazione del modello di business e del prototipo del prodotto/servizio. Questo processo, ricco di contenuti e strumenti consolidati, agevola lo sviluppo di un set di competenze tecniche e trasversali, fondamentali per tutti i giovani, indipendentemente dai loro interessi lavorativi futuri. Il docente può scegliere fra un percorso base (circa 18 ore) e un percorso completo (30 ore). Per ulteriori informazioni: alternanza@rivt.camcom.it o azienda.rieti@rivt.camcom.it

 




Scuole, Corniglia: “O rivediamo gli orari di ingresso ed uscita o aumentiamo le corse dei mezzi pubblici”

Riceviamo da Corniglia Francesco consigliere comunale Montalto di Castro e pubblichiamo: “Uno potrebbe chiedersi cosa c’entra la foto di una padella sporca in un lavandino con il problema degli orari scolastici scaglionati e delle poche corse del trasporto pubblico che sta interessando la Tuscia?
C’entra eccome, purtroppo. Perché troppo spesso il tema viene sottovalutato o circoscritto al solo problema del tempo. Stare fuori casa fino a dodici ore continuate, implica necessariamente la risoluzione del problema alimentare.
Eh già perché i nostri ragazzi mangiano, hanno questa cattiva abitudine e per di più alla loro età dovrebbero mangiare tanto e anche bene.
Addio a pastasciutte fumanti, secondi caldi, contorni di verdure e frutta a meno che non si portino a scuola un cestino termico da pic-nic.
Eppure la politica da sempre si straccia le vesti e si riempie la bocca di dichiarazioni ed intenti per preservare e migliorare il benessere alimentare dei ragazzi.
Ma qualcuno ci pensa a questo problema o le famiglie (che non scordiamolo pagano fior di tasse per mantenere i servizi pubblici scuola, salute, e trasporti) devono arrangiarsi e lasciare che i loro figli si nutrano per l’intero anno con merendine, panini, hamburger e simili ?
Oltre al forte disagio psico-fisico dovuto al poco tempo a disposizione per lo studio, lo sport ed il tempo libero che aumenta pericolosamente il loro livello di stress, si aggiunge quello dell’alimentazione.
In fin dei conti sono ragazzi cosa vuoi che siano dodici ore fuori casa, e che si arrangino in qualche modo loro e le loro famiglie senza protestare più di tanto.
Questa è la risposta che la Regione Lazio vuol dare ?
Sicuramente no, ma allora è necessario che i responsabili dei servizi trovino il prima possibile una soluzione. O rivediamo gli orari di ingresso ed uscita o aumentiamo le corse dei mezzi pubblici. Altre soluzioni non ci sono”.




L’amministrazione comunale di Vignanello si associa alla protesta degli studenti e genitori sui trasporti

VIGNANELLO ( Viterbo) – Riceviamo dall’amministrazione comunale di Vignanello e pubblichiamo: “L’Amministrazione Comunale si associa alla protesta degli alunni e dei genitori per le problematiche relative ai trasporti. Anche Vignanello, come tutte le altre scuole del Viterbese, soffre. Il Dirigente Dott. Alfonso Francocci e l’Amministrazione hanno messo in campo quanto possibile e sono da settimane in attesa di risposte che tardano ad arrivare.

Ma la questione è generalizzata: sono passate ormai oltre 6 settimane dalla ripresa delle attività didattiche e i disagi per i ragazzi che frequentano le scuole superiori della provincia e che viaggiano iniziano a diventare insostenibili. Il diritto allo studio non è negoziabile né differibile ma un istituto sul quale non si può pensare di assumere ad oltranza atteggiamenti di ingiustificata rigidità e centralismo.

Abbiamo un green pass diventato obbligatorio;

Abbiamo una normativa che a scuola disciplina in modo “ferreo” la situazione pandemica;

Abbiamo Dirigenti Scolastici preparati e attenti che sono consapevoli dei livelli di rischio nelle loro scuole;

Abbiamo un tasso di diffusione della Pandemia tra i minori in Europa, lo dicono tutte le statistiche;

Abbiamo un investimento della Regione Lazio in misura ingente ed eccezionale in termini di risorse economiche e mezzi di trasporto, come mai messe in campo prima;

Abbiamo la massima disponibilità di tutte le istituzioni a risolvere il problema…

Eppure non basta!!!

Non si riesce a trovare una soluzione. I nostri ragazzi “vagano” in giro per ore soprattutto all’uscita prima di trovare un pullmann che li porti a casa. Ci segnalano ad esempio i pullman che partono da Riello verso il nostro paese e a Porta Romana sono già pieni! Alcuni ragazzi partono al buio del mattino per tornare a casa buio della sera. Poi dovrebbero anche studiare e fare i compiti? Non scherziamo! Oggi chi risiede nei luoghi in cui sono ubicate le scuole hanno vinto un biglietto alla lotteria! Vincono… il diritto allo studio!… ma gli altri che diritto vincono?

Se il tema è “ma gli alunni si contagiano sui mezzi” allora vi invitiamo a riflettere sul fatto che gli stessi sono stati insieme la mattina a scuola con i dispositivi di sicurezza e sono gli stessi che vagano a vuoto nell’attesa di un qualche mezzo che li riporti a casa. Certo ci rendiamo conto che del “vagare” non è responsabile nessuno in caso di contagio! Capita!!Se qualcuno a monte si è posto il problema delle responsabilità noi a valle ci poniamo quello “dell’irresponsabilita!”

Se il problema sono i “non studenti pendolari” allora forse andrebbero intensificati solo i controlli ed evitati tanti artifici improbabili…

La situazione è allo stremo…magari bisognerebbe avere il coraggio di iniziare a sperimentare la normalità perché, per quanto detto, e non essendo sufficiente la coperta comunque con questo assetto, non ha più alcun senso continuare a sottoporre gli studenti e le loro famiglie a questi disagi e sacrifici…aprono le discoteche, si entra nei locali con i dovuti controlli…non c’è coerenza…almeno non la si percepisce! Se la strategia della fermezza sta dando ottimi risultati numerici dal punto di vista sanitario, allora restituiamo alle autonomie locali la prerogativa di ottimizzare ancora, valutando situazione per situazione.

La stessa cura per tutti quando le anamnesi sono diverse non va bene! Un conto i doppi turni a Roma, un conto a Viterbo e un conto ancora nelle scuole superiori situate nei comuni.

La protesta pertanto dei giovani e delle loro famiglie è sacrosanta!
Occorre una soluzione istituzionale diversa che dia la possibilità di utilizzare la coperta dei trasporti in modo più funzionale possibile, perché questa organizzazione non è più sostenibile, né per gli studenti, né per le famiglie, né per le scuole, né per gli enti preposti, né per coloro i quali si occupano di trasporti, né per le varie cabine istituzionali chiamate a risolvere l’impossibile.. Perché tutto possono…tranne che fare i miracoli!

Troviamo il coraggio quantomeno di concedere la deroga là dove ci sono le condizioni garantite e certificate dai Dirigenti Scolastici che la chiedono con contezza della situazione e valutazione attenta dei rischi in cui operano”.




Covid nelle scuole: 20 le classi in quarantena nella Tuscia

di Redazione –

VITERBO – Sono una ventina le classi in quarantena per via del Covid nella Tuscia per un totale di circa cinquecento alunni che stanno facendo la quarantena a casa. La Asl di Viterbo ieri ha accertato il contagio di otto minorenni, di cui il più piccolo di 3 anni.  Si registra un aumento dei positivi rispetto alla settimana scorsa, tanto che ieri si sono registrati 31 casi positivi. Tutti, però, stanno  trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio. Ci sono anche 23 negativizzati. Attualmente nella Tuscia ci sono 221 contagiati, dieci dei quali ricoverati in ospedale: sette nel reparto di malattie infettive di Belcolle e tre in strutture Covid fuori provincia.