Tarquinia, Zacchei: “Complimenti a Marta De Giorgi per aver giurato a Livorno davanti al presidente Mattarella”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato oggi i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, di seguito i profili dei 25 nuovi Cavalieri
Lucia ALEOTTI – 1966 – Firenze – Industria Farmaceutica
È presidente di Pharmafin, holding di controllo del Gruppo Menarini, multinazionale di famiglia attiva nei settori farmaceutico e diagnostico. Negli anni riveste incarichi di vertice fino ad assumere la presidenza della capogruppo A. Menarini I.F.R. dal 2013 al 2018, di cui sviluppa la presenza nel settore della ricerca con le acquisizioni di Silicon Biosystems, start up di tecnologie per la biopsia liquida e di CellSearch, attiva nella diagnostica oncologica. Oggi il Gruppo Menarini è presente in 140 paesi con un export dell’80%. Con 18 sedi produttive, di cui otto in Italia, e uno stabilimento per produrre anticorpi monoclonali, realizza 600 milioni di confezioni di farmaci l’anno. Nove i centri di ricerca, di cui quattro in Italia. Occupa 17.800 dipendenti.
Eufrasio ANGHILERI – 1954 – Lecco – Industria Siderurgica
È fondatore e amministratore delegato di Eusider, gruppo attivo nella lavorazione e distribuzione dell’acciaio per i settori automotive, elettrodomestico, infrastrutture, veicoli industriali, cantieristica navale, oil&gas. Nato nel 1979 per la commercializzazione di materiale siderurgico, oggi Eusider è costituito da 12 società e opera con 18 stabilimenti tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Dal 2013, attraverso una crescita per linee esterne, ha sviluppato il volume delle tonnellate realizzate da 350 a 1 milione e 500 mila. Nell’ultimo triennio, con le acquisizioni di quattro aziende del settore, ha consolidato la presenza del Gruppo nel comparto dei tubi saldati. L’export è di circa il 35%. Occupa oltre 700 dipendenti.
Giovanni ARENA – 1978 – Enna – Commercio Grande distribuzione
È amministratore delegato del Gruppo Arena, azienda di famiglia attiva nella distribuzione organizzata in Sicilia ed in provincia di Reggio Calabria. Ha dato un forte impulso al processo di ampliamento dei punti vendita su tutto il territorio siciliano attraverso ad una strategia centrata su nuove aperture e acquisizioni. Oggi il Gruppo Arena conta una rete di 190 punti vendita ad insegna Decò e SuperConveniente che ne fanno un operatore leader in Sicilia. Nel 2022 ha istituito la Fondazione Gruppo Arena, con iniziative nella solidarietà alimentare e nel campo culturale, sociale ed educativo. Occupa circa 3.300 dipendenti.
Pietro BECCARI – 1967 – Francia – Industria Moda e design di lusso
È dal 2023 presidente e amministratore delegato di Louis Vuitton, marchio del gruppo francese LVMH, proprietario di 75 brand del settore lusso. Dopo incarichi di vertice in Henkel, attiva nella detergenza per la casa e la cura della persona, entra in LVMH. Nel gruppo ricopre le cariche di presidente e amministratore delegato di Fendi dal 2012 al 2018 e di presidente e amministratore delegato di Christian Dior Couture dal 2018 al 2022, di cui triplica le vendite annuali arrivando a 10 miliardi di euro in soli 4 anni. È il primo italiano alla guida di Louis Vuitton, attiva con 19 stabilimenti in Francia, 460 punti vendita in 60 paesi e oltre 38.000 dipendenti. In Italia opera con tre stabilimenti e occupa 1.800 addetti.
Marina Elvira BERLUSCONI – 1966 – Milano – Industria Editoria
Dal 2003 è presidente di Arnoldo Mondadori Editore e dal 2005 è presidente del Gruppo Fininvest. Attraverso le acquisizioni di RCS Media Group nel 2015 e di De Agostini Scuola nel 2021, ha guidato Mondadori a diventare la prima casa editrice italiana per fatturato e il primo operatore italiano nell’editoria scolastica con il 32% del mercato. Ai vertici del Gruppo Fininvest, ne ha sviluppato la presenza nei settori della televisione commerciale, della radio e del cinema acquisendo partecipazioni in aziende nazionali ed estere. Oggi il Gruppo Fininvest detiene più del 43% di MFE – MediaforEurope e oltre il 53% di Arnoldo Mondadori Editore, cui si aggiungono le partecipazioni in Banca Mediolanum e nell’Associazione Calcio Monza. Occupa circa 400 dipendenti.
Paolo BERTAZZONI – 1955 – Reggio Emilia – Industria Elettrodomestici
È dal 1999 amministratore delegato di Bertazzoni, azienda di famiglia attiva nella produzione di elettrodomestici per la cucina. Ne ha guidato la crescita attraverso il lancio di nuovi prodotti per il Medio Oriente e la nascita di collaborazioni con multinazionali quali Whirlpool, Electrolux e Bosch. Nei primi anni Duemila ne ha avviato l’internazionalizzazione in Nord America con la progettazione di prodotti innovativi. Oggi l’azienda opera con uno stabilimento a Guastalla, dove realizza 200 mila unità l’anno, e sette filiali commerciali tra Europa, Australia, Asia e Stati Uniti. È presente in 60 paesi con un export del 90%, di cui 1/3 rappresentato dal mercato nordamericano. Sotto la sua guida il fatturato è cresciuto del 530%. Occupa circa 250 dipendenti.
Maria Chiara BONI – 1948 – Milano – Industria Moda e abbigliamento
È fondatrice e presidente di Chiara Boni & Sons. L’azienda, nata a Firenze nel 1971 come boutique per la commercializzazione della collezione “You Tarzan, me Jane”, da lei disegnata e firmata, è tra i principali marchi italiani di alta moda. Prima stilista a sperimentare la lycra per il prêt-à-porter, nel 2007 lancia La Petite Robe, una linea di abiti femminili eleganti realizzati in tessuto stretch e ripiegabili in micro buste di tulle. Oggi il marchio La Petite Robe conta quattro boutique monomarca a Milano, Roma, Firenze e Los Angeles e nel 2022 ha registrato una crescita del 64% del fatturato rispetto all’anno precedente. Con un export di circa il 90%, occupa 30 dipendenti.
Giorgio CAMPAGNOLO – 1936 – Vicenza – Industria Abbigliamento sportivo
È dal 1996 presidente di F.lli Campagnolo, azienda avviata dalla madre nel 1948 come attività ambulante per la vendita di filati e oggi specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, per il tempo libero, per bambino e homewear con 18 milioni di capi prodotti annualmente e la proprietà di cinque marchi. A partire dagli anni ’80, su suo impulso, l’azienda si espande sui mercati internazionali, con forniture per i marchi Puma e Reebok e con la costituzione in Germania della F.lli Campagnolo GMBH, per la commercializzazione del marchio. Oggi la società dispone di un campionario di oltre 3.000 capi con un export del 70%. Occupa 1.100 dipendenti.
Carmine CAPUTO – 1949 – Napoli – Industria Alimentare Molitoria
È dal 1983 presidente di Antimo Caputo, azienda di famiglia nata nel 1924 come mulino e oggi attiva nella produzione di farina per la gastronomia artigianale italiana di alta qualità. Sotto la sua guida, vengono ampliati i mercati di riferimento dal territorio campano alla dimensione nazionale, per espandersi all’estero in oltre 100 paesi, dove realizza circa il 50% del fatturato. Oggi Antimo Caputo opera con tre stabilimenti: quello storico di Napoli, il mulino di Campobasso, acquisito nel 2011, e lo stabilimento di Bergamo, dedicato ai prodotti senza glutine. Ha una capacità di macinazione di 700 tonnellate al giorno e occupa circa 80 dipendenti.
Caterina Imelde CASELLI – 1946 – Milano – Industria Discografia
È amministratore delegato di Sugar Music, etichetta discografica e casa editrice musicale italiana da lei fondata nel 1989. L’azienda ha realizzato i progetti discografici di numerosi interpreti della musica italiana contemporanea tra cui Avion Travel, Paolo Conte, Elisa, Ligabue e Gianna Nannini. Nel 2011 ne ha consolidato la presenza nel settore con l’acquisizione di Edizioni C.A.M., tra i principali cataloghi specializzati in musica per il cinema con colonne sonore di Nino Rota, Fiorenzo Carpi, Ennio Morricone, Luis Bacalov e Philippe Sarde. Oggi Sugar è proprietaria di un repertorio di 80.000 opere musicali e gestisce un catalogo di 2.000 colonne sonore. Occupa circa 40 dipendenti.
Carlo CIMBRI – 1965 – Bologna – Terziario Assicurazioni
È presidente di Unipol Gruppo, tra i leader assicurativi italiani con una quota di mercato nel Ramo Danni di circa il 20% e oltre 16 milioni di clienti. Nel 1990 vi fa ingresso ricoprendo incarichi di crescente responsabilità fino a diventarne nel 2010 amministratore delegato e nel 2022 presidente. Attraverso le acquisizioni del Gruppo Arca e del Gruppo Fondiaria Sai ne consolida la posizione nel settore e con l’assunzione di partecipazioni di maggioranza in BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio ne rafforza la presenza nel comparto bancassicurativo. Negli ultimi 14 anni, sotto la sua guida, Unipol Gruppo ha aumentato la raccolta assicurativa da 9 a 15 miliardi di euro. Occupa oltre 12.300 dipendenti e conta una rete di 4 mila agenti.
Graziano GIORDANI – 1959 – Ascoli Piceno – Artigianato Ricami
È fondatore e amministratore di Graziano Ricami, specializzata nella creazione di ricami artigianali di alta gamma per capi di abbigliamento e accessori. Il suo percorso lavorativo inizia occupandosi della manutenzione dei primi grandi telai arrivati dal Giappone nelle Marche e in Abruzzo. Oggi l’azienda è tra i fornitori di case di moda tra cui Bottega Veneta, Fendi, Gucci, Yves Saint Laurent, Chanel e Hermes. Le sue lavorazioni sono utilizzate inoltre per integrare opere pittoriche e oggetti di design. Negli stabilimenti di Ascoli Piceno e di Teramo realizza dalla progettazione alla produzione finale. L’azienda ha attivato al suo interno una scuola di formazione al ricamo con antiche macchine manuali. Occupa 95 dipendenti.
Raffaella LEONE – 1961 – Roma – Terziario Cinematografia
È amministratore delegato di Leone Film Group, azienda di produzione e distribuzione cinematografica fondata nel 1989 dal padre Sergio Leone, regista e sceneggiatore. La società inizialmente deteneva i diritti di due opere del regista romano, Il buono, il brutto e il cattivo e Il colosso di Rodi. Sotto la sua gestione, l’azienda amplia l’attività concentrandosi sulla distribuzione di successi del cinema statunitense e sulla produzione di pellicole di registi italiani esordienti. Nel 2013 ne guida la quotazione nel segmento AIM di Borsa Italiana e l’anno successivo acquisisce Lotus Production, casa di produzione cinematografica e televisiva. Oggi l’azienda è titolare di una library di circa 500 film. Occupa 35 dipendenti.
Matteo Bruno LUNELLI – 1974 – Trento – Vitivinicolo Spumanti
È dal 2011 presidente e amministratore delegato di Ferrari F.lli Lunelli, azienda di famiglia leader in Italia per lo spumante metodo classico con oltre 6 milioni di bottiglie commercializzate ogni anno e il 27% del mercato nazionale. Dal 2004 è inoltre amministratore delegato di Lunelli Spa, holding del Gruppo a cui fanno capo Ferrari F.lli Lunelli, le acque minerali Surgiva, la distilleria Segnana, le Tenute Lunelli, attive in Trentino, Toscana e Umbria nella produzione di vini, la cantina Bisol 1542 per il Prosecco Superiore di Valdobbiadene e Cedral Tassoni per le bibite a base di agrumi. Nell’ultimo decennio il Gruppo ha registrato un aumento di circa il 150% del fatturato. Occupa 200 dipendenti. È presidente di Fondazione Altagamma.
Fausto MANZANA – 1959 – Trento – Terziario Servizi informatici
È amministratore delegato di GPI Gruppo, da lui fondato nel 1988 per la fornitura di sistemi amministrativo-contabili e tecnologie informatiche per il settore sanitario-assistenziale. Dai primi anni Duemila ne guida lo sviluppo attraverso le acquisizioni di circa 50 aziende italiane e estere, tra cui nell’ultimo biennio Tesi Elettronica e Sistemi Informativi, specializzate nella realizzazione di soluzioni IT per il mondo della sanità e Evolucare, software provider francese attivo nel settore della sanità. Opera con un quartier generale a Trento e 50 sedi operative sul territorio nazionale. Serve circa 9.000 clienti tra aziende sanitarie e ospedaliere, cliniche private, centri diagnostici, Regioni e Province. Occupa 4.800 dipendenti.
Giuseppe MARINO – 1964 – Torino – Industria Ferroviaria
È amministratore delegato di Hitachi Rail, gruppo attivo a livello internazionale nella progettazione e produzione di treni e sistemi di controllo ferroviario e leader nel settore dei treni a guida autonoma con il 30% del mercato mondiale. È inoltre responsabile di Hitachi Rail STS, controllata italiana con stabilimenti a Torino, Genova, Napoli, Pistoia, Reggio Calabria e Potenza. Hitachi Rail STS detiene la design authority per l’ideazione e la progettazione di commesse sviluppate dal Gruppo a livello mondiale. Tra i progetti realizzati negli stabilimenti italiani, la produzione di 40 nuovi Frecciarossa 1000 e 300 treni regionali. Il Gruppo è presente in 38 paesi con 24.000 dipendenti, di cui il 65% sono tecnici e ingegneri. Occupa in Italia 5.000 dipendenti.
Francesco Giovanni MUNTONI – 1948 – Sassari – Terziario Alberghiero
È presidente di Delphina, catena alberghiera da lui fondata nel 1992 con una prima struttura alberghiera a Capo d’Orso. Oggi è presente nel settore dell’ospitalità di lusso con la proprietà e la gestione di 12 hotel a cinque e quattro stelle, residence esclusivi, spa e ville immerse in parchi mediterranei affacciati sul mare tra la Costa Smeralda, La Maddalena e il golfo dell’Asinara. L’offerta conta su circa 1.500 camere, 23 ville, 100 appartamenti e 6 spa. È la prima catena alberghiera italiana ad utilizzare in tutti gli hotel energia al 100% da fonti rinnovabili ed è impegnata nella limitazione dell’uso della plastica. Occupa circa 630 dipendenti.
Duilio PAOLINO – 1953 – Cuneo – Industria Macchinari agricoli
È presidente di Cosmo, azienda da lui fondata nel 1981 insieme alla moglie come piccola impresa per la realizzazione di macchinari agricoli e oggi specializzata nella progettazione e produzione di macchine spandiconcimi, spandisale e miscelatori. Opera con uno stabilimento in Piemonte su una superficie coperta di 35.000 metri quadrati e realizza ogni anno oltre 60.000 unità. L’intero processo produttivo è realizzato internamente all’azienda. Settanta i modelli di macchine in catalogo. Con un export del 78% è presente in 48 paesi. Occupa 60 dipendenti.
Vito Antonio PRIMICERI – 1943 – Lecce – Terziario Credito
È dal 2014 presidente della Banca Popolare Pugliese, attiva con oltre 100 filiali in cinque regioni del centro-sud e circa 250 mila clienti. Già direttore generale di Banca Popolare Sud Puglia dal 1984, nel 1994 contribuisce alla nascita di Banca Popolare Pugliese attraverso la fusione tra Banca Popolare Sud Puglia e Banca Popolare di Lecce. Ne ha sviluppato la rete degli agenti monomandatari in attività finanziarie consentendo oggi a Banca Popolare Pugliese di presidiare anche Sicilia, Sardegna, Lazio, Toscana e Lombardia. Nel 2023 ha guidato l’istituto ad aumentare la raccolta indiretta di oltre il 16% rispetto al 2022. Occupa 725 dipendenti.
Fabio RAVANELLI – 1970 – Novara – Industria Cosmetica
È presidente e amministratore delegato di Mirato, azienda di famiglia attiva nel settore dell’igiene personale, della cura dei capelli, del viso e del corpo con i marchi Splend’Or, Malizia, Intesa, Clinians, Geomar, Breeze, Benefit. Sotto la sua guida sono stati acquisiti i marchi Nidra e Glicemille dal gruppo americano Colgate Palmolive e il 100% delle quote del Gruppo Gianasso, presente nella grande distribuzione della cosmetica naturale e biologica con il brand “I Provenzali”. Negli ultimi anni ha attuato una forte politica di internazionalizzazione, e oggi Mirato è presente con sue controllate in Russia, Cina, Macedonia e Stati Uniti. Opera attraverso 3 stabilimenti produttivi in Italia e occupa complessivamente circa 450 dipendenti.
Edoardo RONCADIN – 1948 – Pordenone – Industria e commercio Prodotti surgelati
È presidente di Bofrost Italia, attiva nella produzione e commercializzazione a domicilio di alimenti surgelati. A 16 anni emigra in Germania, dove lavora per 20 anni come gelataio fino a diventare fornitore del gruppo tedesco Bofrost, allora operante nella distribuzione di caffè e gelati. Rientrato in Italia, nel 1987 costituisce Bofrost Italia con 27 dipendenti, 2 filiali e 15 automezzi. Oggi Bofrost Italia conta 460 referenze, un milione di clienti, 58 filiali sul territorio nazionale e circa 1.500 automezzi. Con una sede a San Vito al Tagliamento, occupa 2.800 dipendenti. Nel 1991 espande l’attività e costituisce Roncadin, per la produzione di pizza surgelata. Nello stabilimento di Meduno impiega 800 dipendenti e realizza ogni anno 105 milioni di pizze, con un export del 70%.
Enrico SAMER – 1957 – Trieste – Terziario Logistica
È dal 2010 presidente e dal 1996 amministratore delegato di Samer & co. Shipping, azienda di famiglia attiva come agente marittimo, spedizioniere internazionale e terminalista portuale. Dal 1987 gestisce l’“autostrada del mare” che collega l’Europa alla Turchia tramite il Porto di Trieste attraverso un modello di intermodalità che utilizza il trasporto marittimo, stradale, ferroviario e aereo, con una movimentazione complessiva di oltre 337.000 mezzi pesanti e più di 5 milioni di tonnellate di merci l’anno. È presente con società partecipate in paesi dell’Europa dell’Est e dei Balcani. Occupa 500 dipendenti.
Antonio SERENA MONGHINI – 1947 – Ravenna – Industria energetica Petrolio
È dal 1994 alla guida di Alma Petroli, azienda di famiglia attiva nella raffinazione di grezzi per la produzione di bitumi stradali, industriali e speciali. Sotto la sua gestione, viene avviata una strategia di crescita fondata sulla collaborazione con altri operatori del settore petrolifero e sull’apertura al mercato europeo e ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Opera attraverso una raffineria a Ravenna con una capacità di lavorazione annuale di 550mila tonnellate di petrolio greggio e una produzione di circa 300mila tonnellate di bitume di alta qualità. Nel 2022 ha avviato un impianto per la produzione di bitumi green, con un investimento di circa 8 milioni. Con un export del 40%, occupa circa 90 dipendenti.
Giovanni SGARIBOLDI – 1943 – Monza e Brianza – Industria Cosmetici e profumi
È fondatore e amministratore di Euroitalia, azienda specializzata nell’ideazione, produzione e distribuzione di profumi, fragranze e prodotti cosmetici. Il portfolio licenze, dai tre brand iniziali Oleg Cassini, Reporter e Enrico Coveri, conta oggi i marchi di proprietà Naj Oleari, Reporter, Atkinsons e I Coloniali, oltre a numerosi marchi in licenza tra cui Brunello Cucinelli, Missoni, Moschino e Versace. Sotto la sua guida l’azienda è diventata il secondo player italiano con oltre 40 milioni di pezzi venduti nel mondo. È presente in 157 Paesi con un export del 95%. Con una sede a Cavenago, occupa 70 dipendenti.
Aquilino Carlo VILLANO – 1941 – Avellino – Industria Aerospazio
È fondatore, presidente e amministratore delegato di Officine Meccaniche Irpine, attiva nella produzione di componentistica per i settori aerospaziale, della difesa e dell’automotive. Sviluppa l’azienda avviando rapporti di fornitura con operatori come Selenia e Alenia e puntando sull’alta specializzazione delle produzioni. Oggi Officine Meccaniche Irpine collabora con Leonardo, Airbus, Boeing e Lockheed Martin, fornendo alcune componenti del caccia multiruolo di quinta generazione F-35. Nel 2022 ha realizzato progetti di ricerca e sviluppo per circa 3 milioni. Opera con tre stabilimenti nell’avellinese su una superficie produttiva complessiva di oltre 20.000 mq. Occupa circa 110 dipendenti altamente specializzati.
L’onorificenza di Cavaliere del Lavoro
Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.
I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante, attraverso lo sviluppo d’impresa, alla crescita economica e sociale e all’innovazione. Particolare attenzione è posta ai valori che sono alla base dell’onorificenza: la specchiata condotta morale e civile, nel rispetto dei principi etici e della sostenibilità sociale ambientale e di buona governance.
Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 610.
La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro riunisce tutti i Cavalieri del Lavoro, concorre con i suoi Gruppi Regionali alla segnalazione di candidature per il conferimento dell’Onorificenza dell’Ordine al “Merito del Lavoro”, ha il compito di illustrare le iniziative dei Cavalieri del Lavoro e di tenere alto il prestigio dell’Ordine.
Eletto nel 2019 e confermato nel 2022, il presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro è Maurizio Sella.
La Federazione cura l’Archivio Storico dei Cavalieri del Lavoro, la pubblicazione della rivista “Civiltà del Lavoro”, sostiene il Collegio Universitario di Merito dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” e promuove il Premio Alfieri del Lavoro, destinato ai migliori studenti d’Italia. La Federazione promuove inoltre iniziative di approfondimento e analisi sui principali temi dello sviluppo sociale e imprenditoriale attraverso convegni, workshop tematici, realizzazione di studi e ricerche, pubblicazioni e progetti.
di Redazione –
La città di Trento in mattinata accoglierà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione ufficiale di Trento capitale europea e italiana del volontariato 2024.
Alla cerimonia ufficiale sono stati invitati oltre 1.200 volontari e 400 studenti, affiancati dai rappresentanti delle istituzioni provinciali, regionali, delle Comunità di valle e degli enti locali.
di Redazione –
ROMA – Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “E’ necessario cambiare la prospettiva, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti.
Le persone con disabilità – scrive Mattarella – chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti”. Poi la condanna per le offese sui social. “La superficialità con cui si utilizzano sui ‘social media’ espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile”.
di Redazione –
ROMA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a Giorgia Meloni l’incarico di formare il nuovo governo.
Giorgia Meloni ha accettato l’incarico e ha presentato l’elenco dei ministri”. Lo ha detto il segretario Generale del Quirinale, Ugo Zampetti.
Il giuramento della Presidente del Consiglio dei Ministri avrà luogo domani, sabato 22 ottobre 2022, alle 10:00.
L’elenco completo dei Ministri:
Vicepremier e ministro delle Infrastrutture: Matteo Salvini
Vicepremier e ministro degli Esteri: Antonio Tajani
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano
Ministro dell’Economia: Giancarlo Giorgetti
Ministro dell’Interno: Matteo Piantedosi
Ministro dello Sviluppo economico: Adolfo Urso
Ministro della Giustizia: Carlo Nordio
Ministro della Difesa: Guido Crosetto
Ministro della Salute: Orazio Schillaci
Ministra delle Riforme: Maria Elisabetta Alberti Casellati
Ministra del Lavoro: Marina Elvira Calderone
Ministro dell’Istruzione: Giuseppe Valditara
Ministra dell’Università e della Ricerca: Annamaria Bernini
Ministro degli Affari europei: Raffaele Fitto
Ministro della Pubblica amministrazione: Gilberto Pichetto Fratin
Ministra della Famiglia, natalità e Pari opportunità: Eugenia Roccella
Ministra del Turismo: Daniela Santanché
Ministro degli Affari regionali: Roberto Calderoli
Ministro della Cultura: Gennaro Sangiuliano
Ministro dello Sport: Adrea Abodi
Ministro della Transizione ecologica: Paolo Zangrillo
Ministro delle Politiche del Mare e Sud: Sebastiano Musumeci
Ministra della Disabilità: Alessandra Locatelli
Ministra dell’Agricoltura e della Sovranità alimentari: Francesco Lollobrigida
Ministro dei Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
ROMA – Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, si è svolta oggi l’Assemblea Generale di Unindustria al Teatro dell’Opera di Roma, con la partecipazione di oltre 1000 imprenditori, in rappresentanza dell’economia nazionale e regionale, i vertici delle principali multinazionali presenti sul territorio e dei più grandi gruppi industriali italiani. Le Istituzioni locali saranno ampiamente rappresentate dagli Assessori regionali, provinciali e comunali. L’Assemblea degli imprenditori di Roma e del Lazio presieduta da Angelo Camilli, Presidente di Unindustria, ha visto la partecipazione anche del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e si è conclusa con l’intervento del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Sono intervenuti, inoltre, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
La competitività del territorio, la burocrazia anti-impresa, le conseguenze della guerra, l’impegno per i giovani, le ambizioni per la crescita del Lazio, il rilancio della Capitale, sono alcuni dei temi che sono stati affrontati nella relazione del Presidente di Unindustria Angelo Camilli, davanti ad una platea composta da imprenditori, ministri, parlamentari di maggioranza e opposizione, sindacati, autorità locali e nazionali.
DICHIARAZIONI SAGGINI
Dall’intervento del presidente Angelo Camilli all’assemblea generale di Unindustria, che dopo tanto tempo è stato possibile svolgere in presenza mettendo insieme il mondo imprenditoriale del Lazio di fronte alle più alte cariche dello Stato, emerge forte e chiaro un dato di fatto: le nostre imprese necessitano di fiducia e spinta, non di essere ulteriormente messe in difficoltà da una burocrazia che rappresenta un freno per la ripresa e lo sviluppo. Purtroppo l’Italia sotto questo aspetto si presenta ingessata e il problema si riflette anche a livello territoriale. Gli imprenditori non riescono a investire quanto vorrebbero, con il rischio di ridurre i posti di lavoro. Chiediamo quindi procedure amministrative più snelle ed efficienti, così come adeguati sostegni per far fronte all’assurda inflazione di energia e materiali: il distretto ceramico di Civita Castellana e il settore edilizio, motori dell’economia del Viterbese, stanno soffrendo particolarmente la situazione. Superfluo inoltre aggiungere che vogliamo risposte concrete sulle infrastrutture, in primis sul completamento della Orte-Civitavecchia, ma anche sul potenziamento di quelle digitali. “Roma e la sua regione meritano orizzonti e occasioni di crescita all’altezza di tutte le loro potenzialità” sottolinea Angelo Camilli, presidente di Unindustria, nella sua relazione all’assemblea dell’associazione di Confindustria degli industriali del Lazio. “Presidente Zingaretti, usciamo, insieme, da un infinito replay di ripartenze. Sono convinto che il Lazio può trovare proprio nell’impronta industriale una identità in cui riconoscersi”, dice nella sua relazione all’assemblea, al Teatro dell’Opera. “Ci sentiamo tutti parte di un unico progetto di crescita dove si va avanti insieme” sottolinea Camilli, e aggiunge: “In questo progetto, il rilancio della Capitale è ovviamente il nostro booster”. “A Roma non possiamo solo prenderci cura della bellezza universalmente riconosciuta: occorre restituire alla Città una proiezione di grande capitale internazionale”. Sui poteri per Roma: “Non riusciamo a dare una concreta attuazione dell’articolo 114 della Costituzione per un ordinamento speciale di Roma Capitale”. La capitale, dice il leader degli industriali del Lazio, “deve credere nella sua leadership per la crescita della Nazione e non accontentarsi di essere lo specchio del Paese, ma esempio di trasformazione, di crescita, di sostenibilità. Saranno i progetti a darle lustro e non gli aggettivi accanto al nome. Sindaco Gualtieri, dia un segnale forte: Roma si chiami Roma e basta!” “Sono convinto che il Lazio possa continuare ad essere un esempio per il Paese, così come è stato per l’emergenza sanitaria, in questo nuovo momento di difficoltà economica”, dice Camilli. “La politica regionale, dopo aver messo in ordine i conti, dopo aver dimostrato grande prontezza, determinazione ed efficienza nella risposta alla pandemia, ora, ha bisogno di avviare una nuova fase di sviluppo del Lazio con l’impresa finalmente al centro”, avverte: “Nella nostra regione, all’interno delle Istituzioni, deve ancora maturare una cultura industriale importante. Percepiamo una mancanza di convinzione per concludere processi virtuosi ed imprimere la giusta spinta alle buone idee. Dall’entusiasmo degli annunci passiamo sempre ad una sensazione di enorme fatica nei passi decisivi sui temi che riguardano le imprese”. Alla Regione il presidente di Unindustria riconosce: “C’è una forte capacità di ascolto e c’è la volontà di comprendere le nostre ragioni e le nostre proposte”; “Siamo fieri di aver contribuito ad importanti idee di cambiamento per un Lazio più attrattivo che la Regione ha trasformato in progetti e occasioni che non possiamo sprecare. Costruiamo insieme un grande progetto di almeno 200 milioni di euro in cinque anni per incidere veramente sulla struttura del nostro tessuto produttivo: crediamoci!” Il caso della Catalent di Anagni: “Ci lascia ancora increduli: per un’autorizzazione attesa e mai arrivata dopo oltre due anni, sono sfumati 100 milioni di dollari di investimento per un progetto di rilevanza mondiale e 100 posti di lavoro di giovani ricercatori. Catalent è solo la punta dell’iceberg di una situazione non all’altezza del secondo Paese manifatturiero d’Europa”. Quanto a Roma, “una svolta decisiva, il termometro
del cambiamento, la attendiamo sul ciclo dei rifiuti”, sottolinea il presidente degli industriali laziali: “La strada tracciata dal Sindaco Gualtieri per il nuovo termovalorizzatore è quella giusta: la sostenibilità si fa con la responsabilità delle scelte e la migliore tecnologia disponibile. Chi si oppone è contro il bene e il progresso della Città”. Con il Giubileo straordinario nel 2033 “abbiamo davanti un percorso per tappe che apre quello che può diventare il ‘Decennio di Roma’”; “dovrebbe essere una nuova missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, perché la Capitale è una pagina fondamentale della trama di sviluppo del Paese”. E c’è il “nuovo sogno” di Expo 2030, “con cui deve confrontarsi non solo la Città, ma l’intero Paese. Il coinvolgimento delle imprese e della cittadinanza sarà fondamentale e l’impegno di Unindustria sarà massimo: entro 60 giorni costituiremo la Fondazione privata di sostegno alla candidatura di Roma”, annuncia Camilli. “Ci auguriamo che Odessa, con l’incubo della guerra alle spalle, possa portare avanti la sua candidatura ad Expo – aggiunge -. In ogni caso, il progetto di Roma 2030 dovrebbe prevedere un forte coinvolgimento della città ucraina perché forte è il suo legame storico con l’Italia. Se vinceremo, Odessa dovrebbe essere la porta di ingresso ad oriente dell’Esposizione Universale di Roma nel 2030”. Intanto, avverte ancora il leader degli industriali del Lazio nella sua relazione all’assemblea, “lavoriamo come se Expo fosse già una realtà e non un’ipotesi. Cambiamo volto alla Città come dovremmo fare in ogni caso, immaginando un nuovo futuro per Roma non da spettatrice, ma da guida del destino economico del Paese”.
“Unindustria lavorerà sempre con passione e leale collaborazione su obiettivi ambiziosi. Se, come dichiara il Presidente Zingaretti, vogliamo diventare la regione più green d’Europa, noi siamo della partita! Non si possono però, usare le autorizzazioni ambientali come strumento ideologico per frenare gli investimenti delle imprese. Bisogna, piuttosto, sostenere e autorizzare gli investimenti industriali in rinnovabili ed economia circolare e varare un piano pluriennale per le reti e le riserve idriche, perché l’acqua sarà la prossima materia prima al centro di una crisi. Noi vogliamo misurarci su questi traguardi! Ribaltiamo insieme i rovesci della medaglia che frenano lo sviluppo decisivo di filiere e territori. Sblocchiamo gli iter burocratici che fermano sviluppo e innovazione anche in eccellenze, come il nostro polo farmaceutico. Non possiamo più permetterci una vicenda come quella di Catalent ad Anagni che ci lascia ancora increduli: per un’autorizzazione attesa e mai arrivata dopo oltre due anni, sono sfumati 100 milioni di dollari di investimento per un progetto di rilevanza mondiale e 100 posti di lavoro di giovani ricercatori”. Così il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nel corso dell’Assemblea pubblica di Unindustria. “Catalent- ha aggiunto- è solo la punta dell’iceberg di una situazione non all’altezza del secondo Paese manifatturiero d’Europa. Sulle aree di crisi complessa di Frosinone e di Rieti facciamo presto con le graduatorie per i nuovi progetti di investimento: le aspettiamo da 3 anni. Nel distretto della ceramica di Civita Castellana come nell’area industriale di Pomezia e Aprilia, principale polo manifatturiero della regione, si opera in un contesto che è ben lontano dalle immagini patinate delle ‘valley’ produttive dell’invidiato made in Italy. Investiamo con convinzione su dotazioni infrastrutturali e servizi alle imprese”. “Oggi”, dice il presidente di Unindustria nella sua relazione all’assemblea, “l’impegno più importante che dobbiamo assumerci è quello di restituire al nostro Paese una visione di crescita e di benessere affinché le crisi che stiamo attraversando siano le ultime così pesantemente a danno di giovani e giovanissimi”. Al centro i giovani, che oggi “devono assistere ad uno spettacolo disarmante di divisioni, diffidenze, nuove frontiere”, mentre “una instabilità profonda sta caratterizzando tutto l’inizio del nuovo millennio”. L’accento è anche sull’Europa. L’invasione russa in Ucraina “ha restituito forza e coesione all’Occidente”; “L’Europa unita nella tragedia del Covid e nella risposta all’invasione russa non può essere una parentesi”, deve essere “una grande potenza economica ed anche una grande entità politica e diplomatica. Dal Next Generation EU alla risposta compatta contro la Russia sembra esserci un cambio di marcia importante in cui tutti dobbiamo credere e lavorare, a partire da scelte comuni su energia e difesa”. L’Italia, dice Camilli, “deve riscoprire un sentimento fondativo per un rinnovato corso dell’Unione europea”. E lancia una proposta: “Perché non organizzare in Italia un summit sullo stato dell’Unione nel 2023, proprio qui, nel Lazio, a Ventotene, dove Altiero Spinelli concepì il Manifesto che ha ispirato l’Europa del presente?”. Sul fronte della crisi dell’energia, “giusta la proposta del Governo per fissare un tetto al prezzo dell’energia a livello europeo e scongiurare, così, uno stop della produzione industriale. Sarebbe una sconfitta morale per il nostro Paese e ancora di più per noi imprenditori”. E “occorrono, comunque, sostegni mirati e più incisivi per le imprese dei settori energivori, con orizzonti almeno annuali, come hanno fatto altri Paesi europei”, ma anche 2una soluzione strutturale alle nostre criticità. Dobbiamo ripartire da un Piano Energetico credibile”. “La ripresa post-Covid, già prima dello scoppio della guerra, ci aveva messo davanti a due fragilità trasversali del nostro Sistema Paese: la politica energetica e quella industriale. Sul fronte energetico paghiamo scelte emotive, come quelle sul nucleare, ma paghiamo anche rifiuti e indecisioni. Abbiamo fermato, infatti, le ricerche per le estrazioni di gas naturale in mare sfruttate, nel frattempo, da altri Paesi dell’Adriatico. C’è un’opposizione ideologica, in molti territori, al recupero di energia dai rifiuti, che invece è la regola in tutta Europa. Anche sulle rinnovabili ci sabotiamo. Secondo i dati di Terna, sono oltre 1400 le domande per impianti ad energia pulita ancora ferme dal 2021: parliamo di oltre 150 GW potenziali. Ne basterebbero 80 per gli obiettivi nazionali di transizione ecologica. Per l’approvazione di un impianto si aspettano fino a cinque anni: non siamo noi a dirlo, ma Legambiente”. Così il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nel corso dell’Assemblea pubblica di Unindustria. “Dal 2018 ad oggi- ha aggiunto- si è registrato un aumento delle richieste di quasi il 300%: non sono gli imprenditori a non voler investire, è lo Stato a farli desistere. Tutto questo rende debole la nostra posizione nello scenario attuale, complicato dalla necessità di spezzare rapidamente la dipendenza dal gas russo. Giusta la proposta del Governo per fissare un tetto al prezzo dell’energia a livello europeo e scongiurare, così, uno stop della produzione industriale. Sarebbe una sconfitta morale per il nostro Paese e ancora di più per noi imprenditori. Poi, senza esitazioni e con un cambiamento decisivo sulle procedure realizzative e autorizzative, serve un percorso per centrare i target sulle rinnovabili del 2030”.
”Ora c’è un nuovo sogno che abbiamo contribuito ad accendere con orgoglio più di un anno fa: Expo 2030. Questa è la realtà con cui deve confrontarsi non solo la Città, ma l’intero Paese. Il coinvolgimento delle imprese e della cittadinanza sarà fondamentale e l’impegno di Unindustria sarà massimo: entro 60 giorni costituiremo la Fondazione privata di sostegno alla candidatura di Roma. Così come è stato per Milano nel 2015, dietro Roma deve fare quadrato l’Italia”. Lo ha detto il presidente di Unindustria Angelo Camilli nella sua relazione all’assemblea 2022 al Teatro dell’Opera di Roma.
”Il lavoro fatto per il Rome Technopole con le 7 Università del Lazio e i 4 centri di Ricerca nazionali può diventare un modello di riferimento, se sapremo superare divisioni a vantaggio di nuovi schemi di gioco. Siamo tutti soddisfatti per aver superato con successo la selezione del bando del Ministero dell’Università. La scommessa, però, non è solo quella di ricevere il finanziamento, ma di creare un polo per l’alta formazione e la ricerca di livello internazionale su trasformazione digitale, transizione energetica, bio-farmaceutica e salute”. Lo ha detto il presidente di Unindustria Angelo Camilli nella sua relazione all’assemblea 2022 al Teatro dell’Opera di Roma.
”Avremo veramente vinto quando arriveranno a Roma più studenti e ricercatori dall’estero, quando più laureati all’avanguardia troveranno lavoro nelle nostre imprese, quando ci saranno più brevetti e start-up con una prospettiva industriale”.“La parola fiducia ci ha portato a costruire il più grande consorzio industriale d’Italia che nel Lazio sta prendendo vita. Abbiamo fatto tanta strada per raggiungere questo risultato ma non basta, è già il passato. Il titolo della nostra missione deve essere ‘dal risanamento alla rinascita’”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo all’assemblea generale di Unindustria. “Ci aspettano sfide decisive che siamo in grado di affrontare perché adesso è il tempo dei costruttori. Perché la vivacità del sistema produttivo è forte, i bilanci sono in ordine, i fondi europei non tornano più a Bruxelles e tutte le infrastrutture che aspettavamo da anni sono finanziate. Possiamo contare sull’Europa in questo sforzo- ha aggiunto Zingaretti- Le parole d’ordine che vengono da Bruxelles dobbiamo farle nostre e farle vivere”.
“C’è molto da fare, molto lavoro, grande spirito di unità e compattezza. Da parte nostra come amministrazione cerchiamo e cercheremo di fare il nostro dovere fino in fondo, assumendoci le responsabilità necessarie come abbiamo iniziato a fare, ad esempio, con la decisione di chiudere integralmente il ciclo dei rifiuti sul territorio di Roma Capitale, superando una situazione di deficit impiantistico senza eguali, che costituisce un elemento non degno di una Capitale come Roma”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo all’assemblea generale 2022 di Unindustria a Roma alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“I progetti per il rilancio dell’Economia del Mare e la definizione della Zona Logistica semplificata sono un’opportunità storica per i porti, ma anche per sviluppare la vocazione logistica di tutta la regione, a cominciare da quella intorno alla Capitale. Le azioni per il sostegno al credito, con il progetto dei Minibond e le misure sulla patrimonializzazione sono fondamentali per la crescita delle imprese, ma sono ancora interventi timidi. Costruiamo insieme un grande progetto di almeno 200 milioni di euro in cinque anni per incidere veramente sulla struttura del nostro tessuto produttivo: crediamoci! Perché rendere le aziende più robuste finanziariamente, più inclini alla crescita e all’innovazione, significa fortificare le difese immunitarie del nostro sistema economico contro i virus delle crisi sempre più ravvicinate”. Così il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nel corso dell’Assemblea pubblica di Unindustria.
VITERBO – Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, nel rivolgere “deferente augurio di buon lavoro” nel giorno del suo insediamento per il secondo settennato, non rinuncia ai toni duri sui temi delle pandemia: “Signor Presidente, mi sarei aspettato una parola di pacificazione rispetto ai diritti costituzionali lesi dal governo a centinaia di migliaia di italiani non vaccinati o privi di super green pass che sono stati lasciati senza stipendio. Signor Presidente, mi sarei aspettato qualche parola per la restituzione della dignità a questi cittadini colpiti da sanzioni senza senso volute dal governo. Signor Presidente mi sarei aspettato una parola contraria alle divisioni sperando nel poter vedere la sua moral suasion agire presso il Governo per porre fine a questa sorta di apartheid che vede persino i bambini della stessa classe divisi tra coloro che possono frequentare le scuole e coloro che ne vengono tenuti lontano. Signor Presidente, i più eminenti scienziati certificano che la pandemia è sostanzialmente finita, basta con lo stato d’emergenza e i green pass per poter addirittura ritirare la pensione e prendere un autobus. Le famiglie italiane sono stanche e chiedono al Presidente della Repubblica una parola di conforto che mi dispiace notare non sia arrivata, specie presso chi sta pagando le scelte sbagliate del Governo nella maniera più dura che lede davvero la dignità delle persone. Eppure la parola dignità lei l’ha utilizzata spesso nel suo discorso. Lo sguardo va rivolto verso le famiglie che non ce la fanno più, tormentate da un governo che non ha spiegato perché solo in Italia si sia deciso di colpire il diritto dei lavoratori allo stipendio e altri diritti costituzionali fondamentali”.
Paolo Baldasarre Coordinatore provinciale PdF aggiunge: “Ad aggravare la drammatica situazione vissuta da tante famiglie italiane a Viterbo si aggiunge inoltre la situazione venutasi a creare con lo scioglimento dell’Amministrazione comunale, in piena pandemia, che contribuisce a ritardare la soluzione dei tanti problemi economici e sociali della nostra città!”
VITERBO – “Tutela dell’impresa. Ovvero efficienza e competitività, orientamento verso la crescita e le innovazioni tecnologiche, stretto collegamento con le altre parti della filiera agroalimentare, per cogliere le aspettative dei consumatori in Italia e a livello internazionale. Ma anche protezione delle risorse naturali, responsabilità sociale, tutela dei lavoratori, benessere della collettività, per contribuire al progresso civile ed economico della comunità nazionale. Questi i principi essenziali che hanno sempre ispirato l’azione sindacale di Confagricoltura da quel lontano 1920, in cui nacque a Roma la prima organizzazione degli agricoltori italiani a carattere generale, con una presenza diffusa su tutto il territorio nazionale e con funzione di sindacato datoriale”.
Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha aperto a Roma, a Palazzo Colonna, le celebrazioni del Centenario alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dei Ministri Teresa Bellanova e Stefano Patuanelli e della Sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Dopo aver ringraziato chi lo ha preceduto alla guida dell’Organizzazione e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo alla sua crescita, Giansanti ha ripercorso alcuni momenti salienti della storia e dello sviluppo del settore agricolo.
“Dopo i conflitti mondiali – ha ricordato Giansanti – le difficoltà furono superate grazie all’impegno rivolto all’aumento della produzione, per rispondere alla domanda dei consumatori. Con lo stesso impegno abbiamo risposto negli ultimi mesi alla sfida posta all’intera filiera agroalimentare, a causa dell’emergenza sanitaria: continuare a produrre, per rifornire i mercati e assicurare cibo agli italiani”.
Anche durante il lockdown il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili, ha detto di recente il Presidente della Repubblica. E i fatti hanno dimostrato che l’Italia può fare affidamento su un solido sistema agroalimentare, di cui gli associati a Confagricoltura costituiscono una componente essenziale. Con le loro aziende collaborano oltre 520.000 lavoratori, che sviluppano più di 41.000.000 di giornate lavoro.
“Adesso è necessario dare supporto a queste imprese – ha ribadito Giansanti – per metterle nella condizione di continuare ad aumentare competitività e produzione. La quota di esportazioni di prodotti agroalimentari, che era di 44 miliardi di euro, è arrivata a superare per la prima volta la soglia del 10% dell’export totale in valore. Crescere è un impegno difficile. Per questo dobbiamo utilizzare al meglio le risorse importanti messe a disposizione dal governo italiano e dall’Unione europea.”
L’ambizione di Confagricoltura va ben oltre il recupero della situazione esistente prima della pandemia. Dobbiamo cogliere l’occasione per far crescere la produttività che ristagna da oltre un decennio, per rilanciare gli investimenti pubblici, per dare ai cittadini e alle imprese infrastrutture moderne, diffondere la digitalizzazione, a partire dalla pubblica Amministrazione, rispondere alle sfide urgenti poste dal cambiamento climatico.
Confagricoltura farà la propria parte, seguendo quelli che sono i principi guida dell’Organizzazione e dei suoi associati, da cento anni a questa parte.
“E’ indispensabile, però – ha proseguito il presidente – ridare piena dignità alla ricerca scientifica e riconoscere il valore della competenza e della professionalità. Coltivare le intelligenze dei molti nostri giovani eccellenti, e puntare su di loro, è una scelta essenziale per affrontare il futuro e le sfide che ci attendono. La scuola e la formazione continua sono fattori di sviluppo, perché il capitale umano è la prima ricchezza delle nazioni più avanzate.”
ROMA – I profili dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati oggi dal Presidente della Repubblica.
Maria ALLEGRINI – 1954 – Verona – Agricoltura/vitivinicolo
È socio amministratore dell’azienda vitivinicola di famiglia Allegrini, nella quale entra nel 1983 alla scomparsa del padre. Sviluppa il marketing e la presenza sui mercati in Nord America, Scandinavia e Asia Pacifica, raggiungendo un export dell’85%. Nel 2001 avvia insieme ai fratelli una politica di espansione della produzione in Toscana con la costituzione della Tenuta Poggio al Tesoro a Bolgheri (Li) e con l’acquisto della Tenuta San Polo a Montalcino (Si), raggiungendo così oltre 200 ettari di proprietà, a cui si aggiungono altri 100 ettari in affitto. Nel 2008 acquista la rinascimentale “Villa della Torre” in Valpolicella nella quale promuove premi e incontri culturali. Produce oltre 4 milioni di bottiglie l’anno, tra cui Amarone, Bolgheri e Brunello di Montalcino. Occupa 42 dipendenti nelle attività agricole e 41 nell’attività commerciale.
Antonio CAMPANILE – 1945 – Perugia – Industria/chimica
È presidente di Saci Industrie Spa, attiva nella produzione di detergenti per uso domestico e professionale. Nel 1974 entra nell’azienda di famiglia, nata come saponificio artigianale, e sviluppa l’attività di commercio di prodotti chimici industriali. Negli anni successivi la produzione viene diversificata nel settore dei detersivi e dei liquidi da bucato e viene avviata la realizzazione di flaconi e imballaggi per detergenti. Negli anni ’90 guida la crescita dell’azienda con investimenti in innovazione di processo e la produzione di detergenza private label per i principali marchi della grande distribuzione in Italia e all’estero. Oggi l’azienda, con un export del 40% e una produzione di 150.000 tonnellate l’anno, opera attraverso lo stabilimento di Ponte San Giovanni (Pg) e occupa oltre 120 dipendenti.
Giuseppe CASTAGNA – 1959 – Milano – Credito
È amministratore delegato di Banco BPM Spa, terzo gruppo bancario italiano. Il suo percorso ha inizio nel 1981 in Banca Commerciale Italiana. Nel 1999 assume l’incarico di Responsabile del Servizio Large Corporate, prima in Comit e poi in Intesa BCI, a seguito della fusione tra Banca Intesa e Comit. Dal 2003 al 2013 riveste incarichi di crescente responsabilità in Intesa San Paolo, prima come direttore generale del Banco di Napoli Spa e poi come direttore generale di Intesa San Paolo con responsabilità della Divisione Banca dei Territori. Nel 2014 è nominato consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Milano e realizza l’operazione di fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, che nel 2017 dà vita al Banco BPM Spa. L’istituto, con 4 milioni di clienti, 1.700 filiali e 22.000 dipendenti, copre una quota di mercato del 7%.
Lorenzo COPPINI – 1963 – Firenze – Industria/trasduttori elettroacustici
È amministratore delegato di B&C Speakers Spa, fondata dallo zio come piccola realtà artigianale e oggi leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di componentistica interna per altoparlanti ad uso professionale. Entra nell’azienda nel 1993 e riveste ruoli di crescente responsabilità partendo dall’area commerciale e marketing. Sotto la sua guida vengono aperte due filiali negli Stati Uniti e in Brasile e una nuova sede produttiva di 10.500 mq a Bagno a Ripoli (Fi). Nel 2017 prosegue nel processo di espansione con l’acquisizione di Eighteen Sound Srl di Reggio Emilia. Con un export del 90%, opera con due stabilimenti e occupa 170 dipendenti, di cui il 10% nel dipartimento ricerca e sviluppo.
Anna Maria Grazia DOGLIONE – 1957 – Asti – Industria/siderurgica
È presidente di Fondalpress Spa, attiva nella produzione di getti in leghe di alluminio per i settori automotive, tessile, elettromeccanico, idraulico, arredamento, illuminazione e energie rinnovabili. Nel 1984 entra nell’azienda di famiglia ricoprendo incarichi di crescente responsabilità nell’area commerciale e poi nell’area acquisti. Dagli anni Duemila contribuisce allo sviluppo dell’azienda con l’installazione di macchine per pressofusione di dimensioni superiori alle 2.000 tonnellate e nel 2012 realizza una nuova sede produttiva di 45.000 mq ad Asti che si aggiunge allo storico stabilimento di 30.000 mq a Castell’Alfero. Nell’automotive è tra i fornitori di Fca, Opel, Psa e General Motors. Produce 14 mila tonnellate di unità l’anno e ha un export del 45%. Occupa 120 dipendenti.
Ferruccio FERRAGAMO – 1945 – Firenze – Alta moda
È presidente di Salvatore Ferragamo Spa, leader mondiale nella creazione, produzione e vendita di calzature, capi di abbigliamento e accessori di lusso. A 18 anni entra nell’azienda di famiglia, seguendo inizialmente le produzioni fino a diventarne amministratore delegato nel 1984 e presidente nel 2006. Dal 1986 sviluppa l’espansione del Gruppo sui mercati esteri con l’apertura di boutique monomarca prima in Asia e successivamente in America Latina, Medio Oriente e Sudafrica. Al centro delle strategie di sviluppo pone la responsabilità sociale e ambientale, come testimoniano il polo produttivo di Osmannoro (Fi) ad alta sostenibilità energetica e il Piano di Sostenibilità aziendale adottato dal 2017. Con oltre 4.200 dipendenti, 350 brevetti, è presente in 90 paesi con 654 punti vendita monomarca.
Nicola FIASCONARO – 1964 – Palermo – Artigianato/prodotti dolciari
È amministratore di Fiasconaro Srl, azienda di famiglia produttrice di prodotti da forno a lievitazione naturale e di specialità dolciarie siciliane. Alla fine degli anni ’90 avvia con successo la produzione di panettoni artigianali con ingredienti tipici della Sicilia, come i canditi di Lentini e le mandorle d’Avola. Nel 2000 realizza con i fratelli un nuovo stabilimento di 4.800 mq. Il percorso di crescita e la notorietà delle produzioni lo portano nel 2005 a brevettare il panettone “Dolce Presepe”. Oggi l’azienda opera con tre sedi produttive a Castelbuono (Pa) e con un export del 20% è presente in Europa, America del Nord, America Latina, Asia e Oceania. Investe più del 45% del fatturato nell’approvvigionamento di materie prime rigorosamente siciliane. Occupa 32 dipendenti.
Mario FRANDINO – 1943 – Cuneo – Industria/alimentare
È amministratore delegato di Sedamyl Spa, leader in Italia nella trasformazione di frumento per la produzione di amido e derivati, glutine e alcool, e presidente di Etea Srl, attiva principalmente nel settore delle energie rinnovabili. Nel 1980 entra nell’azienda di famiglia Sedamyl, una piccola distilleria di frutta a produzione stagionale, di cui guida la trasformazione industriale introducendo la distillazione di cereali e ampliando la produzione. Con 2 sedi produttive in provincia di Cuneo e un sito di distribuzione, occupa 165 dipendenti con un export del 50%. Nel 1993, dall’esperienza di autoproduzione di energia elettrica maturata dalla trasformazione del grano, costituisce Etea Srl, ora presente anche in Francia, Regno Unito, Albania, Romania, Serbia e Bosnia con 17 impianti di produzione e siti di stoccaggio e un export del 90%. Occupa 340 dipendenti.
Maria Laura GAROFALO – 1963 – Roma – Sanità privata
È amministratore delegato di Garofalo Health Care Spa, Gruppo presente in Italia nella sanità privata accreditata. Nel 1990 entra nell’azienda di famiglia attiva a Roma, tra le altre, con le case di cura European Hospital Spa, Aurelia 80 Spa e Città di Roma Spa. Nel 2001 avvia in Piemonte la realizzazione dell’Istituto Raffaele Garofalo per la riabilitazione e l’assistenza ambulatoriale. Alla scomparsa del padre assume la guida del Gruppo e, attraverso una politica di acquisizioni, ne sviluppa la presenza in Liguria, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia e ne consolida la posizione nei settori socio assistenziale e diagnostico. Con 20.000 ricoveri l’anno e 1 milione di prestazioni ambulatoriali, opera con 24 strutture in 7 regioni. Occupa 1.350 dipendenti.
Alessandro GILARDI – 1961 – Torino – Industria/edile
È presidente e amministratore delegato di Costruzioni Generali Gilardi Spa, azienda di famiglia nata come impresa generale di costruzioni e ingegneria civile nella quale entra nel 1984 con il ruolo di direttore tecnico. Attraverso tecnologie innovative specializza l’attività nei settori commerciale, alberghiero, ospedaliero, nel recupero ambientale di aree abitative, nel restauro di edifici monumentali e nella costruzione di impianti sportivi. Realizza, tra l’altro, lo Juventus Stadium, alcuni padiglioni per Expo 2015 e ristruttura il Centro Direzionale e il Museo Alfa Romeo ad Arese. Sotto la sua guida l’azienda ha ampliato la presenza all’estero partecipando a gare come quella per l’aeroporto di Bukoba in Tanzania e lo stadio di Doha per i mondiali 2022. Occupa 100 dipendenti.
Guido Roberto GRASSI DAMIANI – 1968 – Svizzera – Gioielleria di alta gamma
È presidente del Gruppo Damiani, leader nella creazione, realizzazione e distribuzione di gioielli di alta gamma. Entra nell’azienda di famiglia del distretto orafo di Valenza Po (Al) ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Dagli anni ’90 avvia l’internazionalizzazione del Gruppo con oltre 60 boutique monomarca nel mondo e filiali in Europa, America del Nord, America Latina, Asia e Medio Oriente. Rileva i marchi di gioielleria Calderoni e Rocca. Sotto la sua guida i livelli occupazionali aumentano dai 220 del 1995 agli attuali 700. Nel 2020, con l’acquisizione di Venini, il Gruppo rilancia la storica vetreria artistica muranese. Con l’originario stabilimento produttivo e una holding in Svizzera per la promozione dei prodotti sui mercati esteri, è presente nel mondo con 63 punti vendita monomarca.
Giuseppe MAIELLO – 1946 – Napoli – Commercio/articoli di profumeria
È fondatore e vicepresidente esecutivo di Gargiulo & Maiello Spa, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti per l’igiene e la bellezza. Inizia a lavorare a 10 anni proseguendo gli studi e a 21 anni è assunto come rappresentante di commercio. Nel 1968 dà vita a una piccola società per la vendita all’ingrosso di prodotti per l’igiene della casa. Negli anni ’80 realizza investimenti in tecnologie, logistica e risorse umane e dieci anni dopo amplia l’offerta ai prodotti per l’igiene e la bellezza della persona. La sede, dall’iniziale negozio di 20 mq a Napoli, viene trasferita all’Interporto di Nola su una superficie di 10.000 mq con un centro logistico di 2.000 mq. Oggi l’azienda, con tre marchi e 120 profumerie, di cui 80 per la vendita al dettaglio con il marchio “Idea Bellezza” e 40 negli store Upim, occupa 80 dipendenti.
Enrico MARCHI – 1956 – Treviso – Attività aeroportuali
È dal 2000 presidente e amministratore delegato di Save Spa, società di gestione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Nel 2007 rileva la maggioranza di AerTre Spa e entra nella gestione dello scalo Treviso-Sant’Angelo. Nel 2014, con l’acquisizione del 40% di Catullo Spa, dà vita al Polo Aeroportuale del Nord Est, con gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia. Oggi sono oltre 50 le compagnie aeree operative al Marco Polo per più di 100 destinazioni e 32 milioni i passeggeri in transito ogni anno nel Polo Aeroportuale del Nord Est. Occupa 470 dipendenti. È inoltre presidente di Banca Finint, attiva nel leasing finanziario, mobiliare, strumentale e immobiliare. La società è gestore di 3 fondi immobiliari per la realizzazione di alloggi sociali e occupa 333 dipendenti.
Luciano MARTINI – 1938 – Ravenna – Industria/alimentare
È fondatore e presidente di Unigrà Spa, leader nella trasformazione e vendita di grassi alimentari e semilavorati per il settore alimentare. Nel 1963 apre uno stabilimento per il confezionamento di strutto, a cui affianca poi la lavorazione di grassi vegetali, margarine, cioccolato e surrogati del cioccolato. Guida la crescita dell’azienda con la realizzazione di nuovi reparti per produrre creme vegetali e con nuove unità di raffinazione. Dagli anni ’90 avvia l’internazionalizzazione con la costituzione di società di distribuzione in Spagna e in Russia. Oggi l’azienda è presente in oltre 100 paesi con 15 consociate e un export del 40%. Opera con una sede produttiva di 320.000 mq a Conselice (Ra), un reparto di raffinazione che conta su 6 linee e 3 magazzini automatizzati. Occupa 1.000 dipendenti.
Paolo MERLONI – 1968 – Ancona – Industria/elettrodomestici
È presidente esecutivo di Ariston Thermo Spa, azienda di famiglia leader mondiale nella produzione di sistemi per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti e il comfort domestico. Dal 2001 avvia il processo di espansione all’estero: in Europa, con le acquisizioni di Elco, Chaffoteaux, e Cuenod; sul mercato sudafricano, rilevando Heat Tech Geysers nel 2014; in Nord America con la NTI e la HTP tra il 2016 e il 2017 e in Sud America con Calorex nel 2019. Sotto la sua guida il numero dei dipendenti è aumentato da 3.000 a 7.000, la produzione da 4,5 milioni di unità a oltre 8 milioni e i paesi in cui il Gruppo è presente da 18 a 40. Nel 2019 ha investito 77 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Con 26 siti produttivi nel mondo e 24 centri per la ricerca e lo sviluppo, ha un export del 90%.
Marco NOCIVELLI – 1966 – Milano – Industria/impianti per refrigerazione
È presidente e amministratore delegato di Epta Spa, Gruppo di famiglia attivo nella produzione e commercializzazione di prodotti per la refrigerazione commerciale. Nei primi anni ’90 entra nell’azienda con incarichi di crescente responsabilità. Dal 2005 ne guida lo sviluppo facendo leva sull’internazionalizzazione e apre due stabilimenti produttivi in Cina e Turchia, a cui segue nel 2019 l’acquisizione del terzo produttore statunitense di vetrine refrigerate. Nel 2013, attraverso la joint venture con Iarp Srl, entra nella refrigerazione per Food&Beverage. Sotto la sua guida l’azienda ha brevettato la tecnologia FTE – Full Transcritical Efficiency per impianti frigo a refrigerante naturale CO2. Con 11 sedi produttive, di cui 4 in Italia, produce 230.000 unità l’anno e occupa 4.900 dipendenti.
Guido OTTOLENGHI – 1966 – Ravenna – Logistica portuale
È dal 1994 presidente di PIR Spa, azienda di famiglia attiva nello stoccaggio, movimentazione e distribuzione di rinfuse liquide e prodotti solidi. Dagli anni Duemila ne consolida la presenza nel Mediterraneo con la costituzione de La Petrolifera Italo Albanese, presente con terminal per prodotti petroliferi nella baia di Valona e con una partecipazione nel terminal di Zarzis in Tunisia. Ha avviato, insieme a Edison, la realizzazione a Ravenna del primo deposito in Italia di GNL, combustibile a basso impatto ambientale. L’impianto, operativo nel 2021, avrà una capacità di stoccaggio di 20.000 m³ di GNL. Oggi l’azienda, con 10 terminal nel Mediterraneo, 1 milione di m³ di stoccaggio per liquidi petroliferi, chimici e alimentari e una movimentazione annua di circa 5 milioni di tonnellate di prodotti, occupa 275 dipendenti.
Gian Battista PARATI – 1952 – Cremona – Industria/alta specializzazione
È amministratore delegato di Marsilli Spa, produttrice di sistemi di avvolgimento e assemblaggio per bobine e motori. Figlio di agricoltori diretti, nel 1973 entra nella sede torinese dell’azienda come disegnatore progettista. Un anno dopo è responsabile della nuova succursale di Castelleone (Cr). Agli inizi degli anni ’80 da dipendente entra nell’azionariato e nel 1996 diventa socio unico dell’azienda. Ha inizio una fase di sviluppo con l’acquisizione di partecipazioni nel capitale di partner strategici nei settori della meccanica di precisione e nella progettazione e sviluppo di software per l’automazione. Dal 2011 l’azienda apre sedi in Cina, Messico, Germania e Russia. Oggi, con uno stabilimento produttivo in Italia, 40 brevetti industriali e un export del 95%, occupa 530 dipendenti.
Umberto PESCE – 1968 – Potenza – Industria/metalmeccanica
È presidente di PSC Spa, azienda di famiglia nata come ditta per l’installazione e manutenzione di impianti elettrici e oggi attiva nella progettazione e realizzazione di impianti tecnologici per grandi opere edili. Negli anni ’90 apre una sede a Roma e inizia a collaborare con i principali General Contractor. Dal 2013 avvia l’acquisizione di commesse all’estero e rileva aziende di impiantistica del settore ferroviario e energetico. Oggi il Gruppo è diviso in 5 business unit: elettromeccanico, antincendio, ferroviario, navale e telecomunicazioni e realizza progetti di impiantistica chiavi in mano. Con 22 sedi in Italia e 8 nel mondo, occupa 2.500 dipendenti. Ha contribuito alla realizzazione della Nuvola di Fuksas a Roma e sta partecipando al progetto per lo stadio Al Bayt in Qatar.
Federico PITTINI – 1961 – Udine – Industria/siderurgica
È presidente del Gruppo Pittini, azienda di famiglia attiva nella produzione di acciai lunghi per l’edilizia e il settore meccanico. Nel 2001, dopo aver ricoperto incarichi di crescente responsabilità, viene nominato amministratore delegato di Ferriere Nord Spa, capofila del Gruppo Pittini. Nel 2003 dà vita alla corporate school “Officine Pittini”. Con le acquisizioni di Kovinar in Slovenia nel 2007 e di BSTG in Austria nel 2013, attive nella produzione di reti elettrosaldate, diventare leader del settore nel mercato europeo. È presente in Italia, Austria e Slovenia con 18 siti produttivi. Produce oltre 3 milioni di tonnellate di acciaio ed esporta il 63% del fatturato. Tre i brevetti per invenzioni industriali, 112 le certificazioni di prodotto e 11 i marchi registrati. Occupa 1.800 dipendenti.
Giovanni RAVAZZOTTI – 1943 – Sudafrica – Industria/ceramica
È fondatore e presidente di Italtile Ltd, attiva nella produzione e commercializzazione di materiali ceramici per rivestimenti. Il suo percorso imprenditoriale ha inizio nel 1969 con la costituzione in Sudafrica di una ditta per l’importazione e la commercializzazione di piastrelle. Dalla fine degli anni ’70 affianca all’attività di vendita la produzione e avvia un percorso di crescita che porterà l’azienda ad aprire stabilimenti produttivi anche in Kenya, Zambia e Zimbabwe. Occupa 2.545 dipendenti. Attraverso la Italtile Ceramic Foundation sostiene progetti filantropici a favore delle comunità locali. Ha dato impulso alla nascita della Camera di Commercio Italo – Sudafricana, della quale è stato presidente dal 2004 al 2008.
Giorgia SERRATI – 1945 – Genova – Commercio conserve ittiche
È presidente di Icat Food Spa, fondata dal marito e attiva nell’importazione e distribuzione di conserve ittiche e vegetali. Alla scomparsa del coniuge assume la guida dell’azienda. Fin da subito avvia investimenti in tecnologie gestionali e amplia il magazzino. Nel 2014 sigla un accordo con la capoverdiana Frescomarper la fornitura di tonni provenienti da pesca sostenibile per i marchi storici “Tonno Moro” e “Angelo Parodi”. Negli anni rileva il brand spagnolo di olive Alisa e sviluppa la gamma dei prodotti con conserve vegetali e di frutta, snack e alimenti per animali. Oggi l’azienda, con 15 marchi e un magazzino a Serravalle Scrivia (Al), è presente nella grande distribuzione, nel commercio al dettaglio e nel catering. Occupa 35 dipendenti.
Silvia STEIN – 1939 – Vicenza – Maglieria di alta gamma
È presidente di Maglificio Miles Spa, attiva nella ideazione e produzione di capi di maglieria di alta gamma per conto terzi. Nel 1962 costituisce un laboratorio artigianale. Dall’incontro con Yves Saint Laurent alla fine degli anni ’60, che affida all’azienda la realizzazione di collezioni pregiate, avvia collaborazioni con marchi della moda internazionale tra i quali Valentino, Bottega Veneta, Lanvin e Donna Karan. Attraverso costanti investimenti in innovazione di processo e nella sperimentazione di nuove tecniche di produzione, guida lo sviluppo dell’azienda che oggi, con uno stabilimento produttivo di oltre 7.000 mq, realizza 200.000 capi l’anno. Dispone di un archivio digitale che raccoglie più di 20.000 punti maglia. Occupa 130 dipendenti.
Maurizio STIRPE – 1958 – Frosinone – Industria/componentistica
È presidente di Prima Sole Components Spa dal 1998, azienda di famiglia attiva nella progettazione e produzione di componentistica in plastica per il settore automotive e per quello degli elettrodomestici. Dal 2000 avvia l’internazionalizzazione con l’apertura di tre stabilimenti di cui uno in Francia per la fornitura di Whirlpool Europe, uno in Germania e uno in Slovacchia per servire i settori automotive e degli elettrodomestici. Oggi il Gruppo è fornitore di marchi automobilistici quali Fca, Bmw, Volvo, Volkswagen e Daimler. Opera con 12 stabilimenti produttivi, di cui 8 in Italia, e 2 centri di ricerca e sviluppo con 60 ricercatori. L’export vale il 30% del fatturato. Occupa 2.920 dipendenti, di cui 1.990 in Italia.
Guido VALENTINI – 1949 – Milano – Industria/metalmeccanica
È dal 1993 presidente di Rupes Spa, attiva nella produzione di utensili professionali e sistemi di aspirazione. Alla scomparsa del padre assume la guida dell’azienda di famiglia e la rilancia con investimenti in innovazione di prodotto e la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo a Vermezzo (Mi). Nel 2010 brevetta “Bigfoot”, un sistema di lucidatura delle superfici metalliche riconosciuto a livello mondiale. Nel 2015 avvia l’internazionalizzazione dell’azienda con la costituzione di Rupes Usa Inc. e la realizzazione di un nuovo stabilimento in Colorado. Oggi l’azienda, con oltre 150 brevetti depositati, opera con 4 siti produttivi nella sede di Vermezzo, uno negli Stati Uniti e occupa 102 dipendenti.
L’onorificenza di Cavaliere del Lavoro
Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.
I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante attraverso, l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione.
Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 626: dal 1901 ad oggi gli insigniti dell’onorificenza “Al Merito del Lavoro” sono stati 2.922.
Nata nel 1914, la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, presieduta da Maurizio Sella, riunisce tutti gli insigniti e costituisce uno strumento di presenza dei Cavalieri del Lavoro nella società, promovendo l’impegno sui temi sociali e del mondo della produzione.
La Federazione si dedica, in particolare, alla formazione d’eccellenza a livello universitario con il Collegio Universitario di Merito dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, in cui ospita gratuitamente studenti selezionati esclusivamente per merito, e con il premio “Alfieri del Lavoro” che dal 1961 viene conferito ai migliori 25 studenti d’Italia.
ROMA- Riportiamo il discorso integrale di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ” Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo.
Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare.
Si tratta, anche, di un’occasione per pensare – insieme – al domani. Per ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente, trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il futuro, in realtà, è già cominciato.
Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio.
Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico.
Vorrei condividere con voi questa immagine.
Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto.
In fondo, un po’ come ci vedono dall’estero.
Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia e perstoria, come uno dei punti di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti.
Questa condizione ha contribuito a costruire la nostra identità, sinonimo di sapienza, genio, armonia, umanità.
E’ significativo che, nell’anno che si chiude, abbiamo celebrato Leonardo da Vinci e, nell’anno che si apre, celebreremo Raffaello. E subito dopo renderemo omaggio a Dante Alighieri.
Incontro sovente Capi di Stato, qui in Italia o all’estero.
Registro ovunque una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di collaborazione.Simpatia nei confronti del nostro popolo. Non soltanto per il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il suo stile di vita; ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la capacità italiana di dialogo nel rispetto reciproco, per le missioni delle sue Forze Armate in favore della stabilità internazionale e contro il terrorismo, per l’alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei nostri concittadini.
Vi è una diffusa domanda di Italia. Abbiamo problemi da non sottovalutare.
Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostraEuropa e nella intera comunità internazionale.
L’Italia riscuote fiducia. Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore.
Conosco le difficoltà e le ferite presenti nelle nostre comunità. Le attese di tanti italiani.
Dobbiamo aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza direttavisitando i nostri territori.
Vi è un’Italia, spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare.
Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui disponiamo di emergere e di esprimersi senza ostacoli e difficoltà.
Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà.
Insieme. In particolar modo è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono soltanto le comunità meridionali ma l’intero Paese, frenato nelle sue potenzialità di sviluppo.
Naturalmente, per promuovere fiducia, è decisivo il buon funzionamento delle pubbliche istituzioni che devono alimentarla, favorendo coesione sociale. Questo è possibileassicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini.
La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza.
E’ importante anche sviluppare, sempre di più, una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a interessi e a valori.
La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società– quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano.
La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità.
Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente.
Hanno – ad esempio – chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte.
Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interessedelle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria.
Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come Venezia, dei territoricolpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro Paese.
I giovani l’hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato.
Ogni società ha sempre bisogno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono spostati verso l’età più avanzata.
Questa nuova condizione impone di predisporre nei confronti degli anziani – parte preziosa della società – maggiori cure e attenzioni. Occorre, al tempo stesso, investire molto sui giovani.
Diamo loro fiducia, anche per evitare l’esodo verso l’estero. Diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove famiglie.
Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio.
Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progettidi vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico.
E’ una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica.
Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza.
Una associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia. Molto semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta: “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.
Esprime appieno il vero senso della convivenza.
Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel ricordare – per loro e per tutte le vittime del dovere – che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire.
Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente.
Quella autentica è l’Italia del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell’incendio delsuo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita.
Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri.
Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio diopinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false.
Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose.
Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura.
Ho conosciuto e apprezzato in tante occasioni l’attività che si svolge in questa costellazione di luoghi del pensiero, dell’innovazione, della scienza.
Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire il futuro.
E’ essenziale che sia disponibile per tutti.
Che sia conosciuto, raccontato, condiviso. Che siano rimossi gli ostacoli e reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l’accesso al sapere.
In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico.
Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze.
Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi.
La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido.
Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea.
Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.
Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all’intera comunità civile.
Nel rinnovare gli auguri a quanti sono in ascolto in Italia e all’estero, a tutti i nostri concittadini, a quanti il nostro Paese ospita, vorrei rivolgere un saluto particolare a coloro che, in queste giornate festive, assicurano – come sempre – il funzionamento dei servizi necessari alla nostra vita comune.
Rivolgo gli auguri alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, a tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, operano a beneficio della Repubblica e di tutti noi cittadini.
Per tutti, saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti.
Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quantoappaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto.
E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere.
E’ questo l’augurio che rivolgo a tutti voi !
Buon 2020!”.