Sicurezza in città, la sindaca Frontini: “Molto è stato fatto, ancora altro c’è da fare”

“La sicurezza dei cittadini e il contrasto al degrado e alla microcriminalità sono al centro delle preoccupazioni di chi amministra il territorio pur privo di funzioni e responsabilità operative”. Lo afferma la sindaca Chiara Frontini, che aggiunge: “In questi mesi sono stata sempre in contatto con il Prefetto ed il Questore, le massime autorità preposte a garanzia della sicurezza dei cittadini. Molto è stato fatto, ancora altro c’è da fare. Da gennaio non si sono più registrati episodi di insicurezza nella zona del Sacrario e anche l’evento di ieri, i cui protagonisti sono tutti di nazionalità italiana e già 3 sono stati arrestati, avrebbe potuto avvenire ovunque perché animato da futili motivi. Le telecamere presenti in zona hanno ripreso il tutto e altri soggetti sono stati denunciati. Il pronto intervento contro risse e fenomeni di violenza da parte delle forze dell’ordine, anche ieri, ha represso tempestivamente ed evitato scenari peggiori.
Il 7 Maggio, per evitare ogni possibile sciacallaggio durante l’evacuazione necessaria per disinnescare la bomba utilizzeremo ben 5 droni che sorvoleranno tutte le zone identificando chiunque si muova, non autorizzato, nella zona rossa.
Nei commenti i dati diffusi dalla Questura di Viterbo circa la situazione della sicurezza in città. Grazie sempre ai nostri uomini in divisa!”.




Umberto Fusco: “Il Prefetto di Viterbo valuti l’intervento dell’Esercito per ristabilire sicurezza nel Capoluogo”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Gli ultimi avvenimenti accaduti nel Capoluogo in tema di sicurezza, ed in particolare l’ennesima maxi rissa avvenuta questo pomeriggio a piazza dei Caduti, impongono una riflessione seria, troppe volte affrontata ma mai risolta.

Come ho già chiesto in passato ai rappresentanti territoriali del Viminale che si sono succeduti negli ultimi anni, ritengo sia doveroso chiedere anche al nuovo prefetto di Viterbo Dott. Gennaro Capo di prevedere anche a Viterbo un presidio dell’Esercito, già introdotto in numerose altre città del Paese.

Un presidio delle Forze Armate nelle zone più “sensibili” del Capoluogo, a fianco delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, funzionerebbe da deterrente al verificarsi di avvenimenti come quello di oggi e consentirebbe di bloccare sul sorgere nuovi fenomeni di microcriminalità, dando maggiore senso di sicurezza ai viterbesi e ai turisti che frequentano il nostro centro storico.

Auspico che il rappresentante del Governo, che ringrazio per il lavoro che sta svolgendo nella nostra provincia, possa valutare concretamente questa mia proposta nell’interesse della comunità”.

 

Sen. Umberto Fusco




Le proposte della Filca Cisl per la sicurezza tra i cantieri

Secondo le rilevazioni delle casse edili provinciali e dell’Edilcassa del Lazio, sono circa 16mila le imprese edili ed oltre 75milla i lavoratori del settore delle costruzioni nel Lazio, circa 800 milioni la massa salari dichiarata.
Per il segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Attilio Vallocchia “Il dato che registriamo anche per il primo trimestre del 2024 è stabile rapportato a quello dell’ultimo trimestre del 2023 ma sarà da tenere in considerazione una flessione successiva, dovuta al termine dei lavori del superbonus. In questa prossima fase di criticità, abbiamo bisogno di provvedimenti strutturali. E’ arrivato il momento di avviare una trattativa, per ragionare su un periodo a lungo termine per non ritornare al passato, perché gli incentivi andranno riducendosi e di conseguenza ci sarà una contrazione delle riqualificazioni. Le tensioni internazionali sul piano geo-politico e su quello economico, disegnano un secondo semestre del 2024 caratterizzato da forti elementi di rischio ed incertezza che, probabilmente, determineranno una significativa contrazione sulle stime delle Costruzioni. L’ eccezionale spinta delle opere pubbliche, non è in grado di garantire la tenuta dell’intero mercato ed indotto dell’edilizia, ma solo di attenuarne la decrescita. Non possiamo permetterci di fermare e rallentare uno dei principali motori dell’economia regionale e nazionale che ha trainato il settore industriale in questi ultimi tre anni.
Il 2024 sarà un anno importante e decisivo per il potenziamento infrastrutturale della regione. Le ingenti risorse del PNRR , insieme ai fondi previsti per il Giubileo, rappresentano un’occasione imperdibile per il rilancio del territorio. Assicurare alle comunità la realizzazione di opere moderne, sicure, efficienti, garantendo contemporaneamente la manutenzione degli edifici pubblici e la messa in sicurezza del territorio sarà il primo passo verso lo sviluppo del territorio con benefici e vantaggi per la collettività, ma tutto deve essere svolto in massima sicurezza per i lavoratori.”
La Filca Cisl del Lazio, confermatosi primo sindacato come numero di iscritti nel settore delle costruzioni del Lazio, con 23.033 tesserati, chiede più controlli per contrastare le irregolarità del settore, una normativa più stringente con sanzioni più severe per chi non rispetta le regole mettendo a rischio la vita degli operai. Per questo la formazione è fondamentale e deve essere obbligatoria per gli operai che entrano in cantiere e per gli imprenditori che avviano un’attività edile. La Cisl e la Filca nazionale negli incontri con la Ministra del Lavoro, Calderone, hanno ribadito l’importanza di rendere obbligatoria la formazione ai datori di lavoro ed ai preposti, oltre che a tutte le maestranze impegnate sui posti di lavoro, con il coinvolgimento da protagonisti della bilateralità e pariteticità del settore. “Il sistema bilaterale dell’edilizia,” dichiara Vallocchia, “resta un modello e riteniamo fondamentale il confronto tra tutte le parti sociali per un lavoro sinergico in grado di dare risposte rapide ed efficaci. Insieme a loro stiamo individuando anche percorsi formativi per quelle competenze che stano scomparendo dal mondo del lavoro edile.
Come Filca Cisl subito dopo la strage di Firenze, abbiamo lanciato 10 proposte per la sicurezza sui cantieri che sono il nostro manifesto storico per un’edilizia sicura.”
1 Scorporo dal ribasso d’asta dei costi della sicurezza e del lavoro anche nei lavori privati, ad alta intensità di manodopera, per fornire da subito garanzie di qualità e di trasparenza nell’offerta con controllo sulle offerte anormalmente basse.
2 Garanzia, anche nei lavori privati, di mantenimento degli stessi standard contrattuali per tutta la catena d’appalto.
3 Responsabilità in solido nei lavori privati ad alta intensità di manodopera parificata al pubblico.
4 Formazione obbligatoria quale prerequisito per l’avvio di attività edile in camera di commercio, per garantire che le nuove imprese siano preparate alle sfide che il mercato impone, in modo responsabile.
5 Formazione obbligatoria preventiva sulla sicurezza a tutti coloro che entrano in cantiere e per gli stranieri alfabetizzazione edile propedeutica al corso.
6 Esecuzione dei lavori più complessi affidata ad imprese specialistiche, non di sola manodopera, con esperienze almeno quinquennali, certificate nella realizzazione di quella specifica lavorazione.
7 Premialità per le imprese Asseverate presso il sistema bilaterale per una prevenzione consapevole e, in presenza di alta intensità di manodopera, visite preventive del CPT (ente paritetico per la sicurezza) obbligatorie
8 Introduzione della figura del promotore della Sicurezza, consulente per le attività ispettive, al fine di potenziare gli strumenti messi in campo dal Testo U8nico e limitare il numero di incarichi ai coordinatori della sicurezza, con obbligo di presenza in cantiere almeno settimanale.
9 Per i lavori ad alta intensità di manodopera affidamento preferenziale alle Reti di impresa/aggregazioni di impresa per incentivare la strutturalità aziendale volta alla qualità ed alla responsabilità datoriale, coinvolgendo, al contempo, elevate professionalità volte all’esecuzione dell’opera.
10 Cartello digitale di cantiere trasparente per tutti gli appalti.
“Tutte queste proposte”, dichiara Attilio Vallocchia ,“le abbiamo presentate nelle assemblee con i lavoratori in un clima di partecipazione, dialogo e confronto. Come sindacato ricordiamo continuamente l’alto numero di lavoratori che hanno perso la vita. Sono state 240 le vittime tra i cantieri nel Lazio a partire dal 2003.
Serve inoltre da parte delle istituzioni un maggiore controllo per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale e per far rispettare tra i cantieri il contratto nazionale dell’edilizia e, per la sicurezza dei lavoratori, chiediamo che venga dato il giusto ruolo per la prevenzione ai Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza Territoriale e l’insegnamento della lingua italiana per i dipendenti stranieri, per consentire loro di capire e di conseguenza avvertire e comunicare il pericolo in caso di emergenza. Dobbiamo lavorare insieme alle scuole edili del Lazio per fare sempre di più formazione mirata e per diffondere la cultura della sicurezza e sensibilizzare i lavoratori sulla percezione del rischio. Solo così riusciremo a garantire la qualità del lavoro, la sicurezza dei lavoratori e del costruito e la legalità tra i cantieri.”

 




Sostenibilità e sicurezza: Il primo anno di gestione nel comune di Montalto di Castro

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo)- “Questo anno di trasformazione – dichiara l’Amministratore Unico di Talete S.p.A. Salvatore Genova – rappresenta un periodo di crescita significativa. L’azienda si impegna a continuare su questa strada, lavorando con dedizione per assicurare un servizio di qualità, mantenendo costantemente al centro le esigenze della comunità.”
In un’ottica di trasparenza e responsabilità, al termine del primo anno di gestione, l’azienda ritiene utile presentare un report sulle principali attività svolte.
Durante l’ultimo anno, sono stati compiuti significativi progressi, implementando una serie di interventi infrastrutturali che hanno avuto un impatto positivo non solo sulla comunità locale, ma anche sull’ambiente. La stretta collaborazione con l’amministrazione comunale ha rappresentato una partnership solida e fruttuosa, fondamentale per il successo di tali iniziative.
Innovazione ed efficienza sono stati due pilastri fondamentali del percorso intrapreso dall’azienda. L’adozione di tecnologie avanzate non solo ha consentito di aumentare la portata d’acqua del Pozzo Pontone, ma ha anche permesso di ottimizzare l’intera catena di approvvigionamento idrico, dalla captazione alla distribuzione. La digitalizzazione dei processi e l’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzati hanno migliorato la gestione e la manutenzione degli impianti, garantendo un servizio più affidabile e tempestivo.
Nello specifico sono stati rinnovati tre impianti di sollevamento a Montalto paese, otto impianti a Montalto Marina e tre impianti a Pescia Romana.
Sono state installate periferiche nuove e sistemi di telecontrollo attivi 24 ore, in tre serbatoi.
La risposta alle necessità della comunità è stata un altro aspetto nodale del lavoro svolto dall’azienda. Oltre al rinnovamento del Pozzo Gangani e all’ammodernamento del Pozzo Sottovia, Talete ha avviato una serie di progetti mirati a soddisfare le esigenze specifiche delle diverse aree servite.
La sicurezza e il monitoraggio degli impianti sono stati garantiti attraverso l’implementazione di un sistema integrato di gestione, che include sia misure preventive che dispositivi di allarme tempestivo in caso di anomalie o emergenze.
L’Ottimizzazione operativa ha rappresentato un’altra necessità per l’azienda. La nuova sede operativa a Montalto Di Castro è stata progettata non solo per migliorare l’efficienza delle operazioni quotidiane, ma anche per fungere da centro di eccellenza e formazione per il personale, garantendo un livello costante di competenza e professionalità.

Sono concorde nel condividere – dichiara il sindaco di Montalto di Castro Emanuela Socciarelli – i notevoli traguardi raggiunti da Talete S.p.A. nel corso dell’ultimo anno. L’innovazione e l’efficienza sono state le parole d’ordine che hanno guidato ogni azione, dalla modernizzazione del Pozzo Pontone alla digitalizzazione dei processi. Questi passi avanti hanno reso il nostro sistema idrico più efficiente e sicuro. Il rinnovamento infrastrutturale, come quello del Pozzo Gangani e del Pozzo Sottovia, e l’implementazione di un sistema integrato di gestione degli impianti, dimostrano l’impegno dell’azienda nel rispondere proattivamente alle esigenze della comunità, garantendo al contempo la sicurezza e l’efficienza del servizio.

 




Sicurezza, dalla giunta oltre 4 milioni di euro per videosorveglianza e recupero beni confiscati

ROMA – La Giunta regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università Luisa Regimenti, ha approvato una delibera con i criteri per lo stanziamento di quattro milioni e trecentomila euro, due milioni di euro per l’anno 2024 e due milioni e trecentomila euro per l’anno 2025, per interventi volti alla promozione della sicurezza integrata e al recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Nell’ambito della sicurezza integrata, sarà emanato un avviso pubblico, denominato “Sicurezza in Comune”, rivolto ai comuni del Lazio, a Roma Capitale e ai Municipi di Roma per l’installazione e il potenziamento di impianti di videosorveglianza e per interventi per la riqualificazione delle aree degradate, connotate da una particolare incidenza di fenomeni criminali e ritenute critiche per la sicurezza, la vivibilità e la coesione sociale. I progetti degli Enti locali dovranno acquisire l’approvazione del Comitato provinciale dell’ordine pubblico e sicurezza. Il 60% delle risorse a disposizione è destinato ai territori delle province del Lazio mentre il 40% è ripartito tenendo conto dell’incidenza percentuale della superficie territoriale, del numero dei comuni e dell’indice di delittuosità.

Per quanto riguarda i beni confiscati alla criminalità organizzata, l’obiettivo dell’avviso pubblico che sarà denominato “Spazi di legalità” è quello di favorire il riutilizzo e la fruizione sociale nell’ambito dell’attuazione di politiche sociali a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, di accoglienza e di supporto per le vittime di reato. Saranno valorizzati progetti relativi ad aree caratterizzate dalla presenza di strutture sensibili come asili, scuole, parchi, ospedali. Delle risorse a disposizione, 500mila euro sono destinati a favore dei progetti presentati da Roma Capitale o dai singoli Municipi; un milione ottocentomila euro sono destinati a favore dei progetti presentati dagli altri comuni del Lazio, dalle Province e dalla città metropolitana di Roma.

«Per la Giunta Rocca la sicurezza è una priorità. Nell’ultima legge di Bilancio regionale abbiamo lavorato per portare risorse aggiuntive e rispondere alla domanda di sicurezza che arriva dai territori. Con gli avvisi pubblici sulla videosorveglianza e la riqualificazione delle aree degradate, che mancavano dal 2020, vogliamo essere concretamente al fianco dei sindaci e delle forze dell’Ordine per favorire il controllo del territorio. Abbiamo voluto riservare una quota di queste risorse anche a Roma Capitale e ai Municipi, che già usufruiscono di fondi specifici, pensando all’appuntamento del Giubileo 2025, per il quale dobbiamo arrivare preparati» sottolinea l’assessore Luisa Regimenti.

«La Regione Lazio sarà presidio di legalità attraverso gli avvisi pubblici per favorire il recupero dei beni confiscati: dare nuova vita a questi beni vuol dire far vincere l’economia sana su quella criminale, ripristinare la legalità e rendere, in questo modo, giustizia alle tante vittime della mafia» conclude Regimenti.




Schiboni: “Sicurezza sul lavoro, una priorità condivisa”

ROMA-«Lavorare in sicurezza è un valore comune non negoziabile, per i dipendenti, per le aziende e per la crescita di un tessuto economico sano e competitivo. La sicurezza sul lavoro non è solo la tutela della salute, ma anche cultura della formazione e pianificazione di strategie e interventi per garantire ambienti di lavoro sani e sicuri».

Lo ha dichiarato l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni, durante l’incontro promosso dalla Cisl Lazio “Fermiamo la scia di sangue” presso la sede centrale dell’Inail di Roma.

«La cronaca quotidiana, relativa agli infortuni sul lavoro, è sempre più paragonabile a un bollettino di guerra. I dati fanno rabbrividire. Infatti, l’andamento delle persone che hanno perso la vita sul lavoro nei primi mesi del 2024 è in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023. Un quadro crudele che richiede misure efficaci e buone pratiche per promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione. Tutto ciò è necessario per rendere il processo produttivo più efficiente, eliminando e tenendo sotto controllo i principali fattori di rischio», ha spiegato l’assessore Giuseppe Schiboni.

«Promuovere la cultura della sicurezza significa superare una linea di pensiero ancora diffusa, secondo la quale l’adempimento all’obbligo normativo, spesso inteso come onere e ostacolo organizzativo, è l’unica condizione per gestire in maniere efficace la prevenzione dei rischi e la tutela della saluta e della sicurezza sul luogo di lavoro. In questi mesi come assessorato abbiamo svolto incontri con le parti sindacali e datoriali sul tema. L’obiettivo era e resta quello di stimolare la realizzazione di interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro», ha continuato l’assessore al Lavoro della Regione Lazio.

«Entro il 2024 investiremo oltre 4 milioni di euro per avvisi destinati ad interventi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Credo che questa sia la strada giusta per arginare un fenomeno che non è un puro dato numerico, ma è basato sui volti delle persone coinvolte e delle loro famiglie a cui dobbiamo delle risposte», ha concluso l’assessore della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni.




Sicurezza, Micci (Lega): “Il taser potrà essere introdotto anche a Viterbo”

VITERBO – Riceviamo da Andrea Micci (Consigliere comunale Lega Viterbo) e pubblichiamo: “Grazie all’emendamento della Lega al Mille Proroghe, l’utilizzo del taser è stato esteso anche ai Comuni con un ridotto numero di abitanti. Si tratta di una pistola a impulsi elettrici in grado di contrarre i muscoli di una persona, mettendola nell’impossibilità di muoversi e, quindi, di aggredire. Il taser è uno strumento che potrà essere messo a disposizione della Polizia locale, del quale auspichiamo presto l’introduzione anche nel nostro Comune. Si tratta, infatti, di un dispositivo che ha una funzione prettamente deterrente e qualora se ne presenti la necessità, può essere utilizzato in alternativa a strumenti  dalle conseguenze irreversibili, come la pistola, per intervenire e risolvere eventuali situazioni critiche, in modo efficace, e sicuro, sia per gli agenti che operano, sia per i cittadini. Riteniamo fondamentale che la Polizia Municipale, a cui viene chiesta un’operatività sempre più estesa e diversificata, abbia una dotazione organica e di risorse, sia economiche sia strumentali, adeguate al complesso e delicato ruolo che è chiamata a svolgere nella collettività, intervenendo in una miriade di situazioni che definiscono la quotidianità cittadina. La sicurezza urbana non è un valore da essere rivisto al “ribasso”, crogiolandosi nell’assunto che “Viterbo è una città tranquilla”. Riteniamo, invece, che ogni misura, progetto e, soprattutto, “innovazione” in grado di innalzare lo standard della sicurezza in città, vada colta senza esitazione. Riteniamo, quindi, che il taser, anche a Viterbo, così come il sistema di videosorveglianza, il vigile di quartiere e, nelle zone più a rischio, un presidio fisso delle forze dell’ordine o di quelle armate grazie al progetto “Strade sicure”, non potrà che contribuire a migliorare quelle statistiche che non ci assegnano la maglia nera della criminalità, ma che non per questo non debbano essere ulteriormente migliorate”.




Sicurezza, gruppo FdI: “Approvazione ordine del giorno. Ora al lavoro”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Approvato nella seduta di Consiglio Comunale di ieri pomeriggio l’ODG promosso dal gruppo FDI e presentato dai consiglieri Allegrini, Sberna, Achilli, Amodio, Ciambella, A. Micci, E. Micci e Bruzziches sul tema della Sicurezza in città, oggetto dell’omologo consiglio straordinario svoltosi lo scorso 1 febbraio.
La questione della sicurezza urbana riveste un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche pubbliche locali e il tema ha assunto, nel corso del tempo, una rilevanza sempre maggiore per i cittadini, per cui rientra oggi a nostro avviso tra le priorità relative al governo della città. Riteniamo infatti che non sia più procrastinabile la messa a sistema di tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione comunale al fine di prevenire i fenomeni di microcriminalità e migliorare il decoro generale della città per ottenere una percezione reale di sicurezza urbana.
Questi i punti approvati all’interno dell’Ordine del giorno:
Prevedere una ulteriore implementazione della dotazione organica del personale della polizia locale anche al fine di poter potenziare il corpo, migliorarne le attività e ampliare i turni e l’orario di servizio anche alle ore serali; potenziare attraverso attività congiunte la collaborazione con le forze dell’ordine e di polizia per una piena attuazione del controllo del territorio e dei protocolli sottoscritti congiuntamente; adottare politiche per la riqualificazione e il ripopolamento del centro storico anche attraverso incentivi e sgravi fiscali e rendere operativa la figura del “vigile di quartiere”; promuovere attività di prevenzione e sensibilizzazione tra i cittadini, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione, nei centri polivalenti grazie anche all’ausilio delle forze dell’ordine, già peraltro in campo con campagne mirate verso i giovani, e delle associazioni del terzo settore; riqualificare luoghi e spazi abbandonati e degradati in città’ e ad adoperarsi affinché, per quanto possibile, siano trasformati in sedi e contenitori di presidi Istituzionali; attuare puntualmente tutte quelle attività di ordinaria amministrazione per la tutela del decoro e della pulizia attraverso corretta raccolta dei rifiuti e gestione del verde pubblico; attuare una ricognizione della pubblica illuminazione al fine di provvedere ad una implementazione della stessa nelle zone buie ed esposte a rischio microcriminalità; a cogliere ogni opportunità di finanziamento regionale o nazionale al fine di raggiungere gli obiettivi suesposti o anche attraverso appositi stanziamenti di bilancio comunale.
Siamo quindi molto soddisfatti per l’approvazione all’unanimità da parte dell’intero consiglio comunale dell’Ordine del giorno proposto poiché le richieste e gli impegni previsti sono importantissimi e non più rinviabili per ripristinare una percezione reale di sicurezza per i nostri cittadini”.

ALLEGRINI
SBERNA
ACHILLI
AMODIO
MICCI A.
MICCI E.
CIAMBELLA
BRUZZICHES




Sicurezza a Viterbo: Frontini presenta i dati

di REDAZIONE-

VITERBO- La questione della sicurezza a Viterbo si presenta come uno scenario di contrasti evidenti, con la maggioranza che sostiene una visione più rassicurante e l’opposizione che solleva problematiche concrete. Due visioni che difficilmente troveranno un punto di incontro.

Durante il recente Consiglio straordinario sulla sicurezza, l’argomento non è stato approfondito, ma sui social la sindaca Chiara Frontini ha pubblicato dati che, secondo lei, dimostrano un miglioramento della situazione. Tuttavia, l’opposizione, in particolare Fratelli d’Italia, insiste sulle segnalazioni dei cittadini e su episodi di cronaca recenti. Così ha scritto la sindaca sui social: “Per la nostra amministrazione la sicurezza è una priorità. Nel Consiglio di giovedì abbiamo raccontato i dati ufficiali del lavoro fatto nel 2023:
I reati complessivi nella città di Viterbo sono diminuiti: -2,46%
I reati contro la persona sono diminuiti: -28,57%
Al contempo, sono aumentati i controlli:
Misure di prevenzione della Questura: +46,15%
Proposte di sorveglianza speciale della Polizia di Stato: +27,7%
Emissione di 13 provvedimenti di DASpo e 31 DASpo Willy, rispetto ai 4 e 3 rispettivamente nel 2022.
Come Comitato di Pubblica Sicurezza abbiamo:
ripristinato la squadra del controllo interforze sulle residenze, concentrando particolare attenzione nelle zone definite sensibili
realizzato tre operazioni c.d “ad alto impatto”
ripristinato le pattuglie appiedate in centro storico
implementato il “controllo di vicinato” a viale Trento, via Orologio Vecchio, zona del Sacrario/San Faustino.
A Prefettura, Questura, Comando dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, oltre che alla Polizia Locale vanno i miei ringraziamenti per il lavoro sinergico di questi mesi, che ha portato a questi numeri.
Non solo: sono aumentati i controlli sul decoro e i rifiuti, i cui dati sono già stati divulgati nei giorni scorsi. Sono state attivate le videocamere in alcune isole di prossimità, e in soli 4 giorni di accensione abbiamo elevato 25 sanzioni. Anche il progetto di contrasto alle truffe agli anziani e il prossimo posizionamento di nuove videocamere di sorveglianza rappresentano un valore aggiunto per la sicurezza in città.
Un Consiglio richiesto dall’opposizione (Fratelli d’Italia, più la consigliera Ciambella e Bruzziches) partendo da un presunto ”aumento della violenza in città” e l’emergenza sicurezza, ma il lavoro svolto e i dati ufficiali del Comitato di Pubblica Sicurezza dimostrano altro. Senza neanche presentare un documento da votare nei giusti termini. E infatti l’imbarazzo in Consiglio era più che palpabile, quando si sono accorti che in realtà i risultati sono concreti e visibili. Questo significa che va tutto bene? No, certo che no. Ci sono criticità da risolvere, ma sicuramente significa che stiamo lavorando per mandarlo meglio. La percezione di insicurezza dipende dalla narrativa che si fa. Ed è quella da cambiare a fronte ai dati ufficiali forniti dal Comitato di Pubblica Sicurezza che raccontano tutta un’altra storia”.

Frontini, nella sua pubblicazione, ha enfatizzato, quindi, la diminuzione dei reati e l’aumento dei controlli, oltre alle azioni intraprese per migliorare la sicurezza in città, compreso il potenziamento della sorveglianza e il contrasto alle truffe agli anziani. Tuttavia, ha anche criticato l’opposizione per aver sollevato l’allarme senza presentare proposte concrete.

La risposta di Fratelli d’Italia è stata netta: essi ribadiscono la preoccupazione dei cittadini per la sicurezza, sottolineando la necessità di un dibattito serio e di soluzioni concrete. Chiedono investimenti nella polizia locale, nell’illuminazione pubblica e nelle politiche di ripopolamento del centro storico.

Tuttavia, sembra che le sollecitazioni di Fratelli d’Italia non saranno accolte dall’amministrazione, che continua a sostenere una visione più ottimistica della situazione. Le divergenze tra le due fazioni restano evidenti, lasciando poche speranze di un compromesso.

 




Sicurezza stradale, Nanni: “Su foro italico, commissione, votato odg e si sta preparando progetto”

ROMA- “Viste le sollecitazioni fatte dal Ministro Salvini sulla sicurezza stradale di Via del Foro Italico vorrei precisare che lo scorso anno è stata convocata la commissione LL.PP. su mia richiesta e che a dicembre è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno a mia firma in cui il’Assemblea Capitolina chiedeva l’installazione di protezioni centrali proprio su quella strada e su altre arterie a scorrimento veloce come Via Leone XIII e Via di Torbellamonaca, nei tratti in cui ne sono sprovviste”. Così in una nota Dario Nanni consigliere comunale e presidente della commissione Giubileo.

“Da cittadino romano prima ancora che da amministratore noto con piacere l’attenzione rivolta da un Ministro della Repubblica ad un problema specifico della nostra città, ma vorrei rassicurarlo sul fatto che non solo ne eravamo a conoscenza, ma che stiamo lavorando, come del resto su tante altre criticità. Preciso, ci stiamo lavorando, perché lavoriamo nell’interesse della nostra città e non del partito o dello Lista in cui siamo stati eletti.

Nello specifico, su Via del Foro Italico, anche a seguito della commissione convocata e dell’atto votato, su indicazione dell’assessora Segnalini che sta seguendo personalmente la vicenda, gli uffici tecnici stanno predisponendo un progetto nel rispetto dei vincoli che pone il codice della strada in tema di larghezza della sezione stradale e tenendo conto del ridotto spazio dello square centrale.
Colgo l’occasione – conclude Nanni – per ricordare al Ministro, al Governo e al Parlamento, che la sicurezza stradale non riguarda solo gli interventi che si realizzano sulle strade da parte degli enti proprietari, dipende anche dalle leggi che si approvano o meno e dal loro rispetto attraverso i controlli, come ad ad esempio l’utilizzo degli smartphone e i limiti di velocità, che sono la prima causa degli incidenti stradali”.

 




Sicurezza, Regione Lazio: bene aumento forze dell’ordine a Roma

ROMA- «Il rafforzamento del personale delle forze dell’Ordine a Roma e provincia annunciato oggi in Senato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è una buona notizia per la Capitale. Più uomini e donne in divisa significano un migliore controllo del territorio e una maggiore capacità di rispondere al bisogno di sicurezza dei cittadini, anche alla luce degli ultimi fatti di sangue accaduti a Roma. Le Istituzioni sono compatte nella difesa dei valori della legalità e della sicurezza, imprescindibili per la serena convivenza civile e lo sviluppo del territorio». Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore alla Sicurezza urbana Luisa Regimenti.

«Accogliamo altresì con favore l’aumento dei militari nelle stazioni ferroviarie di Roma e l’attenzione posta dal Governo sul fronte della sicurezza urbana. Nell’ultima legge di bilancio regionale la Regione Lazio ha investito oltre tre milioni di euro per investimenti a favore della sicurezza integrata e sul rilancio della Polizia locale ed è pronta a lavorare in sinergia con le altre istituzioni sul tema. La sicurezza rappresenta per i cittadini un bene primario e irrinunciabile, di cui si avverte forte il bisogno, ed è imprescindibilmente legato alla qualità della vita. Su questo la Regione Lazio continuerà ad essere in prima linea» concludono il presidente Francesco Rocca e l’assessore Luisa Regimenti.




Sicurezza, Regione Lazio: “Bene aumento forze dell’ordine a Roma”

ROMA – «Il rafforzamento del personale delle forze dell’Ordine a Roma e provincia annunciato oggi in Senato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è una buona notizia per la Capitale. Più uomini e donne in divisa significano un migliore controllo del territorio e una maggiore capacità di rispondere al bisogno di sicurezza dei cittadini, anche alla luce degli ultimi fatti di sangue accaduti a Roma. Le Istituzioni sono compatte nella difesa dei valori della legalità e della sicurezza, imprescindibili per la serena convivenza civile e lo sviluppo del territorio». Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore alla Sicurezza urbana Luisa Regimenti.

«Accogliamo altresì con favore l’aumento dei militari nelle stazioni ferroviarie di Roma e l’attenzione posta dal Governo sul fronte della sicurezza urbana. Nell’ultima legge di bilancio regionale la Regione Lazio ha investito oltre tre milioni di euro per investimenti a favore della sicurezza integrata e sul rilancio della Polizia locale ed è pronta a lavorare in sinergia con le altre istituzioni sul tema. La sicurezza rappresenta per i cittadini un bene primario e irrinunciabile, di cui si avverte forte il bisogno, ed è imprescindibilmente legato alla qualità della vita. Su questo la Regione Lazio continuerà ad essere in prima linea» concludono il presidente Francesco Rocca e l’assessore Luisa Regimenti.




Sicurezza Massima per le Feste di Capodanno 2023: L’Allarme del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

di REDAZIONE-

ROMA- Con l’avvicinarsi delle festività di Capodanno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha emesso una circolare urgente, rivolta ai prefetti, che mette in guardia contro potenziali minacce terroristiche, attività di eco-attivisti e episodi di violenza da parte di gruppi di giovani. Il timore principale riguarda l’ascesa della minaccia jihadista dopo il conflitto Gaza-Israele, ma si estende anche a possibili azioni eclatanti da parte di movimenti ambientalisti come Ultima Generazione.

La circolare sottolinea che gli assembramenti nelle piazze e nei locali durante le festività potrebbero agevolare malintenzionati e richiede ai prefetti di pianificare in anticipo “idonei dispositivi” per evitare disordini. Si fa riferimento al punto discusso al Viminale durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dove si è evidenziato il rischio di attacchi terroristici, specialmente da parte di “lupi solitari”.

L’attenzione è focalizzata sui luoghi pubblici che tradizionalmente registrano concentrazioni di persone durante la mezzanotte del 31 dicembre. La circolare suggerisce misure preventive per evitare eccessivi assembramenti che potrebbero costituire pericoli per la sicurezza dei partecipanti. Si prevedono controlli preventivi e bonifiche in questi luoghi.

Oltre al rischio terrorismo, si guarda anche alle possibili iniziative contestative e dimostrative da parte di movimenti ambientalisti durante le feste di Capodanno, particolarmente nelle celebrazioni di grande impatto mediatico. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha evidenziato la necessità di potenziare l’attività informativa per individuare “feste illegali tipo rave party”.

La circolare fa riferimento anche agli episodi di criminalità diffusa e alle violenze di gruppo, come accaduto a piazza Duomo a Milano durante il Capodanno del 2022. I prefetti sono chiamati a riunire i Comitati provinciali per la sicurezza per organizzare e condividere le strategie di intervento. I dispositivi di vigilanza e di ordine pubblico dovranno coinvolgere anche le polizie locali per garantire un controllo efficace durante le festività.




Operazione sicurezza a Viterbo e provincia: intensificati i controlli per le festività

di REDAZIONE-

VITERBO- Giovedì mattina, i vertici delle forze dell’ordine della Tuscia, in collaborazione con il comandante della polizia locale di Viterbo, hanno tenuto una riunione strategica presso la prefettura. L’obiettivo principale è garantire un clima di sicurezza durante le festività natalizie e di fine anno, considerando l’attesa maggiore affluenza di persone e visitatori.

Le misure stabilite prevedono un potenziamento dei controlli sul territorio, con particolare attenzione rivolta a luoghi di interesse turistico, aree commerciali, punti di ritrovo giovanile, luoghi di culto e simboli della cristianità. Inoltre, saranno presi in considerazione gli spazi che ospitano mercatini e fiere natalizie. Le forze dell’ordine, in collaborazione con la polizia locale, saranno impiegate per garantire ordine e sicurezza, ognuna contribuendo con le proprie competenze specifiche.

La prefettura ha dichiarato che saranno potenziate anche le misure di vigilanza sulle arterie stradali per gestire in modo più efficace l’aumento previsto dei volumi di traffico. Saranno effettuati controlli mirati per prevenire e reprimere la guida in stato di ebbrezza. Inoltre, le forze di polizia saranno sensibilizzate per contrastare il commercio illecito di prodotti pirotecnici, con un’azione volta sia alla prevenzione che alla repressione.

L’obiettivo dell’operazione è garantire la massima sicurezza per i cittadini e i visitatori durante un periodo critico dell’anno, assicurando che le celebrazioni natalizie si svolgano in un contesto sereno e protetto.




Fns Cisl Lazio: “Torna alla ribalta il problema della sicurezza nel carcere di Civitavecchia”

CIVITAVECCHIA –  “Torna alla ribalta il problema della sicurezza all’interno della casa circondariale di Civitavecchia e si allunga la lista di episodi gravi che hanno come protagonisti i detenuti -registriamo tre aggressioni in questa settimana ( 2 a viterbo ed questa a Civitavecchia) –

L’ultima vicenda si è verificata, da quanto apprendiamo , questa notte nel carcere NC di Civitavecchia dove un detenuto, problematico cittadino italiano, ha prima distrutto la cella detentiva e successivamente le ha dato fuoco , stesse modalità a distanza di dieci giorni.

L’incendio ha interessato tutta la sezione che è stata evacuata. I detenuti sono stati messi in sicurezza e nel frangente dei soccorsi il detenuto piromane ha aggredito gli stessi agenti di cui uno tutt’ora è ancora al PS. Stesso ricorso medico a cui hanno avuto bisogno altri quattro agenti che sono risultati intossicati unitamente ad altri detenuti.

Il detenuto in questione non è nuovo a tali episodi e più volte è stato richiesto il suo trasferimento per ragioni di ordine e sicurezza ma ciò non risulta essere mai ottenuto.

Detenuto noto , anche, perché deve scontare diversi procedimenti disciplinari ma causa del sovraffollamento e l’indisponibilità di celle detentive previste dall’ art 32 DPR 230/2000 il soggetto non ha mai espiato le sanzioni emesse dal consiglio di disciplina e sebbene il Decreto Sicurezza emanato poco tempo fa dal governo Meloni , gli organi preposti, non hanno disposto il trasferimento del soggetto che da mesi destabilizza l’ordine costituito mettendo in atto vessazioni, aggressioni, ai danni del Personale tutto , pare anche nei confronti del vice Direttore.

Questo episodio evidenzia in maniera chiara come a nulla siano valsi gli allarmi sulla necessità di rinforzare il contingente poiché si è impossibilitati a gestire senza un numero congruo di personale i detenuti facinorosi –

Occorre garantire e porre in sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria dato che la responsabilità è in capo al datore di lavoro ed alla stessa amministrazione ed è bene ricordare che con tutto ciò non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.

Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuare , servono ora come non mai solo atti concreti.

Purtroppo dobbiamo segnalre che nella previsione di aumento della dotazione organica del carcere NC Civitavecchia l’amministrazione regionale ha previsto un incremento di solo 09 unità rispetto alla proposta della Fns Cisl Lazio di 15 unità. Le modifiche proposte dalla Fns Cisl Lazio per ril carcere di NC Civitavecchia erano state effettuate tendo conto della relazione illustrativa del DAP sulla previsione di nuovi reparti detentivi inclusa nel Fondo complementare al PNRR tra cui vi è inserito il carcere di NC Civitavecchia.

Mancano più di 60 unità al NC Civitavecchia, mentre, nella regione ne mancano circa 650 unità di polizia penitenziaria. Il personale lavora in condizioni critiche ed è stremato e se a ciò si aggiunge che, anche , si continua a gravare su, una competenza non propria dato che deve occuparsi di detenuti con problemi psichiatrici la situazione peggiora ulteriormente.
Addirittura è notizia di questi giorni dove al personale è negato addirittura un periodo di ferie natalizie- modalità questa fortemente criticata , anche, dalla Fns Cisl poiché il supporto può avvenire con modalità concordate mediante l’ausilio del personale del locale nucleo traduzioni e piantonamento cittadino – in conformità e nel rispetto del regolamento ed utilizzo personale stesso di tale nucleo –

Per la Fns Cisl Lazio non bastano le 09 unità che il PRAP Lazio, Abruzzo e Molise ha previsto per tale sede sono poichè rappresentano solo granelli di sabbia in un oceano.

Per la Fns Cisl Lazio tale previsione è un danno in quanto servono interventi urgenti per le carceri e non solo paliativi perchè cosi facendo a rischiare sono solo il personale di Polizia Penitenziaria e i dirigenti. e i funzionari del Corpo”.

IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
F.to Massimo Costantino




Lazio, Regimenti: “Più controllo del territorio contro furti e rapine”

ROMA – «I numeri sulla sicurezza nel Lazio, in preoccupante peggioramento, segnalano un aumento di furti e rapine e delle chiamate al numero di emergenza per situazioni di pericolo. Come Regione Lazio vogliamo rispondere all’esigenza di maggiore tutela dei cittadini perché la sicurezza è condizione necessaria per garantire crescita e sviluppo e per assicurare benessere e tranquillità ai cittadini. Per questo le risorse spese in questo ambito rappresentano un investimento e non un costo». Così Luisa Regimenti, Assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale ed Enti locali della Regione Lazio, intervenendo dal palco della manifestazione di Forza Italia “Etna23 – Meeting del Buongoverno” a Taormina.

«Vogliamo investire – continua Regimenti – sul rafforzamento del Corpo della Polizia locale, che svolge un ruolo cruciale nel controllo del territorio, aumentando la dotazione di mezzi e creando una Scuola regionale per renderla ancora più qualifica e professionale. Stiamo lavorando, inoltre, per destinare risorse con la stipula dei Patti Sicurezza al potenziamento dei servizi di videosorveglianza in accordo con le prefetture competenti. Infine, crediamo sia utile lavorare alla creazione di una cabina di monitoraggio in accordo con il Numero unico di emergenza del territorio e le prefetture del Lazio per mappare il territorio e avere dati costantemente aggiornati. I cittadini chiedono più sicurezza e la Regione Lazio, nell’ambito delle sue competenze, farà la sua parte a supporto delle forze dell’Ordine che desidero ringraziare per il lavoro che svolgono quotidianamente a favore dei cittadini», conclude l’assessore Regimenti.




Sicurezza, la sindaca Frontini fa il punto della situazione

VITERBO- “Negli ultimi giorni, come deciso in Comitato di ordine pubblico e sicurezza, si stanno realizzando controlli ad alto impatto, nell’ambito del potenziamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica volti a contrastare microcriminalità e degrado urbano – lo scrive la sindaca Chiara Frontini, che prosegue – I controlli hanno riguardato, in particolare, le zone di San Faustino, viale Trento, piazza del Sacrario, corso Italia, via dell’Orologio Vecchio e zone limitrofe ad esse. I risultati:

Sono state controllate complessivamente 282 persone, di cui 62 con precedenti penali e/o di polizia e 6 gravate da avviso orale. 2 persone sono state accompagnate in Questura per l’identificazione.

Controlli su attività commerciali e minimarket: sono state irrogate varie sanzioni amministrative pecuniarie per carenze igieniche e irregolarità inerenti ai rapporti di lavoro dei dipendenti o di tipo fiscale. Per 3 esercizi, è stata disposta la sospensione dell’attività, a seconda dei casi, per carenze igieniche relative alla conservazione degli alimenti o per lavoro nero.

Sono stati controllati numerosi giovani con precedenti specifici per spaccio e sono stati rinvenuti e sequestrati circa 40 g di hashish, nonché due bilancini di precisione con tracce di stupefacente.

4 persone sono state sanzionate per manifesta ubriachezza, con conseguente ordine di allontanamento dai luoghi e divieto di ritorno.

È stato ispezionato anche uno stabile in via S. Agostino utilizzato come dormitorio da persone non presenti sul posto e versante in pessime condizioni igieniche e di sicurezza. Lo stabile è stato reso temporaneamente inaccessibile e nei prossimi giorni sarà murato.

Grazie di cuore al lavoro delle forze dell’ordine, della Prefettura e della Questura di Viterbo, della nostra Polizia Locale, che stanno mettendo in campo il massimo degli sforzi, mezzi e uomini per migliorare il contesto urbano, a beneficio di tutti noi”.




Sicurezza, Rocca: “Non sarà cammino facile, dovremo prevenire tumori nel corpo sociale”

ROMA – “Questo è un momento di dialogo e riflessione e deve diventare un appuntamento con una cadenza precisa. Nei prossimi incontri sarà importante iniziare a verificare le buone prassi e le difficoltà che incontreremo, perché quello sulla sicurezza non sarà un cammino facile: inutile farsi illusioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in occasione del Forum regionale sulla Sicurezza.
“C’e’ la ferma volontà di procedere in un cammino chiaro, dove tutte le istituzioni sono coinvolte, e che passa attraverso una serie di elementi che devono trovare la massima sinergia- ha spiegato Rocca- La sicurezza passa attraverso il ruolo prezioso delle forze dell’ordine e, a livello internazionale, attraverso quello coordinato delle nostre forze armate ma anche attraverso il dialogo e la ricerca di punti di contatto per prevenire l’insicurezza sia a livello globale che territoriale. Serve la capacità di analisi, dialogo e prevenzione di quelle che, in un corpo sociale, definisco forme tumorali su cui abbiamo la necessità di intervenire attraverso le forze dell’ordine ma anche tagliando i ponti a tutto cio’ che alimenta questo cancro”.
Rocca ha poi avvisato: “Guai a guardare il tema sicurezza solo attraverso la repressione, che pure serve. A noi amministratori locali serve lavorare in tutti quei settori dove possiamo prevenire ogni forma di insicurezza, dove si può generare rabbia ed esclusione sociale, dove si nega il diritto allo studio. Ad esempio, quando un ragazzo a Tor Bella Monaca ha due opzioni per fare il liceo classico, una delle quali è arrivare a Palestrina. Devono uscire da casa la mattina con l’elmetto da minatore e
faretto”.
Il presidente è rimasto “basito dal dato che vede Roma terza città più pericolosa d’Italia, dopo Milano e Rimini. Abbiamo tanto da lavorare nelle nostre periferie, accompagnare il lavoro degli amministratori locali, ascoltarli e lavorare su nuovi patti. Inoltre dobbiamo aiutare una migliore azione amministrativa per fare si’ che sempre minore sia il rischio del fenomeno della corruzione nei processi amministrativi. Sosterrò fortemente la creazione dell’accademia della Polizia locale”.
Regimenti: Con primo forum sicurezza regione promuove dialogo tra istituzioni e società
“Con il primo Forum sulla Sicurezza la Regione Lazio vuole farsi promotrice di una stagione di dialogo tra istituzioni e società civile che possa portare all’elaborazione di politiche che garantiscano il più alto livello di sicurezza”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Luisa Regimenti, aprendo il Forum.
“Nel Lazio stiamo lavorando su diversi fronti: il rilancio della Polizia locale con la creazione di una scuola regionale di Polizia, la stipula di patti per la sicurezza con prefetture e Comuni, la lotta alla criminalità organizzata con la ricostituzione dell’Osservastorio regionale su Sicurezza e Legalità e misure per aiutare le persone vittima di usura- ha spiegato Regimenti- Un pacchetto di misure con cui vogliamo rispondere all’accresciuto bisogno di sicurezza certificato anche dagli ultimi dati che segnano un aumento dei reati a Roma e nel Lazio”.
Cannelonga (Polis Consulting): Forum sicurezza grande esempio di responsabilità
“Il Forum sicurezza della Regione Lazio è il primo vero tavolo operativo per presentare Roma in vista dei prossimi grandi eventi. È un grande esempio di responsabilità per ciò per cui Roma deve prepararsi per il futuro”. Lo ha detto all’agenzia Dire il manager della Polis Consulting, Ciro Cannelonga, intervento al primo Forum sulla Sicurezza della Regione Lazio.
“Abbiamo le tecnologie, bisogna preparare la concertazione che da istituzionale deve diventare operativa. Questa sarà la chiave del successo, Roma è sicura”, ha aggiunto.