Sostegni Ter: Rotelli (Fdi), ok a odg che esenta pagamento pedaggi a mezzi in missione Ucraina

ROMA – “Esprimo soddisfazione per l’approvazione del mio ordine del giorno al decreto Sostegni Ter che esenta il pagamento del pedaggio autostradale ai mezzi delle società di autotrasporto coinvolte nella missione umanitaria a sostegno del popolo ucraino. Ci auguriamo che ora il governo dia seguito al più presto a questo provvedimento importante e di buon senso vista l’emergenza che stiamo attraversando”. Così il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli dopo l’approvazione in Aula alla Camera dell’emendamento al Dl Sostegni Ter.




Turismo, Confesercenti: “Firmato un avviso per chiedere al governo la proroga dei sostegni fino al 30 giugno 2022”

VITERBO – La Confesercenti ha sottoscritto, insieme alle altre organizzazioni nazionali delle imprese del settore turismo e ai sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS), un avviso comune per chiedere al Governo italiano di rispondere positivamente alla richiesta della Commissione europea in merito alla proroga, fino al 30 giugno 2022, del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza.

Nel documento, le parti sociali chiedono che vengano assicurate ulteriori risorse a favore delle misure di sostegno per imprese e lavoratori.

“Auspichiamo – afferma la Confesercenti – che il Governo risponda tempestivamente, con provvedimenti mirati ed indispensabili per un settore drammaticamente colpito dall’emergenza epidemiologica e per far fronte alle condizioni di difficoltà in cui il settore continua ad operare. In particolare, il contenimento dei costi fissi come l’esonero Imu ed il credito imposta per gli affitti; la sostenibilità dell’indebitamento tra cui le moratorie dei mutui e le garanzie sui crediti; la tutela dell’occupazione ed il finanziamento degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Confesercenti di Viterbo, Vincenzo Peparello, membro della presidenza nazionale e responsabile regionale Area turismo. “Contiamo sulla risposta positiva e urgente da parte del Governo alla necessità di intervenire con interventi mirati a favore delle imprese del settore turistico che accusano ancora grosse difficoltà conseguenti al lungo periodo in cui sono state costrette a fermare o quantomeno ridurre pesantemente l’attività – afferma Peparello – E’ necessario che vengano disposti con urgenza interventi per contenere i costi fissi tra cui il credito imposta per gli affitti. E’ urgente tutelare l’occupazione e provvedere a finanziare gli ammortizzatori sociali per via delle pesante perdite che gli operatori hanno subito durante il periodo del Covid”.




Settore Wedding, De Vito (M5S Lazio): “Subito sostegni per l’intero comparto”

ROMA – Dare un immediato sostegno economico al comparto degli eventi privati, cerimonie e matrimoni, uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Questo l’obiettivo della Mozione presentata da Francesca De Vito, consigliera M5S alla Regione Lazio. “Il Decreto Sostegni approvato dal governo – spiega la consigliera De Vito – prevede un fondo da 200 milioni di euro da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza Covid, incluse le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati. Queste risorse, unite ai fondi in arrivo dal Recovery Plan, permetteranno di attuare tutti gli interventi necessari per aiutare il settore sempre più in crisi”. “Il comparto degli eventi privati e delle cerimonie – chiarisce la consigliera M5S – coinvolge non solo il commercio e la manifattura di abiti da sposa e da cerimonia, ma anche decine di lavoratori che operano come acconciatori, truccatori, fotografi, planner, ristoratori, fiorai, sartorie, musicisti, per citarne solo alcuni oltre all’artigianato tipico per la creazione di bomboniere. Allo stesso modo sono coinvolti i gestori e lavoratori impiegati nelle strutture ricettive e analoghe location penalizzate da un minor afflusso anche di carattere turistico”. “Inoltre non è facile quantificare il danno sulle imprese – prosegue De Vito – poiché non esiste un Codice Ateco che raggruppi il settore legato agli eventi nel suo complesso. Comunque la filiera produttiva interessata è ampia, e trattasi di realtà che fatturano solo nel Lazio circa 1 miliardo e mezzo di euro impiegando oltre 100 mila addetti tra lavoratori fissi e stagionali”. “Per sostenere il comparto delle cerimonie e degli eventi – afferma la consigliera De Vito – è necessario adottare provvedimenti adeguati per promuovere e favorire la nascita di reti di filiera costituite anche tra più comuni o municipi, composte da una molteplicità di attività economiche appartenenti al comparto degli eventi privati, cerimonie e wedding, per la valorizzazione e la promozione dell’offerta e/o del territorio sia dal punto di vista produttivo che commerciale e turistico. L’obiettivo da perseguire attraverso la costituzione di reti di filiera e di distretti locali e territoriali è quello di incentivare il sistema produttivo e lo sviluppo di una rete di relazioni che abbia dimensione intersettoriale, unificando sotto una stessa filosofia di intervento le attività manifatturiere e commerciali più innovative, i servizi avanzati alle imprese e la ricerca scientifica applicata”.

“Per questo chiedo alla Regione – aggiunge De Vito – di attivare tutte le procedure necessarie affinché il sostegno economico vada anche nella direzione di quanto stabilito dal Testo Unico del Commercio in merito ai raggruppamenti di imprese. Ci tengo a ringraziare tutte le associazioni che hanno contribuito alla stesura di questa Mozione e auspico di poterla presentare quanto prima in Aula per dare sostegno ad un comparto fortemente penalizzato dalla pandemia” conclude la consigliera M5S.

 




Covid-19, Confcommercio Lazio Nord: “Sostegni irrisori, insignificanti per le PMI”

VITERBO – Nel 2020 secondo le stime del nostro Centro Studi, sono andati perso 160 miliardi di euro di PIL e quasi 130 miliardi di consumi.
Sono sparite dal mercato circa 300 mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi, di cui circa 240 mila esclusivamente a causa della pandemia e 200 mila attività professionali.
Tra i settori più colpiti, la filiera del turismo con una perdita della produzione di 100 miliardi, la ristorazione con perdite di fatturato pari a 38 miliardi, il settore abbigliamento e calzature con 20 miliardi di consumi in meno e il comparto culturale e ricreativo che, tra cinema e spettacoli dal vivo, ha superato 1 miliardo di euro di perdite.
“I sostegni sono inadeguati a fronteggiare la crisi delle nostre imprese – così Leonardo Tosti Presidente Confcommercio Lazio Nord –  servono maggiori risorse e necessitiamo che gli aiuti siano più inclusivi in termini di parametri di accesso e più tempestivi in termini di meccanismi operativi. Basti pensare che le aziende percepiranno tra il 3,5% e il 4% di ristori sulle perdite di fatturato, davvero irrisorio.
Ci delude la previsione della soglia minima di perdita del fatturato che è troppo penalizzante per i settori che rappresentiamo.

Gli aiuti devono poi essere immediati: liquidità, moratorie fiscali e contributive, sostegni per far fronte alle locazioni commerciali, contributi sotto forma di credito d’imposta del 30% per le rimanenze di magazzino.

Va ripensato anche il concetto delle restrizioni alle aperture che finisce per favorire l’aumento irrefrenabile del fatturato dei colossi del web che non operano a parità di regole e di tassazione proporzionate agli introiti avvenuti nel nostro Paese.
Non è un mistero infatti che le multinazionali del web abbiano un carico fiscale molto minore rispetto alle nostre imprese  sulle quali, tra l’altro, grava un peso tra tasse e contributi tra i più elevati in Europa.
Il loro contributo alle casse dello Stato italiano è pari a circa il 2,7% dei ricavi con un’aliquota media effettiva pari al 14,1%. Infine fino ad ora c’era la mancanza di una tassa specifica sui loro fatturati: la web tax, infatti, prevista nella Legge di Bilancio 2019 ma mai entrata in vigore è stata nuovamente introdotta nella Legge di Bilancio 2020 fissando l’aliquota al 3% (dati QuiFinanza).
Un sistema iniquo questo e troppo sbilanciato che grava ancora più forte sulle nostre imprese stremate dalla crisi dovuta alla pandemia e che marca ancor più forte lo svantaggio tra le multinazionali del web e le nostre PMI.
Questo è il momento di rimodellare la nostra società – conclude Tosti – partendo proprio dallo scongiurare la desertificazione commerciale, inevitabile se non sarà posta in atto una programmazione con meno incertezze e con maggior senso di responsabilità