Chiesetta Madonna dell’Arco, preservativi usati e abbandonati tra la sporcizia

di LIA SARACA –

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – Due facce della stessa medaglia: da una parte l’altare con i fiori e i lumi accesi e dalla parte opposta i preservativi abbandonati sulle scale tra i mozziconi di sigarette e la sporcizia.

E’ il ritratto della chiesetta della Madonna dell’Arco, un antico luogo di culto che versa di nuovo nel degrado. Situato in pieno centro della città, tra via Bixio e via Garibaldi, il sito storico si ritrova ancora in balia dell’abbandono. Utilizzato anche come passaggio tra le due vie, sembra essersi trasformato in un luogo del sesso dove giovani coppie si appartano nelle ore serali e notturne. 

In due punti diversi della scalinata d’ingresso da via Garibaldi, ci sono in bella vista i profilattici usati e aperti. Sul pavimento la sporcizia e i mozziconi di sigarette, mentre l’acquasantiera è trasformata in un cestino dei rifiuti con bottiglie di birra, carta e scatole di sigarette.

Proprio lì, in un luogo di culto che ogni giorno viene attraversato da passanti e turisti con i fedeli che lasciano lumi votivi e i fiori sull’altare sotto l’affresco della Madonna della Pietà dipinta su un arco da un artista sconosciuto intorno al 1600. Fatti di natura miracolosa fecero infatti nascere una particolare devozione verso l’antico affresco.

La videocamera di sorveglianza posta all’interno della piccola chiesa è sempre in funzione. Un’apparecchiatura di contesto, tecnologicamente avanzata e a raggi infrarossi per il controllo totale del sito.

L’auspicio di tutti è che le istituzioni preposte possano entrare in azione al più presto per mettere la parola fine a questi gesti di inciviltà e con atti efficaci in grado di restituire dignità a questo luogo di culto.

 




Sporcizia ed abbandono, la segnalazione di una lettrice

VITERBO- Riceviamo da Barbara Paparusso e pubblichiamo: “Vivendo al centro storico da 20 anni ho visto davvero di tutto, ma ormai le condizioni di via del Palazzaccio e dintorni rasentano l’incuria più totale.Quando ieri sono passata sono rimasta senza parole per davvero.
Dentro ad uno sportellino del GAS aperto, tanti sacchettini bene annodati contenenti cacche di cane! Senza contare quelli lasciati a terra, oppure quelli infilati dentro ai buchi del muro.
Ma io mio chiedo, come si fa solo a pensarla una porcata del genere? Di una inciviltà senza confini. Si parla tanto degli stranieri…i cittadini viterbesi sono i primi zozzoni della classifica, e questo è uno dei tanti esempi che potrei citare, avendone visti molti.
Continuate cari Viterbesi, continuate ad “amare” in questo modo la vostra bella Città Di Viterbo, che lentamente sta prendendo una china discendente di sporcizia e di abbandono.
E credetemi, non se lo merita davvero”.