Anche Caterina Guzzanti con Laura Morante e Stefano Fresi al Tuscia Film Fest

VITERBO – Ci sarà anche Caterina Guzzanti all’evento speciale che chiuderà sabato 20 luglio il Tuscia Film Fest.

Con lei saranno presenti anche i già annunciati Laura MoranteStefano Fresi e Valerio Aprea per il primo appuntamento dell’omaggio che la ventunesima edizione del TFF dedicherà a Mattia TorreGiacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, autori della serie televisiva di culto Boris.

Per l’occasione il Sacro Bosco di Bomarzo aprirà le sue porte per essere visitato e ammirato di notte grazie all’illuminazione serale dei suoi luoghi e monumenti e – a dieci anni dall’uscita nelle sale italiane – sarà proiettata la commedia Ogni maledetto Natale ambientata a Cucuia, immaginario paesino della Tuscia.

Nel corso della serata Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo riceveranno il premio Tuscia Terra di Cinema “Luigi Manganiello” assegnato a loro e (in ricordo) a Mattia Torre.

Interpretato da un ricchissimo cast – Alessandro CattelanAlessandra MastronardiValerio MastandreaLaura MoranteStefano FresiMarco GialliniCorrado GuzzantiFrancesco PannofinoCaterina GuzzantiAndrea SartorettiValerio Aprea – Ogni maledetto Natale è una commedia sentimentale, satirica e folle su una festività “paradossale ed estrema, che quando si avvicina, ci dà voglia di cambiare paese”.

Due ragazzi s’innamorano e decidono di trascorre la vigilia e il giorno di Natale a casa delle rispettive famiglie: i Colardo sono creature emerse dalla terra, abitanti di Cucuia paesino di una Tuscia immaginaria, che sembrano lottare contro le tenebre; i Marinelli Lops sono miliardari e vivono in un palazzo stupendo nel centro di Roma, ma fuori dal mondo. Interpretate dallo stesso gruppo d’attori, ci raccontano quanto a Natale le famiglie siano tutte mostruosamente uguali.




“Cetra… una volta”, Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi al Teatro dell’Unione di Viterbo

VITERBO – Cetra… una volta scritto da Toni Fornari e per la regia di Augusto Fornari è un concerto spettacolo che vuole essere un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80: il quartetto Cetra. L’evento è in programma il 6 gennaio ore 18 (fuori abbonamento) al Teatro dell’Unione, nell’ambito della stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL – Circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio.

La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti in questo spettacolo da tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi. Un omaggio al mitico quartetto che, dopo la morte di Lucia Mannucci, chiude la meravigliosa parentesi di un gruppo che ha fatto veramente la storia della televisione e del teatro italiano.

Per questo ancora una volta si sono riuniti i Favete Linguis, il trio vocale composto da Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi i quali, fin dall’inizio della loro carriera, si sono ispirati al Quartetto Cetra, ricalcando il loro peculiare stile comico-parodistico.

Per l’occasione interpreteranno tutte le canzoni di maggior successo dei Cetra e si esibiranno altresì in esilaranti parodie musicali, sempre ricalcando lo stile raffinato ed elegante del quartetto.

Con Cetra… una volta si assiste a uno show in cui si alternano e mescolano divertimento scenico e virtuosismo vocale. Il trio si costituisce nel 1995. Partecipa a numerose trasmissioni televisive. Sono nel cast fisso delle trasmissioni “Domenica In…”, Rai Uno, condotta da Magalli e Solenghi nel 1998; “Casa, amore e …fantasia” condotta da Ilaria Moscato su TMC. In Radio nel 1996 fanno parte del cast fisso della trasmissione “Oggi è Domenica” condotta da Paolo Bonolis.

Note di regia – Augusto Fornari

“Conosci il Quartetto Cetra?” se lo chiedi a un ventenne scuoterà la testa mettendo la boccuccia a emoticon dispiaciuto. Ma basta canticchiare “Nella vecchia fattoria…” che lui con gli occhi accesi di chi torna all’infanzia risponderà “ia… ia… ò!” Questa è tutta la magia dei Cetra, fanno parte della tua vita anche se tu non lo sai. La loro eredità musicale non ha bisogno di essere riconosciuta; c’è e basta. Entrati nel dna di un popolo, hanno accompagnato generazione dopo generazione a suon di canzoni indimenticabili. Con loro si respira aria di famiglia. Ed è proprio in famiglia che è nato il nostro amore per loro. Io, mio fratello Toni, Stefano, sua sorella Emanuela, molti anni fa, ascoltavamo le loro canzoni. Poi Stefano, Toni ed Emanuela iniziarono a cantarle, prima, poi a modificarle, a riscriverle, a reinventarle. Ed eccoci al senso di CETRA UNA VOLTA: non un racconto filologico, non solo la storia di un gruppo che ha fatto la storia, ma un atto d’amore per ciò che ci ha ispirato; canzoni, sketch, parodie musicali, gag e soprattutto leggerezza, divertimento e amore per questo nostro mestiere. Ho voluto, insieme allo scenografo Alessandro Chiti, creare una scena che abbracciasse gli interpreti, li contenesse e che potesse essere, di volta in volta, radio, studio televisivo, album di ricordi, teatro. Un viaggio tra passato e presente, tra malinconia e risate, sulla scia magica di un quartetto diventato leggenda.

Biglietti
Platea: Intero € 26,00 + € 2,50 prev. – Ridotto € 24,00 + € 2,50 prev.

Palco centrale 1° fila: Intero € 24,00 + € 2,50 prev. – Ridotto € 22,00 + € 2,50 prev.

Palco centrale 2° fila: Intero € 22,00 + € 2,00 prev. – Ridotto € 20,00 + € 2,00 prev.

Palco laterale 1° fila: Intero € 20,00 + € 2,00 prev. – Ridotto € 18,00 + € 2,00 prev.

Palco laterale 2° fila: Intero € 18,00 + € 2,00 prev. – Ridotto € 16,00 + € 1,50 prev.

Palco lateralissimo: Intero € 14,00 + € 1,50 prev. – Ridotto € 10,00 + € 1,00 prev

Teatro dell’Unione

piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì e il 15 agosto.




L’ Accademia degli S.Vitati e la Rocca Albornoz insieme in nome della musica (VIDEO)

di FEDERICO USAI-

VITERBO – “A volte le cose belle nascono per caso“ ha esordito così il vice sindaco Alfonso Antoniozzi, presentando il progetto dell’Accademia degli S.Vitati che prevede una stagione musicale con sette concerti dei quali il primo si terrà nella Sala Auditorium dell’Università della Tuscia e gli altri al Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz.
Antoniozzi, parlando con la direttrice della Rocca Albornoz, Sara De Angelis, che chiedeva di spingere affinché la Rocca Albornoz sia più vista e conosciuta, ha avuto l’idea di presentarle il progetto dell’Accademia degli S.Vitati e del maestro Federico Amendola, grande musicista e pianista. E’ così nata una collaborazione tra il Comune di Viterbo , il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz , l’Università della Tuscia e la Fondazione Carivit per lanciare un progetto che vedrà unita la formazione dei giovani alla musica.
L’accademia degli S.Vitati ha sede a San Vito e porta avanti un corso di formazione orchestrale dal titolo “Violini in erba” insegnando ai bambini a suonare insieme, per creare alla fine una vera orchestra, invece per quanto riguarda l’attività concertistica presenta una serie di concerti, che saranno illustrati nella parte finale dell’articolo.
Il maestro Federico Amendola, che ha la direzione musicale, è molto conosciuto nel mondo della musica per aver anche composto colonne sonore per alcuni film che hanno visto come interprete Stefano Fresi, grande attore, amante della musica e meravigliosa voce narrante.
E proprio Stefano Fresi, sarà la voce recitante durante il primo concerto che si terrà domenica 15 gennaio nella sala auditorium dell’Università della Tuscia, e vedrà l’esecuzione della famosa fiaba musicale “Pierino e il Lupo” scritta nel 1936 da Sergei Prokofiev.

Questa mattina al Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz è stato presentato il progetto dell’Accademia degli S.Vitati alla presenza dell’attore Stefano Fresi, della sindaca Chiara Frontini, dell’assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi, del direttore della direzione musei regionali Stefano Petrocchi, della direttrice della Rocca Albornoz, Sara De Angelis, del coordinatore del progetto Federico Amendola, del presidente della fondazione Carivit, Luigi Pasqualetti, del pro rettore dell’Unitus, Alvaro Marucci e dei rappresentanti dell’accademia degli S.Vitati.
Come abbiamo già scritto il progetto prevede sette concerti e di seguito vi diamo i riferimenti principali :
15 gennaio – Concerto Attoriale – S.Prokofiev “ Pierino e il Lupo “ voce recitante Stefano Fresi ( si terrà nella Sala Auditorium dell’Università della Tuscia)
19 febbraio – Polifonica Vocale –  gruppo vocale diretto da Antonella Bernardi ( si terrà alla Rocca Albornoz)
12 marzo – Concerto Vocale – La canzone popolare romana – con Toni Fornari, Emanuela Fresi voci, Stefano Indino, Fisarmonica ( si terrà alla Rocca Albornoz)

2 aprile –  Concerto di Pasqua Boccherini: Stabat Mater con Antonella Bellavia (Soprano) – strumentisti dell’Accademia degli S.Vitati ( si terrà alla Rocca Albornoz)
14 maggio – Concerto da Camera Beethoven “a 3 “ – strumentisti dell’Accademia degli S.Vitati ( si terrà alla Rocca Albornoz)
21 maggio – Il Belacanto Italiano – musiche di G.Rossini, G.Donizetti,V.Bellini e G.Verdi con giovani cantanti dell’Accademia ( si terrà alla Rocca Albornoz)
18 giugno – Concerto Operistico W.A. Mozart, Così Fan tutte ( versione a 9 strumenti) con i giovani cantanti dell’Accademia, con direzione di Federico Amendola e con gli strumentisti dell’Accademia degli S.Vitati ( si terrà alla Rocca Albornoz)

Sarà quindi un progetto di formazione che offrirà 7 concerti alla città e che vedrà coinvolti anche gli studenti per spingerli ad amare la musica. Molta soddisfazione per questa idea che porta cultura musicale e non solo all’interno della città, è stata espressa dalla sindaca Chiara Frontini. Apprezzate dai presenti le parole del direttore della direzione musei regionali Stefano Petrocchi, che ha espresso la volontà di avere in un prossimo futuro un rapporto stretto con la città e il territorio, per non essere romano centrici e per dare le giuste possibilità anche ai musei del territorio della Tuscia.
Ricordiamo, ora, i nomi degli strumentisti dell’Accademia degli S.Vitati e gli strumenti da loro suonati: Direzione musicale e pianoforte, Federico Amendola, Carlo Tamponi al flauto, Stefano Lucentini al oboe, Alessandro Crescimbeni al clarinetto, Alessio Costanzi al fagotto, Giuliano Bisceglia al violino e Cristiano Bellavia al violoncello.

 




“Io e PPP”, Stefano Fresi, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni ricordano Pasolini

VITERBO – Insieme alla mostra PPP100. Pasolini e… poesia, cinema, televisione, stampa visitabile presso il Museo dei Portici di Viterbo fino al 17 settembre 2022, approda nel capoluogo nella Tuscia dopo la tappa berlinese di luglio Io e Pasolini. Il cinema italiano ricorda PPP.

Un ciclo di tre incontri – condotti da Enrico Magrelli, direttore artistico del Tuscia Film Fest – in programma nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo durante i quali tre attori italiani parleranno del loro rapporto con Pier Paolo Pasolini e la sua opera e ricorderanno alcuni suoi pensieri.

Si parte venerdì 9 settembre 2022 con Stefano Fresi che racconterà la sua personale visione di Pasolini con particolare attenzione – attraverso articoli e brani selezionati per l’occasione – al suo rapporto, spesso contraddittorio, con i mezzi di comunicazione di massa (PPP e i media).

Il giorno seguente, sabato 10 settembre, sarà protagonista nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo Valentina Lodovini.

L’attrice si soffermerà sul mondo pasoliniano attraverso le lente dei suoi personaggi femminili e delle attrici protagoniste del suo cinema in un incontro arricchito dalla lettura di testi di Pasolini (Le donne di PPP).

Terzo e ultimo appuntamento, sabato 17 settembre, con Vinicio Marchioni.

Al centro del racconto saranno i ricordi personali dell’attore, i film pasoliniani della sua vita, la lettura dei testi del regista che racconteranno al pubblico la sua idea di grande schermo (PPP e il cinema).

Tutti gli incontri di Io e Pasolini avranno inizio alle ore 21 nel cortile del Palazzo dei Priori di Viterbo e saranno a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

In caso di maltempo si terranno nella Sala Regia del palazzo comunale.

Io e Pasolini è organizzato – nell’ambito del progetto PPP100. Pasolini e… poesia, cinema, televisione, stampa – da Tuscia Film Fest e Italian Film Festival Berlin in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Berlino, MuVi (Musei di Viterbo) e Comune di Viterbo con il supporto della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura.

 




“Cinema & Terme”, successo ieri per la prima serata con Stefano Fresi

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Grande successo, nonostante il tempo incerto, con qualche goccia di pioggia intorno alle 21,30, per la prima serata di “Cinema & terme”, ogni venerdì, dall’11 al 25 settembre, in compagnia Stefano Fresi. Molte persone hanno partecipato alla serata, immersi nel tepore della calda piscina. Prima della proiezione del film “Il Regno”, il suo ultimo film da protagonista, mai uscito nelle sale cinematografiche, si è svolto un  momento di musica live offerto dal magico Sax del Maestro Marcello Balena.  Subito dopo l’incontro con l’attore, intervistato dagli organizzatori, i  direttori dell’Est film festival, Vaniel Maestosi e Glauco Almonte.

“Il Regno”, prodotto da Fandango, la divertentissima opera prima di Francesco Fanuele, racconta di un tragicomico medioevo e della sottomissione di un uomo alle megalomanie del potere. La verve attoriale di Stefano Fresi è affiancata dalla comicità di Max Tortora, i due costruiscono insieme delle gag irresistibili. 

Fresi è smontato da appena una settimana dal set cinematografico di “Lasciarsi un giorno a Roma”, nuova fatica di Edoardo Leo, dove c’erano anche Marca Anieto, attrice spagnola e Claudia Gerini. Con  Edoardo Leo Fresi forma la vera coppia di “Smetto quanto voglio”.

I due organizzatori hanno chiesto a Fresi quanto il rapporto di amicizia, di complicità li abbia aiutati. “Io ed Edoardo ci siamo trovati a fare due o tre fiction insieme sempre mai incontrarsi. In realtà è nata proprio su Smetto quanto voglio l’amicizia con Edoardo.  Abbiamo con Leo anche doppiato il Re Leone. Un’esperienza con la Disney che è straordinaria, che ho amato come spettatore quando avevo 24 anni.

Hanno poi parlato di un film ambientato nella Tuscia immaginaria. “Un applauso a Mattia Torre, venuto a mandare prematuramente. Questo film era un anti cine-panettone ed abbiamo fatto il Natale in una casa della Tuscia, contrapposta ad una casa da Roma Nord, ma non vi nascondo che gli stessi attori facevano una parte di qua e di là. C’erano Valerio Mastrandrea, Pannofino, Guzzanti, personaggi pericolossissimi, è stato veramente difficile. Giravamo due ciak così come erano scritti e poi improvvisavamo, distruggendo la vita del montatore. Se vi capita è molto strampalato, quindi, si può vedere solo a Natale dopo la quarta grappa e rischia di piacervi tantissimo.

Un film uscito da poco, è “Il grande passo”, poi  Fresi ha girato un musical in costume in una New York ricostruita in Bulgaria. “E’ un bel musical, “The land of dream”. Mi avevano detto di avere un vestito elegante, un vestito di velluto verde, ma io sembravo un avocado scaduto e non contenti mi hanno pure tinto i capelli di rosso. Sono andata a dormire e sembrava il letto di Pacciani, ho fatto una figura immonda a Sofia, ma il film è andato a buon fine”.

Gli organizzatori hanno poi chiesto quanto conti per un attore fare i film giusti e quanto conti la popolarità e come abbia cambiato la sua vita. “Rimaniamo con i piedi per terra. E’ una condizione di privilegio, ma non si diventa improvvisamente bravi. Si ha il privilegio che qualcuno se ne accorda. Quindi, la cosa fondamentale per qualunque attore che abbia la fortuna che ho avuto io di arrivare in serie A, è di ricordarsi che per quanto sei bravo ci stanno dieci attori più bravi di te che non hanno avuto quella occasione e in virtù di questo ti devi meritare quel  successo e devi fare una cosa fondamentale: chi decreta il successo di un attore non è né il produttore, né il regista, ma il pubblico. Per i selfie posso dire che può sembrare fastidioso, però io con quelle foto ci pago il mutuo, ci vado avanti, ma quindi Viva Dio, venitemele a fare, mi butto di sotto e le facciamo anche sott’acqua le foto. L’unico vantaggio con queste mascherine è che se vi fate una foto con me la potete spacciare per qualcun altro: questo è  Brad Pitt.Tanto non si vede niente”.

Un altro aspetto di Fresi, la generosità. Gli organizzatori hanno evidenziato come l’attore non disdegni di girare opere prime. “Non è generosità, ma gratitudine – ha risposto- Io se sto qua è perché ho ricevuto quando avevo 20 anni. Mi sembra giusto restituire. Il talento serve a tenerti dove la fortuna ti mette. Se ti monti la testa non sei furbissimo. E’ fondamentale cercare di restituire per lo meno quello che si è ricevuto.  Prendo questo lavoro seriamente, ma come lavoro . Se, infatti, mi chiedono quale sia la vetta più alta della tua vita, rispondo la nascita di mio figlio. Tendo a fare poi progetti che mi piacciono. Francesco Fanuele ha fatto un corto che mi è piaciuto. E’ nato il lungo da lì. Il Regno è un opera prima di Fanuele, spero che vi diverta tanto quanto a noi ha divertito farlo”.

Si è poi parlato del Covid, del lock down ed è stato chiesto a Fresi cosa sia successo nel suo mondo e come sia ripartito adesso il cinema. “Nel mio lock down sono andato contro corrente e sono stato a dieta. Lo so che non ve ne siete accorti. Sto in quella fase in cui perdi 30 kg e ti dicono: ti sei sgonfiato. Veramente  ho perso un ragazzino di 16 anni. Se non ne perdi 50 non va bene.. poi ti dicono sei troppo magro. Ho camminato tanto intorno a casa e poi mi sono nutrito bene, soprattutto di amore con la mia famiglia. Ho seguito mio figlio con la scuola online, esperimento meraviglioso,dove si copiava che era una bellezza, con tutti libri aperti da dietro i computer, i ragazzini contenti, tutti 10, meraviglioso. Per quanto riguarda il nostro amatissimo cinema, che dire? Viva  le piattaforme perché ci hanno salvato la vita e speriamo che restino perché nessuna forma di linguaggio annichilisce l’altra. Siamo noi che scegliamo di vedere una cosa da una parte o dall’altra. Io mi permetto di suggerirvi di compiere un atto di profondo egoismo e solo per amore di voi stessi: ogni volta che potete guardate il film su uno schermo, per un motivo speciale. Rivedersi un vecchio film già visto in tv, anche una serie su Netflix va bene,  ma il film è pensato per essere visto su uno schermo grande. Se vedete il film sul divano, mentre accarezzate il gatto e poi potete mettere pausa per andare a fare pipì, poi non potete dire questo film è mediocre, perché è mediocre è stata la vostra visione. Non siete immersi in quel mondo. Cosa che al cinema non fate, entrate in un mondo e uscite alla fine. Vi garantisco che l’impatto emotivo di vedere il primo piano di un attore è diverso, vedere l’astronave di Guerre stellari che ti passa sopra grande 12 metri è un’altra cosa”.

Ma sarà possibile tornare a fare il cinema prima del Covid? “Non si può immaginare una vita senza cinema. Il cinema si piega alle regole – ha risposto Fresi – Si fa quello che si deve fare. Se pensi a quello che hanno patito i medici, noi abbiamo fatto poca cosa. E’ anche importante capire che il rispetto delle regole consente di andare avanti finché la situazione non migliora. Con un minimo di rispetto di se stessi, delle persone a cui si vuole bene e della comunità siamo arrivati qui. E la maggior parte degli italiani è stata brava. Per uno stronzo ci sono 100 persone che si sono comportate bene, se no stasera non stavamo qui”.

Infine, si è parlato del film al momento in una quarantina di sale, “Il Grande passo”. “Questo film è una favola – ha spiegato Fresi – e di favole ne abbiamo bisogno in questo momento come non mai. E’ la storia di due fratelli che non si sono mai conosciuti, figli di uno stesso padre ma madri diverse. Uno è cresciuto a Roma, l’altro in Veneto, Giuseppe Battiston. Questi due fratelli si incontrano per un motivo: Battiston costruisce un razzo per raggiungere la Luna e brucia i campi dei vicini e viene internato in un manicomio. Deve mettere la firma uno di famiglia e chiamano me che non lo vedo da 40 anni e quindi lo raggiungo in Veneto. Ed è il film sul sogno: lui vuole raggiungere la Luna, io cerco di fargli capire che forse è solo un po’ toccato di cervello e invece faremo delle scoperte gigantesche l’uno sull’altro e sul senso ultimo della vita e sul sogno stesso. E’ un film che ha avuto grande successo di critica, abbiamo anche vinto il Torino Film Festival come migliori attori protagonisti, ma vi garantisco che uscirete dalla sala e vi sentirete, comunque stiate, un po’ meglio”.

L’intervista si è conclusa con un esibizione canora di Fersi, che ha suonato e cantato una Ninna nanna dedicata a suo figlio Lorenzo.

Il prossimo appuntamento è per venerdì 18 settembre, quando sarà il turno di Paolo Sassanelli con il suo primo film da regista ‘Due piccoli italiani’.

Il 25 settembre in programma il film ’10 Giorni senza Mamma’ per la regia di Alessandro Genovesi. Cosa succede se una mamma sempre presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli con un papà fino ad allora praticamente assente? Una esilarante tragicommedia interpretata da Fabio De Luigi e Valentina Lodovini, che porta sul grande schermo tematiche attuali quali il ruolo della donna nell’essere “solo” una madre o il difficile connubio famiglia/lavoro. Prima della proiezione il pubblico incontrerà Claudio Di Mauro il montatore del film, che racconterà curiosi aneddoti sul dietro le quinte della preparazione del film.

Gli ingressi saranno consentiti fino a raggiungimento della capienza massima dettata dalle regole dell’emergenza sanitaria Covid-19. Non c’è bisogno di prenotazione, il biglietto d’ingresso sarà acquistabile la sera stessa direttamente in cassa.

Per ogni ulteriore informazione vi invitiamo a visitare il sito web www.cinemaeterme.it

Cinema e Terme si realizza grazie al sostegno e al contributo di: Mibact, Regione Lazio, Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, Università degli Studi della Tuscia, Italiana Assicurazioni, Creval, Terme dei Papi, Menichelli 1912, KIA Autopremium.




Fresi, Sassanelli e Di Mauro: tutto il programma di “Cinema e Terme”

VITERBO – A settembre torna la nuova stagione di Cinema e Terme, la quarta, che prevede 3 appuntamenti, ogni venerdì, dall’11 al 25 settembre. Dopo il grande successo della scorsa edizione dedicata interamente al grandissimo Carlo Verdone e dopo le incertezze dettate dalla situazione sanitaria globale, tornano cultura e cinema alle Terme dei Papi di Viterbo.

Cinema e Terme, organizzata dall’Associazione Culturale Factotum e dalle Terme dei Papi di Viterbo, in collaborazione con JazzUp Festival, Est Film Festival e Civita Cinema rappresenta un connubio perfetto tra cultura e benessere. Un’esperienza davvero unica.

L’evento non ha mutato la sua formula: si potrà accedere alla piscina termale già dalle ore 20.30, per poi godersi dalle ore 21.00 il momento di musica live offerto dal magico Sax del Maestro Marcello Balena e dalle ore 21.30 l’incontro con l’ospite e la successiva proiezione del film. Cinema & Terme è un evento davvero esclusivo, in grado di unire cultura e benessere fisico in un momento in cui forse nulla è diventato più importante. Lo spettatore potrà godere di tutta questa offerta comodamente adagiato all’interno delle calde acque termali pagando un biglietto unico di soli 15 € per gli adulti e 11 € per i bambini dai 2 ai 12 anni.

Il primo dei tre appuntamenti (11 settembre) vedrà subito un grande ospite: l’attore Stefano Fresi che presenterà alle Terme dei Papi il suo ultimo film da protagonista: Il Regno, mai uscito nelle sale cinematografiche. Prodotta da Fandango, la divertentissima opera prima di Francesco Fanuele racconta di un tragicomico medioevo e della sottomissione di un uomo alle megalomanie del potere. La verve attoriale di Stefano Fresi è affiancata dalla comicità di Max Tortora, i due costruiscono insieme delle gag irresistibili.

Venerdì 18 settembre sarà il turno di Paolo Sassanelli con il suo primo film da regista Due piccoli italiani. Da più di 30 anni stimato attore di teatro, televisione e cinema, Sassanelli è noto al grande pubblico televisivo per le sue interpretazioni in Classe di Ferro, L’ispettore Coliandro e Un medico In famiglia. Il film è una commedia agrodolce, una favola semplice e onesta, interpretato dallo stesso Sassanelli come protagonista, insieme a Francesco Colella e Marit Nissen, racconta il viaggio naif, dalla Puglia fino all’Islanda, di due psicolabili appena fuggiti da una residenza sanitaria assistenziale pugliese. Sassanelli incontrerà il pubblico delle Terme prima della proiezione.

Il 25 settembre in programma il film 10 Giorni senza Mamma per la regia di Alessandro Genovesi. Cosa succede se una mamma sempre presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli con un papà fino ad allora praticamente assente? Una esilarante tragicommedia interpretata da Fabio De Luigi e Valentina Lodovini che porta sul grande schermo tematiche attuali quali il ruolo della donna nell’essere “solo” una madre o il difficile connubio famiglia/lavoro. Prima della proiezione il pubblico incontrerà Claudio Di Mauro il montatore del film che racconterà curiosi aneddoti sul dietro le quinte della preparazione del film.

“Siamo felici di poter proseguire questo progetto a cui noi teniamo tantissimo – ha dichiarato Marco Sensi a nome dell’intera Famiglia che gestisce le Terme dei Papi – anzi siamo felicissimi perché fino a qualche me fa tutto questo sembrava impossibile. Oggi, in questa situazione così difficile, riuscire a fare qualcosa di bello è quasi come vincere un’Olimpiade. Grazie agli organizzatori, che non hanno mai mollato e che anzi hanno sempre creduto che ce l’avremmo fatta anche quest’anno”.

“Abbiamo dovuto correre come maratoneti per riuscire a realizzare la stagione di eventi 2020 e se pensiamo alla situazione italiana di qualche mese fa, non possiamo che essere estremamente felici di quello che siamo riusciti a fare” hanno dichiarato gli organizzatori Vaniel Maestosi, Glauco Almonte e Giancarlo Necciari.

Gli ingressi saranno consentiti fino a raggiungimento della capienza massima dettata dalle regole dell’emergenza sanitaria Covid-19. Non c’è bisogno di prenotazione, il biglietto d’ingresso sarà acquistabile la sera stessa direttamente in cassa.

Per ogni ulteriore informazione vi invitiamo a visitare il sito web www.cinemaeterme.it
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Cinema e Terme si realizza grazie al sostegno e al contributo di: Mibact, Regione Lazio, Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, Università degli Studi della Tuscia, Italiana Assicurazioni, Creval, Terme dei Papi, Menichelli 1912, KIA Autopremium.




A settembre torna “Cinema e Terme”, primo ospite l’attore Stefano Fresi

VITERBO – Dopo il grande successo della scorsa edizione, che ha avuto Carlo Verdone come protagonista indiscusso e dopo le incertezze dettate dalla situazione sanitaria globale, riparte a settembre la nuova stagione di Cinema e Terme, la quarta, che prevede 3 appuntamenti, ogni venerdì, dall’11 al 25 settembre.

Il primo dei tre appuntamenti (11 settembre) vedrà subito un grande ospite: l’attore Stefano Fresi che presenterà alle Terme dei Papi il suo ultimo film da protagonista: Il Regno, mai uscito nelle sale cinematografiche. Prodotta da Fandango, la divertentissima opera prima di Francesco Fanuele racconta di un tragicomico medioevo e della sottomissione di un uomo alle megalomanie del potere. La verve attoriale di Stefano Fresi è affiancata dalla comicità di Max Tortora, i due costruiscono insieme delle gag irresistibili.

Organizzato dall’Associazione Culturale Factotum e le Terme dei Papi di Viterbo, in collaborazione con ben 3 eventi (JazzUp Festival, Est Film Festival e Civita Cinema) Cinema e Terme rappresenta un connubio perfetto tra cultura e benessere. Un’esperienza davvero unica.

L’evento non ha mutato la sua formula: si potrà accedere alla piscina termale già dalle ore 20.30, per poi godersi dalle ore 21.00 il momento di musica live offerto dal magico Sax del M° Marcello Balena e dalle ore 21.30 l’incontro con l’ospite e la successiva proiezione del film. Cinema & Terme è un evento davvero esclusivo, in grado di unire cultura e benessere fisico in un momento in cui forse nulla è diventato più importante. Lo spettatore potrà godere di tutta questa offerta comodamente adagiato all’interno delle calde acque termali pagando un biglietto unico di soli 15 € per gli adulti e 12 € per i bambini dai 2 ai 12 anni.

“Siamo felici di poter proseguire questo progetto a cui noi teniamo tantissimo – ha dichiarato Marco Sensi a nome dell’intera Famiglia che gestisce le Terme dei Papi – anzi siamo felicissimi perché fino a qualche me fa tutto questo sembrava impossibile. Oggi, in questa situazione così difficile, riuscire a fare qualcosa di bello è quasi come vincere un’Olimpiade. Grazie agli organizzatori, che non hanno mai mollato e che anzi hanno sempre creduto che ce l’avremmo fatta anche quest’anno”.

“Abbiamo dovuto compiere salti mortali, correre come maratoneti per riuscire a realizzare la stagione di eventi 2020 e se pensiamo alla situazione italiana di qualche mese fa, non possiamo che essere estremamente felici di quello che siamo riusciti a fare” hanno dichiarato gli organizzatori Vaniel Maestosi, Glauco Almonte e Giancarlo Necciari.

I film e gli ospiti dei due successivi appuntamenti (18 e 25 settembre) saranno svelati a brevissimo. Per ogni ulteriore informazione vi invitiamo a visitare il sito web www.cinemaeterme.it