Regione Lazio: 2 milioni per studenti universitari con DSA

Roma, 27 luglio 2024 – La Regione Lazio ha pubblicato l’avviso pubblico rivolto alle Università del Lazio per il rafforzamento del supporto agli studenti con disturbo dell’apprendimento (DSA) per favorire una didattica inclusiva e innovativa. Il finanziamento, attraverso le risorse a valere sul FSE+, prevede lo stanziamento di un importo di € 2.100.000.

«Con questo avviso vogliamo sostenere e aiutare gli studenti e le studentesse universitarie con disturbi dell’apprendimento quale la dislessia, la discalculia e la disgrafia – ha dichiarato l’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli. «Troppo spesso si tende ad associare questo tipo di disturbi specifici dell’apprendimento al periodo scolastico degli studenti della scuola primaria o secondaria di primo grado, mentre è importante ricordare che queste caratteristiche permangono in tutte le fasi della vita di queste persone, ed è quindi fondamentale fornire loro gli strumenti più adeguati anche nel loro percorso universitario», ha concluso l’assessore Maselli.

L’intervento è rivolto alle Università del Lazio cui è stato assegnato un massimale di contributo calcolato sulla base del rapporto disponibile tra il numero degli studenti con DSA e numero degli iscritti, per realizzare interventi di supporto quali:

  • utilizzo di strumenti compensativi/dispensativi necessari a seconda delle tipologie di disturbo per l’apprendimento;
  • attivazione di misure di counseling psicologico;
  • accesso ai servizi di comunicazione facilitata;
  • azioni di potenziamento del sistema di borse di studio per studenti/esse tutor (specializzati/e e alla pari);
  • possibilità di definire rispetto a ogni singolo esame accomodamenti ragionevoli anche in relazione a eventuali tempi aggiuntivi per consentire agli studenti di conseguire la laurea nei tempi previsti.

Gli atenei potranno presentare una proposta progettuale fino al 30 settembre 2024.




Gli studenti universitari chiedono trasparenza e la fine dei finanziamenti agli atenei da parte delle aziende fossili

Le richieste dei rappresentanti degli studenti universitari sono forti e chiare: è giunta l’ora che gli Atenei rendano pubblici i finanziamenti da parte delle aziende Oil&Gas e soprattutto, prevedano piani di decarbonizzazione delle loro attività di didattica e ricerca.

È quanto emerge dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari nell’ultima seduta del 12 Aprile: i flussi finanziari devono essere coerenti con un percorso che conduca alla eliminazione dei gas a effetto serra e resiliente al clima, nonché all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come stabilito dall’ Accordo di Parigi: e il mondo della ricerca non può e non deve esserne esente, ma promotore. Con la crisi climatica in atto, le Università pubbliche devono essere pienamente allineate con gli impegni di transizione energetica e decarbonizzazione che lo Stato ha sottoscritto tramite gli accordi Internazionali: non ultima, la decisione assunta alla COP28 di Dubai in cui tutti gli Stati hanno convenuto di includere nei prossimi impegni nazionali la “transizione fuori dai combustibili fossili presenti nei sistemi energetici così da raggiungere le emissioni zero nette entro il 2050”. L’approvazione unanime della mozione da parte di tutti i rappresentanti del Consiglio degli Studenti Universitari è un’ulteriore dimostrazione dell’importanza e della trasversalità della richiesta.

Secondo un recente sondaggio su Giovani e Clima realizzato da EMG Different per il WWF, 8 giovani su 10 si dichiarano preoccupati dal cambiamento climatico. Inoltre, più del 70% degli intervistati auspica che tutta l’energia italiana venga prodotta da fonti rinnovabili e che le fonti di energia rinnovabile siano la soluzione alla crisi energetica che stiamo affrontando. Non è un caso, quindi, che proprio i giovani richiedano alle Istituzioni di intraprendere azioni nette contro la principale minaccia al loro e al nostro futuro, ovvero i combustibili fossili.

“La mozione approvata oggi all’unanimità, che abbiamo scritto e presentato raccogliendo l’invito del WWF Italia – sottolinea il Presidente della Commissione Ambiente del CNSU Luca Torlai – mira ad attirare l’attenzione del Ministero e di tutti gli Atenei di Italia su una questione non più rimandabile, ovvero la conformità delle iniziative intraprese dal mondo dell’Università, con gli impegni di decarbonizzazione presi dall’Italia per la necessaria transizione energetica ed ecologica. L’opinione di noi studenti è molto chiara: gli Atenei devono impegnarsi a rendere pubblici i flussi finanziari da parte delle aziende, in particolare del settore Oil&Gas, e soprattutto predisporre al più presto dei piani strategici per l’eliminazione di questi finanziamenti, anche convertendoli e reindirizzandoli in progetti connessi allo sviluppo e all’innovazione legati alle fonti rinnovabili. Infine, le richieste rappresentate nella mozione vogliono provare a dare una risposta ai tantissimi giovani per i quali l’impegno ambientale costituisce un importante discrimine nella scelta del proprio ateneo.”

Il WWF Italia, supporta quest’iniziativa studentesca ed è pronto a sostenerla nei futuri passi, con l’auspicio che le istituzioni universitarie, nazionali e dei singoli Atenei, insieme a tutte le componenti accademiche, colgano l’opportunità per costruire un futuro senza combustibili fossili.




Piansano, contributo del comune agli studenti universitari

PIANSANO (Viterbo) –  La domanda va presentata entro il 30 novembre 2021. Sostegno anche agli alunni delle scuole. L’amministrazione comunale di Piansano, per l’anno 2022, concede a tutti gli studenti universitari residenti nel Comune un contributo economico di 200 euro a sostegno delle famiglie.

Per avere diritto al contributo, lo studente regolarmente iscritto all’università dovrà presentare l’apposita domanda, con annessa ricevuta di pagamento delle tasse universitarie relative all’anno accademico 2021-2022, entro e non oltre il 30 novembre 2021 all’ufficio protocollo del Comune.

Questi i requisiti richiesti per accedere al contributo: residenza nel territorio comunale di Piansano, età inferiore a 30 anni, studenti non lavoratori o iscritti a corsi di avviamento alle professioni. Saranno ammessi anche coloro che, nel medesimo anno, hanno beneficiato di borsa di studio. I moduli possono essere ritirati in Comune o scaricati dal sito istituzionale www.comune.piansano.vt.it.

“L’amministrazione comunale – dichiara il sindaco Roseo Melaragni – continua la sua attenzione ai nostri giovani e al diritto allo studio. Dopo il contributo per il pagamento dell’abbonamento Cotral per gli studenti delle scuole superiori e quello, con la Regione Lazio, per la fornitura totale o parziale di libri di testo e sussidi didattici digitali, rinnoviamo anche quest’anno il sostegno agli studenti universitari che risiedono a Piansano, una componente importante della comunità locale. Inoltre, il Comune conferma il proprio contributo di 100 euro per acquisto di materiale didattico a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e media: questo contributo sarà automatico, senza necessità di presentare domanda”.




Prima riunione consiliare: gli studenti universitari non pagheranno più la tassa di soggiorno

di REDAZIONE –

VITERBO – Niente più tassa di soggiorno per gli studenti universitari il cui ateneo abbia la sede nella città di Viterbo. La decisione è stata presa alla riunione della prima commissione consiliare a Palazzo dei Priori che si è svolta questa mattina. Una proposta che è stata approvata all’unanimità.