La Regione Lazio a New York. Gettate le basi per nuove opportunità di sviluppo

ROMA – Si è conclusa la missione della Regione Lazio a New York, che ha visto impegnata la delegazione guidata dal presidente Francesco Rocca, accompagnato dal vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico del Lazio, Roberta Angelilli, in tre giorni di incontri istituzionali e appuntamenti, rendendo protagoniste numerose aziende del Lazio in una serie incontri con realtà imprenditoriali e finanziarie statunitensi.

Un bilancio più che positivo per il presidente Rocca, per il quale l’evento ha rappresentato un’occasione straordinaria di scambio e crescita per le tante imprese e startup che hanno potuto gettare le basi per creare partnership strategiche e avviare nuove opportunità di sviluppo.

Rapporti che si andranno a intensificare ulteriormente, come non ha mancato di sottolineare il presidente Rocca nel corso del convegno organizzato dalla NIAF al NASDAQ a New York, annunciando nuovi appuntamenti in programma nel Lazio. Nel prossimo giugno, infatti, i membri del Board della National Italian American Foundation visiteranno i numerosi centri di eccellenza tecnologica e innovativa nei settori della farmaceutica e della chimica e alcune delle località più belle e meno conosciute della nostra regione, con l’obiettivo di promuovere il turismo di alto livello.

Partner istituzionale della Regione Lazio nella missione a New York è stata la Camera di commercio di Roma che, attraverso questa iniziativa, ha rappresentato una parte importante del sistema imprenditoriale regionale.

«Il Lazio è una grande regione che occupa un ruolo da protagonista nell’economia nazionale: è la seconda regione italiana per Pil (10,9% del Pil italiano) e può contare su una struttura produttiva consolidata e vitale: quasi 600mila imprese, tra cui oltre 1.400 start up innovative. Con eccellenze nell’aerospazio, ICT, elettronica, farmaceutica e biotecnologie. Nel 2024 l’interscambio complessivo tra il Lazio e gli Stati Uniti è stato di 5,9 miliardi di euro e le esportazioni verso gli Usa sono state pari a 3,6 mld di euro con una crescita del 35,7% rispetto al 2023. Auspichiamo che questa situazione di scambi commerciali possa conoscere un ulteriore sviluppo, pur nell’attuale difficile congiuntura internazionale. La missione della Regione Lazio a New York è stata molto importante e strategica, funzionale a raggiungere questo obiettivo attraverso incontri e contatti tra le nostre imprese innovative e consolidate, accompagnate da una folta rappresentanza di start up, con investitori e imprese americane», ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti.

L’evento conclusivo della missione della Regione Lazio a New York è stato il galà primaverile della NIAF all’hotel Cipriani, durante il quale gli ospiti del Lazio si sono confrontati con oltre 700 invitati del mondo dell’economia, della cultura e della conoscenza della città di New York. Nell’occasione, Aeroporti di Roma ha ricevuto il riconoscimento “Dea Roma Award Special Achievement in Infrastructure and Economic Growth”.

«Voglio condividere questo riconoscimento con tutti i colleghi di ADR che ogni giorno, con passione e professionalità fuori dal comune, contribuiscono a rendere gli scali di Fiumicino, premiato in queste ore come 8º hub al mondo, e Ciampino delle eccellenze riconosciute a livello internazionale. È grazie al loro impegno costante che possiamo offrire esperienze di viaggio di qualità, anche verso gli Stati Uniti verso cui, quest’anno, considerando l’intero Nord-America, arriveremo a connettere direttamente con Roma al numero record di 20 destinazioni. Siamo al contempo focalizzati sulla sfida cruciale di sviluppare queste infrastrutture perché continuino a rappresentare il miglior biglietto da visita di una Capitale e di un Paese che siano in grado di accogliere, innovare e guardare al domani con un approccio sempre più sostenibile», ha dichiarato l’Ad di ADR, Marco Troncone.




Il Presidente Romoli incontra gli imprenditori del Distretto ceramico di Civita Castellana 

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Nella mattinata di oggi il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha incontrato a Civita Castellana le aziende del distretto ceramico iscritte a Unindustria. Ad aver organizzato l’evento è stata infatti la stessa Unindustria in collaborazione con il Centro Ceramica di Civita Castellana.

Presenti tra gli altri all’incontro anche Sergio Saggini (Presidente Unindustria Viterbo), Stefania Palamides (Presidente Sezione Ceramica Unindustria), Augusto Ciarrocchi (Vicepresidente Confindustria Ceramica), Massimiliano Ricci (Vicedirettore Unindustria), Marco Rughetti (Direttore Unindustria Viterbo), Carlo Capozucchi (Presidente del Centro Ceramica) e Raffaele Cerica (Direttore del Centro Ceramica).

Si è trattato di un importante momento di incontro tra l’Ente e alcune delle più importanti imprese del territorio, sia in termini di presenza sul mercato nazionale e internazionale che in termini occupazionali. Il Distretto Industriale di Civita Castellana conta infatti una trentina di aziende concentrate nei comuni di Civita Castellana, Fabbrica di Roma, Gallese, Corchiano, Nepi e Castel Sant’Elia. A queste si aggiungono poi altre 70 imprese circa impegnate nella produzione artigianale e non di ceramiche. Il risultato è una forza lavoro complessiva di oltre 3mila dipendenti.

Durante l’incontro gli imprenditori del distretto hanno avuto la possibilità di illustrare al Presidente Romoli quelle che sono le principali problematiche che si trovano quotidianamente a dover affrontare. Tre sono stati i principali temi sollevati: snellimento dei tempi burocratici per ottenere risposte dalla pubblica amministrazione alle pratiche e richieste presentate, miglioramento delle infrastrutture e delle reti stradali della Tuscia, investimenti sulla formazione dei ragazzi per favorire lo sviluppo di dipendenti altamente specializzati.

Da parte sua, il Presidente Romoli ha confermato la piena disponibilità dell’Ente ad ascoltare le voci degli imprenditori e a dare risposte concrete alle industrie del territorio. Con la loro produzione di qualità, infatti, le aziende del distretto ceramico di Civita Castellana non solo rappresentano un orgoglio e un primato per la Tuscia, ma sono anche una risorsa fondamentale in termini di occupazione della popolazione locale. Quindi anche di sviluppo. 

Per quanto riguarda lo snellimento dei tempi burocratici, il Presidente Romoli ha sottolineato come la Provincia di Viterbo si stia già muovendo su questo fattore. “Quando mi sono insediato lo scorso fine dicembre, al settore ambiente lavoravano solo tre persone – ha spiegato -. Uno dei nostri primi sforzi è stato quello di potenziare il settore, che infatti oggi conta sette dipendenti. Questo ha già comportato una riduzione dei tempi necessari per la presa in carico delle pratiche. Stiamo inoltre lavorando a un nuovo piano di assunzione che ci permetterà di inserire ulteriori altri professionisti al settore ambiente, così da dare risposte ancora più rapide alle aziende del territorio e agevolarle nella loro attività”.

Sulla questione delle infrastrutture, il Presidente Romoli ha sottolineato come molti siano gli interventi già realizzati sulle strade provinciali con l’utilizzo di fondi di bilancio e come molti altri lavori, invece, siano già stati cantierizzati. Progetti che riguardano in maniera diffusa tutto il territorio della Tuscia, a vantaggio di cittadini e imprese. “Ora finalmente abbiamo le risorse necessarie per intervenire sulle strade con il piano di programmazione annuale”.

Il Presidente Romoli ha inoltre concordato con gli imprenditori sulla necessità di potenziare i percorsi formativi e di calibrarli anche alla luce di quelle che sono le esigenze del mercato. Così da poter aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro e le aziende a crescere grazie all’utilizzo di dipendenti altamente qualificati. “A differenza delle altre Province del Lazio, quella di Viterbo continua a gestire in maniera diretta il settore della formazione – ha spiegato il Presidente -. Oltre alle classiche scuole superiori, disponiamo di molte scuole di alta formazione sulle quali si può intervenire ampliando l’offerta formativa, a vantaggio di alunni e aziende”.  




Acquapendente: L’Associazione Politica Culturale avvia una serie di webinar per lo sviluppo territoriale viterbese

ACQUAPENDENTE (VT) – Con tre seguitissimi webinar l’Associazione Politica Culturale aquesiana “Le Campanelle” ha avviato un progetto informativo lungo un filo logico fondamentale per lo sviluppo territoriale viterbese: energia, rifiuti, agricoltura. Per parlare di transizione energetica che si muove ancora purtroppo tra scenari complessi e problematiche locali sono state chiamate Monica Tommasi e Chiara Brogi.

La Tommasi ha sottolineato quanto “sia importante in questo territorio combattere sul nascere ogni progetto che causa degrado con una convinzione ambientalista frutto di una visione globale delle situazione”, mentre la Brogi della Cooperativa èNostra “quanto sia importante nel territorio viterbese spalancare le porte a progetti che abbinino produzione sostenibile, etica, 100% rinnovabile solo ed unicamente attraverso modelli di partecipazione e condivisione”. “Abbiamo fatto comprendere al Comune di Acquapendente che i rifiuti sono una risorsa e non un problema e che la raccolta porta a porta è la soluzione ideale per lo sviluppo del territorio secondo principi di economica circolare” questo quanto annunciato da Gabriele Verona della Idealservice di Udine. Mentre Rosario Paladini della Innovation Società Cooperativa ha sottolineato come “con il Nostro progetto di compattatore in Località Campo Morino la Comunità Montana Alta Tuscia Laziale diventerà Ente all’avanguardia per tecnologie innovative in grado di trasformare rifiuti in risorsa”. “Per lo sviluppo sostenibile del territorio serve una agricoltura che valorizzi i prodotti locali”.  Questo quanto annunciato da Fabrizio Pini della Confederazione Italiana Agricoltori ed Alessio Trani imprenditori agricoli a conduzione familiare impegnati a lanciare le filiera genuinità-prodotto in nocciocoltura, castancioltura, olivicoltura, cerealicoltura.




Infrastrutture volano di sviluppo, intesa Ance-Unitus

VITERBO – Ance Lazio, Ance Viterbo e Università della Tuscia a sostegno dello sviluppo infrastrutturale del territorio. L’Associazione nazionale costruttori edili e il Cintest dell’ateneo viterbese (Centro per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del territorio) hanno siglato un accordo di collaborazione, finalizzato a promuovere attività di ricerca per realizzare un appropriato modello di valutazione dell’impatto socio-economico delle future infrastrutture che interessano il viterbese, quali il completamento della trasversale Orte-Civitavecchia, il raddoppio della Cassia o di una delle tre ferrovie che collegano il capoluogo a Roma, anche in vista delle opportunità relative al Giubileo 2025. Il tutto in funzione di criteri connessi allo sviluppo sostenibile.

In base al protocollo stipulato dal presidente di Ance Lazio, Domenico Merlani, dal presidente di Ance Viterbo, Andrea Belli e dal professor Giuseppe Calabrò, direttore del Cintest, alla presenza del rettore dell’Università della Tuscia Stefano Ubertini, Ance erogherà un contributo nell’arco, a partire dal 15 febbraio 2021, necessario agli scopi del progetto. Fondamentale è stato l’impegno del delegato alle infrastrutture di Ance Viterbo, Fabio Belli, che ha seguito le varie fasi dell’accordo. Le risorse previste saranno utilizzabili per finanziare borse di studio, assegni di ricerca e assunzioni di ricercatori a tempo determinato. L’interesse comune di Ance e Cintest è sviluppare rapporti di collaborazione e cooperazione nel campo dell’ingegneria, della ricerca scientifica e su temi di azione ad alto contenuto di innovazione tecnologica, trovando un reciproco potenziamento dallo scambio delle rispettive conoscenze ed esperienze.
Attraverso queste attività potranno essere definiti precisi indicatori per delineare la misura dell’impatto, in termini sociali, economici, occupazionali e ambientali, sull’area interessata dagli interventi infrastrutturali. Le misure proposte dovranno essere in linea con gli indicatori BES (Benessere equo e sostenibile) nazionali e comunitari, al fine di permettere un confronto e un rapporto degli stessi anche rispetto alla situazione As-Is (cioè la definizione, documentazione e misurazione di una situazione prima di un cambiamento programmato).

Ance Lazio si mette subito a disposizione – afferma Domenico Merlani per interconnettere le progettualità territoriali delle cinque province, in quanto crede fortemente che la collaborazione tra imprese e università possa estendersi a tutta la regione per creare un modello di sviluppo infrastrutturale. Questo protocollo è un ottimo punto di partenza“.

Abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta fin dall’inizio – dichiara Stefano Ubertinie siamo pronti a lavorare con Ance per concretizzare risultati importanti. Laddove si vuole creare sviluppo, la connessione tra imprese e università è fondamentale per incentivare innovazione e competenze professionali. Colgo inoltre l’occasione per lanciare l’idea di un tavolo permanente, ferma restando la mia disponibilità a fare da tramite anche con le altre università del Lazio attraverso la conferenza dei rettori“.
Con questa intesa – sono le parole di Andrea Belli intendiamo sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle opere infrastrutturali in termini di ricaduta positiva sul territorio. Così come, ad esempio, l’autostrada del Sole ha avuto un notevole impatto sui territori che attraversa, favorendo la creazione di lavoro, sviluppo, insediamenti produttivi, allo stesso modo Ance è consapevole del fatto che nuove infrastrutture potranno costituire per il viterbese un volano di crescita, con effetti benefici sulle imprese e sull’economia“.




Un patto per lo sviluppo di Civitavecchia, Prestileo e Turchetti (Uil): “Al via la consulta Territoriale del sindacato”

CIVITAVECCHIA ( Roma) – Raccogliere proposte e idee per lo sviluppo del territorio. Nasce con questo obiettivo la Consulta territoriale delle categorie della Uil di Civitavecchia. Il battesimo ieri nella sede di via Vincenzo Annovazzi. Porto, riconversione della centrale di Torre Valdaliga nord, infrastrutture, investimenti. Questi i temi oggetto del dibattito che si è sviluppato con l’intenzione di mettere al centro dell’attività sindacale una visione futura è strategica in grado di offrire spunti alle istituzioni per il rilancio economico e sociale della città.

“La Consulta territoriale – spiega Carmelo Prestileo, Segretario organizzativo Uil Lazio – è un organismo che ha finalità di partecipazione e di incontro per discutere e raccogliere pareri e proposte da indirizzare alle istituzioni e agli attori sociali del territorio. La consulta vuole essere un laboratorio per Civitavecchia perché questo territorio ha grandi potenzialità di sviluppo e bisogna quindi evitare che il confronto si riduca meramente al contenimento di effetti economici e sociali negativi”.

“Le criticità di Civitavecchia sono tante – afferma Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil di Viterbo e di Civitavecchia – basti pensare all’enorme partita che si sta giocando sulla riconversione della centrale Enel di Torre Valdaliga nord. Questa può essere occasione per il rilancio dell’intera zona e non unicamente perdita di occasioni di posti di lavoro. Un percorso quindi da avviare unitariamente attraverso un patto per lo sviluppo e con un contratto d’area. E’ chiaro che un percorso di riconversione non può avvenire senza l’apporto di tutte le istituzioni e delle parti sociali. Centrale e Porto sono il motore del territorio. Ma al motore serve benzina. Ecco perché sono fondamentali gli investimenti in infrastrutture, come il completamento della trasversale Orte Civitavecchia alla quale mancano ancora 17 chilometri. E c’è poi il raddoppio della Cassia. Ma anche il potenziamento della rete ferroviaria e il recupero della strada ferrata Civitavecchia, Caparanica, Orte, sia per il trasporto merci che per il turismo”.

Sono tutti temi spinosi che continuano a creare difficoltà al territorio e che la Uil vuole far confluire appunto in un contratto d’area da proporre al Ministero dello Sviluppo economico. “Praticamente un accordo da siglare tra più soggetti pubblici – si legge nella nota del sindacato  – per creare le condizioni economiche favorevoli all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali a Civitavecchia creando occupazione nell’industria, nell’agroindustria, nel settore dei servizi e del turismo”.