Confermato il concerto di Natale al teatro dell’Unione

di Redazione –

VITERBO – Il concerto di Natale, in programma il 23 dicembre al teatro dell’Unione, con la partecipazione straordinaria di Tosca, è confermato.

I biglietti stanno terminando. Consigliato, a chiunque volesse assistere all’evento, acquistarli in maniera rapida.

 

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario
10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Per informazioni
www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com
Tel. 388.95.06.826
Facebook Teatro dell’Unione
Twitter @teatrounione
Instagram @teatrounion




Teatro dell’Unione, annullato lo spettacolo “Bagaglio a Mano”

di Redazione –

VITERBO – Lo spettacolo “Bagaglio a Mano”, promosso dalla compagnia teatrale “La Valigia di Cartone” e previsto per il pomeriggio odierno, presso il Teatro dell’Unione di Viterbo, è stato annullato. Un fulmine ha colpito la centralina, causando un’improvvisa interruzione di corrente elettrica. L’evento è organizzato dalla Confael (confederazione autonoma europea dei lavoratori) comparto disabilità, in collaborazione con la coop. sociale “Gea”, vuole raggiungere con la rassegna “L’altro lato della luna” (omonima della compagnia teatrale ). La prima opera in scena ieri, martedì 7 dicembre, alle ore 21.
“Ho preferito annullare lo spettacolo – spiega Fabio Barzellotti, segretario nazionale Confael Disabili – per non mettere a rischio la salute delle persone disabili presenti. Probabilmente l’evento avrà luogo il 5 gennaio 2022, seguiranno ulteriori indicazioni. Spero che la partecipazione sia numerosa”.




“ANIMA! cinque paesaggi” in scena al teatro dell’Unione, giovedì 2 dicembre

VITERBO – Spettacolo fuori abbonamento, ANIMA! cinque paesaggi in scena il 2 dicembre ore 21 al Teatro dell’Unione per la stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio. È un progetto produttivo di LEVIEDELFOOL con la regia e drammaturgia di Simone Perinelli, una co-produzione Teatro del Carretto, Teatro della Tosse e Leviedelfool, realizzata con il sostegno di Regione Lazio e del Centro di residenza della Toscana (Armunia  CapoTrave/Kilowatt), Aldes/SPAM!, Teatro Biblioteca Quarticciolo – Teatro di Roma, Murmuris – Teatro Cantiere Florida Firenze.

Cinque capitoli come cinque movimenti a celebrare altrettanti possibili luoghi dell’anima. A legarli quattro esistenze che ciclicamente muoiono e rinascono in nuovi personaggi, all’infinito, in quella grande animazione che è la vita stessa. Uno spazio liquido, mobile, indefinito. Un fondale come nel set di un cartoon scandisce il tempo e costruisce paesaggi interiori: un cielo, una vecchia carta da parati di una casa diroccata, una giungla. Un messaggio in una segreteria risuona nella casa completamente abbandonata, a parte 4 gatti che ancora abitano lì.

Messaggio che suona come un rebus da decifrare: Moltissimi gatti si sono radunati in una casa diroccata e deserta, dove un uomo li sta osservando di nascosto. Un gatto balza sul muro e grida: “Dite a Dildrum che Doldrum è morto”. L’uomo va a casa e ripete la frase alla moglie, al che il gatto di casa fa un balzo e miagola: “Allora il re dei gatti sono io!” e scompare su per il camino.

 Questo è l’inizio del viaggio per cercare di dare voce all’indicibile che ci abita e silenziosamente ci parla specchio del mondo in cui viviamo.

«ANIMA! CINQUE PAESAGGI è un testo composto da cinque movimenti, cinque capitoli legati da un filo rosso con l’intento di esplorare i paesaggi che l’anima disegna dentro ogni essere vivo e venuto al mondo, immaginando una voce per l’indicibile che udiamo dentro, mentre affrontiamo i grandi temi che ci accompagnano nel corso della vita» spiega il regista e drammaturgo Simone Perinelli. «Immagine e visione assumono un ruolo preponderante indirizzandoci verso una ricerca che verta liberamente su linguaggi visivo/sonori in grado di sviluppare ciascun paesaggio fino alla sua epifania. Ogni paesaggio un colore, un animale, un luogo geografico, una suggestione interna, un momento di vita che abbiamo trascorso o che prima o poi attraverseremo. Lo spettacolo diventa così un percorso da svolgere in simbiosi con lo spettatore, accompagnato nei luoghi più intimi e profondi, grazie alla contaminazione di linguaggi diversi: teatro, danza e video arte. Quattro performer, tre attori e una danzatrice, uno spazio vuoto solo a prima vista, ma che all’occorrenza sia scatola magica e specchio in cui il pubblico veda riflessi i paesaggi che ospita in sé durante quei momenti di distrazione profonda, quando la mente smette di produrre pensieri a raffica, e rimaniamo assorti sospesi dentro immagini che non sappiamo raccontare».

regia e drammaturgia Simone Perinelli
consulenza artistica, aiuto regia e organizzazione Isabella Rotolo
con Sussanah Iheme, Ian Gualdani, Alessandro Sesti e Simone Perinelli
disegno luci Gianni Staropoli
video Luca Brinchi e Daniele Spanò
progetto sonoro Giovanni Ghezzi
direzione tecnica e movimenti di scena Letizia Paternieri
scene e maschere Francesco Givone, Chiara Manetti, Gisella Butera e Matilde Gori
costumi Tommaso Cecchi de Rossi
coproduzione Teatro del Carretto, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Leviedelfool
sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
Con il sostegno del Centro di residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Aldes/SPAM!, Teatro Biblioteca Quarticciolo – Teatro di Roma, Murmuris – Teatro Cantiere Florida Firenze

Biglietti
Intero: 12 euro

Ridotto: 10 euro

 

Teatro dell’Unione

piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì.

 

Per informazioni www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com

Tel. 388.95.06.826

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“Inferno Novecento”, in replica sabato 27 marzo sui canali social del comune di Viterbo

VITERBO – Inferno Novecento, il primo evento dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante, promosso dal Comune di Viterbo – assessorato alla cultura e al turismo in collaborazione con ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, torna in replica domani 27 marzo alle ore 21, sui canali social del Comune di Viterbo. Lo spettacolo trasmesso via streaming nella serata di ieri, giornata dedicata al sommo poeta, è andato in scena dal Teatro dell’Unione, e ha visto sul palco gli attori Sandro Lombardi e David Riondino.
A distanza di quindici anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca.
Lo spettacolo, che nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento (Lady Diana e Dodi Al Fayed, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…), costruendo una diversa possibilità di lettura e fruizione del poema fondante della nostra cultura.
Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa interpretare la prima cantica dantesca. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di nuove figure e di fatti presenti alla nostra memoria l’universo immaginario dell’aldilà dantesco.
Alternando episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma anche una discesa nei gorghi dell’anomalo, tremendo secolo appena trascorso. Accanto ai versi dell’Inferno, il Novecento occidentale trova infatti una sua disarmante coincidenza; e il testo di Dante, usato come lente d’ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità.

Lo spettacolo era stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo dei Priori, dal sindaco Giovanni Maria Arena, dall’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis e da Luca Fornari, amministratore delegato Atcl Circuito Multidisciplinare del Lazio.
“Il teatro cerca di sopravvivere nel migliore dei modi – ha ribadito anche in questa occasione l’assessore De Carolis -. È importante il segnale che stiamo dando al pubblico, ormai da mesi. Abbiamo riadattato le modalità di fruizione degli spettacoli alle criticità del momento. Il teatro e il mondo dello spettacolo devono andare avanti, seppur con altre modalità. Inferno Novecento è solo il primo di una serie di eventi dedicati ai 700 anni della morte di Dante. Quest’anno abbiamo anche un altro importante anniversario – ricorda l’assessore De Carolis -: ricorrono i 750 anni dal conclave più lungo della storia, avvenuto proprio nella nostra città. In attesa di poter mettere di nuovo in scena gli spettacoli in presenza, continueremo a garantire la fruizione degli eventi in tutte le altre modalità possibili”.
Inferno Novecento andrà in replica domani sui canali social del Comune di Viterbo
▪️ Facebook Visit Viterbo
▪️ YouTube Comune di Viterbo
sulle pagine Facebook
▪️ Teatro Unione
▪️ Atcl Circuito Multidisciplinare del Lazio
su
▪️ Tele Lazio Nord – canale 629 del digitale terrestre
e su tutte le testate che ne faranno richiesta in queste ore.
INFERNO NOVECENTO
da un’idea drammaturgica di Fabrizio Sinisi
uno spettacolo a cura di Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi e David Riondino
luci Gianni Pollini
fonica Alessio Lotti
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi
Info: 388 950 68 26 teatrounioneviterbo@gmail.com



“Inferno Novecento”, al via il primo evento dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri

VITERBO – Inferno Novecento al Teatro dell’Unione, in diretta streaming giovedì 25 marzo alle ore 22 e in replica sabato 27 marzo alle ore 21. Lo spettacolo, nato da un’idea drammaturgica di Fabrizio Sinisi, a cura di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi e David Riondino, è stato presentato questa mattina a Palazzo dei Priori. A illustrare il primo di una serie di eventi dedicati ai 700 anni dalla morte di Dante, organizzati dal Comune di Viterbo in collaborazione con Atcl Circuito Multidisciplinare del Lazio, sono stati il sindaco Giovanni Maria Arena, l’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis e Luca Fornari, amministratore delegato Atcl Circuito Multidisciplinare del Lazio.

Dante come nostro contemporaneo. L’Inferno e il grande giornalismo del Secolo Breve.
A distanza di quindici anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca.
Lo spettacolo, che nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento (Lady Diana e Dodi Al Fayed, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…), costruendo una diversa possibilità di lettura e fruizione del poema fondante della nostra cultura.
Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa interpretare la prima cantica dantesca. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di nuove figure e di fatti presenti alla nostra memoria l’universo immaginario dell’aldilà dantesco.
Alternando episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma anche una discesa nei gorghi dell’anomalo, tremendo secolo appena trascorso. Accanto ai versi dell’Inferno, il Novecento occidentale trova infatti una sua disarmante coincidenza; e il testo di Dante, usato come lente d’ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità.
“Una data importante quella del prossimo 25 marzo, dedicata a Dante – ha sottolineato il sindaco Arena – e l’amministrazione comunale vuole celebrare degnamente questa ricorrenza in onore del sommo poeta. L’evento, Inferno Novecento, sarà in streaming, per i motivi che tutti ben conosciamo. Il pensiero inevitabilmente va subito agli artisti che si devono esibire senza pubblico, come già accaduto lo scorso Natale. Manca il calore degli applausi, dello sguardo degli spettatori. Elementi insostituibili. E penso allo stesso pubblico che non può assistere dal vivo agli eventi. In attesa di poter riprendere in presenza gli spettacoli dal vivo – prosegue il sindaco Arena – non ci fermiamo e continuiamo a offrire eventi di grande spessore artistico e culturale, come quello del prossimo 25 marzo”. “Il teatro cerca di sopravvivere nel migliore dei modi – ha spiegato l’assessore De Carolis -. È importante il segnale che stiamo dando al pubblico, ormai da mesi. Non ci siamo fermati, abbiamo riadattato le modalità di fruizione degli spettacoli alle criticità del momento. La cultura non si deve fermare. Il teatro va e deve andare avanti, seppur con altre modalità, nel rispetto del pubblico e dei tanti artisti che fanno parte del mondo dello spettacolo dal vivo. L’evento di giovedì sarà solo il primo di una serie di eventi dedicati ai 700 anni della morte di Dante. Non solo – ha aggiunto l’assessore De Carolis -. Quest’anno abbiamo anche un altro importante anniversario: ricorrono 750 anni dal conclave più lungo della storia, avvenuto proprio nella nostra città. In attesa di poter mettere di nuovo in scena gli spettacoli in presenza, continueremo a garantire la fruizione degli eventi in tutte le altre modalità possibili”. Ad entrare più nello specifico è stato Luca Fornari, ad ATCL.
“Inferno Novecento è uno spettacolo di grandissima qualità artistica, di alto livello sia per la scrittura, sia per gli artisti, sia per l’interpretazione.
 Partiamo con questo spettacolo. Seguiranno, nei prossimi due mesi, tre momenti di musica classica e un altro evento teatrale, sperando poi di tornare in presenza all’inizio dell’estate. Tutti eventi che andranno a valorizzare gli artisti e gli spazi che ospiteranno gli spettacoli; penso sia allo stesso teatro dell’Unione, sia alla suggestiva piazza San Lorenzo che ha ospitato gli eventi estivi. La pandemia, come tutti sanno, ha avuto delle forti ripercussioni anche sul settore dello spettacolo – ha aggiunto Luca Fornari. Un settore che aveva già delle criticità. Ora più che mai è in grandissima difficoltà. Il teatro dell’Unione in questi mesi è rimasto comunque aperto in occasione di eventi. Dentro avvengono delle cose, vanno in scena spettacoli che vengono condivisi con il pubblico, seppur in streaming. Lo spettacolo dal vivo è una cosa fortissima. Ed è proprio nella presenza che scatta quel meccanismo unico tra artisti e pubblico. Devo dire che Viterbo ha un grande teatro, che riesce a dare forti e grandi emozioni, anche quando viene utilizzato dai soli artisti, con un pubblico a distanza”.
Inferno Novecento andrà in diretta streaming dal teatro dell’Unione giovedì 25 marzo alle ore 22, in replica sabato 27 marzo alle ore 21.
Lo spettacolo sarà in streaming sui canali:
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▪️ Facebook Atcl Circuito Multidisciplinare del Lazio
▪️ YouTube Comune di Viterbo
▪️ Tele Lazio Nord
e su tutte le testate che vorranno trasmettere l’evento.
INFERNO NOVECENTO
da un’idea drammaturgica di Fabrizio Sinisi
uno spettacolo a cura di Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi e David Riondino
luci Gianni Pollini
fonica Alessio Lotti
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi



Concerto di Natale al teatro dell’Unione, mercoledì 23 dicembre in diretta streaming

VITERBO – Dopo l’evento di apertura del “Natale a Viterbo” dello scorso 8 dicembre, mercoledì 23 alle ore 21 torna il concerto di Natale al teatro dell’Unione. Secondo appuntamento promosso dal Comune – assessorato cultura e turismo in collaborazione con Atcl per il Natale a Viterbo, fruibile via streaming.
A curare e proporre il tradizionale appuntamento a due giorni dal Natale è anche quest’anno l’Associazione XXI Secolo. Uno spettacolo che da anni ormai costituisce un appuntamento di eccellenza e che, come noto, realizza sempre il tutto esaurito.
Il programma è un concerto per soli, coro e orchestra sinfonica: in repertorio gli immancabili classici natalizi, da Carol of the bells a Joy to the world, da Have yourself a merry little Christmas a White Christmas, da Cantique de Noël a Deck the hall, da Santa Claus is coming to town a Adeste Fideles.
Tutti i brani, nell’elaborazione del M° Fabrizio Bastianini, saranno eseguiti dall’Ensemble Vocale “Il Contrappunto”, un coro di 50 elementi, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica EtruriÆnsemble composta da oltre 40 elementi.
Tutti gli anni si unisce anche un ospite d’eccezione, un grande nome del mondo dello spettacolo o della musica. Quest’anno ci sarà la partecipazione straordinaria di Antonella Ruggiero che, accompagnata da coro e orchestra, eseguirà suoi storici brani e alcune classiche carole natalizie.

L’evento sarà in streaming sui canali social del Comune di Viterbo (pagina fb Visit Viterbo e canale youtube) e su Tele Lazio Nord, canale 629 del digitale terrestre.




Premio Fausto Ricci, 8° edizione: “ll concorso ha visto 180 iscrizioni, un numero che è quasi il doppio rispetto a quello delle prime edizioni”

di ARIADNA BULAT –

VITERBO – Si è tenuta la conferenza stampa, presso il foyer del Teatro dell’Unione, dell’8 edizione del Premio Fausto Ricci che inizierà domani alle 17:30. Sono intervenuti Giuliano Nisi, presidente dell’associazione XXI Secolo, Mario Dradi agente di Carrerras, Paola Bugiotti la presidente della scuola musicale di Viterbo, l’assessore alla cultura Marco De Carolis, il console Touring Club Viterbo Vincenzo Ceniti e Giovanni Arena, sindaco di Viterbo.

“Sono 36 i cantanti semifinalisti del concorso Fausto Ricci. Sono arrivati a Viterbo da varie parti del mondo: c’è chi viene dal Giappone, chi dal Madagascar, chi dal Brasile. La finale sarà domani e la giuria sarà chiamata a scegliere tra 12 finalisti. Occorre sottolineare che quest’anno il concorso ha visto 180 iscrizioni, un numero che è quasi il doppio rispetto a quello delle prime edizioni. ” – dice Giuliano Nisi.

Il premio è organizzato dall’associazione XXI Secolo in collaborazione con Touring club Viterbo e comune di Viterbo. Nasce per onorare il nome e la storia del grande baritono viterbese e prevede due categorie: ‘voci emergenti’ e ‘ruoli d’opera’. Sono 17 i giurati di questa edizione e il presidente è il tenore Josè Carreras.

“Nel momento in cui parliamo di cultura e turismo questo tipo di eventi portano qualcosa di importante alla città, sia dal punto di vista del contenuto che della sua ricaduta che genera la cultura sul tessuto economico della città. Aspettiamo domani i semifinalisti e faccio loro in bocca al lupo.”  – dice Marco De Carolis.

“Nonostante tutto – aggiunge Giovanni Arena – il numero degli iscritti quest’anno si è raddoppiato, quindi vuol dire che è stata individuata la formula giusta. Io spero che l’anno prossimo si possa avere l’onore della presenza del maestro Jose Carreras, che adesso si trova in isolamento domiciliare dopo aver interagito con persone positive la Coronavirus.”

Giuliano Nisi ha spiegato come si svolgerà quest’anno la consegna del Premio Fausto Ricci: “Parte della giuria si collegherà via streaming. Soltanto 14 giurati voteranno in presenza. La finale sarà trasmessa anche via social sulla pagina Facebook dedicata al premio. Purtroppo la pandemia ci ha costretto a mettere in campo un rigido protocollo di sicurezza. Tutti i locali sono stati sanificati e i ragazzi sono stati accolti con tutte le precauzioni del caso”.

“La scuola musicale comunale è ben lieta di dare il proprio contributo a una manifestazione del genere – conclude Paola Bugiotti – consolidata negli anni e che quest’anno con il nome José Carreras ha anche risonanza internazionale. Ritengo importante questa collaborazione perché è più che opportuno che le realtà delle città che si occupano di musica si uniscano nel realizzare queste manifestazioni che valorizzano la nostra città.”

Vincenzo Ceniti ha dedicato, infine, un pensiero a Fausto Ricci: “Nella ultima stagione della sua vita, la fine degli anni 50′, aveva già capito l’importanza dell’educazione dei giovani e, dunque, si dedicò ad istituire una scuola musicale che è stata un po’ l’antesignana della scuola musicale di Viterbo.”




Il “Piccolo Teatro Meccanico” al foyer del Teatro dell’Unione, sabato 10 ottobre

VITERBO – Un appassionante pomeriggio a cura del Modern Automata Museum in collaborazione con Comune di Viterbo e ATCL circuito multidisciplinare del Lazio, sabato 10 ottobre dalle ore 15 nel foyer del Teatro dell’Unione di Viterbo con la presentazione in anteprima del piccolo Teatro Meccanico ispirato ai Balli Plastici di Depero.
Ad accompagnare l’evento, un corso di costruzione di automi e la presentazione del libro “Automi” (2020), che racconta per la prima volta in Italia la storia di queste creazione dall’Egitto dei Tolomei ai giorni nostri. Nel libro sono stati tradotti e illustrati nei particolari i teatrini meccanici di Erone di Alessandria, i primi teatrini meccanici della storia, costruiti ad Alessandria d’Egitto tra il III secolo a.C. e il primo d.C.
Dalle ore 16:00 parte il Laboratorio di costruzione automi per bambini dai 10 anni ai 14 anni (massimo 10 partecipanti). Il Modern Automata Museo è anche un centro di produzione artistica: in questi anni sono stati realizzati laboratori di costruzione in sede, in altri musei, in scuole e in biblioteche, per ragazzi e adulti o per artisti che dopo una visita al Museo vogliono costruire un proprio automa. Attraverso i corsi il Museo intende trasmettere ai partecipanti conoscenze letterarie, artistiche e scientifiche, creando e raccontando storie i cui protagonisti vengono messi in movimento.
Gli automi costruititi in questi corsi sono piccole sculture meccaniche, realizzate in cartoncino e in altri materiali di uso comune, come cannucce, tappi, fogli di gomma, stecchini, colle e colori; sono un dispositivo di comunicazione innovativo a misura dei bambini, sono molto apprezzati dai bambini stessi e sono facili da realizzare. Li definiamo “sculture meccaniche che raccontano storie”.
Durante i laboratori, ogni partecipante realizza un automa per ogni sequenza della storia raccontata, dopo aver appreso in modo induttivo le modalità di funzionamento dei meccanismi. Il processo di costruzione consente ai partecipanti, divertendosi, di affrontare e risolvere in modo attivo, collaborativo e creativo una serie di problemi teorici e pratici di diverso grado e complessità.
Sicurezza anti-Covid: i partecipanti avranno dei kit personali con tutto l’occorrente e lavoreranno su tavoli separati individuali o distanziati.
Alle ore 17:00 Presentazione di un Teatrino Meccanico ispirato a “I balli plastici di Fortunato Depero”
Il 15 aprile 1918, al Teatro dei Piccoli di Roma, vanno in scena per la prima volta i “Balli Plastici” di Fortunato Depero, con la scenografia di Depero e Gilbert Clavel. Ad animare gli “Automi” dei Balli Plastici furono i burattinai di Luigi Gorno Dall’Acqua. I Balli Plastici diedero vita alla prima ipotesi di un teatro di automi nel teatro d’avanguardia italiano. I personaggi dei Balli Plastici sono l’Uomo coi Baffi, la Ballerina, i Baffuti Giganti, la Scimmia, il Gallo, il Gatto, i Topi e tanti altri.
Di fatto, i personaggi dei Balli Plastici sono chiamati Automi ma sono stati animati come burattini.
Il Modern Automata Museum sta studiando e realizzando, da alcuni anni, gli Automi dei Balli Plastici non più sotto forma di burattini ma sotto forma di veri e propri Automi, realizzando meccanicamente i movimenti dei personaggi.
Alle ore 18:30 Presentazione del libro “Automi” di Guido Accascina, il primo libro completo su questo argomento edito in Italia, e ripercorre la storia di queste invenzioni e dei loro autori, dall’Egitto dei Tolomei ai nostri giorni, con una descrizione dettagliata di vari progetti.
Gli automi sono tra i pochi manufatti costruiti dall’uomo capaci di unire in un solo oggetto il talento artistico, l’inventiva dell’ingegno e un movimento programmabile, prevedibile e controllabile.
Agli automi sono state affidate, nel corso del tempo, funzioni diverse: così, oltre che per intrattenere un pubblico, gli automi sono stati usati per fare, come si direbbe oggi, ricerca e sviluppo in ambito naturalistico, per misurare il tempo in modo condiviso, per sperimentare la meccanica e la pneumatica, per personificare gli dei, per fare musica, per mescere bevande, per predire gli spostamenti degli astri, per mettere in movimento scene teatrali, attori e a volte il teatro stesso, per imitare il verso degli animali, per dar vita ai simboli del potere laico e “Automi” è religioso, per spaventare e intimorire un pubblico, per consolare un re intristito o per regalargli dei fiori, per rallegrare un giardino o una tavola principesca, per servire il tè, per offrire un dono pregiato ad un sultano, per studiare strumenti e protesi ortopediche, per contribuire ad affermare l’idea di scienza, per sperimentare la programmazione e il controllo delle macchine, per costruire gioielli meccanici, per fare arte, per insegnare letteratura e meccanica e in ultimo, ma non per importanza, per ironizzare, fantasticare e giocare. Il volume contiene nuove interpretazioni grafiche e traduzioni di opere (di) e studi (su) Erone, Filone, Archimede, al-Muradi e al-Jazari e mette in luce un’innovazione tecnologica contenuta nei teatri di Erone, primo esempio di un meccanismo che contiene sia la capacità di eseguire che di programmare liberamente i tempi di una sequenza 0/1.
Una intera sezione del libro è dedicata al Modern Automata Museum, alle sue collezioni e ai corsi di costruzione per ragazzi e adulti.
Durante l’evento, una copia del libro verrà regalata ai partecipanti al laboratorio.

Evento gratuito su prenotazione
Info: 388 950 6826 (Botteghino Teatro Unione)

Teatro dell’Unione
piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

Per informazioni www.teatrounioneviterbo.it e teatrounioneviterbo@gmail.com
Facebook Teatro dell’Unione | Twitter @teatrounione | Instagram @teatrounione

COMUNE DI VITERBO – Addetto stampa: Cristina Pallotta, ufficiostampa@comune.viterbo.it; tel. 0761 348299
ATCL: Emanuela Rea, rea@atcllazio.it; tel. 3338537295




“Libri in scena” al foyer del  Teatro dell’Unione, sabato 29 febbraio

VITERBO – Sabato 29 febbraio, alle 17.00, Librimmaginari porta nuovamente al foyer del Teatro dell’Unione di Viterbo Libri in Scena, il programma di letture dedicato ai più piccoli che accompagna la programmazione della stagione di spettacoli per ragazzi A Teatro in famiglia a cura di ATCL (Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio).

Dopo gli appuntamenti del 18 gennaio e dell’8 febbraio, sabato Libri in Scena torna prima dello spettacolo The Wolf – Cappuccetto Rosso; la partecipazione alle letture, come sempre, è gratuita e libera fino a esaurimento posti.

Librimmaginari è un progetto di Arci Viterbo a cura di Marcella Brancaforte e Marco Trulli che mette insieme didattica per bambini, formazione per adulti, letture animate e progetti espositivi per sviluppare un piano di promozione della lettura in collaborazione con enti e istituzioni culturali e educativi del territorio.

Libri in Scena sarà nuovamente al foyer del Teatro il 7 marzo prima dello spettacolo SeMino.




Grande successo per Maurizio Battista ieri a Viterbo

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Teatro dell’Unione sold out da settimane per lo spettacolo di Maurizio Battista che ieri sera ha fatto divertire i presenti con oltre due ore di battute e racconti tra risate e ricordi della sua vita, le sue tre mogli, sua nonna, la figlia Anna, la piccola “peste” che ha fatto tornare giovane Battista con sua grande gioia. Un tuffo nel passato anche con la proiezione di alcuni video, che hanno riportato gli spettatori ai mitici anni ’70 e una porta sul possibile futuro con scene di vita in cui tutti sono incollati ai telefonini a tavola fino all’abbigliamento “futuristico” in cui l’identità di genere non si comprende più. Presenti alla serata di ieri il sindaco di Viterbo Giovanni Arena e l’assessore alla Cultura, Marco De Carolis, in prima fila con le rispettive compagne, che hanno scambiato qualche sketch con il comico divertendo i presenti, che ha subito scherzato sull’aeroporto a Viterbo, visto che per arrivare a Roma ci vogliono “15 ore” con la viabilità di oggi. “Viterbo- Bangkok 15 ore in aereo, poi Viterbo- Roma altre 15 ore su strada!”.  Non sono mancate poi le buche di Roma e la presa in giro alla Raggi che vuole fare nella capitale la funivia, ma le buche non si possono rattoppare, ormai sono troppe ed allora come risolvere la situazione? Battista ha suggerito di illuminarle tutte. “Pensate che cosa bella sarebbe?”. Non sono mancati poi i suoi “cavalli di battaglia” richiesti dal pubblico che ha spesso interagito con il comico su sollecitazione dello stesso, a partire dalla visita dal ginecologo della moglie, per la modica di cifra di oltre mille euro, all’ascolto delle sonate di Mozart. Tante risate ed applausi per Battista che ha chiuso il suo spettacolo, come fa di solito, leggendo una poesia dedicata alla madre Anna, scomparsa troppo presto, quando lui aveva poco più di 20 anni. Del resto, come ha detto Battista, “non si può non aver sofferto per riuscire a fare ridere”. Subito dopo si è intrattenuto con il pubblico  per scattare foto, regalando anche un dvd con i suoi recenti spettacoli. Ha anche anticipato che presto lo vedremo in Rai con un format molto interessante che sicuramente piacerà a tutti.




“Il teatro diventa casa”, il progetto del comune di Viterbo dedicato ai bambini delle case famiglia

VITERBO – Per il secondo anno consecutivo la rassegna A teatro in famiglia al Teatro dell’Unione dedicata ai più piccoli ospiterà gratuitamente i minori accolti nelle Case Famiglia del Comune di Viterbo.

L’iniziativa è nata dall’assessore ai servizi sociali Antonella Sberna, in sinergia con l’assessore alla cultura Marco De Carolis e in collaborazione con ATCL.

A ogni replica verrà riservato un numero di posti alle case famiglia del Comune, che potranno usufruirne.

Il progetto Il teatro diventa casa si rivolge a quei bambini provenienti da realtà svantaggiate e spesso allontanati dai propri nuclei familiari, con l’obiettivo di avvicinarli alla vita culturale della città attraverso la partecipazione attiva ad eventi destinati ai loro coetanei, ma a loro preclusi per motivi economici, e di formare i nuovi futuri spettatori attraverso la visione ludica di spettacoli pensati per la loro fascia d’età.

Gli spettacoli programmati da ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, circuito multidisciplinare del Lazio, e Comune di Viterbo, sono destinati a bambini dai due anni in poi. I prossimi eventi in programma sono: Ouverture des Saponettes (un concerto per bolle di sapone) di e con Michele Cafaggi, in programma il prossimo sabato 8 febbraio, The Wolf – Cappuccetto Rosso a cura della Compagnia La Luna nel letto previsto per sabato 29 febbraio e SeMino dell’Associazione Tra il dire e il fare previsto per il 7 marzo.

“Le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere sconfitti”. La citazione di Chesterton è sempre attuale, ma lo è in modo particolare per quei bambini meno fortunati.

 

 




“Ouverture des saponettes, un concerto per bolle di sapone” al teatro dell’Unione, sabato 8 febbraio

VITERBO – Ouverture des saponettes, un concerto per bolle di sapone di e con Michele Cafaggi e la regia di Davide Fossati, arriva per emozionare e sorprendere grandi e piccini al Teatro dell’Unione di Viterbo sabato 8 febbraio ore 18, nell’ambito della rassegna A teatro in famiglia, promossa da ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, con il finanziamento del Ministero per le attività Culturali e del Turismo, della Regione Lazio e del Comune di Viterbo.

Un eccentrico direttore d’orchestra porterà il pubblico nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone per un “concerto” dove l’imprevisto è sempre in agguato: da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più paffutelli potranno entrare in una bolla gigantesca!

Un racconto visuale senza parole che trae ispirazione dalle atmosfere circensi e del varietà, un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.

Lo spettacolo attualmente conta circa 1000 repliche, è nato nel 2004 ed è stato presentato per la prima volta al Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano nell’ambito delle attività organizzate dal laboratorio scientifico di bolle di sapone. È stato rappresentato in teatri e festival nazionali e internazionali (Francia, Irlanda, Belgio, Svizzera, Grecia, Giappone, Cina, Corea del Sud), in scuole materne, musei della scienza, casinò, varietà e gran galà. Ha partecipato alle trasmissioni televisive “I soliti ignoti” su Rai 1 e “Circo Massimo Show” su Rai 3, “Mattina in famiglia”, Rai 1, “Bontà loro” Rai 1, Tg2, GT Ragazzi, Rai International, etc…

Inoltre LIBRI IN SCENA: prima di ogni rappresentazione, nel foyer del teatro, alle ore 17, verrà allestito un angolo dedicato alla lettura ad alta voce con Librimmaginari, un progetto di Arci Viterbo a cura di Marcella Brancaforte e Marco Trulli.

Biglietti:

Bambini 5 €

Intero 10 € + 1 € di prevendita

Ridotto 8 € + 1 € di prevendita

 

Teatro dell’Unione

Piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì.

 




“Madre courage e i suoi figli” di Bertolt Brecht in scena al Teatro dell’Unione, sabato 11 gennaio

VITERBO – Premio UBU come miglior attrice 2019, Maria Paiato è la protagonista di Madre courage e i suoi figli di Bertolt Brecht, drammaturgia musicale e regia di PAOLO COLETTA in scena sabato 11 gennaio ore 21 al Teatro dell’Unione, grazie alla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

Brecht scrisse il testo quando era già in esilio nel 1938 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Un’opera di contraddizioni e antinomie, a partire dalla principale: Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro. La donna e il suo carro sono immediatamente emblematici di questa distorsione esclusivamente umana, dove la paura della morte si sconfigge entrando in una economia di morte. Ogni volta che uno dei suoi figli viene a mancare, Madre Courage è sempre occupata nei suoi affari e nei suoi commerci. L’identità femminile in Courage si scardina dai modelli, dal dover corrispondere ad aspettative già date, dall’obbligo di una responsabilità materna infinita ed “eterna”, aprendosi alla possibilità di una figura forse sgradevole, forse sospesa sulla soglia tra bene e male, e, in questo senso, forse incompiuta.

Nel testo c’è un valore quasi profetico: Brecht, nutrito anche dai ricordi della Grande Guerra, compone un’opera definitiva sulle guerre di tutti i tempi, rimandandoci all’idea dell’apocalisse: Courage si muove in un mondo che già non c’è più; eppure i riti sociali (il conflitto, il potere, il commercio) rimangono e si rinnovano. In un tempo distopico, dove l’essere umano è capace di abituarsi addirittura alla sua stessa fine, Madre Courage è sopravvissuta fra i sopravvissuti. Recuperando ed elaborando i materiali riguardanti la composita partitura di “Madre Courage e i suoi figli” a partire dall’edizione del 1941, comprese le fonti che hanno ispirato i temi principali e le nove canzoni previste dal testo, Paolo Coletta dirige Maria Paiato in una nuova versione del capolavoro brechtiano dalle forti componenti musicali, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia così tanto al nostro presente.

Si legge nelle note di regia

La scelta di mettere in scena Madre Courage nasce dall’intenzione di impiegare le migliori energie creative nell’allestimento di un titolo brechtiano, che, pur offrendo un argomento di eterna attualità quale quello della vita e della morte ai tempi della guerra, prevedesse forti componenti musicali, e consentisse una potente risonanza scenica nella contemporaneità. Ma il progetto di portare in scena Madre Courage ha trovato da subito un solido sostegno in una serie di singolari coincidenze, alcune riguardanti anche il vissuto personale del sottoscritto, come quella di aver partecipato in veste di giovane attore alla versione storica di Antonio Calenda interpretata da Piera Degli Esposti nel 1991. “Madre Courage e i suoi figli” è davvero è uno dei più grandi classici teatrali del secolo scorso. È la prima della corona di opere di Brecht che include “L’anima buona del Sezuan”, “Il cerchio di gesso del Caucaso” e “Vita di Galileo”. Brecht scrisse il testo nel 1938, l’opera ha assunto il suo vero significato forse solo dopo la guerra, sottolineando implicitamente che l’umanità non riuscirà mai a imparare dai propri errori.

Anna Fierling si chiama Courage: ma è davvero una donna coraggiosa o, piuttosto, una codarda? Le risposte possibili in questo testo riguardano chi ha e chi non ha, chi prende le decisioni e chi deve eseguirle. È innegabile che l’azione di Madre Courage – il suo andirivieni sul corpo di una Europa schiacciata, gli assassinii, i saccheggi, gli incendi – abbia prefigurato quando stava realmente per accadere. In una nota del ’49, alla vigilia della storica messinscena di Berlino, Brecht precisa i punti essenziali che una rappresentazione di Madre Courage deve mettere in luce: “Che in una guerra non sono i piccoli che fanno i grossi affari. Che la guerra – che non è altro che un tipo di commercio ma con altri mezzi – trasforma tutte le virtù umane in una forza di morte anche in chi le possiede. Che nessun sacrificio è troppo grande per combatterla comunque”. In quella stessa occasione aggiunse: “Se Madre Courage non ricava nessun insegnamento da ciò che le succede, penso che il pubblico, invece, può imparare qualcosa osservandola”. Zurigo 1941. Napoli 2019. La dichiarazione di Brecht è ancora attuale. Lo stato di guerra è uno dei pilastri su cui il Potere, dalla notte dei tempi, fonda la sua stessa ragion d’essere. E al mantenimento di questa eterna macchina da guerra partecipiamo tutti, volenti o nolenti.

Per i più giovani fino a 30 anni non compiuti è possibile acquistare i biglietti scontati con l’app Lazio Youth Card della Regione Lazio.

Biglietti:

                                                   intero                                      ridotto

Poltrona:                                euro 26,00 + 2,50 prev.           euro 24,00 + 2,50 prev.

Palco centrale I fila:               euro 24,00 + 2,50 prev.           euro 22,00 + 2,50 prev.

Palco centrale II fila:              euro 22,00 + 2,00 prev.           euro 20,00 + 2,00 prev.

Palco laterale I fila:               euro 20,00 + 2,00 prev.           euro 18,00 + 2,00 prev.

Palco laterale II fila:              euro 18,00 + 2,00 prev.           euro 16,00 + 1,50 prev.

Palco lateralissimo:               euro 14,00 + 1,50 prev.           euro 10,00 + 1,00 prev.

Teatro dell’Unione

piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì.

 




Grande successo dell’Orchestra Filarmonica “Vittorio Calamani” al Teatro dell’Unione

(M.A.G.) –

VITERBO – Ieri 2 gennaio, con più di 50 giovani e talentuosi musicisti l’Orchestra Filarmonica “Vittorio Calamani”, diretta dal Maestro Hossein Pishkar, ha coinvolto ed entusiasmato il pubblico del Teatro dell’Unione con il concerto sinfonico di inizio anno, promosso da Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, presentando un piacevole programma con pezzi di altissimo livello, tutti suonati con gran maestria, passando dalle melodie popolari delle Danze slave di Antonin Dvořák (1841-1904) all’Ouverture dell’opera Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (1792-1868). Un tripudio di note e di applausi a scena aperta.

 

 

 




Il concerto dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani al Teatro dell’Unione, questa sera alle 21

VITERBO – Dopo lo straordinario successo del concerto di debutto lo scorso agosto, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, insieme con il suo sponsor principale Aisico Srl, sarà in concerto con un entusiasmante programma sinfonico che prevede Antonin Dvorak (Danze Slave op. 64 e op. 72) e Gioacchino Rossini (Dall’opera Guglielmo Tell – Ouverture), diretto ancora una volta dal M° Hossein Pishkar, stasera alle ore 21 al Teatro dell’Unione di Viterbo nell’ambito della stagione promossa da Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

L’Associazione Festival della Piana del Cavaliere, nel suo terzo anno di attività, si concentra nella realizzazione di un progetto orchestrale che valorizzi talentuosi musicisti provenienti dal panorama nazionale e internazionale, affinché si confrontino all’interno di una realtà musicale professionale che aspira ad una qualità d’eccellenza. L’obiettivo nasce dalla volontà di investire nella bellezza, nella cultura e nell’arte, ma soprattutto dalla certezza che i giovani siano un patrimonio da coltivare nel rispetto delle loro capacità professionali e artistiche. L’opportunità di perfezionarsi nell’ambito orchestrale e al tempo stesso di realizzarsi nell’ambito lavorativo è attuabile grazie al sostegno dell’azienda Aisico srl nella persona dell’Ingegner Stefano Calamani, che crede fortemente nel bisogno di investire nella crescita culturale di questo Paese.

L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani si è formata tramite regolari audizioni tenutesi nel mese di maggio 2019 e si sviluppa all’interno di un progetto pluriennale e continuativo il cui scopo è quello di tornare ad investire nella cultura, nei giovani e nella musica, incoraggiando un approccio al patrimonio culturale più facile da attuare e più accessibile, per dare ai giovani musicisti la possibilità di mettere in pratica la propria professionalità in un ambiente adeguato e stimolante grazie alla presenza di colleghi, direttori e solisti provenienti dai più interessanti panorami musicali italiani ed europei.

L’attività dell’OFVC vuole qualificarsi anche come portatrice di un contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano, per rendere un giusto merito ai valori storici e paesaggistici del nuovo territorio che la ospita in cui l’Orchestra, grazie alle sue proposte, vuole farsi promotrice di una crescita sociale e culturale.

L’OFVC ha fatto il suo debutto mercoledì 14 agosto sotto la guida del giovane e talentuoso direttore iraniano M° Hossein Pishkar con un meraviglioso concerto sinfonico realizzato in piazza XX settembre a Configni. Questo evento, che ha visto eseguite la sinfonia 89 di Haydn e la sinfonia 4 di Schumann, ha rappresentato la fine della III edizione del Festival della Piana del Cavaliere e l’inizio dell’attività musicale e artistica dell’OFVC, registrando una presenza record di più di 400 persone e un successo di pubblico e di critica davvero degno di nota.

Come dice Luca Di Giulio nella sua recensione: “La cosa che però maggiormente stupisce è l’attenzione e il silenzio surreale in cui tutto ciò avviene, ormai cosa rarissima e apprezzata soprattutto dai musicisti impegnati nell’esecuzione. Anche nelle improvvise pause, nei momenti di sospensione con funzione umoristica del quarto movimento non scatta mai un applauso e anche dopo l’accordo conclusivo rimaniamo tutti immobili ascoltando il suono allontanarsi e disperdersi tra le montagne della Sabina.”

BIGLIETTI Intero (+ prevendita) Ridotto  (+ prevendita)
Platea 20 15
Settore 1 20 15
Settore 2 15 10
Settore 3 10 5
Promo 18 anni   5 € (settori 2 e 3)

Teatro dell’Unione

piazza Giuseppe Verdi – Viterbo

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00.

Aperto anche di domenica, con gli stessi orari, solo in caso di spettacoli o altre attività.

Chiuso il lunedì.

HOSSEIN PISHKAR – BIOGRAFIA

Il giovane direttore iraniano Hossein Pishkar vive in Germania dal 2012. La sua carriera è entrata in una nuova fase quando, nel 2017, ha vinto sia il prestigioso premio Deutscher Dirigentenpreis nel contesto di una competizione internazionale realizzata in collaborazione con le maggiori istituzioni musicali di Cologne e la Westdeutscher Rundfunk (WDR), sia il premio Ernst-von-Schuch-Preis, presentato annualmente in collaborazione con il Dirigentenforum.

La stagione 2018/2019 porta con sé il debutto come direttore ospite della Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, della Royal Danish Orchestra a Copenhagen, della Staatsorchester Stuttgart, e il ritorno alla Düsseldorf Symphony, alla Gürzenich Orchestra Cologne, all’Orchestre Philharmonique de Strasbourg e alla WDR Symphony Cologne. Dirigerà anche il Rigoletto di Verdi, con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, al Festival di Ravenna e coprirà il ruolo di assistente al direttore François-Xavier Roth quando la Gürzenich Orchestra eseguirà le opere del compositore francese contemporaneo Philippe Manoury. Più Avanti, debutterà anche come direttore della Bremer Philharmoniker e della Nürnberger Symphoniker.

Pishkar ha inoltre diretto orchestre come l’Orchestra Cherubini, la Hofer Sinfoniker, l’ensemble St. Michel Strings a Mikkeli, la Staatskapelle Halle, la Philharmonisches Staatsorchester Mainz e la Staatsorchester Rheinische Philharmonie a Koblenz.

Come assistente direttore, Hossein Pishkar ha collaborato con Hermann Bäumer allo Staatstheater Mainz nel 2018 dove ha diretto prove e performance del Don Carlos di Verdi, con la Sylvain Cambreling atthe Junge Deutsche Philharmonie nel 2016 dove ha diretto le prove per l’opera Lulu di Berg e per la prima mondiale del concerto per violino di Rebecca Saunders. Ancora, per tutta la stagione 2015/2016 con Daniel Raiskin, direttore principale della Staatsorchester Rheinische Philharmonie di Koblenz. La sua lunga esperienza come assistente direttore include anche l’opera Il mondo della luna di Haydn al conservatorio Robert Schumann di Düsseldorf nel 2017.

Hossein Pishkar ha ricevuto ulteriori lezioni da Riccardo Muti (2017, Aida a Ravenna durante l’Italian Opera Academy) e da Sir Bernard Haitink (2016, Lucerne Festival Orchestra). Fin dal 2015 ha preso parte al prestigioso programma tedesco Dirigentenforum, facendo lezione con John Carewe, Marko Letonja, Nicolás Pasquet, Mark Stringer e Johannes Schlaefli.