Al via la stagione teatrale 2024-2025 del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola

CAPRAROLA (Viterbo) – Il Comune di Caprarola e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, presentano la stagione teatrale 2024-2025 del Teatro Don Paolo Stefani, otto spettacoli in abbonamento e tre fuori abbonamento. Queste le parole del Sindaco di Caprarola, Angelo Borgna: “Quest’anno abbiamo lavorato per offrire una programmazione ricca e variegata, capace di parlare a tutta la comunità. Ci saranno spettacoli per bambini, serate di comicità, magia, musica e tanto altro. Un’occasione per vivere momenti di svago e cultura insieme.” Afferma anche che: “Il Don Paolo Stefani non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di unione e creatività per la nostra comunità, dove ciascuno può trovare qualcosa che lo appassiona. Caprarola ha una storia ricca e una vivacità culturale che meritano di essere valorizzate. Il Don Paolo Stefani sarà il palcoscenico ideale per portare in scena spettacoli di livello e rafforzare il legame tra cittadini e territorio, riscoprendo il valore del teatro come luogo d’incontro e meraviglia.”

“Anche quest’anno, il nostro obiettivo è offrire un programma ricco di emozioni, riflessioni e momenti di condivisione, continuando a promuovere l’arte e la cultura come strumenti fondamentali per la crescita della nostra collettività. – Affermano Isabella Di Cola e Luca Fornari, rispettivamente Direttrice Artistica e Amministratore Delegato di ATCL -. Il nostro impegno è di continuare a valorizzare il Teatro Don Paolo Stefani come un luogo di incontro, di scambio e di crescita, dove la magia della scena si fonde con la bellezza della nostra comunità. In un periodo in cui il bisogno di connessione e di cultura è più forte che mai, il teatro si conferma come uno spazio vitale di riflessione, intrattenimento e condivisione.” Ad aprire la stagione, domenica 12 gennaio alle 17,30, Amore – Il Teorema di Sarah, di e con Milena Mancini, regia Vinicio Marchioni. L’Amore, per Sarah, è un cammino da equilibrista a trecento metri d’altezza. Per lei una relazione d’Amore consiste in due persone che si amano e camminano su due fili paralleli che si incontrano all’infinito. Ma cosa significa amare? Come riuscire a non cadere? L’amore con il matrimonio finisce o si trasforma? Come arrivare a quel punto d’incontro? Con questo spettacolo torno ad esprimermi sul palco anche attraverso la danza. Situazioni, concetti e parole plasmano il corpo: interpreto la frenesia di Sarah innamorata, quando diventa mamma, quando sostiene il marito, quando si ferma e comprende che non è un supereroe, quando trova il coraggio di fare pace con la sua figura materna, quando scopre che l’amicizia cambia come l’amore, si tramuta in bene, rispetto e coraggio. In un’epoca di social, filtri, emoticon e stories a termine, torno sul palco per condividere una storia d’Amore. Un invito a tornare a viverci dal vivo, a prendere coscienza dell’impegno e del coraggio di cui ha bisogno l’Amore. Sarah è il connubio di tutte le donne che ho conosciuto nella mia vita, di tutte le conversazioni rubate al bar, è la migliore amica che racconta la sua ultima storia d’amore, è la voce dell’amante che vomita verità scomode, è una madre in tuta che indossa la felpa al contrario sulla quale il barista, per sbaglio, ha versato un cappuccino bollente. Sarah è la Principessa boomer del duemila: innamorata di suo marito, melensa e rude, moglie e amante, figlia e madre, forte e persa, alla continua ricerca di un equilibrio sul filo della vita. Domenica 26 gennaio alle 17,30, Mamma ho perso…L’Aureli, di Emanuela Aureli e Sergio Di Folco, con Emanuela Aureli, musiche dal vivo Giandomenico Anellino. Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico. Lo spettacolo è un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi con i quali negli anni si è fatta conoscere al grande pubblico. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma attraverso racconti che entusiasmano il pubblico e lo divertono. Un sano divertimento, cambi di voci, di espressioni mimiche grazie alle quali Emanuela riesce velocemente ad impersonare i suoi personaggi con grande capacità espressiva da tenere inchiodato il pubblico per un’ora e mezzo. Una voce bellissima ed una grande dote; quella di divertirsi e di divertire, partendo da una propria speciale autoironia. Non mancano le interazioni con il grande musicista nonché chitarrista Gian Domenico Anellino con il quale l’artista interagirà facendo uscire la sua verve comica oltre che musicale! Aneddoti, curiosità, impersonificazioni e grande allegria sono i compagni di viaggio, un viaggio nel teatro che si accende per dare vita ad emozioni ed intense risate. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmood, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa, il Presidente Mattarella ecc. ecc. ecc. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “Mamma ho perso… l’Aureli” diventa lo slogan divertente, il filo conduttore che unisce i suoi mille volti, che piano piano prendono il sopravvento e come per magia le rubano l’anima e la sua vera identità. Allora non vi resta che godervi lo spettacolo. Sabato 8 febbraio alle ore 21,00, Diavoli in cucina, di Massimo Natale, Gianni Quinto e Maurizio Paniconi con Alessandro Tirocchi, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti, regia Massimo Natale. Michela dirige un ristorante famoso in città e lavora con Francesco, Marco e Nando, facendo di tutto: dalla preparazione al servizio ai tavoli, fino all’intrattenimento per i clienti. I quattro sono anche grandi amici e nei momenti in cui il locale è chiuso al pubblico si confidano e confrontano sempre con tagliente ironia. Tutto cambierà quando il personale del locale dovrà essere ridotto: uno di loro è di troppo e allora si scatenerà una guerra. La commedia è un graffiante spaccato degli eventi che stiamo vivendo: dalla voglia di ripresa al problema dell’occupazione, fino ai rapporti di amicizia e di affetto che possono essere messi in crisi da un momento all’altro. La storia sarà raccontata con ritmo, toni dissacranti e continue sorprese che divertiranno lo spettatore catapultandolo quasi nella cucina del locale. Domenica 23 febbraio alle 17,30, L’unica donna per me. di Norm Foster, traduzione di David Campora e Pino Tierno, adattamento di Luigi Russo, con Attilio Fontana e Clizia Fornasier, regia Luigi Russo. Pietro incontra Anna in un bistrot, scopriamo che erano sposati e che il matrimonio non ha funzionato. Attraverso divertenti flashback e battute sul passato, ricostruiamo i passaggi fondamentali della loro storia d’amore. Una storia d’amore curiosa e sorprendente che crea un legame empatico con i due personaggi. Pietro e Anna sono diversi ma complementari, raccontano la loro vicenda con originalità e ironia, alternando momenti di gioia, allegria e amarezza, per un finale tutto da scoprire. Domenica 9 marzo alle 17,30, Buoni e Cattivi? Punti di vista, scritto da Riccardo Bàrbera, con Miriam Mesturino, Franco Oppini e Gino Auriuso. Una carrellata teatrale sull’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio nelle sfide tra buoni e cattivi dalle origini del mondo fino ai giorni nostri. Personaggi presi in prestito dalle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare, Pirandello, Allen… Uno zibaldone semiserio che spazia tra storia e poesia, tra parodia e teatro classico, tra antiche fiabe “terrificanti” e sketches, ponendosi sempre la stessa domanda: nell’era della relatività ha ancora senso dividere il mondo tra buoni e cattivi? A volte il buono risulta insopportabile, il cattivone è solo ridicolo, a volte dipende dal punto di vista: ogni nemico ha un nemico malvagio per cui è lui il nemico malvagio. Nel secolo dei dubbi, in cui la comunicazione ci bombarda continuamente con messaggi contraddittori siamo così sicuri di saper distinguere cos’è il bene e cos’è il male? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Sul palco Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso si avvicendano, si intersecano, si sdoppiano in una carrellata che scandaglia il teatro e la letteratura di tutti i tempi alla ricerca dell’eterno contrasto tra il bene e il male, a volte reinterpretando in chiave dubbiosa grandi sfide, come quella tra Caino e Abele, a volte portando in scena brani di grandi autori che già di questo dubbio hanno fatto tesoro (da Shakespeare a Woody Allen, da Boccaccio a Pirandello). Il ritmo è incalzante, l’ironia è imperante, ma lascia spazio a momenti di pura e intensa teatralità. Il grande protagonista di questo scoppiettante show è il pubblico, chiamato a stilare ogni sera una nuova classifica di… Buoni o Cattivi? Domenica 23 marzo alle 17,30, Il meglio di…noi, di Marco Falaguasta e Alessandro Mancini, con Marco Falaguasta. Nei suoi precedenti spettacoli, Marco ha viaggiato, in lungo e in largo, negli anni 70/80/90 fino ai giorni nostri. Ha rincontrato figure e circostanze iconiche di quegli anni: la maestra delle elementari, le prime esperienze sentimentali, il Ciao della Piaggio, l’impegno politico tanto ingenuo quanto illusorio e quella voglia di diventare grandi, animata da fantasia ed entusiasmo. La storia di Marco è quella di tutti noi: noi che siamo cresciuti con le feste fatte a casa del festeggiato e che oggi accompagniamo i nostri i figli a farle nei locali con dj e free bar ma che soprattutto … mettiamo la sveglia alle 2 di notte per andarli a riprendere! In un susseguirsi incalzante di battute divertenti, canzoni dal vivo, che tutti conosciamo, e prese di coscienza, lo spettatore è portato a porsi, insieme a Marco, con il quale l’interazione è continua, la domanda: “come siamo arrivati ad essere quello che siamo oggi? Com’è potuto succedere che l’intelligenza artificiale abbia potuto sostituire il bar, la piazza d’incontro e che cialde abbiano rimpiazzato la moka? “La cosa più bella è che all’esito del confronto, tra la musica e le risate troveremo le risposte in un coinvolgente “il meglio di …” sintesi dei due spettacoli precedenti ma con un nuovo percorso pieno di riflessioni e divertimento. Domenica 6 aprile alle 17,30, Poubelle, di Luca Lombardo e Augusto Fornari, con Luca Lombardo, regia Augusto Fornari. Luca Lombardo è un artista internazionale che ad oggi si è esibito in 14 paesi del mondo. Uno degli artisti più completi del panorama nazionale. Attore, intrattenitore, trasformista, mago, clown. Difficile riuscire a descrivere in poche parole questo performer perché ha creato un nuovo linguaggio che sta intrattenendo migliaia di spettatori in tutto il mondo, tanto è vero che ha ricevuto addirittura i complimenti dell’attrice britannica del film Mary Poppins, Karen Dotrice, che lo ha definito “un artista geniale di cui spesso sentiremo il nome.” Spesso in televisione all’estero e in Italia, tra l’altro anche a Sanremo nel 2021 con Lo Stato Sociale e di recente nella trasmissione Lol talent show 2024. Poubelle che tradotto dal francese significa “Rifiuti” è un One Man show scritto da Luca Lombardo insieme al noto attore e regista Augusto Fornari che ne firma anche la regia. In questo spettacolo teatrale Luca sfodera tutte le sue doti da camaleontico mattatore e unisce la comicità all’antica arte del trasformismo, con delle scene dove il pubblico ride e allo stesso tempo rimane incredulo ai suoi travestimenti fulminei. Insomma, uno spettacolo esilarante, divertente, accattivante, dissacrante, coinvolgente, poetico, sognante. Questi sono gli aggettivi che più si addicono a questo surreale spettacolo, ricco di trasformismo, visual comedy adatto a tutta la famiglia, dove il pubblico è parte integrante del copione. Dopo averlo visto sarà difficile non “volare “con la fantasia… Domenica 27 aprile alle 17,30, Due preti di troppo, con Antonio Grosso, Antonello Pascale, Gioele Rotini, Alessia D’Anna e Gaspare Di Stefano, regia Antonio Grosso. Quando tutto sembra perduto, quando le cose sembrano andare in un’ unica direzione, quando la vita sembra averti abbandonato, c’è sempre un momento, un attimo che all’improvviso arrivi l’eroe…e non è obbligatorio che abbia un mantello, un costume blu e una “S” sul petto, alcune volte possono indossare un colletto bianco, una camicia e un pantalone nero e avere come arma non il laser dagli occhi ma le parole che a volte sono più incisive dei fatti…in “DUE preti di Troppo”, i nostri due protagonisti, Don Ezio e Don Sabatino, riescono a salvare una comunità attraverso la musica che spesso è il collante di pace fra intere popolazioni! È la classica storia, del cattivo e dell’eroe e come in ogni storia il cattivo viene surclassato, dopo vari eventi che lo vedono vincente, dai nostri supereroi…ma noi raccontiamo una storia vera e non per questo debba esserci per forza happy end ma nemmeno una tragedia…insomma si racconta la vita che può essere bella o brutta, ma alla fine sempre vera. Due preti di troppo è un turbinio di comicità, verità ma soprattutto musica che accompagnerà i nostri protagonisti in tutta la storia…grazie alla creazione di un coro…che potrà salvare le sorti di una chiesa completamente abbandonata!

Fuori abbonamento, venerdì 13 dicembre alle 17,00 (gratuito con obbligo di prenotazione), I vestiti nuovi dell’imperatore, spettacolo di parole, figure e note di Andrea Calabretta, con Andrea Calabretta, chitarra Enrico Biciocchi, basso, Diego Di Vella, regia Emanuela La Torre, compagnia Teatro Verde. Spettacolo consigliato per bambini dai 5 anni in poi. L’idea è quella di una partitura per attori, immagini e musicisti, a partire da una fiaba di Andersen, la fiaba più attuale trascritta dal grande fabulatore venuto dal Nord: “I vestiti nuovi dell’imperatore”. La fiaba è molto più antica, risale al 1300 e nasce in Spagna. La versione da noi proposta viene raccontata in un connubio di immagini, testo, musica. Per le scene e le immagini ci siamo lasciti ispirare dai colori e dal segno di Matisse. I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, movimento, … ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze. Una fiaba antica ma incredibilmente attuale, che fa, a un tempo, riflettere e sognare. Un tributo ad HC Andersen da vedere ed ascoltare con rinnovata curiosità. Venerdì 4 luglio alle 21,00 (gratuito fino ad esaurimento posti), Guarda che luna – Racconti musicali di mare e di luna, ideato e diretto da Maria Letizia Beneduce, interpretato da Fabiola Battaglini, Sara Cresta, Margherita Dispensa ed Eva Petrignani, arrangiamenti musicali Maria Letizia Beneduce e Fabiola Battaglini. “Guarda Che Luna” è il quarto progetto nella forma innovativa di “concerto rappresentato” autografato dall’ ensemble “Le Capinere”, scritto e ideato da Maria Letizia Beneduce (la Capinera regina) ed interpretato dalle Capinere: Fabiola Battaglini, Sara Cresta, Margherita Dispensa ed Eva Petrignani. Si tratta di un racconto musicale diviso in quattro capitoli (un audio libro in forma di concerto) dove il mare e la luna, si raccontano al pubblico con alcuni passi tratti dalla letteratura e da un repertorio musicale selezionato e riarrangiato musicalmente dalle musiciste Fabiola Battaglini e Maria Letizia Beneduce. Video proiezioni con scenografie digitali d’autore, accompagneranno la narrazione di questo racconto emozionante e sorprendente che vedrà le cinque interpreti cimentarsi in più ruoli, tanto da qualificarle non solo come musiciste di chiara fama ma anche come “musicattrici”. Le Capinere con questo progetto, infatti, ci parleranno in un modo assolutamente originale, di come il prodigio naturale del cielo e della terra, si incontra da sempre sulla linea dell’orizzonte in un amplesso universale, diventando “musa ispiratrice” di grandi artisti ma anche dei momenti più intimi e significativi della nostra vita sentimentale. In poco più di un’ora, il pubblico sarà trasportato tra gli abissi e le galassie, alla scoperta di un tesoro nascosto attraverso la musica ed i testi di Puccini, Lucio Dalla, De Andrè, Morricone, Baricco e tanto altro, dove, il canto delle Capinere, all’unisono con quello delle sirene, incanterà chiunque lo ascolterà sorprendendo sempre, con un finale “bomba” tipico di ogni performance “Capineresca”. Venerdì 11 luglio alle 21,00 (gratuito fino ad esaurimento posti), Gli ottoni italiani del cinema, musiche di E. Morricone, N. Piovani, N. Rota, A. Trovajoli. L’ensemble “Gli ottoni Italiani del Cinema”, è composto da musicisti di trombe, corno, trombone e tuba, strumenti caratterizzati da una spiccata proiezione sonora e una grandissima varietà timbrica. Una scelta stilistica e sonora che permette di godere di un tappeto musicale dinamico e brillante. Il tutto impreziosito da una voce femminile di soprano, dal colore avvolgente e profondo, capace di esaltare ed arricchire con la sua duttilità vocale, alcuni dei più celebri brani del panorama cinematografico italiano. L’intento di questo progetto musicale è quello di promuovere la musica italiana da film, attraverso un repertorio accattivante di brani originali, trascrizioni e arrangiamenti firmati E. Morricone, Nicola Piovani, Nino Rota, Armando Trovajoli…ecc. Un viaggio sonoro ricco e variegato, accompagnato dalla proiezione delle più famose scene cinematografiche, per ripercorrere insieme al nostro pubblico i momenti facenti parte ormai della storia cinematografica italiana.

Rileggendo con la musica, nella musica, le emozioni delle nostre pellicole del cuore.

PREZZI BIGLIETTI E ABBONAMENTI STAGIONE 2024/2025

ABBONAMENTI: Abbonamento a 8 spettacoli: € 60,00 + € 2,00 dp

BIGLIETTI: Intero: € 10,00 + € 1,00 dp – ridotto (under 18 e over 65): € 8,00 + € 1,00 dp

BOTTEGHINO: Abbonamento a 8 spettacoli in vendita online dal 12/12/2024, Biglietti in vendita online dal 19/12/2024

Abbonamenti in vendita presso l’edicola Chiossi (via Filippo Nicolai 11, tel. 0761647813), Prevendite biglietti presso l’edicola Chiossi e online su ciaotickets.it

Biglietti in vendita al botteghino a partire da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo

Info e prenotazioni: Alt Academy 06.4070056 – info@altacademy.it




Caprarola, dal 26 gennaio la nuova stagione teatrale al “Don Paolo Stefani”

CAPRAROLA ( Viterbo) – Al via il 26 gennaio 2024 la nuova stagione del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola, promossa dal Comune di Caprarola e organizzata in collaborazione con ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio).

Fino al 28 aprile in programma otto spettacoli che spaziano dalla risata scatenata della commedia, al linguaggio contemporaneo con importanti interpreti del teatro italiano ed alla leggerezza della comicità.

Si parte il 26 gennaio (ore 21) con Fabrizio Coniglio e Stefano Masciarelli protagonisti di “Chi si accontenta gode” accompagnati dalle magiche note della fisarmonica di Diego Trivellini, seguiti il 4 febbraio (ore 17:30) dall’esilerante comicità di Marco Marzocca in “Chi me lo ha fatto fare“. Il 23 febbraio (ore 21) va in scena Sabrina Scuccimarra in “Giorni Infelici”, uno spettacolo di esplicito richiamo beckettiano non solo nel titolo ma anche nell’impianto scenico, in cui si ride parecchio, un po’ amaro e un po’ liberatorio. Il 3 marzo (17:30) il sipario si apre per Corrado Tedeschi che “L’uomo dal fiore in bocca ci offre un’interpretazione antiretorica del capolavoro pirandelliano in una ‘lezione’ semiseria su Pirandello e la follia.

Segue Marco Falaguasta, il 24 marzo (ore 17:30), che con elegante comicità passerà attraverso quello che siamo stati, per vedere come siamo diventati, noi che non avevamo né Alexa, né Google, in “Non ci facciamo riconoscere”. Antonio Grosso e Antonello Pasquale portano in scena il 7 aprile (ore 17:30) “Il piccolo principe… In arte Totò”, Le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi Attori e Maestri della comicità internazionale che Napoli abbia mai partorito. Chiude la stagione invernale del Teatro Don Paolo Stefani, il 28 aprile (17:30) Baz Marco Bazzoni con “Ti spacco il musical”.

Extra Stagione, il Comune di Caprarola propone lo spettacolo “La foto del Carabiniere”, scritto diretto e interpretato da Claudio Boccaccini. Domenica 14 aprile (ore 17:30) la dirompente storia “vera” lasciata in eredità da un padre e trasformata dal figlio in uno spettacolo teatrale nel quale si ride e ci si commuove con la stessa intensità. Ingresso gratuito.

Biglietti:

platea intero € 12,00

ridotto € 10,00

galleria intero € 10,00

ridotto € 8,00

Il Teatro Comunale Don Paolo Stefani si trova a Caprarola in Via Giuseppe Cristofori (centro storico). Prevendite su Ciaotickets.it e presso l’edicola Chiossi in Via Filippo Nicolai 191 (tel. 0761.647813). La biglietteria del teatro apre 30 minuti prima di ogni evento.




Caprarola, dal 15 gennaio la nuova stagione del teatro don Paolo Stefani

CAPRAROLA (Viterbo)- Al via il 15 gennaio 2023 la nuova stagione del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola, promossa dal Comune di Caprarola e organizzata in collaborazione con ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) e Francigena Live Festival, con il sostegno della Regione Lazio.
Fino al 16 aprile in programma 10 spettacoli in grado di soddisfare le esigenze del pubblico più variegato. Si spazia dal teatro d’autore alla commedia, dalla riscrittura di grandi classici alla comicità, fino alla musica, con grandi professionisti del panorama musicale italiano che si susseguiranno sul palco caprolatto. Previsto l’abbonamento con le varianti galleria o platea.
Si parte il 15 gennaio (ore 18) con Milena Mancini protagonista de “Sposerò Biagio Antonacci” con la regia di Vinicio Marchioni, seguita il 29 gennaio (ore 18) da Enrico Lo Verso in “Uno Nessuno Centomila“. Il 12 febbraio (ore 18) è il momento della comicità con Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli in “Ciao Signò”. Segue l’appuntamento musicale con il Concerto di Ottoni della Cappella Musicale Pontificia Sistina: il 19 febbraio alle 18 Ottoni Sistina in concerto (fuori abbonamento e gratuito).
Pino Strabioli porta in scena il 26 febbraio (ore 18) l’omaggio a Paolo Poli “Sempre fiori mai un fioraio”, con Marcello Fiorini alla fisarmonica, mentre il 12 marzo Paolo Triestino in “Guanti Bianchi” (ore 18). Torna la musica il 19 marzo, sempre alle 18, con il “Concerto di fagotto/soprano/flauto/pianoforte“, eseguito dal Quartetto Planking (fuori abbonamento e gratuito). A seguire, il 24 marzo (ore 21) “Oibò sono morto” di e con Giovanna Mori e Jacob Olesen. Avviandoci verso la conclusione di questa straordinaria stagione, il 2 aprile alle 18 “Morta zia la casa è mia“, commedia di Gianni Quinto in cui gli attori Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Jacopo Pelliccia organizzano il funerale della zia che sarà in realtà un modo per capire come mettere le mani sul suo patrimonio. A chiudere la stagione invernale 2023 del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola, e prima della stagione estiva 2023, sarà Ariele Vincenti con “Marocchinate” di Simone Cristicchi e Ariele Vincenti, con la regia di Nicola Pistoia: la narrazione dei terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco.
Il Teatro Comunale Don Paolo Stefani si trova a Caprarola in Via Giuseppe Cristofori (centro storico). Prevendite su Ciaotickets.it e presso l’edicola Chiossi in Via Filippo Nicolai 11 (tel. 0761.647813). La biglietteria del teatro apre 30 minuti prima di ogni evento. Per ulteriori informazioni: 348.9001525 (WhatsApp) – teatrostefanicaprarola@gmail.com – www.teatrostefanicaprarola.com.

 




“Lascia ch’io pianga. Un canto per l’Ucraina’’ al teatro Don Paolo Stefani

CAPRAROLA (Viterbo) – ’Lascia ch’io pianga. Un canto per l’Ucraina’’, il concerto per sostenere i cittadini ucraini voluto dal Comune di Caprarola: da Haendel a Bellini, da Donizetti a Rossini, con un omaggio al grande Maestro Ennio Morricone, sabato 9 aprile alle 18:00.

Sabato 9 aprile alle 18:00, al Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola, “Lascia ch’io pianga. Un canto per l’Ucraina” con il soprano Mariella Spadavecchia e la pianista Cristina Morelli. L’ingresso è a offerta libera e l’incasso verrà devoluto a favore dell’emergenza Ucraina.

Il recital per voce e pianoforte delle due artiste viterbesi vuol essere una sorta di viaggio musicale, dal Barocco ai giorni nostri, ma anche ‘’Un canto per l’Ucraina’’, dedicato alle popolazioni colpite dalla tragedia della guerra. Il programma si apre con un’aria di George Friederich Haendel, ‘’Lascia ch’io pianga’’, che dà il titolo al concerto, un brano di grande intensità, il cui testo si presta particolarmente a sottolineare la situazione attuale: ‘’Lascia ch’io pianga mia cruda sorte e che sospiri la libertà’’.

Si proseguirà con arie cameristiche ed operistiche, per finire con un messaggio di speranza, racchiuso nel testo dell’ultimo brano, ‘Nella fantasia’, arrangiamento per voce e pianoforte del famosissimo ‘Gabriel’s oboe’, composto da Morricone, colonna sonora del film ‘Mission’. Il testo dell’aria che chiude il concerto suona, infatti, come un messaggio carico di significato. Una speranza a sognare, a immaginare che possa esistere per tutti un mondo nuovo, giusto, pieno di umanità. Un mondo senza ostilità, senza guerre, in cui tutte le anime possano volare libere.

Una curiosità: tra i brani in programma ci sarà anche  ‘’Summertime’’, tratta dall’opera Porgy and Bess di George Gershwin, è un popolare standard jazz che il musicista statunitense cominciò a comporre nel 1933, nell’intento di creare uno spiritual nello stile della musica folk afroamericana del periodo. Il compositore e cantante ucraino-canadese Alexis Kochan ha avanzato l’ipotesi che la melodia possa essere stata ispirata da una Ninna nanna di origine ucraina, Oi Khodyt Son Kolo Vikon (Un Sogno Passa Davanti alla Finestra), che Gershwin avrebbe ascoltato durante un’esibizione a New York del Coro Nazionale Ucraino Oleksander Koshetz. Si tratta, infatti, di una tipica ninna nanna, in cui il cantante rassicura il bambino sul suo presente e futuro.

Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook @teatrodonpaolostefanicaprarola. Prenotazione obbligatoria tramite messaggio Whatsapp al numero 348.9001525.




Moby dick al teatro don Paolo Stefani di Caprarola

CAPRAROLA (Viterbo) – Stefano Sabelli nei panni di Achab e Gianmarco Saurino nel ruolo di Ismaele sono i protagonisti del prossimo spettacolo in scena al Teatro Comunale Don Paolo Stefani di Caprarola. Sabato 29 febbraio 2020, alle ore 21, la stagione caprolatta propone “Moby Dick, la bestia dentro”, tratto dal capolavoro di Herman Melville, con drammaturgia e regia di Davide Sacco e musiche dal vivo di Giuseppe Spedino Moffa.

Si apre e chiude navigando i mari dell’anima e dell’inconscio questa riscrittura dell’opera di Melville a cura di Davide Sacco. Come pure, i grandi monologhi di Shakespeare, Molière, Artaud, ripercorsi da Achab, che ne compongono le onde. In un mare che si fa oceano infinito di conoscenza, il vecchio capitano del Pequod, si trasforma nei protagonisti del teatro e della letteratura d’ogni tempo, solcando i flutti e sfidando tutto e tutti per sete di sapere. Figlio naturale della cultura occidentale, Achab nella balena bianca vede i limiti dell’uomo e si getta nel suo iperbolico inseguimento con l’unica fiocina per lui possibile: l’ostinazione al sogno e all’arte di perseguirlo, come sfida al sonno della ragione.

Ad accompagnarlo su questi mari, Ismaele. Giovane, forte, bello ancora inesperto ma non ingenuo. Del suo capitano, Ismaele ammira la capacità di stare sempre sull’onda, con ogni vento, nella sfida infinita a natura, fato, divino. Riconosce e trova in Achab “re del dolore” la tenacia e la capacità d’improvvisare, per andare oltre i propri limiti. Un maestro da seguire, quando non piuttosto un padre che ritrova – troppo tardi, forse – il figlio perso, anche lui ora disposto a sfidare il proprio mostro, dentro il mare del sé.

La scenografia di Stefano Sabelli evoca la tolda di una baleniera, con alberi e vele, in rotta su un oceano infinito di libri. Il pubblico, accomodato intorno alla nave, a ridosso degli attori, è inglobato nell’azione scenica. Un mare fluttuante, chiamato in causa pure come equipaggio del Pequod. Le musiche di Giuseppe Moffa eseguono dal vivo una suite mediterranea che da voce e corpo al terzo interprete, sempre evocato, di questo allestimento: la valena bianca. L’uso di loop machinee di strumenti della tradizione popolare miscela note e suoni dell’anima che preparano l’urlo finale, straziante e lancinante, della zampogna. Quando emerge, abbagliante e bianca, dai flutti dell’anima di Achab: Moby Dick, la bestia dentro.

Biglietti: platea intero 15 euro, ridotto 12 euro, galleria intero 12 euro, ridotto 10 euro. Il Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola si trova in Via Giuseppe Cristofori, in centro storico. Tutti gli eventi sono abilitati all’acquisto online del biglietto elettronico. I biglietti possono essere acquistati con 18App e Carta del Docente. Prenotazioni disponibili su Ciaotickets.com e presso i punti vendita Ciaotickets autorizzati. Riduzioni previste per Under 18 e Over 65.

Per ulteriori informazioni: Palazzo della Cultura (ufficio turistico), Via Guido Bonafede. Orario: da lunedì a venerdì 9-12 e 15-18. Tel. 0761.646157 – 348.9001525 – Mail: teatrostefanicaprarola@gmail.com. Pagina Facebook: http://www.facebook.com/teatrostefanicaprarola. Sito web: www.teatrostefani.com.

 




Grazia Scuccimarra con “Così impari” al teatro don Paolo Stefani di Caprarola

CARPAROLA (Viterbo) – La satira e la comicità protagoniste sabato 22 febbraio in una nuova stand-up comedy. Dopo il successo de “Il Barbiere di Siviglia”, la variegata stagione del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola prosegue con uno spettacolo all’insegna della satira, “Così impari”, scritto e interpretato da Grazia Scuccimarra e in scena sabato 22 febbraio 2020 alle ore 21. Musiche di Pino Cangialosi.

L’attrice, regista e comica da quarant’anni continua a lanciare strali con una satira pungente che non fa sconti, con l’intento di cogliere i paradossi della nostra esistenza e della società. Non ci sarebbe niente da ridere con i tempi che corrono, ma con lei si ride comunque: in “Così impari”, sua ultima esilarante fatica, l’interprete, coinvolgente e distaccata, ironica e spietata, consegna al pubblico le sue brillanti riflessioni, le sue critiche alla vita civile, alla classe politica, al mondo del lavoro, alla funzione del giornalismo, alla scuola, al consumismo. Il pubblico le accoglie con grandi risate, un applauso dopo l’altro. Con comicità intelligente ed energia dirompente, la Scuccimarra conduce uno show scoppiettante: non un attimo di noia per il pubblico, non un attimo di riposo per una attrice col teatro nel sangue. Lo spettacolo è un turbine affascinante, caustico e divertente di pensieri collegati e ribaltati come una vera maestra della satira sa fare.

Chi la capisce la musica trap? Come diavolo funziona la presa USB? Perché ogni tanto lo smartphone fa partire le telefonate da solo? La donna di oggi deve essere aggiornata, tecnologica, perennemente connessa, smart, cool, social, una moglie efficiente, informata, moderna: ma quanto è difficile? Se c’è una cosa bella del tempo che passa è che a un certo punto si ha la libertà di dire quello che ci pare, perché l’età ce lo permette. Sfogandosi e, se ce n’è bisogno, mandare tutti a quel paese! Grazia Scuccimarra torna in scena con una stand-up comedy sorprendente e moderna, esilarante ed efficace. Un’analisi lucida e senza filtri, un viaggio comico e cinico nel mondo che ci circonda. Due ore ininterrotte di risate che cambieranno per sempre il nostro punto di osservazione sulla realtà quotidiana.

Biglietti: platea intero 15 euro, ridotto 12 euro, galleria intero 12 euro, ridotto 10euro. Il Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola si trova in Via Giuseppe Cristofori, in centro storico. Tutti gli eventi sono abilitati all’acquisto online del biglietto elettronico. I biglietti possono essere acquistati con 18App e Carta del Docente. Prenotazioni disponibili su Ciaotickets.com e presso i punti vendita Ciaotickets autorizzati. Riduzioni previste per Under 18 e Over 65.

Per ulteriori informazioni: Palazzo della Cultura (ufficio turistico), Via Guido Bonafede. Orario: da lunedì a venerdì 9-12 e 15-18. Tel. 0761.646157 – 348.9001525 – Mail: teatrostefanicaprarola@gmail.com. Pagina Facebook: http://www.facebook.com/teatrostefanicaprarola. Sito web: www.teatrostefani.com.




Stefano Masciarelli al teatro “Don Paolo Stefani” di Caprarola, domenica 9 febbraio

CAPRAROLA ( Viterbo) – Dopo #LaPazzaGioia a Viterbo e #Allegramente a Capranica, Teatro Caffeina è orgogliosa di poter contribuire alla stagione 2020 del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola. In sinergia con l’amministrazione comunale del borgo farnesiano, infatti, alcuni spettacoli del cartellone cittadino saranno curati da Annalisa Canfora, direttrice artistica della sala di Via Cavour nel capoluogo della Tuscia. Il primo appuntamento è quello di domenica 9 febbraio 2020 alle ore 17 con Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio: “Stavamo meglio quando stavamo peggio?” è una delicata occasione per ripercorrere insieme la storia d’Italia, fra risate, musica e immagini.

“Protagonisti dello spettacolo sono uno zio e un nipote”, si legge nella descrizione della pièce interpretata dall’attore nato artisticamente nel laboratorio di “Avanzi”: ” I due si confrontano sulle epoche, le tecnologie, le canzoni, i costumi, il linguaggio e la cultura cambiata così velocemente in questi ultimi 40 anni. Attraverso le canzoni che hanno fatto la storia del nostro paese tra gli anni 60 e 70, e tanti oggetti che  ormai non usiamo più, rievocheremo lo spirito allegro di un paese che sembra essersi intristito. Vogliamo trasmettere agli spettatori il sorriso e la speranza di Quell’epoca della ricostruzione. La simpatia e la comicità di Masciarelli coinvolgeranno gli spettatori in uno spettacolo divertente che  farà allo stesso tempo riflettere su quanto sia importante, ancora oggi, sognare. Si tratta quindi di uno spettacolo di teatro e canzone. Stefano Masciarelli ha arrangiato, con il contributo del Maestro Diego Trivellini, le musiche che cantava, per esempio, Alberto Sordi con l’orchestra della rai, i successi di Morricone, Rita Pavone e tanti altri   e ha rielaborato quelle musiche  in una chiave più moderna e quindi fruibile anche da un pubblico più giovane. Le musiche saranno suonate rigorosamente dal vivo da l fisarmonicista Diego Trivellini che riproduce, grazie alla sua unica fisarmonica elettronica, fino a 100 elementi di orchestra”

Platea intero 12 € – ridotto 10 €
galleria intero 10 € – ridotto 8 €




Caprarola, un intenso gennaio per il teatro “Don Paolo Stefani”

CAPRAROLA ( Viterbo) – Un intenso inizio di 2020 per il Teatro Comunale Don Paolo Stefani di Caprarola. Dopo i concerti e gli eventi speciali andati in scena durante le feste natalizie, che hanno riscontrato una grande partecipazionedi pubblico, la stagione del teatro caprolatto prosegue con una serie di appuntamenti tra prosa, musica e spettacoli per famiglie, preludio di ulteriori occasioni da non perdere e di nuovi importanti progetti che renderanno Caprarola e il suo teatro un polo culturale di livello sempre più elevato.

Si riparte venerdì 10 gennaio, con il concerto dei Costa Volpara con Giacomo Rossetti, una serata a ingresso gratuito (ore 21) che vedrà protagonista una delle band musicali più affermate e longeve del territorio della Tuscia.

Quindi, sabato 18 gennaio (ore 21) ancora grande musica al Teatro Don Paolo Stefani. Ad esibirsi il Quintetto Italiano in “Pierino e il lupo“, la celebre favola musicale di Prokofiev apprezzata dal pubblico di tutte le età, e nell’esecuzione di colonne sonore di film. Composto da musicisti che collaborano tuttora come prime parti con il maestro Ennio Morricone, il Quintetto Italiano è una formazione eterogenea e completa a livello sonoro e caratterizzata da un ampio repertorio. L’intento è ricreare tutta la ricchezza dei timbri orchestrali, valorizzando al più alto livello le esperienze raccolte. Il concerto annovera la partecipazione straordinaria di Francesca Fanuele, giornalista di La7, come voce narrante. Il Quintetto Italiano è composto da Marco Loppi (flauto), Pietro Picone (oboe), Roberto Petrocchi (clarinetto), Rino Franco Pecorelli (corno) e Marco Ciamacco (fagotto).

Seguono due spettacoli di prosa. Sabato 25 gennaio alle ore 21 in scena “Zhivago Story. Il libro che non doveva essere scritto“, un testo di Angelo Ruta che ne cura anche la regia, mentre sul palco un solo attore, Pietro Pignatelli, incarna tutti i personaggi, accompagnato da una curiosa macchina scenica, una sorta di “scatola delle meraviglie” capace di simulare luoghi e suoni della memoria. L’uso della citazione e di una strumentazione inusuale rafforzano la tessitura originale scritta per questo spettacolo. Musiche di Angelo Giovagnoli.

Domenica 2 febbraio sempre alle ore 21 “Il sindaco pescatore“, con Ettore Bassi, per la regia di Enrico Maria Lamanna. La storia di un eroe normale, Angelo Vassallo, un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di difendere e migliorare il suo territorio e le sue persone, con la sua opera di uomo semplice onesto e lungimirante attraverso l’inizio della sua carriera politica. Vassallo, detto “il sindaco pescatore” proprio per il suo passato nella pesca, per l’amore del mare e della sua terra che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre ispirato, è stato un esempio di rigore nel rispetto della legge con modi severi e fermi che però permettono di mantenere intatta la bellezza di uno dei luoghi più caratteristici del Cilento, in Campania.

Il Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola si trova in Via Giuseppe Cristofori, in centro storico. Tutti gli eventi sono abilitati all’acquisto online del biglietto elettronico. I biglietti possono essere acquistati con 18App e Carta del Docente. Prenotazioni disponibili su Ciaotickets.com e presso i punti vendita Ciaotickets autorizzati. Riduzioni previste per Under 18 e Over 65.

Per ulteriori informazioni: Palazzo della Cultura (ufficio turistico), Via Guido Bonafede. Orario: da lunedì a venerdì 9-12 e 15-18. Tel. 0761.646157. Mail: teatrostefanicaprarola@gmail.com. Pagina Facebook: http://www.facebook.com/teatrostefanicaprarola.