Guidi Plays Sinatra al Teatro San Leonardo di Viterbo

VITERBO – Domenica 3 marzo, alle ore 17:30, Gianluca Guidi renderà omaggio a una delle più importanti voci del XX secolo, Frank Sinatra, con uno spettacolo che avvolgerà il pubblico in un viaggio attraverso classici musicali senza tempo, dal jazz allo swing.

The Man and His Music è il titolo del tribute show creato da Gianluca Guidi, un toccante percorso attraverso la voce indimenticabile del “Chairman of the Board”. Con una miscela avvincente di canto e recitazione, lo spettacolo permetterà di catturare l’essenza dello stile unico di Sinatra, portando in vita le emozioni intramontabili delle sue canzoni.

Gli spettatori verranno trasportati indietro nel tempo mentre i musicisti (Gianluca Guidi sarà accompagnato da un Trio Jazz) eseguiranno con maestria brani realmente consegnati all’eternità, come “My Way”, “Fly Me to the Moon” o “New York, New York”. Non ci sarà solo musica, ma anche parole: un racconto avvincente alla scoperta dell’uomo Sinatra, focalizzandosi su aspetti meno noti e sicuramente oscurati dalla soverchiante personalità dell’artista,

L’omaggio non è, quindi, solo un concerto, ma è un’immersione nell’epoca d’oro della musica, celebrando la carriera iconica di Sinatra. Il talento di Guidi si manifesta nel modo in cui riesce a catturare l’anima delle canzoni, rendendo l’omaggio un evento imperdibile per gli amanti della musica e per coloro che desiderano rivivere la magia di Sinatra sul palco. Con il suo omaggio teatrale, Gianluca Guidi offre al pubblico contemporaneo un viaggio indimenticabile nel mondo della musica che continua a conquistare i cuori di generazioni.

 

 

ENZO SANNY
presenta
Gianluca Guidi
in
SINATRA
THE MAN & HIS MUSIC
con
Stefano Sabatini (pianoforte),
Dario Rosciglione (contrabbasso),
Marco Rovinelli (batteria)
una produzione PALCOSCENICO ITALIANO

PREVENDITA ONLINE
circuito ticketitalia.com (Tel. 0743222889) https://shop.ticketitalia.com/mappa/index.php?negozio_evento_id=1963

PREVENDITE A VITERBO
Teatro San Leonardo (Via Cavour 9, Viterbo. Tel. 3923018173)
Underground (Via della Palazzina 1, Viterbo. Tel. 0761342987).




“Monologhi- Assoli per corpi ed anime” al Bistrot del teatro San Leonardo di Viterbo

VITERBO – Proseguono gli incontro al Bistrot del Teatro San Leonardo con il format di successo “Monologhi- Assoli per corpi ed anime”,per la direzione artistica di Simone Precoma.

Dopo la serata di debutto del 1 febbraio, il nuovo appuntamento è previsto giovedì 22 febbraio alle 19,30.

L’intenzione espressa dal direttore artistico della rassegna, Simone Precoma, è quella di permettere agli allievi del corso di teatro del Teatro San Leonardo di misurarsi con il pubblico e con le proprie capacità di mettere in campo le competenze acquisite.

L’evento, però, non si limita a prestare il microfono e il palco unicamente ai futuri attori; Simone Precoma, in accordo con i titolari del Teatro San Leonardo, ha deciso di estendere l’invito a quanti desiderano mettersi in gioco con interpretazioni di brani di repertorio e(o scritti di proprio polso.

Un momento unico nel suo genere per trascorrere una serata in compagnia e all’insegna dell’arte del teatro. La serata prevede inoltre anche ottima musica e un buon aperitivo.

La partecipazione è a ingresso libero, seppur è gradita la prenotazione per l’aperitivo al tavolo.

Info e contatti Teatro San Leonardo:
via Cavour, 9 -Viterbo
366. 8782880
info@teatrosanleonardo.it

 




Al Teatro San Leonardo di Viterbo la proiezione de “I segreti di Brokeback Mountain”

VITERBO – Prosegue il ciclo di proiezioni in sala al Teatro San Leonardo con la rassegna del mese di febbraio dedicata a “Gli Amanti”.

Appuntamento martedì 20 febbraio alle 21.00 con un film imperdibile: “I segreti di Brokeback Mountain”, diretto da Ang Lee.

Il film venne accolto “tra gli applausi scroscianti” del pubblico, in quanto ha saputo rompere i sistemi di lettura cinematografica sul costrutto del genere western, declinando l’amore in diverse sfumature: devozione per le proprie radici, visione romantica dei paesaggi, sentimento tra due uomini cowboy.

Il regista taiwanese Ang Lee ha deciso di fare breccia nel cuore del pubblico scoperchiando il ‘vaso di Pandora’ e restituendo un vero e proprio omaggio all’arte del cinema.

Costo del biglietto: 5,00 euro

Per acquistare il biglietto:
-Botteghino del Teatro San Leonardo Via Cavour, 9 – Viterbo (dal lunedì al venerdì 12:00 – 20:00 sabato e domenica dalle 15:00 – 20:00)
-Underground Via della Palazzina, 1 – Viterbo
-Online: https://www.archeoares.it/eventi/gli-amanti-al-teatro-san-leonardo/




La storia dei Supertramp al teatro San Leonardo di Viterbo

VITERBO- Occasione unica per il pubblico viterbese di ascoltare in concerto i SOLOTRAMP PROJECT, compagine di 10 elementi che porta in scena la grande avventura artistica dei SUPERTRAMP, indiscutibili protagonisti delle classifiche internazionali degli anni ’70 e primi anni ’80, con un significativo posizionamento tra il progressive britannico e il pop high quality statunitense.
Raggiunta la formazione più rappresentativa (guidata da Roger Hodgson e Rick Davies) i britannici Supertramp danno alle stampe in totale 5 album in studio (con più di 4 milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti da BREAKFAST IN AMERICA) e un celebre live (PARIS), prima dell’abbandono di Hodgson e un lento quanto inevitabile declino.
A questo esaltante periodo è dedicato lo show dei Solotramp Project, dal titolo DREAMERS – PLEASE TELL ME WHO I AM, un vero e proprio spettacolo teatrale (con testo di Cristina Grandoni), dove viene mescolata storia ad aneddoti, grande musica con legni, ottoni e armonica a bocca, impreziosita dalla presenza sul palco degli strumenti originali, tra cui non può che primeggiare il piano elettrico Wurlitzer e – fondamentali – curatissimi arrangiamenti. Tutto concorre a rendere l’evento dei Solotramp la riproposizione di un concerto dei Supertramp nel XXI secolo, quindi impossibile nella realtà.
Per la loro data zero, prima del prossimo tour, i Solotramp Project hanno scelto il TEATRO SAN LEONARDO di VITERBO (in Via Cavour 9), dove suoneranno venerdì 16 febbraio 2024, alle ore 21. Biglietto unico a 20 euro + prevendita.
I SOLOTRAMP PROJECT sono:
• Raffaela Fugazza – voce
• Paola Giuliani – voce
• Roberto Velotti – voce, armonica, percussioni
• Feliciano Nalli – voce, chitarra acustica, percussioni
• Gianni Mirra – piano elettrico, tastiere, melodica
• Giorgio Ugoccioni – piano elettrico, tastiere, trombone
• Emanuele Sereni – chitarra elettrica, percussioni
• Gianni Spoletini – sassofoni
• Alessandro Raspa – batteria, percussioni
• Leonardo Fugazza – basso, percussioni

PREVENDITA ONLINE
circuito ticketitalia.com (Tel. 0743222889) https://ticketitalia.com/la-storia-dei-supertramp-project-live
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Teatro San Leonardo (Via Cavour 9, Viterbo. Tel. 3923018173)
Underground (Via della Palazzina 1, Viterbo. Tel. 0761342987).

Per ulteriori informazioni sulla band: www.facebook.com/SolotrampProject
Evento a cura di AR SPETTACOLI




Al teatro San Leonardo il quarto spettacolo della stagione con Tik Tokers

VITERBO- Il Teatro San Leonardo è lieto di annunciare il quarto spettacolo della stagione teatrale previsto sabato 9 marzo alle 21.00. Con  TIK TOKERSQuesta non è una storia, per la regia di Nicholas Gallo, lo spettatore avrà la possibilità di osservare le dinamiche di una società in lotta, dove l’ego e l’ingordigia di apparire sembrano prevalere su ogni sistema di valore.

Nello specifico la storia è quella di alcuni ragazzi talentuosi che si ritrovano a vivere il momento di un casting in vista di un nuovo spettacolo prossimo ad andare in scena. Lo spettacolo è dunque incentrato sulla sottile linea di confine tra realtà e finzione, sulla voglia di prevaricazione di superare il prossimo e quella di apparire.

Tra comicità, stand up comedy, musica, danza e dramma, Tik Tokers evidenzia tutte le forze vettoriali controverse di una realtà, quale quella che viviamo tutti, sempre più vicina alla virtualità e meno all’incontro tangibile con l’Altro.

Il cast di Tik Toker vanta nomi d’eccezione. Lo spettacolo, scritto da Gallo, Farronato, Giannattasio e Brunelli, per la regia di Nicholas Gallo, vede sul palcoscenico le magistrali interpretazioni di Fabio Farronato, Mario Orazio Ruvio, Giovanni Brunelli, Gianluca Possidente, Andrea Gutierrez Calavia, Roberto Berettoni, Edoardo Paradisi, Ilenia Guderzo, Ramona Gargano, Nicholas Gallo; al cast di attori si aggiungono le maestranze di Gianluca Possidente per la cura delle coreografie e dei movimenti scenici e le musiche di Cesare Blanc.

Come affermato da Simone Precoma, direttore artistico della stagione teatrale: “Il titolo scelto per questa stagione è “Oltreconfine”, un titolo, a dire il vero, che nasce da una serie di riflessioni su limiti e confini reali o immaginari che spesso ostacolano la felicità, la crescita, la realizzazione degli esseri umani, ma che, alla luce dei recenti eventi di guerra, ci riporta drammaticamente indietro a riflessioni che pensavamo superate sulla difesa violenta di confini fisici, territoriali”.

BIGLIETTO SINGOLO
Poltronissima e poltrona
15,00 Euro + dp
Ridotto studenti
13,00 Euro + dp

-Terzo ordine
13,00 Euro + dp
Ridotto studenti
10,00 Euro + dp

CONVENZIONE CLIENTI MEDIOLANUM

– Biglietto: 10,00 Euro

Per acquistare i biglietti:

  • Botteghino del Teatro San Leonardo Via Cavour, 9 – Viterbo
    dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 20:00
    sabato e domenica dalle 15:00 alle 20:00
  • Underground, Via della Palazzina, 1 – Viterbo
  • Online: https://www.archeoares.it/eventi/

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info@teatrosanleonardo.it

Viterbo -Via Cavour, 9

 




“ElevArti”, la prima mostra d’arte e asta di beneficenza al Teatro San Leonardo di Viterbo

VITERBO – Si è tenuta sabato 10 febbraio l’inaugurazione di ElevArti, mostra d’arte e asta di beneficenza desiderata dal movimento femminile FreedArt.
Per la grande occasione Maria Paola Mascellini, ideatrice e fondatrice del movimento artistico, ha scelto il palcoscenico del Teatro San Leonardo come scenario per dedicare “un atto unico, al femminile, di beneficenza e solidarietà”.

Presente in sala una platea composta da oltre un centinaio di partecipanti, tra cui l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Viterbo, Patrizia Notaristefano. Lo scopo dell’asta di beneficenza è stato quello di raccogliere fondi da destinare interamente a favore delle associazioni Erinna e Kyanos, impegnate da molti anni nella lotta contro ogni forma di violenza sulle donne.

Come affermato sul palco dai titolari del Teatro San Leonardo, Vanessa Sansone e Giuseppe Berardino, “abbiamo voluto unire le energie per donare alla città di Viterbo la possibilità di dimostrare un sostegno e un’ azione attiva per rinnegare ogni circolo di sofferenza e di violenza, psicologica e fisica, che molte donne hanno subito e continuano a subire”.

Ed è alle artiste del movimento FreedArt che va tutto il riconoscimento per la nobile causa. I nomi: Sheila Lista, Rachele Capocecera, Serena Bottazzo, Natalia Marrocolo, Caterina Cucchi, Gaia Verrigni, Adriana Riccio, Marika Serapica, Maria Daniela Calcopietro, Sabrina Del Canuto, Resy Serata, Francesca Bellantonio, Evelina Armellin.

L’asta di beneficenza è stata inoltre presentata e coordinata da Adriana Riccio che ha timonato il momento con professionalità, freschezza e ironia, insieme a un ospite d’eccellenza, Flavio Insinna. A sorpresa anche la presenza di Riccardo Cucchi, accolto da un caloroso applauso da parte dei presenti. Tutte le opere sono state vendute e la somma raccolta, pari a 1590 euro, è stata interamente devoluta a favore delle Associazioni Erinna e Kyanos.

Un ottimo traguardo quello raggiunto da chi ha creduto in ElevArti, che rappresenta un primo grande tassello di una promessa importante e di un impegno costante e duraturo nel tempo. Sul palcoscenico anche la cantante Martina Cori, che con consueta bravura e spontaneità ha voluto ricordare alla platea di “non lasciare mai appassire il fiore della solidarietà, dell’impegno e della condivisione”.

Puntuali e profondi gli appelli di Anna Maghi, vice-presidente dell’Associazione Erinna, e di Marta Nori, presidente dell’Associazione Kyanos. “La prevenzione è la fase operativa più importante del nostro impegno civico e tutti noi possiamo insieme frenare un fenomeno, quello della violenza di genere, che purtroppo va ancora incontro a statistiche da brividi”, confida Anna Maghi. “È importante che la presa d’incarico di una donna che denuncia un abuso non finisca con la messa in protezione. Il percorso è lungo e una donna vittima di violenza va seguita durante tutto il cammino che la conduce a riprendere in mano la propria vita”. Poi Ilaria, donna, lavoratrice e madre, che ha deciso di raccontare ai presenti cosa ha comportato, concretamente e psicologicamente, uscire da un periodo tra i più bui: “Ho rischiato di perdere un occhio, le ferite non sono solo quelle visibili, fisiche. La violenza lascia molto altro dentro l’animo di una donna che deve ritrovare il coraggio di credere in se stessa. Io sono Ilaria e fortunatamente oggi sono viva”, racconta davanti al pubblico commosso.

Dopo l’asta di beneficenza, l’evento ha proseguito con un altro momento conviviale accompagnato dalle incantevoli melodie di due giovanissime musiciste, Giulia Zanella (pianoforte) e Agnese Zanella (violoncello).

Il progetto Freedart ha visto la luce nel 2021, grazie alla collaborazione e al sostegno del Ribolle Fest di Soriano nel Cimino. Il progetto è riuscito a coinvolgere talentuose artiste provenienti da Soriano, Viterbo, Roma e Venezia, “unite dalla volontà di condividere idee, colori e immagini in uno spirito di libertà creativa e rompendo ogni preconcetto e regola che potesse limitare la loro espressione”, spiega la fondatrice Maria Paola Mascellini, che aggiunge: “Il nome Freedart mira a rappresentare un’idea e un’azione di arte-liberata, liberata appunto dai confini che soffocano la creatività quindi la voce interiore di ogni donna”.

La mostra con le opere delle artiste di Freedart resterà aperta fino al 18 febbraio e seguirà gli orari di apertura del Teatro San Leonardo. Gli organizzatori hanno già annunciato la data della prossima edizione di ElevArti che si terrà a partire dall’8 febbraio 2025.




Tornano gli incontri al Bistrot del Teatro San Leonardo

Dopo il successo delle precedenti edizioni, tornano gli incontri al Bistrot del Teatro San Leonardo per il format “Monologhi- Assoli per corpi ed anime”, direzione artistica di Simone Precoma.

Il calendario degli incontri è già reso ufficiale; queste le date: 1 febbraio, 22 febbraio, 14 marzo, 11 aprile e 16 maggio.

Il format ha per scopo l’interpretazione di monologhi di repertorio e non, interpretati dagli allievi dei corsi di teatro. Il direttore artistico Simone Precoma, a tal proposito, dichiara con entusiasmo: “Già da diversi anni, insieme gli altri docenti della scuola di teatro Manuela Athena e Manuele Pica, abbiamo scelto di organizzare eventi in cui i nostri allievi possano misurarsi col pubblico, applicando le competenze acquisite durante i corsi a monologhi sia comici, sia drammatici della durata di 5/10 minuti ciascuno. La serata, prevede quattro o cinque monologhi intermezzati da ottima musica ed un buon appetivo”.

L’evento chiama alla partecipazione degli allievi dei corsi di teatro, ma al contempo mira a sollecitare chiunque voglia a interpretare teatralmente testi di repertorio o scritti di propria mano della durata compresa tra i 5 e i 10 minuti.

La partecipazione è a ingresso libero, seppur è gradita la prenotazione per l’aperitivo al tavolo.

Info e contatti Teatro San Leonardo:
via Cavour, 9 -Viterbo
366. 8782880
info@teatrosanleonardo.it

 




Proiezione del film “Il testimone”: intervengono nella discussione Telli e Leoni di Rifondazione comunista

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “In un cinema-teatro di Viterbo era in programmazione un documentario indipendente sull’Ucraina, con l’intervento di giornalisti ed esperti. Dopo l’accorato appello di un esponente della destra viterbese (Barelli), rivolto a Vescovo, Sindaco e (troppa grazia) ai gestori del teatro, questi ultimi hanno preferito annullare l’evento. Scelta legittima, per carità. Ma secondo noi è un altro passo indietro del dibattito democratico, e in questo momento non se ne sentiva proprio la necessità.

Non entriamo nel merito delle posizioni espresse dal film, e peraltro prudenza vorrebbe che si evitasse di parlare di un film invocando l’uso strumentale che se n’è fatto altrove. Il problema è più generale. Parliamoci chiaro: la narrazione dominante (quella maggioritaria nei media, nel governo e in gran parte della cosiddetta opposizione, in Italia) ripete da sempre che da una parte ci sono i russi cattivissimi, e dall’altra gli ucraini, che invece sono i buoni, che non annoverano al loro interno nessuna compagine neonazista, che sono una democrazia liberale, senza propaganda, che non commettono crimini di guerra e conducono una limpida battaglia di libertà.

La geopolitica ci insegna che questi schemi polarizzati non hanno nessun valore e non spiegano nulla, ma tant’è. Il fatto è che comunque nel nome di questo discorso rozzamente binario alcuni governi (per fortuna pochi, a dire il vero, e col passare del tempo sempre di meno) hanno deciso di inviare armi all’Ucraina, partecipando così indirettamente a una guerra. A nostro parere si tratta di una scelta disastrosa: ma è comunque una scelta politica. Solo che, appunto, in una democrazia dovrebbe essere contemplata la libertà di espressione anche per posizioni differenti, per voci critiche. E invece chiunque osi incrinare quel racconto e metterne in discussione alcuni aspetti, anche solo nella forma di un documentario seguito da dibattito con giornalisti, viene censurato. Perché di questo si tratta qui: di chiedere la censura di un prodotto culturale che si ritiene scomodo, come nel maccartismo (un maccartismo all’italiana, con tanto di pressioni indirette tramite la Curia). È un vero peccato, che per ottenere un po’ di visibilità qualcuno cerchi di interferire nell’attività culturale di un piccolo cine-teatro cittadino, orientandone le scelte. Il pluralismo e la democrazia avrebbero bisogno di dibattiti, non di censura”.

Luigi Telli – Roberta Leoni

Rifondazione Comunista – Circolo di Viterbo – Federazione provinciale di Viterbo




Il Teatro San Leonardo informa che ha ritenuto opportuno non procedere alla proiezione del film “Il testimone”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Il Teatro San Leonardo con la presente intende rilasciare una dichiarazione dopo aver appreso l’appello alla cancellazione dell’evento di proiezione del film “Il Testimone”. Posto che l’evento non è mai stato comunicato e reso ufficiale attraverso i canali social del Teatro, si intende sottolineare che il Teatro San Leonardo, ricevuta la proposta, ha poi ritenuto opportuno non procedere alla proiezione, consapevole che il film potesse risultare ai più controverso. Il Teatro San Leonardo, del tutto lontano da un agire e da intenzioni politiche, ha sempre sposato un atteggiamento di apertura e di contestazione consapevole e critica nei riguardi delle proposte culturali, partendo dal presupposto che in ogni caso la consapevolezza di ciò che si contesta è espressione di un pensiero libero e democratico”.




Controversie e polemiche a Viterbo: il film ‘Il Testimone’ accusato di propaganda filorussa sulla guerra in Ucraina

di REDAZIONE-

Viterbo si trova al centro di una controversia a causa della proiezione del film “Il Testimone”, un’opera accusata di essere una pellicola di propaganda filorussa sulla guerra in Ucraina. La proiezione, prevista per domenica 18 febbraio al teatro San Leonardo, ha sollevato una serie di preoccupazioni e critiche.

A portare la questione all’attenzione pubblica è Giacomo Barelli, coordinatore nazionale della Buona destra e membro dell’assemblea nazionale di Azione. Barelli esprime il suo sgomento per l'”inopportuna proiezione” definendo il film “Il Testimone” pieno di falsità sulla guerra in Ucraina. Il teatro San Leonardo, di proprietà della curia vescovile, diventa il centro delle polemiche.

Il film è annunciato dal profilo Twitter di Donbass Italia, un’associazione che, secondo il suo sito internet, propone “video, documentari, interviste e reportage dal Donbass”, sostenendo di offrire “tutte le notizie censurate nel democratico Occidente”. Barelli, in risposta, chiede l’intervento delle autorità competenti, compreso il vescovo Orazio Francesco Piazza, la sindaca Chiara Frontini e i gestori del teatro San Leonardo, per cancellare la concessione alla proiezione del film.

Il coordinatore nazionale della Buona Destra sottolinea che proiezioni simili del film sono state annullate in altre città italiane come Bologna e Torino, e esorta a non permettere un precedente del genere a Viterbo. Barelli denuncia la presunta disinformazione russa in Italia e richiama l’attenzione sulle manipolazioni del Cremlino, affermando che è dovere denunciare e opporsi a tali pratiche.

“Il Testimone” è il primo film russo sulla guerra in Ucraina, uscito a Mosca ad agosto e finanziato dal ministero della Cultura russo. Barelli critica il supporto all’iniziativa da parte di Unindustria e della Uil, i cui nomi campeggiano in fondo al manifesto della proiezione a Viterbo, evidenziando che il film presenta una prospettiva anti-ucraina e favorevole all’invasione russa.

Il film racconta la storia di un violinista belga in Ucraina durante l’invasione russa, dipingendo i soldati ucraini come neonazisti efferati. Barelli denuncia la rappresentazione distorta e falsa, sottolineando che questa prospettiva è parte della propaganda russa. Infine, l’appello di Barelli invita al boicottaggio della propaganda filorussa a Viterbo e nel paese, sottolineando il sostegno all’Ucraina nella sua lotta per la libertà ed europeizzazione contro l’occupazione russa.

 

 




“A Beautiful Mind” dI Ron Howard in scena al Teatro San Leonardo di Viterbo

VITERBO – Quarta proiezione al Teatro San Leonardo per il ciclo del mese di gennaio denominato “I Rivoluzionari”: personaggi e storie di cambiamento raccontati attraverso la ‘settima arte’, il cinema.

L’appuntamento in sala è previsto per martedì 23 gennaio alle 21.00 con la proiezione del film “A Beautiful Mind” diretto da Ron Howard. Il film racconta la vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr. interpretato magistralmente dall’attore Russell Crowe.

Alla ricerca di un’idea originale, il nostro riuscirà nel suo intento ma non senza passare da innumerevoli situazioni che lo chiameranno a mettere in discussione razionalità e intuito. La teoria dei giochi, disciplina matematica che definisce il comportamento degli individui, si rivela come quella ragnatela da tessere, ma anche come trappola da cui liberarsi. Ironia, romanticismo, azione e sogno: la scoperta e la necessità di una rivoluzione, anche intima, avviene quando “il cuore” è veramente pronto per accogliere quel cambiamento.

Costo del biglietto: 5,00 euro

Per acquistare il biglietto:

-Botteghino del Teatro San Leonardo Via Cavour, 9 – Viterbo (Dal lunedì al venerdì 12:00 – 20:00 Sabato e domenica dalle 15:00 – 20:00)
-Underground Via della Palazzina, 1 – Viterbo
Online: https://www.archeoares.it/eventi/a-beautiful-mind-al-teatro-san-leonardo/




Al teatro San Leonardo “Le sette parti della notte”

VITERBO- Il Teatro San Leonardo ha il piacere di invitare i cittadini a presenziare venerdì 2 febbraio alle 20.30 alla meditazione teatrale-musicale “Le sette parti della notte”, liberamente tratta da un testo di Giorgio Agamben. Scrittura scenica di Riccardo Paccosi e musiche originali di Andrea Seki. L’evento rientra nel format “Tra Musica e Parole”, per la direzione artistica di Simone Precoma.

Le sette parti della notte è uno spettacolo teatrale e musicale ideato e scritto dall’attore e regista Riccardo Paccosi, in collaborazione con l’arpista e compositore di musica celtica contemporanea Andrea Seki. La drammaturgia è liberamente ispirata a un testo omonimo del filosofo Giorgio Agamben, pubblicato sul sito quodlibet.it nel 2022. In suddetto testo, ispirandosi a sua volta alle Etimologie di S. Isidoro, Agamben analizza la suddivisione della notte in sette parti, dal tramonto fino all’aurora.

Alle musiche originali di Andrea Seki e ai testi di Giorgio Agamben, si aggiungono parti scritte da
Riccardo Paccosi nonché frammenti canori da Doors, Nigtwish, Exordium & Terminus.
Lo spettacolo teatrale e musicale ha l’ambizione di delineare una metafora poetica – tanto approfondita quanto immediatamente comprensibile – del tempo in cui stiamo vivendo: un tempo in cui passato e futuro risultano fagocitati da un eterno presente digitale, un tempo in cui la luce dell’aurora e qualsivoglia visione condivisa di avvenire risultano inghiottite dalla notte d’uno stato d’emergenza permanente.

La prima parte della notte è il Vespro, che prende nome dalla stella occidentale, quella che compare appena prima del buio. Quella stella risplende per tutta la notte. Una notte che noi non attraversiamo, ma abitiamo stabilmente. La seconda parte della notte è il Crepuscolo. Il suo nome deriva da Creperum, che significa infatti essere in dubbio, cioè l’essere fra la luce e le tenebre, fra il vero e il falso. La terza parte della notte è il Conticinio, il cui nome deriva da Conticiscere, che significa infatti tacere. Si manifesta quando diviene talmente buio, che nessuno ha più la volontà o il coraggio di parlare. La quarta parte della notte è l’Intempesto, ovvero quel momento in cui le tenebre sono così avvolgenti che nessuno ha più la volontà o il coraggio di compiere un’azione. L’unica azione che può intempestivamente giungere a spezzare quella stasi, è l’atto di pensare. La quinta parte della notte è il Gallicinio, che si chiama così perché il canto del gallo annuncia la luce. Il canto del gallo è come una sonda, lanciata nelle tenebre per vedere a che punto sia la notte. La sesta parte della notte è il Mattutino, ed è quel tempo che sta fra il venire meno delle tenebre e l’avvento dell’aurora. Da quel momento in cui avviene il risveglio, si riattiva il pensiero e, con esso, il tempo. La settima parte della notte è il Dilucolo, ovvero la luce dell’aurora. In questa Notte del Mondo che stiamo abitando, l’aurora è qualcosa che possiamo soltanto immaginare. Ma nei tempi più barbari e oscuri, in fondo, l’immaginazione è come
una luce.

Riccardo Paccosi, attore, regista e drammaturgo, residente a Bologna e originario di Viterbo, è un lavoratore del settore teatrale: ambito nel quale svolge i mestieri di attore, regista, organizzatore e formatore. Dal 1994 è regista dell’Amorevole Compagnia Pneumatica, gruppo teatrale che da alcuni
anni realizza, in varie città dell’Emilia Romagna, spettacoli caratterizzati dalla compresenza sulla scena di attori professionisti e persone senza fissa dimora che raccontano sul palco le proprie vicissitudini autobiografiche. Paccosi prende parte altresì, in qualità di attore e co-autore, al varietà comico Dugongo Show, caratterizzato dalla presenza di lezioni di filosofia elaborate in chiave umoristica. Nel 1995, è stato tra i fondatori del Teatro Polivalente Occupato (T.P.O.) di Bologna.
Dal 1985 sino al 2012, Riccardo Paccosi è stato altresì un attivista politico della sinistra, sia antagonista che riformista. Nel 2021 pubblica il libro Un Mondo senza Danza, un saggio poetico-filosofico di critica alla narrazione mediatica e istituzionale intorno alla pandemia

Andrea Seki, arpista, autore, compositore di musiche e testi specializzato in arpe celtiche e neoceltiche, appartiene alla nuova corrente dell’arpa bardica contemporanea. Ha realizzato diversi album, musiche per teatro, danza, immagine, poesia e documentari, oltre un libro/Cd dedicato
all’arpa celtica e al mondo dei Bardi L’Arpa Celtica del Sidhe. Le musiche viaggiano attraverso ritmiche originali d’ispirazione “atlantica”, temi melodici di danze e suite, canti dalle bretoni, irlandesi e gaeliche. Le sonorità sono altresì generate da un incontro tra la melodia dell’antica India e quella celtica, dunque tra l’Oriente e l’Occidente, ma in un contesto di attualità, per arrivare e momenti poetici di meditazione sonora ricca di contrasti armonici, sonorità world-folk di natura progressive. Il nuovo album Bardik Springs è frutto di un viaggio tra Bretagna, India e Kashmir. È stato realizzato in collaborazione con Fabrice De Graef e Catherine Dreau , nonché prodotto dal
leggendario produttore inglese – vincitore di numerosi Grammy Award – Martin Glover detto “Youth”.

Aperitivo e spettacolo: 18,00 euro

Info e contatti Teatro San Leonardo:
via Cavour, 9-Viterbo
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Al teatro San Leonardo prosegue il ciclo di proiezioni cinematografiche

VITERBO- Prosegue il ciclo di proiezioni cinematografiche al Teatro San Leonardo con la rassegna tematica de “I Rivoluzionari” del mese di gennaio. L’appuntamento in sala è previsto per martedì 16 gennaio alle 21.00 con la proiezione del film “Teste di Quoio” di Giorgio Capitani.

Ospite d’onore, Simona Tartaglia, moglie del regista e aiuto regia, che ha avuto modo di condividere direttamente sul set cinematografico alcuni aneddoti che hanno caratterizzato la carriera di uno dei maestri della cinematografia italiana e internazionale.

Nato a Parigi, Giorgio Capitani si è spento a Viterbo il 25 marzo del 2017, all’età di 89 anni nella città che ha sempre amato tra tutte e con all’attivo 40 film diretti tra il 1954 e il 2012. Si addentra nel cinema giovanissimo, ricoprendo il ruolo di segretario di edizione per la realizzazione del film “Lo sconosciuto di San Marino”, con Anna Magnani e Vittorio De Sica.

Tra i suoi film come regista e sceneggiatore, ricordiamo: Callas e Onassis (2005), Mai storie d’amore in cucina (2004), Papa Giovanni -Joannes XXIII (2002), Commesse (1999), Il maresciallo Rocca 2 (1998), Un prete fra noi (1997), Il coraggio di Anna (1994), Italian Restaurant (1994), Un cane sciolto, (1990-1992), David e David (1989), Arrivederci e grazie (1988), Rimini, Rimini -Un anno dopo (1988), Missione eroica -I Pompieri (1987),Vai avanti tu che mi vien da ridere 1982), Teste di Quoio (1981), Odio le bionde (1980), Aragosta a colazione (1979), Io tigro, tu tigri, egli tigra (1978), Pane, burro e marmellata (1977), Bruciati da cocente passione (1976), La pupa del gangster (1974), Troppo rischio per un uomo solo (1973), La schiava io ce l’ho e tu no (1972), L’arcangelo (1969), Faccia da schiaffi (1969), La notte è fatta per…rubare (1967), Ognuno per sé (1967), Che notte ragazzi (1966), Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli Invincibili (1964), Donne senza Paradiso (1962), L’affondamento della Valiant (1962), Rosmunda e Alboino (1961), La trovatella di Milano (1956), Il piccolo vetraio (1955), Il pescatore di Posilippo (1954).

Dopo aver dedicato anima e cuore all’arte del cinema, negli ultimi anni di vita è riuscito a dare alla luce anche la pubblicazione di alcuni romanzi: “La fine dell’avventura” (Baldini e Castoldi) e “Il cinema nel cuore” (Curcio editore).
Con un linguaggio sempre ironico ma attuale e vigile sulle dinamiche del cinema e della società, Giorgio Capitani ha raccontato nel corso di un’intervista a Gigi Marzullo: “Faccio i miei film pensando di essere uno spettatore e li faccio come io li vorrei vedere. E cerco sempre di portare il personaggio all’attore, e non il contrario”.

Costo del biglietto: 5,00 euro

Per acquistare il biglietto:

-Botteghino del Teatro San Leonardo Via Cavour, 9 – Viterbo (Dal lunedì al venerdì 12:00 – 20:00 Sabato e domenica dalle 15:00 – 20:00)
-Underground Via della Palazzina, 1 – Viterbo
Online: https://www.archeoares.it/calendario-eventi/




“ElevArti”, la prima mostra di pittura e asta di opere d’arte di beneficenza al Teatro San Leonardo di Viterbo

VITERBO- Il movimento femminile Freedart in collaborazione con il Teatro San Leonardo di Viterbo invita tutta la cittadinanza a prendere parte all’iniziativa denominata ElevArti: un atto unico, al femminile, di beneficenza e solidarietà nell’Arte e nei colori del Teatro.

L’evento si terrà al Teatro San Leonardo sabato 10 febbraio alle 15.30, allo scopo di raccogliere fondi interamente destinati a essere devoluti a favore delle associazioni Erinna e Kyanos, impegnate da molti anni nella lotta contro ogni forma di violenza sulle donne.

Un programma impegnativo e fortemente desiderato dagli ideatori, ovvero Vanessa Sansone e Giuseppe Berandino, titolari del Teatro San Leonardo, e Maria Paola Mascellini, fondatrice del movimento Freedart, che hanno deciso di unire le proprie energie affinché la città di Viterbo possa dimostrare il proprio sostegno e la propria azione attiva per rinnegare ogni circolo di sofferenza e di violenza, psicologica e fisica, che molte donne hanno subito e continuano a subire.

Nello specifico a rispondere con entusiasmo all’iniziativa sono state 12 donne del movimento Freedart, di età e vissuto eterogenei, che hanno aderito e realizzato per la grande occasione le opere d’arte destinate a essere battute all’asta di beneficenza, presentata e coordinata da Adriana Riccio.

Dopo l’inaugurazione della mostra delle ore 15.30 introdotta da Maria Paola Mascellini e Giuseppe Berardino, seguirà il prologo a cura dell’attore Martinus Tocchi: tre interventi che mireranno a spiegare nel dettaglio l’evento di ElevArti nella sua forma e sostanza. Dopo l’introduzione, verranno invitate a salire sul palcoscenico le rappresentanti delle associazioni Erinna e Kyanos.

ElevArti continuerà a stupire il pubblico proponendo sul palcoscenico anche un variopinto programma di esibizioni artistiche di ben ampio respiro; sul palcoscenico anche la cantante Martina Cori, che si esibirà con un repertorio canoro emozionante e significativo che rimarrà impresso nella memoria e nel cuore di tutti i partecipanti.

Alle ore 16.30 seguirà l’asta di beneficenza, durante la quale il pubblico sarà chiamato a partecipare attivamente all’acquisto delle opere d’arte. Il ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza a favore delle associazioni Erinna e Kyanos, impegnate nella lotta contro ogni forma di violenza sulle donne.

Le artiste che hanno aderito all’iniziativa sono: Sheila Lista, Serena Bottazzo, Natalia Marrocolo, Caterina Cucchi, Gaia Verrigni, Adriana Riccio, Marika Serapica, Maria Daniela Calcopietro, Sabrina Del Canuto, Resy Serata, Francesca Bellantonio, Evelina Armellin.

Dopo l’asta di beneficenza, l’evento proseguirà fino alle 19.30 con un momento conviviale all’insegna della musica: i partecipanti saranno invitati a prendere parte all’aperitivo, accompagnato dalla musica in sala dal vivo di Giulia Zanella (pianoforte) e Agnese Zanella (violoncello).

Il progetto Freedart ha visto la luce nel 2021, grazie alla collaborazione e al sostegno del Ribolle Fest di Soriano nel Cimino. Il progetto è riuscito a coinvolgere talentuose artiste provenienti da Soriano, Viterbo, Roma e Venezia, “unite dalla volontà di condividere idee, colori e immagini in uno spirito di libertà creativa e rompendo ogni preconcetto e regola che potesse limitare la loro espressione”, spiega la fondatrice Maria Paola Mascellini, che aggiunge: “Il nome Freedart mira a rappresentare un’idea e un’azione di arte-liberata, liberata appunto dai confini che soffocano la creatività quindi la voce interiore di ogni donna. Il logo del movimento, infatti, non poteva che ispirarsi a Frida Kahlo ed è stato realizzato proprio dall’artista del gruppo, Sheila Lista”. Come si apprende sul sito di Freedart, uno dei primi movimenti d’arte declinati al femminile e attivi sul territorio nazionale, il gruppo incarna la celebrazione della creatività al femminile, dove ogni emozione rivela l’oltre che si nasconde nelle opere d’arte.

“Quando ho fatto conoscere il progetto di ElevArti ai titolari del Teatro San Leonardo, ho trovato dentro i loro occhi tutto l’entusiasmo che cercavo”, racconta Maria Paola Mascellini, e ancora: “Vanessa e Giuseppe, sorridendomi hanno risposto a gran voce “il Teatro San Leonardo sarà felice di diventare la casa di ElevArti” e così non abbiamo perso tempo e dalle parole siamo passati a dare subito concretezza a un evento che in realtà rappresenta il primo di molti altri passi che potranno condurre le donne a ritrovare la voce per opporsi a ogni forma di sopruso e ingiustizia”.
Vanessa Sansone del Teatro San Leonardo ha sottolineato: “Insieme tutto questo può davvero accadere. La solidarietà è uno dei primi valori in cui è necessario credere per ridare all’umanità la definizione che merita, quella di pace e di parità di genere”.

La mostra con le opere delle artiste di Freedart resterà aperta fino al 18 febbraio e seguirà gli orari di apertura del Teatro San Leonardo.

Contatti Freedart:
Maria Paola Mascellini 349.4987144
Adriana Riccio 329.2647183

Contatti del Teatro San Leonardo:
via Cavour, 9 -Viterbo
info@teatrosanleonardo.it
366.8782880




Al teatro San Leonardo il primo evento del format “Incontri a teatro”

VITERBO- Il Teatro San Leonardo di Viterbo è lieto di comunicare il primo evento di un nuovo format denominato “Incontri a teatro”. L’intento dei titolari del Teatro, Vanessa Sansone e Giuseppe Berardino, è quello di continuare ad arricchire il calendario degli eventi, ampliando l’offerta culturale a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo per fascia d’età e interessi.

Il primo evento previsto per la rassegna “Incontri a teatro” si terrà venerdì 12 gennaio alle 17.30 con Il western e la nascita del mito americano, condotto da Wilfried Leichert.

Matematico e sinologo, Wilfried Leichert, oltre a occupare posizioni dirigenziali per aziende multinazionali, in particolare in Cina, Svizzera, Ungheria, e Stati Uniti e lavorando in Giappone come console per le relazioni economiche, ha dedicato molti anni allo studio dei linguaggi cinematografici, sviluppando particolare interesse verso il genere western. Lo studioso, in tal senso, è autore di numerosi saggi sul tema nonché relatore presso conferenze nei circoli cinematografici di Berlino, presso l’Università di Pechino e presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino.

Con Il western e la nascita del mito americano, Wilfried Leichert, supportato da una selezione di proiezioni di brani di film, condurrà il pubblico a una puntuale riflessione sull’importanza e l’influenza del genere western nella cultura e nel quadro politico americano, allo scopo di individuare alcuni degli elementi costitutivi di un immaginario collettivo e di evidenziare puntuali riferimenti a eventi di attualità.

Appuntamento venerdì 12 gennaio alle 17.30, ingresso a offerta libera.

Bistrot del Teatro San Leonardo,
via Cavour, 9 -Viterbo
info@teatrosanleonardo.it
366.8782880

Oltre al neonato “Incontri a teatro”, i format previsti fino ad oggi al Teatro San Leonardo di Viterbo sono:
– “Il Cinematografo”, selezione di proiezioni cinematografiche in sala (ogni martedì alle 21.00) suddivise per tematiche diversificate di mese in mese;
– “Amore Letteratura”, incontri con autrici e autori, nonché case editrici del panorama nazionale e internazionale;
– “Back in Jam”, serate di jam session presso la sala del Bistrot del teatro, in collaborazione con Backstage Academy Viterbo;
– “Tra Musica e Parole”, brani di repertorio interpretati da attori professionisti e accompagnati da musica dal vivo (per la direzione artistica di Simone Precoma)
– “Monologhi: assoli per corpi ed anime”, incontri a tema e performance dal vivo degli attori della scuola del Teatro San Leonardo (per la direzione artistica di Simone Precoma)

Non ultimo per importanza, si ricorda la stagione teatrale 2023/2024 denominata “Oltreconfine” per la direzione artistica di Simone Precoma, ad oggi giunta al terzo spettacolo previsto sul palcoscenico il 20 gennaio alle 21.00 con Pseudolo, di e con Francesco Pennacchia.




“Pseudolo” in scena al Teatro San Leonardo di Viterbo, il 20 gennaio

VITERBO – Il Teatro San Leonardo di Viterbo ha il piacere di invitare il pubblico al terzo spettacolo della stagione teatrale Oltreconfine per la direzione artistica di Simone Precoma.

Appuntamento previsto il 20 gennaio alle 21.00 con PSEUDOLO, di e con Francesco Pennacchia, spettacolo tratto dallo Pseudolus di Plauto e presentato dalla Compagnia 47.

Lo spettacolo conduce il pubblico alla labile definizione di campo tra personaggio evocato e personaggio nascosto, nella restituzione di una realtà attraversata e filtrata attraverso l’arte stessa del teatro, in grado dunque di restituire un registro  tragicomico mediante cui approfondire la dicotomica possibilità di oltrepassare una soglia. Ed è proprio su ogni confine che avviene un processo di scambio: tra legalità e illegalità, tra il dare e il ricevere. La possibilità di oltrepassare una soglia si pone, già metaforicamente, come un processo di scambio e un momento di un riscatto.

Emblematica l’immagine carnevalesca dello “schiavo che si fa Re”. Pseudolo è la commedia plautina che, più delle altre, evidenzia la figura del servo-poeta, il regista-drammaturgo in scena, che stabilisce momento per momento quello che succede.

Il regista e attore teatrale Francesco Pennacchia ha ricevuto la candidatura al prestigioso premio Ubu.

Per acquistare i biglietti:

– Botteghino del Teatro San Leonardo Via Cavour, 9 – Viterbo (dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 20:00; sabato e domenica dalle 15:00 alle 20:00)

– Underground, Via della Palazzina, 1 – Viterbo

– Online: https://www.archeoares.it/eventi/pseudolo/




Cinematografo del teatro San Leonardo

VITERBO- Il 2024 inizia con il nuovo e imperdibile ciclo di proiezioni al Teatro San Leonardo, quello de “I Rivoluzionari”: personaggi storici che con le loro storie di vita hanno rappresentato un cambiamento, una rivoluzione.

L’appuntamento in sala è previsto per martedì 2 gennaio alle 21.00 con la proiezione del film “FRIDA” di Julie Taymor. Iconica la vita di Frida Kahlo, pittrice messicana rivoluzionaria che ha trovato nell’arte un modo per comunicare il proprio microcosmo, come donna e come artista: “Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”.

Esemplare adattamento cinematografico del libro Frida: A Biography of Frida Kahlo di Hayden Herrera, il film vanta molte curiosità in merito al backstage. Infatti i quadri che appaiono nel corso del film, attribuiti a Frida Kahlo, sono stati realizzati dall’attrice Salma Hayek, nei panni dell’artista stessa. Il film inoltre ha vinto il premio per la migliore colonna sonora originale, realizzata da Elliot Goldenthal.

Costo del biglietto: 5,00 euro

Per acquistare il biglietto:
-Botteghino del Teatro San Leonardo Via Cavour, 9 – Viterbo (Dal lunedì al venerdì 12:00 – 20:00 Sabato e domenica dalle 15:00 – 20:00)
-Underground Via della Palazzina, 1 – Viterbo
Online: https://www.archeoares.it/eventi/

Contatti:
366.8782880
info@teatrosanleonardo.it
Viterbo -Via Cavour, 9




Nuove generazioni musicali al Teatro San Leonardo di Viterbo: un successo dopo 20 lunghi anni di assenza

VITERBO – New Gen Fest, questo il titolo scelto per la prima edizione 2023 del Festival musicale che ha visto esibirsi sul palcoscenico del Teatro San Leonardo otto band emergenti a rappresentanza del panorama artistico della Tuscia. Uno sposalizio ben riuscito quello tra il Teatro San Leonardo e la Backstage Academy di Viterbo: New Gen Fest, sotto la direzione artistica di Federica Sciamanna, ha dato prova tangibile che i sogni riescono a realizzarsi se “retti su pilastri indispensabili, quali impegno e determinazione”, aggiunge il direttore artistico.
I produttori esecutivi del festival, Vanessa Sansone e Giuseppe Berardino, con sguardo lungimirante e consapevoli di voler contribuire alla crescita culturale della città di Viterbo, affermano: “Il successo di New Gen Fest è stata la prova di una risposta sana da parte delle nuove generazioni, pronte a dimostrare che la Tuscia riesce a essere un territorio denso di buoni propositi, un panorama in cui potersi radicare per continuare a crescere. E noi siamo disposti a mettere in campo le nostre energie per permettere che tutto questo possa continuare ad accadere”.

New Gen Fest edizione 2023, grazie al patrocinio del Comune di Viterbo e all’impegno divulgativo dell’Ass. alla Cultura e all’Educazione, Alfonso Antoniozzi, è stato acclamato da un pubblico composto da ben 200 spettatori che hanno apprezzato dalla platea gli otto musicisti pronti a mettersi in gioco; e questo dopo ben 20 lunghi anni di assenza di manifestazioni simili in città.
Alla guida del timone della serata, Martina Cori, che ha egregiamente introdotto sul palcoscenico: Holmann, Francesco Gentili, Only Sara, Il Ceruleo, Aalex, Sama, Clied, Sebak.

I musicisti si dicono entusiasti e desiderosi di proporre il format del Festival anche negli anni a seguire: “Suonare sul palcoscenico di un teatro? Un’emozione indescrivibile, per alcuni di noi la prima di una carriera musicale che non intendiamo interrompere”, hanno affermato dopo l’esibizione. “Per questo motivo chiediamo ai rappresentanti politici della città di Viterbo di continuare a supportare nel futuro iniziative che mirano a fare crescere la proposta culturale di una città che ha sicuramente bisogno di riposizionarsi entro uno scenario più attento a dare voce anche alle nuove generazioni”.

New Gen Music Festival ha infatti trovato da subito anche il supporto di Universo Giovani, nonché quello della testata giornalistica La Fune in qualità di media partner: “Quando i produttori esecutivi del festival e il direttore artistico hanno proposto di mettere in campo anche le nostre energie per New Gen Fest a rappresentanza della popolazione studentesca universitaria, la risposta non poteva che essere un grande e sentito ‘si’”, ha affermato Cristian delle Piagge, coordinatore di UG, seguito da Andrea Saraca, presidente di Backstage Academy Viterbo che ha voluto ricordare quanto l’associazionismo sia spesso l’immagine di realtà importanti che andrebbero sostenute per ampliarsi al meglio: “Backstage Academy Viterbo, come molte altre associazioni, ha sempre avuto un unico e imprescindibile obiettivo, quello di spiegare quanto l’arte, la musica nel nostro caso, sia realmente e concretamente veicolo per costruire un dialogo tra cittadini e istituzioni, così come un ponte in grado di accompagnare le nuove generazioni a emergere nel pieno della propria espressione e identità”.