La Fondazione F.A.M ETS per il Terzo Settore diventa realtà

La Fondazione F.A.M. ETS – Fondazione Fernando Arte Mangone diventa realtà. Un sogno che si traduce in una realtà innovativa, che fonde passione e impegno per l’arte in un progetto che intende lasciare un segno profondo nella comunità artistica e nel territorio del Cilento, con un ampio respiro nazionale e internazionale. Presentata ufficialmente dalla Presidente Anna Coralluzzo in occasione della mostra “Segni Epocali”, la Fondazione FAM si inserisce nel dibattito internazionale sulla contemporary art, in una stretta connessione tra espressione artistica e natura, raccogliendo l’eredità artistica di Fernando Mangone. Rientrato nella sua terra d’origine dopo anni di attività internazionale, Mangone desidera che la Fondazione diventi un luogo di incontro e crescita per tutti, con una visione ambiziosa in cui arte, storia e natura possano dialogare e generare cambiamento e inclusione, con un impatto positivo sull’umanità. La Fondazione F.A.M. trae ispirazione dalla storia personale del pittore Fernando Mangone, che, dopo anni di intensa attività artistica a livello globale, ha deciso di tornare nel suo amato Cilento per fondare un’istituzione che, oltre a custodire la sua opera, si propone come punto di riferimento culturale, radicata nel profondo legame dell’artista con l’habitat naturale e la propria terra d’origine. La Fondazione mira, infatti, a valorizzare il patrimonio culturale e ambientale, promuovendo il dialogo fra tradizione e innovazione, tra classicismo e avanguardie. “La Fondazione F.A.M. intende essere una voce attiva nel mondo dell’arte, creando un legame forte con l’area vasta cilentana, divenendo centro propulsore culturale aperto a tutti” – dichiara la Presidente Anna Coralluzzo. “Attraverso le nostre iniziative vogliamo ispirare una nuova generazione di artisti e rafforzare il senso di appartenenza e di identità, rispettando sempre le radici da cui tutto parte”. Tra gli obiettivi primari della Fondazione F.A.M. vi è quello di promuovere un’arte accessibile e inclusiva, capace di fungere da leva di crescita e di cambiamento per le comunità e di ispirare soprattutto i giovani e le fasce sociali più deboli. Attraverso mostre, seminari ed eventi culturali, la Fondazione si propone di offrire a tutti gli appassionati d’arte uno spazio di espressione e scoperta, incoraggiando nuove prospettive e scambi culturali. Il Vicepresidente Nicola Arpaia aggiunge: “Questa Fondazione è un’opportunità per far crescere la nostra comunità attraverso l’arte e la cultura, uno strumento essenziale per l’evoluzione sociale. Con il nostro programma inclusivo, puntiamo a rendere l’arte accessibile e a incoraggiare il dialogo e la creatività, specialmente tra i giovani. La FAM intende creare, sperimentare, ispirare le nuove generazioni. Esplorare nuovi linguaggi, recuperando il senso della meraviglia e dello stupore, generando una rivoluzione creativa. Al centro l’essere umano e le sue infinite potenzialità”. L’arte di Fernando Mangone, con il suo stile vibrante e ribelle, si ispira alle radici, alla memoria e all’identità, dimostrando come il passato possa essere una luce guida per il futuro. La sua pittura energica, fatta di colori intensi e movimento, è un inno al rispetto per le proprie radici e per il legame con la terra, senza rinunciare a un linguaggio artistico innovativo. In quest’ottica, la Fondazione proseguirà il suo percorso, sostenendo iniziative che coniugano creatività e sostenibilità e che valorizzano il rapporto tra uomo e ambiente. La Fondazione F.A.M. ETS è diretta da un team di esperti e appassionati: la Presidente Anna Coralluzzo guida l’ente, affiancata dal Vicepresidente Nicola Arpaia, il maestro Fernando Mangone e i membri Carmine Mangone, Antonio Bassi, Francesco Cuomo, Franca Maglio, Mariano Fortunato, Carmelo Pizzolante e Sergio Parisi. Relazioni Esterne Barbara Landi. La Fondazione F.A.M. ETS rappresenta non solo la celebrazione della carriera di Fernando Mangone, ma anche il lancio di un progetto ambizioso: giornate di studio, esibizioni personali e collettive, eventi con artisti e studiosi, e pubblicazioni mirate sono solo alcune delle iniziative che la Fondazione promuoverà per stimolare la produzione artistica e contribuire alla crescita culturale della comunità. Attraverso un impegno costante e una profonda dedizione, la Fondazione F.A.M. si prefigge di diventare un faro culturale, aperto a tutti coloro che credono nel potere trasformativo dell’arte e nella cultura come strumento di crescita per il presente e il futuro.




FISH: soddisfazione per l’approvazione del ddl Terzo Settore e politiche sociali

FISH esprime soddisfazione per l’approvazione in via definitiva al Senato del ddl Terzo settore e Politiche sociali. La nuova normativa rappresenta un passo avanti significativo per l’intero settore del no-profit in Italia. Tra le misure approvate, la protezione dei minori più vulnerabili.

“Siamo lieti di constatare che le promesse sono state mantenute e che questo importante pacchetto di semplificazioni sia stato varato entro i tempi previsti. Le innovazioni introdotte dal ddl offrono una risposta concreta alle necessità delle associazioni del Terzo settore, comprese quelle che rappresentano le persone con disabilità. Continueremo a lavorare affinché le persone con disabilità possano beneficiare pienamente delle opportunità offerte da questa riforma e affinché i principi di inclusione e parità di diritti siano sempre al centro delle politiche sociali del nostro Paese”. A dirlo il Presidente FISH, Vincenzo Falabella.




Regione Lazio, sociale: consegna degli encomi agli enti del terzo settore

ROMA- Oggi, alle ore 10, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, avverrà la consegna degli Encomi agli Enti del Terzo settore, ai loro operatori e ai volontari che si sono distinti in emergenze socio-economiche e umanitarie di rilievo regionale o nazionale.

Saranno conferite le Attestazioni di Encomio a riconoscimento del meritorio contributo che gli Enti del Terzo Settore hanno reso alla cittadinanza e alla Regione per fronteggiare l’emergenza da COVID 19 e le altre emergenze socio-economiche e umanitarie di rilievo regionale o nazionale, con riferimento al Decreto T00093/2022.

«L’Attestazione di Encomio – spiega l’Assessore ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona Massimiliano Maselli – è riconosciuta per le significative attività̀ di sostegno assicurate alla popolazione, alle istituzioni e alle organizzazioni della Regione Lazio e dello Stato in occasione di gravi ed eccezionali emergenze sociali, sanitarie ed umanitarie. Colgo l’occasione per rilanciare questa buona pratica ricordando che c’è un avviso aperto a tutti gli enti del Terzo Settore per presentare, entro il 30 aprile di ogni anno, le candidature per il riconoscimento delle attestazioni che saranno poi valutate per l’annualità̀ successiva». Conclude l’assessore Maselli.

 




Sberna (FDI): pubblicato avviso ministeriale per terzo settore e aumentati fondi

Riceviamo e pubblichiamo –

Apprendiamo che in data di ieri è stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’Avviso 2/2023 per l’accesso ai contributi del Fondo ex art. 72 del Codice del Terzo Settore rivolto agli enti del terzo settore e le relative istruzioni per l’accesso ai finanziamenti. Si tratta di una opportunità importante e concreta offerta al volontariato e al terzo settore della nostra Nazione e non possiamo non sottolineare l’impegno profuso dal Governo per potenziare il fondo con oltre due milioni e mezzo di euro in più rispetto allo scorso anno per un totale di oltre 22,6 milioni.

Come si legge in una nota del Viceministro del Lavoro e Politiche Sociali Bellucci, il Governo in linea con quanto previsto nell’Atto di indirizzo 2023, garantisce pieno supporto a progetti di rilevanza nazionale dedicati a iniziative quali la lotta alla povertà, la tutela della salute e del benessere, la promozione dell’educazione e dell’apprendimento permanente, la crescita economica e l’inclusione sociale e lavorativa, con l’obiettivo primario della promozione del bene comune, della riduzione delle diseguaglianze e dell’aiuto, in particolare, ai più fragili.

Il volontariato e gli enti del terzo settore sono motore trainante del nostro sistema di walfare nazionale e territoriale e per questo che auspico ampia diffusione anche sul nostro territorio di questa iniziativa promossa dal Governo Meloni affinché tutti coloro che hanno la possibilità di aderire lo facciano cogliendo questa importante opportunità.

Antonella Sberna

Consigliere Comunale e membro della Consulta Comunale del Volontariato di Viterbo




Terzo settore Lazio, D’Angelo: “Mio impegno per iniziative dirette a contrastare vecchie e nuove povertà”

ROMA – Con il decreto del Presidente della Regione Lazio dell’ 11.08.2023 e pubblicato sul Burl. n.65 del 16.08.2023, è stato costituito il “Tavolo regionale della rete della protezione e dell’inclusione sociale”.

Tra i componenti del Tavolo, in rappresentanza dell’associazione Lazio Sociale, e nell’ambito dell’”Alleanza contro la povertà”, è stato nominato anche Tommaso D’Angelo.

logo Lazio SocialeD’Angelo, classe 1997, originario di Como, componente del comitato direttivo dell’associazione, anche editrice dell’omonimo giornale Lazio Sociale dedicato al mondo del terzo settore e della solidarietà inclusiva, si è detto felice per la nomina, ringraziando il presidente di Lazio Sociale, Maurizio Scarsella, per aver proposto la sua candidatura.

Tommaso D’Angelo ha sottolineato di volersi impegnare con gli altri componenti del Tavolo e con tutta l’associazione per “segnalare e proporre iniziative che vadano a rafforzare le politiche solidali nella regione per far fronte alle diffuse fragilità sociali. E contrastando le vecchie e nuove povertà, mettendo sempre al primo posto la dignità della persona umana dinanzi alle contraddizioni relazionali, economiche e ambientali della nostra, complessa società”.




Sicurezza sul lavoro e terzo settore

di PAOLO MANCINELLI-

VITERBO – La maggior parte degli imprenditori si concentra su come evitare incidenti e quindi controlli da parte degli Organi Ispettivi.
In realtà, i controlli per incidenti sono solo una delle varie tipologie di controlli che una piccola impresa può ri-cevere durante la propria attività.
Poiché è impossibile pensare di non ricevere ispezioni, è fondamentale essere pronti e sapere come reagire ad un eventuale visita ispettiva, ancor più se inaspettata.
Per questo occorre rispondere in modo completo e tempestivo alle richieste fatte durante un’ispezione da parte degli organi competenti in materia di D.Lgs. 81/08
La sicurezza sul posto di lavoro, pertanto, è una degli adempimenti assolutamente fondamentali all’interno di un’azienda a prescindere dalle sue dimensione o del settore cui appartiene.
Il principale compito è di applicare tutte le “ misure di sicurezza” per far si che il proprio dipendente non sia pericolo durante lo svolgimento delle sue mansioni, che il cliente che entra nell’azienda lo faccia in sicurezza e che l’azienda e il suo marchio non perdano la loro reputazione onerosa. Tutto questo avviene attraverso i seguenti temi:
➢ Nomine e formazione per l’organigramma per la sicurezza;
➢ Formazione dei lavoratori;
➢ Documento di Valutazione dei Rischi;
➢ Documentazione relativa alla Sorveglianza Sanitaria;
➢ Documentazione Immobile;
➢ Documentazioni specifica per i Cantieri;

Il D.lgs 81/08 , Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, si occupa essenzialmente di Salute e sicurezza sul luogo di lavoro e della prevenzione sui luoghi di lavoro la quale viene definita come la condizione in cui tutti coloro che svolgono delle mansioni lavorative lo possano fare in sicurezza senza essere esposti a rischi, incidenti, infortuni e malattie professionali.
L’obbiettivo del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, quindi, si può riassumere dicendo che è quello strumento atto a di ridurre il più possibile o evitare direttamente che i lavoratori possano essere esposti a rischi sul luogo di lavoro e che possano portare a gravi conseguenze.
Non solo per i lavoratori ma anche denunce penali per il datore di lavoro nonché l’aggravio economico delle possibili sanzioni. Far in modo che un luogo di lavoro sia sicuro e sano porta a due risultati positivi :
– da un lato protegge i lavoratori, aumenta la produttività e la qualità, dall’altro porta ad una diminuzione di indifferenza da parte dei lavoratori, riduce i costi di malattie o infortuni.
Infatti il verificarsi di un infortunio comporta una molteplicità di conseguenze negative per l’azienda, come :
– Perdite di produzione;
– Salario per lavoro non svolto;
– Aumento dei costi assicurativi per la compensazione dei lavoratori;
– Danni ad apparecchiature o macchinari;
– Assunzione e / o formazione di nuovi dipendenti;
– Declino nella qualità del prodotto e nel morale dei lavoratori;
– Declino nel morale dei lavoratori;
– Alto turnover e tempo di lavoro perso;
Si può dire che l’infortunio di un lavoratore ad una azienda può venir a costare molto di più rispetto all’assicurazione che lo stesso fa al lavoratore.

Terzo settore e fatture : chi è esonerato?
Come forse si è ormai ben capito l’obbligo di fatturazione elettronica per gli enti non commerciali scatta solo al momento in cui vengo a sussistere determinate condizioni. Sarà necessario distinguere tra enti muniti di partita IVA, i quali svolgono un’attività commerciale, e coloro che svolgono attività istituzionali dotati solo di codice fiscale. Le modalità di fatturazione sia per il lato passivo, ovvero per gli acquisti, sia per il lato attivo, quindi per operazioni di vendita, variano a seconda del tipo di ente a cui si fa riferimento; tenendo conto di quanto detto prima se facciamo riferimento ad un ente che svolge in maniera esclusiva attività istituzionali dovrà essere trattato come consumatore finale , la fattura sarà obbligatoria ,fatte salve le eccezioni previste dall’art.22 Dpr 633/72, è sua volontà decidere se dotarsi o meno di un indirizzo PEC per la ricezione della stessa. Nel secondo caso invece una volta svolta l’operazione dovrà eseguire determinati compiti:
– Compilare il documento con il relativo codice fiscale del relativo concessionario/committente
– Inserire nel campo “codice destinatario” il codice convenzionale “ooooooo”
– Invio della fattura al Sistema di interscambio , consegnare all’ente non profit la fattura trasmessa indicando che sia un duplicato sia che è in formato cartaceo sia che è in formato analogico
Ovviamente la fattura elettronica sarà accessibile dall’ente nella sua area riservata nel sito dell’agenzia delle entrate tramite credenziali, SPID o Carta Nazionale dei servizi in possesso ai propri rappresentati incaricati. Sotto il punto di vista attivo se l’ente esercita solo attività istituzionali non è obbligato alla fatturazione elettronica poiché la sua attività non è vinee considerata rilevante per l’IVA inclusi anche gli enti associativi che adempiono al regime 633/72 art.4 (regime di esclusione dall’IVA). Per quanto riguarda le attività istituzionali che vengono svolte nei confronti di soci, associati partecipanti dietro corrispettivo o quote associative; tutte queste attività a partire dal 1° gennaio 2024 passeranno da escluse ad esenti. Per gli enti che svolgono attività commerciali il discorso è diverso, poiché sono obbligati all’emanazione di fatturazione elettronica ad eccezione per gli enti inclusi nella legge 398/91 . In riferimento a questo tipi di enti bisognerà considerare operazioni attive cioè vendite e passive ovvero acquisti. Per quanto riguarda le operazioni attive l’ente emetterà il documento in formato elettronico attraverso il sito SDI tenendo conto della natura del proprio cliente, per quanto riguardo le operazioni di acquisti l’ente considerato operatore d’IVA dovrà munirsi di un codice destinatario o PEC da collegare al suo numero di IVA e dare le proprie credenziali ai loro fornitori. In tutti i casi è obbligatoria la conservazione elettronica sia dei documenti emessi che quelli ricevuti.




Il CSI rete associativa nazionale di Terzo Settore

Il riconoscimento arriva dal Ministero del Lavoro che ha identificato l’‘Associazione fra le 32 organizzazioni che possono operare con questa particolare tipologia di Ente di Terzo Settore. Con questo riconoscimento il CSI assume le funzioni istituzionali di coordinamento, rappresentanza e supporto per le proprie affiliate che intendono iscriversi nel RUNTS, in qualità di APS

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Direzione generale del Terzo settore) ha recentemente riconosciuto il Centro Sportivo Italiano quale rete associativa nazionale di Terzo Settore, pubblicando l’elenco degli enti iscritti ai precedenti registri che possono operare come tali. In attesa che siano ufficialmente iscritte al Runts, infatti, sono 32 le organizzazioni, fra cui l’ente arancioblu, autorizzate a rispondere alle esigenze dei propri enti e presentare la documentazione necessaria per l’approvazione degli statuti standard. Le reti associative sono enti del Terzo Settore costituiti in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta. Sono organizzazioni che aggregano un numero elevato di enti e che hanno un importante ruolo di controllo e rappresentanza degli interessi degli Enti del Terzo settore.

Le reti associative, in questa fase di transizione, in cui non hanno ancora perfezionato la propria iscrizione, hanno un ruolo decisivo per la corretta iscrizione degli enti ad esse aderenti al registro unico nazionale del Terzo Settore (Runts).

«Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – afferma il presidente nazionale del CSI Vittorio Bosio – a compimento dell’impegno del nostro circuito nei confronti dei valori della socialità, dell’altruismo e della solidarietà. Un percorso iniziato, nel 2002, con l’iscrizione nel Registro Nazionale della Promozione sociale e pervenuto oggi al ruolo apicale di rete aggregante e propulsiva del privato sociale. Un terzo delle reti associative riconosciute promuovono lo sport e il Runts può rappresentare un’importante opportunità per tutto l’associazionismo sportivo. Per poter rispondere ad ogni esigenza dei comitati CSI e delle associazioni iscritte è stato costituito, all’interno della Presidenza nazionale, il nuovo Ufficio del Terzo Settore. L’ufficio accompagnerà le realtà interessate in ogni fase e sviluppo della procedura di iscrizione: dalla valutazione dei benefici tributari e normativi, alla redazione degli statuti, sino alla definitiva acquisizione dello status di APS».

In un Terzo settore sempre più includente e con un’adeguata valorizzazione dello sport sociale si aprono oggi scenari di importante cambiamento per le Asd e le Aps, del Csi, da sempre molto attivo all’interno del Forum del Terzo Settore.

Piena soddisfazione esprime inoltre la Portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi: «L’iscrizione al Registro unico nazionale rappresenta un passaggio fondamentale, quanto delicato, per le organizzazioni di Terzo settore. Il ruolo delle reti associative, in quest’ottica, può risultare decisivo per contribuire a rendere omogeneo l’inquadramento di migliaia di organizzazioni sociali su tutto il territorio».

Occorre quindi una nuova mentalità, assieme a nuove modalità di informazione puntale che toccano non solo professionisti e gli addetti ai lavori, ma anche volontari e cittadini. Tre le parole chiave proposte dal Cantiere Terzo Settore: consapevolezza (dei processi di cambiamento), appartenenza (data dall’introduzione di un patrimonio di regole condivise), coordinamento (tra le istituzioni nazionali e i livelli locali).




Istituto Alberghiero di Ladispoli, il 23 gennaio terzo open day

LADISPOLI ( Roma) – Un nuovo appuntamento (a distanza e in presenza) con l’Alberghiero di Ladispoli che riaprirà le sue porte al pubblico – nel pieno rispetto della normativa anti-Covid – per presentare la sua storia e le sue strutture. Da sempre punto di riferimento per tutti coloro che desiderano acquisire una solida professionalità nei settori dell’Enogastronomia, Sala e vendita e Accoglienza turistica, l’Istituto di via Federici il 23 gennaio, dalle ore 9:30 alle 12:30, renderà disponibile anche un collegamento on-line. Per partecipare e prenotarsi dall’home-page (https://www.isisdivittorio.edu.it/), cliccare in alto a destra su DIDATTICA, ORIENTAMENTO, ORIENTAMENTO 2021/2022, INDIRIZZO ALBERGHIERO, “locandinaEno2021” (per partecipare), oppure “per prenotarsi clicca qui” (per compilare il modulo di prenotazione). Ma sarà possibile anche visitare i laboratori e i locali della scuola (necessaria la prenotazione e il green pass), per conoscere tutte le caratteristiche e i dettagli dell’offerta formativa.

Referenti dell’Orientamento all’Istituto Alberghiero di via Federici sono il Prof. Carlo Narducci (Funzione strumentale), le Prof.sse Valeria Mollo, Giovanna Albanese, Carmen Piccolo e il Prof. Renato D’Aloia.

L’Istituto Alberghiero di Ladispoli offre i seguenti Indirizzi di studio: Enogastronomia (con la nuova opzione in Prodotti dolciari artigianali e industriali), Servizi di Sala e Vendita, Accoglienza Turistica.

Si ricorda che le iscrizioni relative all’a.s. 2022/2023 si effettueranno on-line dal 4 gennaio 2022 al 28 gennaio 2022, per tutte le classi prime. Per supportare i genitori nella scelta è disposizione nel sito del Ministero dell’Istruzione un’App del portale ‘Scuola in Chiaro’ che consente di accedere con maggiore facilità alle principali informazioni relative a ciascun Istituto. Chi è in possesso di un’identità digitale (SPID) potrà accedere al portale www.istruzione.it/iscrizionionline/, utilizzando le credenziali del proprio gestore e senza effettuare ulteriori registrazioni. In subordine rispetto all’Istituto scolastico indicato per primo, si potranno scegliere, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due Istituti. Per la gestione delle eventuali iscrizioni in eccedenza, ciascuna scuola individuerà specifici criteri di precedenza (ad esempio, la viciniorità della residenza dell’alunno o particolari impegni lavorativi delle famiglie) mediante delibera del Consiglio di Istituto da rendere pubblica prima dell’acquisizione delle iscrizioni stesse.

Per iscriversi occorre dunque:

-scegliere la scuola: (partecipando ai diversi Open day o consultando il portale “Scuola in Chiaro” dove sono disponibili anche i link ai siti dei diversi istituti dove spesso compaiono gallery fotografiche, dati e anche i vari PON attualmente operativi);

-iscriversi al portale del MIUR così da ricevere le proprie credenziali (a partire dal 4 gennaio 2022 inserendo tutti i dati anagrafici dell’alunno, il codice della scuola ed eventuali altre informazioni necessarie).

L’Istituto Alberghiero di Ladispoli nasce come succursale dell’Istituto Professionale Statale dei Servizi Alberghieri e di Ristorazione di Tor Carbone in Roma, una delle prime Scuole Alberghiere del Lazio. Divenuto autonomo, è ospitato oggi nella nuova sede di via Federici (nella vasta area adiacente alla Biblioteca Comunale), inaugurata nel gennaio del 2013, con ampi laboratori all’avanguardia per attrezzature e dotazioni tecnologiche.

Ottima la posizione dell’Istituto rispetto ai maggiori assi ferroviari e viari. Per coloro che provengono da Roma o da Civitavecchia, è possibile raggiungere la scuola in treno. La stazione di Ladispoli è in posizione centrale, a pochi minuti dall’Istituto. In autobus, le fermate sono altrettanto funzionali e vicine alla sede scolastica. In automobile, si possono percorrere la Via Aurelia o l’autostrada Roma – Civitavecchia. I collegamenti con Cerveteri e le altre località lungo la via Aurelia sono garantiti dal servizio degli autobus di linea. Diverse le corse attivate in orario scolastico per collegare Ladispoli al comprensorio del Lago di Bracciano.

L’Istituto Alberghiero consente di raggiungere, insieme ad adeguate competenze professionali, una preparazione culturale approfondita, idonea sia alla prosecuzione degli studi (universitari o di formazione tecnica superiore), sia all’ingresso nel mondo del lavoro. Il diplomato ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

Utilizzando le più moderne metodologie e strategie didattiche e avvalendosi di una consolidata rete di rapporti con le aziende del territorio, l’Alberghiero di Ladispoli offre tre indirizzi di studio: Enogastronomia (con la nuova opzione in Prodotti dolciari artigianali e industriali), Servizi di Sala e Vendita, Accoglienza Turistica.

Enogastronomia: Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Servizi di sala e di vendita: Il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

Accoglienza turistica: Il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi, in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

Il curriculum si basa su:

–  un’area di istruzione generale con discipline fondamentali per la preparazione culturale di base;

– un’area di indirizzo con le materie professionalizzanti (Enogastronomia / Servizi di Sala e Vendita / Accoglienza Turistica);

– due lingue: inglese e francese in tutto il quinquennio;

– stage, tirocini di formazione ed orientamento, alternanza scuola-lavoro presso grandi aziende e strutture del settore enogastronomico e turistico, in Italia e all’estero (in particolare, in Inghilterra);

– possibilità di prevedere attività ed insegnamenti facoltativi, in linea con le più aggiornate richieste del mercato professionale.

 




Avis Provinciale a convegno per le nuove regole del terzo settore

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Si è svolta all’oratorio di Villanova, organizzata dall’Avis Provinciale di Viterbo, la giornata di formazione per Dirigenti Associativi sui Bilanci per gli enti del terzo settore. Alla presenza del Presidente Provinciale Avis, Luigi Ottavio Mechelli, hanno partecipato oltre 65 sezioni Avis della provincia di Viterbo con i loro presidenti e tesorieri. Una giornata organizzata per dare le giuste informazioni sulle nuove disposizioni di legge che riguardano il terzo settore e  il volontariato. Una giornata che ha visto anche la presenza del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Marco Santoni, che ha portato il suo saluto. I lavori sono stati coordinati da Bruno Franci , organo di controllo dell’Avis Provinciale, che ha illustrato le norme di comportamento e le funzioni dell’organo di controllo e di revisione, sono poi proseguiti con Francesco Cima,  che ha esposto il Decreto Legislativo 3 Luglio 2017, n.117 ( introduzione e informativa al Codice del Terzo Settore) ed infine Roberto Pasquini, commercialista Avis Provinciale, ha illustrato gli obblighi contabili relativi al terzo settore.

Tutto questo per dar modo ai dirigenti delle sezioni di esser al corrente delle nuove disposizioni date per il terzo settore che partiranno dal 23 novembre prossimo. Questo è un primo momento di formazione del nuovo consiglio direttivo che è sempre a disposizione delle sezioni provinciali Avis. Seguiranno a questo incontro altre giornate avisine per approfondire gli argomenti che riguardano la contabilità e lo studio di statuti e regolamenti interni.

Tra le prossime iniziative dell’Avis, segnaliamo la cerimonia di consegna di Borse di Studio ” Antonio Usai “ agli studenti che si sono diplomati nell’anno 2019/2020 e 2021. La premiazione avverrà il 13 novembre al Teatro Caffeina e sarà l’occasione per ricordare il Prof. Antonio Usai, scomparso per Covid il 20 dicembre 2020, componente storico dell’ Avis Provinciale e Vice Presidente dell’ Avis Comunale di Viterbo. Le borse di studio saranno consegnate ad 82 studenti delle superiori, provenienti  dalla provincia di Viterbo, che hanno partecipato al bando di concorso.

 

 

 




Il terzo settore riparte da azioni concrete: “Tornano i bandi della fondazione Baroni, 300 mila euro a sostegno della disabilità”

La pandemia ha rafforzato il ruolo del volontariato in Italia, ma la vera sfida oggi è tradurre questo capitale reputazionale in prassi, consolidando e rinnovando legami sociali sia all’interno che all’esterno degli enti. La Fondazione Giovan Battista Baroni è attiva da oltre quarant’anni in ambito sociale per sostenere con azioni concrete tutte quelle realtà che a diverso titolo contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei più fragili. Ancora una volta la Fondazione Baroni rinnova il suo sostegno alla disabilità motoria e neuromotoria attraverso i bandi 2021 dedicati all’assistenza, alla ricerca, allo sport e alle borse di studio (il cui termine ultimo per inviare le domande e accedere alle selezioni è il 15 dicembre). Si conferma portabandiera di questa importante iniziativa e testimonial ufficiale della Fondazione il campione paralimpico Edoardo Giordan, reduce dalla Paralimpiadi di Tokyo.
Rafforzando la sua volontà di essere parte attiva nella ripartenza del terzo settore, la Fondazione ha confermato il valore complessivo dei bandi annuali, giunti per il 2021 a 300mila euro complessivi, di cui 100mila euro destinati ad iniziative di assistenza, 100mila euro a progetti di ricerca, 70mila euro per attività sportive e in una veste rinnovata, 30mila euro da investire in uno o più progetti di dottorati di ricerca nell’arco dei prossimi mesi, nell’ambito delle neuroscienze e della solidarietà sociale volte all’inclusione delle persone con disabilità nel territorio del Lazio e, in particolare, di Roma. Tutti i dettagli al link: https://www.fondazionebaroni.it/bandi.html
Azioni concrete, dunque, che hanno consentito nel corso di questi anni la realizzazione di progetti importanti, coinvolgendo Enti di ricerca e Associazioni di prestigio, che ogni giorno combattono in prima linea per il benessere dei cittadini. Solo per citarne alcune: Fondazione Santa Lucia IRCCS; Fondazione Sant’Andrea Onlus; Raggio di Sole Onlus Associazione, Fondazione Serena Centro Clinico NEMO; Associazione Arca Comunità il Chicco Onlus; Istituto Don Calabria; Fondazione Hopen Onlus, Cooperativa Soc. di tipo A – Isidea Onlus; Giovani e Tenaci A.S.D.; Blu Aliké A.S.D. Onlus; Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Campus Biomedico, Fondazione Mario Negri; Fondazione Sapienza; Associazioni Un Sorriso per Tutti e I Paguri Onlus; Associazioni No all’Autismo, Coes, Wheelchair Tennis Roma e Loic Francis; le iniziative di spettacoli per audio e virulesi dell’Associazione Teatro di Roma; Associazione Umanitaria Grisolia Onlus e Divertitempo.

La Fondazione Giovan Battista Baroni è attiva dal 1972 allo scopo esclusivo di promuovere la solidarietà e l’inclusione delle persone svantaggiate per disabilità. Da allora ha destinato circa 7 milioni di euro ad iniziative benefiche, contribuendo a sviluppare realtà attive in questo settore, finanziando alcuni importanti progetti di ricerca scientifica e sostenendo il diritto alla partecipazione attiva dei motulesi, neurolesi e neuromotulesi. L’Ente filantropico nasce da un lascito testamentario, dalla volontà di Giovan Battista Baroni, Ufficiale dell’esercito, di destinare il proprio patrimonio ad opere benefiche a favore di persone svantaggiate per la propria disabilità. Un esempio di generosità che grazie alla capacità di visione nel “dopo di noi” consente ancora oggi di sostenere progetti di ricerca scientifica e azioni concrete di solidarietà. Per proseguire nella sua opera e raggiungere con il proprio sostegno sempre più persone, la Fondazione G. Baroni, ha bisogno della generosità di chi sceglierà di testimoniare i propri valori attraverso un lascito testamentario o la donazione del 5xmille (C.F. 80416260588).

Sito ufficiale: www.fondazionebaroni.it




Terzo settore, la proposta di legge approvata dalla Regione Lazio tutela i volontari

ROMA – La Giunta regionale del Lazio, con la Delibera n° 119 del 4 marzo 2021, ha approvato la proposta di legge “Disciplina degli Enti del Terzo Settore”, che dovrà essere approvata dal Consiglio Regionale del Lazio.

I portavoce territoriali e la presidente della Conferenza regionale del Volontariato del Lazio, Lorena Micheli, si sono riuniti il 12 Marzo per una prima valutazione della proposta regionale, e l’avvio di un percorso di informazione e messa a punto di proposte integrative o migliorative, da parte di tutte le associazioni ed i volontari del Lazio.

La proposta di legge, che ha accolto alcune proposte avanzate dal volontariato stesso, rappresenta, infatti, un’assoluta novità a livello nazionale, principalmente nella definizione degli organismi rappresentativi e nel riconoscimento dell’articolazione territoriale della ex Conferenza Regionale del Volontariato, con il riconoscimento dei portavoce territoriali.

È molto significativo, oltre che utile, che sia riaffermata la centralità del principio di collaborazione, ispirato agli articoli 55 e 56 del Codice del Terzo settore, nelle forme della co-programmazione, co-progettazione ed accreditamento. È importante anche il richiamo della funzione delle Convenzioni nel rapporto con il volontariato, nonché la definizione di risorse specifiche della Regione Lazio per l’attuazione della legge.

La proposta di legge regionale è parsa ancora più opportuna in questo tempo difficile, in cui si è reso ancora più evidente il valore ed il ruolo che i volontari, ed il Terzo settore nel suo insieme, hanno avuto e stanno avendo nell’affrontare le nuove difficoltà collegate alla pandemia.

L’impegno, l’attenzione alle persone in difficoltà, il sostegno al sistema Paese da parte del volontariato e del Terzo settore, è bene che si traducano in un riconoscimento legislativo che definisca e rafforzi il principio della partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica ed alla salvaguardia dei beni comuni, materiali ed immateriali. Questo riconoscimento legislativo è anche la sottoscrizione di un impegno volto al rafforzamento ed alla costruzione di rapporti di collaborazione degli enti pubblici con gli enti del Terzo settore, e la definizione delle forme di partenariato tra soggetti pubblici e privato sociale.

La presidente della Conferenza regionale ed i portavoce territoriali del volontariato, attiveranno, con il supporto del Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, con le associazioni di volontariato e di promozione sociale, un percorso di informazione e condivisione sui temi affrontati nella proposta di legge, per raccogliere suggerimenti e proposte di integrazione e/o modifiche, al fine di contribuire ad una migliore attuazione del testo ed alla sua rapida approvazione.

Il calendario degli incontri territoriali sulla Proposta di Legge sul Terzo Settore sarà pubblicato sul sito www.volontariato.lazio.it




Regione, approvata la proposta di legge che disciplina gli enti del terzo settore

ROMA – Approvata dalla Giunta regionale del Lazio la proposta di legge relativa alla “Disciplina degli Enti del Terzo Settore”. Il provvedimento, presentato dall’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali Alessandra Troncarelli e che proseguirà il suo iter in Consiglio Regionale, riconosce e valorizza il ruolo e la funzione sociale del mondo del no profit e stanzia per la sua promozione risorse pari ad euro 3,5 milioni nel triennio 2021-2023. A queste disponibilità si aggiungono quelle già programmate per l’annualità in corso a favore del Terzo Settore per un importo complessivo di più di 13,6 milioni di euro.

“La Regione Lazio crede fermamente che il lavoro di rete sia indispensabile e, animati da questa convinzione, è stato costituito un tavolo con tutti i principali attori del settore che ringrazio per aver contribuito alla stesura della proposta di legge. L’obiettivo è realizzare sul territorio regionale un’uniformità di disciplina auspicata a livello statale – afferma l’Assessore Alessandra Troncarelli -. Con tale atto viene sancita l’importanza delle formazioni sociali, ed in particolare del Terzo Settore, all’interno della nostra società, al punto da considerare il loro ruolo strategico nell’attuazione degli interventi da parte delle amministrazioni pubbliche. Con gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione – conclude l’Assessore – il Terzo Settore entra a pieno titolo nel sistema del welfare di comunità, diventando portatore di idee e proposte che sono espressione diretta dei bisogni dei soggetti più fragili”.

Ai fini della presente proposta di legge vengono considerati Enti del Terzo Settore i soggetti, di cui all’articolo 4 del d.lgs.n.117/2017, iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore con sede o ambito di operatività nel territorio della Regione Lazio.

Nel provvedimento viene recepito, tra le varie, l’articolo 55 del Codice del Terzo Settore che sancisce gli istituti della co-programmazione e co-progettazione.

Nello specifico la co-programmazione mira all’individuazione dei bisogni da soddisfare e al riconoscimento delle misure necessarie da mettere in atto, valorizzando il legame con il territorio e attivando un confronto con i cittadini ed i loro rappresentanti sociali; la co-progettazione permette, sulla base dei bisogni individuati, anche mediante la co-programmazione, la definizione di progetti specifici di servizio e/o di intervento e la promozione di proposte innovative e sperimentali e la riorganizzazione di misure già esistenti.

Viene istituito il Consiglio regionale del Terzo Settore, delineato sulla base della definizione del Consiglio nazionale, che ha al suo interno i rappresentanti di tutti gli enti coinvolti e tra i compiti ha quello di esprimere pareri facoltativi sugli atti normativi riguardanti il Terzo Settore, formulare proposte alla Giunta Regionale, promuovere iniziative informative e divulgative sulla disciplina dettata dalla presente legge.

Viene designata anche la Conferenza regionale del volontariato e della promozione sociale, quale organo intermedio di rappresentanza tra i territori ed il Consiglio regionale del Terzo Settore. Le sue funzioni sono quelle di delineare i rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale in seno al Consiglio regionale del Terzo Settore; sostenere iniziative di studio e ricerca sulla partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini alla vita pubblica.

Prevista inoltre la possibilità di istituire convenzioni tra pubbliche amministrazioni ed organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, iscritte da almeno sei mesi al Runts, e la facoltà di concedere agli enti del Terzo Settore beni immobili di proprietà pubblica in comodato d’uso.




Sociale, Regione: “Otto milioni di euro per emergenza Covid in favore del terzo settore”

ROMA – Approvata dalla Giunta regionale del Lazio la delibera per lo stanziamento complessivo di 8 milioni di euro destinati alla predisposizione di due Avvisi pubblici a favore degli enti del Terzo settore che, durante questi difficili mesi di pandemia, hanno dato il loro contributo alla gestione dell’emergenza al fianco dei cittadini. Il primo avviso pubblico prevede un investimento di 6 mln di euro, in continuità con quello già pubblicato lo scorso aprile, per la copertura delle spese sostenute dalle organizzazioni del Terzo Settore a partire dall’11 aprile, fino al 31 dicembre 2020. Con gli ulteriori 2 milioni di euro è previsto il finanziamento di un avviso destinato al rimborso dell’80% della spesa sostenuta per l’esecuzione dei test antigenici effettuati obbligatoriamente due volte al mese sugli operatori secondo le indicazioni dell’Unità di crisi della Regione Lazio. Si tratta del personale impegnato nelle attività socio-assistenziali e in particolare nelle strutture residenziali, a domicilio, nei centri diurni, o negli istituti penitenziari.

“Con questo nuovo provvedimento la Regione Lazio conferma la vicinanza al mondo del Terzo Settore che continua a ricoprire un ruolo cruciale di sostegno alla cittadinanza e a svolgere un’azione indispensabile e sussidiaria al nostro lavoro di amministrazione per raggiungere ed assistere tutti coloro che si trovano in una situazione di svantaggio e di esclusione sociale”, dichiara l’Assessore regionale alle Politiche sociali, welfare ed enti locali, Alessandra Troncarelli.

Tra le misure finanziate dal primo bando da 6 milioni rientrano l’acquisto e la consegna a domicilio di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari, prodotti per igiene e profilassi per persone e famiglie con fragilità, acquisto e distribuzione di abbigliamento e giochi per i bambini fino a 14 anni; la fornitura alle fasce più deboli della popolazione di dispositivi di protezione individuale dal Covid19, anche per gli ospiti di case di riposo, ‘dopo di noi’, e altre strutture di accoglienza; la distribuzione di beni di consumo per la manutenzione ordinaria della casa per le fasce di popolazione più debole; l’acquisto di pasti per le mense sociali, per i dormitori e per le strutture di accoglienza.

“Il nostro obiettivo – conclude l’assessore Troncarelli – è duplice. Rimettere in circolo le risorse già utilizzate così da poter sostenere gli enti del Terzo settore nell’erogazione di nuovi aiuti per chi ne ha bisogno e allo stesso tempo garantire la sicurezza degli operatori che operano quotidianamente al fianco delle fasce vulnerabili della popolazione”.

 




Terzo settore, Troncarelli (Regione): “L’investimento sale a 4,57 milioni di euro”

ROMA – La giunta della Regione Lazio ha approvato una variazione di bilancio da 2.570.000 euro. L’azione consentirà lo scorrimento della graduatoria del bando riservato al terzo settore come sostegno straordinario agli interventi di assistenza in favore della cittadinanza, durante l’emergenza da Covid-19.

La scorsa settimana, con il primo stanziamento di 2 milioni di euro, sono state finanziate 70  richieste. Le domande pervenute in totale erano 290 che adesso saranno tutte finanziate. Con questa manovra sarà infatti possibile dare una risposta a tutte le proposte che nella prima fase non erano state sovvenzionate.  Il totale delle risorse dedicate al terzo settore in questa fase di crisi sanitaria arriva quindi a 4,57 milioni di euro.

“Nei giorni scorsi avevamo preso un impegno preciso nei confronti del mondo del volontariato: venire incontro a tutti i progetti pervenuti e ammessi. Ora – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – manteniamo la parola data. Il sostegno che gli enti del terzo settore stanno garantendo in questa fase tanto critica per migliaia di famiglie va supportato con azioni concrete e tempestive”.

Si ricorda che tra le misure che verranno supportate dalla Regione Lazio rientrano: l’acquisto e la consegna a domicilio di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari, prodotti per igiene e profilassi per persone e famiglie con fragilità; la fornitura alle fasce più deboli della popolazione di dispositivi di protezione individuale dal Covid19, anche per gli ospiti di case di riposo, ‘dopo di noi’, e altre strutture di accoglienza; la distribuzione di beni di consumo per la manutenzione ordinaria della casa per le fasce di popolazione più debole; l’acquisto di pasti per le mense sociali, per i dormitori e per le strutture di accoglienza.




L’Upi – Unione Province Italiane parteciperà alla Conferenza del Terzo Settore convocata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

VITERBO – Venerdì prossimo, 24 aprile 2020, l’Upi – Unione Province Italiane parteciperà alla Conferenza del Terzo Settore convocata dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Un tavolo di lavoro con l’obiettivo di analizzare la situazione delle Associazioni del volontariato, che stanno affrontando questa emergenza sanitaria senza risparmiarsi ma non per questo sono immuni dalla crisi, al pari di famiglie e imprese.
Per partecipare al meglio a questo incontro e porre l’attenzione sulle questioni più urgenti, l’appello rivolto a tutte le associazioni di volontariato è di inviare richieste, proposte e necessità da affrontare, tramite email all’indirizzo info@upinet.it.
“Unendomi all’appello già lanciato dal Presidente di UPI, Michele de Pascale – scrive in una nota il Presidente della Provincia di Viterbo, Pietro Nocchi – invito tutte le associazioni di volontariato della Provincia di Viterbo, costantemente in prima linea per affrontare questa emergenza, a presentare richieste, se ce ne sono, per non perdere questa occasione di far sentire la propria voce.

Un’opportunità per evidenziare le criticità che le associazioni del volontariato stanno riscontrando nel loro impegno sul territorio.
Un impegno che non si è fermato di fronte al coronavirus, ma è diventato un essenziale fonte di sostegno per le persone in difficoltà e le realtà più fragili.




Emergenza Covid-19, Troncarelli: “Pubblicato l’avviso per il terzo settore”

ROMA – Pubblicato sul portale della Regione Lazio l’avviso pubblico dedicato al Terzo settore. Sono previste misure straordinarie di sostegno alla gestione delle azioni per l’assistenza alla cittadinanza, durante il periodo emergenziale a seguito della epidemia. La somma disponibile è di 2 milioni di euro, a sostegno delle spese di acquisto e distribuzione di beni. L’importo massimo finanziabile è pari a 200mila euro.

“Con questa ulteriore misura – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – la Regione Lazio sostiene, attraverso la concessione di contributi, le attività promosse dagli enti del Terzo settore quali l’acquisto e consegna a domicilio di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari, prodotti per igiene e profilassi per persone e famiglie con fragilità; la fornitura alle fasce più deboli della popolazione di dispositivi di protezione individuale dal Covid19 anche per gli ospiti di case di riposo, ‘dopo di noi’, e altre strutture di accoglienza; la distribuzione di beni di consumo per la manutenzione ordinaria della casa per le fasce di popolazione più debole (a titolo esemplificativo. Verrà finanziato anche l’acquisto di pasti per le mense sociali, per i dormitori e per le strutture di accoglienza”.

“L’avviso pubblico – aggiunge l’assessore Trocanrelli – rientra nei provvedimenti del pacchetto “Regione vicina”, promossi per aiutare concretamente persone e famiglie con fragilità sociale nel soddisfacimento dei bisogni primari. In questo momento di eccezionale difficoltà, non possiamo lasciare nessuno da solo: questo l’impegno che ci sta guidando e che continueremo a mettere in pratica con azioni concrete e immediate”.




Arci Viterbo e il terzo settore: la solidarietà contro il virus

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “L’epidemia di coronavirus in corso è uno dei momenti più critici degli ultimi decenni. Il nostro paese, come molti altri, affronta una situazione molto dura in cui il problema sanitario mostra anche la sua natura sociale, tanto perché la diffusione dell’epidemia e il suo contenimento dipendono dalla cura di ogni persona verso le altre persone e la risposta chiama in causa il modo in cui la società è organizzata, quanto perché gli effetti economici rischiano di aumentare le disuguaglianze se non saranno affrontati valorizzando la cooperazione e la solidarietà sociale. Arci Viterbo desidera sottolineare come questa epidemia renda ancora più evidente la necessità di rinforzare il Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale e affrontare i problemi delle disuguaglianze sociali e dello sfruttamento del lavoro.

Il mondo dell’associazionismo, del volontariato e, più in generale, del terzo settore si trova, in questo contesto, di fronte a grandi difficoltà perché non può svolgere integralmente il suo ruolo di aggregazione e promozione sociale e culturale: i circoli sono chiusi, le attività non possono essere svolte. Allo stesso tempo però proprio ora, con i provvedimenti di distanziamento sociale in atto, è importante trovare modi per mantenere diverse forme di socialità e, quando finalmente la crisi sanitaria sarà passata, il ruolo dell’associazionismo nella promozione sociale e culturale assumerà una rilevanza ancora maggiore per cercare di ricostruire i legami e rispondere alla crisi.

Arci Viterbo si è mossa da subito per rispondere a queste sfide; la gran parte dei servizi e progetti sono stati riconvertiti per essere svolti in forme sicure: il settore immigrazione di Arci Solidarietà Viterbo Onlus continua a lavorare, sono state avviate azioni per la divulgazione delle informazioni sul Covid-19 in altre lingue, lo sportello immigrazione è stato riorganizzato in forma telefonica, sono state attivate le azioni per il monitoraggio della situazione dei beneficiari dei progetti di accoglienza gestiti da Arci Solidarietà Viterbo Onlus, in collaborazione con la Rete Antitratta sono state organizzate forme di assistenza a distanza per i lavoratori stranieri in agricoltura, la Ludoteca Arci Solidarietà Viterbo ha realizzato un servizio di aiutocompiti online. Il settore detenzione di Arci Solidarietà Viterbo continua la sua attività mantenendo i contatti con le persone detenute, attraverso lettere e e-mail, per dare supporto e informazioni.

Oltre a queste iniziative altri circoli hanno aderito al programma Resistenza virale di Arci Nazionale per continuare con l’azione di promozione sociale; come esempi, Aucs Onlus, con Immagini dal Sud del Mondo pubblica regolarmente sulla propria pagina Facebook una selezione di film su diversi temi e la Ludoteca propone ogni giorno sui suoi canali social attività da fare in casa con i bambini e poi condividere con gli altri.

Consapevoli dell’importanza di sostenere, per quanto è nelle possibilità di ognuno, il Servizio Sanitario Nazionale e i suoi operatori, i lavoratori di Arci hanno deciso di donare una giornata lavorativa all’ospedale di Belcolle, mentre Arci Solidarietà Viterbo Onlus donerà allo stesso reparto una cifra di pari importo.

Arci Viterbo è tra le associazioni segnalate dalle Regione Lazio e incluse nel programma Spesa facile, che consente alle persone in difficoltà di richiedere il servizio della spesa a domicilio. Il programma è operativo all’interno di un protocollo d’intesa tra Regione Lazio, Grande Distribuzione e Forum Terzo Settore Lazio, inoltre aderisce, con gruppi di volontari tra cui anche quelli di Arci Servizio Civile e dei circoli come Il Cosmonauta di Viterbo, all’invito da parte del Comune di Viterbo a partecipare alla distribuzione degli aiuti stanziati per le persone in situazione di bisogno. Chi vuole partecipare può contattarci all’indirizzo e-mail forieri@arci.ito al numero telefonico 334.80.20.541″.




Coronavirus, 21 milioni di euro a sostegno di famiglie ed enti del terzo settore

ROMA – “Siamo vicini ai cittadini e alle famiglie piegati dagli effetti economici e sociali del coronavirus”. Lo afferma il vice presidente della X commissione Enrico Panunzi, a commento dell’approvazione di due importanti provvedimenti da parte della Giunta della Regione Lazio. Il primo è lo stanziamento di 19 milioni di euro per “garantire un sostegno economico alle famiglie in situazione di contingente indigenza economica derivante dalla emergenza epidemiologica Covid-19, per il tramite dei Comuni, mediante l’erogazione di buoni spesa e pacchi di diversi generi alimentari e spese per medicinali”. A Roma Capitale andranno 7 milioni di euro. Per i comuni del Lazio sono destinati 12 milioni di euro, per una ripartizione che si attesta intorno ai 4 euro ad abitante. Il secondo è l’erogazione di 2 milioni di euro a favore degli enti del terzo settore che, per l’emergenza, sono impegnati in iniziative di sostegno alla popolazione come l’acquisto, la distribuzione o la consegna a domicilio di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari, prodotti per igiene e profilassi e di dispositivi di protezione individuale. Ai fondi regionali si aggiungerà un primo stanziamento di circa 37 milioni di euro, messo a disposizione dal Governo in base al principio di bilanciamento tra reddito pro capite e numero di abitanti. 15 milioni per Roma Capitale. Quasi 22 milioni di euro per i comuni del Lazio, per una ripartizione di oltre 7 euro ad abitante.

“Il criterio di assegnazione dei fondi è in base alla popolazione – prosegue il consigliere regionale del Pd Panunzi -. Tra fondi regionali e dello stato superiamo 11 euro ad abitante, che non significa 11 euro a testa. Le risorse saranno affidate ai comuni che dovranno verificare la residenza e le condizioni dei destinatari. Si va per necessità. Non sono provvedimenti “erga omnes”. Il principio che viene seguito, come in tutti i provvedimenti in questa fase di emergenza, deve essere quello della spendibilità immediata dei soldi. Perché servono adesso per i buoni spesa, i pacchi alimentari e le medicine. E al riguardo si è cercato di semplificare e velocizzare gli interventi. Imprescindibile poi la collaborazione con gli enti terzo settore, che svolgono un ruolo essenziale per le fasce sociali più deboli. Continua l’ottimo lavoro dell’assessora alle politiche sociali, welfare ed enti locali Alessandra Troncarelli”.
Per accedere ai fondi del provvedimento da 19 milioni di euro, va presentata domanda al segretariato sociale territorialmente competente (anche per via telefonica o mail) oppure bisogna essere segnalati da parte degli enti del Terzo settore. Tra i requisiti richiesti, l’essere in carico ai servizi sociali comunali oppure trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’emergenza derivante dalla epidemia, previa autocertificazione soggetta a successiva verifica.
Il buono spesa o pacco alimentare ha un valore di 5 euro a persona al giorno, elevabile a 7 euro in caso in cui il destinatario sia un minore. Al fine di raggiungere il maggior numero di soggetti possibile, il massimo importo concedibile per singolo nucleo familiare ammonta a 100 euro a settimana. Le spese per medicinali sono riconosciute in base alla situazione di disagio economico, fino a un massimo di 100 euro al mese.
I Comuni provvederanno tempestivamente all’erogazione dei buoni spesa o dei pacchi alimentari ai beneficiari, anche attraverso l’attivazione di accordi con le catene di distribuzione alimentare o con singoli esercizi per il servizio di consegna a domicilio. Fondamentale sarà anche il ruolo degli uffici di piano dei distretti socio-sanitari a supporto dei singoli Comuni.