Tuscia Farnesiana: un progetto dell’istituto Pietro Canonica Vetralla in collaborazione con “Il fascino del passato”

VETRALLA (Viterbo)- In questo anno scolastico l’istituto superiore Pietro Canonica di Vetralla in collaborazione con Università degli studi della Tuscia, con la partecipazione dell’Associazione Il Fascino del Passato, hanno tenuto a realizzare un progetto PCTO dal titolo Tuscia farnesiana, per ricordare l’importante influenza storico-artistica, lasciata da questa nobile famiglia nei nostri luoghi. Testimonianze uniche, raccolte in podcast ad episodi, con una narrazione onnisciente, che catapulta l’ascoltatore in una dimensione oltre tempo. Si snoda tra memorie, aneddoti e curiosità, le gesta di questa illustre casata del Ducato di Castro, tra sponsalia concordati con gli Orsini ed intrighi di potere.
Il progetto è stato realizzato dalle classi 3L-4L-4N del liceo scientifico, linguistico e geometri, coadiuvati dai professori:

Giorgia Basile, referente PCTO
Laura Cannucciari
Francesca Carnevalini
Bruna Biagetti
Fabrizio Zanlucchi
Leonarda Bonsignori
Sofia Barbanti
Con la collaborazione di Marco Rossi Narratore di Comunità Unitus

La presentazione del progetto PCTO è avvenuta il 30 maggio presso l’Università degli studi della Tuscia, insieme ad altri progetti realizzati da altri istituti. Tutti sono stati degni di attenzione, ricevendo un ottimo consenso di pubblico.

Le nostre storie e memorie vanno salvate e conservate, i ragazzi sono il tesoro, l’aspettativa più grande del nostro futuro.




Unitus, PCTO Tuscia farnesiana: giornata conclusiva

VITERBO – Si sono concluse le attività del PCTO (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) “Tuscia farnesiana. I luoghi, gli oggetti, la memoria” (https://unitusorienta.unitus.it/course/tuscia-farnesiana-i-luoghi-gli-oggetti-la-memoria/) che hanno visto impegnati da ottobre a maggio circa 150 tra studenti e insegnanti dell’IIS Meucci di Ronciglione e Bassano Romano, dell’IIS Orioli di Viterbo e del Liceo Ginnasio Buratti di Viterbo. Con la guida dei docenti dell’Università della Tuscia referenti del progetto, le classi coinvolte si sono impegnate in vari sopralluoghi sul territorio (luoghi farnesiani di Viterbo e Ronciglione, Palazzo Farnese di Caprarola) e attività didattiche portate avanti in classe e a casa, sia individualmente che tramite gruppi di lavoro strutturati. Gli elaborati finali del PCTO verranno presentati dagli studenti nella mattinata di lunedì 15 maggio a partire dalle ore 9.00 presso l’Aula Magna di Santa Maria in Gradi, alla presenza del Magnifico Rettore e del Direttore del DISTU. Alcuni di questi elaborati resteranno esposti al pubblico per alcuni giorni nel Corridoio delle Monofore adiacente all’Aula Magna.

 

 




Una guida per la Tuscia Farnesiana

La Tuscia farnesiana è uno scrigno prezioso di tesori ancora pienamente da scoprire, valorizzare e amare. I Farnese, per oltre due secoli signori di queste terre, da qui iniziarono la favolosa ascesa che da capitani di ventura e signorotti di campagna li porterà ad occupare i ranghi più elevati delle aristocrazie europee. Qui edificarono meravigliosi palazzi come a Caprarola, Gradoli, Capodimonte e Carbognano; qui eressero poderose rocche come a Valentano, Ischia di Castro, Farnese e Latera; qui fortificarono città con ciclopiche mura e bastioni come a Nepi; delinearono e razionalizzarono l’urbanistica di centri come Viterbo, Ronciglione e Valentano; esercitarono il loro mecenatismo costruendo chiese o assumendone il patronato come a Montefiascone e Viterbo; abbellirono e ingentilirono borghi con rigogliosi giardini come a Caprarola e Farnese; dotarono le città di artistiche fontane come a Ronciglione, Canino, Corchiano e Latera. Qui fondarono uno stato, il Ducato di Castro, e ovunque lasciarono una traccia della loro presenza, fosse anche un affresco, un portale o uno stemma, a documentare il loro profondo legame col territorio.
La Tuscia farnesiana è un grande cantiere di opere pubbliche e private, spesso progettate e realizzate dai più grandi architetti dell’epoca come Sangallo e il Vignola. In questi paesi e città sono nati e vissuti personaggi affascinanti e controversi come Giulia la Bella, il perverso Pier Luigi, il gran cardinale Alessandro e Papa Paolo III che furono protagonisti della storia e delle cronache dei loro secoli e ancor oggi suscitano interesse, sdegno o ammirazione.
Tutto ciò è oggetto di un libro, ricchissimo di illustrazioni tutte a colori, scritto da Giuseppe Moscatelli e Giacomo Mazzuoli e pubblicato da Annulli Editore. E’ un omaggio ad una famiglia e ad un territorio che sono indissolubilmente legati, attraverso l’analisi e la descrizione di ben 43 località d’interesse farnesiano suddivise territorialmente, con introduzioni di carattere storico e artistico. Costituisce quindi una guida completa, aggiornata e pressoché unica, per chi vuole virtualmente immergersi in queste vicende e ripercorrere itinerari ricchi di fascino che certamente lasceranno il segno nell’animo dei lettori. Con un linguaggio agile e chiaro gli autori raccontano gesta eroiche e umane debolezze, crudeltà e passioni, vicende storiche e umane avvincenti come i capitoli di un romanzo
Il saggio introduttivo del volume che funge da presentazione è scritto da Romualdo Luzi, rinomato studioso farnesiano. Per info: ordini@annullieditori.it

 




Tra castelli e nobili casate della Tuscia Farnesiana

VASANELLO (Viterbo) – Continua il nostro ciclo di visite guidate dedicato alle Dimore Farnesiane. Il Castello ORSINI – MISCIATTELLI di Vasanello apre le porte per una visita davvero speciale che include anche le due splendide chiese di SANTA MARIA e S. SALVATORE che arricchiscono il delizioso borgo di Vasanello.

DOMENICA 9 FEBBRAIO:

APPUNTAMENTO: ore 9.30 a Piazza della Repubblica davanti al Castello Orsini; inizio della visita alle ore 9.45

PARCHEGGI trovate ampio parcheggio multi piano dietro al castello ben indicato

DURATA DELLA VISITA: 2 ore e 30 circa.

COSTO 15€ comprende visita guidata e ingresso al castello; gratuito per i bambini

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA posti limitati; le prenotazioni saranno chiuse ad esaurimento dei posti disponibili. In tal caso su richiesta si può effettuare la visita anche nel pomeriggio.

VISITA GUIDATA a cura di Anna Rita Properzi Guida Turistisca ed Ambientale Escursionistica Iscritta al Registro Italiano Aigae.

PER INFO: contattare la Guida Anna Rita Properzi tel. 3334912669; potete chiamare, inviare messaggi whatsapp o scrivere all’indirizzo mail: annaritaproperzi@gmail.com

Il Castello Orsini Misciattelli, accolse Giulia Farnese dopo il matrimonio con Orsino Orsini avvenuto a Roma nel 1489. Giulia Farnese era la sorella del Cardinale Alessandro Farnese che divenne Papa nel 1534 con il nome di Paolo III.

Il maniero si erge come baluardo all’ingresso del borgo antico di Vasanello. Orso Orsini nel 1285 fece costruire il primo torrione a difesa del territorio. Questa nobile casata lo ebbe in possesso per soli quattro anni, poi passò ad altre famiglie. Nella seconda metà del Quattrocento ritornò agli Orsini che trasformarono completamente il maniero in una dimora gentilizia, affrescando i soffitti a cassettoni e le pareti con fregi e motivi araldici che celebravano i matrimoni con importanti famiglie. Attraverso successioni ereditarie passò ai Delle Rovere, ai Colonna, ai Barberini e agli inizi del ‘900 ai marchesi Misciattelli attuali proprietari del castello.

Potremo visitare nelle vecchie scuderie costruite dai Barberini, la fabbrica delle CERAMICHE MISCIATTELLI fondata da Paolo Misciattelli nella metà del ‘900 che si avvalse della collaborazione di artisti quali Mazzacurati, Spadini, Del Drago, l’architetto Buzzi, che ne curarono l’iniziale produzione di altissimo livello, esportata anche negli Stati Uniti e in Giappone.

Il Castello presenta un originale GIARDINO MEDIEVALE utile al tempo per il sostentamento e le cure degli abitanti del castello e del borgo. È stato ricostruito dalla marchesa Elena Misciattelli, attraverso un attento studio delle fonti scritte ed iconografiche e documenta la vasta conoscenza botanica del Medioevo

La ricostruzione vuole riproporre un giardino di piante autoctone, anteriore alla scoperta dell’America, e si basa su due importanti documenti: la pianta dell’Abbazia di San Gallo del 756 e il Capitolario De Villis di Carlomagno con la sua lista di piante.