Cambiamenti istituzionali nella Tuscia

di REDAZIONE-
VITERBO- Le prossime settimane saranno testimoni di significativi cambiamenti nelle istituzioni chiave della Tuscia, segnando una serie di evoluzioni dettate da eventi sia fisiologici che da tragiche circostanze politiche.
Uno dei più gravi avvenimenti è stato il prematuro decesso della consigliera regionale Valentina Paterna, dopo una lunga battaglia contro la malattia. Fratelli d’Italia, nel pieno rispetto dei suoi funerali, ha manifestato solidarietà alla famiglia della giovane donna, confermando però l’avanzamento della linea di successione stabilita dalle ultime elezioni regionali. Giulio Zelli, assessore della giunta Aquilani a Vetralla e primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia del 2023, prenderà il posto di Paterna in Consiglio Regionale. Questo evento si somma agli attuali consiglieri Daniele Sabatini ed Enrico Panunzi, delineando un nuovo assetto politico regionale. L’insediamento di Zelli è previsto per aprile, dopo alcune procedure necessarie.
L’arrivo di Zelli in Regione, tuttavia, apre un’altra posizione. Zelli, infatti, è stato anche rieletto consigliere provinciale, posizione che dovrebbe lasciare per assumere il nuovo incarico. Questo spazio potrebbe essere occupato da Luca Giampieri, sindaco di Civita Castellana e primo dei non eletti nella lista Tuscia Tricolore alle ultime elezioni.
Parallelamente, le dimissioni di Claudio Ubertini da consigliere comunale hanno scosso la Lega. La notizia era attesa dato che Ubertini mancava al voto per le provinciali da diverso tempo. Dopo un periodo di riflessione, l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Arena ha deciso di dimettersi. La sua sostituzione vedrà il ritorno di Giulio Marini, il quale, tuttavia, non si unirà al gruppo di Forza Italia.
Questi cambiamenti avranno un impatto significativo sul panorama politico locale. Mentre l’insediamento di Zelli richiederà qualche settimana, il ritorno di Marini dovrebbe essere più rapido. Inoltre, l’avvicinarsi delle elezioni comunali in 25 comuni della Tuscia e delle elezioni europee aggiunge ulteriore tensione e interesse a questo contesto di cambiamento istituzionale.