Dimensionamento, Uil scuola: “No al capovolgimento di fronte della Regione senza preavviso e consultazione”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Dimensionamento, no al capovolgimento di fronte della regione senza preavviso e consultazione”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola Viterbo, Silvia Somigli.
“A fronte di una prima deliberazione della giunta regionale n° 708 del 6 novembre 2023 – spiega Somigli – sulla base della quale si erano già avviate le consultazioni di livello provinciale, abbiamo dovuto prendere atto, senza alcun preavviso e senza la minima consultazione, un totale capovolgimento con la nuova proposta del 29 novembre, approvata con deliberazione n. 864 del 4 dicembre 2023”.
“Questo fatto – prosegue Somigli – non ha dato modo ad alcuno di potersi esprimere nell’ambito di una materia già tanto complessa di suo, che tocca le corde di tanti comuni, soprattutto i più piccoli, per i quali abbiamo invocato sempre interventi di carattere correttivo per favorire il mantenimento delle scuole nelle aree interne e più piccole, oltre che più deboli”.
“La scuola – conclude la segretaria generale della Uil scuola Viterbo – è e resterà l’ultimo presidio di democrazia e l’ultimo baluardo di trasmissione di quei valori etico-sociali, che stanno tramontando e i comuni più piccoli hanno bisogno di scuola, talvolta, unica agenzia educativa chiamata a riconciliare i rapporti tra giovani e adulti e tra giovani e giovani, in una pedagogia del rispetto delle regole e dei diritti fondamentali per le famiglie che hanno bisogno di sostegno per il futuro della comunità e per la loro crescita sociale e culturale”.

 

 




Uil Scuola, Somigli: “Pubblicati i bandi per i concorsi di infanzia, primario, primo e secondo grado”

VITERBO – “Pubblicati i bandi per i prossimi concorsi ordinari previsti dal Pnrr per la scuola dell’infanzia, primaria, di I e II grado”. Lo rende noto la segretaria generale della Uil scuola, Silvia Somigli.

“Le domande – prosegue Somigli – possono essere presentate dalle ore 14 dell’11 dicembre 2023 alle ore 23.59 del 9 gennaio 2024”.
“Per conoscere i requisiti, le prove e la costituzione delle graduatorie del bando – ha poi aggiunto Somigli – si possono scaricare le nostre schede di dettaglio direttamente sul sito della Uil scuola. Chiunque potrà così prendere visione dei bandi e dei posti disponibili, così come delle schede preparate dal sindacato”.
“Un’occasione fondamentale – ha concluso infine Somigli – per stabilizzare e dare lavoro, per far crescere il personale e far crescere la scuola”.



Somigli (Uil scuola): “Tutto pronto per i concorsi docenti con oltre 30 mila posti a disposizione”

VITERBO- “L’attesa per la pubblicazione del bando per il prossimo concorso docenti è quasi finita”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.
“Il ministero ha infatti pubblicato i decreti ministeriali n.205 e n.206 – prosegue Somigli – riguardanti le procedure concorsuali, della fase straordinaria e ordinaria, dei prossimi concorsi per la scuola dell’Infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, con i relativi allegati. Sono già disponibili i programmi e tabelle di valutazione dei titoli”.
“A concorso – ha aggiunto la segretaria generale della Uil scuola Viterbo – ci sono 30.216 posti di docente di cui 21.101 su posto comune e 9115 su posto di sostegno”.
“Un passaggio importante – ha concluso Silvia Somigli – che va incontro alle esigenze di chi aspetta da tanto tempo, alle esigenze dei precari e delle loro famiglie”.




Svolto il convegno della Uil scuola “Per ricordare le donne che non riescono a conquistarsi”

VITERBO – La UIL SCUOLA, ancora una volta raccorda le varie voci istituzionali, con un Convegno che ha affrontato gli aspetti culturali della giornata dedicata alla donna. Padrona di casa la Dirigente Scolastica del Paolo Savi Prof.ssa Bugiotti.
Presenti tutte le autorità in locandina.
Ciascuno, ha affrontato il tema della violenza morale e materiale di genere dalla propria postazione.
È bella questa sinergia che si costruisce intorno ad un progetto culturale per il territorio, promosso dalla UIL Scuola, con Silvia Somigli che ha illustrato come il Si sabato si pone difronte alla risoluzione di questa problematica, il cui dibattito e’ ancora aperto.
In collaborazione con le istituzioni presenti anche i Lyons.




Uil Scuola, Somigli: “Giusto vietare il cellulare in classe, ma non sia un nuovo obbligo per il personale scolastico”

VITERBO – “E’ giusto non utilizzare il cellulare in classe, ma non deve essere una nuova incombenza per il personale scolastico”. La segretaria generale della Uil scuola Viterbo, Silvia Somigli, prende posizione in merito alla decisione del ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, contenente le indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di analoghi dispositivi elettronici nelle classi.

“Pensiamo sia giusto – spiega Somigli – non utilizzare il cellulare in classe per chattare o come elemento di distrazione per gli alunni. Non vorremmo però che la vigilanza da parte del personale, sull’utilizzo del telefono a scuola, si traducesse in ulteriori obblighi per quest’ultimo. Riteniamo sia anche una questione culturale legata al fatto che, purtroppo, tra gli adolescenti il cellulare è spesso usato solo ed esclusivamente per scopi ludici e per collegamenti a canali social”.

“Occorrerebbe, invece – conclude Silvia Somigli – una discussione più ampia, non solo limitata al divieto, che dovrebbe coinvolgere l’intera comunità educante al fine di un utilizzo più consapevole di tutti i mezzi di comunicazione, a scuola, compreso il cellulare”.




Viterbo, Somigli: “Negli istituti mancano i collaboratori scolastici. Affrontare subito il problema”

VITERBO – “Scuole della Tuscia, mancano i collaboratori scolastici. Una situazione che stiamo denunciando da mesi e che richiede un intervento immediato”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“L’assenza di personale suppletivo – spiega poi Somigli – mette le scuole della provincia in una condizione di sofferenza enorme, soprattutto in un contesto come questo dove gli istituti escono dalla lunga fase della pandemia che ha provato tutto quanto il personale scolastico. Personale che invece va rilanciato, valorizzato e soprattutto incrementato”.

“Non solo – prosegue Somigli – ma il personale presente, i collaboratori scolastici presenti, vengono sottoposti ad un carico di lavoro estremo, ai limiti della legittimità. A fronte anche dell’assenza dell’organico Covid presente invece fino all’anno scorso”.

“La Uil scuola di Viterbo – conclude infine Silvia Somigli – chiede di affrontare subito il problema nelle sedi più opportune. E chiediamo che la questione dell’assenza di collaboratori scolastici sia discussa prima della fine dell’anno. Non quello scolastico, ma quello in corso”.




Scomparsa Mauro Scorsino, Somigli (Uil Scuola): “Vicini a Paola Adami”

VITERBO – “Una notizia dolorosa e tragica per tutto il sindacato. La Uil scuola di Viterbo esprime tutta la sua vicinanza alla collega Paola Adami, così come a Stefano e Carlo, per la scomparsa di Mauro Scorsino”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“Siamo al fianco della famiglia – prosegue Sonigli – cui facciamo le nostre più sentite condoglianze”.
Mauro Scorsino, 64 anni di Vetriolo, ha avuto un malore mentre era alla guida della sua auto. Malore da cui, purtroppo, non ha avuto scampo, andando a finire fuori strada. Immediati i soccorsi dei sanitari che, però, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso avvenuto, con tutta probabilità, per un infarto.



Uil, Somigli: “La scuola inizia l’anno con il freno a mano tirato”

VITERBO – “Una scuola che inizia con il freno a mano tirato. Tanti problemi e poche soluzioni, quando, dopo due anni di Covid, tutto avrebbe dovuto filare liscio”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola Viterbo, Silvia Somigli.

“Sarà di nuovo un anno difficile – prosegue Somigli –, un anno che inizia con molte reggenze, precariato del personale scolastico, classi che vengono accorpate come al Midossi di Nepi e studenti pieni di incertezze su come muoversi, visto il precedente dellka pandemia che, fra l’altro, ancora incombe su tutti”.

“Durante l’estate – commenta poi Somigli – il sindacato della scuola è stato sempre a disposizione degli iscritti e di chiunque ci sia venuto a trovare portando problemi, necessità, bisogni. H24, non solo come uffici, ma anche come disponibilità telefonica. Abbiamo accolto docenti, Ata, famiglie, cercando di rispondere a tutto, grazie a nostro personale tecnico che non ha mai smesso un momento di lavorare al servizio della scuola. Ed è da questi incontri, nonché dalle decisioni prese a livello governativo, che ci siamo resi conto di quante difficoltà la scuola dovrà affrontare. Già a partire dal primo giorno”.




Uil Scuola, Somigli: “8mila docenti esperti e tutti gli altri sottopagati…”

VITERBO – “8 mila docenti esperti e gli altri tutti sottopagati. Servono risorse per il contratto e subito”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo Silvia Somigli.

“La scuola non può pensare di risolvere i suoi problemi con 8 mila docenti esperti – prosegue Somigli – e poi lasciare tutti gli altri sottopagati e in condizioni critiche di lavoro. Ancora dopo 3 anni di Covid”.

“I soldi si trovano per tutto – aggiunge la segretaria generale – tranne che per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 3 anni. Le retribuzioni medie dei docenti italiani sono troppo basse, sia in Europa, sia rispetto agli altri lavoratori del pubblico impiego a parità di titolo di studio”.

“Serve invece un provvedimento complessivo – conclude Silvia Somigli – capace di strutturare i tratti della scuola del futuro, la scuola messa a dura prova dalla pandemia”.




Uil Scuola, Somigli: “Sospeso il decreto per individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti”

VITERBO – “Sospeso il decreto per individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti“. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“Nello specifico – spiega Silvia Somigli – la proposta si sostanzia nel prelevare il 10% (30 milioni di €) dal finanziamento complessivo disposto dal legislatore per la ‘valorizzazione del personale docente’ (300 milioni di €), prevedendo delle premialità per i docenti che non si trasferiscono, volontariamente, dalla sede di titolarità, garantendo il servizio continuativo, e per quelli che insegnano in scuole caratterizzate da alti indici di dispersione scolastica propria e impropria”.

“La Uil scuola – aggiunge Somigli – ha rilevato l’assoluta intempestività e illegittimità dell’iniziativa in quanto le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’Aran per il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2022. Più specificamente, trattasi di una dotazione finanziaria di 300 mln di €, prevista dall’art.1 – comma 327, dalla legge di bilancio 2022,  che il legislatore ha destinato al finanziamento di funzioni specifiche per il personale docente (valorizzazione), sia pure  con vincolo di destinazione. In tal modo, si è così realizzata un’autentica incursione da parte del legislatore in ambito contrattuale, in quanto ha assegnato risorse finanziarie vincolandole a un uso specifico, violando la libertà di azione da parte dei contraenti (sindacati e Aran). Il ministero dell’istruzione, con la sospensione del decreto ha inteso consolidare tale l’invasione di campo, addirittura individuando il percorso amministrativo che tende ad utilizzare una quota parte di quelle risorse”.

“Per la Uil scuola l’iniziativa del ministero – sottolinea Silvia Somigli – rappresentava  una pericolosa complicazione che andava scongiurata con immediatezza. Ha rivendicato il ruolo negoziale delle organizzazioni sindacali con  il rischio di avviare trattative che possano confliggere con quella madre del già difficile rinnovo di un contratto collettivo, scaduto da oltre tre anni e mezzo, che attualmente è in pieno svolgimento all’Aran,  depotenziandola e destrutturandola. Nella circostanza di specie, si sottrarrebbero delle risorse finanziarie a quelle già scarse a disposizione. E’ stato evidenziato come è quella generale di rinnovo del contratto nazionale che deve orientare tutte le scelte che si opereranno in materia di contrattazioni integrative, sia nazionali che a livello di singola scuola. Del resto utilizzare risorse per decreto e comandarne l’utilizzo in sede negoziale, avrebbe comportato un groviglio normativo di difficile soluzione, ben sapendo che i contratti decentrati non possono avere norme in contrasto con il contratto nazionale”.

“L’amministrazione – conclude la segretaria generale della Uil scuola Viterbo – recependo le rilevanti perplessità evidenziate, ha immediatamente sospeso l’iter procedurale appena avviato (adozione del decreto), riservandosi successivi approfondimenti da condurre con: Aran, funzione pubblica e Igop. La stessa, si è riservata la possibilità di aggiornare il tavolo sindacale all’esito delle risultanze”.




Uil Scuola, Somigli: “La riforma degli istituti tecnici superiori è legge”

VITERBO – “La riforma degli istituti tecnici superiori è legge. La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge con cui si riforma il sistema dell’istruzione terziaria professionalizzante, non accademica, istituzionalizzandolo”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“La legge approvata prevede una serie di decreti attuativi, se ne contano 17 – spiega Somigli – per la piena operatività. La riforma è una delle sei contemplate dal Pnrr che, nello specifico, reca una dotazione finanziaria di un miliardo e mezzo di euro”.

Ad oggi si contano 109 istituti tecnici superiori variamente distribuiti tra le diverse regioni con 18750 studenti frequentanti e 5250 diplomati all’anno. L’obiettivo prefissato dal legislatore è quello di raddoppiare  sia i primi (gli studenti),  che i secondi (i frequentanti). La filosofia ispiratrice del provvedimento è quella di dar vita a istituti che migliorino le conoscenze tecniche e si propongano di azzerare il missmatch domanda-offerta di lavoro.

Gli Its academy (Istituti tecnologici superiori) entrano poi a far parte, a pieno titolo, del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, non accademica. Ai nuovi Its è affidata la mission  di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante dei tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del paese. A queste istituzioni è deputato il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

Possono iscriversi ai percorsi ITS Academy i  giovani e gli  adulti che siano in possesso dei seguenti requisiti: diploma di scuola secondaria di secondo grado oppure di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale congiuntamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.

I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche: quinto livello EQF, di durata biennale; sesto livello EQF, di durata triennale.

Entrambi, si articoleranno in semestri comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio.

“L’attività formativa – aggiunge Silvia Somigli – sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario. Questi ultimi potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio”.

Infine, per richiede l’istituzione di un nuovo Its in una singola provincia sono necessari i seguenti requisiti: almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia, con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione; una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’Its Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. Le istituzioni Afam vengono equiparate alle università. Non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali. I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realtà saranno definiti con decreto del Ministro.




Uil Scuola, Somigli: “Sciopero generale per restituire dignità ai lavoratori”

VITERBO – “Sciopero generale per restituire dignità ai lavoratori della scuola”. A proclamarlo per il prossimo 30 maggio sono Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola.

“Nessuna risposta è arrivata in merito alle richieste delle organizzazioni sindacali di modifica del decreto legge 36 su formazione e reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo – spiega la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli –. Su tre punti essenziali è mancata ogni forma di possibile mediazione: lo stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione; l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale; la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole”.

“La rigidità del ministero rispetto alle questioni sollevate non ha lasciato margini – ha aggiunto Somigli – per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, non escluso lo sciopero degli scrutini, e di informazione capillare del personale della scuola”.

“Scioperiamo – ha concluso infine Silvia Somigli – per restituire dignità ai lavoratori. Se si perde la dignità non c’è contratto che tenga. C’è bisogno di unità, sindacati, lavoratori della scuola, cittadini, abbiamo bisogno di tutti e non ci fermeremo certo qui. Non è vero che gli scioperi non servono. Ricordatevi la Legge 107. Fu proprio uno sciopero dei sindacati a fermarla, smontandola pezzo per pezzo”.




UIL Scuola, Somigli: “Raggiunto un traguardo storico nelle ultime RSU”

Crescono i numeri di UIL Scuola che, con estrema soddisfazione dei suoi rappresentanti, ha conquistato il primo posto alle recenti elezioni per il rinnovo delle RSU, le Rappresentanze Sindacali Unitarie.

Il commento del successo è avvenuto oggi, in occasione di una apposita conferenza stampa tenutasi presso la sede del sindacato in Corso Italia. A parlare, oltre alla segretaria di UIL Scuola Viterbo Silvia Somigli, anche segretario nazionale di UIL Scuola Giancarlo Turi e il segretario generale di UIL Viterbo Giancarlo Turchetti.

“Quello delle ultime RSU è stato un risultato storico – ha commentato Somigli – frutto di un lavoro importante da parte di tutta la squadra di UIL Scuola, che ha saputo dimostrare le capacità e le competenze che ci contraddistinguono”. Ora, il sindacato che ha raggiunto la prima posizione alle elezioni, afferma di voler ripartire da questo importante risultato. “Ripartiamo da qui, perché il nostro è un punto di partenza e non di arrivo – ha poi spiegato – Il nostro obiettivo resta quello di rappresentare tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno creduto in noi, votando i nostri rappresentanti, persone alle quali non faremo mancare il nostro pieno supporto”.

A farle eco, anche il segretario generale di UIL Viterbo Giancarlo Turchetti. “La struttura guidata da Silvia Somigli ha saputo lavorare in maniera eccezionale, permettendo al nostro sindacato di raggiungere questo importante risultato – ha dichiarato – E’ stato messo in pratica quello che dovrebbe davvero essere il lavoro del sindacalista, ovvero stare al fianco delle persone, ascoltandole e aiutandole. La UIL era già forte in molti dei comuni più grandi della Tuscia, come Civita Castellana. Ora, il raggiungimento di questo risultato di UIL Scuola è la nostra ciliegina sulla torta”.

Estremamente soddisfatto anche il segretario generale nazionale di UIL Scuola, Giancarlo Turi, che ha ricordato come Viterbo sia una provincia estremamente importante in quanto a numeri per il sindacato, a livello nazionale.

“Queste elezioni sono arrivate con un anno di ritardo a causa della pandemia – ha ricordato – Per questo il risultato ottenuto assume una valenza ancora maggiore per questa fase di straordinarietà in cui è stato portato a casa. Viene confermato, quindi, il trend in crescita del nostro sindacato, che ripaga ovviamente l’impegno dei nostri rappresentanti sul campo”.

Al termine della conferenza, i rappresentanti sindacali hanno posto l’accento anche sulla complessa situazione che verrà a crearsi con il nuovo anno scolastico, quando anche nella Tuscia molti lavoratori della scuola, docenti compresi, rischieranno di perdere il posto a causa della contrazione degli iscritti.

“Infanzia, primaria e primo grado sono gli ordini di scuole più a rischio – ha concluso Somigli – UIL Scuola, tuttavia, farà tutto quanto è in suo potere per trovare delle soluzioni. Il risultato ottenuto, infatti, dovrà essere supportato con iniziative e importanti prese di posizione a difesa della scuola pubblica e di tutti i suoi lavoratori, che rappresentiamo con orgoglio. E’ innegabile, tuttavia, che restiamo molto preoccupati per il prossimo anno scolastico”.




Uil Scuola, Somigli: “Identità, coerenza e squadra: i nostri valori in vista delle elezioni delle RSU”

VITERBO – “Identità, coerenza e squadra. Davanti a noi abbiamo mesi difficili ma entusiasmanti in cui dimostreremo, ancora una volta, di essere un sindacato di massa, un punto di riferimento stabile”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo Silvia Somigli avviando così il percorso che porterà alle prossime elezioni delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) e alla stagione congressuale che si aprirà a breve per tutto quanto il sindacato.

“La stagione congressuale inizia oggi e si concluderà a settembre – prosegue Somigli –. Per noi questo rappresenta un momento di continuità per portare avanti la nostra crescita e il nostro modello di scuola. La nostra deve essere una battaglia culturale e politica, oltre che sindacale. Siamo un sindacato laico, libero, plurale e riformista. Le nostre idee, anche diverse tra loro, rappresentano la nostra forza”.

Grande spazio alle imminenti elezioni RSU. “Saranno – dichiarano Cinzia Toma (Ic Carmine), Teresa Ricci (Ic Canevari), Cristina Foggetti (Cipia), Claudia Foggetti (IcVanni) e Michele Carlone (Ic Vanni)

un crocevia importante per cogliere i frutti del nostro lavoro. In questi mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, siamo riusciti a valorizzare ancora una volta il nostro rapporto con i territori, elemento da sempre distintivo della nostra organizzazione, in funzione dei valori e dei principi che ne rappresentano l’identità”.

Per quanto riguarda invece il contratto, “siamo in un momento di stallo nei rapporti con il ministro Bianchi che tutti noi speriamo si risolva, sulla base di una nuova fase politica – spiegano Paola Maggio Aprile (Ic Grotte S.Stefano), Marco Taschini (Ic Grotte S.Stefano), Sabrina Eusepi (Ic Montefiascone), Graziella Fava e Martina Ceccarelli (Istituto Dalla Chiesa Montefiascone). Non accetteremo tuttavia soluzioni al ribasso. Il contratto dovrà rispettare gli accordi presi e tenere conto anche del potere d’acquisto delle retribuzioni, già le più basse nell’ambito del Pubblico Impiego”.

“Le risorse disponibili per il rinnovo del contratto nazionale – ha concluso infine Silvia Somigli – sono insufficienti per pensare ad uno scambio. Servono risorse ulteriori per finanziare il rinnovo del prossimo contratto. Non possiamo accettare che un contratto collettivo venga firmato da un solo sindacato. Rispettiamo le idee di tutti anche se non le condividiamo, ma non tolleriamo che passi questa logica perversa”.




Uil Scuola, Somigli: “Distinguere tra studenti vaccinati e non è una discriminazione inaccettabile”

VITERBO – “Distinguere tra studenti vaccinati e non vaccinati è una discriminazione inaccettabile”. A dichiararlo è Silvia Somigli, segretaria generale della Uil scuola di Viterbo in merito alla misura introdotta dal governo nel decreto legge del 2 febbraio che prevede la didattica a distanza per chi non è vaccinato.

“Al danno provocato dalla pandemia – prosegue Somigli – adesso se ne aggiunge uno psicofisico sugli alunni non vaccinati a cui sarà quasi impossibile spiegare il motivo per cui non possono andare a scuola come gli altri per usufruire di un loro diritto. Il diritto allo studio”.

“Le conseguenze della Dad – prosegue Somigli – sono chiare a tutti ma si continua a indicare la Did (didattica integrata a distanza) come strumento. In questo modo si penalizzano tutti, sia chi è in presenza che chi è a casa. Non si può imporre una scelta professionale mirata ad attuare una didattica che produce un impoverimento dell’apprendimento per tutti”.

“La cosa che serve alla scuola – conclude Somigli – è più ascolto e più fiducia nell’istituzione. Più ascolto e più fiducia in una fondamentale infrastruttura democratica che rischia di essere spazzata via o di cambiare i connotati al termine di questo lungo e doloroso periodo”.




Uil, Somigli: “Non si può morire per andare a scuola”

VITERBO – “Non si può morire per andare a scuola. La morte di Lorenzo Parelli è un dramma senza precedenti. Aderiamo con forza alla manifestazione indetta dalla Rete degli studenti medi di Viterbo per domani pomeriggio a piazza della Rocca”. A dichiararlo è la segretaria della Uil scuola di Viterbo Silvia Somigli.

A dare la propria adesione, nella giornata di oggi, anche il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.

La manifestazione di domani è stata indetta per le ore 16 dalla Rete degli studenti medi per protestare e denunciare quanto accaduto con la morte di Lorenzo Parelli, il diciottenne di Udine morto schiacciato da una lastra d’acciaio durante l’alternanza scuola-lavoro.

“La scuola non può essere il luogo dove si muore – ha detto Somigli – soprattutto il luogo dove si muore di lavoro. La scuola deve insegnare il rispetto delle regole e a lottare contro le morti sul lavoro. Solo quest’anno più di 1100. La manifestazione di domani è un momento importante per unire le forze e portare avanti percorsi condivisi nel mondo della scuola e del lavoro. Un punto di partenza per dire basta a quella che è ormai diventata una vera e propria barbarie”.




Uil Scuola, Somigli: “La Dad discrima chi non può accedere alla digitalizzazione”

VITERBO – “La Didattica a distanza (Dad) discrimina chi non può accedere alla digitalizzazione. Le scuole devono restare aperte, ma in sicurezza e con regole chiare. Chi lavora oggi nella scuola non svolge una professione, ma una vera e propria missione”. Lo dichiara la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“La parola chiave è sicurezza – dice Somigli – . Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un ‘si salvi chi può’ imposto. Ad agosto abbiamo sottoscritto un protocollo sulla sicurezza che si è totalmente arenato. Ancora non si vedono presidi sanitari nelle scuole, la riduzione del numero di alunni per classe e la sanificazione dell’aria delle aule. E nel frattempo la rabbia, la frustrazione e la tensione della gente, aumenta sempre di più”.

Infine , la didattica a distanza. “La Dad – commenta Somigli – è una didattica di emergenza, è un surrogato della scuola che serve a poco e che discrimina chi non può accedere alla digitalizzazione. Ancora oggi ci chiediamo che fine abbiano fatto i soldi per il piano nazionale digitale stanziati prima che arrivasse la pandemia, visto che la Dad è stata fatta dai docenti con i loro device e con le loro risorse personali. Purtroppo non abbiamo avuto risposta, così come sulla possibilità di avere a disposizione i dati dei contagi e dei decessi. Perché non vengono tirati fuori? Forse perché vanno contro la narrazione di questi mesi?”




Somigli (Uil scuola): “Il Cardarelli andava salvato nelle sedi istituzionali senza sollevare inutili polveroni politici”

La segretaria del sindacato: “Le battaglie si vincono uniti e in presenza”

VITERBO- “Le battaglie si vincono uniti e in presenza. E quella per l’istituto superiore di Tuscania è stata persa anche per l’assenza di un fronte unico che, purtroppo, è rimasto tale solo sulla carta. Volevamo salvare il Paolo Savi, non affossare il Cardarelli. E per farlo, ci siamo battuti fino all’ultimo nelle sedi istituzionali previste”. A dichiararlo è Silvia Somigli, segretaria generale della Uil scuola di Viterbo.

“Più volte – prosegue Somigli – ci siamo espressi a favore del salvataggio del Paolo Savi, contrari invece all’accorpamento di Tuscania all’istituto tecnico di Viterbo. Come è possibile verificare consultando la documentazione prodotta dal tavolo provinciale. La regione ha invece deciso in tal senso, dopo la riunione del tavolo in provincia alla quale abbiamo partecipato continuando a sostenere il Cardarelli fino all’ultimo. Purtroppo, dal punto di vista sindacale, in solitaria. Quanto meno all’ultima riunione del tavolo provinciale sul dimensionamento. Per questo, sostenere adesso che la politica la fa da padrona, ci sembra un po’ fuorviante. Da padrona invece l’ha fatta l’assenza dalle sedi dove si è presa la decisione e dove sarebbe stato opportuno esserci, senza voler insegnare niente a nessuno, ma senza nemmeno avallare l’accusa di ‘operazione di vertice, vagamente autoritaria’ come è stato detto”.

Con il nuovo piano di dimensionamento previsto per l’anno scolastico 2022/2023, la regione Lazio ha accorpato il liceo scientifico di Tuscania, attualmente appartenente all’IIS Cardarelli di Tarquinia, all’Istituto tecnico Paolo Savi di Viterbo.

“Il Paolo Savi – commenta infine Somigli – è un istituto storico del territorio di Viterbo e al tempo stesso una vera e propria istituzione. Un patrimonio cittadino che andava assolutamente salvato per non perdere uno dei pilastri dell’istruzione a Viterbo. Al tempo stesso andava salvato il Cardarelli, distante da Viterbo e più proiettato verso il litorale piuttosto che verso il capoluogo. E anche per questo avevamo proposto di fare al Savi un polo unico di tutte le scuole serali. Sollevare adesso un polverone, in tal caso, sì, politico, rischia solo di peggiorare la situazione di entrambi gli istituti trasformandoli in un inutile campo di battaglia lontano dalle esigenze della scuola. Quelle che la Uil continuerà invece a difendere fino all’ultimo. Nelle piazze e nelle sedi istituzionali democratiche”.