Uil Scuola, Somigli: “Assumere su tutti i posti vacanti utilizzando tutte le graduatorie esistenti”

VITERBO – “Assumere su tutti i posti vacanti utilizzando tutte le graduatorie esistenti”. Silvia Somigli, segretaria generale della Uil scuola Viterbo.
È la proposta del sindacato della scuola, così come “rendere – prosegue Somigli – quella del concorso attuale a esaurimento, comprensive degli idonei. Una impostazione che consentirebbe l’utilizzazione delle stesse graduatorie anche per gli anni scolastici successivi”.
“Prendi cento posti – aggiunge Somigli – mettine da parte 70, dividi il restante tra quanti ne hanno diritto e aspetta. Un impianto che va modificato utilizzando tutte le graduatorie vigenti, rendendo quella del concorso attuale a esaurimento, e comprendendo gli idonei. La nostra proposta consentirebbe l’utilizzo delle stesse graduatorie anche per gli anni scolastici successivi. E’ paradossale infatti come aumentino i canali di assunzione e diminuiscano i posti, che vengono accantonati per una futura procedura concorsuale non ancora avviata”.
La dimensione dello schema ministeriale ha questi numeri: su 63.685 posti vacanti, ne saranno autorizzati solamente 45.124. Il 70% del totale. Al prossimo concorso Pnrr ne saranno destinati 18.561.
“Il non aver autorizzato tutti i posti disponibili – sottolinea poi la segretaria generale della Uil scuola Viterbo – in attesa di una futura procedura concorsuale, in ragione del Pnrr determinerà, in molte regioni, la mancata assunzione in ruolo dei docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari. Da queste graduatorie è possibile procedere all’immissione in ruolo. Ciò si verificherà anche per le assunzioni dalle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) di I fascia sostegno soprattutto nella procedura a chiamata nazionale, la mini-call veloce. In conseguenza, è agevole ipotizzare una notevole riduzione delle assunzioni rispetto a quelle che sarebbero state autorizzate”.
“Valutando il corposo turn-over annuale dei pensionamenti, la cui consistenza è preventivabile – continua Somigli – l’accantonamento si genera automaticamente, per cui ci troveremmo di fronte ad una duplicazione nel tempo. Ai 250 mila precari, molti dei quali collocati a pieno titolo in graduatorie già vigenti e che la stessa politica ha reso ad esaurimento, ad esempio gli idonei del concorso ordinario del 2020, va data una risposta immediata in termini di assunzione”.
“Riteniamo inoltre – conclude Silvia Somigli – che sarebbe un’autentica mortificazione, ri-sottoporre a una nuova verifica, chi l’ha già superata con successo e che per un mancato incastro di situazioni meramente logistiche (i posti sono disponibili solo in alcune aree ben individuate del paese), non è entrato in ruolo”.




Uil Fpl Viterbo, Bizzoni: “L’ospedale di Montefiascone si sta dissolvendo e rischia la chiusura”

VITERBO – Riceviamo da Maurizio Bizzoni (Segretario generale Uil Fpl Viterbo) e pubblichiamo: “Manifestiamo preoccupazione per la criticità che, ormai da alcune settimane, connota il plesso ospedaliero di Montefiascone, che è impiegato in misura assai inferiore rispetto alle potenzialità che gli sono proprie, fino al punto di ospitare appena qualche paziente (due o tre) e a quanto sappiamo ora nessuno.
Peraltro, a scongiurare un riscontro da parte che si limiti a discettare di lavori di ristrutturazione (che non potremmo, ovviamente, accettare), crediamo si debbano ricordare, almeno tra sindacati e Azienda, alcuni punti fermi, incontestabili dal punto di vista della buona fede.
La dotazione di posti letto nella nostra provincia è inferiore agli standards previsti; i quali non consentirebbero comunque il rispetto dei Lea
Tanto più il diritto alla salute dei cittadini è pregiudicato, se i posti letto sono perfino inferiori.

Oltre tutto, il personale dirigenziale e del comparto è assai inferiore a quel che sarebbe necessario al funzionamento dei servizi come configurati, che sono inferiori agli standard, che sono a loro volta insufficienti ad assicurare i Lea.
La situazione catastrofica si riflette nelle condizioni dei servizi di pronto soccorso, che sono ogni secondo afflitti dalla impossibilità di reperire posti letto per i ricoveri; con la conseguenza di far stazionare i pazienti in breve osservazione o nei corridoi in condizioni preoccupanti.
Dal punto di vista causale, la responsabilità deve rinvenirsi pressocché esclusivamente nella pervicace e reiterata determinazione di non procedere alla assunzione delle risorse umane necessarie, che prosegue da circa 25 anni.
Peraltro, con l’effetto di distrarre le risorse dalla destinazione pubblica a quella privata; ma non a parità dei servizi erogati.
Non possono sfuggire, infatti, i tentativi, anche abbastanza scoperti, di utilizzare tipologie di assistenza come la lungo degenza o le Rsa per far fronte a esigenze proprie delle cure a pazienti in fase acuta.
In altri termini, i criteri guida della gestione della sanità pubblica sembrano essere: attivare meno posti letto possibile, con ricoveri quanto più brevi e assumere personale stabile meno che si può.
La mancanza delle risorse necessarie, specie in punto di dirigenza medica, è la vera causa del dissolvimento del presidio ospedaliero di Montefiascone, ed è ascrivibile a precise scelte aziendali.
In una simile situazione, è impossibile – letteralmente impossibile – che non sia necessario utilizzare i 22 posti letto dell’ospedale di Montefiascone.
Sembra, perciò, a questa organizzazione sindacale, che i posti letto non siano utilizzati in realtà non ci sono più le risorse per assicurare i servizi di offerta alla salute.
Il che, intanto, comporta nei fatti la perdita di altri 22 posti letto nella economia dei servizi alla salute in provincia; il che è per noi intollerabile.
La sensibilità dei diritti dei lavoratori della sanità pubblica in questa contingenza, unitamente al diritto dei cittadino primario (nel senso di prevalente su ogni altro) alla salute che la Uil persegue statutariamente come sindacato delle persone, ci impone di chiedere alla Asl di voler manifestare le sue determinazioni sul destino del presidio ospedaliero di Montefiascone e sulla attualità e utilizzabilità dei posti di letto di medicina generale per pazienti acuti geriatrici, cui non è possibile rinunciare.
Crediamo tali determinazioni debbano esser esplicitate dialetticamente in un incontro che va fissato con la massima urgenza”.



Uil Scuola, Somigli: “La nuova sede dell’Istituto Ellera in viale Trento non è adeguata alle esigenze dei bambini”

VITERBO – “La nuova sede dell’istituto Ellera in viale Trento a Viterbo non è adeguata alle esigenze dei bambini, chiediamo alla sindaca Chiara Frontini di cambiare idea”. Così la segretaria generale della Uil scuola Silvia Somigli.

“Ho ricevuto alcuni genitori dell’Istituto Ellera di Viterbo – spiega Somigli – che mi hanno chiesto, in qualità di dirigente nazionale Uil scuola, sindacato confederale, di intervenire presso la sindaca Chiara Frontini, per poter rappresentare la loro contrarietà circa una scelta decisamente non adeguata che la sindaca si accinge a operare in seguito ai lavori di ristrutturazione Pnrr che dovranno iniziare a breve presso l’Istituto Ellera. La nuova, presunta, sede in viale Trento non risulta adeguata alle esigenze dei bambini”.

“Per tutta una serie di ragioni – prosegue Somigli – che, ragionevolmente, la sindaca dovrebbe presumere, dal suo scranno, uno scranno certamente garante di buon senso, ragionevolezza e lungimiranza. Qui non si tratta di non avere figli e quindi non interessarsi alle tematiche inerenti la pedagogia sociale e culturale della città”.

“Non si tratta di fare analisi sui massimi sistemi che dovrebbero regolare i processi educativi – aggiunge Somigli –. Si tratta, invece, di garantire un benessere collettivo di una scuola, dell’obbligo scolastico da parte di chi, invece, è preposto proprio e solo a rappresentarne le condizioni più favorevoli ed efficaci affinché ogni bambino e tutti i bambini possano essere tutelati proprio dalla loro sindaca. La scuola è una seconda casa per un bambino della primaria, già essere sballottato durante il percorso scolastico non è proprio indicato, ma tanto più in un contesto come viale Trento, che nulla ha a che fare con la scuola primaria e tantomeno con la dimensione educativa ovverosia con modelli educativi e comportamentali”.

“Segnalo, oltretutto – conclude Silvia Somigli – una palestra assente e comunque esterna alla scuola? presso la quale  i bimbi dovrebbero recarsi, uscendo dalla “scuola” attraversando la strada, con il traffico della stazione,  per svolgere l’attività di motoria”.




Viterbo, Turchetti (Uil): “Piena solidarietà e sostegno al TusciaPride da parte di tutti i lavoratori”

VITERBO – “Un gesto intimidatorio e vigliacco, piena solidarietà al TusciaPride di Viterbo”. Così il segretario territoriale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.

“La manifestazione del TusciaPride di sabato prossimo per i diritti queer e trans – dice Turchetti – rappresenta un momomento grande valore politico, istituzionale, culturale e sociale che può fare solo il bene della città e del territorio. Contro ogni forma d’odio e intolleranza, per i diritti di tutte e tutti. E quanto è successo nella notte è semplicemente vergognoso”.
“Al TusciaPride, al quale il sindacato delle persone ha dato il proprio patrocinio – conclude Turchetti -, va tutta la nostra solidarietà e tutto il nostro sostegno, così come la solidarietà e il sostegno di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”.



Il lavoro nella Tuscia, Turchetti (Uil): “Viterbo seconda città del Lazio per attivazioni di contratti intermittenti”

VITERBO – Sono stati 24400 i contratti attivati nel 2023 nella Tuscia. Di questi soltanto 5400 possono definirsi stabili (a tempo indeterminato e apprendistato), i restanti 19mila hanno riguardato forme di lavoro atipiche: 13200 a termine, 2800 stagionali, 700 in somministrazione e infine 2300 intermittente. Tradotto il tutto in percentuale ciò significa che il lavoro stabile è stato relegato a un misero 22 per cento, mentre quello atipico è schizzato al 78 per cento. L’analisi dei dati di flusso dell’Inps – elaborati dall’Istituto di ricerca Eures e dalla Uil del Lazio nell’ambito dell’Osservatorio regionale sul precariato – aiutano a capire la qualità del lavoro a Viterbo e provincia.

“E’ un lavoro sempre più precario – dice Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil di Viterbo – che non offre futuro alle persone. E che a livello regionale ci pone al secondo posto dopo la Capitale per contratti intermittenti avviati. Dopo Roma con circa 40mila attivazioni, c’è il nostro territorio (2300), poi Latina (2100), Frosinone (1100) e infine Rieti (300)”.

Ma i frutti avvelenati della precarizzazione del lavoro sono ovunque. Se nel 2019 i contratti di lavoro stabili attivati in tutto il Lazio avevano rappresentato il 21,9 del totale, nel 2021 la percentuale è scesa ancora al 19,2. E a fine 2023 c’è stata una ulteriore contrazione, che ha fatto scendere il totale dei contratti stabili al 18.7 per cento.

“Una discesa che sembra senza fine – conclude l’esponente sindacale – una discesa durante la quale si consuma il dramma dell’instabilità lavorativa, le scarse certezze per il futuro e l’impossibilità di programmare un domani. E’ una spirale perversa che, se non riusciremo a spezzare, finirà per offrire soltanto lavoro povero e mal retribuito”.

“E’ per questo che la Uil con il suo segretario Pierpaolo Bombardieri non si stancherà di chiedere al governo – conclude Turchetti – interventi per i tanti giovani che stanno rimanendo irrimediabilmente indietro. Possiamo seguire il modello spagnolo che ha limitato drasticamente il ricorso a forme contrattuali precarie. E poi serve anche una seria politica industriale e di sviluppo che valorizzi ogni singolo territorio del Paese”.




La Uil organizza la Giornata di donazione del sangue

VITERBO – “Il sangue è vita e il sindacato è al servizio di chi ha bisogno di aiuto”. Così il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.

Domani, 26 marzo, di fronte alla sede della Uil, in via Cardarelli 22 a Viterbo, giornata di donazione del sangue organizzata dal sindacato e dall’Avis di Viterbo. Appuntamento alle 8 di mattina. Si raccomanda una colazione leggera senza l’assunzione di latte e derivati.

È possibile anche prenotare la donazione telefonando allo 0761.237394.

“Sul posto – spiega Turchetti – sarà presente una struttura dell’Avis con personale qualificato. La Uil è inoltre diventata punto di raccolta territoriale per sangue e plasma. Siamo il sindacato delle persone ed è alle persone che guardiamo, tutti i giorni. Dal mondo del lavoro a quello dei servizi”.

Possono donare tutti i maggiorenni fino al 70esimo anno di età. Si possono fare fino a 3 donazioni all’anno. Chi dona ha poi diritto ad un ingresso gratuito alle Terme dei Papi per ciascuna donazione. L’Avis mette a disposizione degli iscritti anche una Avis Card con oltre 200 convenzioni associate che prevedono sconti e altri benefici.




Uil Viterbo e UilTucs presentano il rapporto sull’occupazione e la qualità del lavoro nella Tuscia

VITERBO – “Lavoro, giovani e territorio. Uil Viterbo e UilTucs Roma e Lazio presentano la ricerca Eures sull’occupazione e la qualità del lavoro nella Tuscia”. A dichiararlo è il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.

Appuntamento, domani mattina a partire dalle ore 9,30 all’Hotel Salus Terme di Viterbo in strada Tuscanese 26/28.

Il titolo dell’evento: “Lavoro, Giovani, Territorio. Tre giorni per un impegno costante”.

“Un evento che durerà tre giorni – ha detto Turchetti –, dal 21 al 23 marzo. Domani presenteremo il rapporto sull’occupazione, il 22 sarà dedicato a un workshop sui giovani, il 23 marzo al mondo del commercio, del turismo e dei servizi”.

Ad intervenire, domani, assieme a Turchetti, anche il segretario organizzativo nazionale della Uil, Emanuele Ronzoni, il segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica, Fabio Piacenti, che presenterà il rapporto Eures, il presidente della camera di commercio Domenico Merlani, Alessandra Sensi, presidente dei giovani imprenditori Unindustria Viterbo, Silvia Somigli, segretaria generale Uil scuola Viterbo e Priscilla Binda, responsabile politiche giovanili UilTucs Roma e Lazio. 




Chiusura estiva linea ferroviaria Cesano-Viterbo, Turchetti (Uil): “Decisione inaccettabile”

VITERBO – “La chiusura estiva della linea ferroviaria Roma-Bracciano-Capranica-Viterbo è inaccettabile”. A dichiararlo è il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.

“Con un comunicato del 17 febbraio 2024 Rfi – ha detto Turchetti – ha annunciato la chiusura estiva dal 14 giugno al 10 settembre 2024 della linea delle Fs-Fl3 (Roma-Bracciano-Capranica-Viterbo) per i lavori di ammodernamento tecnologico. In primo luogo riteniamo inaccettabile che tale decisione sia stata presa senza nessun confronto con i cittadini e i loro rappresentanti nelle istituzioni i sindaci e i comitati dei pendolari. Nulla si sa ancora sulle alternative che Rfi e la regione Lazio porranno in essere per alleviare le difficoltà che i lavoratori pendolari dovranno affrontare. Si parla di servizi sostitutivi bus”.
“Rfi – prosegue Turchetti- non si pone problemi e giustamente i comitati e i sindaci protestano e la nostra organizzazione sindacalec vuole aggiungere la propria voce alla protesta. Sappiamo di iniziative che i sindaci hanno preso e stanno prendendo. Riteniamo importante come Uil sottolineare le tanti difficoltà che tale chiusura comporterà rispetto la mobilità dei cittadini tra Viterbo e Roma”.
“I lavori programmati – continua il segretario generale della Uil Viterbo – che si dicono in preparazione di un eventuale raddoppio, potrebbero essere svolti in soggezione di esercizio, in maniera che non procurino uno stop alla circolazione dei treni e conseguenze sulle strade dove i pendolari saranno costretti a riversarsi con mezzi propri o bus difficili da trovare. Da considerare che 1 bus trasporta 50-60 persone. I treni che percorrono la linea ferroviaria sono stracarichi e un treno trasporta fino a 1000 persone. Quindi, quanti bus servono per trasportare mille persone? Questo è il primo punto da affrontare e la politica deve spingere Rfi a rispettare gli utenti e concordare tempi per evitare la chiusura della linea, programmando i lavori affinché vengano svolti senza sospensioni del servizio”.



Scuola precaria nella Tuscia, Turchetti e Somigli (Uil): “Percentuali più alte del Lazio”

VITERBO – La precarizzazione del mondo della scuola nella Tuscia non conosce freni. Bastano pochi dati per testimoniarlo. Nell’anno scolastico 2015 2016 la percentuale dei contratti a tempo determinato sul totale degli insegnanti sfiorava il 16 per cento, nell’anno scolastico 2022 2023 ha raggiunto il 27,70 per cento. Ma non è tutto. La precarizzazione degli insegnati di sostegno nel 2023 ha raggiunto il 64,81 per cento, mentre nell’anno scolastico 2015 2016 era del 41,82 per cento.  I dati sono contenuti nello studio nazionale della Uil Scuola Rua e la Uil di Viterbo li ha estrapolati focalizzando l’attenzione sulla nostra provincia.

“Nella Tuscia riscontriamo le percentuali di precarizzazione più elevate del Lazio – commenta Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil di Viterbo – Anche negli altri territori la crescita di contratti a termine tra gli insegnati è stata sostanziosa, ma quanto accaduto in questo territorio in otto anni è qualcosa di indicibile”.

Basta spulciare tra i numeri assoluti del dossier per trovare ulteriori conferme. Se nell’anno scolastico 2015 2016 i docenti a tempo determinato erano 688, nell’anno scolastico 2020 2021 erano saliti a 1114 per attestarsi alla fine dello scorso ciclo di lezioni a 1374 unità. Parallelamente sono diminuiti gli insegnanti con contratti a tempo indeterminato: erano 3634 nel 2015, 3611 nel 2020, 3586 nel 2023.

“Preoccupa la condizione precaria degli insegnanti di sostegno – aggiunge Silvia Somigli, Segretaria della Uil Scuola di Viterbo – passati da 327 nell’anno scolastico 2015 2016 a 871 nello scorso anno scolastico. Stiamo parlando di figure strategiche che sviluppano, insieme con gli altri docenti, una strategia didattica inclusiva che purtroppo però viene interrotta al termine delle lezioni con ricadute negative proprio su quei ragazzi e quelle ragazze più fragili”.

Il dossier della Uil scuola Rua si concentra infine sul personale Ata, quello amministrativo, tecnico e ausiliario, fondamentale per il funzionamento delle scuole. Anche in questo settore – negli otto anni di rilevazione – i precari sono aumentati, raddoppiando la loro consistenza: 134 nel 2015, 266 nel 2023.

“La scuola è impantanata – concludono Turchetti e Somigli – ogni anno riproduce le stesse criticità: graduatorie per supplenze errate, professori assegnati e poi rimossi. E così per i ragazzi e le ragazze la continuità didattica viene meno, mentre professori e professoresse restano sempre appesi a una nomina annuale che impedisce loro di progettare un futuro più dignitoso e sereno. Tutto questo si traduce in un ‘sistema istruzione’ claudicante che incide anche sulla crescita del tasso di dispersione scolastica. Cosa fare? Il precariato deve andare in pensione, deve uscire dalle aule, perché tutti gli insegnanti devono avere gli stessi diritti e le stesse tutele”.




Uil Viterbo, Turchetti: “Quanto accaduto alla Union Printing è gravissimo”

VITERBO – “Quanto accaduto all’Union printing è un fatto gravissimo, vogliamo sapere cosa intende fare l’azienda da adesso in poi per riprendere il lavoro, garantire l’occupazione e mettere tutto in sicurezza per evitare che questi fatti non accadano mai più. Chiediamo infine un incontro immediato alla società che gestisce la Union Printing”. A dichiararlo è il segretario generale della Uil di Viterbo Giancarlo Turchetti.

“Aspettiamo i risultati delle indagini che chiariranno i motivi dell’incendio di questa notte – prosegue Turchetti -, ma intanto è di fondamentale importanza avere immediati riscontri dall’azienda in termini di lavoro e sicurezza. I lavoratori di turno hanno corso un rischio altissimo. E la sicurezza, centrale nell’azione sindacale della Uil che da anni porta avanti la campagna Zero morti sul lavoro, è decisiva”.
“Sosteniamo infine – conclude Turchetti – la richiesta di incontro rivolta alla Union Printing delle categorie Uilcom Uil, Sic Cgil Roma 1 e Fistel Cisl per chiarire quale sarà il futuro dell’azienda. Una richiesta che fa anche la Uil Viterbo e Alto Lazio”.




Pnrr a Viterbo, Turchetti (Uil): “Tagli di risorse per oltre sette milioni di euro”

VITERBO – Brutta sorpresa per Viterbo e la sua provincia in tema di risorse assegnate al territorio dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Fondi e progetti a disposizione della Tuscia sono stati rivisti e rimodulati verso il ribasso. E’ quanto emerge dal focus della Uil del Lazio dedicato al monitoraggio dello stato delle risorse che dall’Europa arrivano alle città della regione. Il sindacato ha effettuato due rilevazioni, la prima fotografando lo stato dell’arte al 31 maggio 2023, la seconda all’otto settembre dello stesso anno. I risultati sono stati poi comparati e ciò che emerge dal trimestre in questione è una performance poco lusinghiera per la città dei Papi e per alcuni borghi della provincia.

I numeri parlano chiaro: se a maggio il totale delle risorse per la Tuscia era poco più di 231 milioni di euro (231,07), a settembre i milioni conteggiati dal focus del sindacato sono scesi a circa 223 (223,61). In flessione anche i progetti da 437 a 406. Ma se sul drastico taglio delle opere finanziate incide anche l’accorpamento tra più interventi ciò che spicca sono gli oltre sette milioni (7,46) di euro andati in fumo nel periodo di rilevazione.

Nella classifica trimestrale delle dieci posizioni dei Comuni con i maggiori tagli e maggiori incrementi di fondi è Viterbo a curarsi le ferite, visto che perde oltre 11milioni di euro. Ma anche Monterosi lascia per strada un milione e mezzo di euro, mentre a Vallerano manca più di un milione (1,25), cifra più o meno simile (1,21) si vede sottratta anche Soriano del Cimino. Al contrario spicca per incremento di risorse Sutri, con oltre oltre due milioni. Segue poi Tuscania con un milione di euro in più, e poi Bagnoreggio (1,04mln), Lubriano (99mila euro), Farnese (85mila euro), chiude la classifica Graffignano con 82mila euro in più.

A conti fatti il totale delle risorse a disposizione per Viterbo è 46,25 milioni, nettamente staccate le altre cittadine. Acquapendente 24,72 – Vetralla 12,69 – Tarquinia 10,46. I fondi scendono poi a 8,48 nel borgo di Caprarola, a 7,85 in quello di Tuscania, 6,32 per Vitorchiano, 4,06 per Bassano, 3,43 per Blera.

Conteggiando il numero dei progetti Viterbo ne ottiene 15, Vetralla 14, Tarquinia e Grotte di Castro 10. Carbognano, Castiglione in Teverina, Fabbrica di Roma, Ronciglione, Soriano del Cimino, Valentano, Vitorchiano si assicurano nove interventi. In coda alla classifica troviamo Bomarzo e Sutri con tre progetti e Ischia di Castro con due. Civita Castellana, il paese più grande dopo il Capoluogo, potrà contare invece su sei programmi di intervento, mentre a Tessennano, il Comune più piccolo della Tuscia, ne andranno cinque.

Le misure vanno dalla digitalizzazione all’innovazione, dalla transizione ecologica alle infrastrutture per la mobilità sostenibile, istruzione ricerca, inclusione e coesione sociale. Eppure dalla colonna delle opere tagliate del Capoluogo troviamo poco meno di un milione di euro per la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti e ammodernamento di quelli già esistenti, oltre quattro per mettere in sicurezza l’edilizia scolastica, circa sei per la riqualificazione dell’edilizia sociale e oltre 50mila euro per l’efficienza energetica. “Risorse – spiega Giancarlo Turchetti, Segretario generale della Uil di Viterbo – che per la città erano più che mai necessarie, visto lo stato attuale delle nostre scuole e considerando che sul fronte dei rifiuti negli anni ci siamo guadagnati la poca invidiabile qualifica di pattumiera del Lazio”.

“I recenti protocolli siglati dai sindacati con Comune e Provincia di Viterbo – sono punti di partenza fondamentali per monitorare la realizzazione delle opere e tutelare la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude Turchetti – adesso si tratta di programmare gli incontri verificare con un cronoprogramma il pieno utilizzo dei fondi”.




Morte lavoratore Montalto, Uil Viterbo: “Fondamentale lavoro dei carabinieri e della Procura”

VITERBO – “Un risultato importante che dà seguito a un lavoro fondamentale da parte dei carabinieri e della procura”. Lo dichiara il segretario generale della Uila-Uil di Viterbo Antonio Biagioli in merito ai provvedimenti adottati, domiciliari e braccialetto elettronico per padre e figlio a seguito della morte di un bracciante agricolo la scorsa estate a Montalto di Castro.

“Una tragedia – prosegue Biagioli – che ha visto la mobilitazione dei sindacati con una manifestazione dei lavoratori agricoli, che ha visto anche la partecipazione della società civile, a piazza della Repubblica a Viterbo ad agosto”.

“Non si può e non si deve morire di fatica come è successo a Montalto – continua il segretario generale della Uila-Uil -. Non è più tollerabile che qualcuno possa pensare di continuare a sfruttare impunemente i lavoratori agricoli, facendo anche barbaramente leva sulle loro condizioni di vita e sul loro stato di bisogno”.

“È infine di fondamentale importanza – conclude Antonio Biagioli – aumentare i controlli potenziando le istituzioni prepoistituzioni mettendo il più possibile le autorità competenti e le forze dell’ordine di intervenire anche per evitare tragedie come quella di Montalto di Castro e tante altre che in questi anni si sono verificate sul territorio”.




Provincia, Somigli (Uil): “Supplenti delle scuole statali pagati sempre in ritardo. Una storia che deve finire”

VITERBO – “Supplenti delle scuole statali pagati sempre in ritardo, una storia che deve assolutamente finire”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

“Supplenti brevi e saltuari – ha detto Somigli – che lavorano da mesi e a causa di una macchina burocratica affatto ottimale sono costretti ad attendere per molto tempo lo stipendio. In questi giorni il ministero dell’istruzione ha reso noto, finalmente, che l’emissione speciale per il pagamento degli stipendi che riguarda migliaia di supplenti brevi in servizio presso le scuole statali, in base alle rate del proprio contratto che sono state autorizzate, verrà erogata nel mese di dicembre. Un’assurdità”.
“Non è ammissibile sentire – prosegue Somigli – che docenti e personale Ata che prestano regolarmente e rigorosamente tutti i giorni il loro servizio in qualità di dipendenti della pubblica amministrazione non ricevano uno stipendio continuativo mese dopo mese come succede ai loro colleghi con contratto al 30 giugno o 31 agosto. Tutto questo solo perché hanno la ’colpa’ di avere un contratto in qualità di supplenti brevi e saltuari. Lo stato ci chiede a noi cittadini di essere puntuali nei nostri obblighi e doveri di legge nel pagare le tasse, e quando ció non avviene, incorriamo in sanzioni. Ma che cosa succede quando lo stato non assolve alla propria funzione e, ad esempio, non e’ puntuale nei nostri confronti? Non succede nulla”.
“Una situazione inammissibile – aggiunge la segretaria generale della Uil scuola Viterbo – migliaia di lavoratori precari che operano nella scuola, con regolarità e puntualità, devono far fronte a fine mese ad un caro vita sempre piu’ elevato, insostenibile, con stipendi non adeguati al potere di acquisto. Risultato: il ministero non adempie ai propri obblighi in qualità di datore di lavoro”.
“Chiediamo, per l’ennesima volta – conclude Silvia Somigli – di risolvere questa situazione spiacevole ed indecorosa in maniera definitiva per il nuovo anno, affinché anche i supplenti brevi abbiano la considerazione che meritano da un punto di vista professionale e della loro dignità”.



Lavoratori e pensionati, Uil Viterbo: “Basta essere il bancomat dello Stato”

VITERBO – “Lavoratori e pensionati, basta essere il bancomat dello Stato. Tutti a Roma per lo sciopero nazionale dei sindacati Cgil e Uil”. Così Giancarlo Turchetti, segretario generale Uil Viterbo e Civitavecchia. Appuntamento a piazza del Popolo alle ore 9,30. Interverranno i segretari generali nazionali di Cgil, Maurizio Landini, e Uil, Pierpaolo Bombardieri.

“Da Viterbo partiranno 8 pullman – ha detto Turchetti -, da Civitavecchia 2. A Viterbo la partenza è prevista per le ore 7 davanti alla sede Uil di via Cardarelli 22”.
“In Italia – prosegue Turchetti – c’è un’evasione fiscale di 110 miliardi che il governo fa finta di non vedere. E ad evadere non sono certo dipendenti e pensionati, ma il governo non intende colpire chi evade. Nono solo, ma nonostante si dica che i soldi non ci sono, la proposta dei sindacati di tassare le transazioni finanziarie, come avviene in tutta Europa, e gli extraprofitti delle banche, non è stata approvata. Perché questo è un governo che tutela solo gli interessi dei più forti”.
Domani 8 ore di sciopero nazionale. Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori e pensionati e non offre futuro si giovani.



Inaugurata la nuova sede della Uil Viterbo alla presenza del segretario nazionale

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – Addio alla storica sede della Uil di Viterbo del centro storico, in cui il sindacato è stato per tanti anni. È stata inaugurata oggi, 10 ottobre, la nuova sede in via Cardarelli, 22, di fronte al Comando della Guardia di Finanza, vicino a via Garbini.Il segretario di Viterbo Giancarlo Turchetti ha spiegato, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio, alle ore 16,30, presso i nuovi uffici, alla presenza del segretario nazionale della Uil Pier Paolo Bombardieri, la scelta: “Non è stato facile cambiare casa per me dopo 32 anni, ma è stato purtroppo necessario. Stare al Corso non era più possibile.” Presenti alla conferenza e all’inaugurazione, fra gli altri, oltre a Bombardieri e Turchetti, l’assessore Elena Angiani, in rappresentanza della Sindaca, il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica, il capitano dei Carabinieri Felice Bucalo, tutti i segretari generali di categoria di Federlazio, Coldiretti, Camera di Commercio.
Il prefetto Antonio Cananà ha mandato una lettera augurando buon lavoro.

” Il governo – ha sottolineato Bombardieri – non sempre dà risposte adeguate al problema della sicurezza sul lavoro. Si nota talvolta quasi un’assuefazione agli incidenti mortali. Tutti i giorni ci sono tre morti sul lavoro e ognuno di noi deve fare qualcosa di più per evitare che ciò accada. Le aziende che violano le norme sulla sicurezza non devono partecipare ai bandi della pubblica amministrazione, così come anche le aziende al di sotto dei 15 dipendenti dovrebbero avere un rappresentante per la sicurezza.”

Turchetti ha affermato: “La Uil in questo momento è la voce sindacale più forte nel portare avanti i diritti dei lavoratori, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. Due anni fa è partita la nostra campagna contro le morti bianche e va avanti ancora oggi. Abbiamo le idee più chiare rispetto allo scenario sindacale nazionale, noi valutiamo il merito.”

Pier Paolo Bombardieri ha evidenziato:“L’apertura di una nuova sede è motivo di soddisfazione. Si parla sempre di rappresentatività dei sindacati e per noi stare sul territorio e avere un rapporto diretto coi lavoratori è una cosa importante. La sede è un presidio di democrazia nei confronti di chi ha bisogno. Al sindacato vengono infatti anche persone che hanno bisogno di aiuto. Viterbo, come tutte province, rappresenta per noi un punto di forza, i nostri delegati lavorano duro, sebbene la tendenza a concentrare l’attenzione verso le metropoli porti talvolta la politica a trascurare le periferie e le province. Noi vogliamo richiamare tutti all’attenzione sul territorio: i viterbesi pagano molto duramente la crisi e noi speriamo vengano attuati interventi risolutivi”.

Si è parlato dunque di sicurezza sul lavoro, di salario minimo, di tassazione.

“Serve una legislazione di sostegno che stabilisca che c’è un salario sotto il quale non si può scendere. È necessario perseguire una strada riformista per rafforzare i contratti e rispondere alle istanze del lavoro povero. Purtroppo questo dibattito è inquinato dalla propaganda, noi invece vogliamo entrare nel merito delle questioni. Redistribuire la ricchezza prodotta deve essere l’obiettivo di ogni sindacato, in questi ultimi anni gli utili sono cresciuti tantissimo, ma 8 milioni di lavoratori hanno un contratto scaduto, 3 e mezzo di questi sono nel pubblico impiego e il resto nel commercio e in altri settori”.

L’assessore Angiani ha detto:”Ci dispiace che siate andati via dal centro storico che cerchiamo di rilanciare. Mi auguro che la collaborazione fra comune e il vostro e anche gli altri sindacati possa portare benefici ai cittadini e salvaguardia della sicurezza”.
Bombardieri, parlanfo di salario minimo, ha poi ribadito: “Serve una legislazione di sostegno che dica che c’è un salario sotto il quale non si può scendere, urge una strada riformista per rafforzare i contratti e rispondere alle istanze del lavoro povero.

Alberto Civica ha aggiunto:”Ringrazio molto le categorie perchè dobbiamo questa giornata di festa anche a loro. Non vogliamo una struttura sindacale romanocentrica, che vede fagocitare molti lavoratori. Noi cerchiamo di dimostrare che si possa investire, perchè i territori hanno bisogno di risorse e investimenti. Stare sul territorio con gli occhi di chi lo conosce è fondamentale. Questa è la strada che intendiamo portare avanti per gli utenti. È molto complicato camminare insieme e dobbiamo cercare di diventare autonomi. La Uil Lazio non ha problemi nemmeno di natura economica.”

Bombardieri ha anche parlato di cifre:”La tassazione in Italia sta al 26%, in altri paesi al 21.
Le transazioni finanziarie corrispondono a 9mila miliardi. Basterebbe una tassa dell’1 per 1000.
Porteremo proposte unitarie, salvaguardando la nostra autonomia e entrando nel merito delle questioni senza schieramenti. I temi fondamentali sono: sanità, politiche industriali, sicurezza, lavoro. Dovremo provare a fare un Paese diverso”.

Bombardieri infine ha evidenziato:”La nostra logica è di una squadra che lavora. Il sindacato ha il contatto con le persone e con i territori.”
Civica ha aggiunto:”Credo che la Uil faccia sentire la sua voce più forte in tema di sicurezza e contro il pugno fiscale. Credo che la Uil abbia le idee più chiare rispetto allo scenario nazionale”.




La Uil di Viterbo si trasferisce dal centro storico in via Garbini

di REDAZIONE-

VITERBO- Crisi nel centro storico di Viterbo: la Uil (Unione Italiana del Lavoro) annuncia la chiusura della sede di corso Italia, al civico 68, il 2 agosto. La riapertura è prevista per il 24 agosto, ma in una nuova sede situata in via Cardarelli, un mese prima del previsto. La decisione era stata annunciata in precedenza dal segretario generale del sindacato dei lavoratori, Giancarlo Turchetti.

La motivazione principale della chiusura della sede storica è legata alla diminuzione di persone che vi transitano, rendendo meno sostenibile mantenere una posizione nel centro cittadino. Turchetti afferma che i costi sono diventati troppo elevati, tra cui il costo del parcheggio, che ammonta a 1,50 euro.

La Uil ha quindi deciso di spostarsi verso una zona più accessibile e vivace, in particolare nei pressi di via Garbini, di fronte al comando della Guardia di Finanza, dove iscritti e cittadini avranno maggiori possibilità di raggiungerli senza dover camminare per centinaia di metri o affrontare difficoltà nel trovare parcheggio.

La chiusura della storica sede a corso Italia, dopo 40 anni di attività, ha suscitato dispiacere, ma la necessità di adattarsi alle nuove condizioni e di migliorare l’accessibilità ha spinto la Uil a fare questa scelta. L’obiettivo è offrire un servizio migliore ai propri iscritti e cittadini, garantendo una maggiore comodità e accessibilità nei confronti delle esigenze del territorio.




Uil Viterbo, Silvia Somigli confermata segretaria organizzativa regionale del sindacato

VITERBO – “Silvia Somigli è stata confermata alla guida della Uil scuola di Viterbo e segretaria organizzativa regionale del sindacato”. A renderlo noto è la Uil scuola di Viterbo.

Il Congresso regionale di e’ svolto a Roma presso il Convitto Nazionale alla presenza dei delegati, della segreteria nazionale e dell’assessore regionale Di Bernardino.

“Quest’anno la Uil Scuola di Viterbo – ha detto Silvia Somigli – si è presentata all’appuntamento del congresso regionale con un risultato importante non solo per la nostra organizzazione territoriale, ma dell’organizzazione sindacale nel suo insieme. La Uil Scuola di Viterbo è infatti il primo sindacato alle elezioni per le Rsu della Tuscia. Per la prima volta nella sua storia. Per la prima nella storia del nostro territorio. Non più secondi, come lo siamo stati per tante consultazioni, ma primi, superando lo storico rivale della Cisl”.

“Un risultato – prosegue la segretaria regionale – che non cade dal cielo, ma che è stato conquistato con forza e grazie all’impegno di una squadra efficace e sempre presente che ha saputo trasmettere fiducia e creare consenso. La prima, grazie alla professionalità del nostro staff tecnico che ha garantito innanzitutto presenza e costanza in tutti questi anni, e nonostante due difficilissimi anni di pandemia nel corso dei quali la Uil Scuola non è mai mancata. Nemmeno un solo giorno. Gli uffici sono stati sempre aperti e quando non è stato possibile, il contatto telefonico è rimasto attivo tutti i giorni, come ogni giorno, indipendentemente dal Covid. Questa presenza, in relazione anche con i servizi del sindacato e le istituzioni, ha dato forza e coraggio a un personale scolastico che a un certo punto si è trovato a gestire da solo tutte quante le difficoltà e i pesi che ne sono conseguiti. Una presenza in grado di fornire ogni volta risposte certe. Una garanzia di fiducia che poi si è riflessa nel risultato elettorale. Così come si è riflesso nel risultato elettorale, costruendolo dalle fondamenta, il ruolo avuto dalle Rsu della Uil Scuola Viterbo”.

“Nella Tuscia, oggi, con le nuove Rsu, siamo presenti in tutti gli istituti della provincia di Viterbo. Quindici in più rispetto al passato. È un po’ ovunque siamo il sindacato con il maggior numero di eletti. Tuttavia, prima delle elezioni, risultavamo in svantaggio in termini di presenze dentro le scuole. Il tutto, non ce lo dimentichiamo, in coincidenza con due anni di pandemia. Detto ciò, è stato grazie al costante lavoro delle Rsu se la Uil Scuola ha potuto costruire questo importante risultato. Rsu che hanno potuto contare sul rapporto continuo con la dirigenza sindacale e in prima persona con la sottoscritta in particolare”.

“In tutto questo percorso – ha sottolineato poi Silvia Somigli – la Uil Scuola di Viterbo ha poi portato avanti sul territorio tutte le istanze e le tematiche sindacali affrontate dal sindacato regionale e nazionale, continuando a garantire e rafforzare una presenza sindacale che non è fatta solo di servizi ma anche di lotte al fianco dei lavoratori della scuola. Senza dimenticare i momenti di formazione, anche in vista dei concorsi, tramite l’Irase”.

“Le difficoltà della scuola, poi, le conosciamo tutti. Difficoltà di una scuola che sta vivendo trasformazioninprofonde e radicali in conseguenza del Covid e della guerra che si sta combattendo alle porte dell’Unione europea tra Russia e Ucraina, conflitto che pone inoltre ulteriori conseguenze in termini di accoglienza e di integrazione in un contesto, anche scolastico, del tutto inaspettato. Un contesto dove la didattica a distanza ha spento ogni legame reciproco tra studenti e tra scuola e studenti. Un rapporto che dovrà essere recuperato tra mille difficoltà senza nemmeno sapere quanto tempo ci vorrà e se torneremo a dimensioni più umane, al di là di distanziamenti, mascherine, tamponi e timori nei confronti del futuro”.

“In tutto questo scenario – ha concluso infine Silvia Somigli – il sindacato può giocare un ruolo fondamentale, a partire dai singoli territori. Un ruolo in merito non soltanto alla tutela e allo sviluppo dei diritti di tutto il personale scolastico, ma anche di ricostruzione del rapporto tra lavoratori, così come tra lavoratori della scuola e studenti. Per ricostruire insieme le maglie di quel tessuto democratico messe fortemente in discussione dagli eventi di questi ultimi anni”.




Gianluca Cervigni nuovo segretario generale Uil Viterbo

VITERBO – Il giorno 10 maggio 2022, alla presenza del Segretario Organizzativo Nazionale della UILPA, Andrea Bordini, si è svolto il Congresso provinciale della UILPA di Viterbo. Nel corso dei lavori è stato eletto il nuovo Segretario Generale Territoriale, Gianluca Cervigni. È stata eletta inoltre, la nuova segreteria.
Al termine dei lavori, il Segretario neo eletto ha ringraziato tutti i partecipanti al Congresso ed ha rivolto un saluto particolare allo storico Segretario uscente, ARDUINO TROILI, che con evidente commozione ha augurato al suo successore buon lavoro.