Unesco: salvaguardia, valorizzazione e promozione del patrimonio immateriale della Rete delle grandi Macchine a spalla italiane

VITERBO- Si è riunita a Viterbo, nella sala Rossa di Palazzo dei Priori, la Rete delle grandi Macchine a spalla italiane, Patrimonio UNESCO, che dal 2006 coinvolge in un progetto condiviso alcune tra le più importanti e significative feste della cultura della tradizione italiana: il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, i Candelieri di Sassari, la Varia di Palmi e i Gigli di Nola. La riunione, convocata su indirizzo della referente dell’Elemento e responsabile tecnico-scientifico del progetto UNESCO Patrizia Nardi e su invito della sindaca Chiara Frontini, nella qualità di referente amministrativo per il bando 2023 della legge 77/2006 finalizzato alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale UNESCO, ha visto la partecipazione degli omologhi istituzionali delle città di Sassari, Palmi e Nola – con la partecipazione dell’assessore Nicoletta Puggioni per il Comune di Sassari, dell’assessore Giuseppe Magazzù per il Comune di Palmi e della dirigente Annunziata Lanzillotta, delegata dalla commissaria prefettizia Maria Lucia Trezza per il Comune di Nola – e delle associazioni della comunità di pratica della Rete, riunite in GRAMAS con Luca De Risi presidente, Maria Luisa Lovecchio, componente dell’ufficio di presidenza insieme a Marco Gagliostro per la comunità di Palmi, Fabio Madau, presidente dell’Intergremio città di Sassari e Antonio D’Ascoli, referente della comunità festiva di Nola. Al tavolo ha preso parte il presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e il consiglio direttivo al completo, che ha accolto le delegazioni della Rete.
Tra i punti più rilevanti all’ordine del giorno, l’importante programmazione nazionale e internazionale 2025-26 collegata al bando ministeriale della legge 77/2006, messa a punto a cura dal coordinamento tecnico-scientifico della Rete e sviluppata, per la parte amministrativa, in sinergia con gli uffici dell’assessorato alla Cultura. Le numerose attività di salvaguardia, divulgazione e valorizzazione della Rete e delle sue feste completeranno le attività sui territori di competenza delle amministrazioni comunali e delle comunità festive, a partire dalla realizzazione delle feste per l’anno giubilare.
“Per noi è sempre un onore e un piacere ospitare i nostri colleghi della Rete – ha sottolineato la sindaca Chiara Frontini – e lavorare insieme su come far conoscere e valorizzare sempre di più questo immenso patrimonio che è rappresentato dal Trasporto della Macchina di Santa Rosa e dalle altre manifestazioni delle città. È un’eredità radicata, quella che abbiamo ricevuto dai nostri avi, che si fonda sulle relazioni umane, sulla memoria, sulla tradizioni e sull’identità e per tutte queste ragioni va curata e custodita con attenzione, per renderla attuale ai tempi, senza perderne lo spirito fondativo. Questi momenti rappresentano una preziosa occasione di confronto, certi che la promozione e la conoscenza dei nostri patrimoni nel mondo possa rappresentare non solo un volano di turismo per le nostre città, ma anche e soprattutto una diffusione dei valori che sono alla base delle manifestazioni tradizionali”.

“Gli obiettivi di progetto – dice Patrizia Nardi – seguiranno, anche per ciò che riguarda il secondo intervento della Rete sui fondi della legge 77/2006 dopo l’eccellente lavoro svolto negli anni scorsi con il Comune di Sassari, le linee guida del piano di salvaguardia che sono parte integrante del dossier, mantenendo l’attenzione sulla valorizzazione nazionale e internazionale e sul contestuale impegno alla divulgazione dei temi UNESCO. Riprende, dopo le tappe di Bethlehem, Praga, Belgrado e Parigi, il circuito di “Machines for Peace” in nuove città europee di particolare significato rispetto al tema della pace, ma lo sguardo sarà anche ad alcune tappe oltreoceano, Queretaro in Messico, dove si trova lo splendido complesso monumentale dedicato a Santa Rosa di Viterbo che è anche Patrimonio UNESCO e, fuori bando, New York, con lo scopo di riannodare i fili con le giovani generazioni delle comunità derivate delle città delle feste della Rete. Le tappe italiane (Venaria Reale, Napoli e Palermo) lavoreranno, invece, per rinsaldare la relazione tra la nostra comunità e altre di Patrimonio UNESCO, sia immateriale che materiale. Ma ci occuperemo anche dei temi relativi alla conoscenza e consapevolezza coinvolgendo le comunità giovani e i Centri di documentazione delle feste, così come del tema della sicurezza sopra, sotto e attorno alle Macchine, condividendo un percorso con le università dei territori e, ancora, oggetto di un focus internazionale sarà il tema relativo agli effetti dei cambiamenti climatici sui patrimoni immateriali, argomento con il quale la Rete si è confrontata nello scorso anno nell’ambito del progetto GreenHeritage dell’Unione Europea come caso-studio, in sinergia con CMCC Foundation. Il tutto, mantenendo l’interlocuzione con il servizio UNESCO del Mic, lavorando in collaborazione con l’Istituto centrale del Patrimonio Immateriale, interfacciandoci con il Ministero degli Esteri e la Commissione nazionale italiana per l’UNESCO, gli istituti italiani di cultura e il corpo diplomatico delle città in cui la mostra “Machines for Peace” farà tappa e, soprattutto, operando con la piena collaborazione del Comune di Viterbo e di GRAMAS, la nostra comunità”.

E a proposito di GRAMAS, queste le parole del presidente Luca De Risi a seguito dell’importante incontro a Viterbo. “Come sempre le comunità che rappresento e che ringrazio in ogni componente, sono state unite nel seguire e nel perseguire gli obiettivi della Rete delle Grandi Macchine a Spalla. Grazie alla sindaca Frontini per l’ospitalità e alla dottoressa Nardi per queste opportunità che ci sta dando per far crescere sempre di più le nostre feste”.

“La riunione dello scorso 7 marzo ha ribadito e confermato ancora una volta la compattezza della Rete e delle comunità che ne fanno parte – ha aggiunto il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e vicepresidente di GRAMAS – e ha plasticamente rappresentato la determinazione a continuare a lavorare insieme, secondo le linee del nostro piano di salvaguardia e l’indirizzo del coordinamento. Sappiamo di essere un modello per l’UNESCO, unico Patrimonio UNESCO italiano a potersi fregiare di questo status, e opereremo per fare sempre meglio e per attuare il programma che ci aspetta. Presenti anche gli assessori di Palmi e di Sassari, sono emerse e abbiamo affrontato alcune criticità che siamo certi verranno risolte. Tra gli aspetti più importanti della riunione il lancio del cronoprogramma per il 2025-2026 con tutte le attività che la Rete andrà a svolgere sul territorio italiano e all’estero per rilanciare e consolidare ancora di più quel messaggio di pace che portiamo avanti con il progetto Machines for Peace. Nell’ambito di tale progetto – ricorda il presidente Mecarini, riallacciandosi alle parole di Patrizia Nardi – è previsto anche il viaggio in Messico, a Queretaro, che sancirà gli accordi con l’ambasciatore del Messico in Italia già fissati nel 2023, con il quale ci sono già alla base degli ottimi rapporti di collaborazione. Una Rete dunque sempre più vitale, solida, operativa e protagonista nei nostri territori e a livello nazionale e internazionale”. Alla riunione sono intervenuti tutti i componenti del direttivo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa.




Via Appia, Baldassarre: “Riconoscimento Unesco strategico per Roma e per il Lazio”

ROMA – «L’inclusione dell’Appia Regina Viarum nella lista dei siti italiani del Patrimonio Mondiale Unesco è una grande notizia per la Regione Lazio e per l’Italia, che consolida il suo primato in questo elenco delle meraviglie. Un importantissimo riconoscimento che darà ulteriore lustro, anche in vista del prossimo Giubileo, non solo alla città di Roma, ma a tutto il quadrante meridionale della nostra Regione, attraversato dalla Regina Viarum. Questo significa accendere una luce su comprensori storico artistici e naturalistici di grande pregio, come i Castelli Romani, le ‘Città di Fondazione’ dell’Agro pontino, i Parchi Archeologici, a partire proprio da quello dell’Appia Antica, come pure gli splendidi Giardini di Ninfa, e la grande storia dei Comuni di Terracina, Fondi, Itri, Formia e Minturno, in un susseguirsi di incroci tra mare e archeologia», lo dichiara l’assessore alla

Cultura, alle Pari Opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile della Regione Lazio, Simona Baldassarre.

«Ugualmente significativo, l’effetto indotto sui territori limitrofi, o l’interesse che potrà innescare l’iscrizione Unesco sui prodotti enogastronomici di questi luoghi. Un riconoscimento, dunque, strategico, perché avvicina ancora di più Roma alle altre province, accrescendo l’interesse generale verso la nostra terra, il Lazio. Nella mia veste di Assessore alla Cultura della Regione Lazio ho seguito con attenzione le fasi conclusive di questo complesso iter. È stato fatto un grande lavoro di squadra, per il quale ringrazio tutti gli attori coinvolti. A questo proposito, un importante ringraziamento va al Ministero della Cultura, alla Regione Lazio e alle altre Regioni, oltre a tutti gli amministratori, tecnici e direttori di Parchi e Musei che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato», conclude Baldassarre.




Appia patrimonio Unesco, Palazzo: “Ora puntare su promozione”

ROMA – «La Via Appia – Regina Viarum è entrata nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Voglio ancora ringraziare il Ministro Sangiuliano per averne promosso con determinazione la candidatura che oggi porta a un risultato frutto del lavoro di squadra con le regioni coinvolte: il nostro Lazio, la Campania, la Basilicata e la Puglia», lo dichiara l’assessore al Turismo, Ambiente, Transizione Energetica e Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.

«Si tratta di riconoscimento importantissimo per la prima e più importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani, simbolo di storia, arte e cultura. Si aprono scenari interessanti per la promozione e lo sviluppo dei territori attraversati dall’Appia, da Roma fino a Brindisi, luoghi caratterizzati da un flusso di persone, merci, idee e storia che è proseguito per secoli e che oggi possiamo valorizzare al meglio», aggiunge l’Assessore.

«Continuerà il nostro stretto dialogo tra istituzioni per fare in modo la Via Appia – Regina Viarum possa avere la massima attenzione e cura, esaltando lo stretto legame di questo antichissimo tracciato con i territori che attraversa», conclude l’assessore Palazzo.




Proclamazione dell’Appia Antica patrimonio dell’umanità/Unesco

Legambiente: “Un importante riconoscimento per il nostro Paese e per la Regina Viariumche rappresenta un pezzo unico di storia della Penisola capace di unire la bellezza di tanti e diversi territori.

In questi anni non è mai mancato l’impegno di Legambiente per tutelarla, valorizzarla e farla conoscere. Questo riconoscimento dell’Unesco ci riempie di orgoglio e lo dedichiamo a tutti i nostri volontari”

“L’Appia Antica – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – entra finalmente a far parte dei patrimoni dell’Unesco. Una bella notizia e un importante riconoscimento per il nostro Paese e per la Regina Viarium, che rappresenta un pezzo di storia, di architettura, di arte italiana. Per Legambiente questo riconoscimento arrivato all’Appia Antica ha anche un doppio valore, perché ci ripaga del lavoro e dell’impegno che in questi anni abbiamo profuso mettendo in campo appuntamenti e iniziative come ad esempio l’Appia Day, l’Archeograb, le attività di Puliamo il mondo, da Roma e provincia, alla provincia di Latina, Caserta, Benevento, Brindisi e Potenza, mossi dall’obiettivo di difenderla dal degrado e dal cemento illegale, e per farla conoscere e valorizzare. Il tutto grazie anche all’aiuto di altre associazioni, realtà e comunità locali. Il nostro legame con la Regina Viarum è lungo quanto i chilometri che dividono Roma da Brindisi. E lo rivendichiamo con orgoglio. Oggi il riconoscimento che arriva dall’Unesco lo dedichiamo a tutti quei volontari che hanno dedicato il loro tempo all’Appia insieme a noi credendoci con determinazione e impegno”.

“Adesso – aggiunge Gianfranco Zanna, responsabile beni culturali di Legambiente – non bisogna fermarsi, questo riconoscimento è un traguardo importantissimo raggiunto, ma deve essere soprattutto un punto di partenza per far migliorare la tutela e la bellezza dei territori che l’Appia Antica attraversa, per far crescere uno sviluppo sostenibile e altamente culturale su cui ci impegniamo a proseguire il cammino intrapreso con tanti alleati a iniziare da Touring Club e Coopculture con cui abbiamo stretto nel 2019 un protocollo di comune lavoro sulla valorizzazione dell’Appia”.
Tra le tante attività portate avanti in questi anni da Legambiente c’è l’Appia Day, il festival diffuso lungo l’antica consolare, con eventi organizzati lungo il suo percorso da Roma a Brindisi con aperture straordinarie dei beni culturali. Un’iniziativa nata nel 2016 e portata avanti da un comitato promotore – di cui fanno parte Legambiente e Touring Club Italiano – con molti comuni, Enti Parco e tante realtà organizzatrici di un cartellone che ha appassionato oltre 200mila persone. Tra i temi portati avanti nelle varie edizioni la mobilità sostenibile, a partire dalla pedonalizzazione del tratto romano dell’appia antica, il patrimonio storico-archeologico, monumentale e paesaggistico esistente, una nuova idea di utilizzo degli spazi e dei beni comuni disseminati lungo la Regina Viarium.




Unesco, Borgonzoni: “Nuovo riconoscimento consacra straordinarietà patrimonio italiano”

“Da Nuova Delhi una notizia che ci riempie di orgoglio. Per l’Italia un’ulteriore prestigiosa conferma dell’eccezionale valore universale della bellezza che caratterizza i territori della Penisola, straordinariamente unica. Con l’iscrizione del sito “Via Appia. Regina viarum” nella Lista del Patrimonio mondiale si rafforza il nostro primato di Paese con il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, che sale così a sessanta. Un’immensa soddisfazione per una candidatura (la prima) promossa direttamente dal MiC con il coinvolgimento di numerosi altri enti istituzionali”.

Lo ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni commentando la notizia dell’iscrizione del sito “Via Appia. Regina viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

“A proposito del riconoscimento conferito alla più importante delle strade romane – anticipa – per il prossimo autunno stiamo lavorando a una mostra dedicata ai sessant’anni dell’Autostrada del Sole. Ci sarà un richiamo ai punti di ristoro presenti lungo il tragitto, ‘luoghi non luoghi’ che riportano con la memoria alle stazioni per le soste dei viandanti presenti già lungo le vie consolari”.

 




Dario Nanni: Bene approvazione nuovo Piano UNESCO

ROMA – Bene l’approvazione da parte della Giunta del nuovo Piano di Gestione UNESCO 2024 – 2030 di Roma Capitale, documento di fondamentale importanza per la tutela del centro storico e del patrimonio artistico e monumentale della città che non veniva aggiornato dal 2016.

 Così in una nota Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Giubileo.

 

Ricordo che proprio lo scorso Febbraio abbiamo approvato in consiglio comunale la mozione che avevo presentato per chiedere l’aggiornamento del Piano di Gestione UNESCO della città e l’implementazione di attività di monitoraggio sugli obiettivi e sulle azioni intraprese per la tutela e valorizzazione del centro storico della città anche in vista del prossimo Giubileo.

 

Il Piano di Gestione è un importante documento di coordinamento che serve a garantire che le città iscritte nella lista dei siti UNESCO mantengano nel tempo l’integrità dei valori in virtù dei quali hanno assunto tale qualità e che deve essere aggiornato ogni sei anni. Mentre altre importanti città d’Italia città come Firenze e Venezia hanno già provveduto a farlo, il Piano di Gestione di Roma non veniva aggiornato dal 2016.

 

Considerata la straordinaria importanza del patrimonio monumentale, artistico e architettonico della nostra città – iscritta alle liste Unesco dal 1980 –  l’aggiornamento del Piano era un atto dovuto per garantirne la tutela e la valorizzazione universale soprattutto in vista di uno degli eventi più importanti al mondo come il Giubileo del quale Roma sarà la principale protagonista – conclude Nanni.




Al teatro dell’Unione celebrati i 45 anni del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa ed i 10 anni del riconoscimento Unesco (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Un teatro dell’Unione gremito per celebrare questo pomeriggio i 45 anni della fondazione del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa ed i 10 anni del riconoscimento Unesco del trasporto della Macchina di Santa Rosa come bene immateriale dell’umanità. Presenti le massime autorità civili e militari, tra cui la sindaca Chiara Frontini con molti rappresentati dell’amministrazione comunale, il consigliere regionale Daniele Sabatini, gli assessori comunali Emanuele Aronne e Stefano Floris, i consiglieri comunali Andrea Micci, Antonella Sberna, Francesca Sanna, Matteo Achilli, Marco Ciorba, il prefetto Gennaro Capo, rappresentati delle forze armate, tra cui il comandante della Guardia di Finanza, Carlo Pasquali,  don Luigi Fabbri in rappresentanza del Vescovo Piazza, suor Francesca Pizzaia, madre superiora delle suore Alcantarine del monastero di Santa Rosa, gli ex sindaci Giulio Marini e Leonardo Michelini, l’ideatore  della Macchina di S. Rosa “Sinfonia d’archi” Angelo Russo, l’ideatore di “Gloria” e vincitore della nuova Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis”, Raffaele Ascenzi. Sul palco presenti una rappresentanza dei facchini con il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini che ha poi chiamato a salire il capofacchino Sandro Rossi, la sindaca Frontini con gli altri ex sindaci Marini e Michelini (Arena era assente in quanto malato, ndr) che hanno ripercorso le tappe che hanno portato all’importante riconoscimento Unesco del trasporto della Macchina di Santa Rosa. Sul palco sono stati invitati anche la referente della rete delle grandi macchine a spalla, Patrizia Nardi, il presidente della Rete Gramas Luca De Risi ed un rappresentante istituzionale del comune di Nola, De Falco.

L’evento si è aperto con i due musicisti della Tuscia, docenti del  conservatorio, Luca Seccafieno e Fabrizio  Viti, che hanno suonato alla tromba e pianoforte l’inno dei Facchini, una dedica a tutti coloro che hanno fatto parte in questi 45 anni di storia del sodalizio dei facchini.

La sindaca Frontini ha rimarcato l’importanza del lavoro corale che ha portato al riconoscimento Unesco, invitando sul palco i sindaci predecessori (Giulio Marini ha presentato il dossier di candidatura e Leonardo Michelini era a Baku quanto dieci anni fa il trasporto della Macchina ha ottenuto il riconoscimento Unesco, ndr). “Santa Rosa bypassa le amministrazioni, i tempi, il riconoscimento Unesco è un momento di confronto tra Viterbo e il mondo – ha affermato la sindaca Frontini-  Tutto questo da dieci anni è diventato patrimonio di tutta l’umanità, insieme a Sassari, Palmi e Nola. Poi festeggiamo i 45 anni del sodalizio. Grazie a chi ha permesso a questa grande comunità di festeggiare i suoi 45 anni e tutti gli anni in futuro perchè rappresentate il cuore della viterbesità, ciò che di più vicino abbiamo all’anima. Una giornata come questa ci permette di essere sempre più comunità”.

Il presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini ha ricordato : “45 anni sono tanti ed io ho avuto la fortuna di viverli tutti. E’ stata una grande svolta la costituzione del sodalizio che ha permesso di affrancare i facchini dal costruttore, grazie al sindaco d’allora Rosati. Seconda tappa importantissima è stata nel 1987 quando, a seguito del traporto della macchina che ha rischiato di cadere, è stato affidato definitivamente il trasporto al sodalizio. E poi il riconoscimento Unesco che ha consacrato il ruolo di custodi della tradizione del sodalizio dei facchini di S.Rosa”. Mecarini ha poi ricordato tanti nomi tra cui Nello Celestini. Al riguardo ha ribadito alla sindaca la richiesta di poter dedicare una via o un monumento a Nello Celestini. “Tante belle cose, sofferenze, ostacoli, ma tante soddisfazioni – ha aggiunto Mecarini che ha, quindi,  chiamato sul palco Lorenzo Celestini.

Lorenzo Celestini ha ricordato i 45 anni del Sodalizio: “Dalle diatribe che c’erano dell’epoca con il costruttore, è nato il sodalizio, l’artefice principe è stato Nello. Un pensiero va al ragionier Rosario Scipio ed un altro pensiero e ringraziamento ai due amici musicisti che hanno suonato il nostro inno, nato 45 anni mentre si stava facendo la stesura degli articoli. Una sera mi presentai con la chitarra, è piaciuto ed è nato questo Inno”.

Il capofacchino Sandro Rossi ha affermato : “Io sono entrato qualche anno dopo la costituzione del Sodalizio. E’ stato un percorso di anni in cui il sodalizio si è perfezionato ed ha assunto un ruolo importantissimo insieme alle minimacchine con l’ingresso quest’anno anche alle bambine. Grazie al lavoro di tante persone i riconoscimenti sono arrivati. Quello che alla fine esce fuori, è che credo che ogni anno che passa questa città sia sempre più unita per le feste di Santa Rosa e questo è anche il motivo per cui cerchiamo di organizzare questi eventi, per ricordare cosa proviamo il 3 settembre e per essere sempre d’un unico sentimento. L’auspicio è che quelli che verranno dopo di noi proseguano su questa linea e portino sempre avanti questo discorso. Al di là del fatto religioso, visto che siamo tutti legati a Santa Rosa, abbiamo anche questo grande compito: cercare di far continuare questa festa. Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno dato coraggio a fare tutto questo. Pensate solo che era prima impensabile allungare il trasporto eppure un pezzetto alla volta siamo riusciti a fare anche quello per far vedere la Macchina a più persone, per trasmettere quello che ognuno di noi prova”. E dicendo queste parole Sandro Rossi si commuove.

Un augurio è arrivato anche dall’Avis, con una diapositiva in cui si è letto: “45 anni noi, Avis 65 anni totale 110 e lode”.

E’ stata, quindi, la volta dell’ex sindaco Giulio Marini: “Caro Sandro io a 10 anni stavo sulla salita di santa Rosa quando vennero i facchini che avevano lasciato la Macchina e vennero su piangendo. Quella sensazione da bambino mi ha portato a dire che mi sarei battuto per arrivare a quel risultato che era la magnificenza di Santa Rosa e credo che abbiamo fato qualcosa che era importante per lei e per i suoi cittadini. E’ stato complesso battere la concorrenza nazionale, ma ce l’abbiamo fatta”.

L’ex sindaco Leonardo Michelini ha riferito: “Patrizia Nardi ha fatto un grosso lavoro per aver tenuto insieme la rete. Lavoro fatto con grande serietà. Quello che ho provato a Baku il giorno del riconoscimento è stata una grande emozione per la città di Viterbo. E’ stata una grande soddisfazione. Ricordiamoci che questo è un riconoscimento di un patrimonio immateriale e quando è immateriale bisogna tutelarlo e custodire una cosa immateriale è molto più difficile che custodire una materiale. Il patrimonio immateriale è una cosa diversa, il riconoscimento immateriale punta sul valore che il trasporto rappresenta. Io credo che dobbiamo rinunciare un po’ ad una sorta di esclusività nostra del trasporto, ci deve essere una sovranità universale sul traporto della Macchina di S. Rosa. Il trasporto è un fatto civico e parte dalla devozione della Santa. E questa autenticità ed originalità che ci è data come riconoscimento Unesco non la possiamo tradire. Il sindaco deve fare due passi indietro il giorno del 3 e 4 settembre perché i protagonisti sono loro, i facchini, che rappresentano quella comunità a cui le è stato riconosciuto questo valore di patrimonio”.

Patrizia Nardi ha ricordato come quella della rete delle grandi macchine a spalla era la prima candidatura al mondo che coinvolgeva dei territori dello stesso Stato. “Un’innovazione assoluta, di una difficoltà straordinaria – ha sottolineato – C’era una competizione altissima però noi per la prima volta, forse da visionaria, eravamo la rete delle grandi macchine.  I  sindaci con i quali ho lavorato in questi anni hanno tutti perfettamente compreso l’importanza di questa convenzione. Ecco perché  la rete non è solo patrimonio Unesco,  ma fonte di ispirazione e grandissimo orgoglio e motivo di grande responsabilità. Per questo continuiamo a lavorare per noi, facciamo cooperazione internazionale. Ci sono stati sindaci intelligenti che hanno capito l’importanza di una cosa del genere”.

Il presidente della Rete Gramas Luca De Risi ha aggiunto: “Il nostro capitano è qui, Patrizia, noi come Gramas lavoriamo tantissimo: Il 4 dicembre 2013 abbiamo detto che per noi non era un punto di arrivo, ma di partenza. Dopo 10 anni abbiamo fatto tanta strada grazie ai sindaci, a Patrizia che ci guida e voglio ringraziare il direttivo di Gramas. Tante ore di condivisione,  programmazione, lavoro. Ci confrontiamo, alle volte abbiamo idee differenti, ma alla fine si trova sempre un punto di incontro perché abbiamo ben chiaro il nostro scopo: la tutela e la salvaguardia delle nostre feste, che sono le quattro feste più belle del mondo. Quest’anno abbiamo tutelato tanto la rete, abbiamo fatto fronte comune e lo continueremo a fare contro tutto e tutti. Siamo tutti coesi e compatti e questo deve essere il nostro faro. Sono sicuro che fra 10 anni saremo ancora più belli e più forti di oggi. Noi iniziamo oggi i nostri festeggiamenti che proseguiranno domani a Palmi,  il 15 a Nola e poi Sassari. Viva la rete e viva il nostro riconoscimento Unesco”-

Il presidente Mecarini ha, quindi, ricordato come il prossimo 7 settembre ci sarà presso la sala capitolare del Senato l’evento per l’anniverario del riconoscimento dei 10 anni Unesco.

Infine, Francesco De Falco di Nola ha dichiarato: “Vorrei partire da un concetto: siamo tutti di un sentimento, concetto cardine che ispira il valore di un patrimonio Unesco immateriale. E’ questo legame di essere unti da un sentimento che va al di là del traporto, delle Macchine. Sono dieci anni di un sentimento comune che lega le nostre comunità. In occasione delle nostre feste non esistono più distanze, differenti ed ora questo sentimento non lega solo le nostre comunità ma lega quattro regioni, città che sono unite seriamente da uno spirito di comunità”.

L’evento è proseguito con la consegna delle targhe commemorative ai Facchini che hanno maturato 10-15-20-25-30-35 e 40 anni trasporto e con l’intervento di Raffaele Ascenzi, che ha commentato questo importante momento non solo da ex facchino, ma da ideatore di ben tre Macchine di Santa Rosa.

Di seguito l’elenco dei facchini a cui è stata consegnata la targa:

10 anni di trasporto: Emanuele Bastianelli, Andrea Bocci, Marco Brugiotti, Daniele Costantini, Alessandro Ricci, Marco Struffolino, Martinengo Lanfranco.

15 anni di trasporto: Francesco Cencioni, Luca Di Prospero, Giuliano Giordani, Patrizio Locombi, Luca Mattioli, Alessio Perandria, Luigi Profili, Daniel Rossi, Rodolfo Morbidelli

20 anni di trasporto: Luca Agostini, Vincenzo Aquilina, Claudio Iaschi, Maurizio Marinetti.

25 anni di trasporto: Mario Andreoli, Antonio Canestro, Sante Fabbri.

30 anni di trasporto: Angelo Forieri, Gianluca Roselli, Rodolfo Valentini.

35 anni di trasporto: Marco Latilla, Claudio Piergentili.

40 anni di trasporto: Giovanni Aluisi, Renzo Conticchio, Ventura Massantini.

(foto di Federico Usai, Maria Antonietta Germano e Wanda Cherubini, Video di Wanda Cherubini)

 




Unesco, Coldiretti: “Valore filiera cibo made in Italy sale a 600 mld”

Il cibo è una risorsa strategica dell’Italia con la filiera agroalimentare estesa che sviluppa un fatturato aggregato di oltre 600 miliardi di euro nel 2022 nonostante le difficoltà legate alla guerra e le conseguenze della pandemia. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti diffusa in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Villa Miani a Roma in collaborazione con The European House – Ambrosetti, con la mostra dei colossi del Made in Italy, le specialità di maggiori dimensioni realizzate per l’occasione nelle diverse regioni d’Italia

Per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco è stato aperto – rileva Coldiretti – il primo salone dei giganti del Made in Italy, dalla mortadella lunga due metri per 120 chili di peso al maxi provolone da un quintale, dal Primitivo di Manduria da 15 litri al Pecorino Toscano da 20 chili, dai 5 metri di corda di salsicce di Norcia alla Finocchiona di 1,2 metri fino al Salamino d’Abruzzo a forma di “Bastoncino” lungo due metri e mezzo.

Il Made in Italy dal campo alla tavola vede impegnati – sottolinea Coldiretti – ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che – spiega la Coldiretti – quotidianamente rifornisce i consumatori italiani ai quali i prodotti alimentari non sono mai mancati nonostante pandemia e guerra.

Non a caso con un balzo dell’8% è record storico per le esportazioni alimentari Made in Italy nel 2023, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero relativi ai primi otto mesi dell’anno che indicano un ulteriore balzo sul primato di sempre di 60,7 miliardi fatto registrare nel 2022. Tra i principali Paesi, ad essere cresciute di più nel 2023 – sottolinea la Coldiretti – sono le esportazioni alimentari in Francia, con un balzo del 14% davanti alla Germania (+11%) e alla Gran Bretagna (+11%) anche se arretra leggermente per la prima volta negli Stati Uniti (-3%).

Un record trainato da un’agricoltura che è la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 526 vini Dop/Igp e 5547 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.

Ma il Belpaese – continua la Coldiretti – è anche il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

“La candidatura Unesco della cucina italiana è un riconoscimento dell’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale del Paese” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.




Il flamenco arriva a Tarquinia

Tarquinia (VT) – In occasione della Giornata Internazionale del Flamenco, istituita nel 2010 dall’UNESCO che ha proclamato questa forma d’arte “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”, domenica 12 novembre 203 alle ore 18 il Teatro Comunale Rossella Falk di Tarquinia ospiterà lo spettacolo “ARSA Y TOMA” della Compañia Flamenca.

La chitarra di Matteo D’Agostino, i passi e le coreografie  di Lara Ribichini e Stefano Arrigoni e la voce di Jose Salguero insieme daranno vita ad un emozionante “tablao”, uno spettacolo di flamenco tradizionale in cui la estemporaneità e il gioco ritmico attingono pienamente al linguaggio flamenco (la Soleá, las Bulerías, las Alegrías, el Tanguillo de Cádiz e altri Palos caratteristici del flamenco) con il risultato di uno spettacolo forte, fresco, sempre nuovo.

El toque della guitarra flamenca, el baile, el cante si inseguono e si intrecciano in una trama comunicativa, che trascina lo spettatore in una dimensione in cui il tempo si ferma, si espande e i sentimenti e le emozioni profonde de “El Arte Flamenco” elevano lo spirito e il corpo ad un’altra dimensione. Il Flamenco è una cultura popolare, fatta di terra, di sole e di mare, come l’Andalusia. È la cultura con cui un popolo, quello gitano, ha saputo riscattare la sua condizione di segregazione, creando un’arte che veicola sentimenti profondi e stati d’animo che vanno dal primitivo al sublime. È una musica che ha saputo essere colta ed influenzare compositori come Isaac Albéniz, Joaquín Rodrigo, Manuel de Falla. È divenuta poesia, passando per le mani di Federico García Lorca e Rafael Alberti. È una danza forte e suggestiva. È una cultura viva, che tuttora permea profondamente il sud della Spagna e i suoi abitanti.

Biglietti

Platea 15 euro

Gradinata 13 euro

Prevendita: https://tinyurl.com/Tarquinia

Produzione: Leeloo srl
www.leeloo.it




A Viterbo una serie di eventi per la promozione sociale del Decennale del riconoscimento Unesco

VITERBO – Viterbo sempre più città Unesco. Si sono tenuti nei giorni scorsi una serie di incontri dedicati alla città dei papi e alle ricorrenze che verranno celebrate proprio in questo anno, legate al riconoscimento Unesco delle feste della Rete delle grandi Macchine a spalla italiane, di cui fa parte il Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
A Viterbo, per l’occasione, oltre alla referente dell’elemento Feste della Rete delle grandi macchine a spalla e responsabile tecnico-scientifico del progetto Unesco, Patrizia Nardi, anche Francisco López Morales, tra i massimi esperti al mondo in materia UNESCO che segue la Rete da molti anni come candidatura “innovativa e di indirizzo all’UNESCO”, già ospite della città nel periodo precedente il conferimento del prestigioso riconoscimento internazionale.
“Un grande onore aver avuto con noi il professor Morales – ha sottolineato la sindaca Chiara Frontini, dopo averlo accolto a Palazzo dei Priori e avergli mostrato i capolavori di Sebastiano del Piombo all’interno del museo dei Portici, insieme alle opere pittoriche delle artiste Bonaria Manca e Maria Prymachenco -. In questi giorni abbiamo lavorato con Patrizia Nardi per la progettazione dei protocolli internazionali che a breve legheranno la nostra città e la Rete a Messico e Colombia, abbiamo lavorato per la definizione del programma delle celebrazioni del decennale dal riconoscimento UNESCO e messo a punto i dettagli dell’arrivo della mostra Macchine di Pace che, dopo Betlemme e Praga, sarà inaugurata a Viterbo il prossimo 22 agosto. Sempre a Viterbo, in questa settimana, si è inoltre tenuta la riunione del tavolo tecnico di coordinamento tecnico-scientifico con la dottoressa Nardi e le comunità festive di Sassari, Nola e Palmi – ha proseguito la sindaca, tra le cui deleghe a interim ha anche quella della promozione del brand Unesco. Presente agli incontri anche il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini.
“Essere città insignita di un patrimonio UNESCO – ha aggiunto Frontini – significa dover essere capaci di coniugare l’orgoglio per la propria identità con i valori universali che reggono la Convenzione. C’è da lavorare ancora molto per questa consapevolezza, ma sarà una delle sfide più belle dei prossimi anni”. E a proposito di consapevolezza, anche le parole di Patrizia Nardi ribadiscono e confermano alcuni importanti concetti espressi dalla sindaca: “Con il lavoro portato avanti in questi giorni a Viterbo siamo certi di aver aggiunto un altro tassello importante nella gestione e governance del patrimonio culturale immateriale sul tema della condivisione e collaborazione con i soggetti istituzionali che sostengono e partecipano alla salvaguardia di un Patrimonio UNESCO. La Rete, riunita a Viterbo in via straordinaria dal coordinamento tecnico-scientifico alla presenza del prof. López Morales, ha condiviso linee guida importanti per la programmazione finalizzata alle celebrazioni per i dieci anni del riconoscimento Unesco e per il ventennale della Convenzione 2003, tra cui importanti attività di cooperazione internazionale sulla traccia delle azioni che la Rete sta mettendo in atto con “Machines for Peace”. Ringrazio la sindaca Frontini per aver aderito, insieme al Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, a un progetto pre-pandemia di cooperazione internazionale, un protocollo di valorizzazione e lavoro con la città messicana di Queretaro al quale stiamo lavorando da qualche tempo insieme ai Facchini e nella quale città ha sede il magnifico complesso monumentale dedicato a Santa Rosa di Viterbo, Patrimonio Unesco. Verrà consolidato il rapporto con l’America Latina anche attraverso un accordo con la Colombia, grazie anche al lavoro diplomatico che il Comune di Viterbo ha avviato con l’Ambasciata colombiana in Italia e per il quale ho già coinvolto la presidenza di ICOMOS Columbia, che ha aderito con grande interesse al progetto”.

“Nel corso delle riunioni tenutesi con la sindaca Frontini, con Patrizia Nardi, focal point del progetto Unesco e con il professor Morales, molto vicino da tanti anni a Viterbo e alla Rete – ha aggiunto il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Mecarini – sono emerse tutte le condizioni e tutto l’entusiasmo per poter affrontare progettazioni complesse e festeggiare nella maniera più gioiosa e degna possibile il 4 dicembre, anniversario del decennale del riconoscimento che coincide con il 45º anno dalla fondazione del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa e il ventennale della Convenzione Unesco 2003. Abbiamo pianificato insieme e in sinergia alcune date per le celebrazioni a Viterbo attorno al Trasporto della Macchina, e fino all’autunno inoltrato, verso il 4 dicembre. C’è stata e c’è molta concordia nella convinzione della necessità di lavorare insieme per far riconoscere a tutti l’importanza dell’essere un Patrimonio dell’Umanità. E l’importanza della collaborazione che c’è tra coordinamento tecnico-scientifico, comunità detentrici del riconoscimento, istituzioni e le 36 associazioni riunite in GRAMAS. L’apporto e l’incoraggiamento preziosissimo del prof. Morales è stato ancora una volta un valore aggiunto e un vero e proprio propellente per affrontare le nuove sfide che ci attendono, tra le quali il convegno internazionale dei patrimoni immateriali in ottobre e la prosecuzione della mostra Macchine di Pace, il cui messaggio forte ed efficace dovrà giungere in tutta Europa e in tutto il mondo”.




Le manifestazioni della settimana santa verso una prospettiva UNESCO: a Sezze per tre giorni delegazioni da tutta Italia

SEZZE (LT) – Per celebrare i novant’anni della fondazione della Associazione della Passione di Cristo di Sezze, per tre giorni, dal 28 al 30 aprile, la cittadina laziale diventa centro culturale nazionale, ospitando decine di delegazioni provenienti da tutta Italia e un importante incontro-conferenza di carattere internazionale. L’iniziativa, promossa dall’Associazione della Passione di Cristo di Sezze in collaborazione con il Comune di Sezze, rientra nelle attività programmate nell’ambito del percorso finalizzato ad approfondire i temi d’interesse per promuovere la candidatura dei riti e delle manifestazioni della Settimana Santa in Italia quale patrimonio immateriale UNESCO. In tal senso la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze, il grande evento che caratterizza la tradizione e la cultura di Sezze, noto a livello nazionale e internazionale, rientra a pieno titolo in questo percorso condiviso iniziato diversi anni or sono e il clou del programma sarà la conferenza internazionale in programma sabato 29 aprile alle ore 9,00, dal titolo: “I patrimoni immateriali italiani e le buone pratiche dei riti e delle manifestazioni della Settimana Santa”. Per l’importanza dell’evento e la caratura degli ospiti, la conferenza si terrà nell’auditorium della curia vescovile di Latina, alla presenza di illustri ospiti e relatori, tra cui il prof. Francisco Javier Lopez Morales, tra i massimi esperti al mondo in materia UNESCO e già Direttore del Patrimonio Mondiale presso l’UNESCO per il Messico, oltre che vicepresidente di ICOMOS (Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, organizzazione associata all’UNESCO).

Insieme al prof. Lopez Morales, un’importante presenza che evidenzia lo spessore dell’iniziativa, la dott.ssa Patrizia Nardi, responsabile tecnico scientifico del progetto “Prospettiva UNESCO” di Europassione, già focal point di uno dei più prestigiosi riconoscimenti Unesco italiani – Rete delle grandi Macchine a spalla – e grande esperta di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale; il prof. Claudio Bernardi, docente di drammaturgia all’Università Cattolica di Milano; la dott. Maria Grazia Bellisario, Co-Direttore del Master Executive di I Livello presso l’Università UNINT di Roma su “Gestione del Patrimonio Mondiale di Valorizzazione delle Risorse Culturali”; il dott. Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini della Macchina di Santa Rosa di Viterbo; l’arch. Teresa Gualtieri, presidente della Federazione italiana dei Club per l’UNESCO; il dott. Dino Angelaccio, presidente ITRIA (Itinerari Turistico Religiosi Interculturali Accessibili); il dott. Piero Formicuccia, direttore artistico e regista della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze.

Ad aprire la conferenza saranno il presidente dell’Asssociazione della Passione di Cristo di Sezze, Cav. Elio Magagnoli, e il dott. Flavio Sialino, presidente di Europassione per l’Italia.

Porteranno i saluti a inizio conferenza il Vescovo di Latina, Mons. Mariano Crociata che è anche presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), e il sindaco di Sezze, dott. Lidano Lucidi. Saranno inoltre presenti numerosi rappresentanti politici e istituzionali.

L’evento ha i patrocini della Regione Lazio, Provincia di Latina, Comune di Sezze, Curia Vescovile, Sodalizio dei Facchini della Macchina di Santa Rosa e Club UNESCO di Latina.

Importante soprattutto la presenza delle delegazioni delle più importanti associazioni che in Italia si occupano di rievocare riti e manifestazioni culturali legati alla Settimana Santa e riunite nel sodalizio “Europassione per l’Italia”, insieme ai molti sindaci delle rispettive cittadine riuniti nella “Rete dei Sindaci”, presieduta dal sindaco di Caltanissetta, arch. Roberto Gambino. Gli eventi in questione, diffusi in ogni parte d’Italia, sono infatti soprattutto espressioni della storia e delle tradizioni culturali delle rispettive comunità.

Nei tre giorni di programma, le decine di delegazioni provenienti da ogni regione dell’Italia visiteranno Sezze e ne conosceranno da vicino la cultura e le tradizioni legate non solo alla Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo.

Tra gli eventi aperti al pubblico, il concerto di venerdì 28 aprile, alle 19,30, nella chiesa di San Pietro, eseguito dai “Fiati di Sezze”, diretti dal maestro Antonio Di Raimo, e la Santa Messa di Sabato 29 aprile, alle 18,00, nella cattedrale di Santa Maria, presieduta dal Vescovo Mariano Crociata e cantata dal “Coro Polifonico – Sezze Città della Passione”, diretto dal maestro Andrea Gianolla.

L’evento di tre giorni, infine, rientra nelle celebrazioni per i novanta anni della fondazione della Associazione della Passione di Cristo di Sezze.




Dieci anni dal riconoscimento Unesco del trasporto Macchina Santa Rosa: prevista una mostra itinerante delle Macchine di pace

di REDAZIONE-

VITERBO – Dieci anni del riconoscimento Unesco come bene immateriale per il trasporto della Macchina di Santa Rosa. Per festeggiare al meglio questo traguardo si sta definendo il programma dei festeggiamenti che prevede una mostra itinerante delle “Macchine di pace” a Gerusalemme e Betlemme e poi anche in Ucraina per tornare in Italia con le prime manifestazioni in calendario, ovvero la celebrazione dei Gigli di Nola. Avrà questa mostra itinerante come  partner anche i ministeri della Cultura e degli Esteri. La responsabile della rete delle grandi Macchine a spalla, Patrizia Nardi ha spiegato che già nei giorni scorsi è partito il programma dei festeggiamenti con il concerto del teatro nazionale ucraino a Viterbo. Il programma completo dei festeggiamenti sarà presentato a gennaio.

 




Trasporto della Macchina di Santa Rosa: fervono i preparativi per il decennale del riconoscimento Unesco

di REDAZIONE-

VITERBO- Lo scorso 4 dicembre del 2013, a a Baku, in Azerbaigian, il trasporto della Macchina di Santa Rosa ha ottenuto il riconoscimento Unesco come bene immateriale dell’umanità, inserita nella rete delle grandi macchina a spalla, insieme a Sassari, Nola e Palmi. Nel 2023, quindi, si festeggiano i dieci anni di questo importante riconoscimento. Sul suo profilo social, Patrizia Nardi, responsabile della rete ha scritto: “La Rete delle feste delle grandi Macchine a spalla italiane diventa Patrimonio UNESCO, votata all’unanimità da tutti gli Stati parte aderenti alla Convenzione Unesco del 2003 e soprattutto indicata come “ modello e fonte di ispirazione” per il corso della Convenzione e per le future candidature dell’immateriale nel mondo.
Un grande successo metodologico per l’Italia ed una soddisfazione immensa per noi tutti. Nel mese di dicembre la Rete celebrerà il riconoscimento con quattro eventi nelle città di Nola, Viterbo, Sassari e Palmi e con una conferenza online di conoscenza con tutte le comunità di Patrimonio Unesco italiane. Alla fine di gennaio presenteremo a Roma il programma del decennale del riconoscimento, che coinciderà con i vent’anni della Convenzione UNESCO. Il mio grazie alle mie comunità della Rete, alle 20 amministrazioni comunali che ho incrociato in questi anni di lavoro, al Ministero della Cultura e all’ICPI, a Stefania Baldinotti e al mio maestro, Francisco Javier López. Non abbiamo ancora finito!”.




“Macchine di Pace”, Unesco e Rotary per il concerto di Viterbo

VITERBO – Un’incantevole piazza San Lorenzo ha avviato i progetti della Rete delle Grandi Macchine a spalla che, sotto l’egida Unesco e la collaborazione del Rotary International, ha offerto alla città e al numeroso pubblico il primo concerto di “Macchine di Pace”.

Presente una folta rappresentanza di rotariani, dal Governatore del Distretto 2080 – Lazio Sardegna, Guido Franceschetti, insieme al presidente dell’E-Club Italia 2102, Luigi Ruben De Maio, e la presidente del Club di Palmi, Maria Stella Morabito, accolti dal padrone di casa, il presidente del Rotary club Viterbo, Lamberto Scorzino, e dal segretario Stefano Bianchini. Con loro i familiari e numerosi soci, che hanno assistito tra il pubblico, in una serata da tutto esaurito dove la musica è stata messaggera di pace.

Sul palco, viaggiando in un repertorio di classica e lirica che ha unito i grandi compositori italiani e la musica tradizionale ucraina, l’Orchestra e Coro dell’Opera Nazionale Ucraina di Dnipropetrovsk e solisti dell’Opera di Kiev, Odessa e Lviv, diretti del maestro Vladimir Galuska.

La potenza delle note, la bravura dei musicisti e del coro, l’eccezionalità dei solisti hanno incantato il pubblico presente, in un concerto aperto dall’inno ucraino, assistito dal pubblico rigorosamente in piedi.

“Mi sono commosso davvero – ha commentato il Governatore  Franceschetti al termine del concerto -, l’inno è stato coinvolgente come tutte le esibizioni successive, dal nostro bel canto alle loro note tradizionali. Un’unione di popoli da sempre valore per il Rotary, che fa molto per la pace, perché crede nella pace, qualcosa che non si può imporre perché è una conquista che si fa ogni giorno, con piccoli passi. Vedere sul palco più di cento professori che suonano insieme è un messaggio di pace, speriamo si riesca a convincere chi di dovere. Tutti dobbiamo e possiamo fare qualcosa, noi, ad esempio, oggi abbiamo tenuto una riunione e alle nostre spalle era presente la bandiera ucraina”.

Valori fondanti per il Rotary, sottolineati già dalla conferenza dal presidente Scorzino, che dopo il concerto si è dichiarato soddisfatto: “Siamo stati insieme, collegando i territori del patrimonio immateriale Unesco della Rete Grandi Macchine a spalla, perché solo uniti si possono mandare messaggi positivi. La musica aiuta a far veicolare concetti come quello della pace, con lo scambio culturale e di tradizioni che può solo portare valori positivi”.

Il Rotary Club Viterbo prosegue il viaggio al fianco del Sodalizio Facchini di Santa Rosa. Questa mattina con la presenza all’inaugurazione della targa dedicata a Giorgio Capitani, ambasciatore dei Facchini e socio onorario Rotary; sabato al Teatro dell’Unione, durante il raduno che precede il giro delle Sette Chiese, per un saluto al Sodalizio e un ricordo al grande maestro che inserì le immagini della Macchina di Santa Rosa in una puntata del Maresciallo Rocca, portato ai Facchini dal presidente Scorzino e dalla socia Simona Tartaglia, moglie del compianto regista.




“Macchine di Pace”, dalla città dei papi inizia la collaborazione tra Rotary Club Viterbo ed Unesco

VITERBO – Nasce dalla città dei Papi, in collaborazione con la Rete della Grandi Macchine a spalla e con il coinvolgimento dei club territoriali, la partnership strategica tra Rotary e Unesco, attraverso la costituzione la rete mondiale “Macchine di Pace”.

Il progetto lega le due realtà nel piano d’azione del Rotary International 2020-2024, confermato dalla conferenza di Houston del giugno 2022 “Servire la pace” e negli obiettivi strategici dell’Unesco: “Costruire società inclusive, giuste e pacifiche, promuovendo la libertà di espressione, la diversità culturale, l’educazione alla cittadinanza globale e la protezione del patrimonio”.

Obiettivi ambiziosi che segnano come atto di partenza il concerto “Macchine di Pace – Gran Galà dell’opera”, che la rete Grandi Macchine a Spalla, patrimonio immateriale Unesco, e il Comune di Viterbo hanno organizzato per mercoledì 31 agosto in piazza San Lorenzo e che vedrà protagonisti Orchestra e Coro dell’Opera Nazionale Ucraina di Dnipropetrovsk e solisti dell’Opera di Kiev, Odessa e Lviv, diretti del maestro Vladimir Galuska. Il concerto ha il patrocino dei club Rotary coinvolti, Sodalizio Facchini di Santa Rosa, Istituto centrale del patrimonio immateriale Mibact, Regione Lazio, Atcl, Gramas – Grandi Macchine a Spalla, Ambasciata Ucraina presso Roma e il contributo di Ance.

Alla conferenza di presentazione a Palazzo dei Priori (sala consiliare Comune di Viterbo) è intervenuto il presidente del Rotary club Viterbo Lamberto Scorzino insieme a Giuseppe Mangieri, pres. Nola e Pomigliano, in rappresentanza di Luigi Ruben De Maio, pres. E- Club Italia 2102, Maria Violante Corda, pres. Club Sassari, e Maria Stella Morabito, pres. Club Palmi, luoghi dove si celebrano gli eventi devozionali dei Gigli di Nola, della Varia di Palmi, dei Candelieri di Sassari e della Macchina di Santa Rosa di Viterbo. Presente anche il segretario del club viterbese, Stefano Bianchini, mentre al concerto assisterà anche il Governatore del Distretto 2080 – Lazio Sardegna, Guido Franceschetti.

“Il progetto nasce dalla possibilità di poter condividere obiettivi culturali comuni, legati al patrimonio Unesco – ha precisato il presidente Scorzino -, e in merito organizzeremo, con il nostro Distretto, alcune giornate dedicate ai beni culturali. Il concerto di mercoledì è finalizzato alla divulgazione dei valori di pace e di supporto dei popoli oppressi, anche diffondendo la conoscenza di tradizioni e pratiche dal forte impatto popolare, indissolubilmente legate al territorio di origine. La tradizione diventa opportunità unica per convididere il sentimento di pace profondamente radicato nella storia popolare delle nostre comunità, provando a promuovere cambiamenti positivi anche nelle altre comunità, sia vicine che lontane, per consolidare la pace nel mondo, la solidarietà e l’integrazione. Sono valori fondanti del Rotary, insieme al rispetto della diversità, l’equità e l’inclusione, che ogni socio onora e rispetta”.

La parallela iniziativa rotariana nasce dalla condivisione da parte dell’Unesco e del Rotary ECLUB Italia 2102 con i Club Rotary presenti sui territori delle Città della Rete delle grandi macchine a spalla italiane, Viterbo, Sassari, Nola e Palmi, di un progetto dal titolo “Macchine di Pace”, che si svilupperà a partire da proprio dal concerto-evento il 31 agosto a Viterbo. Tale progetto vedrà il Rotary e l’Uunesco uniti nell’organizzazione di eventi internazionali improntati a risaltare non solo la bellezza delle feste della nostra tradizione mediterranea, ma il messaggio forte di solidarietà, di integrazione, di vicinanza e, quindi, di pace. condiviso, in Italia, oltre che dalla Rete Unesco che lo propone, ma anche dall’Istituto Centrale del Patrimonio Culturale Immateriale del Ministero della Cultura. Il respiro internazionale dell’operazione è garantito attraverso il patrocinio della Fellowship of Rotarians who Appreciate Culturale Heritage (F.R.A.C.H.), associazione internazionale rotariana che si impegna a promuovere il servizio dei rotariani di tutto il mondo accumunati dall’interesse per i Beni Culturali favorendo la comunicazione e promozione della conoscenza e valorizzazione degli stessi.

Il concerto del 31 agosto sarà un momento di assoluta bellezza, da condividere e trasmettere grazie alle realtà coinvolte. Ingresso libero con raccolta fondi per le finalità previste.




In fiamme la faggeta di Oriolo Romano, Patrimonio Unesco

di Redazione –

ORIOLO ROMANO ( Viterbo) – In fiamme la faggeta di Oriolo Romano, Patrimonio Unesco. Il sito si trova a ridosso del paese.
Sul posto i Vigili del fuoco con due squadre, i canadair e la protezione civile.
Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni.

 




Firmato accordo tra l’Unitus e il centro di ricerca sull’Intelligenza Artificiale dell’UNESCO

VITERBO – L’Università degli Studi della Tuscia ha approvato nella seduta del Consiglio di Amministrazione di oggi 29 Aprile il Memorandum of Understanding per l’avvio della collaborazione scientifica con il Centro di Ricerca Internazionale sull’Intelligenza Artificiale (IRCAI) – Jožef Stefan Institute sotto il patrocinio dell’UNESCO. L’accordo raggiunto prevede l’adesione dell’Università della Tuscia all’interno di un network di eccellenza internazionale sulle tematiche di ricerca che utilizzano l’intelligenza artificiale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e che prenderà il via il 4 Maggio a New York durante gli Stati Generali di UNESCO.

Grazie a questo accordo, i docenti dell’Università della Tuscia avranno la possibilità di stabilire rapporti di collaborazione per progetti e scambi culturali con i membri dell’IRCAI e, allo stesso tempo, gli studenti avranno la possibilità di eseguire percorsi di tirocinio e/o tesi presso il suddetto centro di ricerca.

Questo importante traguardo è stato ottenuto grazie al riscontro scientifico e sociale del progetto VRAILEXIA, finanziato dalla Comunità Europea e coordinato dall’ateneo viterbese, che, attraverso la piattaforma BESPECIAL mira alla implementazione di strumenti e servizi a supporto di studenti dislessici universitari sfruttando l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. BESPECIAL, pensata per applicare i concetti dell’intelligenza artificiale per il raggiungimento degli obiettivi sostenibili (SDG), classificandosi nel primo quartile e al secondo posto in assoluto se si considera l’obiettivo relativo alla Quality Education (SDG4): https://ircai.org/top100/entry/bespecial/.

 “La firma di tale accordo rappresenta un’ulteriore passo in avanti che inquadra l’Università della Tuscia come una delle realtà più vive nel panorama nazionale sul tema dell’intelligenza artificiale a servizio dell’inclusione e dell’accessibilità” sottolinea il rettore Stefano Ubertini.




Unesco: Sottosegretario Borgonzoni, “Candidata L’Arte del Canto Lirico Italiano a Lista Patrimonio Culturale Immateriale. Grande soddisfazione e orgoglio per l’Italia intera”

«Per i professionisti e gli operatori del settore, per tutti gli appassionati di musica e delle arti dello spettacolo, per l’Italia intera oggi è una giornata tanto importante quanto attesa. La notizia della presentazione ufficiale a Parigi della candidatura nazionale de “L’Arte del Canto Lirico Italiano” per l’inserimento nella Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale è motivo di grande soddisfazione e orgoglio e per questo ringrazio il lavoro svolto dalle Comunità e dall’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura. Ringrazio anche la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che con la sua decisione riconosce l’importanza di un mondo in grado di raccontare come pochi altri la nostra storia, quell’immenso bagaglio di tradizioni e competenze che contraddistingue il nostro Paese nel mondo, su cui puntare in questo momento storico più che mai». Così il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni accoglie le decisioni del Consiglio Direttivo della CNIU in merito alla candidatura dell’Italia de “L’Arte del Canto Lirico Italiano” alla Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale.