Alta Velocità ad Orte, Unindustria: “Una svolta epocale”

VITERBO – “La fermata dell’Alta velocità ad Orte rappresenta una svolta epocale per la Tuscia e porterà effetti benefici su tutto l’Alto Lazio” dichiara Sergio Saggini, Presidente Unindustria Area Territoriale di Viterbo. “Siamo di fronte ad un evento che aspettavamo da anni e sul quale Unindustria e tutto il sistema delle imprese si sono impegnati affinché si realizzasse. La fermata rappresenta un momento centrale per valorizzare il nostro territorio rendendolo più attrattivo e creando le condizioni per un maggiore sviluppo e occupazione. Abbiamo sempre sostenuto che le infrastrutture portino crescita e benessere: siamo quindi molto soddisfatti che un servizio fondamentale come l’Alta velocità si fermi ad Orte migliorando la vita di cittadini e imprese. Un plauso va fatto al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e ai vertici di Ferrovie dello Stato che hanno creduto fortemente nel progetto tanto da realizzarlo. La fermata di Orte è la realizzazione di un progetto inseguito a lungo e speriamo che sia di auspicio per il completamento di un’altra infrastruttura fondamentale come la Trasversale Orte – Civitavecchia”.




Covid, Camilli (Unindustria Lazio): “Ci vorranno anni per la ripresa”

ROMA – Con la seconda ondata dell’epidemia “il livello di incertezza e’ tornato molto alto, a settembre ci eravamo tutti illusi di aver superato il Covid e adesso, con queste ulteriori limitazioni, le stime della crescita del Lazio subiranno un peggioramento”. Lo dice Angelo Camilli, il nuovo presidente di Unindustria Lazio, nel corso di una intervista Skype con la Dire.
“La nostra regione quest’anno ha subito un calo del pil analogo a quello del resto d’Italia, intorno al 9%, probabilmente con questo secondo blocco ci sara’ un taglio sensibile. Il Lazio, infatti, ha una quota di pil del 10-15% legata al mondo dei servizi- ricorda- a sua volta legato alla filiera del turismo e dei trasporti che stanno vivendo una situazione drammatica. Ormai siamo all’azzeramento di alcuni settori, come l’alberghiero. Anche l’audiovisivo e la cultura stanno soffrendo molto”. Sono comparti che avranno bisogno “di due o tre anni” per ripartire.
In una situazione come questa, continua Camilli, “stiamo attivando una serie di servizi di ascolto per gli associati per non lasciare sole le piccole e medie imprese. Siamo al lavoro su due tavoli paralleli: quello dell’emergenza, dialogando con Comune e Regione per il supporto economico necessario e consentire alle aziende di sopravvivere a questa fase”. Poi, sottolinea il leader di Unindustria Lazio, “dobbiamo ragionare anche in prospettiva e pensare alla ripresa una volta archiviata la pandemia. Alcuni comparti dovranno cambiare completamente il modello di business, pero’ ci sono altri che stanno tenendo e vanno bene come la farmaceutica, l’alimentare, information technology, speriamo anche l’edilizia grazie al superbonus”.
Agenzia Dire