Auguri del Vescovo Piazza ai maturandi

VITERBO-Riceviamo dal Vescovo Piazza e pubblichiamo: “Carissimi maturandi, desidero far sentire il mio sostegno nella preghiera e nell’incoraggiamento a saper affrontare con sereno e consapevole impegno questo delicato appuntamento della vostra vita.
Sono certo che saprete affrontare questa prova con determinazione e giuste motivazioni.
Mi auguro che possiate esprimere al meglio le vostre potenzialità e concludere con una prova convinta questa fase importante della vostra formazione e predisporvi alla sfida di nuove scelte”.

Orazio Franceso Piazza
Vescovo di Viterbo




Il Vescovo Piazza celebra le cresime comunitarie (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- “Confermare e Rafforzare” questo il significato della Cresima, uno dei sette Sacramenti che il cristiano è chiamato a ricevere e avviene attraverso l’unzione con il Crisma.
Erano più di cento i giovani di sei parrocchie della città che questo pomeriggio 18 maggio, presso il Duomo di Viterbo, dedicato a San Lorenzo, hanno ricevuto questo Sacramento dalle mani del vescovo mons. Orazio Francesco Piazza.
“Credete in voi stessi e prendete in mano la vostra vita”. Questo il primo suggerimento che il vescovo ha rivolto ai ragazzi, dopo aver salutato e ringraziato i componenti del coro, i catechisti e tutti i presenti.
“Cari ragazzi- ha proseguito il vescovo – oggi è un momento molto importante per la vostra vita. La consapevolezza vi deve aiutare a fare scelte ponderate. Certo è, non potete fare da soli. Calibrate bene le amicizie, ma soprattutto riprendete il dialogo con i vostri genitori. Il desiderio di camminare insieme nell’unità, troverete la forza ricordando che non siete soli. Rimanere soli nella vita è la più grande tragedia che possiamo vivere”.
Poi, ha rivolto un messaggio ai genitori, incoraggiandoli a guardare i figli con affetto e amore, aiutarli a metterli nelle condizioni di ritrovare quel dialogo intergenerazionale che spesso è complesso e faticoso.
Al termine, prima dell’unzione, un fuori programma.
Ha invitato i ragazzi a rivolgersi verso i genitori, che affollavano le navate laterali della cattedrale e ad unisono, a pronunciare un “grazie”.
La parola ha risuonato tra i banchi ed un fragoroso applauso ha interrotto un momento di vera emozione.

 




Vescovo Piazza: “Da un disagio può nascere un’opportunità”

VITERBO- La lunga giornata del Bomba Day a Viterbo nei centri di accoglienza e nelle parrocchie della città. Nella giornata di oggi, martedì 7 maggio, la città di Viterbo e’ stata coinvolta per una straordinaria evacuazione di oltre 36000 cittadini per le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico ritrovato in pieno centro risalente alla seconda guerra mondiale.
Anche il nostro Vescovo Orazio Francesco Piazza, insieme alle autorità cittadine civili e militari ha seguito la vicenda sia nelle fasi preparatorie degli ultimi mesi, sia nella fase operativa della giornata odierna visitando personalmente i luoghi di accoglienza.
Anche alcune Parrocchie della città di Viterbo, sono state impegnate nell’accoglienza di persone residenti nella zona rossa. Le parrocchie coinvolte nell’accoglienza sono state quelle di Santa Barbara, Sacra Famiglia, Santa Maria della Grotticella e dei Santi Valentino e Ilario.
Quest’ultima ha accolto circa 250 pazienti fragili accompagnati dal personale sanitario della casa di cura Villa Rosa di Viterbo.
Durante la giornata, oltre al pranzo offerto dal Comune di Viterbo, ai giochi e alla musica, c’è stata la visita delle autorità civili e militari e del Vescovo di Viterbo mons. Orazio Francesco Piazza che alle 11.30 nella chiesa di Villanova ha celebrato la Santa Messa per tutti i pazienti e i malati.
In una atmosfera veramente bella e festosa, il Vescovo nell’omelia ha sottolineato come “l’evacuazione è stata un’occasione di umanità. L’emergenza ci sta facendo vedere tante cose che non vedevamo, realtà quotidiane che non conoscevamo”. Ma il Vescovo ha anche sottolineato l’importanza dell’accoglienza che le parrocchie in questa circostanza hanno manifestato nei confronti dei cittadini e soprattutto dei più fragili.
“Tutti – ha ricordato il vescovo – stanno dando l’esempio chiaro di come si deve collaborare. Ringraziamo il Signore che ci ha permesso di scampare da un pericolo. Un pericolo gravissimo. Grazie agli artificieri dell’Esercito che stanno portando avanti questo delicato compito, rischiando la vita”.
Da queste situazioni, ricorda il Vescovo, possono nascere per chi accoglie e per chi viene accolto “occasioni di scuola di umanità. Ogni disagio, ha ricordato il Vescovo, si condivide”. E le parrocchie della città questo aspetto lo hanno condiviso e manifestato.
“La sofferenza e la malattia – ha concluso il vescovo rivolgendosi ai pazienti e fragili di Villa Rosa – è l’altare sul quale voi celebrate ogni giorno e dove si celebra l’intensità del vostro cuore. Tutto matura sull’altare della sofferenza e della malattia”. Una giornata iniziata al mattino presto e che alle ore 16 ha visto ritornare tutti alle proprie case per la fine dell’emergenza.

Don Emanuele Germani, direttore ufficio comunicazioni sociali diocesi di Viterbo




Bomba day: questa mattina la S. Messa officiata dal Vescovo per i pazienti e personale di Villa Rosa ospitati nella parrocchia dei SS. Valentino ed Ilario

di REDAZIONE-

VITERBO- Questa mattina, alle 11.30,  il Vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza presiederà la S. Messa nella chiesa di Villanova insieme alle autorità per tutti i pazienti, il Personale sanitario di Villa Rosa e le persone fragili ospiti in questa giornata del bomba day nella Parrocchia dei Santi Valentino e Ilario.




Oggi incontro del Vescovo Piazza con i lavoratori al Poggino

di REDAZIONE-

VITERBO – La Diocesi di Viterbo è da tempo impegnata nel fronteggiare le sfide del lavoro e sostiene attivamente il Progetto Policoro, un’iniziativa della CEI volta a offrire risposte concrete alla richiesta di lavoro nel territorio. Il Progetto Policoro, intitolato “Giovani, Vangelo e Lavoro”, si basa sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa e si propone di formare giovani capaci di aiutare altri coetanei e adulti nell’avviare idee imprenditoriali, orientare nel mondo del lavoro e contrastare la disoccupazione.

Recentemente, la Diocesi ha avviato uno sportello di orientamento al lavoro che ha assistito giovani e adulti nella ricerca di lavoro e nella stesura di curriculum efficaci. Alcuni partecipanti sono stati coinvolti in un percorso formativo chiamato “Scuola per contadini”, realizzato insieme alla Caritas diocesana, Idea 2020 e Acli Terra.

Inoltre, il Progetto Policoro ha contribuito al successo di un giovane imprenditore locale nel bando “Creoattività”, facilitando l’avvio della sua attività nel territorio. Ora, l’obiettivo è sviluppare una rete di relazioni solide tra aziende, lavoratori e istituzioni per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

In questo contesto si colloca l’evento presieduto dal Vescovo di Viterbo, Mons. Orazio Francesco Piazza, che si terrà oggi, 30 aprile al Poggino, alle ore 18, in occasione della Festa di San Giuseppe Lavoratore e della Giornata Internazionale del Lavoro. L’evento, promosso in collaborazione con l’ufficio di pastorale sociale e del lavoro della Diocesi e patrocinato dal Comune di Viterbo, mira a coinvolgere aziende, imprese e lavoratori del territorio. Oltre alle autorità civili e militari, saranno presenti associazioni di categoria e sigle sindacali del territorio viterbese.




Tempo di Quaresima, ieri l’imposizione delle Ceneri con il Vescovo Piazza (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Con l’imposizione delle Ceneri sul capo, ieri mercoledì 14 febbraio è iniziato il periodo della Quaresima, un cammino di conversione in preparazione alla Pasqua.
Il vescovo Orazio Francesco Piazza con il vescovo emerito Lino Fumagalli ed il vicario generale don Luigi Fabbri, hanno concelebrato il Rito delle Ceneri, presso la cattedrale di San Lorenzo, alla presenza dei parroci della nostra città.
Presenti alla cerimonia il comandante dei Carabinieri Felice Bucalo, la consigliera comunale Alessandra Croci, suor Francesca e suor Elpidia, francescane Alcantarine, una ricca rappresentanza dei Cavalieri del Santo Sepolcro e i Cavalieri di Malta.
Il vescovo si è rivolto ai presenti invitandoli a vivere questo periodo quaresimale come tempo di grazia, cercando di cambiare mentalità e atteggiamento: “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Un cammino ecclesiale condiviso, illuminato dalla parola di Dio e percorso insieme attraverso il dialogo della PREGHIERA, la scelta della PENITENZA e una CARITA’ OPEROSA, permetterà di raggiungere un nuovo stile comportamentale, il vivere con prudenza e buon senso. Con l’imposizione della cenere sul nostro capo non è solo il richiamo all’umiltà, ma simbolo di penitenza e conversione”.
Inoltre tra le varie iniziative che la diocesi ha programmato per questo periodo, ci saranno quattro Lectio di Quaresima, tenute dal Vescovo, per tutti i fedeli della città e della diocesi.
Il primo appuntamento martedì 20 febbraio alle ore 18:30 presso la chiesa di Sacro Cuore ( il programma completo sul sito www.diocesiviterbo.it).

 

 




Rito delle ceneri in cattedrale per inizio della Quaresima

VITERBO- Con il mercoledì delle Ceneri (14 febbraio), per la Chiesa Cattolica inizia il tempo della Quaresima. Un momento favorevole di quaranta giorni per compiere un cammino di conversione in preparazione alla Pasqua.
L’imposizione della cenere sul capo ricordava anche in antichità l’ingresso nello stato di penitenti. La cenere serviva anche alle lavandaie per sbiancare i panni. La cenere, allora, che riceveranno sul capo tutti i cristiani nel giorno di inizio della quaresima, vuole essere l’impegno di ciascuno a lasciarsi rinnovare dalla forza dello Spirito di Dio.
Il Vescovo di Viterbo S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, presiederà in Cattedrale a Viterbo alle ore 21.00 il Rito delle Ceneri con una solenne Celebrazione Eucaristica con tutti i parroci della città.
In questo tempo di Quaresima, sono diverse le iniziative promosse dalla diocesi e dalla forania di Viterbo e dai parroci della città impegnati nell’apostolato. Fra le più importanti ricordiamo: venerdì 16 febbraio alle ore alle ore 21 nella chiesa di Villanova a Viterbo l’incontro dei giovani della Città in preparazione alla Pasqua, iniziativa promossa dal servizio diocesano di pastorale giovanile; martedì 20 febbraio alle ore 18.30 presso la Chiesa del Sacro Cuore (e ogni martedi fino a pasqua in altre chiese della Città) la Lectio di Quaresima tenuta dal Vescovo per tutti i fedeli della città e della diocesi. Gli altri appuntamenti sul sito internet www.diocesiviterbo.it
Tutti i fedeli sono invitati a partecipare.

Don Emanuele Germani




Svolta la seconda giornata della stampa, il Vescovo Piazza: “Ricordatevi della dignità dell’uomo” (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Si è svolta questo pomeriggio, preso la sede della Fondazione Carivit, a Palazzo Brugiotti, a Viterbo, la Seconda giornata della stampa, indetta dal Vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza in collaborazione con l’Ucsi di Viterbo. L’incontro ha avuto come relatore, il responsabile di Unicef Italia, Andrea Iacomini, che ha parlato del difficile compito di comunicare le emergenze, in particolare quelle che riguardano i bambini. Prima della relazione di Iacomini, ha portato i suoi saluti don Emanuele Germani, responsabile dell’ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Viterbo, che ha ringraziato il Vescovo per aver istituito  questa giornata della stampa da quando, lo scorso anno, si è insediato a Viterbo, che rappresenta un un momento di incontro con gli operatori della comunicazione e di formazione su temi importanti, come quello delle emergenze sociali e comunicazioni. Al riguardo ha fatto riferimento a Sanremo e come ieri, al termine della sua esibizione sul palco dell’Ariston, Eros Ramazzotti abbia fatto un importante appello: “Quasi 500mila bambini vivono in zone di conflitto, altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerra. Pace». Ha, quindi, aggiunto: “Raccontare il dramma dei bambini nelle guerre non è più soltanto un’emergenza, ma una vera e propria urgenza, che ci deve far riscoprire il nostro ruolo di comunicatori, raccontando gli eventi con il cuore e i sentimenti”.

Ha preso, quindi, la parola Wanda Cherubini, presidente dell’Unione cattolica stampa italiana di Viterbo, che ha portato i saluti del presidente dell’Ucsi Lazio, Maurizio Di Schino per poi spiegare cosa sia l’Ucsi e concentrare, quindi, l’attenzione sul tema dell’incontro, evidenziando come sia difficile mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tragedie che riguardano il mondo e che, coinvolgono, purtroppo milioni di bambini, senza fare distinzioni tra tragedie di serie A e tragedie di serie B. “Nella vicina Ucraina ben 1882 bambini sono morti, per non parlare delle stragi di civili a Gaza, dove hanno perso la vita tante persone, tra cui tantissimi bambini – ha affermato Cherubini–  Ci sono guerre in Africa, in particolare in Sudan, da 13 anni si combatte in Siria e da 9 anni nello Yemen. A queste guerre si aggiungono i terremoti in Turchia e Siria, l’alluvione in Libia ed il sisma in Afghanistan. Tanti i bambini che necessitano di aiuto”.

E’ stata, quindi, la volta del Vescovo Piazza che ha ringraziato l’amico Iacomini della sua presenza e poi la presidente dell’Ucsi di Viterbo e l’associazione, che prima dell’incontro ha consegnato al Vescovo un piccolo omaggio. Mons. Piazza ha, quindi, ringraziato tutti i giornalisti intervenuti. “Siete diventati progressivamente compagni di strada e questo per me è il momento più bello, questo riconoscimento nel riconoscerci: voi conoscete un po’ più il Vescovo ed io conosco un po’ di più voi.  Vi sono grato perché attraverso le vostre testate vedo l’agenda della realtà che vivo”. Il Vescovo ha poi fatto un appello: “Ricordati della dignità dell’uomo, tutto quello che accade nella giornata deve essere letto in questa chiave di lettura, ricordandosi della nostra dignità umana”. Ha poi enfatizzato che la Chiesa dovrebbe leggere i giornali poiché questi contribuiscono a una visione più ampia del mondo. Secondo Piazza, i giornali rappresentano una ricchezza poiché permettono di immergersi nelle notizie e di percepire la sensibilità dei giornalisti. Questa sensibilità non riguarda solo l’etica professionale, ma anche un senso di compassione verso il proprio territorio e le persone che lo abitano. Il Vescovo ha evidenziato che la diversità delle informazioni è un dono divino, contrapponendola a ciò che è monocorde che, a suo avviso, conduce alla stagnazione. Ha sottolineato il ruolo importante della stampa, definendola non solo significativa, ma addirittura decisiva nella società. Tuttavia, ha avvertito che con questo potere viene anche una grande responsabilità: è fondamentale che le parole siano sempre responsabili e orientate al bene comune, favorendo la dignità umana in ogni circostanza. Infine, ha citato i bambini come “nostra memoria critica”, ricordandoci l’importanza di preservare l’innocenza della vita e la sua bellezza. Il Vescovo Piazza ha, quindi, aggiunto: “E’ importante stare sul pezzo, ma mantenendo gli occhi aperti sulla realtà perché poi ci perdiamo nel dibattito e la realtà ci sfugge di mano”.

Il portavoce Unicef Italia, Andrea Iacomini ha ringraziando il Vescovo per questo invito. “E’ stata una gioia riabbracciarti in questa città – ha esordito Iacomini rivolgendosi al Vescovo – sei una garanzia per questa città. Sono onorato di essere qui per raccontare quello che faccio. Non tutti ci danno questa possibilità. E’ talmente complicato trovare lo spazio in più, quello della quotidianità. Ringraziando Dargent D’Amico per il messaggio inviato a Sanremo ho detto che ci sono 500 milioni di bambini che in questo momento sono in zone di conflitto e ieri Eros Ramazzotti ha ripreso questo dato per dire basta alla guerra. L’Unicef è una fonte primaria, quando scoppia un’emergenza siamo noi i primi sul campo a raccontare. Però poi passano i giorni, si perde l’interesse per la quotidianità di questa tragedia, si crea una sorta di assuefazione. Per l’Ucraina siamo passati alla sola riflessione geopolitica e così non ci si dà la possibilità di raccontare ciò che stiamo facendo. Se non racconto a voi che cosa facciamo lì risulta poi difficile raccogliere fondi. Ci sono crisi di serie A e crisi di serie B. Oggi è Gaza la crisi di serie A, ma vi ricordo che ci sono anche 50 mila bambini sott’acqua in Libia”. Iacomini ha poi rivolto un pensiero ai migliaia di colleghi Unicef che si trovano in mezzo alle bombe, alle malattie come ai tanti altri operatori umanitari. “Danno credibilità alle cose che facciamo, ma se non c’è un’alleanza  tra i media che mi permette di raccontare quello che facciamo, dove lo facciamo e se lo facciamo, capite che è tutto molto difficile”. Iacomini ha poi rimarcato come vi sia una sola pace, senza colori politici e come siano aumentati i bambini malnutriti nel mondo. Ha poi evidenziato l’importanza dei social per comunicare queste tragedie. “Noi raccontiamo il dolore attraverso immagini filtrate, attraverso le storie. Oggi le storie sono diventate il caposaldo di quello che facciamo. Le storie, visto la forza dei social, giocano un ruolo fondamentale”. Poi una riflessione importante: “I grandi eroi di questi tempi sono i padri e le madri resilienti, i bambini che senza braccia e mani continuano a giocare nei campi profughi, non ci sono più purtroppo Madre Teresa, Nelson Mandela, John Fitzgerald Kennedy. Quindi come ci aiutiamo a raccontare tutto questo? Con delle forti alleanze”.

Video di MARIELLA ZADRO

 




Domani si celebra a Viterbo la II giornata della stampa con il Vescovo Piazza

di REDAZIONE-

VITERBO- Domani, alle ore 17, presso la fondazione Carivit di Viterbo, in via Cavour, si terrà la Seconda giornata della stampa, indetta dal nostro Vescovo Orazio Francesco Piazza. In collaborazione con l’Ucsi di Viterbo, quest’anno verrà affrontato il delicato tema delle povertà e infanzia  con il portavoce Unicef Italia, Andrea Iacomini. L’incontro è aperto a tutti. Prima delle relazioni del Vescovo Piazza e di Iacomini, prenderanno la parola per un saluto don Emanuele Germani, direttore dell’ufficio comunicazioni della diocesi di Viterbo e Wanda Cherubini, la nostra direttrice e presidente Ucsi di Viterbo.




La Santa famiglia di Nazareth, un modello di vita (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Il 30 dicembre, la Chiesa ricorda la Santa Famiglia, momento per pregare e riflettere sul ruolo delle famiglie cristiane. L’Unità Pastorale Sacra Famiglia- Sant’Andrea di Viterbo, ha organizzato una cerimonia eucaristica alla presenza del vescovo Orazio Francesco Piazza, che ha visto la partecipazione della comunità parrocchiale e di persone che hanno voluto condividere questa ricorrenza.
Il vescovo ha rivolto un messaggio a tutte le famiglie presenti:“Care famiglie, ricordiamo oggi il vostro impegno nel vivere uniti, che voi avete già sperimentato. Accompagnateci nell’essere famiglia di famiglia, anche come Chiesa, perché sappiamo accogliere le fragilità custodirle e sostenerle con la concordia: “con il cuore “sapere impostare i rapporti con il cuore, nella preghiera e nella semplicità della vita umana”.
Hanno concelebrato la Santa Messa il vicario generale don Luigi , don Luca, don Dante, don Roberto e padre Marius.
Presenti in chiesa rappresentanti degli scout e della confraternita di San Giuseppe, il consigliere Paolo Moricoli e varie associazioni di volontariato e promozione sociale
Al termine don Luca, ha ringraziando il vescovo per la sua presenza, ed espresso il proprio impegno e aiuto come realtà parrocchiale, per il “cammino” che le famiglie dovranno affrontare.
Il vescovo, prima della benedizione, ha esortato i fedeli ad non avere timore, nel comunicare le problematiche, inoltre, per l’anno nuovo ha espresso il desiderio di avere molto entusiasmo, come lo abbiamo avuto in questo anno trascorso insieme.
Il pomeriggio di preghiera si è concluso con una cena sociale alla quale hanno partecipato un congruo numero di persone.

 




Il Vescovo Piazza ha celebrato la Messa di Natale

di REDAZIONE-

VITERBO- A mezzanotte, il vescovo Orazio Francesco Piazza ha presieduto la messa di Natale nella cattedrale di Viterbo, esortando i presenti a riflettere sulla condizione umana. Nella sua omelia, il vescovo ha sottolineato l’importanza di accettare la nostra umanità e ha dichiarato: “Questa notte è da desiderare, da cercare con tutte le nostre forze”.

Il vescovo ha enfatizzato la profonda strategia di gioia radicata nella nostra umanità e ha invitato a trovare questa radice nel cuore per far crescere “l’albero della linfa della vita che nasce per noi”. Ha riconosciuto le difficoltà della condizione umana, ma ha sottolineato il desiderio di speranza che pervade ancora oggi la società.

“La nostra fede in Cristo, che nasce per noi, ci permette di capire il sentiero su cui incamminarci”, ha affermato il vescovo, sottolineando che immergersi nella nostra umanità è fondamentale per riscoprire la bellezza e la profondità della fede. Infine, ha concluso affermando che la prima cosa da fare è accettare la nostra umanità. Un invito alla riflessione profonda in questa notte speciale.

 

 

 




Il messaggio del Vescovo Piazza per il Santo Natale

VITERBO – Nella semplicità del Santo Natale, il desiderio di ritrovarsi insieme! Carissimi fratelli e sorelle, al termine del cammino di Avvento, tempo di grazia e misericordia, apriamo il cuore alla bellezza del Natale di Gesù: Evento che rivela la semplicità del Bambino totalmente affidato alle cure della Madre. Contempliamo in questa ordinaria scena di vita il valore essenziale della fiducia e dell’affidarsi, di scoprirsi bisognosi dell’Altro. Fiducia e affidamento sono condizione per trovare sostegno nella fatica del quotidiano. Da soli non si può affrontare la vita, forse, in qualche modo, si riesce a sopravvivere.

Nella fiducia e nell’affidamento possiamo “riscoprire” il Natale di Gesù come reale esperienza umana e spirituale: dimensione essenziale in cui matura il valore autentico della nostra umanità tra le molteplici vicende che oscurano il cuore. Contempliamo questa Nascita con fede semplice, non separata dalla vita; una fede che, nella Grazia, alimenta il cammino e aiuta ad affrontare le difficoltà e le prove; una fede che fa chiarezza nei sentimenti e genera vera gioia: le cose riempiono la casa; le relazioni, gli affetti, i vincoli tra le persone, riempiono il cuore e donano vita. «Felice è la Notte in cui l’uomo compare chiaro a sé stesso, perché riscopre l’autenticità del proprio cuore» (Goethe).

Nel fondo di ogni cuore abita il desiderio della relazione, della comunione: condizioni, queste, che dispongono alla vera gioia di vivere.

In questa esperienza umana e spirituale, lasciamoci attrarre dalla relazione fiduciosa con Dio, nel dialogo intimo e profondo con Lui, e, dal Bambino-che-nasce per noi, impariamo a riscoprire la semplicità delle buone relazioni nel quotidiano. Il Santo Natale non vive nelle emozioni consumistiche e alienanti che rendono ancor più indifferenti a tutti e a tutto; il Natale è nostalgia di semplice umanità.

È necessaria la semplicità di una fede autentica per celebrare il Natale di Gesù, il Cristo, con rinnovato entusiasmo, grati a Dio per il dono della presenza di quanti ci accompagnano nella vita. Abbiamo bisogno di imparare nuovamente a stare bene insieme, di ricostruire la trama delle relazioni sfilacciate o addirittura lacerate in piccoli o grandi egoismi. Tutti abbiamo bisogno di trovare parole di conforto e di consolazione tra i molti problemi che affliggono; di trovare persone che hanno la forza di diradare, con la benevolenza e l’amicizia, le ombre di amare solitudini. Il Natale chiede a ciascuno l’impegno di un amore che dilata il cuore, capace di accogliere l’altro, e scoprire la bellezza feconda dell’amore che sa sacrificarsi per l’altro; esige un cambio di mentalità: dal possesso al dono!

Cari fratelli e sorelle, in questa luce del Santo Natale ritroviamo la giusta attenzione verso chi ci sta vicino, che accompagna il nostro cammino; verso coloro che condividono la nostra vita in ogni contesto e condizione. Questa giusta attenzione alimenta la volontà di rendersi disponibili alla relazione, con sacrifici personali, per saper superare gli strappi dell’Io che toglie solidità ai vincoli di vita familiari, ecclesiali e sociali! Se il Natale, come consuetudine, è visto come occasione di doni, quali segni di attenzione e di affetto, ancor più deve esserlo per concentrare lo sguardo sulle persone e sulle relazioni. Se un piccolo dono è motivo di gioia per chi lo fa e per chi lo riceve, dovremmo essere ancora più felici di donare migliori condizioni di vita alle persone attraverso i doni della disponibilità e della condivisione, dell’attenzione e della cura; dell’amorevole pazienza e della carità. Sono questi i doni che cambiano realmente la vita; sono il segno distintivo della Speranza che nasce in noi nel Natale che celebriamo.

Carissimi fratelli e sorelle, con la qualità di questi doni, offerti e ricevuti, si costruisce la Casa della comune speranza di una vita, a misura d’uomo secondo il dono di Dio. Di questa Casa ognuno è pietra necessaria per edificarla e compattarla. Sia questa, per tutti, la Nascita del DioAmore nella nostra umanità: una rinascita del desiderio a voler stare bene tra noi. Nella Sua umanità si rivela la comunione, la fraternità, come essenza della stessa vita. Il Verbo umanato, per donare pienezza di vita, traccia la strada: la vera gioia è nel dare, più che nel ricevere! Se camminiamo su questa strada avremo la sorpresa di ricevere più di quanto abbiamo dato. È appunto questo il mio personale augurio a tutti voi: ritrovare la semplicità e la gioia di stare insieme. In questo auspicio, con grande e paterno affetto, prego il Signore Gesù che vi sostenga nella vita, e chiedo questo speciale dono: divenire tutti, con sincero impegno, pietre-di-fraternità. Questo è il tesoro del Natale di Gesù Cristo, nostra unica Speranza.

Viterbo, nella Domenica Gaudete.

+Orazio Francesco Piazza
Vostro Padre nella fede




Celebrazioni di Natale del Vescovo Piazza in cattedrale

Il Vescovo Orazio Francesco Piazza presiederà in Cattedrale a Viterbo la Messa della notte di Natale alle ore 23.45. Per consentire la piu ampia partecipazione, l’orario di apertura degli ascensori è prorogato di unora fino alle 02.00. La mattina di Natale, il vescovo presiederà sempre in cattedrale la Messa del giorno alle ore 11.00.

Don Emanuele Germani, direttore




Oggi, 3 dicembre, ricorre un anno dall’inizio del Ministero Episcopale del Vescovo Orazio Francesco

VITERBO- Oggi, 03 dicembre, ricorre un anno dall’inizio del Ministero Episcopale del Vescovo Orazio Francesco tra noi. Nel suo primo Messaggio alla nostra Chiesa ci aveva chiesto di accoglierlo come padre, fratello e amico. A un anno di distanza possiamo dire con convinzione che non abbiamo fatto fatica ad accoglierlo così, perché da parte di tutti, comunità ecclesiale e comunità civile, si è creata con lui sin da subito una sintonia profonda, che è diventata stima sincera e affetto grande.
Ci aveva poi affidato un motto: in quello che vivo, il meglio che posso. E ce ne ha dato l’esempio, giorno dopo giorno, in un impegno instancabile che gli ha permesso di conoscere a fondo le varie realtà del territorio e le sfida grande a cui come Chiesa siamo chiamati: ricollegare la fede con la vita; riportare il Vangelo nel cuore delle persone.
Per questo, nel Messaggio di Avvento che proprio oggi ha consegnato alla Chiesa diocesana, sollecita la comunità tutta a “svegliarsi dal torpore”, perché è “tempo di fare scelte per ritrovare la dignità della vita cristiana”.
In questo anniversario, l’augurio al Vescovo da parte dell’intera Comunità Ecclesiale, in tutte le sue componenti, diventa sostegno nella preghiera e impegno a condividere con lui la volontà di ripensare seriamente la nostra azione pastorale e a dare il meglio di noi “nel generare uno stile di vita radicato nella fraternità e nella comunione con gli altri”.

Don Luigi Fabbri
Vicario Generale




Il Vescovo di Viterbo invita alla speranza e alla fiducia nel Signore nel giorno dei defunti

di REDAZIONE-

VITERBO- Nel giorno dei defunti, il vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza, ha tenuto un’omelia toccante durante la messa celebrata nella chiesa di San Lazzaro nel cimitero vecchio della città. Ha sottolineato l’importanza di vivere con il cuore orientato verso la beatitudine e la speranza, affrontando le molte morti quotidiane con la prospettiva della resurrezione.

Il vescovo Piazza ha invitato i presenti, compresi i parroci della città, a portare in preghiera i volti dei propri cari defunti, ricordando l’amore, la condivisione, la simpatia e la compassione che hanno condiviso con loro. Ha evidenziato che nessuno è mai veramente pronto ad affrontare la morte se non si affida e confida nel Signore.

Durante la celebrazione, il vescovo ha rivolto un pensiero speciale ai bambini a cui viene negata la vita a causa della violenza senza senso degli adulti. Ha ricordato la loro dolcezza e l’ingiustizia delle loro vite interrotte.

La messa si è conclusa con la benedizione ai defunti del cimitero e alla cappella dei presbiteri viterbesi. Il messaggio del vescovo Piazza richiama alla riflessione sulla fragilità della vita e all’importanza della speranza e della fede nel Signore di fronte alla morte.




Il 4 novembre la S. Messa celebrata dal Vescovo Piazza per il 60esimo anniversario della beatificazione di Domenico Barberi

di REDAZIONE-

VITERBO-Il prossimo 4 novembre, presso la cattedrale di San Lorenzo, a Viterbo, il Vescovo Orazio Francesco Piazza, celebrerà alle ore 18 la S. Messa per il 60esimo anniversario della beatificazione di Domenico Barberi. Barberi è stato l’ispiratore della nuova primavera cattolica in Inghilterra (a metà del 1800), portava la pace tra cattolici e anglicani, predicava tra gli immigrati degli “slums” delle periferie industriali (gli irlandesi sbarcati in barcone sulle coste inglesi), corrispondeva in latino con i professori di Oxford (San J.H.Newman si rivolse a lui per essere accolto nella Chiesa cattolica), suo discepolo fu George (Ignatius) Spencer pro-zio della principessa Diana Spencer (e quindi di William il futuribile re d’Inghilterra). Nel suo diario spirituale c’è una pagina molto intensa dove racconta come la sera del trasporto della Macchina di S Rosa (3 settembre 1813) a Piazza Fontana Grande il giovane Domenico, facendo violenza su sé stesso, ruppe gli indugi e lasciò la sua fidanzatina per farsi religioso passionista.




Il vescovo Piazza ha celebrato a San Martino la S. Messa in diretta su Rai 1

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Il vescovo Orazio Francesco Piazza ha celebrato questa mattina una Santa Messa all’abbazia di San Martino al Cimino, sottolineando l’importanza della convivialità e della condivisione nella vita delle persone. La celebrazione è avvenuta in diretta su Rai1, con la presenza del parroco don Fabrizio Pacelli e don Roberto Bracaccini.

Il vescovo ha sottolineato come il Padre attraverso Gesù, abbia convocato un raduno e come questo disegno di riunificazione coinvolga tutti gli esseri umani, richiedendo la loro partecipazione attiva. Ha anche affermato che il Signore spera che gli uomini condividano la certezza dell’amore che può guarire le lacrime dai volti afflitti.

Il vescovo ha sottolineato come le preoccupazioni possano offuscare il cuore delle persone, portandole a rinunciare alla ricerca della vera speranza. Ha evidenziato l’importanza di trovare luce e conforto nella convivialità intima e amicale, che può combattere la solitudine.

L’omelia ha affrontato il tema della convivialità come un dono di grazia della presenza divina, che può dare nuova forza e entusiasmo alle persone. Il vescovo ha sottolineato che la convivialità può trasformare le preoccupazioni in scelte significative e donare una nuova qualità alla vita.

La celebrazione è stata arricchita dalla partecipazione delle autorità civili e militari, tra cui il comandante dei carabinieri di Viterbo, Felice Bucalo e la consigliera comunale Lina Delle Monache. La Santa Messa è stata accompagnata dal coro parrocchiale, diretto da Laura Carlucci e dall’organo suonato magistralmente dal Maestro Ferdinando Bastianini. La diretta della S. Messa su Rai Uno è inserita all’interno del programma tv “A Sua Immagine”, che precede, ogni domenica l’Angelus del Papa.

Prima della celebrazione, sono stati trasmessi alcuni video che hanno raccontato le bellezze architettoniche e storiche della Tuscia, come piazza San Lorenzo con il palazzo Papale di Viterbo, ricordando la storia del Conclave più lungo della storia, il quartiere medioevale di San Pellegrino e poi San Martino al Cimino con un’attenzione all’abbazia cistercense, dove è stata celebrata la Messa domenicale.




L’Ucsi di Viterbo ha incontrato il Vescovo Piazza

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Questa mattina, una delegazione dell’Ucsi Viterbo, l’Unione cattolica stampa italiana, ha incontrato il Vescovo Orazio Francesco Piazza per regalargli un acero bonsai per il suo compleanno, che festeggerà il prossimo 4 ottobre. Conoscendo la passione che il Vescovo ha per i bonsai, l’Ucsi ha pensato di omaggiarLo con questo presente, che è stato molto gradito da Sua Eccellenza, tanto da posizionarlo subito nel suo studio, vicino alla sua scrivania. La delegazione Ucsi di Viterbo, composta dalla presidente Wanda Cherubini e dai soci Mariella Zadro e Federico Usai, è stata accolta dal Vescovo Piazza e da don Roberto Bracaccini presso l’abitazione del Vescovo. L’Ucsi di Viterbo ha portato anche i saluti e gli auguri del direttivo regionale Ucsi e del suo presidente Maurizio Di Schino. Al termine dell’incontro il Vescovo Piazza ha ringraziato la delegazione Ucsi, raccogliendosi in un momento di preghiera con la stessa e benedicendo poi tutti i componenti dell’Ucsi e le loro famiglie.