“Ascoltare il battito del Cuore dell’Umanità” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – “Il battito” è stato sentito ad unisono, martedì 17 dicembre presso La Sala “Giovanni Paolo II” della Casa di Cura Villa Rosa, con gli ospiti della struttura, il M Ferdinando Bastianini e il coro integrato di Eta Beta diretto dalla M Loredana Serafini.

L’iniziativa promossa dalla presidente dal distretto 208 Italia Club Viterbo Internazionale Inner Wheel Maria Teresa Lecchini, ha visto la partecipazione di diverse socie.

Suor Mariella Giannini, superiora della Famiglia Ospedaliera di Villa Rosa, la dott.ssa Marisa Nicolini e i collaboratori, hanno accolto il coro e gli ospiti che hanno voluto condividere un pomeriggio nel segno dell’amicizia, del servizio, e della solidarietà.

Un concerto molto apprezzato che ha spaziato dai classici del Natale: “Jingle Bells, Cantano gli Angeli” il tema del film La vita è bella e “La Luna” di Branduardi.

Il M Bastianini, ha coinvolto il pubblico in un medley e alcuni assoli, tra i quali “ Blue Dolfin” e “Un Bene Grande Così”.

Al termine i ringraziamenti agli organizzatori dell’incontro.

“Grazie per questo invito, ha sottolineato Maria Teresa Lecchini, che abbiamo accolto con vero piacere. Oggi abbiamo “ascoltato” e inizierà un rapporto di collaborazione nello spirito del tema internazionale, che l’associazione, vuole promuovere “Ascoltare il battito del cuore dell’umanità”.

 

 




Villa Rosa a Viterbo, una realtà importante per tante persone

Riceviamo da Annunziata Palmucci e pubblichiamo: “Tutti noi cerchiamo di essere forti, indossiamo una maschera per far capire agli altri che tutto va bene purtroppo non sempre è così. Le emozioni e i bisogni hanno un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi, servono a individuare i pericoli, aiutarci e a difenderci.
Quando non abbiamo nessun aiuto ci fa sentire che non siamo all’altezza della situazione.
Il problema principale che assale la maggior parte di ognuno di noi è la depressione che causa angoscia, rabbia e stanchezza e non ci permette di comunicare con chi ci sta accanto.
Quando sopraggiunge la depressione bisogna chiedere aiuto e uno dei posti on cui si può ricevere l’aiuto dovuto è Villa rosa a Viterbo, la quale è considerata un punto di riferimento per la salute delle persone.
È situata nelle immediate vicinanze del centro storico di Viterbo, circondato da un ampio parco a disposizione degli ospiti.
Sia le suore ospedaliere che i collaboratori mettono un grande impegno nell’assistenza delle persone con disagio psichico e anziani.
Da tanti anni la loro attività si svolge con continuità e professionalità e tale casa di cura rappresenta un importante polo sanitario attivo ed efficiente per il territorio della Tuscia.
Tutti gli operatori sono a disposizione dei pazienti con professionalità e dedizione per farli sentire a proprio agio”.




Coronavirus, fine del lockdown, inizia la fase 2 a Villa Rosa

VITERBO – Terminata la cosiddetta Fase 1 della completa chiusura delle struttura sanitarie- residenziali nazionali e quindi anche della Casa di Cura viterbese, è ora finalmente possibile la graduale riapertura delle attività ambulatoriali e cliniche.

E’ con grande soddisfazione che Villa Rosa sta tornando alla normalità dopo la chiusura attuata per combattere la Sars-Cov-2: grazie all’immediata e scrupolosa adesione alle norme sanitarie anti-CoviD-19da parte dell’intera Comunità ospedaliera (operatori sanitari, ospiti, Suore Ospedaliere) è stato raggiunto il non facile obiettivo della completa negatività di tutti i tamponi naso- e oro-faringei eseguiti dalla ASL di Viterbo come screening preventivo.

Negli ultimi due mesi e mezzo si è sentita forte l’esigenza di essere tutti uniti, benché distanziati e adeguatamente schermati, per combattere non solo il virus, ma anche la frustrazione di non poter avere una minima vita sociale, di non poter incontrare i familiari in visita (per alcune persone l’unico momento di contatto con il mondo esterno), allo scopo di garantirsi reciprocamente il bene primario della Salute.

Le Suore Ospedaliere e la Direzione Sanitaria con il “Comitato di crisi interno” hanno sorvegliato con prontezza, costanza e rigore su tutte le possibili fonti di contagio, superando non poche difficoltà per non far mancare nulla e non frenare le attività a favore degli ospiti residenti.

Tutto il personale dei diversi Moduli si è impegnato al massimo delle specifiche professionalità al fine di minimizzare i potenziali disagi e lo stress della Fase 1 rendendo possibile il contatto degli ospiti con i propri familiari attraverso video chiamate e chiamate telefoniche al fine di rassicurare la famiglie. E’ stato attivato e messo a disposizione un c/c Bancario a supporto delle famiglie e degli amministratori di sostegno per le necessità quotidiane degli ospiti, evitando lo spostamento non raccomandato in questa fase di emergenza.

Ma il riconoscimento più importante, a fronte di comportamenti non dovuti e non scontati, va pubblicamente fatto giungere a ciascuno dei 150 ospiti della Casa di Cura Villa Rosa che, con un sorprendente senso di responsabilità e una gran bella tenacia, hanno risposto al lockdown con comprensione e tolleranza davvero esemplari.

Si affronta ora la Fase 2. Con gradualità riprendono le attività del Poliambulatorio e del Laboratorio Analisi (dove è possibile effettuare anche i test sierologici, assicurando continuo aggiornamento delle procedure di prevenzione e vigilanza atte a garantire una corretta e sicura erogazione delle prestazioni, affinché si riattivi in tutta sicurezza l’osmosi tra la Casa di Cura e la città di Viterbo. Il senso di appartenenza alla nostra Città, infatti, uscirà rafforzato da questa ulteriore battaglia condivisa, a dimostrazione che solo tutti insieme si possono perseguire gli obiettivi comuni della prevenzione, della cura e della promozione della Salute.




Fine del lockdown, inizia la Fase 2 a Villa Rosa

VITERBO – E’ con grande soddisfazione che Villa Rosa sta tornando alla normalità dopo la chiusuraattuata per combattere la Sars-Cov-2: grazie all’immediata e scrupolosa adesione alle norme sanitarie anti-CoviD-19da parte dell’intera Comunità ospedaliera (operatori sanitari, ospiti, Suore Ospedaliere) è stato raggiunto il non facile obiettivo della completa negatività di tutti i tamponi naso- e oro-faringei eseguiti dalla ASL di Viterbo come screening preventivo.

Negli ultimi due mesi e mezzo si è sentita forte l’esigenza di essere tutti uniti, benché distanziati e adeguatamente schermati, per combattere non solo il virus, ma anche la frustrazione di non poter avere una minima vita sociale, di non poter incontrare i familiari in visita (per alcune persone l’unico momento di contatto con il mondo esterno), allo scopo di garantirsi reciprocamente il bene primario della Salute.

Le Suore Ospedaliere e la Direzione Sanitaria con il “Comitato di crisi interno” hannosorvegliato con prontezza, costanza e rigore su tutte le possibili fonti di contagio, superando non poche difficoltà per non far mancare nulla e non frenare le attività a favore degli ospiti residenti.

Tutto il personaledei diversi Moduli si è impegnato al massimo delle specifiche professionalità al fine di minimizzare i potenziali disagi e lo stress della Fase 1 rendendo possibile il contatto degli ospiti con i propri familiari attraverso video chiamate e chiamate telefoniche al fine di rassicurare la famiglie. E’ stato attivato e messo a disposizione un c/c Bancario a supporto delle famiglie e degli amministratori di sostegno per le necessitàquotidiane degli ospiti, evitando lo spostamento non raccomandato in questa fase di emergenza.

Ma il riconoscimento più importante, a fronte di comportamenti non dovuti e non scontati, va pubblicamente fatto giungere a ciascuno dei 150 ospiti della Casa di Cura Villa Rosa che, con un sorprendente senso di responsabilità e una gran bella tenacia, hanno risposto al lockdown con comprensione e tolleranza davvero esemplari.

Si affrontaora la Fase 2. Con gradualità riprendono le attività del Poliambulatorio e del Laboratorio Analisi (dove è possibile effettuare anche i test sierologici, assicurando continuo aggiornamento delle procedure diprevenzione e vigilanza atte a garantire una corretta e sicuraerogazione delle prestazioni, affinché si riattivi in tutta sicurezza l’osmosi tra la Casa di Cura e la città di Viterbo. Il senso di appartenenza alla nostra Città, infatti, uscirà rafforzato da questa ulteriore battaglia condivisa, a dimostrazione che solo tutti insieme si possono perseguire gli obiettivi comuni della prevenzione, della cura e della promozione della Salute.