Presentata a Vinitaly 2025 la 19esima edizione del “DiVino Etrusco”

TARQUINIA ( Viterbo) – È stata presentata in anteprima nei nuovi spazi del Padiglione Lazio a Vinitaly 2025, lo scorso 8 aprile, la 19esima edizione del DiVino Etrusco, l’attesa manifestazione che animerà il centro storico di Tarquinia da giovedì 21 a domenica 24 agosto e da giovedì 28 a sabato 30 agosto 2025. Saranno oltre 40 le cantine partecipanti e più di 90 i vini in degustazione, provenienti dalle città dell’antica Dodecapoli etrusca: per il Lazio oltre Tarquinia, Cerveteri, Veio, Vulci, Bolsena; per l’Umbria Orvieto e Perugia; per la Toscana Chiusi, Cortona, Arezzo, Volterra e Piombino. A tutto ciò si aggiunge il pluripremiato brandy di Tarquinia.

“Divenuta ormai una manifestazione storica con le sue 19 edizioni – ha dichiarato il Sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti –, il DiVino Etrusco dimostra ogni anno le potenzialità di una promozione territoriale capace di unire vino, cultura e spettacolo alla storia dei luoghi”. L’assessore regionale all’Agricoltura Giancarlo Righini, ha sottolineato l’importanza della rassegna, definendola tra le più significative del Lazio. Ha inoltre confermato la sua presenza all’inaugurazione. Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, presidente della Commissione regionale Agricoltura e Ambiente, ha evidenziato i molteplici aspetti che rendono Tarquinia una città unica, capace di mantenere un equilibrio virtuoso tra agricoltura e turismo. Alla presentazione hanno partecipato anche il commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa, il direttore artistico del DiVino Etrusco, l’enogastronomo Carlo Zucchetti, e una delegazione del Comune di Tarquinia.
L’edizione 2025 si preannuncia ricchissima: sette giorni in cui il vino tornerà a raccontare l’antica storia di alleanze commerciali nate con gli Etruschi e oggi rinnovate attraverso il calice. Il percorso di degustazione sarà arricchito da street food, show cooking, musica dal vivo, artisti di strada e mostre, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra i luoghi più suggestivi della città. Nell’ambito della presentazione del DiVino Etrusco è stata illustrata la terza edizione di “Degustazione DeWine”, un format dedicato alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici del Lazio interamente sovvenzionato da Arsial.
Il DiVino Etrusco è organizzato dal Comune di Tarquinia, in collaborazione con la Pro Loco Tarquinia, con il contributo della Regione Lazio, dell’Arsial, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio e del MiC – Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, a conferma delle importanti sinergie istituzionali messe in campo per il successo dell’evento.



Cala il sipario su Vinitaly 2025

ROMA- Si è conclusa con un bilancio più che positivo la partecipazione di Regione Lazio e di Arsial a Vinitaly 2025, kermesse cui hanno partecipato cinquantanove aziende vitivinicole e tre consorzi di tutela a rappresentare la ricchezza e la varietà del “Vigneto Lazio” nello spazio espositivo istituzionale, che ha accolto operatori, buyer e stampa per tutta la durata della manifestazione.

Nel corso della quattro giorni di fiera si sono succeduti centinaia di incontri B2B, degustazioni guidate e momenti di approfondimento durante i quali sono state evidenziate la qualità delle produzioni laziali che hanno confermato l’efficacia del “Modello Lazio” come strategia integrata di promozione del comparto enologico.

Enorme attenzione ha attirato su di sé il masterclass “Il Lazio si confronta con i grandi vini italiani e internazionali”, curato da Fondazione Italiana Sommelier e Bibenda. L’iniziativa ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni appuntamento, offrendo una panoramica autorevole sulla produzione enologica regionale grazie anche al confronto con alcune delle etichette più celebri del panorama nazionale e internazionale.

Di seguito i vini laziali che hanno trionfato nelle singole degustazioni:

Frascati Superiore “Abelos” DOCG – Az. Biologica De Sanctis

“Ceres Anesidora I” Lazio Rosso IGP – Omina Romana

“Evoluzione” Rosso – Casale Cinque Scudi

“Silene” Cesanese Olevano Romano Riserva – Damiano Ciolli

“Lunapriga” Lazio Bianco IGP – Colle di Maggio Wine Farm

Chardonnay “Incanto” Lazio Bianco IGT – Cantina Belardi

Circeo Bianco Doc “Innato” – Villa Gianna

Lazio Bellone IGT – Martino V

“La Sciantosa” Malvasia Puntinata Lazio IGP – Cantina Le Macchie

Tuscia Doc “Forcone” – Fattoria Madonna delle Macchie

 

Si tratta di una selezione di prodotti che ha evidenziato non solo la qualità, ma anche la personalità dei vitigni autoctoni e delle interpretazioni più innovative del territorio laziale, realtà capaci di confrontarsi alla pari con le etichette italiane più iconiche.

«Il successo della nostra presenza a Vinitaly testimonia la crescita continua di un comparto strategico per l’agricoltura del Lazio. Abbiamo sostenuto le imprese con una visione chiara: rafforzare la filiera, migliorare l’accesso ai mercati internazionali e promuovere una cultura del vino che sia anche cultura del paesaggio, del lavoro e della sostenibilità. Continueremo su questa strada, con nuovi strumenti e azioni concrete a supporto delle aziende», ha dichiarato l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.

«Il Lazio del vino si è presentato a Vinitaly 2025 con consapevolezza, energia e ambizione, confermandosi una realtà matura e competitiva nel panorama vitivinicolo italiano ed europeo. In un confronto diretto con alcune delle etichette più rinomate, la nostra regione ha saputo distinguersi per identità, qualità e visione», il commento del commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa.

«Il cosiddetto “Modello Lazio” si conferma una strategia efficace e replicabile, costruita su cinque pilastri fondamentali: cooperazione tra istituzioni e imprese, investimenti mirati sulla qualità, comunicazione moderna e coinvolgente, apertura ai mercati internazionali e valorizzazione profonda del legame tra vino e territorio. Il risultato riflette l’immagine di vitivinicoltura laziale sempre più giovane, preparata, innovativa e in sintonia con le sfide del futuro. Un ringraziamento va alle aziende partecipanti, che con il loro impegno quotidiano danno sostanza e credibilità all’evoluzione del comparto vitivinicolo laziale», ha concluso Massimiliano Raffa.

 

 




Cala il sipario di “Vinitaly 2025”: successo per i prodotti del “Vigneto Lazio”

ROMA – Si è conclusa con un bilancio più che positivo la partecipazione di Regione Lazio e di Arsial a Vinitaly 2025, kermesse cui hanno partecipato cinquantanove aziende vitivinicole e tre consorzi di tutela a rappresentare la ricchezza e la varietà del “Vigneto Lazio” nello spazio espositivo istituzionale, che ha accolto operatori, buyer e stampa per tutta la durata della manifestazione.

Nel corso della quattro giorni di fiera si sono succeduti centinaia di incontri B2B, degustazioni guidate e momenti di approfondimento durante i quali sono state evidenziate la qualità delle produzioni laziali che hanno confermato l’efficacia del “Modello Lazio” come strategia integrata di promozione del comparto enologico.

Enorme attenzione ha attirato su di sé il masterclass “Il Lazio si confronta con i grandi vini italiani e internazionali”, curato da Fondazione Italiana Sommelier e Bibenda. L’iniziativa ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni appuntamento, offrendo una panoramica autorevole sulla produzione enologica regionale grazie anche al confronto con alcune delle etichette più celebri del panorama nazionale e internazionale.

Di seguito i vini laziali che hanno trionfato nelle singole degustazioni:

Frascati Superiore “Abelos” DOCG – Az. Biologica De Sanctis

“Ceres Anesidora I” Lazio Rosso IGP – Omina Romana

“Evoluzione” Rosso – Casale Cinque Scudi

“Silene” Cesanese Olevano Romano Riserva – Damiano Ciolli

“Lunapriga” Lazio Bianco IGP – Colle di Maggio Wine Farm

Chardonnay “Incanto” Lazio Bianco IGT – Cantina Belardi

Circeo Bianco Doc “Innato” – Villa Gianna

Lazio Bellone IGT – Martino V

“La Sciantosa” Malvasia Puntinata Lazio IGP – Cantina Le Macchie

Tuscia Doc “Forcone” – Fattoria Madonna delle Macchie

Si tratta di una selezione di prodotti che ha evidenziato non solo la qualità, ma anche la personalità dei vitigni autoctoni e delle interpretazioni più innovative del territorio laziale, realtà capaci di confrontarsi alla pari con le etichette italiane più iconiche.

«Il successo della nostra presenza a Vinitaly testimonia la crescita continua di un comparto strategico per l’agricoltura del Lazio. Abbiamo sostenuto le imprese con una visione chiara: rafforzare la filiera, migliorare l’accesso ai mercati internazionali e promuovere una cultura del vino che sia anche cultura del paesaggio, del lavoro e della sostenibilità. Continueremo su questa strada, con nuovi strumenti e azioni concrete a supporto delle aziende», ha dichiarato l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.

«Il Lazio del vino si è presentato a Vinitaly 2025 con consapevolezza, energia e ambizione, confermandosi una realtà matura e competitiva nel panorama vitivinicolo italiano ed europeo. In un confronto diretto con alcune delle etichette più rinomate, la nostra regione ha saputo distinguersi per identità, qualità e visione», il commento del commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa.

«Il cosiddetto “Modello Lazio” si conferma una strategia efficace e replicabile, costruita su cinque pilastri fondamentali: cooperazione tra istituzioni e imprese, investimenti mirati sulla qualità, comunicazione moderna e coinvolgente, apertura ai mercati internazionali e valorizzazione profonda del legame tra vino e territorio. Il risultato riflette l’immagine di vitivinicoltura laziale sempre più giovane, preparata, innovativa e in sintonia con le sfide del futuro. Un ringraziamento va alle aziende partecipanti, che con il loro impegno quotidiano danno sostanza e credibilità all’evoluzione del comparto vitivinicolo laziale», ha concluso Massimiliano Raffa.




A.Sberna (FdI/ECR): “Conclusa missione al Vinitaly, un segnale forte per il vino italiano in Europa e nel mondo”

ROMA –  Si è conclusa oggi la missione al Vinitaly a sostegno del settore vinicolo italiano di Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia/ECR. L’impegno è stato confermato attraverso incontri, dibattiti e confronti istituzionali, in un momento di sfide internazionali e in vista delle future azioni dell’Unione Europea. “Una bottiglia su cinque nel mondo parla italiano: questo dà la misura dell’importanza e della forza che il settore dimostra, ma anche della necessità di tutelarlo, sia sotto il profilo produttivo che commerciale”, ha esordito domenica Sberna all’inaugurazione della più grande fiera del vino italiano, insieme al presidente di VeronaFiere Federico Bricolo, al presidente del Veneto Luca Zaia, al ministro Lollobrigida, ai ministri Urso, Ciriani Giuli, il sottosegretario Mazzi, il presidente di ICE Matteo Zoppas e la presidente del CeeV Marzia Varvaglione. Mentre, ieri per sottolineare l’importanza del vino per l’economia e l’identità del territorio, la vicepresidente dell’Eurocamera ha partecipato all’inaugurazione del padiglione Lazio, ‘Lazio Monumental Taste’, il cui taglio del nastro è stato sancito dall’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini alla presenza del ministro italiano dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e i Commissari europei Hansen e Olivér Várhelyi, con i quali Sberna ha avuto ulteriori incontri nel corso dei loro convegni sul futuro del comparto in Europa. Un’occasione per fare il punto sulle politiche europee per il settore agricolo e agroalimentare italiano. Sempre nel Lazio, non è mancata la visita alle numerose cantine laziali e della Tuscia, con i consiglieri regionali Sabatini e Zelli, per celebrare le eccellenze regionali, sinonimo di cultura e tradizione millenaria. Con uno sguardo al futuro dell’innovazione, attraverso la presentazione del ‘Master in food, Wine & beverage’ dell’Unitus, alla presenza del Rettore Ubertini, il presidente del Crea, il direttore di Arsial Raffa e l’assessore della Regione Lazio Righini. Tra i momenti di spicco anche il confronto con Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative, CIA, l’Associazione Vignaioli Indipendenti e le principali categorie del settore. Importanti anche le visite ai padiglioni delle regioni Umbria, Veneto, Calabria e Toscana. La giornata di folti incontri si è conclusa la sera con l’evento promosso dalla delegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento europeo, durante il quale la vicepresidente ha avuto modo di fare ulteriormente il punto iniziativa europea ‘Pacchetto Vino’. “Un pacchetto che il Parlamento deve contribuire a migliorare nel rispetto delle esigenze dei produttori”, ha concluso in occasione di “Il vino: un’eccellenza da difendere anche in Europa”, tenutosi presso Palazzo Malfatti di Verona con la presenza di moltissimi europarlamentari di Fratelli d’Italia. Quella di quest’anno è la 57ª edizione del Vinitaly, titolata ‘The Reason Wine’. E, infine, ha dichiarato Antonella Sberna, prima della ripartenza per Bruxelles: “Ringrazio il Presidente di Veronafiere Bricolo e tutto il management della Fiera per l’invito, per l’accoglienza e per l’assistenza durante gli appuntamenti istituzionali di questi giorni. Ringrazio inoltre le forze dell’ordine per il loro supporto”.




Confagricoltura Lazio al Vinitaly con un approfondimento sulla diversificazione delle attività agricole

VERONA – Confagricoltura Lazio partecipa al Vinitaly, in corso a Verona fino a mercoledì 9 aprile. Tante le attività proposte presso lo spazio messo a disposizione da Arsial e Regione Lazio che hanno patrocinato anche il convegno organizzato nel pomeriggio di lunedì 7 aprile, organizzato in maniera congiunta da Confagricoltura Lazio e Agriturist Lazio “L’enoturismo e la diversificazione delle attività agricole. Opportunità economica, sociale e territoriale da sviluppare”. L’incontro si è aperto con i saluti del nuovo Direttore Generale di Confagricoltura, Roberto Caponi, seguiti da quelli del Presidente di Confagricoltura Lazio, Antonio Parenti, e del Presidente di Agriturist Lazio, Stefano Augugliaro. E’ proseguito poi con gli interventi di Andrea Virgili (Confagricoltura) sul quadro normativo, di Aurelio Ferrazza (Confagricoltura) sulle nuove frontiere della diversificazione, di Massimiliano Raffa (Commissario Arsial) sul portale dell’agriturismo, di Gianni Monti (Amministratore delegato GAA Gestioni Assicurazioni Agricole) sulle opportunità per le imprese che diversificano e di Alessandro Tosi (Coordinatore Agribusiness UniCredit) sull’accesso al credito e si è concluso con la relazione dell’Assessore al bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste della Regione Lazio Giancarlo Righini.

“Siamo orgogliosi di essere presenti anche quest’anno ad una manifestazione così importante come il Vinitaly, ringraziamo Confagricoltura nazionale per l’attività sempre più incisiva di rappresentanza del settore agricolo e la Regione Lazio per il sostegno ai nostri sforzi e gli spazi messi a disposizione della nostra organizzazione anche in questa occasione – dichiara il Presidente di Confagricoltura Lazio, Antonio Parenti – Il tema scelto per l’approfondimento è uno di quelli cruciali per il futuro delle attività agricole perché parlare di diversificazione significa lavorare alla costruzione di uno dei modelli da sviluppare maggiormente nel futuro per dare ampiezza e prospettive alle aziende. Fortunatamente la Regione Lazio, come testimonia anche la relazione dell’assessore Righini che ringrazio per l’azione che sta mettendo in campo a sostegno del settore, è all’avanguardia su questo tema e siamo convinti che dall’implementazione di vari e differenti segmenti dell’attività possano generarsi chance per un futuro più roseo per le aziende agricole. Peraltro, la diversificazione in questo momento storico segnato dalle nuove politiche sui dazi può offrire un’opportunità ulteriore per potenziare la nostra offerta eno-oleoturistica e di promozione dei territori”.
“L’incontro organizzato insieme a Confagricoltura Lazio in uno spazio prestigioso all’interno del Vinitaly, rappresenta simbolicamente l’avvio di una serie di iniziative per celebrare i 60 anni di Agriturist che vedranno anche l’organizzazione di un importante forum di settore a Roma – aggiunge il Presidente di Agriturist Lazio, Stefano Augugliaro – Abbiamo scelto, dunque, il tema della diversificazione per l’incontro al Vinitaly perché rappresenta un obiettivo strategico che dobbiamo perseguire con grande determinazione. La diversificazione è, infatti, una delle possibilità che abbiamo per salvaguardare il nostro tessuto imprenditoriale agricolo provato delle criticità economiche legate alle coltivazioni tradizionali e, contestualmente, per rimanere al passo con i tempi intercettando quelle esigenze di cambiamento ed innovazione dell’offerta manifestate dai fruitori delle nostre attività. Dobbiamo lavorare su questo filone, continuando ad operare in sinergia con la Regione Lazio e le altre amministrazioni coinvolte, e sviluppare l’integrazione con i servizi di natura ricettiva, sociale e di altro genere per arrivare ad un’offerta eterogenea e integrata”.
“Nell’ultima seduta del Consiglio regionale è stata approvata una norma finalizzata alla semplificazione delle procedure autorizzative urbanistiche e produttive in ambito agricolo, facendo in modo che con una procedura unica possano essere autorizzati sia la realizzazione di manufatti e sia l’attivazione di attività multifunzionali in ambito agricolo. Si tratta di un provvedimento che dimostra l’attenzione dell’amministrazione regionale, e in particolare di questo assessorato, non solo per la promozione e le risorse, ma soprattutto per lo snellimento burocratico. La nuova norma, infatti, va incontro alle esigenze delle imprese che necessitano di tempi certi e più celeri per il conseguimento di autorizzazioni che sono il presupposto per l’accesso alle misure di sostegno recati dai fondi strutturali”. E’ quanto dichiara l’Assessore all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini.




Vinitaly, 12 aziende dell’Alto Lazio protagoniste a Verona

Vinitaly è il più importante salone internazionale dedicato al vino e ai distillati. Le imprese delle province di Rieti e Viterbo sono state supportate dalla Camera di Commercio

“In un periodo che ci sta mostrando con evidenza quanto sia importante diversificare i mercati di riferimento, la presenza delle nostre imprese alla più importante fiera internazionale del settore si sta dimostrando una scelta vincente. La prima impressione della fiera è che il messaggio della crescita qualitativa delle imprese del nostro territorio sta arrivando chiaro anche agli operatori professionali che stanno arrivando numerosi nel padiglione Lazio riducendo il gap con le altre regioni”.
Lo ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Rieti Viterbo, Domenico Merlani, intervenendo ieri all’apertura della 57a edizione di Vinitaly, in svolgimento a Verona fino al 9 aprile, ed in particolare all’inaugurazione del padiglione Lazio (realizzato da Regione Lazio e Arsial) insieme alla vice presidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, all’assessore regionale all’Agricoltura e sovranità alimentare, Giancarlo Righini, ai consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, al commissario Arsial Massimiliano Raffa, al segretario generale dell’Ente camerale, Francesco Monzillo, ai componenti di giunta camerale Luigia Melaragni e Vincenzo Peparello.
Sono 12 le imprese dell’Alto Lazio partecipanti alla fiera: Tenuta Ronci di Nepi srl agricola, Cantina Leonardi (Cardinal Marcantonio Barbarigo soc. agr.coop), Mottura Sergio, S.Isidoro srl società agricola, Tenuta La Pazzaglia, Cantina Le Macchie, Pusceddu Mario-Distilleria Numa, Madonna delle Macchie (Azienda agricola Belcapo Leonardo), Genziana San Quirico (La Corte srl), Famiglia Cotarella srl., Viticoltori Colli Cimini, Azienda biosostenibile Trebotti.
Una partecipazione ampia alla quale ha contribuito anche la Camera di Commercio di Rieti Viterbo che ha sostenuto parzialmente le spese di partecipazione delle imprese del territorio in base ad una convenzione con Arsial.

Riservato ai giornalisti: per ulteriori informazioni contattare la Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, Paola Rita Nives Cuzzocrea (tel. 338.4096399)




Vinitaly 2025, Righini: “Cresciuta attenzione per vini regionali”

ROMA– «È un onore per me inaugurare per il terzo anno il Padiglione che ospita la collettiva regionale al Vinitaly e non posso nascondere la soddisfazione per aver visto crescere così tanto, in questi anni, l’attenzione per la nostra Regione, i suoi territori e le sue eccellenze vitivinicole. Merito della squadra regionale, di Arsial, ma anche di tutte le Aziende, i Consorzi del vino e le realtà istituzionali e imprenditoriali che, credendo nel nostro lavoro, stanno rispondendo con entusiasmo alle proposte e alle attività di promozione che stiamo portando avanti, investendo nella partecipazione alle principali fiere internazionali in Italia e all’estero. L’edizione del 2025 del Vinitaly ci vedrà tra le regioni protagoniste». Lo dichiara l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.

«Quello di Verona rappresenta un evento importante. Sono oltre 60 le cantine che ci accompagnano in questa bellissima avventura. All’interno del padiglione tante eccellenze, masterclass in cui faremo apprezzare la qualità dei nostri prodotti che verranno messi al cospetto dei grandi vini italiani. Sono iniziative a cui abbiamo lavorato in maniera molto accurata. Siamo sicuri che questo sarà l’anno della svolta per la Regione Lazio», aggiunge Righini.

«Il Padiglione Lazio al Vinitaly si conferma, edizione dopo edizione, come uno spazio in grado di esprimere l’identità dinamica e competitiva della nostra filiera vitivinicola», commenta il Commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa. «La partecipazione di 59 aziende e tre consorzi di tutela è il risultato di un lavoro corale che coinvolge istituzioni, produttori e realtà associative. Come Arsial, accompagniamo con convinzione questo percorso, attraverso progettualità concrete e una visione strategica di lungo periodo, orientata alla promozione, all’internazionalizzazione e alla valorizzazione delle denominazioni. Il Modello Lazio inclusivo, innovativo e orientato alla qualità, trova qui una delle sue espressioni migliori», conclude Raffa.




Vinitaly, Sabatini (FdI): “Il Lazio e le sue aziende sempre più protagoniste a livello internazionale”

“Anche quest’ anno la Regione Lazio è protagonista al Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati che si sta svolgendo a Verona. Il Lazio è presente con un padiglione allestito da Arsial che ospita le principali aziende vinicole del nostro territorio. Un padiglione scenografico, ampliato rispetto all’ anno passato, con un incremento delle realtà partecipanti, l’offerta di nuovi spazi e di momenti degustativi, divulgativi e formativi. I prodotti tipici locali con la loro storia e la loro tradizione, sono sempre più valorizzati a livello nazionale e internazionale grazie all’ azione della Giunta Rocca, e dell’ assessore all’ Agricoltura Giancarlo Righini in particolare, che attraverso il grande lavoro svolto da Arsial è riuscita a creare un sistema virtuoso di promozione dei marchi più pregiati in sinergia con i produttori. Bene anche la massiccia presenza di rinomate aziende della Tuscia per le quali il Vinitaly rappresenta una straordinaria vetrina promozionale, con importanti ricadute per la nostra provincia anche in termini turistici grazie al binomio vincente fra risorse agricole e peculiarità storiche, culturali e ambientali. Un grande evento quello di Verona, a sostegno del nostro tessuto imprenditoriale e produttivo e della qualità dei suoi prodotti agroalimentari che sono sempre di più il punto di forza dello sviluppo economico delle comunità locali. Un grazie all’ assessore Righini e al commissario Arsial Massimiliano Raffa per l’organizzazione e per questa ennesima opportunità offerta al settore vinicolo laziale di competere sui mercati più importanti e strategici”.

Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini che ha partecipato oggi all’ inaugurazione del padiglione della Regione Lazio al Vinitaly.




Vinitaly 2025: inaugurato padiglione Lazio alla presenza dell’assessore Righini e del commissario Arsial Raffa

È stati inaugurato questa mattina il Padiglione del Lazio all’interno del Vinitaly 2025. A tagliare il nastro, l’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini e il Commissario Straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa.

L’assessore ha voluto rivolgere un saluto ai veri protagonisti del Vinitaly, le 59 Aziende del Lazio e i tre Consorzi di tutela (Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati) visitandone gli stand situati al piano terra del Padiglione, dove, nei quattro giorni, di fiera i produttori avranno modo di effettuare gli incontri tecnici B2B con i buyer provenienti da tutto il mondo.

Nel corso della mattinata c’era stata anche la visita al padiglione del Lazio del Ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida.




Inaugurata la 57esima edizione del Vintaly

Il brindisi inaugurale che ha dato ufficialmente il via alla 57esima edizione del Vinitaly per la Regione Lazio ha visto protagonista, quest’anno, il Metodo classico Brut Rossetto di Famiglia Cotarella, in abbinamento alla pinza romana.

All’inaugurazione, in rappresentanza dell’azienda era presente Enrica Cotarella, insieme alle istituzioni locali, tra cui la Vice presidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, il consigliere regionale Daniele Sabatini, l’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Righini e Massimiliano Raffa per Arsial.




Sberna (FdI/ECR): all’inaugurazione del Vinitaly per sostenere il settore vinicolo

VERONA- “Una bottiglia su cinque nel mondo parla italiano”: con queste parole, l’eurodeputata Antonella Sberna (Fratelli d’Italia/ECR) ha sottolineato il peso del vino italiano a livello globale durante l’inaugurazione di Vinitaly a Verona. La vicepresidente del Parlamento Europeo ha evidenziato come questo settore rappresenti non solo un’eccellenza produttiva, ma anche un simbolo culturale da tutelare e promuovere. Al centro del dibattito, il nuovo “pacchetto vino” presentato dalla Commissione Europea. Secondo Sberna, grazie al lavoro di coordinamento del commissario europeo per l’agricoltura Hansen, la proposta rappresenta una base di valore su cui lavorare offrendo al Parlamento l’opportunità di intervenire in modo costruttivo. “Saremo al lavoro nelle commissioni competenti – ha dichiarato – per migliorarla insieme agli operatori del settore”. Il comparto vinicolo, ha ricordato l’eurodeputata, non è solo economia: è storia, cultura e qualità, ed è fondamentale che l’Unione Europea lo riconosca e lo sostenga, soprattutto in un momento in cui le sfide globali impongono nuove strategie di valorizzazione e difesa del settore. Il Salone internazionale dei vini e dei distillati, quest’anno dal titolo ‘The Reason Wine’, è alla 57esima edizione e raccoglie circa 4mila aziende in 18 padiglioni. Assieme alla vicepresidente Sberna, sono intervenuti il presidente di Verona Fiere, Federico Bricolo, il sindaco Damiano Tommasi, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Inoltre, al Vinitaly sono presenti i componenti del Governo italiano, ovvero i ministri Lollobrigida, Urso, Ciriani, collegato via video Tajani, oltre i commissari europei Hansen e Várhelyi.




Vinitaly 2025, il Lazio protagonista all’evento più importante del vino italiano

ROMA – Il Lazio scalda i motori per la partenza della 57^ edizione del Vinitaly, che dal 1967 è l’appuntamento internazionale del vino più importante in Italia. Domani, domenica 6 aprile, alle 12.30, con il consueto taglio del nastro, l’Assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Giancarlo Righini, e il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa inaugurano il Padiglione del Lazio, dando il via alla manifestazione che promette, tra conferme e novità, di accendere per quattro giorni i riflettori sui vini del Lazio, alla scoperta del gusto monumentale della storia, della cultura e della grande tradizione enologica della nostra regione.

LAZIO MONUMENTAL TASTE è, infatti, il concept scelto nel 2025 quale sintesi per evidenziare la forte identità dei territori del Lazio, ben rappresentati a Verona da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela: Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati.

Tra le conferme: lo strategico posizionamento del Padiglione all’ingresso Cangrande di Verona Fiere e il suo richiamo architettonico ai “monumentali acquedotti romani”, sia all’esterno immersi nella campagna romana, sia all’interno, dove ogni arcata crea e ricrea lo spazio di lavoro ideale per gli operatori del settore vitivinicolo. Un ricco programma di eventi in grado di alternare gli appuntamenti più attesi dagli amanti ed esperti di vini, le “Masterclass” curate dalla FIS-BIBENDA, dal Gambero Rosso e dai Consorzi, agli approfondimenti delle tematiche del mondo agricolo, per presentare una panoramica sulle opportunità offerte dalla Regione Lazio.

Tra le novità: il padiglione ampliato del 20% rispetto allo scorso anno, per un totale di 2.450 mq di superficie, grazie al progetto architettonico, firmato Westway Architects, che ha previsto di innalzare di un piano il cuore nevralgico del padiglione, la navata centrale, articolandola su due livelli: il piano inferiore, che ospita la lounge istituzionale, gli stand delle Aziende partecipanti e dei Partner; il piano superiore, dove sono allestite un’area stampa, due sale per le masterclass e un’area ristorazione che consente di assistere agli show cooking e, poi, gustare i menù proposti dagli chef Marco Bottega e Doriano Percibialli, in abbinamento con pregiati vini del Lazio.  Un avanzato sistema di comunicazione integrata collega i due livelli, con l’obiettivo di rendere l’esperienza immersiva e catturare, anche grazie al grande ledwall posizionato all’ingresso, gli ospiti del Vinitaly Lazio, trasmettendo, in tempo reale, gli eventi del piano superiore, alternandoli a contenuti dedicati ai territori e alle eccellenze vitivinicole della nostra regione.

«Anche quest’anno, abbiamo investito energie e risorse imponenti sul Vinitaly, – ha dichiarato l’assessore Giancarlo Righini – ritenendo che sia una vetrina internazionale importante per le Aziende del Lazio che stanno raccogliendo i frutti del duro lavoro degli ultimi anni. Questo ci ha dato la possibilità di raddoppiare gli spazi destinati alle Masterclass e di aumentare, così, l’azione di promozione del settore vitivinicolo della Regione e ampliare la conoscenza e la visibilità dei vini eccellenti prodotti dalle nostre Aziende e dai Consorzi».

«Il Lazio si presenta a Vinitaly 2025 – è il commento del Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa – con un progetto ambizioso, frutto di un lavoro condiviso che valorizza il patrimonio vitivinicolo regionale sotto il segno dell’identità, della qualità e dell’innovazione. Con il nuovo claim “Lazio Monumental Taste” vogliamo offrire un racconto autentico e coinvolgente dei nostri territori, dove il vino si fa spesso interprete del paesaggio, della storia e della cultura che rendono unica la nostra regione. La crescita della collettiva regionale, in termini di spazio, partecipazione e contenuti, è il risultato di una strategia che mette al centro le imprese e promuove un modello, quello del Lazio, sempre più riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità di fare sistema e generare valore».

IL LAZIO A VINITALTY – IL PROGRAMMA DI DOMENICA 6 APRILE

Grande attenzione alle Masterclass di quest’anno. Dal percorso di scoperta dello scorso anno, si passa al percorso di approfondimento, curato dalla FIS-Bibenda editore, in collaborazione con il Gambero Rosso Lazio, per un totale di dodici “masterclass blind tasting” e degustazioni guidate che si tengono nelle due sale dedicate al piano superiore del Padiglione. I vini delle Aziende della Collettiva del Lazio, ciascuna rappresentata da una etichetta, sfidano un “intruso blasonato” italiano o straniero.

Nella prima giornata sono previste 3 Masterclass condotte da Daniela Scrobogna: alle 13.00 “I grandi Frascati del Lazio vs. Terre Alte di Livio Felluga”; alle 15.00 “I grandi Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon vs. San Leonardo; alle 17.15 “Cesanesi del Lazio vs. Barbaresco di Gaja.

Alle 16.30, la prima delle tre Masterclass curate dai Consorzi “Le Riserve: eccellenze del Lazio”.

Per partecipare alle Masterclass è necessaria la prenotazione tramite piattaforma Eventbrite.

Questi appuntamenti per specialisti ed amanti del vino, si alternano con incontri sulle tematiche del mondo agricolo: alle 10.00 “Le opportunità offerte dai nuovi bandi dello Sviluppo Rurale pubblicati dalla Regione Lazio” a cura di Regione Lazio; alle 16.00 “AKIS: Innovazione nella filiera vitivinicola” a cura di Arsial.

La Regione Lazio a Vinitaly 2025, oltre alla collaborazione istituzionale con Arsial, ha quali partner Camera di Commercio di Roma, Acqua Filette, Di Marco, Fondazione Italiana Sommelier– Bibenda e Blu Banca – Gruppo Banca Popolare del Lazio.

Maggiori informazioni sulla partecipazione del Lazio a Vinitaly sono disponibili sul sito www.arsial.it e sui canali social di Regione Lazio e Arsial.




Vinitaly, Confeuro: “Sia momento di riflessione contro dazi e attacchi al settore”

“Il Vinitaly 2025 ormai alle porte dovrà rappresentare un appuntamento cruciale per il comparto vitivinicolo italiano, ancor di più in un 2025 caratterizzato da grandi incertezze. Il ritorno dei dazi annunciato da Trump rischia di colpire duramente le nostre esportazioni, penalizzando un settore che è da sempre un’eccellenza del Made in Italy. È quindi necessario pensare e mettere in campo azioni urgenti, sia a livello nazionale che europeo, per individuare mercati alternativi e compensare le perdite che la guerra commerciale potrebbe causare negli Stati Uniti. Oltre agli ostacoli commerciali, poi, il vino italiano deve fare i conti anche con le ultime posizioni dell’OMS, che lo etichettano come cancerogeno e ne propongono l’inserimento di avvertenze sanitarie in etichetta. Si tratta di un approccio illogico e dannoso, che non tiene conto della cultura, della tradizione e del consumo responsabile che caratterizza il nostro Paese. Il rischio è quello di criminalizzare un intero settore e mettere in difficoltà migliaia di aziende agricole che lavorano con impegno e qualità.. In questo contesto, dunque, il Vinitaly 2025 deve essere un momento di confronto e di azione concreta. È il luogo ideale per rilanciare il valore del nostro vino, difendere i produttori e individuare nuove strategie di sviluppo. Il settore vitivinicolo italiano ha dimostrato di saper affrontare le sfide con determinazione: ora più che mai serve un impegno comune per garantirne la crescita e la tutela.” Lo dichiara, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.




Baldassarre: Vinitaly opportunità per il Lazio

ROMA– «La presentazione del padiglione del Lazio al Vinitaly di quest’anno ribadisce la volontà della Regione di investire nella promozione di un settore chiave del Made in Italy, che dà e trae valore dal brand Lazio. Un settore strategico per la nostra economia, sul quale questa giunta e il mio assessorato stanno puntando sempre di più, come dimostra la decisione di istituire il Museo della Cultura enogastronomica del Lazio». Lo ha dichiarato l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, in occasione della presentazione della partecipazione della Regione Lazio alla 57esima edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 6 al 9 aprile, tenutasi presso la sede della Camera di Commercio di Roma. «La nostra regione è da anni eccellenza anche nel settore enologico. Una strada che intendiamo continuare a percorrere, come dimostra la campagna Monumental Taste. La cultura può e deve raccontare il vino, che rappresenta un primo assaggio per far conoscere agli stranieri il nostro territorio. Un plauso al presidente Rocca, all’assessore Righini e al commissario di Arsial Raffa per questa importante opportunità per Lazio», ha concluso l’assessore Simona Baldassarre.




Vinitaly, costi di partecipazione ridotti grazie alla Camera di Commercio di Rieti Viterbo

VITERBO – Vinitaly, una manifestazione che rappresenta una grande opportunità anche per le imprese dell’Alto Lazio. Per questo la Camera di Commercio di Rieti e Viterbo ha deciso di partecipare insieme ad altre Camere alla manifestazione al fine di coprire parzialmente il costo degli stand singoli delle imprese partecipanti, in modo da supportare le imprese di dimensioni più contenute.

L’intervento si inserisce nell’ambito dell’avviso pubblicato da Arsial, che prevede, in occasione dell’edizione 2025 di Vinitaly, che si svolgerà a Verona dal 6 al 9 aprile 2025, una partecipazione di Regione Lazio e Arsial piena di novità: un padiglione ancora più accogliente, un racconto del territorio che si arricchisce di nuove suggestioni e un calendario di eventi pensato per valorizzare le imprese vitivinicole e le loro produzioni.

Vinitaly è il più importante salone internazionale dedicato al vino e ai distillati oltre ad essere l’evento che meglio ha saputo esprimere, nel corso dei decenni, l’evoluzione del comparto vitivinicolo italiano.

Le aziende interessate possono inviare la domanda di partecipazione, compilando i modelli allegati all’Avviso pubblicato qui https://www.rivt.camcom.it/it/news/vinitaly-2025-avviso-pubblico-adesione-delle-imprese_2390.htm, da trasmettere entro e non oltre le ore 23:59 del giorno 06/02/2025 all’indirizzo PEC: comunicazione@pec.arsialpec.it.

Costi e condizioni di partecipazione sono indicati nell’Avviso Pubblico.




Vinitaly, Rotelli (FdI): “Opportunità straordinaria per le eccellenze italiane”

VITERBO – “Una vetrina prestigiosa e un’opportunità straordinaria per i vini italiani, resa possibile grazie al grande lavoro di squadra dei ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e degli Affari esteri, Antonio Tajani; insieme al governatore del Lazio, Francesco Rocca, all’assessore regionale all’Agricoltura, Giancarlo Righini; e al presidente dell’Ice, Matteo Zoppas”. Cosi l’onorevole Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, commenta la prima edizione di Vinitaly Usa; manifestazione che mira a posizionarsi quale evento business di riferimento per la promozione del vino italiano e per il matching tra domanda e offerta. “Un evento – prosegue l’onorevole Rotelli – che vede tra le principali protagoniste le eccellenze del nostro territorio, grazie alla partecipazione congiunta di Regione Lazio e Arsial con uno stand istituzionale a disposizione delle aziende laziali del settore vino e distillati, con postazioni indipendenti, dedicate sia alla mescita che agli incontri B2B”. Sono tre, in particolare, le cantine viterbesi presenti al Vinitaly di Chicago: Famiglia Cotarella e Monti della Moma di Montefiascone, e Terre d’Aquesia di Acquapendente. “La presenza dei nostri produttori rappresenta un’occasione senza precedenti per far conoscere a livello internazionale i vini e i territori laziali, aprendo nuove prospettive per l’espansione del settore vitivinicolo regionale in un contesto prestigioso e strategico”, conclude l’onorevole Rotelli.




Vinitaly, Tiso(Confeuro): “Grande successo. Ora rilanciare sistema fiere nel Sud Italia”

“Si è chiuso con un grande successo di partecipazione e numeri il Vinitaly 2024, salone internazionale del vino e dei distillati che si è svolto a Verona, tra i più amati al mondo e apprezzati da produttori, buyer, stakeholder e wine lover. E Confeuro intende esprimere il proprio plauso per la riuscita di questo autorevole evento, da oltre mezzo secolo sinonimo di coinvolgimento dell’intera filiera vinicola nostrana e globale. Allo stesso tempo, la nostra Confederazione coglie l’occasione per sollecitare più in generale il governo nazionale – e tutte le altre istituzioni competenti – a operare con maggior impegno e dedizione in direzione del rilancio e dello sviluppo delle fiere agroalimentari nelle grandi città del meridione: a nostro giudizio, infatti, il sistema fieristico italiano rappresenta un volano imprescindibile per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti e soprattutto l’accesso al mercato delle pmi del settore primario, in particolare nel sud Italia, da sempre terra di grandi eccellenze enogastronomiche, agricole e turistiche. In tal senso, appare chiaro ed evidente che i poli fieristici, nel lungo periodo, potrebbero davvero rappresentare per la realtà imprenditoriale del nostro Paese, composta principalmente da piccole e medie imprese, lo strumento più efficace per promuovere i propri prodotti o servizi, sia in Italia che all’estero. In questo contesto economico e industriale sempre più complesso e globale, il governo deve avere il coraggio di investire nel sud, nel suo tessuto produttivo: e incrementare e promuovere le fiere italiane può realmente rendere il Mezzogiorno una finestra privilegiata del Made in Italy nel mondo”.
Lo afferma, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.




“Vini e Cammini” al Vinitaly

ROMA – In occasione del Vinitaly le regioni dell’Italia centrale, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Lazio si uniscono per la valorizzazione del turismo slow e delle eccellenze enogastronomiche.
Dal Ministero del Turismo investimento di 1.690.078,65 euro per l’attuazione di interventi lungo i tracciati dei cammini religiosi di San Francesco, San benedetto e Via Lauretana

Santanchè: “Itinerari lenti potenti generatori di ricadute economiche, occupazionali, sociali e culturali sulle comunità”
Dopo il grande successo di “Cammini Aperti”, l’evento nazionale più importante dedicato ai Cammini, con 42 escursioni tenutesi in tutta Italia, grazie ad una strategia di promozione congiunta di tutte le Regioni, ora l’attenzione si sposta al Vinitaly.

È qui che, all’interno del Palaexpo del Masaf, l’Umbria insieme a Lazio, Marche, Toscana e Emilia-Romagna valorizzano una nuova sinergia, grazie sempre al supporto del Ministero del Turismo, per promuovere lo “slow”, insieme alle eccellenze agroalimentari dei diversi territori che si possono apprezzare lungo la Via di San Francesco, di San Benedetto e della Via Lauretana, Cammino francescano della Marca, in particolare su alcuni tratti.

“Vini e Cammini” è dunque un vero viaggio nel centro della Penisola, per scoprire angoli nascosti di una “Italia che non Sapevi” da apprezzare ancora di più, specie con la bella stagione.

Il progetto sostenuto dal Ministero del Turismo (nell’ambito dei fondi PSC) prevede un investimento di 1.690.078,65 euro, per le azioni di comunicazione e promozione, proposte dalle Regioni Umbria, Lazio, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna, e porterà l’attuazione di interventi lungo i tracciati dei cammini religiosi di San Francesco, San benedetto e Via Lauretana. La volontà di creare una stretta sinergia tra turismo ed agricoltura porterà a promuovere i cammini e le produzioni enogastronomiche che si trovano sui territori attraversati da questi percorsi.

“L’intervento del Ministero risponde all’esigenza di creare una stretta sinergia tra turismo ed agricoltura che porterà a promuovere i cammini e le produzioni enogastronomiche che si trovano sui territori attraversati da questi percorsi. È ormai noto, come gli itinerari lenti siano potenti generatori di ricadute economiche, occupazionali, sociali e culturali sulle comunità, in grado di offrire opportunità a chi in quei territori vive, a chi ha un’impresa, un’azienda agricola o intenda operare nei servizi specializzati al turista lento. Con riferimento agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile, gli itinerari di turismo lento contribuiscono allo sviluppo di lavori dignitosi e crescita economica, città e comunità sostenibili. È per questo che il Governo ci crede e pianifica attività, investe risorse e definisce un quadro normativo per sostenere sempre di più il settore come mai nessuno ha fatto prima” dichiara il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

“La rete di cammini religiosi in Italia – prosegue il ministro – costituisce una rilevante opportunità di sviluppo sostenibile per i territori, in grado di: stimolare il senso di appartenenza dei residenti contrastando lo spopolamento dei borghi, restituire centralità alle aree interne e ai luoghi considerati “minori”, attivare la consapevolezza della tutela e valorizzazione del patrimonio agricolo e forestale, storico, artistico e culturale al di fuori delle mete più battute dal turismo, sostenere lo sviluppo dei servizi alla persona e al turista offrendo occasioni di occupazioni in ambito agricolo e turistico a giovani e donne, favorire sinergie e collaborazioni tra Enti e Privati grazie alla coesistenza lungo il medesimo itinerario fisico o immateriale.”

Lazio

Il Lazio porta i viaggiatori sul Cammino di San Benedetto, 300 km da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo. Attraverso sentieri, carrarecce e strade a basso traffico, unisce i tre luoghi del movimento benedettino: Norcia, Subiaco e Montecassino. Si tratta di un percorso pieno di fascino dove i paesaggi naturali incontrano la bellezza e l’accoglienza dei piccoli borghi e dove anche l’enogastronomia gioca un ruolo d’eccellenza.
Se il cammino parte da Norcia e tocca Cascia e Monteleone di Spoleto, per iniziare a scoprire la terra laziale bisogna arrivare a Leonessa, bandiera arancione del Touring Club. Un borgo medievale alle pendici del Terminillo è celebre per la coltivazione delle patate, molto apprezzate dagli chef per le sue particolari caratteristiche che le permettono di non assorbire acqua in eccesso durante la cottura. Attraverso estesi boschi di faggio si continua il viaggio verso Poggio Bustone, importante luogo francescano, poi Rieti, città papale e francescana, e risalendo il fiume Turano si arriva sotto il castello delle Metamorfosi di Rocca Sinibalda. Arroccato sul lago del Turano ecco poi Castel di Tora, uno dei “borghi più belli d’Italia”, dove nasce l’olio extravergine d’oliva Sabina DOP a 800 mt d’altitudine. Da lì, attraversando la montagna che sovrasta il lago del Turano, si giunge a Pozzaglia Sabina e poi Orvinio, nella Riserva naturale dei monti Lucretili, zone comprese del territorio dell’olio di Roma IGP.
L’approdo sulla suggestiva valle dell’Aniene avviene attraversando Mandela e Vicovaro, luogo quest’ultimo pieno di suggestione per via delle grotte ove Benedetto ha vissuto un breve periodo della sua vita, prima di giungere a Subiaco dove incastonato tra la roccia è collocato il Santuario del Sacro Speco, parte del Monastero di San Benedetto, uno dei più significativi luoghi spirituali per la Chiesa. Proseguendo lungo suggestivi ambienti solcati dal fiume Aniene si raggiungerà Trevi ai piedi dei monti Simbruini, per proseguire verso i monti Ernici che fanno da contorno ai pittoreschi paesini medievali di Vico nel Lazio, Collepardo, famosa per la splendida Certosa di Trisulti e per produzione di liquori ed infusi con erbe spontanee. Da lì si prosegue verso Veroli, dove è obbligatoria una visita all’Abbazia cistercense di Casamari, ci si introduce in un territorio più consono alla viticoltura tra attività agricole e vini conosciuti per la loro originalità, qualità e inclusi nella IGT del Frusinate. Quindi Arpino, con la magnifica acropoli per proseguire verso le magnifiche gole del fiume Melfa. L’ultima tappa è Roccasecca, luogo natale di S. Tommaso d’Aquino, per arrivare all’Abbazia di Montecassino.