Sanità Lazio, Giuliano (UGL): “Violenza sessuale su operatrice del 118 è atto selvaggio che va punito in maniera esemplare”

“La violenza sessuale a bordo di una autoambulanza del 118 avvenuta sabato sera a Roma nel quartiere San Lorenzo è un atto selvaggio, che va punito in una maniera esemplare” dichiara in una nota il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano, commentando l’episodio di barbarie, avvenuto da parte di un cittadino extracomunitario che durante il percorso che lo portava in ospedale, si sarebbe divincolato dalla barella saltando addosso ad una operatrice sanitaria palpeggiandola ripetutamente. “L’ennesima folle aggressione ai danni di professionisti della sanità che evidenzia l’effettiva mancanza di sicurezza in cui opera il personale, oramai sempre più vittima di situazioni di degrado sociale”. Alla vittima la vicinanza e la solidarietà di tutta la nostra organizzazione conclude Giuliano.




Polizia, netturbino romano arrestato per violenza sessuale

VITERBO – Lo scorso 12 settembre personale della Polizia di stato della squadra mobile della questura di Viterbo e del commissariato di pubblica sicurezza “Flaminio nuovo” della questura di roma hanno eseguito, nella capitale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 59enne romano di professione operatore ecologico, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, commessi a Capranica (Vt, Riano (Roma) e Mazzano romano (Roma), nel periodo compreso tra settembre 2022 e gennaio 2023, ai danni di tre diverse donne. Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Viterbo, scaturisce da un’indagine coordinata dalla procura della repubblica di Tivoli ed iniziata dai poliziotti romani a seguito della denuncia di una delle vittime che si era presentata presso l’ospedale “San Pietro” di Roma.
Agli operatori la donna aveva raccontato di aver conosciuto sui social il soggetto arrestato e che, dopo una breve frequentazione, lo aveva invitato a casa per una serata romantica. Il giorno dopo, però, la stessa si era resa conto di essere stata fortemente drogata e violentata, così come poi accertato in seguito agli approfondimenti sanitari.
Dopo accurate indagini gli investigatori sono riusciti a individuare l’uomo e nel corso di una perquisizione delegata hanno sequestrato una confezione di farmaco sedativo ipnotico e lo smartphone. al suo interno, i poliziotti hanno raccolto elementi sufficienti a ricostruire almeno altre due violenze, avvenute con le stesse modalità.
Sul telefono cellulare erano infatti presenti le immagini di tre diverse donne inermi mentre subivano violenze sessuali. alcune di queste immagini erano state inviate dall’indagato ai propri amici e commentate con tono ironico e sprezzante.
Presenti, inoltre, le conversazioni con le vittime durante le quali lo stesso aveva fornito improbabili spiegazioni alle donne, che non ricordavano nulla dei rapporti sessuali. essendo emersi a carico dell’interessato anche precedenti fatti delittuosi avvenuti nella provincia di Viterbo, la procura di Tivoli ha inviato per competenza territoriale il fascicolo alla procura di Viterbo la quale ha richiesto, immediatamente, la misura cautelare e, contestualmente, delegato ulteriori atti di indagine alla squadra mobile di Viterbo.
L’indagato è stato rintracciato a Roma, nel quartiere “Casilino”, a casa di una nuova compagna e tradotto nel carcere di “Regina coeli”. Contestualmente gli uomini della polizia scientifica di Roma hanno effettuato un apposito prelievo e test del Dna che è stato confrontato con i vari reperti sequestrati nel corso dell’indagine, rafforzando ulteriormente il quadro probatorio dal quale emerge la sua responsabilità.
Sono in corso altri accertamenti al fine di verificare se all’indagato siano contestabili ulteriori analoghi episodi non ancora emersi. L’indagato è stato arrestato in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.




Castelnuovo di Farfa, ai domiciliari per violenza sessuale finisce in carcere per aver minacciato la sua ex

CASTELNUOVO DI FARFA – Era stato arrestato nell’agosto del 2019 per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali nei confronti della propria compagna. Si tratta di P. S. quarantenne di Poggio Nativo. In quell’occasione, la donna era stata violentemente aggredita ed abusata, ma aveva avuto la forza di fuggire, rifugiarsi nella vicina abitazione dei suoceri e chiamare il 112 in soccorso. L’uomo, che in un primo momento era fuggito, venne subito rintracciato in Poggio Mirteto e tratto in arresto; per tali fatti era finito ai domiciliari presso la sua abitazione dove stava ancora scontando la pena.
Ma alcuni giorni fa ha pensato bene di rimettersi in contatto con l’ex convivente, rintracciandola telefonicamente e rivolgendogli gravi minacce.
La donna ha denunciato subito il fatto e la pronta informativa dei Carabinieri di Castelnuovo di Farfa, ha fatto si che il la Corte d’Appello di Roma inasprisse la misura restrittiva con quella della misura cautelare in carcere.
P. S. è stato quindi prelevato dalla propria abitazione dai militari della Stazione di Castelnuovo di Farfa che, dopo avergli notificato il provvedimento, lo hanno tradotto presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 




Violenza sessuale sulla figlia di nove anni, arrestato

VITERBO – Nella mattina del 14 dicembre, su disposizione della Procura della Repubblica al tribunale di Viterbo, “gli operatori della squadra mobile – si legge in una nota della questura – hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 40enne, residente in Germania ma domiciliato a Viterbo”.

Continua la nota: “Il soggetto è indagato per “violenza sessuale continuata in danno di minore di 10 anni: dalle attività di accertamento, eseguite dagli investigatori della polizia sotto il coordinamento del pm Paola Conti, è emerso che l’uomo ha compiuto, in più circostanze e lungo un arco di tempo di molti mesi, tra il 2017 ed il 2018, atti sessuali completi in danno della propria figlia, che al momento dei fatti aveva un’età di nove anni e che attualmente non vive più con il padre.

In un periodo successivo a quello in cui si sono verificati gli eventi oggetto d’indagine, la vittima ha maturato la determinazione a confidarsi con la madre, che si è subito rivolta alla mobile della questura di Viterbo per sporgere denuncia”.

Avviata l’attività investigativa e messi gli elementi di prova raccolti a disposizione del pm, è stata depositata richiesta di misura cautelare al gip del tribunale di Viterbo, che ha quindi emesso il citato provvedimento.




Italiano in carcere per violenza sessuale

VITERBO – Nell’ambito dell’attività istituzionale di contrasto ai reati contro i minori, gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Viterbo a carico di un cittadino italiano di 44 anni, residente in un comune della provincia viterbese.
Il predetto è indagato per violenza sessuale in danno di minore, delitto ripetutamente commesso in danno della propria nipote di 13 anni, residente nel medesimo centro abitato.
I fatti contestati sono risalenti alla fine del mese di aprile ed all’inizio del maggio 2020. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno raccolto la denuncia della madre della giovanissima vittima, e con un’attività investigativa serrata, coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo, hanno ottenuto riscontri ed elementi di prova idonei all’applicazione della citata misura cautelare, poi eseguita a metà maggio 2020.