di DIEGO GALLI-
VITERBO- Assemblea ATO rimandata. In Provincia, dove i sindaci si erano inizialmente riuniti, chi dal vivo e chi virtualmente, per parlare della spinosa questione Talete, si è optato per un rinvio “a tempi migliori”.
La motivazione, presentata dal sindaco di Bassano in Teverina Alessandro Romoli, è quella della necessità di avere più tempo per raccogliere dati utili per dipanare meglio l’ordine del giorno: l’aumento delle bollette.
Il Presidente della Provincia Pietro Nocchi, che ha subito appoggiato la proposta di rinviare l’assemblea, non ha però mancato di sottolineare quanto la discussione resterà indubbiamente complessa.
“Ogni volta che noi sindaci prendiamo una decisione lo facciamo per il bene dei nostri cittadini, che ci hanno votato riponendo in noi la loro fiducia”, ha dichiarato Nocchi. Un annuncio che non lascia, apparentemente, presagire nulla di buono. Lo spettro di un nuovo innalzamento dei costi dell’acqua per salvare Talete sembra, in effetti, sempre più vicino. “È una responsabilità importante, quella di essere anche presidente dell’ATO, che a volte porta a delle scelte dolorose per le famiglie”, ha poi rincarato Nocchi.
Come ricordato dai presenti all’assemblea, il problema principale di Talete resta quello di non poter fare investimenti. La società, è stato ribadito, sta gestendo al meglio la situazione, ma il capitale sociale (di soli 400 mila euro) rende quasi impossibile l’accesso a eventuali mutui e prestiti. Il rinvio a metà gennaio, come richiesto da Alessandro Romoli, poi appoggiato da tutti, potrebbe, però, portare buone nuove, come il tanto agognato prestito di Arera.
Tuttavia, come sottolineato da uno dei sindaci connessi virtualmente all’assemblea: “Tanto, tra 14 giorni non si risolverà nulla”. Una considerazione che non ha trovato alcuna risposta, se non qualche sguardo preoccupato dei presenti e “l’appoggio” del comitato “Non ce la beviamo”, che nel frattempo aveva predisposto un pacifico sit-in all’entrata di Palazzo Gentili sotto la pioggia – gratis – che stamattina ha bagnato le vie di Viterbo.
Quantomeno, “per tutto il resto del 2020”, i cittadini della Tuscia che ancora sono legati a Talete non dovranno aspettarsi ulteriori rincari.