di WANDA CHERUBINI –
VITERBO – L’ Associazione “Solidarietà Cittadina” ed il Comitato “Lavoratori ex-Terme INPS” si sono incontrati questa mattina per riprendere la maratona in difesa del termalismo viterbese, dandosi appuntamento alle ore 11, presso la Callara del Bullicame, in strada Bullicame, per affrontare l’annosa questione della mancanza di acqua che dura da circa sei anni.
Presenti insieme a Franco Marinelli del Comitato “Lavoratori ex Terme INPS” e Paola Celletti di “Solidarietà cittadina” anche alcuni rappresentanti comunali della minoranza: le consigliere Chiara Frontini, Lina Delle Monache, il consigliere Massimo Erbetti e la consigliere regionale del M5S, Silvia Blasi. Sono anche intervenuti il consigliere regionale del Pd, Enrico Panunzi e l’assessore regionale

Alessandra Troncarelli. Intorno alle 12,30 sono giunti anche gli assessori comunali Enrico Maria Contardo e Marco De Carolis insieme alla consigliera Ombretta Perlorca. Poco dopo è giunto sul posto anche il senatore della Lega, Umberto Fusco. Tutti uniti nel comune intento di far decollare davvero Viterbo come città termale, dopo anni di immobilismo e beghe giudiziarie. “Abbiamo appreso con soddisfazione dai giornali che la Regione Lazio ha finalmente approvato la determina per la chiusura del pozzo San Valentino, che, con la sua rottura abusiva, ha provocato il prosciugamento della Callara del Bullicame – ha spiegato Marinelli – Ma visto che da circa sei anni di buone notizie ne abbiamo sentite tante, veramente troppe, anche dalla passata amministrazione comunale, siamo piuttosto scettici. Per questo ci siamo riuniti oggi qui invitando i rappresentanti istituzionali affinché di persona vengano ad illustrarci il percorso ed i tempi con cui intenderanno realizzare questo progetto”. E così è stato.

Il consigliere regionale Panunzi ha assicurato: “Qui è stata fatta una legge nel febbraio del 2014. E’ stato fatto un provvedimento dalla Regione per dare i soldi al Comune per fare l’advisor. Ricordiamo che c’è anche un vincolo del Mibact messo poco tempo fa su 1900 ettari. La Regione ha pagato anche con 40 mila euro l’advisor. La Regione Lazio ha fatto una determina. Quello che possiamo fare l’abbiamo fatto”. Ma Marinelli ha posto una problematica riguardante la tempistica: “Se l’acqua non passa per un un po’ di tempo i geologici ci hanno detto che quelle piccole fessure del terreno potrebbero franare e quindi l’acqua va nella parte più bassa e siccome il Bullicame è leggermente più alto, in quel caso l’acqua non potrebbe venire più. In quel caso citeremo per danni il Comune che non ha ottemperato in tempi brevi e chi ha rotto perché non ha aggiustato”. Ma a dare buone notizie ci ha pensato l’assessore comunale al termalismo, Enrico Maria Contardo che ha fatto il punto della situazione: “C’è stata una grande collaborazione con la Regione Lazio in questo periodo sul termalismo per tutelare la sorgente del Bullicame. Sono arrivati in questi giorni una serie di atti che ci danno la possibilità di intervenire sulle Zitelle per il ricondizionamento del pozzo entro due anni, ma l’amministrazione ha già stanziato 200 mila euro sull’avanzo di amministrazione. Il progetto definitivo è già pronto, quindi, appena approvato l’avanzo procederemo al ricondizionamento. Dobbiamo lasciare 4 litri liberi in via sperimentale da dare a qualcuno perché il problema è che quando chiudi un pozzo non è detto che l’acqua torni da dove viene. Andiamo a chiudere con le Zitelle una partita che dura da 14 anni, iniziata con la prima amministrazione Gabbianelli e ora in via di chiusura con l’amministrazione Arena. Sul pozzo San Valentino finalmente, dopo tutti questi anni dove siamo stati impossibilitati ad intervenire, la Regione finalmente ha scritto in maniera
chiara: il pozzo deve essere chiuso entro tre mesi. Pena la decadenza di tutte le concessioni del comune di Viterbo. Stessa cosa sulle Zitelle. Ci hanno chiesto però dei documenti che non sono a carico nostro, ma di Gestervit. L’amministrazione ha stanziato 120 mila euro per il ricondizionamento delle Zitelle perché deve chiudere la Gestervit, ma in tutti questi anni non ha ancora chiuso. Sicuramente scriveremo a Gestervit e chiederemo un tempo per iniziare. Se la Gestervit non interviene saremo pronti noi a farlo con i soldi stanziati con l’avanzo di amministrazione e il progetto già pronto, che ha approvato la regione Lazio. La ditta che ha procurato il danno, inoltre, ha ribadito la Regione, finché ha un contenzioso aperto con l’amministrazione comunale non può partecipare ad eventuali gare e quindi avere la concessione dell’acqua, per cui va fatto sempre avviso pubblico”. Contardo dà anche buone notizie sulle ex terme Inps: “La Regione lazio ha
approvato 5 giorni fa il piano di riutilizzo dell’ex terme Inps, ci hanno ricordato che la proprietà è al 50 per cento nostra e 50 della Regione e come arriverà la delibera vera e propria potremmo dare inizio alle procedure per la ricerca di un investitore. Essendo al 50 per cento, tutto quello che valutiamo e validiamo deve essere anche dalla Regione valutato e scelto. Sono quindi tre situazioni che arrivano verso il traguardo. Sulle terme, con il dott. Monaco abbiamo dato via a tutta una serie di controlli sul territorio. Alla Provincia abbiamo chiesto tutte le intestazioni delle concessioni che la stessa ha rilasciato per le acque simil termali sotto i 30 gradi e abbiamo chiesto di comunicarci ogni nuova concessione che viene rilasciata. Andiamo ad approvare il bilancio entro mercoledì – ha rimarcato Contardo- Poi, una volta approvati tutti i passaggi in consiglio, in quel momento si liberano i fondi

per intervenire, quindi, da gennaio siamo pronti ad intervenire sui due pozzi. Per le ex terme Inps abbiamo inviato allo Regione Lazio lo studio di fattibilità che sostituisce quello precedente. Con questo studio di fattibilità, studiando il territorio e i flussi turistici, si prevede la realizzazione di un albergo 5 stelle come ideale per ripartire con le ex terme, mentre quello del 2002 prevedeva delle finalità sanitarie.Il nuovo, invece, toglie il discorso termale e va più su un discorso di benessere, flussi turistici, wellness. L’amministrazione deciderà come procedere: o con un bando per project financing o facendo un partnerariato pubblico- privato, sul quale mi trovo in disaccordo, perché di solito non funziona la parte pubblica”.
Si è a questo punto aperta una discussione con Celletti sul perché il Comune di Viterbo non abbia fatto convenzione per cure termali con l’Inps. Ma ha risposto il senatore Fusco: “L’inps da 25 anni è chiuso, ci ha preso e ci ha mandato a casa. A livello di amministrazione quindi non si possono fare più convenzioni con l’Inps. Le terme Inps erano nate soprattutto per chi, facendo lavori usuranti, veniva alla terme per curarsi. C’erano 5 stabilimenti in Italia dell’Inps. Il Governo decise di chiudere il rapporto con l’Inps e quindi non passare più le cure gratis. Noi siamo arrabbiati quanto voi. Guardiamoci intorno. C’è la responsabilità di tutte le amministrazioni. Un tesoro così in Italia non c’è da nessuna parte. Ci sono stati ritardi burocratici”. Contardo ha aggiunto sulle ex terme Inps: “La Regione è stata chiara: nessun aumento di cubatura, quindi, non possono essere ampliate”. Marinelli ha quindi chiesto se nel nuovo progetto ci siano ancora l’idea di realizzare una scuola per gli operatori termali. Contardo ha risposto: “C’è ancora ed è un risorsa per Viterbo”. Il senatore Fusco

ha, infine, annunciato di aver presentato, come il Pd, un emendamento sul rilancio termale: “Spero di darvi nei prossimi giorni, spero mercoledì – ha riferito Fusco – la bella notizia che vengono stanziati 15 milioni di euro per le nostre terme Inps, ma questo a beneficio di tutto il sistema termale. A livello nazionale abbiamo una legge sulle terme molto risicata, di soli 7 articoli. Dobbiamo condividere l’idea di far ripartire il termalismo. Non cerchiamo colori, perché questo è un territorio che non ha colori. Oggi come oggi dobbiamo risolvere il problema di far decollare il termalismo a Viterbo. Abbiamo un regolamento dell’83 del termalismo del tutto inadeguato”.
Contardo ha aggiunto:”Quando ho avuto la delega al termalismo ho avuto l’impressione di ripartire da zero. Invece devo dire che ci sono altre novità, una riguarda il Bullicame: dovrebbe arrivare a brevissimo l’autorizzazione della Soprintentenza per questi 120 mila euro di lavori che riguardano i bagni, una casetta in legno per custode, una serie di pergole per l’ombra, l’impianto di illuminazione perimetrale, di video sorveglianza e la fontanella dell’acqua potabile perché questo è parco verde pubblico. E’ arrivata l’altro giorno l’autorizzazione per Prato giardino per la sistemazione dei viali, quindi, essendo stati entrambi i progetti inviati il 4 dicembre, dovrebbe arrivare a breve anche questa autorizzazione per il Bullicame . Volevamo fare lo stesso intervento per le piscine Carletti, ma non possiamo perché dal ’74 sono area agricola. Adesso con il dott. Monaco, l’architetto Gai e l’assessore Ubertini vogliamo fare una variante puntuale al piano regolatore che non deve riguardare solo la parte del pubblico, ma anche le esigenze dei privati, come il Bagnaccio, dove anche lì c’è un problema di area agricola. Adesso loro stanno presentando un Pua agricolo termale per sistemare la cosa. Altra novità: la famiglia Sensi ha presentato un progetto

all’amministrazione comunale che prevede un ampliamento della zona della piscina con la realizzazione di una piscina metà coperta e metà scoperta, ma non chiedono altra acqua. Per noi è un aumento del valore del bene stesso. E’ chiaro che a fronte di un intervento di 5-6 mln di euro chiederanno un aumento del periodo di concessione”. Infine, ancora sulle ex terme Inps: “Abbiamo fatto già la verifica della portata del pozzo Gigliola, che si può mungere da 6 a 8 litri al secondo e andrà in concessione a chi vincerà il bando, mentre sulle Zitelle l’amministrazione comunale sta lavorando al progetto di una condotta termale che parte dalle Zitelle ed arriva fino alle terme Inps perché lì vorremo far passare più che il bando l’interesse pubblico. Abbiamo già avvisato la Regione che stiamo progettando la condotta che andremo a finanziare non subito, visto che ancora non è stato fatto il bando per il project financing”.