Tragedia nei cieli: ultraleggero precipita a Isola del Cantone, due vittime

di REDAZIONE –

VITERBO – Un tragico incidente aereo si è verificato ieri, mercoledì 2 aprile, quando un ultraleggero diretto a Sutri è precipitato in una zona impervia di Isola del Cantone, in provincia di Genova. L’aereo, un Premacc Freccia, era decollato dall’aviosuperficie di Mazzè, nel Torinese, poco dopo le 14, ma ha perso quota ed è precipitato dopo aver sorvolato a bassa altezza gli alberi della zona.

Secondo le testimonianze di alcuni residenti, dopo un forte boato il velivolo si è schiantato al suolo nella località Montessoro, prendendo fuoco immediatamente dopo l’impatto. I soccorritori, tra cui vigili del fuoco, carabinieri, soccorso alpino e personale sanitario, hanno trovato i resti del velivolo carbonizzati, insieme a uno zaino e una calzatura, prima di individuare i corpi delle due vittime.

Le due persone a bordo dell’ultraleggero erano Riccardo Muci, 38 anni, sovraintendente della Polizia di Stato in servizio a Roma, e Giuseppe Gabbi, 64 anni, istruttore e direttore del Centro volo di Campagnano Romano. Entrambi erano amici e avevano da poco acquistato il velivolo.

Riccardo Muci era noto per il suo coraggio: il 7 agosto 2018 aveva bloccato il traffico sul raccordo di Bologna per evitare una tragedia durante un grave incendio, salvando numerosi automobilisti. Nell’esplosione aveva riportato gravi ustioni, venendo poi insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito. Muci, originario di Cupertino (Lecce), lascia la moglie e una figlia piccola.

Le prime ipotesi sulle cause dell’incidente parlano di un possibile malfunzionamento del velivolo, ma saranno le indagini della Procura di Genova e dell’Enac a fare piena luce sulla vicenda. L’inchiesta mira a stabilire se vi siano state anomalie tecniche o altri fattori determinanti nello schianto.

La tragedia ha scosso profondamente la comunità aeronautica e i conoscenti delle vittime, lasciando un vuoto incolmabile tra chi li conosceva e apprezzava per la loro passione e dedizione al volo.

 

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