Traslazione delle Spoglie di Padre Gianfranco Maria Chiti: Omaggio al Venerabile Cappuccino tra Pesaro e Orvieto

di REDAZIONE-

ORVIETO- Nel mese di ottobre, tra Pesaro e Orvieto, si è svolta una solenne cerimonia per la traslazione della salma di Padre Gianfranco Maria Chiti, una figura di grande rilevanza sia per la Chiesa che per l’Esercito italiano. Nato a Gignese nel 1921 e morto a Roma nel 2004, Padre Chiti è stato Granatiere, Generale dell’Esercito e sacerdote Cappuccino. Dopo il riconoscimento come “Servo di Dio” nel 2015, la Chiesa lo ha dichiarato ufficialmente “Venerabile” nel gennaio 2024, attribuendogli virtù teologali e cardinali esercitate in grado eroico, avviando così il processo per la sua eventuale beatificazione.

La traslazione ha avuto inizio il 3 ottobre al cimitero di Pesaro, dove la salma è stata esposta nella chiesa del camposanto. Qui, il Vescovo diocesano Sandro Salvucci ha celebrato una messa con la partecipazione dei Granatieri della sezione di Pesaro e di numerosi devoti. Due giorni dopo, il 5 ottobre, il feretro è stato scortato dai Granatieri e dalle forze dell’ordine fino al convento dei Cappuccini di Orvieto, luogo che Padre Chiti aveva contribuito a ricostruire.

A Orvieto, la salma è stata accolta dai frati cappuccini e dal Vicepostulatore della causa di beatificazione, Padre Flavio Ubodi, insieme a una rappresentanza d’onore dei Granatieri. Nella piccola chiesa del convento, i presenti hanno vissuto un momento di commozione durante una messa celebrata dal Consigliere Generale dei Cappuccini, Padre Maurizio Placentino. A conclusione della funzione, è stata benedetta la nuova dimora destinata ad accogliere le spoglie di Padre Chiti.

La cerimonia ufficiale si è conclusa il 6 ottobre nel Duomo di Orvieto, dove il feretro, avvolto nella bandiera italiana, è stato esposto durante una messa solenne presieduta dal Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi. Tra i presenti vi erano familiari, autorità locali, rappresentanti del clero e dell’Associazione Nazionale Granatieri, insieme a una folta partecipazione di fedeli.

Nell’omelia, Mons. Sigismondi ha ricordato l’esempio di Padre Chiti, sottolineando il suo concetto di “guerra senza odio” e il suo impegno per la pace. Ha affidato alla sua intercessione la preghiera per la pace, richiamando il messaggio di Angelo Giuseppe Roncalli sull’importanza di “cercare quello che unisce e mettere da parte quello che ci divide”.

Al termine della celebrazione, le spoglie di Padre Gianfranco sono state riportate alla chiesa del convento dei Cappuccini di Orvieto, dove riposano nella nuova dimora allestita in suo onore, a testimonianza della sua dedizione religiosa e patriottica.

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