Tuscia in lotta contro il deposito di scorie nucleari

di REDAZIONE-
VITERBO- La battaglia contro l’ipotesi di un deposito nazionale di scorie nucleari nella Tuscia si intensifica. Il Biodistretto della via Amerina e delle forre ha portato la protesta alla manifestazione nazionale “Agricoltura è…”, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sui rischi che il progetto rappresenta per il territorio.
“Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella – spiega il Biodistretto – ribadendo il nostro impegno, sostenuti da cittadini, sindaci e istituzioni provinciali e regionali”.
Sono 21 i siti individuati da Sogin nella Tuscia per un possibile deposito. Secondo il Biodistretto, questa scelta minaccia l’identità agricola e ambientale del territorio e viola la legge nazionale sul biologico. Inoltre, il concetto di un deposito unico per le scorie radioattive è ritenuto sbagliato, soprattutto in un contesto geopolitico instabile. “Non esistono depositi unici in Europa – sottolineano gli attivisti – e in un periodo di tensioni internazionali una struttura del genere diventerebbe un obiettivo militare pericoloso”.
Per approfondire il tema, domani, 28 marzo, alle 17:30 si terrà un’assemblea pubblica nella sala regia del Comune di Viterbo, intitolata “Il no della Tuscia al deposito di scorie nucleari”. L’incontro, organizzato dal Biodistretto in collaborazione con comitati locali e associazioni ambientaliste, vedrà la partecipazione di esperti e segnerà la nascita del comitato No Scorie di Viterbo, che si unirà alla rete di gruppi di protesta già attivi nella provincia.
Anche la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, ha confermato il pieno appoggio dell’amministrazione comunale alla protesta: “La Tuscia non può diventare il deposito di scorie nucleari d’Italia. Abbiamo espresso una posizione di totale contrarietà e continueremo a difendere i diritti della nostra comunità”.
Le mobilitazioni continueranno con una grande manifestazione il 6 aprile a Vulci, seconda tappa di “Tuscia in movimento: in marcia contro il deposito di rifiuti radioattivi”. L’evento prevede un raduno alle 10 presso il Parco di Vulci, seguito da una marcia e da interventi pubblici di autorità e rappresentanti dei comitati.
La battaglia contro il deposito di scorie nucleari nella Tuscia è solo all’inizio, ma cittadini, istituzioni e associazioni sono determinati a difendere il territorio.