PERUGIA- Extra Festival: focus a Perugia dal 22 al 24 marzo. Dopo il successo registrato a Todi lo scorso fine settimana (15-17 marzo), l’Umbria Antica Festival torna con un evento extra a Perugia. Venerdì 22 e sabato 23 marzo all’Auditorium San Francesco al Prato si terrà una due giorni dedicata alla storia di Perugia con qualche incursione nell’affascinante mondo della Roma antica.
Venerdì 22. Aprirà la prima giornata Michele Bilancia, architetto e presidente dell’Associazione Radici di Pietra, che illustrerà la storia e l’unicità delle mura di Perugia e il lungo lavoro di valorizzazione svolto nel corso degli anni dall’Associazione, che ha il suo esito più recente nel Parco delle Mura, inaugurato a novembre dello scorso anno (Le mura di Perugia. Continuità e resilienza di un monumento). Seguirà poi una lezione di Luana Cenciaioli, che svelerà i segreti dell’antica Perugia a partire dall’area archeologica scoperta sotto il Duomo (Sotto la cattedrale. I tesori della Perugia sotterranea). Infine, la mattinata di venerdì sarà chiusa dal professor Paolo Braconi, con un intervento dedicato all’antica chiesa di Santa Susanna, la chiesa sopra cui è stata costruita San Francesco al Prato (Archeologia dell’assenza: Porta Santa Susanna e Porta Trasimena).
Il pomeriggio vedrà sul palco Imma Eramo, filologa classica e docente all’Università di Bari, che presenterà il suo ultimo libro Il mondo antico in 20 stratagemmi: un racconto di imbrogli, trucchi e raggiri che rivelano le sorprendenti sfaccettature del carattere e del mondo dei nostri antichi antenati. A chiudere la sessione un dialogo tra gli storici Giusto Traina e Franco Cardini sulla prima guerra mondiale della storia: il conflitto che segnò gli ultimi 14 anni della res publica romana (La prima guerra mondiale della storia).
La serata. Venerdì sera l’Auditorium ospiterà Cesare Catà con lo spettacolo Giulio Cesare e le carte del destino, un viaggio divertente e interattivo nel teatro di William Shakespeare partendo dalla figura di Giulio Cesare e dal concetto del destino inteso come storia. La performance si richiama direttamente alla teoria e alla iconologia dei Tarocchi, per un percorso affascinante tra il personaggio di Giulio Cesare e altri drammi shakespeariani, invitando gli spettatori in un percorso teatrale che è al contempo un’esplorazione degli archetipi dell’anima umana. Storytelling, recitazione e analisi dei significati dei monologhi proposti (in italiano e in inglese) compongono uno spettacolo unico nel suo genere, fitto di spunti di comicità e stand-up comedy che si mescolano naturalmente a riflessioni filosofiche.