Uspp Lazio, Regina Coeli: “Gravissima situazione nella sicurezza con aggressioni, violenza, droga e guerra tra bande”

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “L’ Unione Sindacati Polizia Penitenziaria manifesta stamani davanti al carcere di Regina Coeli con le altre Organizzazioni Sindacali per denunciare la gravissima situazione che sta mettendo fortemente in crisi la SICUREZZA del CARCERE e della collettività che ci lavora in primis la Polizia Penitenziaria lasciata sola da una scelta dell’Amministrazione che continua ad essere silente e distante ai problemi richiamati nei vari documenti unitari in sede locale, condivisi in pieno dall’USPP; in primis le aggressioni continue al personale da parte dei detenuti molti di loro facinorosi, divisi in bande rivali che così intendono proseguire attività illegali nel carcere, nelle carceri è fuori da esse.
Tutto questo avviene per un vuoto normativo che preveda ulteriori sanzioni penali, disciplinari nonché dotare di strumenti necessari per la sicurezza cosiddetta passiva (teaser, body cam, mezzi coercitivi ecc.) considerato che un agente deve sorvegliare non meno di 100 persone dediti soprattutto ad usare la violenza in ogni momento della giornata, totalmente a mani nude!
È come pretendere che la polizia fuori fermi i violenti usando solo il dono della parola quando a volte è necessario usare anche strumenti di difesa per arginare la stessa violenza messa in atto.
Per la cronaca, basta scorrere le notizie di questi giorni denunciati dai sindacati per capire di cosa parliamo è che non riguarda purtroppo solo Regina Coeli: oggi questa conta una presenza di oltre 950 detenuti e una forza presente di 370 agenti rispetto alle 500 previste.

Servono provvedimenti per un attività di contenimento e di un abbassamento della presenza effettiva di detenuti rispetto ai posti realmente disponibili molti anche con pene definitive che dovrebbero essere ristretti in istituti più idonei come reclusioni o circondariali con sezioni o reparti destinati anche a questa tipologia di detenuti.
Questo però e reso impossibile perché se Regina Coeli e in questa condizione gli altri istituti non stanno meglio nel circuito penitenziario di Lazio Abruzzo Molise.

Ricordiamo che anche altre carceri come Velletri è in forte Stato di Agitazione ed altri potrebbero avere la stessa necessità di dichiararsi tali.

Per questo Non intendiamo fermarci su questa situazione, come già detto alla Ministra CARTABIA e il Capo DAP Renoldi nell’occasione della manifestazione nazionale del 14 Aprile dove ad oggi non ha portato alcuna soluzione promesse dagli stessi. Si parla di riforma del sistema carcere nel rispetto dell’art 27 della Costituzione ma non possiamo farlo senza ampliare la sicurezza dello stesso sistema”.

Segreteria USPP Lazio

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