di REDAZIONE-
VALENTANO (Viterbo)- Nel comune di Valentano, il sindaco Stefano Bigiotti, insieme all’amministrazione comunale e ai tecnici, ha sviluppato un progetto innovativo per riqualificare un edificio fatiscente alle porte del paese, utilizzando le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo intervento segna l’inizio della trasformazione dell’area in un geoparco, il primo di tre progetti pianificati per la regione della Tuscia.
Con un finanziamento di 600mila euro, cifra significativa per un piccolo comune, ma modesta rispetto a quelle solitamente destinate alle grandi città, l’edificio in rovina sarà trasformato in un luogo che valorizzerà il patrimonio naturalistico dell’entroterra sulle sponde del lago di Bolsena. Il sindaco Bigiotti ha dichiarato che si tratta di un intervento di grande importanza per Valentano, tanto atteso dai cittadini e che segna l’inizio della riqualificazione dell’ex cava come parco pubblico.
L’edificio di via del Ritiro è stato completamente smantellato e, una volta ripristinato il sito, inizieranno i lavori per la costruzione dell’access point del Geoparco della Tuscia. Questo centro culturale sarà il cuore della rinascita di un luogo che per troppo tempo è stato trascurato, diventando una scommessa difficile ma cruciale per l’amministrazione.
Al posto della struttura in rovina, sorgerà uno spazio polivalente che potrà ospitare conferenze, panel espositivi e attività rappresentative del ricco patrimonio naturale del territorio. Saranno organizzati anche laboratori didattici e forum culturali per coinvolgere la comunità locale. Il sindaco Bigiotti ha sottolineato che questo intervento rientra nelle opere finanziate dalla strategia complessiva che coinvolge diciotto comuni della Tuscia, dimostrando un impegno corale tra vari attori amministrativi ed enti del territorio.
In conclusione, il progetto di Valentano rappresenta un esempio pratico di come il Pnrr possa essere utilizzato per rigenerare aree in degrado, promuovendo lo sviluppo sostenibile e valorizzando il patrimonio naturale delle comunità locali.