Viterbo, Somigli: “Le battaglie si vincono sul territorio ed è lì che andava vinta quella per il Cardarelli”

VITERBO – “Le battaglie politiche e sindacali si vincono sul territorio. Lo dico anche io senza voler insegnare niente a nessuno. Ma è sul territorio che andava vinta la battaglia per salvare gli istituti Paolo Savi e Cardarelli a Tuscania, e stupisce vedere in questo l’ingenuità dell’esercito di sigle che adesso danno addosso alla Uil scuola”. A dichiararlo è la segretaria generale della Uil scuola Silvia Somigli in risposta ai comunicati di Flc Cgil, Cisl scuola, Brunella Marconi di Snals Confsal e Francesco Coletta di Gilda Unams.

“La regione Lazio – prosegue Somigli – è il punto di arrivo di un percorso, e una procedura, che partono dal territorio, per la precisione dai tavoli della provincia sul dimensionamento scolastico. Ed è lì che avviene il confronto vero e prese quelle decisioni che poi di solito vengono adottate dalla regione. Tant’è vero che l’esercito di sigle che adesso dà addosso alla Uil scuola, sebbene con due comunicati distinti, magari per una questione di artiglieria oppure perché neanche tra di loro vanno d’accordo, quest’esercito che adesso dà addosso alla Uil scuola era presente al tavolo della regione. E nonostante la sua presenza non ha potuto concludere nulla. La decisione presa è stata quella adottata sul territorio, dove invece alcune sigle mancavano all’appuntamento. Le stesse sigle che adesso reclamano la loro presenza in regione. Senza però dire che a questo punto è stata del tutto inutile. Nonostante, ripeto, la loro presenza che, a questo punto, in termini decisionali devo pensare del tutto effimera”.

“La Uil scuola – aggiunge poi Silvia Somigli – è stata sempre contro quanto è stato fatto con il Cardarelli di Tuscania, difendendo al tempo stesso il Paolo Savi di Viterbo che da decenni rappresenta un punto di riferimento cittadino che possiamo tranquillamente definire storico. Il Paolo Savi non si può chiudere senza causare contraccolpi sulla città stessa e sulla sua stessa immagine nei confronti dell’esterno. Al tempo stesso andava difeso il Cardarelli di Tuscania. Ed è quello che abbiamo fatto, in tutte le sedi. E stupisce il livore di due sigle sindacali in particolare, Snals Confsal e Gilda Unams, puntando il dito contro la Uil e la bacchetta da maestrina sul verbale per dimostrare la loro ‘innocenza’. Manco avessero la coda di paglia – commenta Somigli -, perché nessuno ha mai sostenuto il contrario, nessuno ha mai detto che Snals e Gilda erano per far chiudere il Cardarelli. Ma sarebbe altrettanto onesto da parte di queste due sigle non far credere la stessa cosa per la Uil scuola. Perché semplicemente non è vero”.

“Per il resto – conclude Somigli – ognuno fa la sua battaglia, e considerato che a breve ci saranno le elezioni delle Rsu nelle scuole, capisco che alcuni sentano adesso il bisogno di mostrare i denti perché la forza che hanno, non più come in passato, è pressocché poca”.

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